Per informazioni sulle attività ed iscrizioni alle singole attività rivolgersi a : CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI BOLZANO Anno di costituzione 1921 SEGRETERIA Piazza delle Erbe, 46 – BOLZANO TEL. 0471 978172 – FAX 0471 979915 e-mail [email protected] www.caibolzano.it ORARIO D’APERTURA martedì, giovedì e venerdì 13.00 – 17.00 mercoledì 11.00 – 13.00 / 17.00 – 19.00 1 C D ento anni fa, il 28 luglio 1914, ebbe inizio la prima guerra mondiale che per oltre due anni coinvolse le truppe italiane dall’Adamello all’Ortles alle Dolomiti in un’estenuante guerra di posizione negli avamposti e nelle trincee sui monti a confine con l’Austria. an cent ani, ai 28 de messel 1914, à metù man la prima viera mudiela che per plu de doi ani alalongia à trat ite la trupes talianes, dal Adamello al Ortles nchin ca tla Dolomites, te na viera de pusizion stancënta tla danver des y ti fussei da cumbatimënt sun la montes a cunfin cun l’Austria. Quei camminamenti sono ancora oggi testimonianze impressionanti delle estreme condizioni di vita e dei combattimenti svoltisi dal 1915 al 1917. Ripristinati con il nome di “sentieri della pace” ci ricordano l’assurdità della guerra e l’insostituibile valore della pace e della concordia tra i popoli. Chëi fussei ie mo ncueicundì testemunianzes aricëules dla cundizions de vita estremes y di cumbatimënc stac danter l 1915 yl 1917. Derturei su cun l inuem de “troies dla pesc” nes dài da lecurdé l’assurdità dla viera y la mpurtanza dl valëur dla pesc y dl’armunìa danter i populi. E’ questo l’augurio di pace e di fraterna amicizia che intendo rivolgere ai Soci CAI e a tutti coloro che in questo 2014 parteciperanno alle nostre escursioni in montagna . Chësta ie l’audanza de pesc y de amezizia danter nëus che ie ue ti fé ai Cumëmbri dl CAI y a duc chëi che te chësc 2014 fajerà pea a nosta escurscions samont. V or hundert Jahren, am 28.Juli 1914, begann der erste Weltkrieg, der zwei Jahre lang die italienischen Truppen in einem erschöpfenden Positionskrieg in den Vorposten und Schützengräben vom Adamello bis zum Ortler und in den Dolomiten auf der österreichischen Grenze sah. Jene Laufgräben sind heute noch beeindruckende Zeugnisse der extremen Lebensbedingungen und der Kämpfe die sich dort von 1915 bis 1917 abwickelten. Wiederhergestellt mit dem Namen „Friedenswege“ erinnern uns diese Wege an die Sinnlosigkeit des Krieges und an den unersetzbaren Wert des Friedens und der Harmonie unter den Völkern. Diesen Wunsch des Friedens und der brüderlichen Freundschaft möchte ich allen Mitgliedern des Cai und denjenigen, die im Jahr 2014 an unseren Bergwanderungen teilnehmen, ausrichten. 2 Foto di copertina : “Le tre cime” - Walter Schenk 1° classificato concorso fotografico 2013 - Rifugio Passo Santner - 7.7.2013 Il Presidente Riccardo Cristofoletti 3 Saluto del Presidente Funzioni ed incarichi 2013 La Commissione Escursionismo 2014 ELEMENTI di BASE Il sentiero – scala delle difficoltà Attrezzatura obbligatoria per vie ferrate e ghiacciaio Equipaggiamento indispensabile Prevenzione Soccorso SOS Intervento del soccorso alpino Segnali di soccorso alpino QUOTE ASSOCIATIVE - COPERTURE ASSICURATIVE Quote associative Destinazione 5 per mille Coperture assicurative Soccorso Alpino Infortuni Quadro riepilogativo DAL REGOLAMENTO INTERNO Estratto dal vigente regolamento della Commissione Escursionismo Compiti dell’Accompagnatore e Accompagnamento di minori PARLIAMO DI ... Progetto Montagnaterapia “Wander-ful” GRUPPI e ATTIVITA’ Soccorso Alpino Bolzano e Speleologico Alto Adige - CNSAS Gruppo Alta Montagna Scuola di Alpinismo Scuola di Sci Alpinismo Gruppo Speleologico Palestra di Roccia - PRAC Gruppo Arrampicata Sportiva - GAS Sci CAI Bolzano Alpinismo Giovanile Attività Culturale Biblioteca Coro Rosalpina VARIE Concorso fotografico Concorso letterario – Il Racconto PROGRAMMA ESCURSIONI Escursioni sci-alpinismo Escursioni con le ciaspole Escursioni estive Rifugio alpino e I rifugi della Sezione Appuntamenti da non dimenticare 4 pag. 2 7 15 16 18 20 20 21 22 22 24 26 28 30 32 36 39 44 46 49 53 56 58 60 63 66 67 70 76 78 82 84 Informazione pubblicitaria. Le condizioni e i fogli informativi sono a disposizione del pubblico in tutte le nostre filiali, presso i nostri consulenti o su www.bancapopolare.it. INDICE sms b@nking: richiesta saldo e movimenti, ricarica cellulare… basta inviare un SMS! Informazioni presso la tua filiale oppure su www.smsbanking.it 86 90 96 143 150 www.bancapopolare.it 5 Il Consiglio Direttivo 2013 - da sinistra a destra e dall’alto in basso: FEBBRONI Stefano, SARTORI Claudio, MASSENZ Sergio, CRISTOFOLETTI Riccardo, NARDELLI Lucia, GRENZI Carlo, SCHENK Walter, ZADRA Gentile, CUCINATO Cesare, PAGANO Mariaclara, la segretaria MATTEVI Bulanti Emma, CAVALLARO Luigi, BUGLIO Carlo CLUB ALPINO ITALIANO - SEZIONE DI BOLZANO 6 FUNZIONI E INCARICHI 2013 C.D. 08.05.2013 CONSIGLIO DIRETTIVO CRISTOFOLETTI Riccardo (*)(°)(^) Presidente (compiti art.23 Statuto) Responsabile privacy Sede sociale Capo Commissione consiliare problemi P.Sella Natale CAI (./.) CUCINATO Cesare (°)(^)(*) Vice Presidente (compiti art.24 Statuto) Componente Commissione consiliare problemi P. Sella Referente Commissione Escursionismo Responsabile Sito Sezione in internet Collab. Informatica sezionale (./.) ZANI Giorgio (*)(°) Tesoriere (compiti art.25 Statuto) Componente Commissione consiliare problemi P.Sella Collab. verbali C.D. Assicurazioni Sponsorizzazioni PAGANO Mariaclara (*) Segretario (compiti art.26 Statuto) Componente Commissione consiliare problemi P.Sella Regolamenti sezionali e diversi (./.) ASSERETO Anna Referente Scuola di Alpinismo e Gruppo Speleologico (./.) BUGLIO Carlo (^)(°) Componente Commissione consiliare Rifugi (./.) Contributi diversi CAVALLARO Luigi (^)(°) Referente Scuola Prov.le di Escursionismo (./.) DE SANTIS Carlo Referente Ski-Team e Sci Cai Sponsorizzazioni FEBBRONI Stefano (°) Referente Scuola di Sci alpinismo (./.) GRENZI Carlo (^)(°) Attività culturale Rapporti con la stampa Rapporti con le scuole (./.) MASSENZ Sergio Attività giovanile Componente Commissione consiliare Rifugi (./.) NARDELLI Lucia Referente biblioteca sede (./.) SARTORI Claudio (°) Capo Commissione Consiliare Rifugi Componente Commissione Consiliare problemi P.Sella SCHENK Walter (°) Collab. Informatica sezionale ZADRA Gentile (°) Contributi diversi e sponsor Collab. contabilità Componente Commissione Consiliare Rifugi (./.) (*) costituiscono il Comitato di Presidenza (compiti art.27 Statuto) (^) delegati della Sezione all’Assemblea del CAI Centrale (°) delegati della Sezione all’Ass. del CAI A.A (./.) altri compiti e/o incarichi extraconsiliari indicati sotto 7 COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI GIULINI Antonio BOMBASARO Umberto CAGOL Fabio SPRINGHETTI Pio Vittorio DELL’EVA Antongiulio Membro effett. Membro effett. Membro effett. Membro suppl. Membro suppl. COMMISSIONE ALPINISMO GIOVANILE PISCIALI Marco ARMANASCHI Bruno ARMANASCHI Fabio BROGGI Giuseppe VERONESi Maurizio MASSENZ Sergio ZANI Roberta Broggi BROGGI Laura BERTOLDI Davide BEVILACQUA Massimo ISCHIA Matteo ZECCAGNO Davide GRENZI Carlo AAG AAG-ISA ASAG ANAG ASAG AAG - ISA AAG ASAG Coll. Coll. Coll. Coll. Coll. Esterno Presidente Vice Presidente Segretario Direttore Corsi Add. Stampa COMMISSIONE CULTURALE GRENZI Carlo BREDA Gianni BRIGADOI Vito SCHENK Walter ZADRA Gentile ZANELLA Flavio Coordinatore BIBLIOTECA GARDINI Fernando STEFANI Luigi NARDELLI Lucia Responsabile Coll. Coll. STAFF COLLABORATORI PRAC FILIPPI Ermanno ANTICOLI Manuel BELLIGOLI Bruno BOLDRIN Edy GRUBER Walter KOLER Peter MICHELETTI Moreno MICHELUZZI Carlo MOSCA Alessandro OSSANA Daniele PERETTO Mario TURCO Giuseppe VIOLI Thomas 8 Coordinatore 9 GRUPPO ALTA MONTAGNA BOLDRIN Edoardo CAPPELLETTO Tommaso FILIPPI Ermanno Capogruppo Segretario Tesoriere SCUOLA DI ALPINISMO LISCIOTTO Roberto INA Direttore ... (omissis) ... Per l’elenco completo dei componenti della scuola di alpinismo per il 2014 vedi a pagina 53-54 sotto Scuola Di Alpinismo GRUPPO ARRAMPICATA SPORTIVA PROFICO Mauro CELIN Andrea FILIPPI Ermanno SUMMA Silvia GRUBER Walter Presidente Vice Presidente Segretario cons. cons. COMMISSIONE ESCURSIONISMO PICCOLO Daniele CHIEREGATO Emanuela NARDIN Silvano BOLDRER Francesca CAVALLARO LuigI CAVATTONI Gianpaolo CUNIAL Donatella CUCINATO Cesare DALLAGO Carlo DELPONTE Giovanni ISAIA Adriano MARCHIORI Willi MAZZAGGIO Valter PAGANO Mariaclara ROSSI Claudio SPRINGHETTI Wilma VITTI Gianpietro WAIBL Johannes SCHENK Walter AE ASE ASE ASE ANE – EAI AE – AAG ASE ANE ASE ASE Presidente Vice Presidente Segretario ASE ASE AE - EAI CNSAS - BZ SCUOLA DI SCI ALPINISMO GRUPPO SCI-CAI PEDRON Maurizio DE SANTIS Carlo PIONER Andrea NICOLIS Cristina PEDRON Rita BOCCHIO Guido FONTANA Gianfranco. FUGAZZA Stefano MONTEMERLI Giuseppe Presidente Vice Presidente Tesoriere Segretaria Responsabile sito internet cons. cons. cons. cons. GRUPPO SPELEOLOGICO STEFANONI Paolo VIOLA Giorgio ASSERETO Anna BOSCOLO Aurelio ISS Capogruppo Coll. Magazziniere INS-INT Coll. COMMISSIONE RIFUGI SARTORI Claudio CRISTOFOLETTI Riccardo CUCINATO Cesare CODATO Stefano BULANTI Mauro BULANTI Denis SARTORI Laurino ZADRA Gentile GOBBI Gregorio PERISTI Moritz 10 Capo Commissione Isp. rif. Bolzano al M.Pez Isp. rif. P. Sella Isp. rif. P. Sella Isp. rif. Puez Isp. rif. Roen Isp. rif. Vallon Isp. rif. Chiusa Isp. rif. Corno Renon Isp. Malga Boccia Isp. biv. Sassolungo BONON Christian (Bressanone) MATTUZZI Ivano (Bronzolo) MISEROTTI Stefano FEBBRONI Stefano THALER Mirko GÄNSBACHER Edmund FINETTO Armando ANDREOTTA Diego ARMANASCHI Bruno CAGOL Fabio FRANCHINI Andrea GALOZZI Daniele MASSENZ Sergio MELLINA Stefano MOSSENTA Donatella (Bressanone) RUAZ Maurizio (Bressanone) SIMONI Manuela (Bronzolo) VETTORATO Maurizio (Bronzolo) BARBOLINI Marco ANSELMI Daniela (Bressanone) ABRESCIA Anna Maria BALDOVIN Cristian (Calalzo Cad.) COMUNELLO Davide MORO Patricia Chantal ZANELLA Giuseppe INSA INSA-INA INSA INSA INSA GA ISA-IA ISA ISA ISA ISA ISA ISA ISA ISA ISA ISA ISA SSB AI AI AI AI AI AI Direttore Vice Direttore Vice Direttore Segretario SCUOLA PROV.LE DI ESCURSIONISMO CAVALLARO Luigi CUCINATO Cesare ROSSI Claudio ANE-INV ANE-EAI AE-EAI Direttore Coll. Coll. 11 FUNZIONI E INCARICHI DIVERSI ASSERETO Anna BOCCHIO Guido BOSCOLO Franco BROGGI Giuseppe BUGLIO Carlo CAPRARO Franco CAVALLARO Luigi CUCINATO Cesare COMIS Roberto DELPONTE Giovanni DE POLO Margherita FEBBRONI Stefano FILIPPI Ermanno FINETTO Armando GRENZI Carlo LISCIOTTO Roberto LUNELLI Luigi MELLINA Stefano MISEROTTI Stefano POLITA Roberto PISCIALI Marco ROSSI Claudio SARTI Claudio SARTORI Claudio STEFANI Stefano TRESTINI Barbara VERONESI Maurizio ZADRA Mauro ZAMPATTI Lorenzo ZANI Roberta Broggi ZAPPAROLI Gianni Direttore Scuola Nazionale di Speleologia Presidente Ski Team Bolzano Operatore Regionale TAM – Membro GISM Presidente CAI A.A. Componente Commiss. TAM CAI AA – Membro supplente comm.ne centrale verifica poteri Revisore dei conti CAI A.A. Menbro CD Club Arc Alpin Direttore Scuola Prov.le Escursionismo Presidente Commiss. Escursionismo CAI AA Componente Commiss. Scuole Alp./Sci alp./ Arramp.Lib. CAI AA-SAT Collab. Contabilità e contributi diversi Rapporti con soci esteri Stampa locale l. ted. Componente Scuola Regionale di Alpinismo “Renzo Zambaldi” Componente Comitato Gestione PRAC Rapporti con le scuole Componente (effettivo) Commiss. Prov. Esame Guide Alpine Presidente Commiss. Culturale CAI A.A. – Membro GISM Componente (supplente) Commiss. Prov. Esame Guide Alpine Tesoriere CAI Alto Adige Presidente Commiss. Regionale Scuole Alp./Sci alp./ Arramp.Lib. CAI AA-SAT Presidente Commiss. Alp./Sci alp. CAI AA Segretario Scuola Regionale di Alpinismo “Renzo Zambaldi” Presidente Coro Rosalpina Componente Commiss.Alp. Giovanile CAI AA Componente Commiss. Escurs. CAI AA Componente Scuola Centrale di Alpinismo Direttore Scuola Regionale di Alpinismo “Renzo Zambaldi” Vice Presidente CAI Alto Adige Presidente Commiss. Rifugi CAI A.A. Rappresentante CAI in Commiss. Rifugi Club Arc Alpin Maestro Coro Rosalpina Operatore Regionale TAM Segretaria Commiss. TAM CAI A.A. Componente Comm.iss. Culturale CAI AA Componente Comitato Gestione PRAC Capo Delegazione Prov. CNSAS Presidente Commiss. Alp. Giovanile CAI A.A. Consigliere Centrale CAI LEGENDA AI ANE AE ASE EAI ANAG AAG ASAG GA INA IA IAL INSA ISA SSB INV INS INT Coll. Coll. Est. aiuto istruttore accompagnatore nazionale di escursionismo accompagnatore di escursionismo accompagnatore sezionale escursionismo accompagnatore di esc.in ambiente innevato accompagnatore nazionale di alpinismo giovanile accompagnatore di alpinismo giovanile accompagnatore sezionale di alpinismo giovanile guida alpina istruttore nazionale di alpinismo istruttore di alpinismo istruttore di arrampicata libera istruttore nazionale di sci alpinismo istruttore di sci alpinismo Istr. Sezionale di Sci Alpinismo di base Istruttore di neve e valanghe istruttore nazionale di speleologia istruttore nazionale di torrentismo collaboratore collaboratore esterno Iscritti alla Sezione di Bolzano 2.031 Soci al 31.10.2013 12 13 www.mountainspirit.it COMMISSIONE ESCURSIONISMO 2014 Daniele Emanuela Silvano Francesca Luigi Gianpaolo Donatella Cesare Carlo Giovanni Willi Valter Mariaclara Gianpietro Walter Equipaggiamento outdoor non solo per le giornate di sole. PICCOLO CHIEREGATO NARDIN BOLDRER CAVALLARO CAVATTONI CUNIAL CUCINATO DALLAGO DELPONTE MARCHIORI MAZZAGGIO PAGANO VITTI SCHENK AE AE ASE AE ANE – INV AE ASE ANE - EAI AE ASE AE ASE Presidente Vice Presidente Segretario sconto di I-39100 Bolzano Via Dodiciville 8B Tel. +39 0471 053 434 Fax +39 0471 053 435 www.mountainspirit.it I A C pe c l i m b i n g 14 de l 10% www.markenforum.com Le migliori marche, una vasta scelta e la consulenza degli esperti: il perfetto mix per i tuoi tour sugli sci, le tue avventure freeride e le tue escursioni con le ciaspole. r soci • t r e k k i n g • s k i t o u r i n g • s e r v i c e AE ANE ASE EAI INV Accompagnatore Escursionismo Accompagnatore Nazionale Escursionismo Accompagnatore Sezionale di Escursionismo Accompagnatore Escursionismo in Ambiente Innevato Istruttore di neve e valanghe 15 SENTIERO SCALA DELLE DIFFICOLTA’ Secondo il vocabolario per sentiero s’intende “una via stretta ed appena tracciata tra prati, boschi, rocce, ambiti naturalistici o passaggi antropici, in pianura, collina o montagna. Per il CAI, allo scopo di definire meglio le diverse tipologie di sentiero riscontrabili e suggerire al contempo l’interesse prevalente ed il grado di difficoltà della percorrenza, è stata individuata la seguente classificazione: Sentiero Turistico – (T) – Percorso ben evidente e segnalato con stradine, mulattiere o comodi sentieri, che richiede una conoscenza dell’ambiente montano ed una preparazione fisica alla camminata. 1vwVÊ6>}} *,1-Ê/"1,-/\ Ê«iÀviÌÌ>ÊV>LÀ>âiÊÌÀ>ÊÃiÀÛâÊLÕÃÊiÊiÊÃÌÀiÊ Ê >}iâiÊÛ>}}Æ ÊÃiÀÛâÊÌiÀÊÛ>}}Ê`Ê}ÀÕ««]Ê`Û`Õ>ÊiʹÃÕÊÃÕÀ>ºÆ Ê«Õ>ÊÊÌÕÌÌiÊiÊÃÕÀiÆ ÊµÕ>ÌD]ÊV«iÌiâ>]ÊVÛiiâ>° Sentiero Naturalistico – (N) – Itinerario guidato di particolare interesse naturalistico, storico, geografico, con difficoltà simili a quello turistico. Sentiero Escursionistico – (E) – Percorso quasi sempre su sentiero segnato o su tracce in terreno vario (pascoli, pietraie, detriti) che richiede un certo senso dell’orientamento, una minima esperienza alla montagna, allenamento alla camminata oltre a calzature ed equipaggiamento adeguati. Sentiero per Escursionisti Esperti – (EE) – Itinerario su terreno impervio ed infido (pendii ripidi e/o scivolosi di erba, roccia e detriti, brevi nevai) che richiede esperienza di montagna, passo sicuro, assenza di vertigini, preparazione fisica, equipaggiamenti adeguati. Via Ferrata o Attrezzata per Escursionisti Esperti con Attrezzature - (EEA) – Percorso su roccia attrezzato artificialmente o su nevai, che richiede una buona preparazione alpinistica, capacità di progressione con tecnica adeguata ed un’idonea attrezzatura individuale. EEA - F (ferrata Facile) Sentiero attrezzato poco esposto e poco impegnativo con lunghi tratti di cammino. Tracciato molto protetto, con buone segnalazioni, dove le strutture metalliche si limitano al solo cavo o catena fissati unicamente per migliorare la sicurezza. EEA - PD (ferrata Poco Difficile) Ferrata con uno sviluppo contenuto e poco esposta. Il tracciato è di solito articolato con canali, camini e qualche breve tratto verticale, facilitato da infissi come catene, cavi, pioli o anche scale metalliche. EEA - D (ferrata Difficile) Ferrata di un certo sviluppo che richiede una buona preparazione fisica e una buona tecnica. Il tracciato è spesso verticale ed in alcuni casi supera anche qualche breve strapiombo, molto articolato, con lunghi tratti di esposizione; attrezzato con funi metalliche e/o catene, pioli e/o scale metalliche. Escursionismo in Ambiente Innevato - (EAI) - Itinerario che richiede l’utilizzo di racchette da neve, con percorsi evidenti, con facili vie d’accesso non impervie o su crinali aperti e poco esposti, con dislivelli e difficoltà generalmente contenuti che garantiscano sicurezza di percorribilità. Sentiero Alpinistico (A) – Itinerario impegnativo su roccia, ripidi nevai, su ghiacciaio, che richiede conoscenza delle tecniche di arrampicata e delle manovre di cordata, l’uso corretto della piccozza e dei ramponi, un buon allenamento ed esperienza d’alta montagna. 16 "ÊÊ " /,"//" Ê*1 Ê ÜiiÃÃÊiÊLiiÃÃiÀi ÌiÃÊ`ʵÕ>ÌD - -/, *ÊÊ Ê*1 ," ,Ê -/6 Û>}}ÊÊV`ÌD ÌiÃÊ`ʵÕ>ÌD VÊ«>ÀÌiâ>Ê `>Êâ> 1" 6"° vJ«ÀÕðLâ ÜÜÜ°«ÀÕðLâ *,1-Ê/"1,-/ 6>ÊÕÃÊ<Õi}}Ê{ÉnÊÕÃ<Õi}}-ÌÀ>~i ΣääÊâ>ÊÊâiÊqÊÊä{Ç£ÊäxÊääÊ>ÝÊä{Ç£ÊäxÊä£ Ê,- ÊÊ>Ê>Ê ÕÃ>ÊiÊÀiÃÃ>i° *,"11-ÊÊ>iÊ>Ê >ÌÕÀ 17 SCI ALPINISMO Dissipatori: Descrizione delle caratteristiche medie degli ambienti ove si svolgono gli itinerari sci alpinistici, tratto dal volume SCI ALPINISMO dei manuali del Club Alpino Italiano Servono per dissipare in attrito (cioè in calore) l’energia cinetica generata dalla caduta. Si tratta di solito di una placchetta metallica munita di fori nei quali passa una corda di opportuno diametro. Come funziona il dissipatore? Lo spezzone di corda, lungo 1 – 1,2 m., se sottoposto a forte trazione, scorre lungo il tortuoso percorso determinato dai fori. L’attrito consente di arrestare gradualmente la caduta, riducendo lo sforzo di arresto a circa 400-600 kp. Possono essere usati in arrampicata, ma sono indispensabili nelle vie ferrate, se si vuole avere un’assicurazione non illusoria. In tal caso li si usa come descritto in figura. I due moschettoni servono per restare assicurati anche quando, incontrato un ancoraggio, si sta passando il moschettone sul successivo tratto di cavo. MS – Medio Sciatore Terreno caratterizzato da pendii aperti di pendenza moderata e dislivelli contenuti. MSA – Medio Sciatore Alpinista Per raggiungere la cima, potrebbe essere necessario proseguire a piedi su percorso di roccia o misto. BS – Buon Sciatore Terreno con inclinazione fino a 30-35°, lunghezza e dislivelli discontinui. In taluni punti si richiede una buona tecnica di discesa. BSA – Buon Sciatore Alpinista L’itinerario, oltre all’impegno sciistico richiesto ad un BS, presenta anche caratteri alpinistici: percorso di ghiacciaio, di creste, di tratti rocciosi. OS – Ottimo Sciatore Terreno ripido, tratti esposti, passaggi obbligati, lunghezza e dislivelli sostenuti; in alcuni punti si richiede di curvare ed arrestarsi in breve spazio e nel punto voluto. OSA – Ottimo Sciatore Alpinista L’itinerario, oltre all’impegno richiesto ad un OS, presenta anche caratteri alpinistici: percorso di ghiacciaio, di creste, di tratti rocciosi, crepacci terminali. ATTREZZATURA OBBLIGATORIA per VIE FERRATE e GHIACCIAIO: La Centro Studi Materiali e Tecniche del Club Alpino Italiano ha stabilito che la progressione in sicurezza su via ferrata richiede l’impiego esclusivo di materiali con marcatura CE che ne certifica la rispondenza alle norme europee (EN). L’ATTREZZATURA DA FERRATA COMPRENDE : • Un casco a norma EN 12492; • Un’imbracatura a norma EN 12277; • Un set di dissipazione dell’energia di caduta a norma EN 958; • Un anello di fettuccia cucita a norma EN 565; • Due moschettoni di tipo “K” (Klettersteig) a norma EN 12275; L’ATREZZATURA DA GHIACCIAIO COMPRENDE: Anche questi dispositivi devono essere dotati della marcatura CE. • • • • • Imbragatura bassa Un moschettone con ghiera a vite Uno spezzone di cordino da mm 7 della lunghezza di m 1,6, per l’esecuzione di un anello bloccante, da collegare alla corda di cordata. Piccozza da ghiaccio Ramponi da ghiaccio a 12 punte. NOTA: la Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Sci Alpinismo ha stabilito che, in caso di caduta in crepaccio, l’imbragatura bassa offre dei vantaggi (rispetto all’imbragatura alta) ai compagni di cordata che sono impegnati nell’opera di trattenuta. NOTA: le imbracature complete sono di difficile regolazione e non garantiscono la corretta distribuzione dei carichi, in caso di sollecitazione da caduta. I Kit da ferrata assemblati autonomamente, pur essendo costituiti da materiali marcati CE, non sono stati sottoposti a collaudo e non offrono garanzie di tenuta ottimale alla massima sollecitazione. La CSMT (Centro Studi Materiali e Tecniche) ha predisposto, in collaborazione con la CNSASA (Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Sci Alpinismo), la pubblicazione di una dispensa specifica – “La sicurezza sulle vie ferrate: materiali e tecniche” – con l’obiettivo di far conoscere i materiali e le tecniche per affrontare nella massima sicurezza almeno dal punto di vista dell’attrezzatura, questi itinerari. Questo manuale è acquistabile presso la Segreteria. 18 19 EQUIPAGGIAMENTO INDISPENSABILE PER ESCURSIONI AD ALTA QUOTA E GHIACCIO 6. Lasciare sempre detto dove si è diretti e quale itinerario si intende percorrere anche VALIDO ANCHE PER ESCURSIONI DI UN GIORNO le previsioni meteorologiche locali perché le informazioni a carattere nazionale non sono sufficientemente particolareggiate. 0471 270555 / 0471 271177. 8. Avere un abbigliamento adeguato; evitare le scarpe da ginnastica, portare sempre capi pesanti, giacca a vento ed un cambio di biancheria nello zaino. 9. Avere sempre a seguito una pila, alimentazione energetica e liquidi di scorta. 10. Essere iscritti al C.A.I. o avere un’adeguata copertura assicurativa Per escursioni impegnative si intendono quelle a carattere alpinistico con tratti su ghiaccio o su roccia, da due o più giorni, con pernottamento nei rifugi. ZAINO – in cordura o naylon, di capacità media, con cinghiette porta-picozza, con pattella superiore munita di tasca per gli oggetti di pronto utilizzo. SCARPE – pedule in pelle o altro materiale impermeabile, con suola Vibram (scafo in plastica per ghiaccio). MAGLIONE – in lana molto fitta (pile – polartek) CAMICIA – in lana, o altro materiale che assorba il sudore. BIANCHERIA – magliette di ricambio a mezze maniche misto lana-cotone che assorbano il sudore (transtex – capilene) PANTALONI – in tessuto che asciughi rapidamente, confortevoli, traspiranti; si consigliano lunghi. CALZETTONI – in lana misto cotone o in tessuto di spugna, lunghi fino al ginocchio. BERRETTO – in lana, che protegga dal freddo. GUANTI – moffole in lana (per escursioni su ghiaccio è consigliabile avere il ricambio). BORRACCIA – o thermos con capacità di almeno un litro OCCHIALI – con lenti in vetro ottico o similari, non troppo scure e con un assorbimento minimo dei raggi UV del 60-80% (per ghiacciaio). GHETTE – in nylon, cordura, gore-tex, alte fino al ginocchio, con chiusura laterale e fissaggio allo scarpone. LAMPADA FRONTALE – per escursioni da due o più giorni. GIACCA a VENTO – imbottita con piumino, oppure in gore-tex o simili, che permetta una buona traspirazione e sia possibilmente impermeabile. PRONTO SOCCORSO – deve contenere solo farmaci di base (contro il mal di testa, colliri, ecc.), bende, fasce elastiche. SACCO LENZUOLO – oltre ad assicurare comfort ed igiene, dal 1996 è diventato obbligatorio per i pernottamenti nei rifugi CAI e SAT. PREVENZIONE Regole base per una maggiore sicurezza in montagna 1. Non sottovalutare mai i pericoli ed i rischi connessi allo svolgimento di un’escursione in 2. 3. 4. 5. 