Scuola Secondaria di I Grado San Nicandro Garganico (FG) Italy

Isole Tremiti
Peschici
Vico del Gargano
Rodi Garganico
Vieste
San Menaio
Mattinata
Monte Sant’Angelo
Manfredonia
Costa Barese
e Valle d’Itria
Scuola Secondaria di I Grado
“D’Alessandro - Vocino”
San Nicandro Garganico (FG) Italy
I
l primo Castrum di San Nicandro
risale al periodo normanno, anche
se qualche storico indica la sua fondazione nel 663 d.C.
In quell’epoca, Lucera fu sconfitta
dall’imperatore Costante III e gli
scampati al massacro si rifugiarono su
una collinetta, l’attuale “Terra Vec-
chia”.
Federico II costruì un castello nel
1238, forse su uno dei resti di fortezza normanna o romana.
Come tutti i paesi della zona, San
Nicandro ha conosciuto, nel corso dei
secoli, tantissime storie di dominazioni straniere: normanni, svevi, angioini.
Solo a partire dal Rinascimento la
città trovò una stabilità politica che
favorì lo sviluppo di una ricca borghesia agricola i cui latifondisti furono il
simbolo della cultura economica del
Sud Italia fino a tutto il 1800.
Attualmente, la città, ricca di chiese e resti archeologici è un luogo da visitare anche per le bellezze naturali del suo te rritorio in parte selvaggio, in parte
disegnato dall’uomo.
C
C
hiesa di San Giorgio: E’ la chiesa più
antica. Sorge all’interno delle mura
medioevali, ad aula unica con tre campate.
L’altare è di marmo intarsiato.
hiesa di Santa Maria del
Borgo.
Costruita tra il 1573 e il 1580,
assunse presto le funzioni parrocchiali trasferite dalla più
antica chiesa di S. Giorgio, sita
nella “Terra vecchia”.
Lungo i muri si trovano nicchie con statue di santi tra cui S. Giorgio, S. Antonio
Abate e S. Leonardo.
Al centro della facciata vi è un prezioso
quadro della Madonna con Bambino, molto
antico.
Semidistrutta dal terremoto
del 1688, oggi è il risultato di
vari rimaneggiamenti. Ha pianta
basilicale con tre navate scandite da 12 colonne.
Dietro l’altare vi è un pozzo con secchiello in rame: la leggenda narra che chi
riusciva a tirar su dal pozzo quel secchiello colmo d’acqua senza farne cadere
goccia durante la risalita, poteva formulare la richiesta di una grazia che sarebbe stata esaudita.
Da ammirare, nell’interno, la
nutrita statuaria lignea di scuoChiesa di S. Maria del Borgo la napoletana, risalente al tardo
barocco come testimoniano la
statua dell’ Immacolata, di San
Michele, e dei Santi Nicandro, Marciano, Daria, protettori di San
Nicandro.
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1 S.Madre di Dio 2
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12 Bat. del Sig.
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Epifania
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Chiesa di S. Giorgio
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II di Natale
Ingresso “Terra Vecchia”
Il Castello Federiciano
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l castello: Situato nel centro storico, su un luogo strategico dal punto di vista logistico-militare, il castello doveva costituirsi da una torre di avvistamento e difesa.
Del castello di Federico II (1238) è degna di considerazione la graziosa loggetta, vero e
proprio ricamo d’arte tra architettura araba e rinascimento italiano.
La “Preta scritta”
In alcune stanze del castello è ubicata la Biblioteca comunale, il Museo storico etnografico della civiltà contadina dei nostri avi.
L
“O stanco, riposa, la via
guarda la strada percorsa.
Fu Giuseppe Ruscitto per
pubblico incarico”.
Si pensa sia stata scritta
per sostenere la fatica
dei viandanti mentre percorrevano la strada dal
mare al primo insediamento della città.
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Torre Mileto
a Preta scritta: Posta sul ciglio della
strada che collega San Nicandro a Torre
Mileto è un grosso macigno bianco, che porta
una iscrizione in latino la cui traduzione recita:
orre Mileto: A dieci minuti di
macchina si trova la spiaggia di
Torre Mileto, frazione balneare di San
Nicandro , dove la leggenda narra del
naufragio di Diomede, reduce dalla
guerra di Troia, intorno al 1100 a.C.
LASSE
QUIESCE VIAM
CONFECTUM
RESPICE
CALLEM
JOSEPH
RUSCITTO
PUBBLICA
CURA
FUIT
mer
Di origine aragonese è la torre detta
Mileto in riferimento
a Manfredi
Maletta, posta a guardia per vigilare
sulle continue incursioni nemiche provenienti dal mare.
