Ri I Ti M l Sp E O. n Sp E Hi M Ri I t

RifIuTiaMo lo SprEcO.
non SprEcHiaMo i RifIuti
InsErto CarToGraFico
AllEgato Alla GuiDa 2014-2015
Dimmi quanti rifiuti produci e ti dirò chi sei: la carta a pagina 2 mostra la differenza tra Paesi industrializzati e in via di sviluppo. La percentuale
di frazione organica (colonnina in verde chiaro) non deve trarre
in inganno: è più alta nelle aree meno sviluppate perché
minore è la produzione di rifiuti solidi legati al consumismo. Il livello di virtuosità nella raccolta differenziata
(colonnina in grigio-azzurro scuro) non corrisponde a
un comportamento altrettanto virtuoso nel consumo
alimentare. In realtà lo spreco avviene lungo tutta la
filiera, cioè durante il viaggio che i prodotti compiono per arrivare sulla nostra tavola (viaggio che può essere molto
lungo, come si vede nella carta di pagina 3, riferita ai prodotti del settore primario). Nel corso dei vari passaggi, una
quantità di cibo che permetterebbe di sfamare due terzi della popolazione mondiale diventa rifiuto, alimentando il
paradosso per cui un miliardo di persone sono denutrite o malnutrite e altrettante sono obese o sovrappeso. Anche
se alcune “perdite” come quelle derivanti dall’andamento climatico non possono essere evitate, molto si può fare.
A livello globale, è fondamentale accorciare la filiera e utilizzare in modo più efficiente i terreni, gestendo meglio le
risorse idriche e riducendo l’uso di prodotti chimici e fitofamaci. A livello individuale, imparare una corretta educazione alimentare, consumando prodotti di stagione, facendo una spesa più oculata e riutilizzando gli avanzi.
2014-2015
1
2014-2015
2
40%
8 - Israele
63%
7 - Libano
65%
6 - Siria
5%
3 - Serbia
38%
2 - Albania
19%
1 - Andorra
51%
62%
10 - Giordania
5 - Armenia
61%
palestinesi
10%
38%
12 - Hong Kong
4%
11 - Macao
50%
Costa Rica
1,7
Cile
50%
55%
Perú
24%
Bolivia
40%
Argentina
44%
Panamá 54%
Colombia
45
54%
Uruguay
61%
Brasile
34%
66
Portogallo
14%
Trinidad e Tobago
34%
St. Vincent e
Grenadine
Irlanda
25%
Paesi Bassi
Lussemburgo
141
35%
122
49%
47
Spagna
85%
Sierra
Leone
64%
Ghana
58%
Guinea
Belgio
48%
Camerun
38%
Niger
52%
Benin
57%
Nigeria
Svizzera
29%
106
39%
68%
Tunisia
70%
Algeria
1
46%
Togo
18%
Mali
Regno Unito
69%
Marocco
43%
Liberia
35%
Gambia
44%
Senegal
Islanda
26% 22
83
96
86
Francia
10
7
8 9
88%
Etiopia
6
5
39%
Georgia
Svezia
71
24
Malta
43%
Iran
60
Italia
29%
75
67%
Pakistan
Finlandia
33%
70%
Mauritius
52%
69% Madagascar
Mozambico
40%
Zimbabwe
78%
Uganda
60%
Egitto
50%
Zambia
4
46%
Romania
32%
2
3
29%
Bielorussia
Norvegia
30%
66
co n su m i, ri fi ut i, ri ci cl o
45%
57%
Giamaica 39%
69%
Repubblica
60% Cuba
Dominicana
Belize
44%
Guatemala
Stati Uniti
25%
59
51%
Messico
Canada
24%
66
(Fonte: The World Bank,
What a Waste: A Global Review
of Solid Waste Management, 2012)
Norvegia
9 - Territori
4 - Macedonia
20%
(Fonte: EUROSTAT database, 2012)
