Preparazione hi-tech la lavorazione della testa viene eseguita su macchine CNC special testMX HPM Aces High MK-II Honda CRF 250 di Gabriele Gobbi e Matteo Aperio images Max Mones e HPM La special High Performance Machines unisce i grafica valori dell’appartenenza a un gruppo (g Aces High) con una elaborazione prestazionale sofisticata ma poco invasiva, studiata da un motorista di lungo corso come Giulio Tresoldi 114 special testMX HPM bella e cattiva La genesi di ogni special ha come motivazione prevalente la voglia di affermazione di chi magari frequenta il top racing oppure spesso è identificato in uno specialista dei materiali aftermarket. Per HPM (High Performance Machines) questa valenza ovviamente c’è, ma non è stata nemmeno l’innesco di tutto il progetto, dietro la CRF MK-II Honda Point di Milano c’è stata attività “open source” dove vari soggetti hanno messo delle proprie idee che, sintetizzate e sviluppate, hanno fatto nascere la moto che vedete. Che può essere moto intera in serie limitatissima (una decina quelle già fatte per il 2014) o kit di materiali (varie composizioni), utile quindi per dare una collocazione, presentare innanzitutto i protagonisti dell’operazione, cioè la concessionaria Honda Point Milano di Davide Scaglia e Fabio Tresoldi. Altrettanto utile un riferimento temporale, il brand HPM High Power Machine è del settembre 2013 così come la CRF HPM Aces High MK-II esposta al pubblico in EICMA. Fissati questi due paletti, si può iniziare a indagare le specificità delle moto con una osservazione, il look è specifico, un po’ perché determinato dalla presenza di possibili materiali speciali (piastre forcella, pedane etc.), un po’ per la brandizzazione Aces High. E con questo logo incontriamo un promotore di questo progetto, Tom Porta, che è giusto definire un’artista dell’immagine, pittore e fotografo dato che queste sono le sue occupazioni, stilista perché si è inventato il brand Aces High con cui firma i capi di abbigliamento in distribuzione da Honda Point, appassionato perché ama la moto, crossista perché gli piace fare cross ma in compagnia: da lui l’idea della valenza dell’identificazione, cioè di farsi riconoscere attraverso le grafiche della moto quando entri al paddock. La parte per noi più intrigante della HPM è comunque l’elaborazione del motore. Qui i “soggetti” da presentare sono altri due, Emilio Maggioni, responsabile dell’officina Honda Point Milano nonchè appassionato di cross, e last but not least, Giulio Tresoldi. Forse a qualcuno di voi, leggendo a inizio articolo il nome Tresoldi qualche campanello era già suonato, Fabio è la terza generazione dei Tresoldi di Pessano con Bornago, figlio di Giulio, maggiore dei tre fratelli (con Roberto e Massimo) che diedero vita alla saga dei mitici ottantini. Giulio, da che venne chiusa l’attività di costruttore moto e ha successivamente abbandonato il lavoro della concessionaria Honda, non ha mai smesso di lavorare coi motori, dalla sua officina laboratorio di Pessano con Bornago (nord est di Milano) sta a sviluppare vari altri motori. Il quadro è completo. Rimane da aggiungere sinteticamente che l’elaborazione del motore CRF 250, a quanto abbiamo visto è efficace ma anche poco invasiva, i materiali rimangono tutti Honda, ad eccezione del pistone studiato per ottimizzare la forma della camera di scoppio. Timeline Dall’alto: DAVIDE SCAGLIA E FABIO TRESOLDI titolari della concessionaria Honda Point di Milano. La loro officina è affidata a EMILIO MAGGIONI, ex pilota di motocross che nel tempo libero ha affiancato Giulio Tresoldi alla definizione dell’elaborazione del motore e alla mappatura dell’elettronica. A tutto tondo il ruolo di TOM PORTA artista cliente poi amico e ispiratore di tutto il progetto. APPROCCIO TECNOLOGICO RIGOROSO. Le esecuzioni Kit 1 e Kit 2 di testa e corpo farfallato vengono eseguite su centri di lavoro a controllo numerico (Cazzaniga, Milano). TRESOLDI ha “congelato” in istruzioni software il lavoro di ricerca e sviluppo sul motore rendendolo replicabile con precisione centesimale, a garanzia di una totale efficacia di intervento. 