SHAPE MEMORY NANOCOMPOSITE FOAMS BY SOLID STATE

Università di Roma “Tor Vergata”
Dipartimento di Ingegneria Industriale
NUOVE STRATEGIE PER IL DEORBITING E LA CATTURA DI DETRITI SPAZIALI:
DALLO SVILUPPO DI MATERIALI INNOVATIVI E STRUTTURE AUTODISPIEGANTI
ALLA SPERIMENTAZIONE ASTRONAUTICA
Loredana Santo 1, Fabrizio Quadrini 1, Walter Villadei
1
2
Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università di Roma “Tor Vergata”, Via del Politecnico 1, 00133 Rome, Italy
2
Aeronautica Militare, Stato Maggiore Aeronautica, Viale dell’Università ,4, 00185 Rome, Italy
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Outlines
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 Introduzione

L’ idea dell’ impiego di materiali innovativi per la cattura di detriti spaziali e
deorbiting di satelliti
 Polimeri
e Compositi a memoria di forma: proprietà e metodi di fabbricazione
 Esempi
di applicazione di compositi a memoria di forma per strutture
autodispieganti
 Conclusioni
e future applicazioni
Initial
Recovered
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Introduzione
La problematica dei detriti spaziali e del deorbiting di satelliti è di
grande interesse per lo sviluppo di future missioni spaziali.
L’elevata quantità di satelliti attivi e fuori uso nella Low Earth Orbit
(LEO) rende difatti particolarmente complesso il passaggio di
spacecraft per il continuo pericolo di collisioni.
Al fine di favorire il deorbitaggio e la cattura di detriti spaziali la
comunità internazionale si è attivata da anni alla ricerca di possibili
soluzioni tecnologiche innovative.
L’impiego di vele solari rappresenta una delle tecnologie
promettenti per velocizzare il deorbiting di oggetti nella LEO
anche se le vele solari non sono ancora state testate con successo in
missioni spaziali e miglioramenti si rendono necessari soprattutto nei
sistemi di dispiegamento.
Images credit:NASA
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Introduzione
In tale contesto l’impiego di materiali innovativi può contribuire allo sviluppo di interessanti strutture
autodispieganti da utilizzare per cattura di detriti o deorbitaggio.
In particolare si propone l’utilizzo di polimeri e compositi a memoria di forma (SMP, SMC), già testati nelle
missioni spaziali NASA STS-134 (Maggio 2011) e Russian BION-M1 (Aprile 2013).
NASA STS-134
Russian BION-M1
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Polimeri a memoria di forma
Capacità di congelare e recuperare una deformazione imposta mediante un ciclo termico
 Strutture autodispieganti, attuatori, dispositivi biomedicali
 Vantaggi rispetto alle leghe a memoria di forma (leggerezza, basso costo, elevato recupero
della forma)

Stress
Ciclo
Termomeccanico
Nuova
storage
configurazione
recupero
Strain
Temperature
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Schiume polimeriche a memoria di forma
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 Riduzione
Temperature

della resistenza e rigidezza meccanica, aumento della comprimibilità
Possibile realizzazione di strutture espandibili ed attuatori leggeri
very
small
volume
Packing
Recovery
rubbery
state
Tg
Initial
 In
Stored
Recovered
letteratura:
Schiume a celle aperte in poliuretano
 Processi di schiumatura convenzionali (a partire da liquido)

glassy
state
Time
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Il processo di schiumatura allo stato solido
 Nuovo
metodo
 Schiume
polimeriche in materiale a celle chiuse con ottime proprietà meccaniche
forno
Le schiume
prodotte con questo
metodo mostrano
spiccate proprietà di
memoria di forma
320°C
8 min
compressa
Stampo in
acciaio
125 MPa
Stampo per compattazione
polveri
schiuma
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Schiume polimeriche a memoria di forma
 Esempio:
lamina spessore ~2 mm
Initial
Stored
Recovery
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Compositi a memoria di forma
Esempio: Tubo in composito a memoria di forma
3 M Scotchkote
206 N
CFR
SMP
Interlayer
CFR prepregs (HexPly by Hexcel)
42 wt% epoxy resin content
Recovery
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Compositi a memoria di forma con interstrato di SMP
10/15
t = 0.5 mm
32 mm
Memory step
t=0
Final recovery
14 mm
99.4 N/mm
t = 40 s
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Compositi a memoria di forma con interstrato di SMP
SMC
120
101.8
Stiffness, N/mm
50 mm
SMP layer
35 mm
100
80
60
40
20
t = 1.5 mm
t = 0.5 mm
CFR
Memory step
Recovery force
evaluation
5.2
0
CFR
CFR+SMP
Time, s
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Compositi a memoria di forma con interstrato di SMP
12/15
t=
0
t = 30
s
t = 60 s
Small stiffness
t = 90
s
t = 120
s
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Compositi a memoria di forma per strutture autodispieganti
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Materiale: prepreg (HexPly® M49/42%/200T2X2/CHS-3K
by Hexcel), spessore 0,35mm
interstrato di SMP (3M Scotchkote 206 N)
Dimensioni sup.: croce 160x160 mm2, cornice 200x200
mm2.
Metodo di fabbricazione: hot pressing (by ATS FAAR).
Pressione applicata 1.3 MPa, temperatura di stampaggio
150°C, tempo 15 min. Post-cura in forno a 150°C per 1 h.
Memorizzazione della forma: La croce è
stata fissata su un blocco in poliammide di
altezza 100 mm e sezione 20x20 mm2.
Temperatura 150°C.
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Compositi a memoria di forma per strutture auto-dispieganti
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Conclusioni e sviluppi futuri
I
risultati ottenuti sono molto promettenti mostrando come le strutture in
SMC si dispieghino correttamente senza apprezzabile danneggiamento e
conservando buone proprietà strutturali.
 Al
fine di applicare tali strutture in ambiente spaziale è però necessario
condurre ulteriori studi per valutarne il comportamento in ambiente
spaziale sia dal punto di vista di invecchiamento del materiale che del
dispiegamento in microgravità, oltre che del dimensionamento delle
strutture e per questo solo la sperimentazione astronautica potrà fornire
risultati di rilievo.