Malta
24
RIFIUTI URBANI ORGANICI
TRATTATI DAI SISTEMI DI
COMPOSTAGGIO CON LA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
kg per abitante/anno
non disponibile o non rilevato
meno di 0,5
da 0,5 a 1
da 1 a 1,5
da 1,5 a 2
da 2 a 3
da 3 a 4
da 4 a 5
più di 5
PRODUZIONE DI RIFIUTI
SOLIDI URBANI
kg per abitante/giorno
60% 11
Viet Nam
46%
Laos
Croazia
6
44%
Singapore
47%
Grecia
8
44%
Brunei
1,3
Cina
Lituania
8
Cipro
38%
59
14%
110
Bulgaria
13
55%
Cambogia
29
3
Turchia
50%
3
56%
Nuova Zelanda
71%
Vanuatu
35%
8
23
Slovenia
16
Ungheria
29% 18
47%
Tonga
Slovacchia
38%
Repubblica Ceca
18%
Austria
68%
Figi
20%
Marshall
Polonia
38%
65%
Salomone
Corea del Sud
28%
Germania
26%
Giappone
47%
Australia
41%
Filippine
62%
Indonesia
12
Danimarca
29%
54%
Myanmar
71%
62%
48%
Bangladesh
Thailandia Malaysia
46%
76%
Sri Lanka
35%
India
Lettonia
57% 6
58%
80%
Nepal Bhutan
Estonia
14
87
179
i viaggi del cibo
102
3
45
1
6
7
23
8
9
25
18
13
27
48
48
48
24 20
22
15
1
28
8
23
20
7
6
6
3
1
2
1
3
58
2
FLUSSI COMMERCIALI DI PRODOTTI
DEL SETTORE PRIMARIO
102
(Fonte: WTO, International Trade Statistics, 2013)
2014-2015
7
26
3
5
12
s a l v ia m o l’ a c q u a
Europa
orientale e Russia
Gli studiosi hanno recentemente introdotto il concetto di “impronta idrica” di una nazione,
Asia
cioè la somma del consumo delle fonti interne e di tutte quelle merci importate — daicentra
Nordamerica
Europa
Europa
Europa e Russia
orientale
cibi ai prodotti industriali — che richiedono l’uso dell’acqua. Come si osserva dalle
tabelle
a pagina
5,el’acqua
orientale
Russia è
centro-occidentale
importante quanto l’energia nella produzione dei beni. Basti pensare che per fare il pieno di benzinaAsia
si consumano
Asia
mille litri d’acqua mentre
Nordamerica
per
costruire
un’automobile
Nordamerica
se ne utilizzano 150Europa
000.
Nordamerica
Medio
centraleOriente
Europa Nordafrica
centro-occidentale
centro-occidentale
America
centrale
America
centrale
centrale
Medio Oriente
Medio Oriente
Europa
orientale e Russia
America
centrale
Nordafrica
Asia
centrale
Europa
centro-occidentale
Sudamerica
Medio Oriente
Nordafrica
Asia
sud-orien
Africa
subsahariana
Africa
Africa
subsahariana
subsahariana
Asia
sud-orientale
Nordafrica
SudamericaSudamerica
America
centrale
Africa
subsahariana
Sudamerica
Oceania
DISPONIBILITÀ
RISORSE
IDRICHE*
DISPONIBILITÀ
DI3RISORSE IDRICHE*
DISPONIBILITÀ
DIDIRISORSE
IDRICHE*
3
DI ACQU
PRELIEVO ANNUO
DIPRELIEVO
ACQUA
DOLCE
PRELIEVO
ANNUO
DIANNUO
ACQUA DOLCE
% sul
totale
delle
risorse
(in
abitante- 2012)
- 2012)
(in % sul totale
risorse
idriche
- 2012)
(in m per abitante
2012)
(indelle
% sul(in
totale
delle
risorse
idriche
- 20
(inm
m3 -per
per
abitante
meno di 500
meno
500 10PRELIEVO
DI
ACQUA
DOLCE
DISPONIBILITÀ DI RISORSE IDRICHE*
000 - 50 000ANNUO
meno didi 500
10
000
50
000
10 000 - 50 000
meno di 10
meno di 10 meno di 10
(in % sul totale delle risorse idriche - 2012)