2.2014 ESTREMA SOFISTICAZIONE per il pistone Pistal Racing, azienda di Giorgio Casolari specializzata nella progettazione e nella produzione di pistoni forgiati da competizione. Quello della HPM è ottenuto da un forgiato preesistente rifinito come ha chiesto Giulio Tresoldi per ottenere una certa geometria della camera di combustione. Accentuato il pozzetto sottocandela dove si concentra la carica esplosiva. Da notare il riporto di lubrificante solido sul mantello e, nella parte inferiore, i ponticelli di irrigidimento paralleli allo spinotto (trattato DLC) che ha potuto essere utilmente accorciato. Sviluppo da reparto corse esecuzione replicabile al centesimo 2.2014 115 116 GIULIO TRESOLDI – Una lunga storia di motori “Ho iniziato per caso con TGM...” Riempie la mezza marcia SCARICO SHARK. Aftermarket dedicato. HPM, nel realizzare la propria trasformazione, ha compendiato l’esigenza di tenere dei costi con la necessità prestazionale di componenti dedicati. Lo scarico Spark (anche soluzioni alternative) è basato su un complesso esistente. 2.2014 Ok, Honda è sempre Honda, non si discute. Ma da troppi anni ormai gli appassionati mi chiedono ad ogni test se il nuovo modello va un po’ di più di motore rispetto al precedente. Ahimè, negli ultimi anni la risposta è sempre la stessa, ovvero che qualche miglioramento c’è stato, ma la concorrenza continua a crescere ed il gap è via via aumentato. Qualche preparatore in grado di far viaggiare forte il motore delle CRF 250 c’è, specialmente oltreoceano, ma spesso a discapito dell’affidabilità e della durata. I ragazzi di HPM hanno lavorato sulla base standard con interventi mirati a migliorare la forza nel motore nei regimi di maggior utilizzo, in particolare tra i 7.000 e i 10.000 giri. E direi che ci sono riusciti! Dynamic Con l’Hondina di serie, in particolare sui terreni sabbiosi che legano, è difficile curvare in terza marcia perché non ha abbastanza forza per portarti fuori con brillantezza. Quindi, spesso si è costretti a fare una cambiata terza-seconda nel bel mezzo della curva se si vuole andar forte, con conseguente perdita di tempo e fluidità. Con questa preparazione il motore ha più forza proprio dove serve e ti consente di utilizzare la terza marcia nella maggior parte delle curve a medio-raggio. Ti rendi conto che spinge di più perché riesci a chiudere dei salti in uscita di curva che con la moto di serie (provata lo stesso giorno sulla stessa pista) non riesci a fare. In generale si avverte maggior potenza su tutta l’erogazione, una potenza ben distribuita che ti aiuta senza metterti in difficoltà. Se insisti con la marcia, l’allungo in fuori giri è in linea con quello di serie ed è quindi molto meglio dare le marce perché le aggancia bene se date con il giusto timing, mentre in versione originale non è facile tenere il motore in coppia sui terreni pesanti: a volte la marcia inferiore risulta troppo corta ed il motore non spinge più, allo stesso tempo dandogli la marcia senti che cala di giri e non rende al massimo. Qui non è così, il motore è pieno e nei momenti critici ti riempie la mezza marcia. Nel complesso le modifiche apportate mantengono l’ottima linearità di erogazione caratteristica della CRF 250, ma ne migliorano le prestazioni su tutto l’arco di utilizzo. “Arrivai a lavorare col cross nel ‘74 per una storia strana. Al mare, da giovane, a Cogoleto, avevo vari amici di vacanze tra cui un certo Marco. Passa il tempo, mio fratello minore Massimo vuole fare qualche gara di minicross, andiamo a una gara a Brembate e vediamo Fabrizio Pirovano girare con una TGM. Poco tempo dopo passa in azienda un altro amico del gruppo del mare e mi dice: ‘Lo sai che Marco si è messo a fare delle moto?’ Erano le TGM, la T nel marchio era la sua, Terzi…”. La storia dei Tresoldi e delle moto ha questo innesco rocambolesco. Giulio, classe 1949, aveva fatto la scuola di motorista e un paio d’anni da dipendente in officina prima di andare a militare, poi aveva preso a lavorare col papà nell’azienda auto di Pessano con Bornago dove le moto rappresentavano all’epoca il 5% dell’attività. Saputo di Terzi, papà Tresoldi nel 1974 inizia ufficialmente a lavorare con le moto. In pochi anni Tresoldi diventa uno dei riferimenti TGM in Lombardia (Campione Italiano con Barozzi nel 1981), ma non dura moltissimo, dopo pochi anni TGM chiude. L’innesco dell’attività Honda è di quel periodo, non c’erano per le CR dei veri importatori ufficiali, Tresoldi prese a importarle in proprio. Di base perché facendo le minime cilindrate, aveva necessità di un motore 80 da affiancare. Nel tempo vince un Italiano Cross Cadetti 80 con Belometti (1989), poi passa a Husqvarna e sempre con Belometti vince nel ’91 l’Italiano Cross Cadetti 125. Parallelamente