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Candelora
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Le orchidee del Gargano
Dolina Carsica “Pozzatina”
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olina Carsica Pozzatina: Rappresenta una delle più vistose e spettacolari manifesta-
G
rotta Pian della Macina: E’ tra le più spettacolari ed affascinanti cavità naturali del
zioni del carsismo di superficie sul promontorio del Gargano ed è ritenuta da molti la
seconda dolina più grande d’Europa. E’ situata a circa 6 Km da San Nicandro Garganico, sulla
strada per San Marco in Lamis. E’ lunga 650 m., larga 400 m. e profonda circa 120 m. ; sviluppa
un perimetro del bordo superiore di circa 1.800 m. Sul fondo, di forma circolare, vi è un terreno
coltivato assai fertile, con al centro un pozzo perenne, che probabilmente, prima di essere
arginato, doveva costituire il vecchio inghiottitoio nel quale confluivano tutte le acque provenienti dagli scoscesi pendii della dolina. Le sue pareti sono interamente ricoperte da un lussureggiante bosco di lecci e querce. Sulla parete verticale, esposta a Nord, si aprono due grotte.
Una stretta mulattiera permette di scendere fino in fondo all’anfiteatro naturale. La dolina
gode di uno stabile equilibrio faunistico.
Gargano. Si trova a 4 Km a nord-est di San Nicandro Garganico. Nota solo a pochi studiosi
e in via di definitiva sistemazione, la Grotta nasconde nelle sue viscere un volto riflesso e
speculare della bellezza garganica, schiva, riservata e nello stesso tempo ariosa
e lussureggiante. Stalattiti, stalagmiti, “ visioni e immagini” si susseguono in un crescendo che stordisce.
Grotta Pian della Macina
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S.Giuseppe
quaresima
La fiera di Ottobre
I falò
17 giugno
Festa del Santo Patrono
Il carnevale
I
sannicandresi sono molto legati alle loro tradizioni: perderle
sarebbe come perdere la propria identità, perciò con orgoglio
e con tenacia la tramandano ai giovani. Tra queste i Falò in
onore di S. Antonio Abate (17 gennaio), S. Sebastiano (20 gennaio) e
S. Biagio (3 febbraio); la Fiera di Ottobre, il Carnevale, la Festa in
onore del Santo Patrono (17 giugno). I falò si accendono per le strade e nelle piazzette antistanti le chiese che custodiscono le statue
dei santi. Attorno ai falò si festeggia con canti, balli e cibo preparato e offerto comunitariamente: ceci abbrustoliti, carne secca, dolci
tradizionali. La Fiera di Ottobre esercita un forte richiamo per
tutti i paesi garganici. Nei giorni 1, 2, 3 ottobre gente numerosa si
reca in piazza ad acquistare prodotti tipici e per vivere l’ultimo
momento di frenesia prima del lungo inverno. Il Carnevale sannicandrese coinvolge tutti: uomini, donne e bambini si riversano per le
strade mascherandosi con abiti tradizionali e costumi più moderni.
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“I fav rummunnat’”
“U pan’ cott’”
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pan’ cott’: E’ un piatto che si può realizzare in ogni periodo dell’anno semplicemente cambiando le verdure. Ingre-
dienti : verdura (rape, cicorie, zucchine, ecc.), pane raffermo, patate, qualche pomodoro, cipolla cruda.
av’ rummunnat’: Sopra un fuoco lento ma costante, si cuoce questo legume fino a renderlo una purea vellutata e morbida con la quale si condisce la pasta. Ingredienti: fave secche sgusciate, cipolla, pomodori, olio di oliva.
“Pan
“U casckavadd’”
e
p’mm’dora”
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1festa del lavoro 2
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“U Cunciurtin’”
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urante il carnevale sannicandrese musici e
maschere intrecciano balli e canti del folklore
locale: canti di “nniuria, d’amore, serenate,” costituendo un vero e proprio “cunciurtin” con strumenti
tipici : nacchere, tamburelli, frullaù (flauti di canna), fisarmoniche, chitarre battenti, mandolini.
Sostando nelle piazze principali, attorniati dalla
gente in festa, viene rappresentata anche una
sorta di commedia dialettale popolare “U
ditt” (rifacimento locale, fin dal 1900, delle maschere della commedia dell’arte in cui sono personaggi obbligati l’Angelo, il demonio e Pulcinella) ,
dove storielle locali vengono sviscerate e presentate con ironia, come le antiche satire .
Pastor e pacchiana
La tarantella
T
ra i balli del folklore sannicandrese è da ricordare la Tarantella che veniva fatta in occasione del fidanzamento tra il pastore e la pacchiana, atto a suggellare la loro promessa d’amore e lu
“Zompa zumpitt” fatto in occasione della mietitura
del grano, la raccolta delle olive, e dell’uva.
I
l costume tradizionale “la Pacchiana” risale al
1700 e usato come abito nuziale fino al 1930.