(in m per abitante - 2012) 500 - 1000
500 - 1000
500
1000 50 000 - 100 000 50 000
100
000
50
000
100
000
meno di 500
10 000 - 50 000
meno di 10
10 - 20
1000 - 3000
10 - 20 10 - 20
1000 -- 3000
3000 più di 100 000 più dipiù100di000
500 - 1000
50 000 - 100 000 1000
100 000
3000
5000
10
20
1000 - 3000
3000 -- 5000
più di 100 000
non disponibili
3000
5000 dati non disponibilidati dati
20 - 50
non disponibili
20 - 50
3000 - 5000
dati non
disponibili
5000
- 10
000 5000 - 10 000
20 - 50
20
50
5000 - 10 000
5000 - 10 000
* Importo massimo* teorico
dimassimo
risorse idriche
disponibili
per
50
80
Importo
teorico
di
risorse
idriche
disponibili
per
50
80
* Importo massimo teorico di risorse
- 80 idriche disponibili per
*perImporto
teorico di 50ilrisorse
un idriche
paesedisponibili
in un dato
anno promassimo
capite, considerando
flusso
50 - 80
un paese in un dato anno pro capite, considerando il flussoun paese in un dato anno pro capite, considerando il flusso
medio
annuo
di fiumi
e laghi
e limitrofi,
ilinterni
flusso
di considerando
un
paese
ininterni
undidato
anno
capite,
annuo
fiumi
e laghipro
il flusso diil flusso
medio annuo di fiumi e laghi interni
e limitrofi,
il flusso
dimedio
più di 80
più die80limitrofi,
più
di
80
ricarica delle falde acquifere, nonchè
l’afflusso
e il deflusso
ricarica
delle
faldemedio
acquifere,
nonchè
l’afflusso
enonchè
il deflusso
ricaricaannuo
delle
falde
acquifere,
l’afflusso
e il deflusso
di fiumi
e laghi
interni
e limitrofi,
il flusso di
più di 80
di acqua assicurato da trattati internazionali.
di acqua assicurato
daacqua
trattati
internazionali.
di
assicurato
da
trattati
internazionali.
ricarica
delle
falde
acquifere,
nonchè l’afflusso e il deflusso
(Fonte: FAO AQUASTAT database)
(Fonte: FAO AQUASTAT
database)
(Fonte:
FAO
AQUASTAT
database)
di acqua assicurato da trattati internazionali.
(Fonte: FAO AQUASTAT database)
3
2014-2015
4
A livello mondiale è però l’agricoltura ad assorbire la maggiore quantità in termini assoluti, seguita a lunga distanza
dall’industria e dall’uso domestico. Il WWF ha calcolato che l’“impronta” dell’Italia è tra le più alte al mondo:
siamo il terzo Paese importatore di acqua “virtuale” o nascosta nei cibi “stranieri” con 62 miliardi di metri cubi
l’anno. Occorre quindi risparmiare. Come? Scegliendo cibi e prodotti dal basso costo idrico: più verdure di stagione,
meno carne e più acqua del rubinetto!
Nei Paesi occidentali e in Sudamerica sono presenti consistenti risorse idriche. Qui la percentuale di prelievo annuo
è relativamente bassa rispetto ai Paesi africani, dove a fronte di scarse risorse il prelievo incide notevolmente. Una
disparità geografica che si scontra con due dati essenziali, validi a ogni latitudine: il fabbisogno idrico giornaliero
pro capite è di 2-4 litri, ma per produrre il cibo che una persona mangia ogni giorno sono necessari da 2000 a 5000
litri di acqua.