col Gruppo Cagiva si paventa la possibilità che Tresoldi diventi per il marchio svedese il riferimento unico in Lombardia, la cosa però non decolla, c’è un contatto con Honda e, in breve, dal 1992 a Pessano con Bornago l’azienda viene risistemata a livello di immagine dedicandola alla neonata concessionaria Honda. Successivamente, tra il ‘97 e ‘98, è nata la sede di Milano. “Era dal ‘93 che non andavo su un campo da cross, da allora ho fatto solo qualcosa per qualche amico. Quando iniziai a lavorare con Honda, entrò in campo il motore quattro tempi. Ripresi a studiarlo, fortunatamente avevo qualche amico nelle officine di rettifica che si attrezzò con macchine a controllo numerico, oggi come oggi qualunque intervento fai in un motore servono macchine ad altissimo livello. Nel tempo abbiamo fatto il Trofeo Honda con Massimo Bonetti, Campionato Italiano con Giugovaz… Quest’anno abbiamo vinto con Tucci la CBR 600 stock… In sostanza, dopo cinquant’anni, anche se sei un somaro, qualcosa di motori ne capisci. Quest’anno mio figlio mi ha chiesto di fare un certo lavoro; di suo, passione non ne aveva troppa, ci è stato portato un po’ da Emilio e un po’ da Tom. E qui ci metto anche l’intervento di Egidio Motta che conosco da anni per un’altra storia che poi ti spiego. Dopo che è diventato dealer Honda, sulla spinta di Fabio e di Emilio Maggiori gli abbiamo proposto di fare una special, ma poichè Egidio ha preferito non fare nulla di diverso dalla moto di serie, a quel punto l’abbiamo fatta noi. L’altra storia che molti non sanno è che, sinteticamente, Giulio Tresoldi collabora con Egidio Motta allo sviluppo di un motore da elicottero ultraleggero. Col motore Honda 250 non ho voluto sconvolgere nulla, ho fatto ciò che Honda non fa sui motori di serie perché costerebbe troppo. Un elemento speciale è il pistone, non per dare compressione ma per modificare la camera di scoppio di cui, come sai, è la sua parte mobile. Rivisitati i condotti per dare una maggiore velocità dell’aria, abbiamo incrementato del coefficiente di afflusso di un 5-10%, senza toccare asse a camme, val- COMPUTER NUMERICAL CONTROL per la morfologia dei condotti di aspirazione e scarico. Con queste informazioni le macchine CNC sanno replicare in maniera perfetta. vole, molle etc.. Il nostro lavoro non sostituisce quanto c’è di originale per non mettere a repentaglio l’affidabilità del motore, non vado assolutamente a buttar via quello che ha fatto Honda. Se fa 30 milioni di motori l’anno, qualcosa saprà pur fare. Abbiamo lavorato sulle cose volutamente lasciate di fianco, lavorazioni speciali, scarico, mappatura centralina etc.. Ho fatto i campioni a mano e, quando siamo stati soddisfatti, abbiamo scansionato il lavoro per poterlo replicare con le macchine CNC”. Stava (e sta) ad occuparsi di un elicottero ultraleggero in sviluppo alla Egimotors TRESOLDI per suo figlio Fabio è tornato al cross 2.2014 117 118 special testMX TUNE-UPsu macchine CNC Il tema delle elaborazioni su base Honda CRF 250 è argomento frequentato, il motore propone infatti in origine un tune-up da prestazioni facilmente fruibili dedicate a una moto che piace subito a ogni crossista. “Quando Fabio mi ha chiesto di mettere le mani nel motore della CRF 250 – spiega Giulio Tresoldi - ho pensato di conservare per quanto possibile i materiali originali, conosco e lavoro con Honda da moltissimi anni, non voglio certo insegnare nulla”. La premessa fa chiarezza, la preparazione HPM è dedicata alla lavorazione della testa con realizzazione di una nuova camera di combustione (Kit 1) e in più arrivare a un intervento più completo che interessa condotti di aspirazione e scarico più corpo farfallato e collettore (Kit 2). Il basamento rimane originale, l’albero motore è di serie, idem la trasmissione e la frizione coi suoi vari perché, l’elaborazione è circoscritta alla testa. La specificità del lavoro di Giulio Tresoldi è nell’approccio tecnico, niente interventi a mano libera come si usava una volta, tutte le lavorazioni vengono eseguite alla macchina utensile. Dopo lo sviluppo prestazionale svolto con varie verifiche in pista sulla moto di Emilio Maggioni, la riprofilatura dei condotti è stata codificata in istruzioni software per un centro di lavoro CNC, così da essere riproducibili con facilità e precisione su ogni altro motore CRF 250. Per inciso, la testa conserva le valvole originali Honda, così come originale è il corpo