20 montagna; ambiente ostile, rapidi cambiamenti del tempo, difficoltà dell’itinerario, tempi di percorrenza, ecc. Essere in buone condizioni fisiche e adeguatamente allenati in rapporto all’impegno dell’escursione. Evitare di affrontare itinerari al di sopra delle proprie capacità tecniche e di preparazione fisica. Non andare da soli, possibilmente farsi accompagnare da una Guida Alpina o da una organizzazione qualificata (C.A.I.). Informarsi adeguatamente (presso le stazioni del C.N.S.A.S. – Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, gli Uffici Guide, le Sezioni del C.A.I. e i rifugi) su caratteristiche e difficoltà dell’itinerario e studiarlo preventivamente sulle carte topografiche. utilizzando in modo appropriato i libri dei Rifugi e dei Bivacchi. 7. Informarsi preventivamente sulle condizioni meteorologiche; in particolare richiedere SOCCORSO Regole base di comportamento in caso di incidente 1. 2. 3. 4. 5. Mantenere la calma, non agire d’impulso. Valutare la situazione generale cercando di individuare i pericoli presenti. Adottare subito misure idonee per evitare e prevenire altri rischi. Chiamare al più presto il Soccorso Alpino 118 Compiere, nei riguardi degli infortunati, solo le operazioni che si è certi di poter e saper fare. 6. Se non si è riusciti a contattare i soccorsi o per segnalare la presenza agli stessi segnalare la necessità di soccorso con segnali luminosi o acustici ad intermittenza : - 6 volte al minuto (una volta ogni dieci secondi), pausa di un minuto quindi ripetere il segnale fino ad avere conferma di essere stati intercettati. Come si effettua la chiamata • • • • • • • • • Dire sempre chi chiama (nome e cognome). Da dove si chiama; precisare il luogo da dove viene effettuata la chiamata e il numero dell’apparecchio. Se il luogo dell’incidente è lontano dal posto telefonico, prima di allontanarsi, memorizzare o annotare i riferimenti visivi utili al ritrovamento. Spiegare sommariamente che cosa è accaduto e dove è accaduto. Riferire l’ora in cui è avvenuto l’incidente. Precisare il numero degli infortunati e le loro condizioni. Precisare il numero degli eventuali dispersi e, possibilmente, indicare il colore del loro abbigliamento. Descrivere le condizioni meteorologiche del luogo e, in particolare, se c’è visibilità. Non allontanarsi dal posto di chiamata per rendere possibile un nuovo collegamento con i soccorritori. 21 S.O.S. Comporre il numero 118 oppure il numero telefonico della più vicina Stazione di Soccorso Alpino. Numeri telefonici utili • • THE SKIING EXPERIENCE CONTINUES. Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige – Meteo - Valanghe CLIMB TO SKI Con questo servizio si possono ascoltare al telefono le ultimissime informazioni sul tempo, ed il bollettino meteorologico. Telefono 0471 270555 oppure 0471 271177 e con internet al sito http://www.provincia.bz.it/meteo CAMP 2014 10-13 MARZO 2014 A FIEBERBRUNN L’elicottero è il solo mezzo di trasporto che non richieda infrastrutture; inoltre può atterrare e decollare su vari tipi di terreni. Nel caso sia necessario far intervenire il soccorso alpino, bisogna ricordare che: Si ho bisogno di un elicottero No, non ho bisogno di un elicottero 1. il ferito non va mai lasciato solo, anche se non è grave e per poco tempo, poiché lo scoraggiamento di trovarsi solo può aggravare in breve le sue condizioni. 2. Mandare due o tre persone alla ricerca del soccorso, in modo che possano essere di aiuto l’uno all’altro, e ricordando loro la prudenza. 3. Indicare al soccorso il luogo e l’ora dell’incidente, il numero delle persone coinvolte e Maya Bonsignore - SALEWA people - Passo Stelvio (Italy) Pic: Hansi Heckmair INTERVENTO del SOCCORSO ALPINO possibilmente l’entità e la natura delle lesioni. 4. Predisporre, se è il caso, un bivacco di emergenza per permettere al ferito di attendere il soccorso nella migliore delle condizioni possibili, riparandolo dal freddo e dal vento. 5. Preparare un’area per l’atterraggio di un elicottero, in una zona completamente sgombra da ostacoli. 6. Non avvicinarsi mai all’elicottero, se non su richiesta ed indicazione del pilota, e mai aggirarlo dal lato posteriore. 7. Fissare ogni oggetto mobile (sci, bandierine di segnalazione, zaini, indumenti) in modo che non diventino un pericolo per l’elicottero stesso. SEGNALI di SOCCORSO ALPINO Posto d’atterraggio Chiamata: lanciare sei volte in un minuto un segnale ottico ed acustico, attendere un minuto e ripetere nuovamente la sequenza fino ad avere una conferma di essere stati intercettati. Risposta: lanciare tre volte in un minuto un segnale ottico ed acustico. E’ fatto obbligo a chiunque intercetti segnale di soccorso di avvertire il “Posto di chiamata” o la “Stazione di Soccorso Alpino” più vicina, o il custode del Rifugio o le guide o le comitive che si incontrasse. Ricordarsi che un minuto di ritardo può essere fatale per la vita di un vostro compagno: affrettarsi quindi ad avvertire per tempo i soccorritori. Sei un appassionato di freeride, sempre alla ricerca di nuove tracce in backcountry? Se anche tu vuoi essere dei nostri a Fieberbrunn, dall’11 novembre sono aperte le candidature online! in collaborazione con: 22 23 climbtoskicamp.salewa.com QUOTE ASSOCIATIVE 2014 (soci Italia) Socio Ordinario: Socio Familiare: Socio Giovane : Famiglie numerose (dal 2° figlio giovane): € € € € 40,00 20,00 13,00 9,00 * * * * (*) Vanno aggiunti € 5,00 per i nuovi tesseramenti (**) Per Socio giovane si intende il minore di anni diciotto. Ai fini del tesseramento si intendono, nel 2014, i nati nel 1997 e anni seguenti. Per fruire dell’aumento facoltativo di massimali assicurazione infortuni (Combinazione B), va compilato ogni anno, all’atto dell’iscrizione al Sodalizio o del rinnovo annuale, l’apposito modulo e versato un supplemento annuale di € 3,40 Si consiglia vivamente a tutti i soci che partecipino ad attività sociali (gite, corsi, ecc.), sia in veste di partecipanti che di “collaboratori” non titolati, di optare per tale maggiorazione. I nostri soci hanno diritto: • • • • • • • • • • A partecipare all’attività sociale, a norma del relativo regolamento; Ad usufruire dei rifugi del CAI a condizioni preferenziali rispetto ai non soci Ad usufruire dei rifugi di altre associazioni alpinistiche italiane ed estere,con le quali è stabilito un trattamento di reciprocità con il CAI (p.es.. AVS), a condizioni preferenziali rispettoai non soci A fruire del materiale informativo e bibliografico di proprietà del CAI, a norma del relativo regolamento Ad essere ammessi ai corsi di formazione organizzati dal CAI, a norma del relativo regolamento A fruire delle assicurazioni previste dal Sodalizio. I Soci in regola con l’iscrizione avranno la copertura assicurativa fino al 31 marzo dell’anno seguente. Ad avere accesso alle manifestazioni organizzate dal CAI, a norma del relativo regolamento A ricevere le pubblicazioni sociali (la rivista del CAI “ Montagne360°) e le altre pubblicazioni spettanti in base alla categoria di appartenenza con riferimento al periodo di iscrizione. I soci in regola con l’iscrizione riceveranno le pubblicazioni sociali spettanti fino al 31 marzo dell’anno seguente Ad accedere alla capanna sociale Malga Boccia, una struttura nuovissima ed autogestita sull’Alpe di Siusi, utilizzabile tutto l’anno. Si fa inoltre presente che alcuni negozi di articoli sportivi di Bolzano praticano prezzi scontati ai soci CAI. 3%.4)23)!,3)#52/ 24 25 DESTINAZIONE 5 PER MILLE Caro/a Socio/a, è stata prorogata anche per l’anno 2014 la possibilità per i contribuenti di destinare una quota pari al 5 per mille dell’imposta dovuta sul reddito delle persone fisiche del 2013 ai soggetti del volontariato o agli istituti di ricerca o alle attività sociali. La nostra Sezione rientra nella prima categoria dei beneficiari. Ti chiediamo, quindi, di tenere presente tale circostanza e, se d’accordo di optare per il sostegno alla nostra Sezione, di effettuare, quando sarà tempo di fare la dichiarazione del reddito, la scelta della destinazione della quota del 5 per mille, indicando il nostro numero di codice fiscale 80000690216 nell’apposita casella del mod. 730 o del mod. Unico 2014. Va utilizzato all’uopo l’apposito riquadro che si trova nel modello di dichiarazione: quello che si riferisce al “sostegno delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale............” (vedi facsimile qui sotto) e che va firmato. Tale scelta non comporta alcun aggravio fiscale a tuo carico. Maggiore efficacia risulterebbe poi ai nostri fini, qualora tu potessi sensibilizzare in tal senso anche eventuali parenti o conoscenti. Nel ringraziarti vivamente per quanto sarai a decidere al riguardo nell’interesse comune del nostro sodalizio, ti salutiamo cordialmente. IL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA SEZIONE 26 27 Una sublime sinfonia dei sensi... Oggetto dell’assicurazione L’assicurazione è prestata a tutti i soci che dovessero subire infortuni o risultare dispersi o comunque in pericolo di vita durante la pratica di alpinismo, escursionismo, anche con racchette da neve, escursionismo con mountain bike al di fuori delle strade comunali, provinciali e statali, sci (in ogni forma, compreso ad es. lo sci su pista, fuori pista e lo snowboard), speleologia, canyoning / torrentismo se con l’uso di attrezzature alpinistiche. E’ escluso l’alpinismo agonistico e di spettacolo. L’assicurazione comprende il trasporto successivo per ragioni sanitarie o per avvicinamento al domicilio in caso di degenza prevista superiore a 3 giorni. Comprende il trasporto del socio deceduto fino all’abitazione. Limiti territoriali La garanzia si estende al Continente Europeo. Massimali Catastrofale: Per socio : Diaria ricovero: Elicottero Italia: € 500.000,00 € 35.000,00 (50% per i soci ultra 80enni) € 20,00 al giorno per max.30 gg € 40,00 al minuto Assicurati • Tutti i soci del CAI in regola con il tesseramento alla data dell’ incidente (dal giorno successivo a quello della comunicazione da parte della Sezione alla Sede Centrale della nuova iscrizione e fino al 31 marzo dell’anno solare successivo a quello di prima iscrizione o rinnovo della medesima). Il premio è incluso nella quota di iscrizione all’associazione. I non soci che partecipino a attività ufficialmente organizzate dal CAI e versino il relativo premio all’atto dell’iscrizione alla manifestazione: 2 € per il primo giorno / 4 € per escursioni da 2 a 6 giorni. per i soci solo AVS nessun adempimento in quanto per il soccorso alpino sono assicurati con la tessera AVS (vedi invece assicurazione infortuni). • • Comportamento in caso di richiesta di intervento del Soccorso Alpino Quando intervengano le squadre del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico del CAI (CNSAS) all’infortunato è richiesta solo la collaborazione per fornire le proprie generalità. Quando intervengano invece strutture diverse dal CNSAS ( in Italia o all’estero) il socio deve pagare quanto addebitatogli (fatture, ticket, ecc.) e inviare, entro 10 giorni dall’infortunio o dalla ricezione della fattura, apposito modulo da richiedere alla Segreteria della Sezione. Attendere poi il rimborso a termini di polizza. 28 Piazza Gries, 2 · Tel. +39 0471 27 09 09 . Via Brennero, 15 · Tel. +39 0471 97 67 33 [email protected] . www.cantinabolzano.com 29 mediapool.it COPERTURE ASSICURATIVE SOCCORSO ALPINO INFORTUNI Oggetto dell’assicurazione. Gli infortuni occorsi ai soci partecipanti a tutte le attività ed iniziative istituzionali organizzate dal CAI (perciò anche le gite), ma non l’attività privata, purchè in regola con il tesseramento. L’assicurazione vale per il mondo intero. Massimale per sinistro: € 4.000.000,00 Massimali per persona (Combinazione A – assicurazione base) : € 55.000,00 in caso di morte. € 80.000,00 in caso d’invalidità permanente superiore al 5%. € 1.600,00 per rimborso spese di cura sostenute entro 360 giorni dall’infortunio (franchigia € 200,00). Per i Soci di età superiore a 75 anni riduzione del 25% del capitale assicurato in caso di morte e franchigia del 10% in caso d’invalidità permanente. Per i soci che versino con il bollino 2014 il supplemento annuo di € 3,40 i massimali sono maggiorati, rispettivamente a 110.000,00 / 160.000,00 / 2.000,00 (Combinazione B - integrazione): Si consiglia vivamente a tutti i soci che partecipino ad attività sociali (gite, corsi, ecc.), sia in veste di partecipanti che di “collaboratori” non titolati, di optare per tale maggiorazione. Non è possibile modificare successivamente il livello di copertura: è dunque necessario attivare questa combinazione assicurativa in occasione dell’iscrizione annuale o del relativo rinnovo. Comportamento in caso di richiesta di intervento del Soccorso Alpino In caso di incidente l’infortunato è tenuto a collaborare con le strutture del CAI e fornire tutti i dati e le informazioni relative all’infortunio ed alle proprie generalità, ai fini dell’apertura del sinistro. L’infortunato è altresì tenuto ad inviare tutta la documentazione che dovesse essere richiesta ai fini del rimborso. Se entro la scadenza dei 12 mesi dall’infortunio non è intervenuta guarigione o potrebbe esserci invalidità permanente, chiedere istruzioni alla Sede Centrale onde evitare la possibile prescrizione biennale. **************** NUOVI SOCI che si iscrivono nel periodo 1/11-31/12 di ogni anno: Si rammenta che, come previsto dalle polizze assicurative in vigore, per i nuovi soci: la copertura infortuni sarà attiva in ogni caso dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di iscrizione (p.es iscrizione il 3.12.2014: copertura infortuni con decorrenza 1.1.2015); la copertura soccorso alpino soci sarà attiva a partire dal giorno successivo all’iscrizione al CAI (p.es iscrizione il 3.12.2014: copertura soccorso alpino con decorrenza 4.12.2014. 30 31 QUADRO RIEPILOGATIVO 2014 (tutte le quote vanno versate in sede) Tipo attività Socio CAI (°) Socio AVS (*) Non Socio (^) Inf. Comb.A Inf. Comb. B Quota di iscrizione maggiorata di € 15,00 comprensiva di assic. Socc. Alpino e Iinfortuni Comb.B Da un giorno Quota di iscrizione Quota di iscrizione Quota di iscrizione maggiorata di € 10,00 comprensiva di assic. Socc. Alpino e Infortuni Comb.A Da 2 a 6 giorni Quota di iscrizione Quota di iscrizione Quota di iscrizione maggiorata di € 40,00 comprensiva di assic. Socc. Alpino e Infortuni Comb.A Quota di iscrizione maggiorata di € 70,00 comprensiva di assic. Socc. Alpino e Infortuni Comb.B Quota di iscrizione Quota di iscrizione maggiorata di € 7,00 per nr. giorni complessivi comprensiva di assic. Socc. Alpino e Infortuni Comb.A Quota di iscrizione maggiorata di € 12,00 per nr. giorni complessivi comprensiva di assic. Socc. Alpino e Infortuni Comb.B Oltre 6 giorni Quota di iscrizione (°) In caso di iscrizione in pullman (possibile in via eccezionale solo per soci CAI), semprechè ci siano posti disponibili, va versato un supplemento di € 5,00 (*) per i partecipanti in possesso di sola tessera AVS (che è comprensiva di assicurazione Soccorso alpino) - sempre OBBLIGO DI DICHIARAZIONE (per ogni iniziativa ed ogni opzione) - possibilità di assicurazione infortuni facoltativa come non soci comb. A : + € 5,00 al giorno comb. B : + € 10,00 al giorno (^) Sempre OBBLIGO DI DICHIARAZIONE per ogni iniziativa 32 33 RESPONSABILITA’ CIVILE Oggetto dell’assicurazione e assicurati Assicura il Club Alpino Italiano, le Sezioni ed i partecipanti ad attività sezionali (soci e non soci), i Raggruppamenti Regionali, gli Organi Tecnici Centrali e Territoriali, mantenendoli indenni da quanto siano tenuti a pagare a titolo di risarcimento per danni involontariamente causati a terzi e per danneggiamenti a cose e/o animali. E’ valida ESCLUSIVAMENTE in attività organizzata. Viene attivata direttamente dalla Sede Centrale. Limiti territoriali La garanzia si estende al mondo intero. Massimali € 5.000.000,00 per sinistro, con franchigia di € 25.000,00 per sinistro a carico della Sede Centrale. Adempimenti in caso di sinistro La Sezione deve denunciare il sinistro alla Sede Centrale – Ufficio Assicurazioni – col Modulo n.7 al più presto possibile ( in modo da consentire alla S.C. di inoltrare la denuncia alla Compagnia Assicuratrice entro 60 giorni) con descrizione dettagliata del sinistro. TUTELA LEGALE Oggetto dell’assicurazione e assicurati Assicura le Sezioni e i loro Presidenti, i componenti dei Consigli Direttivi ed i soci iscritti difendendone gli interessi in sede giudiziale (solo processo penale) per atti compiuti involontariamente (per Presidenti e Consiglieri vale anche per delitti dolosi se verrà accertata l’assenza di dolo). Viene attivata direttamente e gratuitamente dalla Sede Centrale. Massimale € 20.000,00 per caso assicurativo. Adempimenti Segnalazione alla S.C. quando ha inizio il procedimento penale. 34 35 ESTRATTO DAL VIGENTE REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE ESCURSIONISMO (la versione integrale del nuovo Regolamento approvato il 18.9.2013 può essere consultata presso la sede della Sezione) … (omissis)… Art. 7 - Programmazione delle attività/escursioni . 1. La C.E. ha il compito di curare l'organizzazione dettagliata delle attività proposte e di assicurare il loro regolare svolgimento. 2. Il programma particolareggiato di ogni singola attività, dopo la sua elaborazione, viene diffuso almeno 6 giorni prima della data prevista. 3. In caso di escursioni di più giorni e/o di particolare interesse è facoltà della C.E. e del promotore organizzare una riunione allo scopo di illustrare il programma nei suoi aspetti organizzativi, tecnici e finanziari. 4. La data di tale incontro deve essere riportata sul programma e pubblicizzata con congruo anticipo. 5. Le escursioni di due o più giorni debbono essere autofinanziate dai partecipanti senza alcun contributo della Sezione incluse le spese organizzative degli Accompagnatori ufficiali. 6. Tutti i programmi devono contenere informazioni sufficientemente dettagliate sulle caratteristiche dell'itinerario. In particolare dovranno essere indicati data ed orari di partenza, mezzi di trasporto, tempi di percorrenza, dislivelli e difficoltà tecniche da affrontare. 7. Dovranno essere inoltre fornite indicazioni perciò che riguarda l’equipaggiamento da adottare nonché gli eventuali dispositivi di protezione individuale da utilizzare. 8. Con la sua pubblicazione (bacheche, sito internet, ecc.) il programma si intende validamente divulgato. … (omissis)… Art. 9 - Partecipazione alle attività 1. La partecipazione alle attività è aperta ai Soci del CAI, nonché, ove esista, trattamento di reciprocità ai Soci dei sodalizi equiparati. E’ aperta anche ai non soci con le modalità prescritte dal presente regolamento. 2. Tutti i Soci che intendano partecipare debbono essere in regola con il pagamento della quota sociale relativo all'anno in corso. 3. Per attività con modeste difficoltà (T-E-EE) sono accettati i non soci se effettuano l’iscrizione con il pagamento della quota maggiorata a cui si aggiunge il costo per le coperture assicurative. 4. Le iscrizioni si ricevono presso la segreteria sezionale negli orari di apertura al pubblico. 5. Salvo diversa indicazione, le iscrizioni per le attività giornaliere si accettano 36 37 nella settimana precedente l’escursione. Per le attività di più giorni o di particolare interesse potranno essere formulate tempistiche diverse. 6. L'iscrizione è strettamente personale, non è cedibile a terzi e comporta l'impegno ad osservare il presente Regolamento. 7. Alle escursioni non sono ammessi animali. 8. Nei casi in cui, per necessità organizzative, sia necessario limitare il numero dei partecipanti, la C.E. si riserva la facoltà di stabilire modalità e termini particolari per l'iscrizione. 9. Prima dell'iscrizione è doveroso leggere attentamente il programma e valutare le proprie capacità e preparazione in funzione delle informazioni ivi contenute. 10. I Soci debbono essere muniti, a scopo di riconoscimento, della tessera CAI o del sodalizio equiparato, in regola con il pagamento della quota relativa all'anno in corso. 11. I Soci che si presentano alla partenza senza iscrizione in sede possono essere ammessi all’escursione, purché vi siano posti disponibili in pullman, mostrando la tessera CAI con bollino dell’anno in corso; inoltre, essendo a conoscenza del programma, devono essere adeguatamente equipaggiati e presentarsi comunque all’ultima fermata cittadina pagando la quota di partecipazione maggiorata. 12. Il Socio che si aggrega all’escursione in modo indipendente con mezzi propri è tenuto a versare il contributo stabilito per spese organizzative. Naturalmente, dovrà essere in regola con il bollino annuale. 13. Per prevenire inconvenienti e/o infortuni, i partecipanti all'escursione debbono agli Accompagnatori la massima collaborazione tenendo un contegno corretto e disciplinato. 14. Per ciò che riguarda il soggiorno nei rifugi valgono le relative norme emanate dal CAI. 15. Eventuali mancanze ed infrazioni del Socio al presente Regolamento saranno segnalate, a discrezione dell'accompagnatore, alla C.E., il cui Presidente provvederà con il consenso della C.E., a segnalare per iscritto i fatti al C.D. per i provvedimenti del caso. 16. Eventuali reclami od esposti da parte dei partecipanti dovranno essere inoltrati alla C.E. per iscritto entro cinque (5) giorni dalla data di effettuazione dell'attività nella quale si sono verificati i fatti. 17. In caso di annullamento dell'escursione gli iscritti hanno diritto al rimborso della quota. 18. Le disdette per le escursioni giornaliere (con rimborso della quota versata), saranno accettate entro gli orari previsti di segreteria. 19. Il ritrovo della partenza avviene con qualsiasi tempo. 20. Nel caso di trasferimenti con automezzi privati, il CAI precisa che sono compresi in garanzia gli infortuni derivanti da: uso di qualsiasi mezzo di trasporto, anche privato, terrestre o natante, dalla sede sociale o dal luogo di ritrovo fino al ritorno al medesimo o altro stabilito (sono esclusi, pertanto, i sinistri occorsi nel tragitto dalla propria abitazione o analogo luogo di partenza sino alla sede o al luogo di ritrovo e viceversa) 38 Art. 10 - Compiti dell’Accompagnatore 1. L’Accompagnatore di Escursionismo è un Socio volontario maggiorenne che all’interno delle Sezioni del CAI svolge con competenze specifiche, disponibilità e capacità, le finalità istituzionali a favore dei propri soci per la conoscenza della montagna in tutti i suoi aspetti, alpinistici, escursionistici, storici, culturali, naturalistici e paesaggistici. 2. Ogni escursione è diretta da almeno due accompagnatori designati dalla C. E. 3. Nel caso di escursioni impegnative, di comitive numerose o di alternative previste, la C.E nomina ulteriori accompagnatori. 4. Se nell’ambito dell’escursione giornaliera sono presenti più accompagnatori, questi e su richiesta dell’accompagnatore responsabile, sono tenuti a prestare la loro collaborazione per la migliore riuscita dell'escursione e/o per la prevenzione di eventuali incidenti. 5. Gli orari di partenza saranno rispettati senza attendere ritardatari. 6. Nell'esercizio delle sue facoltà l'Accompagnatore deve agire con la diligenza del buon padre di famiglia. 7. In caso di avverse condizioni atmosferiche o per cause di forza maggiore, l’accompagnatore può cambiare l'itinerario programmato o sospendere l'escursione. 8. Egli può esercitare la facoltà di non accettare la partecipazione all'escursione tutti coloro i quali, per palese incapacità e per inadeguato equipaggiamento, siano ritenuti non idonei ad affrontare le difficoltà del percorso. 9. Prima di iniziare il viaggio di andata e quello di ritorno l'Accompagnatore verifica la presenza dei partecipanti. 10. Durante lo svolgimento dell'escursione regola il proprio passo in modo da assicurare al gruppo una certa compattezza. 11. In caso di rivalse da infortunio, occorso durante lo svolgimento dell'escursione, l'Accompagnatore preposto è tenuto a dare comunicazione al più presto possibile, e comunque in giornata al Presidente della C.E. o in sua assenza al Vice Presidente, per avviare le procedure di attivazione delle coperture assicurative. … (omissis)… TITOLO IX - ACCOMPAGNAMENTO DI MINORI Art. 11 - Responsabilità 1. Sono ammessi alle attività del C.E i minori dal 12° anno fino alla maggiore età solo se accompagnati dai genitori o da chi ne fa le veci. 2. All’atto dell’iscrizione si dovrà verificare che il minore sia effettivamente accompagnato da chi ne esercita la patria potestà. 