La gonna di panno, con pieghe fittissime, è orlata
da fascioni colorati (ceto basso) e di oro (ceto
alto). Porta inoltre un ampio grembiule; sulle spalle
“u muqquator” e “u cutredd” di panno scarlatto o
verde. I capelli sono annodati a mò di “tupp” con
pettine d’argento e “trumulent”; al collo indossa
lunghe collane di oro e spille di varia foggia.
Facit’li ballà sti duij uagliul, ten’ la tarantella sott’ a li pid’
Quann’ m’nzor’ ij’ ch’ bella festa caia fa
Nu tomm’l d’ canigghia tutt’ li porc’ aia mm’tà!
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ascensione
pentecoste
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SS. Trinità
Piscina “Portone Perrone”
Parco giochi “S.Michele”
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ella città di San Nicandro Garganico è
possibile visitare alcune strutture di
carattere sociale a servizio della comunità
locale.
Presidio ospedaliero “San Raffaele”
In località Portone Perrone, verso San Severo, è sita la Piscina Provinciale nella quale ha
sede una intensa attività sportiva relativa al
nuoto e a tutte le discipline ad esso collegate.
Un Presidio Ospedaliero con reparti di lunga
degenza ospita anziani ed ammalati che necessitano di cure particolari.
Per bambini, anziani e tutta la comunità di
San Nicandro è stato recentemente allestito
un Parco in zona S. Michele di cui porta il
nome: ricco di alberi frondosi, il parco è arricchito di giochi per i più piccoli e, durante
l’estate, ospita concerti e serate musicali.
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Scuola Secondaria di I grado “D’Alessandro Vocino”
Biblioteca comunale
Museo Etnografico della civiltà contadina“
A. Petrucci”
Scuola elementare di piazza IV novembre
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a città di San Nicandro ospita due Istituti per Scuole dell’ Infanzia, un istituto per la Scuola
secondaria di I grado, e poco distante dal centro abitato, in località Portone Perrone, un
Campus, che accoglie vari indirizzi di Scuole Secondarie di II grado.
In un’ ala del Castello Federiciano ha sede l’unica Biblioteca Comunale, dove, in una antica e suggestiva atmosfera medioevale, sono conservati testi di antichi e moderni scrittori sannicandresi, della
Capitanata e Nazionali. Accanto alla biblioteca è possibile visitare il Museo Etnografico della civiltà contadina e pastorale dell’antico Borgo sannicandrese
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assunzione
Campo sportivo “S. Giacomo”
Associazione “C.S.D Football Sannicandro”
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agazzi, giovani ed adulti sannicandresi si recano presso il
Campo Sportivo Comunale “S. Giacomo” per organizzare
ed espletare tornei di calcetto, di calcio, corsa, tiro con
l’arco.
Il campo, sempre aperto, è animato in ogni ora della giornata da
allenamenti organizzati dalle varie società calcistiche e sportive
presenti sul territorio e da allenamenti individuali o di piccoli
gruppi di appassionati allo sport. Dunque “Mens sana in corpore
sano” è il motto che i sannicandresi hanno volentieri adottato!
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’economia agricola locale si basa essenzialmente su prodotti che,
oltre a soddisfare la richiesta del territorio, vengono anche esportati sui mercati nazionali ed europei.
Tra questi ricordiamo il pomodoro, chiamato “l’oro rosso”: viene utilizzato
in larga parte per conserve, salsa e pelati, prodotti molto apprezzati per
la loro genuinità; l’uva, utilizzata sia a tavola sia per la produzione di un
ottimo vino locale; le olive per l’eccellente olio extravergine, assai richiesto per le sue proprietà organolettiche; il girasole ed ampie colture di
grano che arricchiscono l’economia del paese.
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1fiera di ottobre 2fiera di ottobre 3fiera di ottobre 4
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Chiesa di S. Maria di Monte Devio
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i particolare interesse artistico- architettonico e storico è la chiesa di Santa
Maria di Monte Devio sul monte omonimo
(il monte dove nasce il sole a 264 s.l.m.) E’
un’importante testimonianza del Romanico pugliese in cui si custodiscono affreschi datati XI –
XIII secolo, di ispirazione bizantina, raffiguranti
vescovi, santi e una Madonna Nera, realizzati con
la tecnica “ a secco”. Il complesso ha una pianta
a croce ( basilica) con tre navate e l'abside. Il
monumento è stato dichiarato dall’UNESCO patrimonio artistico dell’umanità.
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tutti i santi
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Cristo Re
Costa del Gargano: Arco di S. Felice
Rodi Garganico
Santuario di S.Pio
Parco naturale “Isole Tremiti”
Foresta Umbra
Monte Sant’Angelo - Grotta di S. Michele Arcangelo
Vieste
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Immacolata Con.
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