VARI UTILIZZI DELL’ACQUA
PER PRODURRE
DOMESTICO
CONSUMO DIUSO
ACQUA
PER LA PRODUZIONE DI ALCUNI BENI
SERVONO
1 kg di carta riciclata
2 litri
1 sacchetto di plastica
da 10 a 20 litri
1 kg di carta nuova
100 litri
1 maglione
200 litri
Cioccolato
1 kg
Lavare le mani
Carne di manzo
1 pieno di benzina
1 automobile
Carne ovina
Carne di maiale
Burro
Formaggio
Olive
circa 150 000 litri
1 kg
Fare il bagno
1 kg
1 kg
Lavare i denti
Carne di pollo
1000 litri
1 litro
Usare la lavastoviglie
Usare la lavatrice
Pasta
USO DOMESTICO
Pane
Lavare le mani
1 litro
Fare la doccia
20 litri
Fare il bagno
Pizza
Mela
Banana
Patate
150 litri
Lavare i denti
2 litri
Usare la lavastoviglie
20 litri
Usare la lavatrice
55 litri
Latte
Agricoltura
70%
Industria
20%
Uso domestico
10%
2014-2015
1 kg
150 litri
2 litri
20 litri
55 litri
11397 litri
10412 litri
5988 litri
5553 litri
4325 litri
3178 litri
3025 litri
1 kg
2497 litri
2495 litri
1 kg
USO DELL’ACQUA DOLCE
1 kgNEL MONDO
Agricoltura
Industria
Uso domestico
1 unit
1 kg
1 kg
1 kg
1 bicchiere
70%
20%
10%
1849 litri
1608 litri
1239 litri
822 litri
790 litri
287 litri
255 litri
Cavolo
1 kg
237 litri
Pomodoro
1 kg
214 litri
Uovo
1
196 litri
Vino
1 bicchiere
109 litri
Birra
1 bicchiere
74 litri
1 tazza
27 litri
Tè
USO DELL’ACQUA DOLCE NEL MONDO
1 kg
20 litri
gomitolo da 250 g
Riso
Cotone
1 kg
17196 litrii
15 415 litri
1 kg
Fare la doccia
Bio-diesel
1 litro
(Fonte: Global Food Security Programme, Food Waste within global food systems)
5
U
L o s p r e c o a l im e n t a r e : d o
ve e come
La cartina qui sotto mette in evidenza che lo spreco alimentare è un fenomeno che interessa
sia i Paesi poveri sia quelli ricchi. Nei primi generalmente non è intenzionale, ma si verifica per la carenza
di infrastrutture e di commercializzazione; nei secondi avviene soprattutto nella parte finale della filiera alimentare: la
distribuzione al dettaglio, che scarta grosse quantità di alimenti per rincorrere standard di qualità che danno troppa importanza
all’apparenza, e i consumatori, che buttano il cibo a causa di acquisti eccessivi, modalità di conservazione inappropriate e pasti
troppo abbondanti. In termini assoluti lo spreco alimentare è molto più elevato nelle regioni ricche: Europa, Nordamerica e Asia
industrializzata. Per quanto riguarda i prodotti, i più a rischio sono quelli freschi come frutta, verdura, latte e carne. L’Italia non
fa eccezione: finiscono nel bidone il 35% di uova, latte e carne, il 19% del pane, il 16% di frutta e verdura.
(Fonte: FAO, Food wastage footprint: Impacts on natural resources, 2013)
2014-2015
6
PERDITE ALIMENTARI PER ALCUNI PRODOTTI
(Quantità mangiata/perduta in milioni di tonnellate)
Frutta e verdura fresche
Latte
Frutta e verdura conservate
Carne, pollame e pesce
Prodotti cerealicoli
Dolcificanti
Oli e grassi
Altri cibi
05
05
10
15
20
25
30
Cibo mangiato
Cibo perduto
(Fonte: UNEP, The Environmental Food Crisis)
PERDITE E SCARTI DI CIBO
PER AREA GEOGRAFICA
COMPOSIZIONE DEI
RIFIUTI SOLIDI URBANI
PERDITE E SCARTI DI CIBO
PER TIPOLOGIA
(100% = 1,3 miliardi di tonnellate)
Asia industrializzata
Asia sud e sud-orientale
Nordamerica e Oceania
Europa
Africa subsahariana
Nordafrica e Asia centro-occidentale
Organico
Cereali
Carta
Radici e tuberi
Plastica
Frutta e verdura
Vetro
Semi oleaginosi e legumi
Metallo
Carne
Altri
Latte
Sudamerica
Pesce
7%
6%
9%
28%
4%
3%
8%
2%
18%
19%
4%
20%
14%
14%
23%
10%
44%
17%
(Fonte: WRI/UNEP, Reducing Food Loss and Waste, 2013)
(Fonte: The World Bank, What a Waste: A Global Review
of Solid Waste Management, 2012)
Progetto Sapere Coop 2014-2015 a cura di ANCC – Coop
Realizzazione a cura di Iniziative Speciali di De Agostini Libri S.p.A., C.so della Vittoria 91, 28100 Novara – Stampato in Italia
Cartografia: Area cartografia di De Agostini Libri - Illustrazioni: Santo Pappalardo
© 2014 Coop Italia. Tutti i diritti riservati – www.e-coop.it; www.progettieducativicoop.it – © 2014 De Agostini Libri S.p.A. - Novara – www.deagostini.it
2014-2015
46%
5%
7