3. La sorveglianza ricade comunque sul genitore (o di chi ne esercita la patria potestà) che ha l’obbligo di informarsi delle difficoltà dell’escursione e decidere se il minore è in grado di affrontarle. 4. Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori. … (omissis)… 39 Qui sopra: “Ombre tracce Uomini”- di Bruno Visintainer - 2°classificato ex aequo concorso fotografico 2013 - con le ciaspole verso Prato Piazza - 10.02.2013 40 41 Qui sopra : “Oltre le ombre” - di Valerio Odoretti - 2° classificato ex aequo concorso fotografico 2013 - Ciaspolata Montagnaterapia in Val di Funes 12.01.2013 42 43 Progetto MONTAGNATERAPIA “WANDER-FUL” Un progetto di collaborazione tra il Servizio Psichiatrico di Bolzano e la Commissione Escursionismo CAI Bolzano Che cos’è la Montagnaterapia? (G.Scoppola et al., 2007) Con il termine Montagnaterapia si intende definire un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo e/o socio-educativo, finalizzato alla prevenzione secondaria, alla cura ed alla riabilitazione degli individui portatori di differenti problematiche, patologie o disabilità; esso é progettato per svolgersi, attraverso il lavoro sulle dinamiche di gruppo, nell’ambiente culturale, naturale e artificiale della montagna. La Montagnaterapia si attua prevalentemente nella dimensione dei piccoli gruppi (dai tre ai dieci partecipanti) anche coordinati fra loro; utilizza controllate sessioni di lavoro a carattere psicofisico e psicosociale (con forte valenza relazionale ed emozionale), che mirano a favorire un incremento della salute e del benessere generale e, conseguentemente, un miglioramento della qualità della vita. La Montagnaterapia è uno dei modi possibili per stare meglio Il graduale passaggio dall’esperienza supportata e accompagnata ad una dimensione di partecipazione autonoma della persona alle gite sociali del CAI come escursionista socio a tutti gli effetti significa per la persona che soffre di una malattia mentale grave prendersi la propria responsabilità, uscire dalla condizione passiva, prendere in mano le redini della propria vita e cercare di resistere alla fatica e alla difficoltà; significa riappropriarsi della propria vita e fare un persorso di “guarigione”, ovvero di “recovery”, termine usato a livello internazionale per definire una conduzione di vita il più possibile soddisfacente, ritrovandovi un nuovo significato, avere speranza per il proprio futuro accettando la propria condizione di persona nell’interezza, malgrado la presenza della malattia. Le attività di Montagnaterapia vengono progettate ed attuate prevalentemente nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, o in contesti socio-sanitari accreditati, con la fondamentale collaborazione del Club Alpino Italiano (che ne riconosce ufficialmente le finalità e l’Organizzazione Nazionale), e di altri Enti o Associazioni (accreditate) del settore. In cosa consiste il progetto “wander-ful” a livello pratico? Fare un’escursione in montagna in un piccolo gruppo 1 volta al mese di sabato camminando per 2-6 ore (200-500 m di dislivello). In estate una volta all’anno si fa una gita di 2 giorni (con pernottamento in rifugio). D’inverno si fa la gita con le ciaspole. In novembre andiamo a fare la gita insieme a tutta la sezione di escursionismo del CAI (di domenica), fermandoci per il pranzo e la castagnata che si svolge con un inserto musicale per ballare. Dalla prima escursione del 22 agosto 2009 alla Malga Tuff nel Parco Naturale dello Sciliar, è stato un susseguirsi di attività che ci ha portati in diverse località dell’Alto Adige e del Trentino. Ci sono stati profondi cambiamenti in diversi partecipanti: la conoscenza reciproca e il legame affettivo si sono approfonditi facendo nascere un’identità di gruppo, qualcuno è diventato più autonomo nella preparazione dell’attrezzatura e nella capacità di scelta personale; c’é chi ha superato le proprie paure, chi ha sviluppato maggiore fitness e resistenza fisica, ma anche una resistenza psicologica maggiore. Attraverso quest’iniziativa autoefficacia e autostima dei partecipanti stanno progressivamente aumentando, cosí come la percezione di essere cittadini “normali” e non “pazienti”. 44 Ciaspolata Notturna all’Alpe di Rodengo del 23.02.2013 - foto di Cesare Cucinato 45 SOCCORSO ALPINO e SPELEOLOGICO ALTO ADIGE - CNSAS - Stazione di BOLZANO La squadra del Soccorso Alpino di Bolzano ha iniziato la propria attività più di 60 anni fa e oggi può contare su circa 30 membri, unità cinofile per la ricerca dispersi e per la ricerca in valanga, alcuni medici ed infermieri ed un promettente gruppo di nuovi volontari che hanno iniziato il percorso di formazione. Diversi componenti della Squadra costituiscono inoltre un gruppo di soccorso in canyon. La squadra ha competenza territoriale per la zona di Bolzano, altopiano del Salto, Colle e della Val Sarentino, confinando con le limitrofe squadre di Appia no, della Bassa Atesina, di Merano e del Renon. I campi di azione coprono gli interventi di recupero di escursionisti infortunati lungo i molti sentieri presenti nella zona di competenza, così come il recupero di feriti per incidenti stradali, la ricerca dispersi e l’intervento in caso di valanga, nonché di incidenti in forra. La Squadra è sempre reperibile 24h tutti i giorni della settimana. Una parte con siderevole dell’impegno dei volontari è dedicata alla formazione: essi partecipano infatti ai corsi organizzati a livello di delegazione provinciale ed esercitazioni che permettono un continuo affinamento delle tecniche sia alpinistiche che sanitarie Biasioni Marco Capostazione CNSAS Bolzano 46 47 GRUPPO ALTA MONTAGNA Negli anni dell’immediato dopoguerra (1955) sorge in seno alla Sezione Cai Bolzano il Gruppo Alta Montagna, un gruppo di forti alpinisti (Rossi, Fedrizzi, Battisti) molto seri ed impegnati anche nell’attività di apertura di vie nuove. Nel Gruppo si raccolse buona parte dei migliori alpinisti bolzanini dell’epoca, che negli anni successivi svolsero un’intensa attività alpinistica di alto e altissimo livello. Attorno agli anni ‘60 muta la composizione del Gruppo e con l’entrata di giovani che arrampicano ad alto livello inizia anche la stagione delle spedizioni extraeuropee. Di particolare rilievo in quegli anni la figura alpinistica di Sereno Barbacetto, che svolge una eccezionale attività di tipo tradizionale fino al 1970 (Vittorino Montagna prima e Carlo Festi poi furono i più frequenti compagni di cordata), aprendo anche diverse vie nuove di alta difficoltà nelle Alpi Carniche (Gamspitz, M. Canale, Pizzo Timau, Bila Pec, Lastron di Gulzei) e nelle Dolomiti (via CAI Alto Adige sulla parete est del Catinaccio con Almo Giambisi, Pala della Ghiaccia, Cima Forca). Negli anni successivi effettua una serie eccezionale di salite solitarie (molte le “prime”) sulle difficoltà estreme di allora, sia in roccia, sia in ghiaccio, che gli valsero, tra l’altro, l’accoglimento nel Club Alpino Accademico (CAAI) nel 1970 e la partecipazione alla spedizione nazionale del CAI al Lhotse nel 1975. Verso la fine degli anni ‘70 gli ambienti arrampicatori europei furono scossi da una ventata di novità legata alle innovazioni tecniche (scarpette a suola liscia, imbragature basse, “protezioni” veloci di nuova concezione), sia, soprattutto, in un diverso approccio mentale all’arrampicata. A Bolzano, dopo il 1980, sorge un interesse diffuso verso l’arrampicata sportiva che si svolge su piccole strutture ben attrezzate con tasselli ad espansione (spits), prive di pericoli oggettivi e di impegno alpinistico. Gli anni ‘80 sono; indubbiamente, un bel momento per il GAM. Accanto ad alcune figure, che portano avanti una importante attività di ripetizione e di apertura di vie nuove, ed il cui capofila è certamente Roberto Rossin, si fa strada un nutrito gruppo di ventenni che, oltre alle classiche dolomitiche, frequenta abitualmente le palestre di fondovalle. Fra tutti questi emerge, certamente, Dario Feller, universalmente riconosciuto come il più dotato degli arrampicatori bolzanini. La maggior parte degli arrampicatori bolzanini restano comunque affezionati dolomitisti. All’inizio degli anni ‘90, tuttavia, la fisionomia del GAM resta essenzialmente quella di un gruppo di rocciatori-alpinisti che frequentano la montagna anche in varie altre forme (dall’arrampicata sportiva allo scialpinismo, dalla speleologia al ghiaccio ed all’escursionismo), ma la cui attività prevalente è l’arrampicata classica su roccia. Negli anni ‘90 il direttivo del GAM cerca di rivolgere l’attività del gruppo in modo particolare verso la promozione dell’apertura di nuovi itinerari, sia alpinistici che di tipo sportivo. Nascono così alcune importanti realizzazioni; in primo luogo la palestra di Val Sarentina, poi alcuni veri gioielli, come le vie del trio Boldrin, Damian, Mario Peretto in Valle del Sarca, oggi ripetutissime ed universalmente riconosciute come tra le più belle (“Non solo pane”, “Se la conosci la eviti”, “Senza chiedere permesso”). Prosegue anche l’attività di apertura di vie classiche nei massicci dolomitici intorno a Bolzano, dove vari alpinisti bolzanini aprono numerose vie nuove. Tra i più costanti sono, oltre ai soliti Rossin e Boldrin, Carlo Festi, Damian, Peretto, Feller, Massimo Maceri, Roberto lacopelli, Ermanno Filippi, Claudio Sarti e vari altri occasionali. Importante è ricordare anche l’attività di Rolando Galvagni, infaticabile chiodatore. Attualmente il Gruppo indirizza prevalentemente l’attività verso la ricerca di nuovi itinerari sia in Dolomiti che sul calcare del Sarca, con apertura dal basso. I più impegnati sono soprattutto R. Galvagni, M. Maceri, G. Damian e Edy Boldrin. 48 49 Punta Grohmann via Guglia della Libertà 50 Mistica 51 SCUOLA DI ALPINISMO Organizzazione e programma attività La Scuola di Alpinismo è un Organismo Tecnico della Sezione del CAI Bolzano. La Scuola opera per la promozione della sicurezza in arrampicata e per la diffusione della pratica dell’alpinismo, attraverso l’organizzazione di Corsi propedeutici. Per svolgere questi compiti istituzionali, si avvale di un cospicuo organico, formato da Istruttori Nazionali di Alpinismo (INA), Istruttori di Alpinismo (IA), Istruttori Sezionali di Alpinismo, ed Aspiranti. I Corsi sono differenziati in funzione agli obiettivi fissati dalla Commissione Nazionale Scuole di Alpinismo e Sci Alpinismo e si rivolgono a diverse tipologie di utenza. La Scuola di Alpinismo di Bolzano organizzerà per il 2014 i seguenti Corsi: 33° Corso di Alpinismo E’ rivolto a tutti coloro che sono interessati ad apprendere le nozioni base per iniziare l’attività alpinistica. Durante il Corso saranno tenute lezioni teoriche atte a formare una base culturale relativa alla conoscenza dell’ambiente alpino. Queste lezioni riguarderanno la storia dell’alpinismo, la storia e la struttura del CAI, l’equipaggiamento e i materiali alpinistici, la geologia e la morfologia alpina, la flora e la fauna alpina, elementi di meteorologia, alimentazione e primo soccorso. L’utilizzo dei materiali tecnici, la tecnica di progressione su ferrata e la base per la progressione su roccia, verranno trattate in apposite lezioni che si svolgeranno in Palestre di roccia artificiali e naturali ed in ambiente dolomitico. Il Corso si svolgerà nei mesi di maggio e giugno. Le iscrizioni si apriranno nel mese di marzo. 51° Corso Roccia E’ rivolto a tutti gli escursionisti ed alpinisti che, avendo già una conoscenza di base della pratica alpinistica, vogliono apprendere e perfezionare le tecniche di progressione e di sicurezza nell’arrampicata su roccia. Il Corso sarà articolato in lezioni teoriche (in concomitanza con le lezioni del Corso di Alpinismo) ed in lezioni pratiche. Le lezioni pratiche si svolgeranno in Palestra di Roccia al Coperto ed in Palestre di Roccia naturale. Si effettueranno uscite Qui sotto: Piccola Fermeda 52 53 I componenti della Scuola di Alpinismo 2014 LISCIOTTO Roberto SARTI Claudio ASSERETO Anna MACERI Massimo COMIS R. Roberto DAMIAN Giacomo FILIPPI Ermanno FINETTO Armando GOBBI Gregorio LORENZI Franco LORENZI Giuliano NAPPO Giuseppe(Bronzolo) INA - Direttore INA IA-INS IA IA IA IA IA IA IA IA IA PEDER Manuel TURCO Giuseppe GALVAGNI Rolando BENATI Natalia BORTOLOTTO Bruno PERETTO Mario ZADRA Claudio CHIEREGATO Emanuela FONZO Mario ZOCCHI Claudia RUSSI Simon GIRARDELLI Alice IA IA IAL SEZ. SEZ. SEZ. SEZ. AE SEZ. Collab. Collab. Collab. sulle Dolomiti, dove saranno salite alcune vie di arrampicata, aventi difficoltà alpinistiche adatte alle capacità degli Allievi. Il Corso si svolgerà nei mesi di maggio e giugno. Le iscrizioni si apriranno nel mese di marzo. Corso Alta Montagna In questo corso la montagna prende un’altra dimensione, acquista altri valori. Non più paesaggi dolci e lineari, non più boschi e pascoli: Al loro posto ghiacciai e creste, dove lo sguardo si perde nel cielo. E’ l’incontro dell’uomo con qualcosa di più grande. Corso di Arrampicata Libera Questo corso si rivolge a coloro che sono interessati ad apprendere la tecnica di arrampicata in falesia. La fase teorica è dedicata alla preparazione atletica, all’alimentazione, alla fisiologia del corpo umano e alla conoscenza dell’attrezzatura e dei materiali. La fase pratica è incentrata sull’apprendimento e lo sviluppo della capacità motoria per l’arrampicata. Saranno descritte le tecniche di ricerca dell’equilibrio e del coordinamento del movimento in arrampicata. Particolare cura sarà dedicata anche alle manovre di sicurezza e al corretto uso degli attrezzi utilizzati in arrampicata. Il Corso si svolgerà nel mese di ottobre. Le iscrizioni si apriranno nel mese di settembre. Direttore della Scuola di Alpinismo: Roberto Lisciotto Nella foto sopra : Grossglockner 54 55 SCUOLA DI SCI ALPINISMO LA NOSTRA STORIA Il boom dello sci degli anni ‘60 determinò anche un incremento della pratica dello sci alpinismo. La Sezione organizzava da sempre gite sci alpinistiche e, in quegli anni, anche di notevole impegno, Le gite erano condotte da soci esperti o da guide, ma mancava una specifica preparazione di base nei partecipanti. Il primo corso sezionale si svolge nel 1965. Nei primi anni, i corsi fanno capo allo SCI-CAI: ne e’ organizzatore ed animatore Romano Lugezzani, mentre la direzione tecnica e’ affidata ad alcune guide sciatori della Val Gardena (Carlo Runggaldier, Mario Senoner e Vincenzo Malsiner), alle quali saranno affiancati Silvano Bonetti e Romano Pasini, soci che già allora avevano conseguito la qualifica di Istruttore Nazionale di Scialpinismo e che possono a ragione essere considerati, dal punto di vista didattico, i pionieri sezionali in questo campo.Il Consiglio Direttivo della Sezione di Bolzano, preso atto del rilevante contenuto alpinistico dei corsi di sci alpinismo e del fatto che numerosi altri soci del GAM (Gruppo Alta Montagna) costituivano ormai un organico di Istruttori sufficiente ed affidabile, decide di demandare totalmente al GAM l’organizzazione, la direzione e lo svolgimento dei corsi. Nel 1974 l’ottavo corso, e’ interamente organizzato e condotto dal GAM. A partire dal 1977, nei corsi fu introdotto obbligatoriamente l’uso dell’ARVA (apparecchio per la ricerca in valanga). Da allora viene posta la massima attenzione al continuo aggiornamento degli Istruttori della Scuola, sia nella pura tecnica sciistica, sia nella parte alpinistica oltre naturalmente a selezionare tra l’organico della Scuola, le persone pronte per affrontare gli esami ai corsi regionali e nazionali di qualificazione previsti dal CNSASA.Nel 1981, su progetto di Luciano Filippi, Giovanni Clignon e del Presidente ing. Francesco Franceschini, quale esplicito riconoscimento del serio lavoro compiuto, dell’uniformità e continuità didattica e del qualificato organico degli istruttori (6 Istruttori Nazionali e altri 8 istruttori), la Commissione Nazionale Scuole di Sci alpinismo (SNSSA) del CAI riconosce la costituzione presso la Sezione di una scuola nazionale di sci alpinismo. La Scuola organizza ogni anno il Corso di Base (SA1 – rivolto a tutti coloro che intendono iniziare la pratica dello sci alpinismo) e, con cadenza biennale il Corso Avanzato (SA2 – rivolto a coloro che, in possesso delle conoscenze di base, intendono arricchire le cognizioni tecniche e teoriche per avviarsi alla pratica autonoma dello scialpinismo). La Scuola, in collaborazione con la Commissione Escursionismo e con la Scuola di Alpinismo, cura la direzione tecnica delle Escursioni Sociali di Sci Alpinismo e di Alpinismo. CORSO AVANZATO SA2 La SSA del CAI Bolzano organizza con frequenza biennale un Corso di perfezionamento di Sci Alpinismo con lo scopo di arricchire le cognizioni tecniche e teoriche necessarie a procedere in autonomia su percorsi impegnativi, di coloro che sono giá in possesso delle conoscenze di base e che desiderino avviarsi alla pratica dello sci alpinismo in maniera autonoma Monte Aneto - Spagna CORSO BASE SA1 CORSO GHIACCIO La SSA del CAI Bolzano organizza ogni anno Corso di Sci Alpinismo di Base con lo scopo sia di iniziare a questa pratica persone in possesso di buone capacitá sciistiche ma soprattutto di dotare coloro che si avvicinano allo sci alpinismo di quelle nozioni pratiche e teoriche che permettano loro di praticare tale attività in autonomia all’interno di un gruppo organizzato. L´allievo, alla fine del Corso, avrà assimilato una serie di cognizioni tecniche che gli permetteranno di praticare tale attività senza incorrere in inutili rischi perché saprà valutare i principali pericoli che caratterizzano lo sci alpinismo. Il Corso di Base ha inizio verso la metà gennaio e si concluderà in marzo. Sarà articolato in lezioni teoriche infrasettimanali (durante le quali saranno sviluppate le varie tematiche relative alla cultura ed alla tecnica dello sci alpinismo) ed in lezioni pratiche in ambiente alpino innevato (durante le quali saranno esposte ed approfondite tutte le tecniche necessarie per muoversi in montagna con gli sci in piena sicurezza). La SSA del CAI Bolzano organizza con frequenza biennale il Corso Ghiaccio. Questo Corso vuole dare tutte le nozioni minime di sicurezza e prevenzione, per permettere ai partecipanti di muoversi su itinerari di media difficoltà in ghiacciaio. Il Corso si propone di fare acquisire ai partecipanti, una discreta autonomia all’interno di gruppi organizzati, al fine di partecipare alle escursioni sociali in ghiacciaio organizzate dalle Sezioni C.A.I. o proposte da persone esperte. La partecipazione al corso, consentirà ai partecipanti di pianificare un’escursione facile, adatta alla preparazione tecnica ed atletica propria e dei compagni. Gli Allievi impareranno a valutare i possibili rischi e pericoli dell’alpinismo su ghiaccio, in base alla valutazione delle condizioni meteo e l’utilizzo delle nozioni topografiche acquisite durante il corso. Il Corso affronta gli aspetti tecnici legati al miglioramento delle conoscenze sull’ambiente ed insegna le tecniche necessarie per praticare l’alpinismo su ghiaccio in sicurezza. 56 57 specializzati in riprese TV anche estreme su roccia e su ghiaccio con attrezzatura professionale broadcast in HD La speleologia può essere vissuta come gioco, scoperta, avventura; la grotta è un mondo a molti sconosciuto, sicuramente oscuro, certamente non consueto. La speleologia, vissuta dagli speleologi, è una disciplina di conoscenza, riguarda l’interno delle montagne , chiede adattamento, consapevolezza e, non di rado, impegno fisico considerevole. Gli speleologi hanno come naturale impegno creare una mappa verosimile del mondo sotterraneo; far conoscere le grotte, tutelarle e formare nuovi speleologi. Accompagnare gente in grotta significa parlare sul campo di cosa è una cavità naturale, di vie di acque sotterranee, di specie animali, di equilibri molto fragili e sensibili. Far conoscere significa salvaguardare, far pensare alle montagne non solo come masse di roccia con strani buchi ma, come riserve di risorse idropotabili, archivi di memoria del tempo, scrigno di biodiversità. marco polo 335 8253004 max ruggera 335 8253002 GRUPPO SPELEOLOGICO Il Gruppo Speleologico propone pertanto l’esplorazione, la conoscenza e la divulgazione di questo particolare mondo; organizza visite guidate in grotte di diversa complessità aperte a tutti ed in particolare uscite divulgative rivolte ai giovani, ai bambini ed a gruppi ed associazioni che ne fanno richiesta. L’esplorazione e la pratica dell’attività speleologica richiede però specifiche conoscenze tecniche ed una indispensabile ed efficiente attrezzatura; per affrontare l’attività speleologica con maggior sicurezza viene organizzato periodicamente il Corso di Introduzione alla Speleologia con la partecipazione di Istruttori della Scuola Nazionale di Speleologia CAI. Il corso si propone di dare all’allievo le capacità tecniche per affrontare grotte complesse e verticali e le conoscenze scientifiche e culturali per meglio conoscere ed apprezzare il mondo sotterraneo. Per informazioni rivolgersi alla segreteria del C.A.I. o scrivere a [email protected] Aggiornamenti e novità sul sito internet del CAI Bolzano nella sezione dedicata alla Speleologia. 