farfallato oggetto a sua volta di un intervento CNC utile a ottimizzare le parti da fusione. Technical E’ un motore FACILE DA GESTIRE IN PISTA alla portata di ogni appassionato FEELING. Il motore HPM incrementa in maniera tangibile le prestazioni ma concede un buonissimo feeling a chi vuole gustare l’esclusività della special senza essere un pilota professionista. Questa caratteristica deriva tra l’altro dalla scelta di conservare l’asse a camme originale, elemento da gestire con attenzione nel complessivo tecnico dell’Unicam Honda. Nei particolari, l’esecuzione del condotto dedicata a una ottimale gestione dello strato limite e, sotto, accessori aftermarket di produttori terzi proposti da Honda Point per arricchire eventualmente la MK-II. 2.2014 Al di là dell’elaborazione riferita ai flussi di alimentazione e scarico, Tresoldi ha ridefinito la forma della camera di combustione attraverso l’impiego di un pistone speciale. Il focus dell’intervento è facilmente individuabile nel pozzetto ricavato in corrispondenza della candela, la camera infatti ricalca quella Honda caratterizzata dalle impronte delle valvole, ma porta lo squish a 0,8 mm, concentrando la carica lì dove scocca la scintilla. Il pistone, formato Pistal Racing, è particolare anche nella struttura, ha rinforzi a scatola tra le nervature trasversali in base a una tecnologia piuttosto diffusa e utilizzata qui per avere stabilità di prestazioni e affidabilità. Il lavoro è completato da tre interventi. Il primo, motoristico, è in un particolare accoppiamento col pistone (2 centesimi) con relativa lappatura utile anche a ravvivare la rigatura di ritegno del velo d’olio; il secondo, sempre di carattere “hardware”, è accessoristico e dedicato a sostituire il complesso di scarico con quello “kit” studiato in collaborazione con Spark; l’ultimo è di tipo software, cioè rimappatura della centralina originale attraverso il kit HRC a ricambio Honda (limitatore sempre a 13.000 giri) in funzione del nuovo equilibrio prestazionale. Da sottolineare che la rimappatura della centralina viene proposta da HPM in due modalità, come ciliegina sulla torta di una elaborazione molto sofisticata oppure come primo step di ottimizzazione prestazionale del motore CRF, Tresoldi per Honda Point l’ha studiata come intervento a sé stante oppure come completamento di un intervento molto più ampio. Allestimento per kit: se sai cambiare un pistone, sai farti il motore HPM La scelta di Honda Point riferita ai materiali e all’elaborazione HPM è di interventi passo passo. La personalizzazione estetica è diversificata su tre livelli che includono comunque un miglioramento prestazionale minimo riferito a una speciale mappatura della centralina. L’elaborazione motore è a sua volta proposta per livelli. Lo “Step 1”, da 854 euro Iva compresa e dedicato verosimilmente a chi deve fare manutenzione programmata, prevede la lavorazione della testa, pallinatura, spianatura, riprofilatura sedi valvole, pistone ad altra compressione, assemblaggio più registrazione testa, rimappatura centralina originale, verniciatura in rosso del coperchio etc.. Il kit motore “Step 2” è da reparto corse, per 1.525 euro dedica alla CRF 250 tutti gli interventi del Kit 1 più la lappatura del cilindro con accoppiamento del pistone, lavorazione condotti CNC (Computer Numerical Control), flussaggio e lavorazione del corpo farfallato più collettore. LA SCHEDA High Performance Machines HPM Motore Kit 1 (lavorazione e riassemblaggio testa, pistone competo mappatura centralina, kit guarnizioni) E. 854 Motore Kit “ (come kit 1 più flussaggio e lavorazione corpo farfallato) E. 1525 Scarico Spark by HPM E. 610 Estetico Kit 1 (grafica HPM Aces High su plastiche Race Tech con colorazione a scelta del cliente, più mappatura centralina originale) E. 305 Estetico Kit 2 (grafica HPM Aces High più anodizzazione cerchi, mossi e nippli più mappatura centralina) E. 366 Estetico Kit 3 (grafica limited edition HPM Aces High Kit 1 più Kit 2) E. 488 Mappatura centralina, Kit grafica personalizzata, anodizzazione cerchi, anodizzazione piastre forcella originali, copertina sella HPM, Bar Pad HPM, sono disponibili anche separatamente HPM HONDA POINT BY TRESOLDI Via Chavez 1, angolo Via Leoncavallo 20131 Milano Tel. 02 2615856 - 02 28510423 www.hondapoint.com Facebook: highperromancesmachines Twitter: @Hpmracingdept 2.2014 119
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