58 59 PRAC PALESTRA DI ROCCIA ARTIFICIALE COPERTA La PRAC, di proprietà del Comune di Bolzano, è in gestione alle sezioni di Bolzano di CAI e AVS, che la utilizzano per le proprie attività (corsi di alpinismo, arrampicata, speleologia, etc.), ne curano la manutenzione, l’apertura al pubblico e la concessione a scuole ed associazioni. Responsabile CAI: Ermanno Filippi Ubicazione : c/o il Palazzetto "Palamazzali" di Viale Trieste a Bolzano ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO Martedì: Giovedì: 12.30 - 13.45 18.00 - 23.00 12.45 - 14.00 18.00 - 23.00 Sabato: 17.00 - 20.00 (solo mesi invernali da novembre a febbraio - per i giorni esatti, vedere le pagine WEB della Sezione) Nei mesi estivi (giugno, luglio, agosto, settembre) la palestra è aperta solo nelle serate di martedì e giovedì, dalle 20.00 alle 23.00. Nel periodo natalizio ed in occasione di festività e “ponti” scolastici (ad esempio 25 aprile, 1 maggio, Ferragosto) la palestra è chiusa. L’ACCESSO ALLA PRAC È CONSENTITO ESCLUSIVAMENTE AI SOCI CAI/AVS ai quali è richiesto un contributo per la manutenzione della palestra. TARIFFE Abbonamento annuale Ragazzi (14 - 18 anni) 26 € Adulti 52 € Ingresso singolo 3€ Durante gli orari d’apertura al pubblico, bambini e ragazzi di età inferiore ai 14 anni entrano gratuitamente (se accompagnati da un adulto). I ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni possono accedere alla palestra senza essere accompagnati, ma devono essere espressamente autorizzati dai genitori, con la compilazione di apposito modulo. L’abbonamento può essere acquistato presso la Segreteria della Sezione di Bolzano del Club Alpino Italiano. L’abbonamento darà diritto ad accedere alla PRAC e ad utilizzarne le strutture solo ed esclusivamente negli orari di regolare apertura al pubblico, duranti i quali sarà sempre presente un responsabile con funzioni di custodia e sorveglianza. Eventuali modifiche nell’orario di apertura, saranno comunicate mediante affissione di un comunicato in palestra. Informazioni: sito web della Sezione di Bolzano del C.A.I.: www.caibolzano.it profilo Facebook della PRAC https://www.facebook.com/groups/290255854327986/ oppure presso la segreteria della Sezione 60 61 G.A.S. GRUPPO ARRAMPICATA SPORTIVA C.A.I. BOLZANO Il G.A.S. è la struttura interna alla Sezione di Bolzano del Club Alpino Italiano che si occupa della promozione dell'arrampicata sportiva, anzitutto giovanile. Il Gruppo raccoglie i soci C.A.I., giovani e adulti, che hanno interesse alla pratica, allo sviluppo ed all’apprendimento dell’arrampicata sportiva, anzitutto su strutture artificiali indoor, ma con finalità di avvicinamento all’arrampicata su strutture naturali ed all’alpinismo. Il G.A.S. organizza corsi di arrampicata per bambini e ragazzi (di avviamento, o di prosecuzione), ma ha costituito anche una squadra di ragazzi che si allenano per partecipare alle competizioni nelle categorie giovanili. Fondato nel 2008, il G.A.S, che nel 2012 si è affiliato alla F.A.S.I. (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana), prosegue la tradizione di corsi di arrampicata per bambini e ragazzi che la Sezione di Bolzano del Club Alpino Italiano organizza dal 2002, prima presso la palestra di roccia di Viale Trieste ed ora anche presso la palestra Salewa Cube. Obiettivi del Gruppo Obiettivo del CAI e del Gruppo non è creare degli atleti vincenti, ma avviare i ragazzi ad una attività sana e divertente, che può essere praticata per tutta la via e vede come sbocco naturale sia l’arrampicata outdoor su pareti naturali attrezzate (e quindi in un contesto di sicurezza analogo a quello dell’arrampicata indoor) sia la frequentazione della montagna, in collaborazione con le strutture della Sezione preposte a questi settori, in primo luogo il Gruppo di Alpinismo Giovanile. Giovani ed arrampicata Arrampicare è un gesto innato e naturale, e per i bambini è una splendida attività, ricca di valenze educative, psicologiche e motorie. L’arrampicata é una disciplina sportiva che sviluppa le doti di equilibrio, coordinazione, mobilità articolare e forza, coinvolgendo tutte le parti del corpo, ma oltre al coordinamento e sviluppo delle risorse corporee, sono però gli aspetti psicologici ad assumere particolare importanza: il dominio della paura dovuta all’altezza ed al vuoto, la comprensione dei propri limiti, lo sviluppo del senso di responsabilità nei confronti di se stessi e dei compagni. Soprattutto però l’arrampicata è uno sport estremamente vario e divertente, ove non si trovano mai due movimenti uguali, ove il miglioramento non passa attraverso la ripetizione ossessiva di un gesto, ma attraverso la ricerca di soluzioni sempre diverse. È uno sport dove la statura e la forza assoluta non danno particolari vantaggi, al contrario le doti di equilibrio, agilità e forza relativa lo rendono uno sport particolarmente adatto alle donne ed alle persone minute. L’arrampicata sportiva non è l’alpinismo: viene praticata su strutture appositamente attrezzate, sia su roccia naturale all’aperto, sia su strutture artificiali indoor, ed é uno sport sicuro, con percentuali di incidenti ed infortuni molto inferiori a quelle di altre attività sportive assai più diffuse ed apparentemente meno pericolose. nella foto a sinistra : GRUPPO GAS in PRAC 62 63 D’altro canto è uno sport che richiede la corretta applicazione di alcune regole e l’utilizzo di determinate attrezzature, e quindi stimola e sviluppa doti di concentrazione ed attenzione, oltre a responsabilizzare i ragazzi i quali, dopo un primo periodo formativo, provvedono vicendevolmente alla sicurezza. La moderna arrampicata sportiva è anche uno sport agonistico, con competizioni a vari livelli suddivisa in tre discipline simili, ma diverse: - l’arrampicata su parete, assicurati con la corda (Lead) - l’arrampicata su pannelli alti 3 o 4 metri, sopra un materasso (Boulder) - la velocità (Speed) Per il Club Alpino Italiano però l’arrampicata non è solo fine a se stessa: oltre che un bellissimo sport indoor, praticato nelle apposite strutture, è anche la via per avvicinare i ragazzi, anche attraverso le numerose altre attività offerte dalle Sezioni, all'ambiente naturale, alla montagna, alla vita all’aria aperta ed ai suoi valori. I corsi I corsi di arrampicata per bambini e ragazzi sono organizzati con modalità differenti a seconda dell’età: per i più piccoli prevale il gioco, e la sicurezza viene garantita dagli istruttori, poi man mano che cresce l’età, l’esperienza e le competenze, aumentano anche le responsabilità e l’impegno richiesto. Al momento i gruppi sono 8: 5 corsi base (di avviamento e progrediti) e 3 gruppi di allenamento (agonismo e preagonismo) Gli istruttori I corsi sono tenuti tutti da istruttori qualificati, in massima parte guide alpine, professionisti iscritti all’albo, oppure istruttori volontari CAI – FASI. G.A. Roberto Paoli, G.A. Thomas Zelger, G.A. Silvia Summa, I.A. Ermanno Filippi. Arrampicata per le scuole. Il G.A.S. si occupa anche di organizzare corsi di arrampicata per le scuole presso la palestra di roccia di viale Trieste. Informazioni: sito web della Sezione di Bolzano del C.A.I.: www.caibolzano.it profilo Facebook del Gruppo Arrampicata Sportiva: https://www.facebook.com/groups/191618337530383/ oppure presso la segreteria della Sezione Corsi base Vengono organizzati 5 corsi base, articolati su 3 moduli di 8 incontri ciascuno (ottobre-dicembre, gennaio-marzo e marzo-maggio) per un totale di 24 lezioni di 1,5 ore ognuna, sia nella storica palestra di Viale Trieste che nella nuova palestra Salewa. • lunedì 16.15-17.45 palestra Salewa corso progrediti • martedì 16.15-17.45 PRAC viale Trieste corso avviamento • mercoledì 16.15-17.45 PRAC viale Trieste corso avviamento • giovedì 14.30-16.00 PRAC viale Trieste corso avviamento • giovedì 16.15-17.45 PRAC viale Trieste corso avviamento Gruppi di allenamento Sono costituiti 3 gruppi di allenamento agonistico e preagonistico • CT1 (Climbing Team 1) progrediti – preagonismo 1 allenamento in settimana da ottobre a maggio presso la palestra Salewa Martedì 18.15 – 20.00 • CT2 (Climbing Team 2) preagonismo 2 allenamenti in settimana da ottobre a maggio mercoledì PRAC ore 18.00-20.00 e giovedì Salewa 18.15 – 20.00 • CT3 (Climbing Team 3) agonismo 3 allenamenti in settimana da settembre a maggio lunedì, mercoledì e giovedì ore 18.00-20.00 palestra Salewa I tre gruppi sono composti da ragazzi delle categorie giovanili, dagli 8 ai 19 anni, che si preparano sotto la guida degli allenatori e partecipano al circuito regionale della Juniorcup (6 gare: 3 boulder, 2 lead, 1 speed). Al termine, i ragazzi che si qualificano accedono alla fase nazionale, che si disputa di solito in un’unica soluzione, un week end di inizio giugno. Nelle foto a lato : ↑ Camp Italiani LEAD Arco - ↓ : Finale Boulder Camp Italiani 64 65 SCI CAI BOLZANO ALPINISMO GIOVANILE L'attivita dello Sci CAI Bolzano si svolge all'insegna della neve e del vivere la montagna nella splendida cornice delle valli altoatesine, proponendo corsi di sci alpino sia ai ragazzi che agli adulti. Inoltre il Direttivo dello Sci CAI Bolzano è impegnato nell'organizzazione della ginnastica presciistica e di una delle sei gare che costituiscono il circuito cittadino “Città di Bolzano". Portiamo sulle piste del comprensorio sciistico di Carezza numerosi ragazzi, dai sei fino alla maggiore età, per concludere accompagnandoli all’impegnativo esame che permetterà loro di diventare Maestri di Sci. La nostra squadra agonistica, è composta da numerosi giovani atleti, suddivisi nelle categorie baby,cuccioli, allievi e ragazzi, e partecipa alle gare dei circuiti FISI. A loro va il nostro "in bocca al lupo" per un inverno ricco di soddisfazioni. Ci dedichiamo con passione a questa attività, pronti ad ascoltare ogni consiglio o suggerimento per migliorare la nostra offerta. Tutte le informazioni sull'attività dello SCI CAI BOLZANO sul sito della Sezione Bolzano del Club Alpino Italiano. Gruppo Sci Cai pista Christomannos La Commissione di Alpinismo Giovanile della Sezione propone per il 2014 un calendario nuovamente ricco di appuntamenti, in grado di coinvolgere i ragazzi per tutto l’ arco dell’ anno ed in ogni momento delle diverse stagioni. Visto che il 2014 ricorrerà il centenario dall’ inizio del primo conflitto mondiale, alcune uscite a tema ne svilupperanno l’ argomento. Le varie escursioni consentiranno ai ragazzi di acquisire una maggiore conoscenza dell’ ambiente montano e delle varie tecniche necessarie per una frequentazione consapevole e sicura della montagna; il tutto seguendo le indicazioni del nostro Progetto Educativo. Essi potranno anche sperimentare la vita di gruppo con le sue regole, con la possibilità di migliorare il rapporto con gli altri ragazzi e noi accompagnatori; avranno anche la possibilità di crescita personale imparando ad affrontare e superare le varie difficoltà che la montagna presenta, secondo il metodo dell’ imparare facendo. L’ attività sarà divisa in Corso Base ( per i ragazzi da 8 a 11 anni ) e Corso Progrediti ( per ragazzi da 12 a 17 anni ). Le locandine dettagliate di ogni gita saranno disponibili in sede ed esposte nelle bacheche sociali, due settimane prima della manifestazione stessa e saranno anche visibili sul sito della Sezione www.caibolzano.it. Le iscrizioni devono essere fatte presso la segreteria della Sezione. al rifugio Oltradige un momento di pausa (Foto di Annarita Pedron) 66 67 Programma attività 2014 A.G. Bolzano 25/01/2014 Attività in palestra di roccia 26/01/2014 Corso progrediti: uscita sulla neve Sopra : Val Badia - Sotto : raduno regionale - 08/02/2014 Attività in palestra di roccia 23/02/2014 Corso base e progrediti: uscita sulla neve 7-8-9/03/2014 Corso progrediti: tre giorni con sci e pelli in Val Badia 15/03/2014 Attività in palestra di roccia 23/03/2014 Corso base e progrediti: uscita tecnica nella zona del Garda 13/04/2014 Corso base e progrediti: escursione al Monte Calisio e Lago di Santa Colomba 11/05/2014 Corso base e progrediti: escursione Pian delle Fugazze-rif. Lancia 8-9/06/2014 Corso base e progrediti: 2 giorni sull’ Altipiano di Asiago 28/06 7/07/2014 . 7/09/2014 Corso progrediti: settimana naturalistica Corso base e progrediti: escursione in ferrata al Lagazuoi 27/09/2014 Attività in palestra di roccia 05/10/2013 Giornata dell’ Ambiente ( Raduno provinciale AG ) 12/10/2014 Corso base e progrediti: castagnata 09/11/2014 Attività in palestra di roccia 16/11/2014 Corso base e progrediti: uscita in grotta 29/11/2014 Festa di fine corsi 18/12/2014 Natale Cai 69 CLUB ALPINO ITALIANO Africa: paese dai forti contrasti, regno di moltissime specie di animali e di montagne che si ergono altissime sopra la savana. Alaska: paese dai forti colori, dal verde delle foreste al bianco accecante dei ghiacciai, sulle montagne tra le più belle del mondo. SEZIONE DI BOLZANO SERATE CULTURALI CAI 2014 TEATRO COMUNALE DI GRIES Giovedì 17 aprile 2014, ore 21 “MONTAGNE di PACE” Cento anni fa, il 28 luglio 1914, scoppiò la prima guerra mondiale. Per oltre due anni le truppe italiane e quelle dell’impero austroungarico furono coinvolte in un’estenuante e sanguinosa guerra di posizione negli avamposti e nelle trincee lungo i crinali e sulle vette delle montagne a confine con l’Austria. Oltre all’aspetto sportivo, alpinistico e dell’esplorazione la Sezione di Bolzano del C.A.I. ha voluto inserire nel programma delle serate culturali per il 2014 un ricordo di quegli avvenimenti. Gli avamposti e le trincee ripristinati con il nome di “sentieri della pace”, testimoniano ancora oggi le proibitive condizioni di vita dei belligeranti e sono un richiamo a considerare l’insostituibile valore della pace e della concordia tra i popoli. Il Presidente Riccardo CRISTOFOLETTI TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 24 gennaio 2014, ore 21 IACOPO LARCHER “CLIMBING AS PERSONAL EVOLUTION”: vorrei riuscire a spiegare la mia visione sull’arrampicata, di come essa si sia trasformata in tutti questi anni, cambiando da un gioco ad uno sport, ad uno stile di vita, ad un lavoro. TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 14 febbraio 2014, ore 21 MARCELLA STERMIERI e BERNARDO MORANDUZZO “ DALLA NEBBIA ALLE NUVOLE”, IN BICICLETTA VERSO L’ALTOPIANO MARIO VERIN e GIULIA CASTELLI “ DAL MEDITERRANEO ALLE ANDE” Dal trekking in Sardegna più bello e difficile del Mediterraneo, a quello avventuroso ma anche culturale attraverso le Ande, tra incontri con gli sciamani e rocambolesche scoperte archeologiche. TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 3 ottobre 2014, ore 21 TAMARA LUNGER “ DOLCEAMARO (IT)” Una passione sofferente, un racconto delle montagne di paesi lontani e di viaggi alla scoperta di nuove culture, delle altre sfide dell’alpinismo di alta quota, di dolori e ricadute, di presagi e sofferenze. E di perché non bisogna arrendersi mai. TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 31 ottobre 2014, ore 21 DIEGO ZANESCO “ CON LA BARCA A VELA, GLI SCI E I RAMPONI SULLE NEVI DELLA PENISOLA ANTARTICA” Con la barca a vela siamo partiti da Usuhaia in Argentina, attraversando il Drake, il famoso passaggio dove si incontrano tre oceani…un’incredibile traversata sul mare più difficile del mondo durata quattro giorni e quattro notti, dove la barca balla il tango ininterrottamente. TIBETANO Un anno di viaggio e 14.000 km tra montagne e deserti, tra bufere di neve, tempeste di sabbia, pioggia e caldo intenso. E tantissimi incontri fatti lungo la strada. TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 14 novembre 2014, ore 21 VALENTINA DE MARCHI TEATRO COMUNALE DI GRIES “FAME D’ERBA – COMPAGNO ORSO” Venerdì 14 marzo 2014, ore 21 Quello del pastore nomade è un mestiere che riesce ancora a trovare spazi e opportunità nel territorio alpino del Triveneto, pur tra le numerose difficoltà incontrate dai pastori oggi, tra urbanizzazione crescente, traffico stradale, ritorno dei grandi carnivori. FRANCESCA RAFFAELLI e MARIO ANDRIGHETTONI “DALL’AFRICA ALL’ALASKA” 70 71 CHIESA S. PIO X via Resia Venerdì 21 novembre 2014, ore 20,30 Concerto del coro Rosalpina del CAI Bolzano – “ la Grande Guerra “ Un repertorio che ci farà ricordare i canti dei nostri combattenti della guerra 1915-1918, con questo programma la Rosalpina vuol far risaltare le sofferenze ed in particolare l’amore che la montagna ha suscitato in coloro che vi hanno vissuto facendoci rivivere attraverso i suoi canti quelle atmosfere che difficilmente il linguaggio parlato avrebbe saputo trasmettere con tale suggestiva immediatezza. TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 28 novembre 2014, ore 21 ANTONELLA FORNARI “CORALLO E PIOMBO” “Il Cadore, i suoi monti, le sue bellezze, i suoi imponenti forti le cui pietre si mescolano in un connubio indissolubile con la roccia fra cui sono stati eretti e ancora resistono a ricordo della presunzione dell’uomo di voler far guerra a Monti e di voler far si che il piano toccasse il cielo”. TEATRO COMUNALE DI GRIES Venerdì 5 dicembre 2014, ore 21 SERATA RETROSPETTIVA DELLA COMMISSIONE DI ESCURSIONISMO DELLA SEZIONE CAI BOLZANO CHIESA DI CRISTO RE Giovedì 18 dicembre 2014, ore 19,15 NATALE CAI CON LA PARTECIPAZIONE DEL CORO ROSALPINA DEL CAI BOLZANO Responsabile della Commissione Culturale Carlo Grenzi foto a lato - reticolati e Croda dei Toni - foto Davide Berton 72 73 L’esperto in outdoor! www.tappeiner.it �lto�usto 40 escursioni Paolo Lazzarin A spasso col bebè in Trentino Mario Agostini in Trentino �lto Gusto in Trentino Il meglio di ristoranti, trattorie, agriturismo, negozi, prodotti tipici Volume 1 – 60 itinerari 73 itinerari Angela Martinelli Maddalena Martinelli Omar Cauz Simon Kehrer Kurt Stauder A spasso col bebè in Trentino Scialpinismo nelle Dolomiti Ciaspolando in Alto Adige Parchi Naturali Fanes-Sennes-Braies, Cortina, Pelmo, Croda da Lago Gli itinerari più belli dalla Val Venosta alle Dolomiti Mario Fedele Agostini Paolo Lazzarin laureato in Economia e Commercio, è siciliano trapiantato a Pecol di Zoldo Alto. Collabora con il Corriere delle Alpi, è sommelier non professionista e magister vini. Da più di trent’anni si occupa in vario modo di enogastronomia. fotografo e giornalista, vive e lavora a Milano. Ha pubblicato articoli di vario genere su numerosi periodici italiani e stranieri ed è autore di decine di libri, per lo più corredati di fotografie, alcuni dei quali tradotti anche in Germania, Francia, Spagna, Paesi dell’Est, Stati Uniti. Escursioni con il passeggino per tutta la famiglia 3D Maps Tante nuove ESCURSIONI! Airphoto GPS 1:25 000 & 3D Map 138 135 Scripta edizioni Val Winter Gardena Wonderland e dintorni Val Gröden Gardena und Umgebung – Gröden 15 15 GPS 1:35.000 & 3D map Karte – Cartina – Map Sextner und Pragser Dolomiten Dolomiti di Sesto e Braies Sexten / Innichen / Toblach / Niederdorf / Welsberg / Prags Sesto / San Candido / Dobbiaco / Villabassa / Monguelfo / Braies 20 x 12 3D MAP 3D MAP Klausen Chiusa 14 x 6x 7x 6x = 53 TIPPS Le più aggiornate cartine escursionistiche di tutto l’Alto Adige, per l’estate e l’inverno. Ora anche con carte panoramiche in 3D! Guide outdoor per l’Alto Adige, le Dolomiti, il Trentino e il Lago di Garda - incredibili immagini aeree - con la collaborazione di autori competenti - dati tecnici dettagliati Brenner Brennero St. Ulrich Ortisei Geisler - Odle Waidbruck Ponte Gardena Bozen St. Christina Wolkenstein Bolzano S. Cristina Selva 74 75 BIBLIOTECA Presso la nostra sede, in Piazza Erbe 46 a Bolzano, si trova la biblioteca della Sezione che mette a disposizione dei soci per consultazione e prestito volumi, riviste, audiovisivi e mappe inerenti la storia, la vita, le attività sulle montagne. Il nostro patrimonio librario, per una agevole consultazione, è catalogato e collocato in diversi settori: • • • • • • • 76 “Guide” 1500 volumi suddivisi per branche quali: Trekking, Alpinismo, Canyoning, Sci, Speleologia ecc. e all’interno di ciascuna branca un’ulteriore suddivisioni geografica: Alpi, Appennini, Europa, America ecc. “Manuali” 400 volumi suddivisi in: Alpinismo, Botanica, Zoologia, Meteorologia ecc. “Testi” 2300 volumi suddivisi in: Fotografia, Usi e Costumi, Esplorazioni, Biografia, Storia, Arte, Natura ecc. “Letteratura” 700 volumi sia per Adulti che per l’Infanzia “Storici” comprendenti pubblicazioni, annuari, articoli dell’800 e del 900 “Audiovisivi” 350 tra dvd, cd, vhs • • “Cartografia” 600 mappe, quasi tutte in scala 1:25.000 della nostra regione, ma anche d’Italia, Europa e Mondo “Riviste” periodici di Trekking, Alpinismo, Turismo, Vita delle sezioni Il catalogo della nostra biblioteca, così come i cataloghi delle altre principali biblioteche, è visibile sul Web al sito www.provincia.bz.it/explora La biblioteca della Sezione è aperta durante il normale orario di segreteria, tenendo presente però che dalle 17 alle 19 di mercoledì, giovedì e venerdì troverete anche i nostri bibliotecari Lucia, Luigi e Fernando che saranno lieti di aiutarvi e consigliarvi nelle vostre ricerche. Il responsabile della Biblioteca Fernando Gardini 77 CORO ROSALPINA del Club Alpino Italiano Sezione di Bolzano Camminare, arrampicare, scalare, bivaccare, esplorare…. cantare. Si, avete letto bene, fra le attività del CAI c’è anche quella di cantare. Lo si fa in modo improvvisato nelle malghe e nei rifugi, lo fa in modo “preparato” il Coro Rosalpina, che da sempre fa parte del CAI Bolzano. Un Coro che vede, come del resto gli altri settori del CAI, un avvicendarsi delle persone che lo compongono, e che naturalmente gradisce e apprezza coloro che amano la compagnia e che, dal canto improvvisato, decidono di fare il salto di qualità entrando a far parte della compagine corale. Il Coro Rosalpina prova martedì e venerdì dalle 21 alle 23 nella sua sede di via Roen 6. La porta è aperta a visitatori e interessati, insomma, a tutti. Nelle foto : Il Coro Rosalpina prova e prova e canta 78 79 Qui sopra : “come pioveva” - Cesare Cucinato 3° classificato ex aequo concorso fotografico 2013 - Cima Bocche - 21.07.2013 80 Qui sopra : “Il cielo capovolto” - Cesare Cucinato 3° classificato ex aequo concorso fotografico 2013 - Escursione al Monte Cavone - 14.09.13 81 17° CONCORSO FOTOGRAFICO - 2014 Riservato a tutti i Soci del CAI - BOLZANO Cari Soci, anche quest’anno è indetto il Concorso fotografico riservato a Voi per celebrare, con una manifestazione artistica, il Vostro entusiasmo ed impegno di appassionati escursionisti di montagna. Negli anni scorsi la partecipazione a questa iniziativa è stata sempre qualificata, ma purtroppo ristretta nel numero di concorrenti. Molti avranno timore di presentare fotografie giudicate a priori inadeguate. Non è così: ogni Vostra partecipazione è una forma di ringraziamento e di riconoscenza verso l’operato sempre appassionato della Commissione Escursionismo e sarà comunque un omaggio verso una manifestazione artistica in seno alla Commissione Escursionismo C.A.I. – Sezione di Bolzano. Vi invitiamo pertanto a partecipare numerosi per sostenere l’iniziativa e propagandarla. REGOLAMENTO: 1. Le foto dovranno riguardare esclusivamente tutte le iniziative della Sezione C.A.I. di Bolzano per l’anno in corso, con maggior riguardo per le escursioni, i trekking, i corsi ecc… 2. Possono partecipare al concorso tutti quelli che partecipano alle nostre attività, in regola con il tesseramento. 3. Ciascun concorrente potrà presentare un massimo di 5 fotografie a colori o in bianco e nero di formato 20 x 30. Le fotografie numerate progressivamente da 1 a ..., dovranno essere consegnate tutte in una sola busta grande (formato A4) bianca chiusa, senza segni di riconoscimento. All’interno, oltre alle foto, sarà inserita una seconda busta bianca, formato lettera, chiusa, contenente i dati del o della concorrente : nome, cognome, indirizzo e numero di telefono, e per ogni foto, citando il numero progressivo, sarà possibile inserire un titolo o uno slogan, una breve frase illustrativa o un commento, la data ed il luogo della manifestazione a cui la foto si riferisce. 8. Il partecipante autorizza il C.A.I. Bolzano a far uso delle sue foto per il concorso e per la loro pubblicazione. Tutte le opere premiate faranno parte dell’archivio CAI che potrà utilizzarle per mostre o pubblicazioni. In ogni caso sarà sempre citato il nome dell’autore. Il concorrente consegnerà al CAI la foto o il file oppure il negativo. 9. Le buste sigillate contenenti le relative foto e dati dovranno pervenire alla Segreteria della Sezione C.A.I. di Bolzano (Piazza Erbe, 46) entro e non oltre venerdì 14 novembre 2014. 10. Per i giovani dell’alpinismo giovanile, in seno al concorso è aperta una speciale classifica con la premiazione dei primi tre classificati. Le modalità di partecipazione sono le stesse sopra riportate con l’avvertenza di scrivere sulla busta grande “alpinismo giovanile”. Si prega di consegnare le foto anche in formato digitale secondo le modalità che saranno comunicate successivamente. Premiazione dei due vincitori ex aequo del 2° premio del concorso fotografico 2013 4. Le produzioni devono mostrare il contesto dove viene fatta o specificare la gita in cui è stata scattata. 5. La commissione giudicante attribuirà alle foto un numero che sarà abbinato alla relativa busta contenente il nome del concorrente. Il riconoscimento dell’autore sarà effettuato dopo la formulazione della classifica. 6. La giuria sarà formata da fotografi e artisti esterni e sarà composta da almeno tre membri nominati dalla Commissione Escursionismo. 7. Le foto giudicate migliori verranno premiate e la premiazione sarà effettuata durante la serata retrospettiva di fine stagione. Tra coloro che hanno partecipato ai concorsi e non sono stati premiati verrà sorteggiato un premio di incoraggiamento per ritentare la prossima volta. 82 Premiazione dei due vincitori ex aequo del premio speciale della giuria del concorso fotografico 2013 83 6° “IL RACCONTO” 2014 Concorso letterario La Commissione Escursionismo del CAI Bolzano, allo scopo di raccogliere e conservare le emozioni che provano i soci durante tutte le attività sociali, indice un concorso letterario. Il concorso, denominato “Il Racconto”, è riservato a tutti i Soci che partecipano alle attività della Sezione. La tecnica di racconto è libera (prosa o poesia). Il componimento premiato sarà pubblicato nel Programma Escursioni. Una volta raccolte un congruo numero di opere, la Commissione si riserva la facoltà di pubblicare una antologia dei testi premiati e di quelli più significativi. REGOLAMENTO: 1. La Commissione Escursionismo del CAI Bolzano indice un concorso letterario denominato “Il Racconto”, aperto a tutti quelli che partecipano alle nostre attività e che sono in regola con il tesseramento. 2. La tecnica di racconto è libera. I testi potranno essere presentati sia in prosa che in forma di poesia. 3. Gli elaborati dovranno essere presentati su un foglio A4 e su una sola facciata. Ogni concorrente potrà presentare al massimo due elaborati. Gli elaborati dello stesso autore dovranno essere posti ciascuno in una sola busta chiusa, priva di contrassegni. Nella stessa busta dovrà essere inserita una seconda busta chiusa contenente i dati dell’autore (nome, cognome, indirizzo e numero di telefono). Sarà compito della giuria contrassegnare le buste e garantire l’anonimato dell’autore durante la fase di valutazione. Il riconoscimento dell’autore sarà effettuato solo dopo la formulazione della classifica. 4. La giuria sarà composta da artisti ed insegnanti di lettere, esterni alla Commissione Escursionismo e sarà composta da almeno tre membri nominati dalla Commissione Escursionismo. La valutazione sarà separata per componimenti in prosa e per componimenti in poesia con l’assegnazione dei prime tre classificati nelle due categorie. In questa fase la Giuria può non assegnare il primo posto. Di seguito la Giuria darà la classifica congiunta (poesia e prosa) per la premiazione. Verrano pubblicati sul Programma escursioni i primi classificati di prosa e poesia. 5. Le buste contenenti i racconti dovranno essere presentate alla Segreteria della Sezione, entro il 14 novembre 2014. 6. Le opere migliori verranno premiate e la premiazione sarà effettuata in concomitanza con la serata retrospettiva. Tra coloro che hanno partecipato ai concorsi e non sono stati premiati verrà sorteggiato un premio di incoraggiamento per ritentare la prossima volta. 7. Le opere rimarranno di proprietà della Sezione che ne curerà la raccolta. Gli autori autorizzano il CAI Bolzano ad utilizzare le opere presentate al concorso solo per scopi istituzionali. In caso di utilizzo, il nome dell’autore dovrà essere citato. 8. Il CAI – Club Alpino Italiano è un’associazione indipendente, apartitica, aconfessionale, improntata a principi di democraticità. Non saranno ammessi testi in contrasto con tali caratteristiche dell’associazione. 84 Concorso letterario - IL RACCONTO 2013 L’ ULTIMO di Walter Schenk Lo so, lo so, lo so, anche oggi è una bella escursione, una gita fantastica e panorami meravigliosi. Lo so che tutto questo ha il suo prezzo perché più alto si va più godibile il panorama sarà, ma soprattutto per me sarà anche più lungo e faticoso. Oh sì, ma non c’è problema, io sono del CAI, quello dei forti e allenati che la fatica e la stanchezza non spaventano, anzi, è il loro orgoglio. O almeno per quasi tutti. In effetti dopo i “corridori” in prima fila, i mezzi corridori che cercano di non staccarsi troppo e i“io non voglio scoppiare”,ci sono io: l’ultimo. A tutti capita una giornata no, ma per me sono sempre no. Sono un incosciente coraggioso, so che sarà dura, che soffrirò, mi faranno mal le gambe appena inizia la prima salita, che l’accompagnatore raccoglitore continuerà a soffiarmi su collo, a sollecitarmi fin quasi a offendermi pur di darmi quella carica di adrenalina o a consolarmi con belle parole e a spiegarmi che quei versi che sento davanti non sono lamentele dei “corridori” che a star fermi ad aspettare si raffreddano e perdono il ritmo e poverini faranno più fatica, perché non sanno che io già non ce la faccio più; ma io insisto, spero di trovare qualcuno che si stanca prima di me e che mi promuova a penultimo, ma dopo qualche occasionale ritardatario io, e sempre io, sono la maglia nera. Ogni escursione ha i suoi ultimi, chi si ferma un “attimo”, chi si allaccia lo scarpone o che si toglie o indossa la maglia, che per qualche momento mi danno l’illusione di recuperare, di non essere più l’ancora, ma dura poco, anzi c’è anche la beffa che quando raggiungo il gruppo che si è fermato per una pausa tè/pipi/fiato, il gruppo riparte rinvigorito e a me rimane la gola secca, il fiatone e le gambe che continuano a dirmi: bravo scemo, te l’avevo detto di startene a letto stamattina. La consolazione ce l’ho quando, solo, guardando gambe e sederi dinamici che pian piano si allontanano, posso pensare, posso guardarmi intorno e forse vedere quel che gli altri, sguardo a terra per evitare gli ostacoli, non possono vedere. Ma mi sto demoralizzando, non sono vecchio e non sarebbe neanche una scusante, con gente che ha venti o trent’anni più di me e sono là davanti, ma ogni volta che leggo il foglio-gita, prima ancora di vedere la destinazione, guardo il dislivello di salita e discesa e mi viene quasi male quando vedo 800 metri, e se poi leggo 1200 o 1500 mi dico: non esiste, questi vogliono andare sull’Everest. E così a malincuore rinuncio, non mi faccio vedere, ho impegni, sarà per la prossima. Oh finalmente siamo arrivati al rifugio, sarò lento a salire, ma la birra sono il più veloce a mandarla giù. Ah, voi non capite il mio piacere a fermarmi e riposare, il boccale in mano e sentire il cuore che lentamente riprende il suo ritmo regolare e il respiro che prima rantolava riempie i polmoni, anzi, quasi quasi mi faccio pure una sigaretta, alla faccia di quelli che mi guardano scandalizzati. Ha, ha, ha, anche questa volta ce l’ho fatta, anche se non ci credevo, mi rimane solo una amara considerazione: sono ancora ultimo, e l’ultimo è sempre l’ultimo. 85 ATTIVITA’ INVERNALE ESCURSIONI SCI-ALPINISTICHE circostanti offerto dall’ampia sommità del Monte Altissimo di Nago. Per la discesa si segue il tracciato di salita. in collaborazione con la Scuola di Sci Alpinismo 1 GIORNATA DELLA SICUREZZA – AUTOSOCCORSO IN VALANGA 12 gennaio VAL SENALES La Scuola di Sci Alpinismo del Cai Bolzano, organizza un’uscita in ambiente dedicata alla tematica dell’Autosoccorso in Valanga. Questo appuntamento è rivolto a tutti coloro che iniziano la stagione sci alpinistica e intendono ripassare l’utilizzo dell’ARTVA e le manovre di autosoccorso. La giornata si svolgerà in Val Senales e sará preceduta da un breve ripasso in aula, seguiranno le prove pratiche sulla neve. Viene precisato che i partecipanti dovranno essere dotati di attrezzatura propria e funzionante, e che la giornata sará un ripasso e non un corso. Segue programma dettagliato. 2 26 gennaio PIZ TERZA Val Muestair - Svizzera MS Dal parcheggio di Lü (1920 m) in localitá Munster quota m 1920, si segue la direzione per la bella Malga Valmorain (2185 m). Da qui si sale verso nord su dolci pendii e vallate verso la sella tra Muntet e Terza. Poco sotto la sella a destra, inizialmente su un pendio piuttosto ripido, poi di nuovo su terreno piú facile si sale fino a raggiungere la cima quota m 2907. Per la discesa si segue la via di salita. Punto di partenza e arrivo Quota massima raggiunta: Dislivello Difficoltà: 3 Lü m 1920 m 2907 in salita m 987 in discesa MS – Medio Sciatore 09 febbraio ALTISSIMO DI NAGO Monte Baldo m 987 MS Dal parcheggio si oltrepassa l’albergo e si prende la forestale, segnavia 622, che attraversando un rado bosco sale in direzione ovest. Si continua a salire seguendo le tabelle e i segnali con il segnavia 622. Superate le pendici del Monte Campo si arriva a Malga Campo, m 1635, si prosegue verso il Passo Paltrane sino a raggiungere la bella dorsale di nord-est. Con un alternarsi di tratti con dolce pendenza con altri a salita più sostenuta si procede in direzione sud est guadagnando via via quota sino a scorgere in lontananza il Rifugio Chiesa. Sulla destra del rifugio si guadagna il fantastico panorama sul Garda e su tutte le cime 86 Punto di partenza ed arrivo Quota massima raggiunta: Dislivello Difficoltà: 4 23 febbraio SASSO DI SESTO Dolomiti di Sesto S.Giacomo di Brentonico m 1205 m 2079 in salita m 879 in discesa m 879 MS – Medio Sciatore MS Dal paese di Sesto si imbocca la Val Fiscalina fino a giungere all’ Hotel Dolomitenhof dove si parcheggia la macchina (a pagamento). Si prosegue sci ai piedi di fianco alla pista di fondo per circa due km, fino al Rifugio Fondovalle ai piedi di cima Una e da qui si apre e si imbocca la Val Sasso Vecchio seguendo il sentiero estivo. Dopo il primo salto orografico la valle si apre, la pendenza diminuisce e la vista è grandiosa e mano a mano che si sale per dolci pendii e piccoli strappetti, si dispiega la maestosità delle crode fiscaline, fino a giungere all’ampio altipiano del Rifugio Locatelli dove le pareti nord delle tre cime di Lavaredo fanno la loro comparsa. La meta risulta evidente, è un rilievo alla sinistra della Torre di Toblin e con un ultimo balzo di un paio di centinaia di metri si è in vetta con panorama immenso a 360°. Discesa lungo il percorso di salita. Punto di partenza ed arrivo Quota massima raggiunta: Dislivello Difficoltà: 5 16 marzo BLAUSPITZE Valle Aurina Val Fiscalina - Hotel Dolomitenhof m 1454 m 2539 in salita m 1085 in discesa m 1085 MS – Medio Sciatore MS Dal Ristorante Kordiler poco prima di S.Pietro si sale rapidamente per un bosco ripido e fitto. Si raggiunge dopo circa un’ora la Malga Pippergalm (m 1912) e con dolci pendii e boschi aperti si arriva ad un’altra Malga Grieser Oberhütte (m 2137). Si prosegue in direzione sud verso una sella, e qui verso pendii piú ripidi si arriva in vetta. Si ritorna al parcheggio, lungo il tracciato di salita. Punto di partenza e arrivo Quota massima raggiunta: Dislivello Difficoltà: poco prima di S.Pietro (m 1366) m 2558 in salita m 1250 in discesa MS – Medio Sciatore m 1250 87 6 05/06/07 aprile BREITHORN E MONTE LEONE Alpi Lepontine BSA - BS Primo giorno: Con mezzi propri si raggiunge il passo del Sempione e sistemazione in un alberghetto. Secondo giorno: Dall’ospizio del Sempione salire in dir. E verso un traliccio. Piegare poi leggermente a destra, verso la cresta NW dell’Hubschhorn (grosso masso squadrato). Superare la cresta e, perdendo qualche metro, dopo un traverso risalire il ripido canale. Al termine del canale, sempre in direzione SE, su pendenze meno sostenute, portarsi alla base dei pendii che scendono dal passo Homattu (2867 m), lasciandolo sulla destra.Puntando ora ad E risalire l’Homattugletscher fino al Breithornpass (3355 m). Dal passo piegare a destra e seguendo la dorsale, raggiungere la vetta senza difficoltà. Per la discesa si segue la via di salita Punto di partenza ed arrivo Quota massima raggiunta: Dislivello Difficoltà: Passo del Sempione (2005m) m 3436 in salita m 1430 in discesa m 1430 BS – Buon Sciatore Sopra : Verso il Lenkstein - sotto : Lenkstein 3237 Terzo giorno: Dal parcheggio in corrispondenza dell’Ospizio del Sempione (2005 m), risalire senza percorso obbligato i pendii che in direzione E portano alla base della cresta NW del Hübschorn a quota 2363 m nei pressi di un caratteristico masso. Aggirare la base della cresta e con un breve ma ripido traverso portarsi nel vallone che scende dal Hommatau Gletscher, risalirlo procedendo in direzione SE sino a raggiungere la morena del ghiacciaio, a cui fa seguito un tratto semipianeggiante. Proseguire superando un breve ripido pendio e rimontare poi la fronte del ghiacciaio, che si percorre sino al Colle del Breithorn (3372 m). Dal colle traversare verso E in direzione della vetta del Monte Leone che, da qui, appare come una piramide appiattita. Portarsi sui vasti pianori del Alpjergletscher perdendo circa un centinaio di metri di dislivello per raggiungere poi la cresta S in corrispondenza di un evidente intaglio. Lasciati gli sci si risale un breve pendio nevoso sino alla cresta, che nel periodo primaverile si presenta interamente nevosa, percorrendo la quale si raggiunge la vetta. Dalla vetta con percorso a ritroso si ritorna al Colle del Breithorn (100 m di dislivello positivo). La discesa si svolge dal colle per il percorso di salita. Punto di partenza ed arrivo Quota massima raggiunta: Dislivello Difficoltà: Rientro a Bolzano 88 Passo del Sempione (m 2005) m 3553 in salita m 1660 in discesa BSA - Buon Sciatore Alpinista m 1660 89 ATTIVITA’ INVERNALE ESCURSIONI CON LE CIASPOLE 1 12 gennaio CIASPOLATA AL PICHLBERG Monti Sarentini EAI Anche quest ‘ anno ,, inauguriamo’’ le ciaspe. Lo faremo con questa ciaspolata in Val Sarentino e naturalmente essendo la prima, faremo il possibile per non strafare perché le nostre gambette e muscoletti sono ancora da mettere in movimento e dopo le feste sappiamo che potrebbero esserci dei problemi di equilibrio. La Gedrum Hütte ci fornirà conforto con i suoi piatti tradizionali . Neve e tramonto a Pichlberg - Foto di Patrizia Girardi Per salire su una barca si dice ‘’ imbarcarsi ‘’ ma per salire su un pullman come si dice ?...... Impullmarsi ? Scherzi a parte, ci dirigiamo con il nostro pullman verso la Val Sarentino e precisamente a S. Martino. Raggiunto il parcheggio della cabinovia calziamo le ciaspole e saliamo decisi a fianco della pista da sci, seguendo le tracce dei numerosi sci-alpinisti che frequentano la zona, arrivando alla Sunnolm. Rifiatiamo e proseguiamo su una forestale in dolce ascesa fino alla stazione a monte della cabinovia con uno spettacolare panorama sulle Dolomiti. Ora scolliniamo e il percorso ci porta in leggera discesa fino alla Gedrum Hütte dove faremo pausa pranzo. A seconda delle condizioni del manto nevoso il rientro avverrà lungo l’ incantata Valle dei Mulini – Gedrumtal oppure lungo la forestale fino a S. Martino. forestale - tracce in salita - 11 - 7 Sentieri: Punto di partenza e arrivo: Parcheggio S. Martino – Reinswald m 1560 Quota massima raggiunta: m. 2190 al Pichlberg Dislivelli in salita m 630 in discesa m 630 Ore di cammino effettivo: 4.30 Difficoltà: EAI Pullman. Pranzo al sacco - Possibilità di ristoro alla Gedrumhütte Proposta da Willy Marchiori 90 2 19 gennaio CIASPOLATA IN VAL CIAMIN Val di Tires - Gruppo del Catinaccio EAI Non dovrebbe certo mancare la neve in Val Ciamin, una valle stretta tra il Gruppo del Catinaccio e lo Sciliar… per la particolare morfologia ed ubicazione la valle infatti abbonda di precipitazioni e gli alberi si coprono di una splendida coltre bianca mentre il ruscello che costeggiamo, immobilizzato nel ghiaccio, si copre a sbuffi sulle pietre sottostanti, mentre in altri momenti avremo la possibilità di ammirare tuta la fiabesca maestosità del Catinaccio. Verso la Val Ciamin – Foto di Mariaclara Pagano Lasciato l’autobus dopo il paese di S. Cipriano (St. Cyprian), località Traun (a quota ca. 1250 m si percorre una strada forestale molto panoramica, che, in leggera salita, ci porta prima al Schäfer Leger (1370 m) e poi al Rechter Leger (m. 1606), dal quale potremo godere di uno splendido panorama in occasione della sosta per il pranzo. Il rientro è previsto per un tratto per lo stesso sentiero; in seguito la nostra discesa prosegue per altra via, fino a raggiungere prima i Bagni di Lavina Bianca (Weislahnbad – m 1173) e poi la chiesetta di S. Cipriano (1071 m) dove troveremo il nostro autobus. Sentieri: 13 - 3 Punto di partenza : Parcheggio località Traun (m 1250) Punto di arrivo : Chiesetta di S. Cipriano (St. Cyprian – m 1071) Quota massima raggiunta: Rechter Leger (m 1606) Dislivelli in salita m 350 in discesa m 600 circa Ore di cammino effettivo: 4.30 - 5 Difficoltà: EAI Pullman. Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro ai Bagni di Lavina Bianca Proposta da: Mariaclara Pagano 91 3 09 febbraio CIASPOLATA IN NAVISTAL Tuxer Alpen EAI Laterale della Wiipptal (a nord del Brennero) la valle di Navis è stata già frequentata dal CAI Bolzano, sia in versione estiva, sia invernale. Si ripropone quindi quanto effettuato nell’inverno 2004 ma con percorso modificato e con meta la rinnovata Naviserhütte e la vicina Stöcklalm. E visto che la valle è una quelle più frequentate dagli sci-alpinisti la discesa sarà da mulinare per prati cosparsi di farinello doppiozero. Naviserhütte - foto di Gianpietro Vitti Partendo dal paese di Navis (m 1337) si deve seguire ancora per un po’ la strada asfaltata fino all’ultimo parcheggio per le auto (m 1390). Qui ci si inciaspola e percorrendo la strada forestale si raggiunge il rinnovato Rifugio Naviserhütte (m 1784). Da qui si può proseguire ancora su percorso battuto fino alla semplice e gestita Stöcklalm (m 1882). Con percorso libero attraverso i bellissimi prati innevati della Pöltealm si ritorna alla Naviserhütte e tutti insieme si scende per l’appositamente predisposto “pistone” che riporta al parcheggio (con disinciaspolamento…) ed al paese di Navis Punto di partenza ed arrivo Navis (m 1337) Quota massima m 1784 o 1882 Dislivelli in salita e discesa Ore di cammino effettive 4 – 4.30 Difficoltà EAI Documenti validi per l’espatrio al seguito. Pullman. Pranzo al sacco o in uno dei due rifugi. Proposta da Gianpietro Vitti 92 : m 460 o 560 4 23 febbraio CIASPOLATA AGLI OMETTI DI PIETRA Monti Sarentini EAI Escursione con le racchette da neve sui Monti Sarentini. Il percorso si snoda lungo strade forestali e ampie dorsali, nell’ondulato altopiano del Monzoccolo. Ometti di Pietra di Sarentino - foto di Daniele Piccolo Dal parcheggio Kircheben nei pressi di S. Ulrico a Meltina (St. Ulrich bei Mölten, m 1344), si percorre in salita una comoda strada forestale che conduce alla Capanna del Sellaio (Sattler Hütte, m 1609) e alla Capanna Meltina (Möltner Kaser, m 1763). Per un breve tratto di bosco ed un’ampia dorsale prativa, si sale alla panoramica Cima degli Ometti di Pietra (Steinmandln, m 2003). Ritorno al punto di partenza lungo l’itinerario dell’andata. Sentieri: Punto di partenza ed arrivo Quota massima raggiunta Dislivello Ore di cammino effettive Difficoltà K Parcheggio Kircheben nei c/i di S. Ulrico (m 1344) Cima degli Ometti di Pietra (m 2003) in salita e discesa m 700 4.30 - 5 EAI – Percorso privo di difficoltà oggettive, che richiede un minimo di allenamento. Pullman. Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro alla Capanna del Sellaio. Proposta da Daniele Piccolo 93 5 02 marzo Ciaspolada al Col Margherita Monti della Catena di Bocche EAI Spettacolare escursione con le racchette da neve sui Monti della Catena di Bocche, tra le Pale di San Martino e la Marmolada. Il percorso si snoda inizialmente per tracce che risalgono tra leggeri saliscendi fino a incrociare le strade forestali ora piste da sci che collegano gli impianti al rifugio Passo Valles . verso Col Margherita - foto di Walter Schenk Dal parcheggio di Malga Vallazza (m 1935) si sale lungo tracce fino a trovare la forestale da Passo Valles (m 2031) inoltrandoci poi in uno splendido ampio vallone, risalendo per facili costoni fino al grandioso anfiteatro di vallette e collinette. Si aggireranno valloncelli e leggere colline fino alla spianata terminale che porta, ai lati e a volte incrociandole delle piste da sci, con un paio di strappi alla stazione a monte dell’ impianto scistico e poi con altri 50 metri al Col Margherita (m 2550 ) Mozzafiato il il panorama a 360 ° che si può godere se la giornata lo permette. Dal Passo S. Pellegrino, Cima Uomo, Marmolada, Pelmo, Civetta, Pale i S. Martino Lagorai. Come possibile alternativa prima degli tratti finali e ben segnalato deviando a destra si raggiunge il Rifugio Laresei (m 2250), in posizione panoramica con un’ ottima cucina. Sentieri Punto di partenza Punto di arrivo Quota massima raggiunta Dislivelli Ore di cammino effettive Difficoltà Tracce – forestale/pista - 695 Parcheggio Malga Vallazza (m 1935) Rifugio Passo Valles a Passo Valles (m 2031) Col Margherita (m 2550) in salita: m 650 ca - in discesa: m 550 ca 4–5 EAI – Percorso privo di difficoltà oggettive, che richiede un minimo di allenamento. Pullman. Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro presso la stazione a monte dell’ impianto di risalita del Col Margherita, per l’ eventuale alternativa presso il rifugio Laresei . Proposta da Walter Schenk 94 “L 'albero dei balocchi “ di Patrizia Girardi - Premio Speciale della Giuria - ex aequo - Dalla Val Ridanna alla Val Racines - 30.06.2013 95 ATTIVITA’ ESTIVA 6 aprile 1 T GITA CULTURALE: VISITA GUIDATA ALLE INCISIONI RUPESTRI IN VAL CAMONICA Parchi di Naquane e Seradina-Bedolina (Capo di Ponte, BS) Il Cai Bolzano propone una gita culturale in un suggestivo ambiente montano, la Val Camonica nel comune di Capo di Ponte (BS), abitata dall’uomo fin dall’età preistorica e famosa per le incisioni rupestri. Queste testimonianze della vita e dei costumi degli antichi Camuni (culto, caccia, guerra, abitazioni) dal Neolitico all’età romana, nascoste a lungo sotto strati di terra e muschio, sono state riscoperte nel secolo scorso e riconosciute dall’Unesco nel 1979 come il primo sito italiano Patrimonio mondiale dell’umanità. Si possono ora osservare sulle rocce levigate dai ghiacciai ed immerse in un paesaggio naturale di castagni secolari nel vasto Parco Nazionale delle incisioni rupestri di Naquane (istituito nel 1955), un grande museo all’aperto (m. 460 s.l.m.) che contiene 104 rocce incise con ca. 170.000 raffigurazioni di arte rupestre, tra le più importanti al mondo. Nelle vicinanze, il più recente Parco Archeologico di Seradina-Bedolina (dal 2005) è noto per la presenza, in uno scenario naturale di grande interesse geologico e botanico, di rocce incise della tarda età del bronzo e del ferro, con scene quotidiane, mappe ed il famoso simbolo “rosa camuna” divenuto emblema della regione Lombardia. La gita prevede la visita con guida locale di entrambi i parchi ed un pranzo tipico (facoltativo) in ristorante. Da Bolzano (con partenza alle ore 6.30) si raggiungerà in pullman la Val Camonica, dove incontreremo la guida locale per la visita al Parco Nazionale delle incisioni rupestri in località Naquane (durata ca. 1,5-2 ore). Seguirà la pausa pranzo, con possibilità di mangiare insieme in ristorante. Nel pomeriggio ci trasferiremo nella frazione di Cemmo di Capo di Ponte per la visita guidata al Parco Archeologico di Seradina-Bedolina (durata ca. 1,5 ore). La partenza per il rientro a Bolzano avverrà alle ore 17.00 ca. con arrivo a Bolzano in serata (ore 20.00 ca). Termine per l’iscrizione: 25 febbraio 2014. Proposta da: Francesca Boldrer immagini tratte dal sito della Pro Loco di Capo di Ponte. 2 21 aprile DA PONTIVES A CHIUSA Gita di Pasquetta E-T Bella e facile gita attraverso boschi e prati all’imbocco della Val Gardena . Si parte da Pontives m 1110 si sale, prima per strada e poi per boschi, sul famoso Sentiero della Posta ( Poststeig ) che un tempo veniva usato per trasportare la posta da Chiusa alla Val Gardena, quindi passando per il Pedrutscherhof si arriva al paesino di S.Pietro ( St.Peter m 1211 ). Dopo una breve sosta si prosegue per alcuni tratti su strada asfaltata per arrivare a Ceves (Tschövas m 1229) dove e’ prevista la pausa pranzo. Dopo avere pranzato si riparte e passando per Laion (Lajen m 1100) si scende verso Albions (m 890) e quindi a Chiusa (Klausen m 525) dove termina la gita. Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: 12-12B-P-5 Pontives m 1110 Chiusa m 525 m 1229 In salita m 150 4 E-T in discesa m 700 Pullman. Pranzo al sacco o possibilità di ristoro a Ceves. Proposta da : Walter Schenk 96 97 3 27 aprile SOAVE Monti Lessini T 4 Soave, antico presidio romano, fu probabilmente rifondata dagli Svevi giunti al seguito dei Longobardi e fortificata dagli Scaligeri gode di una posizione favorevole dato che si trova quasi a metà strada tra Verona e Vicenza sulle ultime propaggini dei Monti Lessini. Tra la valle d’Illasi e la Valle d’Alpone. La città si presenta ancora oggi come un’ intatto borgo medievale inserito in un territorio collinare coltivato a vigneti, che producono il vino omonimo e ricco di attrattive storiche e ambientale. In mattinata, dopo una breve visita e colazione a Soave, è previsto il percorso del sentiero Capitelli con descrizione del territorio e delle sue caratteristiche ambientali e rurali. E’ un giro tra i vigneti del Soave DOC con visita panoramica sul Castello, sulla pianura e colline circostanti e, con giornate particolarmente limpide, si possono vedere gli Appennini. Per il pranzo ci trasferiremo a Roncà in Val d’ Alpone :per chi lo desidera c’è la possibilità di degustare vini, salumi ( Soppressa del Brenton ) e formaggi locali nella zona di Roncà, ( vini Soave DOC, Recioto ) oppure pranzo a sacco. Dopo pranzo è previsto il giro facoltativo al Museo di Roncà ( 1 h circa – visione video + visita guidata al museo ). Al termine percorso guidato sul sentiero dei fossili ( museo all’aperto ) in Val della Chiesa che si snoda tra vigneti e i boschi delle colline circostanti. Il sentiero dei fossili di Roncà è un percorso di interesse naturalistico – paleontologico realizzato di recente. Durante l’escursione è possibile incrociare qualche capriolo, vedere un falco volare o notare il passaggio di lepri. Lungo il percorso si possono ammirare le piccole cascate originate dal torrente Valle della Chiesa e la contrada Buso famosa per essere una sorta di museo all’aperto dove è facile trovare fossili di ogni tipo. Durata escursione sentiero T – circa ore 2,30 . Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: Pullman. Pranzo al sacco o degustazione vini e prodotti locali presso una cantina (FACOLTATIVO) Proposta da: Emanuela Chieregato Soave - uno dei capitelli foto di Emanuela Chieregato 98 sentiero dei Capitelli Soave m 37 Soave m 37 m 210 al Capitel del Foscarin in salita m 300 in discesa 2,30 T m 300 4 maggio EEA - E BURRONE DI MEZZOCORONA con alternativa Apertura Ufficiale della Stagione Escursionistica Estiva Saremo al Burrone di Mezzocorona per l’apertura ufficiale della stagione escursionistica della nostra Sezione . Il percorso attrezzato nel lontano 1906 dal Dottor Giulio Giovanelli a cui è dedicato , è sempre suggestivo , abbastanza facile ma comunque da non sottovalutare per la presenza quasi costante di acqua all’interno della gola . E’ prevista un’alternativa per gli scarponi sul sentiero detto ,, Della Calchera ‘’ che si percorrerà per riunirsi al gruppo che salirà lungo la ferrata ed arrivare al Monte di Mezzocorona dove si effettuerà la pausa pranzo . Il rientro a valle sarà per tutti sul sentiero della calchera . Possibilità di salita e discesa in funivia . Burrone di Mezzocorona - foto di Sergio Michelon Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: Via ferrata – 505 - 504 Mezzocorona m 227 Mezzocorona m 227 m 891 al Monte di Mezzocorona in salita m 664 in discesa m 664 3.30 - 4 EEA - E – Coloro che intendono salire per il Burrone Giovanelli dovranno essere muniti dell’attrezzatura complete da ferrata marchiata CE e non autocostruita compreso il casco . La verifica avverrà sul posto e chi non in possesso dei materiali idonei non verrà ammesso alla ferrata . Pullman. Pranzo al sacco o presso i ristoranti della zona Proposta da tutta la Commissione Escursionismo . 99 5 11 maggio SENTIERI DELL’ACQUA I Waalwege tra Sluderno e Spondigna Alta Val Venosta E Lungo tutta Val Venosta e nella zona del Burgraviato esiste una fitta rete di corsi d’acqua per l’irrigazione delle colture, che convoglia le acque di fusione dei ghiacciai e delle sorgenti d’alta quota fino ai coltivi più soleggiati ed aridi. Questi canali, piccoli capolavori d’ingegneria idraulica, conosciuti con il nome di Waal (Weg è il sentiero che spesso li affianca) si sono sviluppati in tutta Europa soprattutto a partire dal XV secolo, anche se i più antichi, semba possano risalre al XIII secolo. Riscoperti e riproposti ad uso turistico, questi sentieri si snodano per svariati chilometri, digradando molto dolcemente tra boschi e frutteti: straordinarie Waalwege - foto di Giampietro Vitti opportunità di escursioni. 6 18 maggio DA POCHI A CEMBRA Sentiero Dürer E Parco Naturale Monte Corno-Val di Cembra La gita ripercorre parte del sentiero del Dürer, contrassegnato dal tipico monogramma “AD”, le iniziali del famoso pittore di Norimberga Albrecht Dürer (1471-1528). Nel 1494, dirigendosi verso Venezia nel suo primo viaggio in Italia, dopo una sosta a Egna e Laghetti, egli salì in quota per evitare le paludi del fondovalle causate da una alluvione. Raggiunge così la Val di Cembra, dove si soffermò affascinato dal paesaggio, come testimoniano alcuni suoi acquerelli che ne ritraggono scorci suggestivi. a sinistra : il monogramma del Dürer - foto di ML Fattoretto a destra : Lago Santo - foto di Willy Marchiori Attraversata Sluderno (Schluderns - m 920) con le sue antiche case ci si addentra nella bassa Val di Mazia fino all’ultimo casa dove, con breve salita ci si porta al Griggwaal che riconduce fuori dalla valle. Si prende poi la Via Crucis che sale al Calvario e successivamente al Ganglegg (m 1124), sito archeologico con ritrovamenti risalenti al 2300 a.c. (età del Bronzo). Si riprende per il sentiero che costeggia il Leitenwaal per arrivare al ponte sul Torrente Saldura (m 1200) dove si trovano il punto di captazione del Leitenwaal e del successivo Bergwaal. Camminando a fianco di quest’ultimo si arriva poi al Maso Vernal (m 1151), a monte di Castel Coira (Churburg). Si prosegue poi lungamente per il Sentiero del Sole (Sonnenweg ) attraverso le tipiche zone aride della Val Venosta concludendo l’itinerario a Spondigna (Spondinig - m 895). Punto di partenza Sluderno (m 920) Punto d’arrivo Spondigna (m 895) Quota massima raggiunta m 1200 presso la casetta del Waaler Dislivelli in salita m 540 in discesa m 565 Ore di cammino effettivo 5.30 Difficoltà E Pullman . Pranzo al sacco. Proposta da Gianpietro Vitti 100 Da Pochi di Salorno (Buchholz, m 563) si imbocca il sentiero del Dürer (n. 1, SI), che sale costantemente, toccando una antica calcara, attraverso il Parco Naturale Monte Corno (Naturpark Trudner Horn) fino al passo del Sauch (m 916) e all’omonimo rifugio. Di qui si procede lungo il sentiero 409B, dove si incontra un osservatorio ornitologico, fino al Roccolo del Sauch (m 935); quindi si sale alla località Pozze (m 1054) e si giunge lungo il sentiero 409A al biotopo Lagabrun e al suggestivo lago Santo (m 1194) affiancato da una chiesetta degli alpini, con vista del Lagorai. Di qui si prosegue per il sentiero europeo E5 (= 410), che collega il mare Adriatico al lago di Costanza, e si scende fino alla località S. Antonio, con grazioso capitello (m 980), e infine, con vista sulle piramidi di Segonzano, al paese di Cembra (m 665). Qui è possibile visitare il cippo presso la chiesa di S. Rocco da cui dipinse il Dürer e l’antica chiesa di San Pietro ricca di affreschi (con guida volontaria locale). Inoltre per gli interessati sarà proposta una degustazione di vini (con piccolo contributo) a cura dell’APT di Cembra. Sentieri: 1, 409B, 409A, E5 (=410) Punto di partenza: Pochi di Salorno (m 563) Punto d’arrivo: Cembra m 665 Quota massima raggiunta: m 1208 al Lago Santo Dislivelli In salita m 650 ca in discesa m 550 ca Ore di cammino effettivo: 5.00 Difficoltà: E Pullman. Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro al Rifugio Sauch. Proposta da: Francesca Boldrer e socia Maria Laura Fattoretto 101 25 maggio 7 E-T CICLABILE VALLE DEI LAGHI – TERLAGO – TORBOLE … MORI Con alternativa a piedi : Sentiero delle Busatte Lago di Garda Torbole e Nago furono testimoni nel 1439 di un’impresa curiosa ed eccezionale, il trasporto per via terra di un’intera flotta veneziana dall’Adriatico al lago di Garda. Nelle prime fasi della terza guerra lombarda (1438-40) il Senato di Venezia dette il via al piano che prevedeva il trasporto di un’intera flotta veneziana (25 barconi, 2 galee e 6 fregate) dall’Adriatico lungo l’Adige sino a Mori. Da qui con un’imponente ed ardita opera le imbarcazioni furono tratte in secco e trasportate al lago di S. Andrea (oggi l’alveo secco del lago di Loppio) fatte rinavigare per i 6 km del lago, e tratte nuovamente a secco, fatte scendere con l’aiuto di funi e buoi, all’abitato di Nago. Dal paese di Terlago (m 430) si costeggia il tratto sud del lago di Terlago sino ai pressi della chiesetta di S. Pantaleone, si continua per un breve tratto di strada fino ai campi sportivi. Imboccata la ciclabile lasciamo il paese di Vigolo Baselga alla nostra sinistra, salendo sino ad incontrare la strada statale (m 470 circa). Si prosegue per ciclabile, e scendendo per una ripida discesa si arriva al paese di Vezzano (m 394). Attraversato il paese, si scende, per una strada secondaria, a Padergnone (m 319). Si evita di tornare sulla strada principale deviando a destra per fare il giro del lago di S. Massenza (m 259) ove è stata costruita dal 1949 al 1954, ed entrata in funzione già nel 1952, la centrale idroelettrica che riceve l’acqua dal lago di Molveno. Torniamo sulla strada principale e la attraversiamo. Per un percorso pedociclabile, anche su passerelle, percorriamo il lato occidentale del famoso lago di Toblino, passando per Castel Toblino (m 245), sino ad arrivare nuovamente sulla strada statale. Qui proseguiamo per marciapiedi fino al paese di Sarche (m 250), dove inizia l’ultimo tratto della pista ciclabile che in circa 24 Km, per lunghi tratti costeggiando il Sarca, conduce a Torbole (m 66) passando per Pietramurata, le marocche di Dro (imponente risultato di tre grandi frane dell’epoca postglaciale – circa 200.000 anni fa), Ceniga, ed Arco. Biciclettata Percorso: Terlago – Torbole Km 39 in aggiunta e facoltativo Torbole – Mori Km 15 Punto di partenza: Terlago (m 430) Punto d’arrivo: Dislivello: sino a Torbole : Ore di pedalata : Torbole (m 66) – Mori (m 200) salita m 350 sino a Mori discesa m 500 salita m 560 discesa m 580 5-6 Difficoltà: Il percorso presenta diversi tratti di saliscendi a volte anche ripidi, e richiede attenzione da parte dei partecipanti ed un normale allenamento. Obbligatorio : Casco da ciclista e kit per piccole riparazioni Pullman. Pranzo al sacco o presso ristori lungo il percorso Proposta da Cesare Cucinato , sua anche la foto sotto: Ciclabile verso il Garda Ma non finisce qui. Per i più intraprendenti da Torbole (m 66) si può salire, per ripida salita (circa Km 1,5 con un dislivello di ca 150 m – fattibile anche a piedi in circa 30’) a Nago (m 220) e poi con un tratto più pedalabile al Passo S. Giovanni (m 272). Dal passo si scende verso l’abitato di Mori (m 200) passando per il biotopo del Lago di Loppio. Sicuramente Loppio era un lago di discrete dimensioni sino al 1959, anno in cui fu realizzata la galleria tra il fiume Adige ed il Lago di Garda per riversare nel lago le acque eccedenti in caso di piena. Ma la costruzione di questa galleria portò a disperdere la falda acquifera che alimentava il lago, svuotandolo. 102 103 8 1 giugno E ALTISSIMO DI NAGO Gruppo del Monte Baldo Il Monte Altissimo di Nago è la cima più settentrionale della catena del Baldo. Oggigiorno si trova in territorio trentino, ma all’inizio del ‘900 faceva parte dell’impero Austro-ungarico e per la posizione strategica fu inserito nel piano di fortificazioni per la difesa dei confini meridionali tra Il Lago di Garda e l’altopiano di Folgaria. Allo scoppio della guerra, dopo una serie di scaramucce con le truppe italiane abbandonarono la cima ed arretrarono su una linea di difesa posta a nord della Valle di Loppio. Una volta italiana, la cima fu resa raggiungibile dalla strada, ancora oggi percorribile, che parte dal Rifugio Graziani. Veduta sul Garda - tratta da Internet Alternativa a piedi Uno spettacolare percorso a mezza costa sui monti che circondano il Lago di Garda. Con il lago sempre a vista percorreremo il Sentiero delle Busatte che si snoda partendo da Torbole; un sentiero con paesaggi mozzafiato che termina a Tempesta località che durante l’impero asburgico segnava il confine con il regno d’Italia. Il percorso disegnato dal Corpo dei Vigili dislivelli e adatto a tutti. L’aspetto paesaggistico, naturalistico e geologico è un’ ulteriore motivo di interesse di questo ambiente. Partendo dall’abitato di Nago, attraversiamo il paese iniziando il nostro cammino su un stradina asfaltata per dirigerci verso il Bike Park delle Busatte. Già dopo mezz’ora circa incontriamo la prima delle tre scale di ferro che ci permettono di superare alcuni decisi dislivelli. A questo punto credo che sia quasi obbligatorio rallentare il cammino per soffermarci ad assaporare i profumi della macchia mediterranea ed ammirare il panorama del lago sotto di noi. Durante il tragitto incontriamo altre due scale, che ci portano a Tempesta dove invertiamo la marcia per ritornare a Nago ripercorrendo solo una scala. Arrivati di nuovo al paese scendiamo a fianco della statale, raggiungiamo le Marmitte dei Giganti dirigendoci alla volta di Torbole , al termine della gita. In parte aeree e fissate alla roccia, le scale sono munite di alto parapetto e con normali scalini; il percorso è adatto a tutti. Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: Pullman. Pranzo al sacco Proposta da: Willy Marchiori 104 Sentiero delle Busatte Torbole m.67 Torbole m 67 m 380 circa in salita m 313 ca in discesa 4.30 E-T m 313 ca Rifugio D.Chiesa all’Altissimo - foto di Walter Schenk Dalla chiesetta di San Giacomo di Brentonico (XVII secolo) inizia il sentiero che, superando una serie di gradini rocciosi arriva ad un ripiano. Attraversata poi una fascia boscosa si continua lungo il versante meridionale del Monte Campo arrivando alla conca di Malga Campo (m 1635). Risaliti i pascoli di Paltrane si affronta la lunga ed ampia dorsale che termina presso il Rifugio Damiano Chiesa (m 2050), posto a pochi metri dalla vetta del Monte Altissimo (m 2078), da dove si ha una istruttiva vista panoramica. Dopo la pausa pranzo si scende la mulattiera miliatare che con ampi tornanti porta al Rifugio Graziani alla Bocca del Creer (m 1617), da cui scendendo per la Val Cavalpea si ritorna al punto di partenza. Punto di partenza ed arrivo Quota massima raggiunta Dislivello Tempo di percorrenza Difficoltà: San Giacomo di Brentonico (m 1194) m 2078 sul Monte Altissimo in salita e discesa m 900 ca. 5.30 ore E Pullman. Pranzo al sacco o al Rifugio D. Chiesa. Proposta da : Walter Schenk 105 9 6-9 giugno T ESCURSIONE AL PARCO NAZIONALE “LAGHI DI PLITVICE” Gruppo montuoso di Maja Kapela e della Lička Pljesevica. Sabato 7 giugno Viaggio itinerante attraverso Slovenia, Istria e Croazia Parco Nazionale “Laghi di Plitvice” Un fenomeno unico al mondo Patrimonio dell’umanità La Sezione di Bolzano nei giorni 6,7,8,9 giugno 2014 organizza una escursione nel meraviglioso e spettacolare scenario naturale unico al mondo nel suo genere al: “Parco Nazionale di Plitvice” Il Parco nazionale dei laghi di Plitvice (in croato Nacionalni park Plitvička jezera) si trova in Croazia, nel complesso montuoso di Lička Plješivica, in un territorio di fitte foreste, ricco di corsi d’acqua, laghi e cascate. I giochi d’acqua delle cascate, il rigoglio della natura, la bellezza della flora, la varietà della fauna, i contrasti dei colori delle foreste e l’aria pura di montagna ci fanno apprezzare il piacere di immergersi nella natura. Percorrere il complesso sistema di itinerari e sentieri, camminare sulle passerelle ed i ponticelli che consentono di passare agevolmente da un lago all’altro, traghettare con l’elettroscafo sulle limpide e calme acque dei laghi, oltre a rivelare splendidi e suggestivi paesaggi, rendono indimenticabile la visita del parco. Quest’area così suggestiva fu dichiarata parco nazionale già dal 1949 e nel 1979 fu inserita nel Registro mondiale del Patrimonio Naturale dell’UNESCO come : “Patrimonio dell’Umanità” PROGRAMMA Venerdì 6 giugno 106 Trasferimento da Bolzano a Trieste attraverso le Regioni Veneto e Friuli-Venezia Giulia con due brevi fermate presso gli “autogrill” autostradali Arrivo a Trieste e visita alla Grotta Gigante del CAI. Pranzo al sacco. Incontro con la Guida e visita al borgo marinaro di Pirano. Proseguimento per Umago, pernottamento e cena in Hotel Residence Park Domenica 8 giugno Lunedì 9 giugno Prima colazione a buffet Partenza per Parenzo e breve visita della cittadina Visita panoramica del Canale di Leme Arrivo a Rovigno e visita guidata al centro storico Pranzo in un ristorante tipico con menù di pesce o Istriano Partenza e arrivo a Plitvice con alcune fermate durante il tragitto Pernottamento e cena in l’Hotel Jezero all’interno del Parco Prima colazione Escursione guidata ai laghi e cascate del Parco di Plitvice Pic nic all’interno del parco nei vari punti di ristoro Ritorno in albergo e pomeriggio libero Cena Colazione e partenza per Miramare/Trieste Arrivo a Miramare con visita del Castello Partenza per Sgonico e pranzo in agriturismo Rientro a Bolzano con alcune fermate in autostrada NOTE TECNICHE Partenza Da Bolzano alle ore 6.00 del mattino, effettuando le solite femate in Via Perathoner, Piazza Vittoria, Via Druso e via Gutenberg. Iscrizione I posti sono riservati da un minimo di 35 fino ad un massimo di 47 partecipanti. Sono riservate in primis ai soci della Sezione di Bolzano e, solo nell’eventualità di posti disponibili, anche ai soci di altre sezioni. Essere in regola con il bollino CAI 2014. Chi desidera dormire in camera singola, dovrà comunicarlo in segreteria con un supplemento a persona per tre notti. All’atto dell’iscrizione lasciare in segreteria i dati anagrafici e nr.cell. Le iscrizioni sono aperte dal 13.1.2014 e chiudono il 12.4.2014 L’iscrizione è ritenuta valida ed il posto prenotato, solo al versamento dell’acconto nei termini previsti dal programma. Non si accettano prenotazioni telefoniche con riserva del posto in pullman. N.B: Non sono ammesse scusanti, ritardi o dimenticanze. 107 La quota di partecipazione comprende Viaggio in pullman “gran turismo” con gli spostamenti in loco Entrata alla Grotta Gigante di Trieste Pernottamento e cena per i giorni 6,7,8 Prima colazione per i giorni 7, 8 e 9 Pranzi in locali tipici nei giorni 7 e 9 L’entrata al parco Nazionale di Plitvice. Il trasporto in battello ed in trenino all’interno del parco. Visita al Castello di Miramare a Trieste. Visite guidate a Pirano, Parenzo e Rovigno Assicurazione sanitaria Bevande ai pasti incluse come convenzionato CONDIZIONI GENERALI La quota non comprende Orari e attività Documenti Il supplemento in camera singola per tre notti Ingressi vari non indicati sul programma. Gli extra personali, le mance, le bibite quanto non espressamente indicato alla voce “La quota di iscrizione comprende”. Per tutte le attività giornaliere raccomandiamo, nel rispetto di tutti i partecipanti, di osservare attentamente gli orari comunicati dall’Accompagnatore . Tutti i partecipanti dovranno fare riferimento, per qualsiasi motivo, all’Accompagnatore responsabile. Il programma giornaliero descritto, potrà essere soggetto a qualche piccola variazione. Eventuali modifiche saranno comunicati in tempo utile. I partecipanti devono essere muniti di carta di identità o altro documento valido per l’espatrio. (si raccomanda di controllare la validità e la data di scadenza del documento. NB: La carta d’identità con il timbro prolungato NON vengono accettate alla frontiera Italo-Slovenia. (chiedere chiarimenti presso il vostro comune) Nel caso di mancato accesso al passaggio della frontiera Italo-Slovenia, per dimenticata carta di identità o scaduta, o per altro motivo, l’organizzazione non risponderà dell’evento e lo stesso partecipante dovrà provvedere autonomamente al suo rientro a casa. 108 Vestiario Consigliamo equipaggiamento primaverile/estivo, con un capo in pile per le uscite serali e per le escursioni ai laghi di Plitvice. Giacca a vento leggera, ombrello, calzature comode e non dimentichiamo la macchina fotografica. Si consiglia portare uno zainetto per inserire l’equipaggiamento giornaliero o quant’altro possa necessitare durante gli spostamenti. Accompagnatore Accompagnatore: Luigi Cavallaro L’ Accompagnatore sarà sempre comunque a disposizione per qualsiasi informazione utile inerente all’organizzazione del soggiorno, cercando di rendere il più possibile piacevole e confortevole il viaggio e le escursioni in programma. Ogni cambiamento di orario e altre notizie utili, verranno comunicate il presto possibile. Rinunce Autista Varie Nel caso di rinuncia di un partecipante, per qualsiasi motivo, il rimborso della quota sarà restituita nella seguente misura: Fino al 12 aprile verrà restituito quanto dallo stesso versato meno alcune spese organizzative e quanto la Sezione del CAI Bolzano abbia già versato e/o impegnato e non sia più rimborsabile. Le penalità dal 12 aprile in poi sono: fino al 5 maggio: 20% di penale su tutta la quota versata dal 6 maggio al 2 giugno: 50% di penale + spese organizzative dal 3 giugno: 100% di penale Se il viaggio non avrà luogo per mancanza di iscritti o per qualsiasi altro motivo ritenuto valido e pertinente, la Sezione del CAI Bolzano, restituirà agli iscritti l’intero importo versato. Contrariamente all’accompagnatore, l’autista non rappresenta l’ufficio organizzatore. Solo l’Accompagnatore sarà responsabile del viaggio e dell’itinerario e solo lui potrà dare, se necessario, disposizione all’autista per eventuali variazioni sia di orari che del percorso. Dopo ogni cena e negli spazi liberi, i partecipanti possono gestire il loro tempo libero. 109 Laghi cascate e passerelle nel Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice le foto provengono da Internet dal sito di Wikipedia "nel mezzo del cammin" - foto di Franco Icardi Premio Speciale della Giuria ex aequo Trekking dal 17 al 20.05.2013 nell’Appennino Tosco-Romagnolo 110 111 10 8 giugno EE AL CRISTO PENSANTE Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino Sono stati decine di migliaia gli escursionisti che sono saliti sul Monte Castellazz per vedere il Cristo Pensante. Migliaia di persone, tante famiglie e gruppi giovani che hanno camminato fra i giardini naturali di Passo Rolle per andare a vedere Lui, il Cristo Pensante. Il Trekking riprende una tradizione di fede polacca vuole essere un invito alla meditazione e al riappropriarsi del proprio tempo abbandonando per un momento la frenesia del quotidiano e gustando lo scenario incantevole che la natura sa offrire da quelle parti. Trova il tempo di pensare, pregare, sorridere. Prenditi il tuo tempo …! Il monte Castellazz, teatro di sanguinose battaglie durante la prima guerra mondiale era una roccaforte italiana in territorio occupato dagli austriaci. Numerosi sono i segni che porta dentro di se, dalle gallerie, alle trincee, alle grotte, ai rotoli di filo spinato abbandonati. Dal parcheggio all’inizio della Val Venegia (m 1674) per strada forestale ed a tratti sentiero si sale dolcemente verso malga Venegia, continuando per malga Venegiotta (m 1824. Da qui la strada forestale con decisi tornanti sale verso Baita Segantini (m 2170) al cospetto del Cimon della Pala. Arrivati allo scollinamento, poco prima della Baita Segantini si lascia la strada forestale per imboccare il sentiero “trekking del Cristo Pensante” che piega a destra e ci porta per comodo sentiero alle pendici del Monte Costazza, scende di poco tra i mughi sino a portarci sul sentiero che in senso antiorario ci porta alla cima del Monte Castellazz (m 2333) al cospetto della croce di cima e del Cristo Pensante. Spendido panorama sulla val Travignolo, la catena del Lagorai e le Pale di San Martino. Si scende dal lato opposto passando per i resti della Grande Guerra mondiale, verso il rifugio Capanna Cervino (m 2082), da qui scendiamo verso passo Rolle. Arrivati alla strada forestale anziché scendere al passo proseguiamo verso la malga Juribello (m 1867). L’ultimo tratto del nostro percorso ci porta al parcheggio del centro visite del Parco Paneveggio Pale di San Martino (m 1524). Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivello in salita e discesa Ore di cammino effettivo: Difficoltà: foto di Cesare Cucinato strada forestale , R01 , sn Inizio Val Venegia (m 1674) Parcheggio centro visite Parco Paneveggio Pale di San Martino (m 1524) Monte Castellazz m 2333 m 800 5-6 EE Pullman. Pranzo al sacco o ristoro nei diversi punti lungo il percorso Proposta da Cesare Cucinato 112 113 11 15 giugno CASCATE DI SAENT E Val di Rabbi – Parco Nazionale dello Stelvio L’acqua: fonte di vita, elemento essenziale per la vita sul nostro pianeta, forza della natura e spettacolo meraviglioso, in una della tante forme nella quale possiamo ammirarla: le cascate. Scavando la roccia e formando vortici tra le pietre, l’acqua scende dalle cime soprastanti fino a raggiungere il torrente nel fondovalle, attraversata da ponti e passerelle che percorreremo insieme. 12 22 giugno EE COL DI LANA Dal Passo Di Valparola A Pieve Di Livinallongo Il mitico Col di Lana ! Era una cima, ma è rimasto un pianoro perché nel 1916 l’esercito italiano ne fece saltare in aria la punta . In precedenza gli austriaci con un’altra mina fecero saltare, con 14000 chili di esplosivo, la cresta sotto cima Sief. E per niente perché in pratica entrambi gli eserciti non si mossero dalle loro posizioni. Ma io preferisco farvi notare il meraviglioso panorama tutt ’intorno: Marmolada, Lagazuoi, Tofane, Civetta, Croda da Lago ……..ma non voglio togliervi la sorpresa, vedrete da soli !!! Cascate di Saent foto di Mariaclara Pagano Partendo dal parcheggio a valle dell’abitato di Somrabbi (1252 m), frazione del paese di Rabbi nell’omonima valle, si costeggia il torrente dapprima su una strada bianca quasi pianeggiante. Superato il Rif. Al Fontanin (m 1350) si sale dapprima lentamente e poi più con decisione lungo il sentiero delle cascate, delle quali potremo ammirare tutta la loro bellezza. Lo scioglimento della neve in quota alimenta la portata d’acqua, resa spettacolare dai dislivelli delle cascate. Si raggiunge così un pianoro e la Malga Pra di Saent (1871 m), circondata da prati e da boschi di splendidi larici. La discesa avviene lungo un sentiero vicino, così da formare un piccolo anello. Sentieri Punto di partenza Punto d’arrivo Quota massima raggiunta Dislivello Ore di cammino effettive Difficoltà Sentiero della Cascate – 106 Somrabbi (m 1252) Somrabbi (m 1252) Malga Pra di Saent (m 1871) in salita m 620 in discesa 4 – 4.30 E Pullman. Pranzo al sacco. Proposta da Mariaclara Pagano 114 m 620 circa Col di Lana dal Sief - foto di Willy Marchiori Una volta raggiunto il Passo di Valparola ci incamminiamo proprio dietro l’omonimo rifugio su un sentiero che all’inizio sembra difficoltoso, ma ben presto si fa tranquillo e dal quale distinguiamo da lontano la cima del Col di Lana. Raggiunto il Passo Sief il percorso si fa un po’ più ripido ed incominciamo a camminare proprio sulle trincee del vecchio fronte di guerra. Brevi tratti di cordino metallico ci aiutano a passare qualche tratto più difficoltoso. Raggiunta la cima Sief scendiamo in un enorme avvallamento, che è il buco lasciato dallo scoppio di una gigantesca mina austriaca, per poi risalire, tra trincee e postazioni ricostruite, direttamente sul Col di Lana sul quale faremo una doverosa pausa per ammirare un grandioso panorama delle Dolomiti. Ripreso il cammino scendiamo verso il Ciapel di Napoleon a quota 2200 m dal quale vediamo in basso la valle di Livinallongo. Continuiamo il cammino su un tranquillo sentiero fino alla frazione di Agai per poi inoltrarci nel bosco e raggiungere la strada ad Andraz al termine della gita. 115 Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: 23 – 21 Passo di Valparola m 2168 Andraz m 1390 Col di Lana m 2452 salita m 400 discesa m 1062 comprensivi di saliscendi 6 EE - Il percorso si svolge in parte in cresta, non esposto e non presenta difficoltà particolari . E’ presente una scaletta ( 3 mt. ) e un breve tratto di corrimano Pullman. Pranzo al sacco Proposta da: Willy Marchiori 13 29 giugno AI PIEDI DEL SASSO DELLA CROCE Val Badia (1838 m) per poi raggiungere, tra splendidi boschi e prati, il pullman che ci attende a Pederoa (1152 m). Sentieri 13-15-16-15a Punto di partenza Lunz (m 1308) Punto d’arrivo Pederoa (m 1152) Quota massima raggiunta Ospizio “La Crusc” (m 2045) Dislivello in salita m 750 indiscesa Ore di cammino effettive 6 Difficoltà E Pullman. Pranzo al sacco. Proposta da Mariaclara Pagano m 900 circa Sasso della Croce visto dal Sella - foto di Mariaclara Pagano E Secondo la leggenda i Salvani sono spiriti dei boschi molto schivi e quando intervengono in aiuto dell´uomo, non vogliono svelare, in ogni caso, la loro presenza. A riguardo, un´antica fiaba narra che dei pastori avevano l´abitudine di portare a pascolare le pecore sui prati sottostanti il Sasso della Croce. Dopo un po’ di tempo, però, iniziò a verificarsi un fatto molto strano. Nonostante l´erba fosse fresca e prelibata, le pecore brucavano un po’ qua, un po’ la e poi se ne tornavano belle e sazie all’ovile. Pensa e ripensa, ma niente, questi poveri uomini non riuscivano proprio a spiegare il mistero. Eppure, a guardarle bene, le bestie erano belle pasciute e in ottima salute. Così alla fine, i pastori decisero di trascorrere la notte nascosti nella stalla per vedere se riuscivano a scoprire qualcosa di nuovo. Ed ecco che, a notte fonda, arrivò un piccolo gnomo che radunò le pecore e le condusse fuori a pascolare per poi riportarle all´alba. I pastori, commossi dalle premure del Salvano, pensarono di ricambiare la cortesia. Scesero così a valle e fecero confezionare un bel giubbino rosso. Poi, giunta la sera, lo misero in bella vista davanti alla porta della stalla. Il mattino seguente il giubbino rosso era sparito, ma il Salvano smise di frequentare quel luogo. Nei pressi dell’abitato di La Valle, e più precisamente a Lunz (1308 m) si lascia l’autobus e si risale la valletta fra malghe e prati, avvicinandoci al gruppo del Sasso della Croce. Il sentiero piega poi decisamente a destra (quota 1700 m) e sale costeggiando le ripide pareti tra ghiaioni prati e boschi fino a raggiungere l’Ospizio “La Crusc” (2045 m). Si scende poi attraversando i prati di Armentara 116 117 14 EEA - EE 6 luglio TRE CIME DEL BONDONE con alternativa Riserva Naturale Monte Bondone Il sentiero delle tre cime del Bondone è una gita escursionistica di grande valore naturalistico e paesaggistico. Partendo dalle Viote in senso antiorario si salgono le 3 cime del Bondone, il Cornetto, il Dosso D’Abramo e la Cima Verde. Se possibile prima dell’escursione visita guidata al giardino botanico delle Viote. Dalle Viote (m 1566) si risale verso sud sulla sella dei Cavai, con bellissimi panorami verso il Brenta e la Valle dei Laghi, sino a raggiungere le falde detritiche del Cornetto. Si risale di poco sino a raggiungere la vetta del Cornetto (m 2180) con un’eccezionale panorama a 360°. Si ridiscende la sella verso sud-est passando per la Fontana delle Roggiole (m 2060) e poco dopo si supera un breve tratto attrezzato, che porta al Doss d’Abramo (m 2140). Si scende dalla vetta percorrendo un canalone roccioso attrezzato. Si continua lungo il crinale di roccia rossa sino ad arrivare alla Cima Verde (m 2100). Si ridiscende alle Viote (m 1566) per una lunga e ripida discesa. Alternativa : Dalle Viote (m 1566) al Cornetto (m 2180) per lo stesso itinerario della percorso principale. Si ridiscende lungo la sella dei Cavai sino a quota 1800 per imboccare il sentiero nr. 618 che porta alla Bocca di Vaiona (m 1695), per risalire alla Rosta (m 1837). Si prosegue scendendo verso Lagolo sino ad incrociare la strada provinciale Bondone-Lagolo (m 1470 ca), dove termina il percorso. Alternativa Sentieri: 607, 636 607, 618 Punto di partenza : Viote (m 1566) Viote (m 1566) Punto di arrivo : Viote (m 1566) Strada Bondone-Lagolo (m 1470 ca) Quota massima raggiunta: Cornetto m 2180 Cornetto m 2180 Dislivello: in salita m 900 m 800 Dislivello: in discesa m 900 m 700 Ore di cammino effettivo: 5 4-5 Difficoltà: EEA EE Pullman. Pranzo al sacco – ristoro all’arrivo Proposta da Cesare Cucinato , sue anche le foto sotto 15 13 luglio SASSONGHER con alternativa EEA - EE Gruppo Puez -Gardenazza Risalendo la Val Badia ed avvicinandosi a Corvara appare, inconfondibile, la sagoma rocciosa del Sassongher. Visto da qui, questo colosso appare inavvicinabile, ma l’ascensione dalla parte opposta non è per nulla difficile. Posto nel cuore delle Dolomiti, il Sassongher concede un fantastico panorama a 360 gradi. Partendo dalla abitato di Colfosco (Kolfuschg – m. 1615) si sale con pullmini al Rifugio Edelweiss (m. 1850). Per un breve tratto si segue il sentiero n. 4 che proviene da Colfosco. Arrivati ad un bivio, si prosegue per il sentiero n. 7 che sale rapidamente fino alla Forcella Sassongher posta a quota m. 2435. A questo punto è facoltativa la salita alla vetta, che può essere raggiunta percorrendo un facile sentiero, in parte attrezzato con funi metalliche. Una volta ricomposto il gruppo, dalla forcella si continua per il sentiero n. 5, solo inizialmente un po’ esposto, e che poi prosegue quasi in piano. Superata un’altra forcella, si scende prima rapidamente su terreno roccioso e poi più dolcemente fino a raggiungere il Rifugio Ütia de Gardenacia (m. 2045). Dopo la sosta, si continua sul sentiero n. 5 fino a Lech de Sompunt (m. 1460), nei pressi di La Villa, dove termina l’escursione. Dalla forcella Sassongher alla omonima cima ed anche alla seconda forcella, si richiede piede fermo ed assenza di vertigini. Per la salita alla cima, inoltre, è obbligatorio il set da ferrata marchiato CE. Sentieri Punto di Partenza Punto di Arrivo Quota Massima Raggiunta Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Ore di Cammino Effettivo Difficoltà Alternativa 4,7,5 Colfosco–Rifugio Edelweiss(m.1850) La Villa – Lech de Sompunt (m. 1460) m. 2665 (Sassongher) m. 2435 (forcella Sassongher) 815 m 585 m 1205 m 975 m 6.00 - 6.30 5.00 EEA EE 4,7,5 Pullman - Pranzo al sacco o presso il rifugio Gardenacia Proposta da: Carlo Dallago nella pagina seguente , sopra : Sassongher , foto di Giampietro Vitti 118 119 16 20 luglio E PASSO FURCIA - PIZ DA PERES - LAGO DI BRAIES Parco Naturale Sennes-Fanes-Braies ll Parco Naturale di Fanes - Sennes e Braies ricopre una superficie di 25.680 ettari, uno dei parchi più vasti dell’Alto Adige. E’ un parco il quale territorio dolomitico è ancora pressoché intatto nei suoi aspetti naturali, si adatta straordinariamente all’escursionismo montano, anche per la presenza di numerose agevoli vie di attraversamento nonché di rilievi di grande effetto ed importanza panoramica, raggiungibili, senza grosse difficoltà. Le rocce sono relativamente giovani e sono formate di dolomia principale. Questa escursione ci porterà nelle Dolomiti di Valdaora con un panorama eccezionale all’interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies. L’itinerario partirà dal Passo Furcia (m 1750) prima per strada forestale e poi sentiero n° 3 attraverso un bosco lievemente in salita arrivando al bivio che indica “Forcella Tre Dita”. Lo si percorrerà con salita, abbastanza ripida, per giungere alla sua sommità (m 2330) racchiuso tra il Piz da Peres (m 2507) e i Colli Alti (m 2470 circa). Da qui saliremo i 170 metri che ci separano (circa 30 minuti) alla Cima del Piz da Peres per poi ritornare alla forcella. Si scenderà allo stupendo laghetto dei Colli Alti (m 2230 circa) e successivamente alla Malga Fojedora (m 2114), punto ideale per pranzare. Proseguiremo per sentiero n° 19 per giungere alla Malga Foresta (m 1590) poi per strada forestale, costeggiando il Lago di Braies, fino al Parcheggio (m 1500). Attraversata facile medio/lunga senza alcuna difficoltà tecnica. Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: 3-6-19-1 Passo Furcia m 1750 Hotel Lago di Braies m 1500 Piz da Peres m 2507 in salita m 750 in discesa 5,30 /6,00 E – Escursione per tutti.. m 1010 Pullman. Pranzo al sacco con possibilità di ristoro presso le malghe della zona. Proposta da: Cavallaro Luigi nella foto a lato : Lago di Braies - foto di Luigi Cavallaro 120 121 17 27 luglio FERRATA PIZ DA LECH DE BOE’ Con alternativa al Rifugio Kostner Gruppo del Sella EEA - E Questa escursione si svolge all’interno del Gruppo del Sella il cui territorio è suddiviso tra le Province di Bolzano, Trento e Belluno. La formazione del massiccio, caratterizzata dalla grande terrazza detritica che corre tutt’attorno a metà altezza, termina in un vastissimo altopiano sopra cui emerge solo la caratteristica piramide del Piz Boè. Questo colossale blocco dolomitico, quasi quadrato, fasciato da grandi pareti rocciose, s’erge sopra le valli Badia, Gardena e Fassa, mentre a sud s’allunga in territorio bellunese la valle del Cordevole che inizia dalle pendici del Pordoi. Si parte da Passo Campolongo (m 1867) da dove con i mezzi di risalita raggiungiamo prima la località Crep da Mont (m 2152) e poi il Rifugio Kostner al Vallon (m 2527) del CAI Sezione di Bolzano. Dal Rifugio in circa 15 minuti ci portiamo all’attacco della ferrata che inizia con un camino e quindi prosegue per cenge, facili canalini e due scale metalliche che ci permettono di vincere una parete leggermente strapiombante, fino ad arrivare al bordo superiore a quota 2750 metri dove termina il percorso attrezzato. Da qui in circa venti minuti si raggiunge la cima del Piz da Lech de Boè (m 2 910). Il ritorno al rifugio avviene per la via normale attrezzata con funi metalliche e alcuni pioli nella parte finale. Poiché è previsto anche un percorso alternativo escursionistico (salita da Campolongo al Rifugio Vallon ), al rifugio i due gruppi si riuniranno e insieme raggiungeranno il Passo Pordoi. FERRATA ESCURSIONE Sentieri: 638 – 628 - 626 638 - 626 Punto di partenza Rif. Kostner (m 2537) Passo Campolongo (1867) Punto d’arrivo Passo Pordoi (m 2239) Passo Pordoi (m 2239) Quota massima raggiunta m 2910 al Piz da Lech m 2537 al Rifugio Kostner Dislivello in salita m 400 m 700 In discesa m 800 m 400 Ore di cammino effettive 5.30 - 6 6 Difficoltà EEA E Le 2 scale che portano all’uscita della ferrata (escursione sociale del 19.07.1998) foto di Daniele Piccolo Per la ferrata è obbligatorio l’impiego del Kit completo con marcatura CE. ( Vedere pagine specifiche del libretto sezionale) Pullman. Pranzo al sacco o al rifugio Kostner Proposta da:Emanuela Chieregato e Giacomo Damian della Scuola di Alpinismo 122 123 18 3 agosto EE - E PIZ RASASS Dalle Valle di Roja a Slingia con AVS - Bozen con alternativa Gruppo del Sesvenna … la mia casa è quassù fra lo sconfinare delle vette e i racconti del vento… … la mia casa è quassù fra le altere pareti e misteriosi silenzi… … la mia casa è quassù fra garrule acque e dolcissimi ricordi. Qui sono io, qui è la mia casa, qui sono le mie montagne. Antonella Fornari Una comoda stradina si addentra nello stupendo scenario alpestre della Valle di Roja. Valicato un ponte si prosegue, sempre per stradina, per la stretta Vallunga (Fallungtal). Poco prima della Malga Grünboden, a quota 2445 m, si piega a sinistra imboccando il sentiero che risale gli ultimi pascoli erbosi. Diventando vieppiù sassoso, il tracciato raggiunge prima la linea di cresta e dopo qualche tratto roccioso la vetta del Piz Rasass (m 2941). La discesa avviene per l’ampia Alp Sursass arriivando al Rifugio Sesvenna (Sesvennahütte – m 2256) con meritata sosta. Si riprese poi il cammino passando per il minuscolo laghetto di Sesvenna e l’edificio della vecchia Pforzheimerhütte. Scendendo a fianco di una cascata si attraversa poi tutta la verdeggiante Alpe di Slingia (Schlinigeralm) terminando l’escursione nel caratteristico paesino di Slingia (Schlinig – m 1735). Alternativa: lasciato l’itinerario per la cima, si prosegue ancora per una decina di minuti trovando un nuovo bivio (m 2490) dove si svolta a sinistra. Segue un tratto ripido su magri pascoli fino alla Forcella Rasass (Rasasscharte – m 2717). Al di là del valico si scende in territorio svizzero trasversando tutta l’Alp Sursass (tratti paludosi) fino Passo di Slingia (Schlinigerjoch – m 2297). Dove si rientra in Alto Adige. Da qui in pochi minuti si arriva al Rifugio Sesvenna completando la giornata tutti insieme come descritto più sopra. Punto di partenza Punto d’arrivo Quota massima Dislivelli in salita in discesa Ore di cammino effettive Piz Rasass Alternativa Parcheggio Valle di Roja (m 1935) Slingia (Schlinig - m 1735) m 2941 al Piz Rasass 2717 alla Forcella Rasass m 1050 m 820 m 1260 m 1030 7 – 7.30 6 EE - E (*) Difficoltà EE Pullman. Pranzo al sacco o al Rifugio Sesvenna Documento d’identità al seguito (per l’alternativa) Proposta da Gianpietro Vitti e Albert Zöggeler (AVS – Bozen) (*) L’alternativa presuppone il transito in territorio svizzero su sentiero segnato in cartogrfafia ma di fatto inesistente. Comunque facile su pascoli a volte paludosi. 124 La Valle di Roja dopo una nevicata estiva - foto di Giampietro Vitti 19 10 agosto DAL RIF. GROSTE’ AL LAGO DI TOVEL E Gruppo Dolomiti di Brenta Il 26 giugno 2009, a Siviglia, le Dolomiti sono state dichiarate dall’ UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità come bene naturale, Il Parco Adamello Brenta rappresenta la più grande area naturale protetta del trentino. Il Gruppo di Brenta si annovera con la Cima Tosa 3159 m. e la Cima Brenta 3150mt.. La fauna è tra le più ricche dell’arco alpino, comprende anche lo stambecco e l’orso bruno e, una ricca flora quasi introvabile in altri ambienti. La formazione geologica -chimica del Gruppo di Brenta è rappresentata dal carbonato di calcio e magnesio, quindi dalla dolomia e viene elencata tra le Dolomiti. Il suo nome deriva dal suo scopritore francese Dèodat de Dolomieu.. Da Madonna di Campiglio, con la comoda cabinovia dello Spinale, raggiungiamo il rifugio omonimo quota m 2.100. Dal Rifugio leggermente in discesa seguiamo il segnavia n. 331 che si snoda tra i prati delle malghe di Campiglio. Davanti a noi si innalzano le cime di Pietra Grande, la Cima Grostè, la Cima Brenta e cima Dei Armi. Il sentiero passa accanto al Lago Spinale poi prosegue in leggera salita fino al Rifugio Graffer a m 2261. Qui inizia un percorso, facile e non troppo ripido, che, 125 passo dopo passo, ci porta al rifugio Stoppani al Passo del Grostè a m 2438. Da qui il panorama è davvero spettacolare. Non solo sulle Dolomiti di Brenta e, dall’altra parte, sul gruppo dell’Adamello, ma pure sulla Val di Non, al Renon ed alle Dolomiti orientali con il Gruppo del Catinaccio. Dal Passo Grostè si prende in discesa il sentiero 301 in direzione Malga Flavona. Dopo un breve tratto si prosegue in quota sino alle Crosette dove si interseca il sentiero 314. Di fronte a noi due belle torri: il Turrion Alto e il Turrion Basso. Si segue il 314 per Malga Flavona. Si prosegue per Malga Pozzol arrivando al Ponte sul Rio Tresenica. Proseguendo per mulattiera si giunge al Ponte della Dena ed in breve al Lago di Tovel a m 1180. Sentieri: 331, 301, 314, 330, 314. Punto di partenza: Rifugio Spinale m 2104 Punto d’arrivo: Lago di Tovel m 1180 Quota massima raggiunta: Passo Grostè m 2438 Dislivelli in salita m 453 in discesa m 1250 ( Discesa molto gradevole) Ore di cammino effettivo: 5,30 Difficoltà: E – Escursione per tutti. Consente di ammirare da vicino i particolari più grandiosi e panoramici del Brenta Pullman. Pranzo al sacco Proposta da: Luigi Cavallaro Dal Lago di Tovel verso il Brenta - foto di Bruno Visintainer 20 17 agosto LASTONI DI FORMIN con alternativa Dolomiti Orientali Ampezzane E -E Pur essendo un piccolo gruppo a se stante posto a Sud di Cortina, la Cima di Formin e la bellissima torre della Croda da Lago, fanno sempre parte integrante delle Dolomiti Orientali Ampezzane Le Dolomiti sono uno spettacolo della natura; pareti, campanili, torrioni, canaloni e ghiaie emergenti da verdissime foreste, ne sono i loro componenti strutturali. Le possiamo ammirare sui panoramici belvedere che la natura ha sapientemente distribuito nei vari punti strategici del territorio. La cima di Formin , che potrà essere raggiunta comodamente con l’escursione proposta, costituisce uno di questi eccezionali balconi dove si possono ammirare e distinguere perfettamente le più belle e rinomate cime delle Dolomiti Ampezzane . Dal Passo Giau a m 2236, si percorre il facile sentiero n. 436 dell’Alta Via n. 1 per giungere in poco meno di un’ora alla Forcella Giau a m 2360. Si prosegue costeggiando le verticali pareti di dolomia del Monte Formin e , passando per il lago delle Baste a m 2281 e per la Malga Mondeval di Sopra m 2158, si raggiunge la Forcella Ambizola a m 2277, dove una bellissima vista spazia sulla vicina Croda Da Lago, sui maestosi gruppi delle Tofane, del Sorapiss e sul Gruppo del Cristallo. Poco prima della forcella si prende a sinistra il sentiero n. 435 che ci porta, con un dislivello iniziale di duecento metri, fino alla Forcella Rossa di Formin a m 2462. Si prende ancora a sinistra e, per grossi lastroni di roccia, si raggiunge la quasi pianeggiante Cima di Formin a m 2657 dove sicuramente la bella e panoramica cima ne merita la salita. Si ritorna per lo stesso itinerario fino alla Forcella Ambrizola prendendo sulla sinistra il sentiero n. 434, che in breve ci porterà al Rifugio Palmieri - Croda da Lago a m 2046 situato al lato del suggestivo Lago Federa. Dopo una sosta presso il rifugio si continua per il comodo e tranquillo sentiero boschivo n.431 che, in lieve discesa, ci farà raggiungere il Rifugio Lago De Aial a m 1432 ed in poco tempo sulla strada del Passo Giau . Alternativa. Raggiunta la Forcella Ambrizola, i due gruppi si divideranno: uno salirà alla Cima di Formin, l’altro proseguirà fino al Rifugio Palmieri - Croda da Lago attendendo il ritorno del gruppo salito alla Cima di Formin per scendere poi tutti assieme sulla strada del Passo Giau . 126 127 Sentieri: Punto di partenza Punto d’arrivo Quota massima raggiunta Dislivello in salita In discesa Ore di cammino effettive Difficoltà Itinerario 1 Itinerario 2 436- 435-434-431-430 436-434-431-430 Passo Giau m 2236 Strada del Passo Giau m 1400 circa Cima di Formin m 2657 Forcella Giau m 2362 m 600 circa m 350 circa m 1200 circa m 860 5,30 4,30 E E Pullman. Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro al Rifugio Palmieri - Croda da Lago Proposta da: Cavallaro Luigi Croda da lago e Lastoni del Formin foto di Willy Marchiori 21 24 agosto E RIFUGIO PUEZ Parco Naturale Puez-Odle Il rifugio Puez, appartenente alla sezione Cai di Bolzano, è situato nel cuore del Parco Naturale Puez-Odle. L’escursione permette di attraversare un ambiente montano vario e suggestivo: mentre il percorso di andata procede in un territorio brullo e selvaggio, tra spuntoni, dirupi, pinnacoli e un altopiano di rocce dolomitiche che può ricordare un paesaggio lunare, diversamente il ritorno attraverso la verdeggiante Vallelunga offre, fin dall’alto, la visione di un luogo accogliente e riparato tra il Mont de Seura e il Mont de Stevia. Da Passo Gardena (Grödner Joch, m 2121), di fronte all’albergo Frara, si imbocca il sentiero 2 (alta via delle Dolomiti) che fronteggia il Sella e il Sassolungo, si tocca la Baita Jimmy (Jimmy’s Hütte) e si sale rapidamente al Passo Cir (Forc. Cier, m 2469). Di qui si arriva alla Forcella de Crespëina (m 2528) contrassegnata da un crocifisso in legno e si procede attraverso l’omonimo altopiano toccando il laghetto alpino di Crespëina (Lech de Crespëina, m 2374). Si raggiunge poi la Forcella di Ciampai (Forc. de Ciampei, m 2366), ripido crocevia di sentieri, e si sale, superando una strettoia rocciosa, sull’altopiano della Gardenazza (Gherdenacia) fino al Rifugio Puez (Puez Hütte, m 2475). Per il ritorno si riprende il sentiero 2 e poi il 16, che scende gradualmente verso la Vallelunga, si percorre la valle pianeggiante toccando la chiesetta di San Silvestro e avvistando le rovine di un castello diroccato (ciastel de Stevia), e si giunge infine al parcheggio (m 1620 ca) sopra Selva di Val Gardena (Wolkenstein). Sentieri: Punto di partenza: Punto d’arrivo: Quota massima raggiunta: Dislivelli Ore di cammino effettivo: Difficoltà: 2, 16 Passo Gardena (m 2121) Selva m 2528 alla Forcella de Crespëina In salita m 520 ca in discesa m 1000 ca 5.30 E (qualche tratto ghiaioso richiede attenzione) Pullman. Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro al Rifugio Puez. Proposta da: Francesca Boldrer ianeggi Rifugio Puez foto di Francesca Boldrer 128 a lato : Lech de Crespëina - foto di Giampietro Vitti 129 22 31 agosto EEA - E LA STRADA DEGLI ALPINI con alternativa Dolomiti di Sesto Questo sentiero in quota, durante la prima guerra mondiale, fu un efficiente collegamento tra la Forcella Giralba e il Passo della Sentinella, allora in mano agli austriaci; scavato e intagliato nella roccia, per lunghi tratti a forza di braccia, fu reso praticabile dagli Alpini guidati dal Maggiore Italo Lunelli sul versante di Cresta Zsigmondy e Cima Undici in previsione dell’attacco verso il Passo della Sentinella, che segnava il confine italo – austriaco. L’ordine fu dato il 16 aprile e l’attacco fu portato a termine dai soldati italiani, tra cui i Mascabroni del Cap. Giovanni Sala, con la resa nemica. Gli austro –ungarici resistettero caparbiamente ai ripetuti attacchi italiani sulla Forcella Undici fino alla fine della guerra. Pullman . Pranzo al sacco. Possibilità di ristoro al Rif. Zsigmondy Comici o al Rif. Carducci Proposta da: Willy Marchiori e Carlo Dallago Strada degli Alpini - foto di Willy Marchiori Dal parcheggio in fondovalle in Val Fiscalina risaliremo tutti insieme sul sentiero n° 102 fino al Rifugio Comici che raggiungeremo in circa 2 ,30 ore. L’escursione proseguirà verso la Forcella Giralba, al cospetto della Croda dei Toni ( Montagna dei Tuoni ) , che non valicheremo perché prima gireremo a sinistra, per incamminarci sulla Strada degli Alpini. Una breve discesa ci immetterà su una cengia che ci porterà sempre in leggera salita verso quella famosa rientranza che appare in tutte le pubblicazioni e dove ci fermeremo a scattare sicuramente delle fotografie. Riprenderemo il cammino salendo, accompagnati da uno scenario mozzafiato, verso Forcella Undici da cui ammireremo le Tre Cime Lavaredo. A questo punto dovremo prestare attenzione perché inizierà una discesa impegnativa il cui primo tratto è munito di cordino di acciaio. Nel successivo tratto ci saranno ancora delle funi d’acciaio ma il percorso sarà meno accidentato pur mantenendosi molto ripido. La discesa ci impegnerà per circa 2,20 h circa e ci porterà direttamente a valle. ALTERNATIVA: come per la gita principale fino al Rifugio Comici e ritorno per la stessa strada. Per i più volonterosi ci sarà la possibilità di proseguire fino al Rif. Caducci (m 2297) valicando Forcella Giralba a quota 2375 m (m 200 circa di maggiore dislivello + 1,30 h tra andata e ritorno ) per poi ritornare, per il sentiero di salita in Val Fiscalina. Il percorso è lungo, non presenta particolari difficoltà ma richiede passo sicuro e assenza di vertigini. Pur non essendo una ferrata vera e propria è consigliata anche l’attrezzatura da ferrata. Sentieri: Punto di partenza Punto d’arrivo Quota massima raggiunta Dislivello in salita e discesa Ore di cammino effettive Difficoltà 130 Itinerario 1 Alternativa 102-103-101-124-122 102-103 Val Fiscalina m 1454 Val Fiscalina m 1454 m 2650 a Forcella Undici m 2224 al Rif . Comici m 1196 m 770 8 4,30-5 EEA E 131 23 7 settembre EE PUNTA DI LASA (ORGELSPITZE - m 3305) con alternativa Escursione impegnativa ma il panorama a 360° che si vede dalla cima ripaga la fatica spesa per raggiungere la cima Partendo dal Maso Prà di Stalla (Stallwieserhof- 1953 m),il secondo maso più alto abitato tutto l’anno in Alto Adige, si sale nel bosco fino ad incrociare l’Alta Via della Val Martello a quota 2070 m. Usciti dal bosco,il sentiero diventa più ripido,specialmente nel tratto tra i 2500 ed i 2850 m di quota. Arrivati ad una forcella il terreno diventa pianeggiante ma costituito da sfasciumi (Steinmanngasserloch). Raggiunta quota 2950 m ad un bivio si gira a destra per risalire gli ultimi 350m,faticosi,che conducono alla Punta di Lasa (Orgelspitze – 3305m) Qui la visione del panorama a 360° è favoloso. Si ridiscende per lo stesso percorso fino a quota 2950 m, poi si gira a destra per l’Alpe di Sluder (Schluderalm) per imboccare la Val di Sluder (Schludertal) fino ai resti della Capanna di Sluder (Schuderhùtte 2440 m) e da qui la Malga di Sluder. Si prosegue sull’Alta via della Val Martello fino al punto di partenza. Sentieri: Punto di partenza Punto d’arrivo Quota massima raggiunta Dislivello in salita in discesa Ore di cammino effettive Difficoltà Pullmino. Pranzo al sacco Proposta da Silvano Nardin Dopo la cresta la Punta di Lasa nascosta dalle nuvole foto di Carlo Dallago Itinerario principale 5-5a-34-8 Maso Prà di Stalla 1953 m Maso Prà di Stalla 1953 m 3305 m Punta di Lasa 1350 m 1350 m 6.30-7 EE Itinerarioalternativo seguirà un programma dettagliato 24 EE 14 settembre RIFUGIO MONTENEVE Alpi Breonie di Ponente -E con alternativa Le miniere di Monteneve, che si trovano a cavallo tra l’alta Val Passiria e l’alta Val Ridanna, sono tra le più alte d’Europa. Sin dall’alto medioevo, dalle miniere si estraevano piombo e zinco. Lo sfruttamento dei giacimenti è durato fino al 1979, e dopo la chiusura degli impianti si è assistito ad un lento degrado. Attualmente i lavori per il restauro degli edifici del complesso minerario, che fa parte integrante del Museo Provinciale delle Miniere, e dei relativi impianti esterni, sono quasi ultimati. I sentieri che consentono l’accesso a Monteneve sono gli stessi che venivano percorsi dai minatori fin dall’antichità. Dal tornante di Belprato (Schönau m 1759) sulla strada del Passo del Rombo (Timmelsjoch) si segue la strada forestale che porta alla Malga del Tumulo (Timmelsalm m 1979). Superato un ponte in legno, si sale ripidamente il bordo di una forra ove scorre spumeggiante il Torrente Passirio (Passer Bach) e, superando alcuni ripiani paludosi, si arriva alla conca glaciale del Lago Nero del Tumulo (Timmler Schwarzsee m 2505). Si aggira la sponda sud e, nei pressi dell’emissario, si imbocca il sentiero che cala alla conca prativa della testata della valle. Mantenendo la quota, la si traversa in direzione della Cima Bianca di Monteneve (Schneeberg Weissen) e, su antiche morene, si sale alla Forcella Karl (Karlscharte m 2691). La traccia prosegue in discesa e porta al Rifugio Monteneve (Schneeberghütte m 2355). La discesa al Ristorante Salto (Saltnuss m 1704) avviene seguendo la valle del Rio Monteneve (Schneeberg Bach). Alternativa: dal tornante di Belprato (m 1759), sulla strada del Passo del Rombo si segue la forestale che porta alla Malga Schmied (Schmiedalm m 1803). Si prosegue in moderata salita sulla Via dei Minatori (Knappenweg) e, con percorso panoramico, si raggiunge la zona mineraria ed il Rifugio Monteneve. Possibilità di effettuare la visita guidata delle miniere. La discesa al Ristorante Salto è comune con l’itinerario principale. Sentieri Punto di Partenza Punto di Arrivo Quota Massima Raggiunta Dislivello in Salita Dislivello in Discesa Ore di Cammino Effettivo Difficoltà Traversata 30, 29, 31 Alternativa 29, 31 Belprato (m 1759) Ristorante Salto (m 1704) m 2691 alla m 2355 al Forcella Karl Rifugio Monteneve 1000 m 620 m 1050 m 670 m 6.30 4.00 EE E Pullman . Pranzo al sacco o presso il Rifugio Monteneve Proposta da: Carlo Dallago 132 133 L’itinerario principale richiede un buon allenamento ma non presenta difficoltà alpinistiche. Alcuni tratti si svolgono su pietraia con grossi massi ed il procedere è disagevole. Il percorso alternativo è adatto a tutti e consente di visitare il Museo delle Miniere. 25 21 settembre EE SENTIERO DEL SOLE Valle Aurina Il Sentiero del Sole congiunge i paesi di Lutago e San Giacomo ed è percorribile da entrambe le parti, e varia da un’altitudine compresa tra i 1000 e 1450 m. Il sentiero fu testimone di incontri tra contrabbandieri, cacciatori di frodo e ragazzi che andavano ad incontrare le loro ragazze. Per questo sentiero passavano venditori ambulanti e mendicanti che passavano per i masi per vendere le loro merci o chiedere la carità. Di sicuro interesse sono le cascate sul rio Frankbach. Lungo il sentiero numerosi simboli del sole ad indicare la strada. Sopra : Rifugio Monteneve foto di Carlo Dallago Sotto : Il sentiero del sole - Valle Aurina foto di Cesare Cucinato Dal paese di Cadipietra (Steinhaus m 1054) si sale rapidamente sino ad imboccare il Sentiero del Sole all’incrocio che porta all’osteria Waldleachn. Arrivati alla Waldeachalm (m 1330) si prosegue in direzione della Bizat Hütte (m 1430) piccola malga ma molto frequentata. Si scende lungo un sentiero che con pannelli didattici che illustra diversi punti d’interesse. Si comincia con una grande sedia di legno, girevole installata su una grande pietra, la tana degli orsi, l’abbeveratoio di pietra, scolpito in un grossa pietra di granito con un duro lavoro manuale ed un tempo davanti ad ogni casa contadina come unica fonte d’acqua. Proseguiamo ed incontriamo ancora i resti di un’antico maglio, frantoio azionato da una ruota ad acqua. Era utilizzato per diversi scopi tra i quali la pelatura dell’orzo, la macina di semi di lino e papavero, ed altri usi ormai passati. L’incontro con una vecchia macina, ci ricorda che siamo vicini ad un corso d’acqua (Frankbach) e poco sotto le cascate. Risaliamo di poco verso il Platterhof incontrando la Platterwand, una parete di roccia nella quale sono scolpiti due grandi stambecchi ed un cacciatore. Arrivati al Platterhof (m 1202) sosta per il pranzo. Interessante nei pressi del maso l’antica cappella e l’indicazione del sentiero Jakobsweg (sentiero di San Giacomo) antico percorso di pellegrinaggio. Nel pomeriggio breve tragitto per riportarci a valle, un tratto di salita e quindi discesa verso il Großstahlhof (m 1200) e quindi a Lutago di Sopra (Oberluttach m 967). Sentieri: 6, 4, 6A, 18, 10, 19B, 23, 26 Punto di partenza: Cadipietra (m 1054) Punto d’arrivo: Lutago di sopra (m 967) Quota massima raggiunta: Bizat Hütte (m 1430) Dislivello: in salita m 800 Ore di cammino effettivo: 5-6 Difficoltà: EE in discesa m 850 Pullman. Pranzo al sacco o al Platterhof Proposta da Cesare Cucinato 134 135 26 28 settembre EE - E AL LAGO GIALLO E AL LAGO VERDE con alternativa Val Martello – Gruppo Ortles – Cevedale Tutta la Val Martello fa parte integrante del Parco Nazionale dello Stelvio. Istituito nel 1935 si estende nelle Provincie di Bolzano, Trento, Sondrio e Brescia. Attualmente con gli oltre 134000 ettari di superficie, ai quali si aggiungono i 172 kmq del confinante Parco Nazionale Svizzero dell’Engadina esso rappresenta una delle aree protette più estesa d’ Europa. La parte più spettacolare della valle è senza dubbio la parte alta in cui dominano vette e ghiacciai e dove abbondano corsi d’acqua, cascate e dove si trova anche qualche lago. Infatti, nel bacino idrografico del torrente Gioveretto, si trovano i due caratteristici laghetti che sono la meta della nostra gita. Si parte dal parcheggio vicino all’ Albergo Am See subito dopo il bacino artificiale del Gioveretto, (Zufrittsee - m 1864). Si imbocca il sentiero nr. 17 che dovremo seguire sempre fino ai laghi. Dopo un breve tratto iniziale in leggera discesa, si prosegue costeggiando per un buon tratto il lago artificiale ma contemporaneamente guadagnando gradatamente quota. Una volta raggiunto il Torrente Gioveretto (Zufritt Bach) ci si inoltra nella valle omonima che si sviluppa a balze. Avremo quindi tratti con sentiero con poca pendenza ma molto sviluppo e tratti con pendenza accentuata sulle rampe. La nostra fatica terminerà al Lago Giallo (Gelb See - m 2729) e al Piccolo Lago Verde (Kleiner Grünsee - m 2741). Il colore giallo torbido del lago è causato dal tipo di limo derivante dal disfacimento e dilavamento delle rocce sovrastanti. Per Il ritorno si seguirà lo stesso percorso della salita. Pur non essendoci una vera ALTERNATIVA, dato che il ritorno ripercorre alla rovescia il tracciato di salita, è comunque possibile, per i meno allenati, fermarsi più in basso ed attendere il ritorno degli altri partecipanti. Sentieri 17 Punto di partenza e di arrivo Parcheggio in Val Martello (m 1864) Quota massima raggiunta Piccolo Lago Verde (Kleiner Grünsee - m 2741) 1° itinerario Dislivello Ore di cammino effettive Difficoltà in salita e in discesa m 900 ca alternativa in salita e m 600 ca in discesa 5.00 – 6.00 EE 4.00 - 5.00 E Pullman. Pranzo al sacco Proposta da Giovanni Delponte 136 nella pagina a fianco il Lago Giallo - foto di Claudio Rossi 27 5 Ottobre EE - E Malghe Agnellesse, Fornasa Alta e Valletta Alta con alternativa Val Cadino, Lagorai Il Lagorai è famoso per la sua inaccessibilità. Una delle poche valli che consente di avvicinarsi e che conduce anche ad un valico è la Val Cadino con il Passo Manghen: La val Cadino è famosa anche per le sue foreste.Tuttavia sono presenti anche diverse malghe .ed alcune sono state riparate e possono essere utilizzate come ricoveri di emergenza. Il comune di Fornace ha restaurato la malga Fornasa Alta e la malga Velletta Alta e ripristinato o creato i sentieri di collegamento che ci consentiranno di compiere un facile tragitto ad anello. Si parte dal ponte delle Stue in Val Cadino (m 1252) in quanto più avanti i pullman non possono transitare. Si dovrà percorrere per un breve tratto la famosa provinciale che porta al Passo del Manghen fino al successivo tornante a m 1440. Poi per strada forestale (sentiero nr. 314) si raggiungerà Malga Agnellesse (m 1660), ancora attiva per il pascolo di pecore e capre. Continuando per il 314 si raggiungerà il nuovo sentiero che ci condurrà alla malga Fornasa Alta (m 1892). 137 Sosta pranzo e poi altro collegamento con la Malga Valletta Alta (m 1796).Di qui si scenderà seguendo il sentiero nr. 423 e poi la forestale fino al tornante a quota 1440 e poi lungo la strada asfaltata fino al ponte delle Stue. Alternativa:Discesa direttamente dalla malga Fornasa Alta, per strada forestale, senza passare per la Malga Valletta Alta: Dislivello m 650 Sentieri 314 , 423 e atri non numerati. Punto di partenza e di arrivo Ponte delle Stue in Val Cadino (m 1252) Quota massima raggiunta Malga Fornasa Alta (m 1892) Dislivello m 850 Ore di cammino effettive 5-6 Difficoltà EE - E Pullman. Pranzo al sacco Proposta da Giovanni Delponte in salita e discesa Alternativa 4 - 5 e m 650 dislivello 28 E 12 ottobre MONTE CALISIO Dal Lago di S. Colomba a Cognola Il Calisio è una modesta montagna che si estende dolcemente a Nord-Est di Trento ed è nota anche con il nome di Monte Argentario perché nel 1800 vi si estraeva l’argento. Pur non essendo particolarmente alta, offre un panorama che ripaga della fatica spesa per la salita. La gita di oggi ci porta a conoscere la fortificazione che fu il capolavoro del genio militare di Trento durante la Grande Guerra. Dal Lago di S. Colomba (m 926), per sentiero e forestale, si arriva ai ruderi dell’ex Forte Casara nei pressi dell’ omonimo passo (m 901). Lasciato a sinistra il sentiero che scende al paese di Montevaccino, inizia la salita per il versante orientale al Monte Calisio. Si passa per il “Prà del Dorigat” (m 990) un belvedere sulla Valle dell’ Adige. Arrivati poco sotto la cima, si evita il breve salto roccioso attrezzato con fune metallica e si entra nelle gallerie del Monte Calisio. Le gallerie sono brevi ma buie – indispensabile quindi una torcia elettrica per la loro percorrenza. Usciti dalle gallerie, ci si trova in un tratto di macchia priva di evidente sentiero a pochi passi dalla cima. Pochi minuti e, raggiunta la cima, il panorama ci ripagherà della fatica fin qui spesa. Discesa per il “Sentiero Natura” a Cognola (m 389) incrociando la Strada de Mez e passando per le case di Moia. Sentieri Punto di partenza Punto d’arrivo Quota massima raggiunta Dislivello Ore di cammino effettive Difficoltà Pullman. Pranzo al sacco 421 – 430 – 402 Lago di S. Colomba m 926 Cognola m 389 Monte Calisio m 1097 in salita m 200 in discesa m 700 circa 5.00 – 5.30 E – Nessuna. Escursione che si svolge su sentieri ben tracciati Indispensabile una torcia elettrica per il breve tratto delle gallerie. Proposta da Daniele Piccolo a lato : Calisio-uscita galleria - foto di Roberta Dapor 138 139 29 19 ottobre EEA - EE CIMA CAPI – SENTIERO ATTREZZATO MARIO FOLETTI GALLERIE E CIMA ROCCA - CON ALTERNATIVA ALPI DI LEDRO Un formidabile camminamento fu costruito dagli austriaci, prima della Grande Guerra, tutt’attorno alla testata della Val Sperone, per collegare le postazioni di Bocca d’Enzima a quelle di Bocca Pasumer e di Cima Capi. Il camminamento nella roccia, recentemente riattato dalla SAT di Riva, è divenuto oggi un ardito sentiero, esposto, ma non difficile, che accomuna la varietà dei panorami all’interesse storico-militare. All’interno delle gallerie della Rocca si trovano ancora i resti dell’impianto di illuminazione. (Fabrizio Torchio - Enzo Gardumi “Guida alle Alpi di Ledro” 107 escursioni tra Garda e Adamello). Da Riva del Garda (m 86), si sale alla Capanna S. Barbara (m 560) passando per il Bastione (m 212) per raggiungere la vicina Chiesetta di S. Barbara (m 625), costruita dai minatori che nel 1928 scavarono nella roccia la galleria di derivazione delle acque del Lago di Ledro. Con l’ausilio di una scala da 56 scalini, si supera una paretina e si sale fino alla Bocca d’Enzima (m 880) che immette nella Val Sperone. Attraverso aeree cenge si giunge a Cima Capi (m 907) dove il panorama è immenso. Ritornati brevemente indietro, si imbocca il “Sentiero attrezzato Mario Foletti” che scende lungo la parete sud di Cima Rocca (m 1.090) al bivacco Arcioni (m 860) nei pressi della Chiesetta di S. Giovanni (m 860) del 1613. Dalla chiesetta, si seguono le indicazioni per il “Sentiero della Rocca” che conducono alla prima galleria, la si percorre tutta fino al camino d’uscita attrezzato con una breve scaletta. Si sale ora, attraverso il bosco, fino all’imbocco della seconda galleria che attraversa la cima: la si tralascia e si sale per sentiero alla Cima Rocca o Sperone (m 1.090). Ritornati all’imbocco della seconda galleria, la si percorre tutta per uscire su di un camminamento che conduce alla Bocca Pasumer o Sperone (m 980). Da questa sella, si scende in Val Vasotina per arrivare a Biacesa (m 418) in Val di Ledro. Alternativa - Da Biacesa (m 418) inVal di Ledro, per mulatiera e sentiero, si giunge alla Chiesetta di S. Giovanni ed al vicino Bivacco Arcioni (m 860). Dalla chiesetta, si seguono le indicazioni per il “Sentiero della Rocca” che conducono alla prima galleria: la si percorre tutta fino al camino d’uscita attrezzato con una breve scaletta. Si sale ora, attraverso il bosco, fino all’imbocco della seconda galleria che attraversa la cima: la si tralascia e si sale per il sentiero alla Cima Rocca o Sperone (m 1.090). Ritornati all’imbocco della seconda galleria, la si percorre tutta per uscire su di un camminamento che conduce alla Bocca Pasumer o Sperone (m 980). Da questa sella, si scende in Val Vasotina per arrivare a Biacesa (m 418) in Val di Ledro. 140 Itinerario FERRATA Itinerario ESCURSIONE 404-405-460 bis-417 417-460-460 bis Riva del Garda Biacesa - Val di Ledro (m 86) (m 418) Punto d’arrivo Biacesa - Val di Ledro (m 418) Quota massima raggiunta m 1090 Cima Rocca o Sperone Dislivello in salita m 1200 m 700 In discesa m 900 m 700 Ore di cammino effettive 7 5 Difficoltà EEA EE Sentieri: Punto di partenza Pullman. Pranzo al sacco. Per ambedue le escursioni è obbligatoria la luce frontale o la torcia elettrica Per la ferrata è obbligatorio l’impiego del Kit completo con marcatura CE. Proposta da: Emanuela Chieregato, Giacomo Damian Ingresso della seconda galleria di Cima Rocca - Foto di Daniele Piccolo 141 30 26 ottobre RIFUGIO ALPINO PRANZO E CASTAGNATA SOCIALE Seguirà programma dettagliato Proposta dalla Commissione Escursionismo Un rifugio alpino è un edificio collocato in località montane, di solito lontano dai centri abitati, destinato a ospitare gli alpinisti e gli escursionisti che frequentano la montagna. Dispone di solito di servizi alberghieri di base: bagni, cucina, stanze da letto, sale da pranzo. Classificazione dei rifugi italiani Il regolamento del Club Alpino Italiano prevede la suddivisione dei rifugi in 5 categorie: Categoria Descrizione A Rifugi raggiungibili con strada rotabile o comunque in prossimità di questa B Rifugi raggiungibili con altro mezzo meccanico di pubblico servizio (escluse le sciovie) o comunque in prossimità di questo C, D, E Rifugi non ricadenti nelle precedenti categorie; l’appartenenza all’una o all’altra di queste categorie è legata alla quota del rifugio, alla difficoltà di accesso, ed al metodo con cui vengono effettuati i rifornimenti. La categoria C è ulteriormente suddivisibile in sottocategorie. RIFUGI DELLA SEZIONE Rif. Corno del Renon - Rittnerhornhaus Rif. Oltradige al Roèn – Überetscher Hütte Rif. Chiusa al Campaccio – Klausener Hütte Rif. Bolzano al Monte Pez – Schlernhaus Rif. Passo Sella – Sellajochhaus Rif. Puez – Puezhütte Rif. Franz Kostner al Vallon – Franz Kostner Hütte Bivacco al Sassolungo – Langkofel Biwak Capanna sociale Malga Boccia - Heissbäckschwaige 142 m 2.259 m 1.773 m 1.920 m 2.450 m 2.180 m 2.475 m 2.536 m 3.100 m 1.800 143 Rif. Corno del Renon Rittnerhornhaus m 2.259 Ubicazione: sotto la cima del Monte Roen, versante Val d’Adige (Catena della Mendola) Ricettività: 30 posti letto Classificazione CAI: cat.C Gestore: Nardelli Bruno Telefono: 0471/812031 - Lisa: 346.1320437 - Bruno: 349.2843370 - Email: [email protected] Periodo di apertura (indicativo): 20.05-31.10. Rif. Oltradige al Roèn Überetscher Hütte m 1.773 Rif. Chiusa al Campaccio Klausener Hütte m 1.920 144 Ubicazione: sulla sommità del Corno del Renon (Monti Sarentini) Ricettività: 48 posti letto Classificazione CAI: cat.C Gestore: Ramoser Helmut - Collalbo Telefono: 0471/356207 cell. 340 375 57 00 Periodo di apertura (indicativo): dal 20.05 al 31.10 Ubicazione: sulle pendici meridionali della Cima S.Lorenzo (Monti Sarentini) Ricettività: 38 posti letto Classificazione CAI: cat.C Gestore: Ramoser Robert Telefono: 0472/545194 Periodo di apertura (indicativo): 20.5-31.10 145 Ubicazione: sull’altopiano dello Sciliar, poco a sud della cima del M.Pez Ricettività: 136 posti letto Classificazione CAI: cat.C Gestore: Gasser Harald - Fiè allo Sciliar Telefono: 0471/612024 cell. 335 606 19 05 Periodo di apertura (indicativo): 01.06-30.09 Rif. Bolzano al Monte Pez - Schlernhaus m 2.450 Ubicazione: Passo Sella, poco a nord del valico, a fianco della strada provinciale. Ricettività: 86 posti letto Classificazione CAI: cat.A Gestore: Rifugio Passo Sella di Stuffer Alan & Co. Snc Telefono: 0471/795136 Periodo di apertura (indicativo): 15.06-15.10 e 20.12-20.04 (stagione sciistica) Ubicazione: Altopiano del Puez-Gardenaccia Ricettività: 94 posti letto Classificazione CAI: cat.C Gestore: Fam. Costa - La Villa in Badia Telefono: 0471/795365 cell. 338 536 25 20 Periodo di apertura (indicativo): 15.06-30.09 146 Rif. Passo Sella Sellajochhaus m 2.180 Rif. Puez - Puezhütte m 2.475 147 Rif. Franz Kostner al Vallon Franz Kostner Hütte m 2.536 Bivacco al Sassolungo Langkofel Biwak m 3.100 Ubicazione: a SE della Cima Principale del Sassolungo di Gardena (30 minuti dalla vetta) Ricettività: 4-5 posti a tavolaccio Classificazione CAI: bivacco Capanna sociale Malga Boccia Heissbäckschwaige m 1.800 148 Ubicazione: sul versante orientale del Gruppo del Sella, sopra il Passo di Campolongo Ricettività: 33 posti letto Classificazione CAI: cat.C Gestore: Agraiter Manuel - Corvara in Badia Telefono: cell. 333 875 98 38 Periodo di apertura (indicativo): 01.06-30.09 Ubicazione: Alpe di Siusi Ricettività: 15 posti letto, con una cucina, servizi, soggiorno Classificazione CAI: capanna sociale Ricostruita nel 2011-2012, inaugurata nel 2013 149 www.caibolzano.it RICORDA : Assemblea Sezionale dei Soci 27/03/2014 Retrospettiva Escursioni 2014 ore 20.30 05/12/2014 Natale CAI - Chiesa di Cristo Re ore 19.15 18/12/2014 AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Landeshauptmannstellvertreter Landesrat für Wohnungsbau, italienische Kultur, Schule und Berufsbildung PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Vicepresidente della Provincia Assessore all‘edilizia abitativa, cultura, scuola e formazione professionale in lingua italiana Grafica ed impaginazione a cura della Commissione Escursionismo in collaborazione con i Gruppi Sezionali ed il Consiglio Direttivo Assessorato alla Cultura e alla Convivenza 150 Carta priva di clorurati con plastificazione ecologica della copertina. 151 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio lun mar mer 1 6 7 8 13 14 15 20 21 22 27 28 29 gio 2 9 16 23 30 ven sab dom 3 4 5 10 11 12 17 18 19 24 25 26 31 lun mar mer gio ven sab dom 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 lun mar mer gio ven sab dom 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 lun mar mer gio 1 2 3 7 8 9 10 14 15 16 17 21 22 23 24 28 29 30 ven sab dom 4 5 6 11 12 13 18 19 20 25 26 27 lun mar mer gio 1 5 6 7 8 12 13 14 15 19 20 21 22 26 27 28 29 ven sab dom 2 3 4 9 10 11 16 17 18 23 24 25 30 31 lun mar mer gio ven sab dom 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 lun mar mer gio 1 2 3 7 8 9 10 14 15 16 17 21 22 23 24 28 29 30 31 152 ven sab dom 4 5 6 11 12 13 18 19 20 25 26 27 agosto settembre ottobre novembre dicembre gennaio 2015 lun mar mer gio 4 11 18 25 5 12 19 26 6 13 20 27 7 14 21 28 ven sab dom 1 2 3 8 9 10 15 16 17 22 23 24 29 30 31 lun 1 8 15 22 29 mar 2 9 16 23 30 mer 3 10 17 24 gio 4 11 18 25 ven sab dom 5 6 7 12 13 14 19 20 21 26 27 28 lun 6 13 20 27 mar mer 1 7 8 14 15 21 22 28 29 gio 2 9 16 23 30 ven sab dom 3 4 5 10 11 12 17 18 19 24 25 26 31 lun mar mer gio 3 10 17 24 4 11 18 25 5 12 19 26 6 13 20 27 ven sab dom 1 2 7 8 9 14 15 16 21 22 23 28 29 30 lun 1 8 15 22 29 mar 2 9 16 23 30 mer 3 10 17 24 31 gio 4 11 18 25 ven sab dom 5 6 7 12 13 14 19 20 21 26 27 28 lun mar mer gio 1 6 7 8 13 14 15 20 21 22 27 28 29 ven sab dom 2 3 4 9 10 11 16 17 18 23 24 25 30 31 5 12 19 26
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