Protocollo: piano nazionale anticorruzione

PROTOCOLLO 1
PROTOCOLLO DI PREVENZIONE DEI REATI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
di cui alla legge n. 190 / 2012
- Piano di Prevenzione della Corruzione -
1. PREMESSA E DEFINIZIONI
Al fine di dare attuazione alle norme contenute nella l. n. 190 / 2012 (Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione) gli enti di diritto privato in
controllo pubblico, sono tenuti ad implementare adeguate misure organizzative e gestionali.
Per evitare ridondanze qualora adottino già modelli di organizzazione e gestione del rischio sulla base del
d.lgs. n. 231 del 2001 nella propria azione di prevenzione della corruzione possono fare perno su di essi, ma
estendendone l’ambito di applicazione non solo ai reati contro la pubblica amministrazione previsti dalla l. n.
231 ma anche a tutti quelli considerati nella l. n. 190 del 2012; tali parti dei modelli di organizzazione e
gestione, integrate ai sensi della l. 190 del 2012 e denominate “Piani di Prevenzione della Corruzione”
debbono essere trasmessi alle amministrazioni pubbliche vigilanti ed essere pubblicati sul sito istituzionale.
Gli enti di diritto privato in controllo pubblico devono inoltre nominare un responsabile per l’attuazione dei
propri “Piani di Prevenzione della Corruzione” che può essere l’organismo di vigilanza previsto dall’art. 6
del d.lgs n. 231 del 2001 nonché definire dei meccanismi di accountability che consentano ai cittadini di
avere notizie in merito alle misure di prevenzione della corruzione adottate e alla loro attuazione.
Il presente protocollo ha come obiettivo quello di fornire ai dipendenti, amministratori, dirigenti,
collaboratori e consulenti (di seguito congiuntamente i “Destinatari”) di Mille Miglia S.r.l., i principi
procedurali da osservare al fine di prevenire la commissione di reati contro la pubblica amministrazione
contemplati nella l. n. 190 / 2012.
2.
PRINCIPI DI COMPORTAMENTO
Il presente protocollo, costituente parte integrante del modello di organizzazione gestione e controllo
adottato da Mille Miglia S.r.l., è volto a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni di Mille
Miglia S.r.l. al fine di prevenire il coinvolgimento della Società in reati contro la Pubblica Amministrazione
di cui alla l. n. 190 / 2012.
A tal fine, tutti i Destinatari si devono, innanzitutto, astenere dal tenere condotte tali da integrare le
fattispecie di reato contemplate dalla l. n. 190 / 2012 o anche solo il pericolo di integrazione delle stesse.
I Destinatari si devono, altresì, attenere, in generale:
a tutte le applicabili disposizioni di legge e di regolamento;
alle previsioni dello statuto di Mille Miglia S.r.l.;
al Codice Etico;
alle procedure aziendali.
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In particolare, al fine di prevenire la commissione di reati contro la Pubblica Amministrazione di cui alla l. n.
190 / 2012 dovrà essere osservato, da parte di tutti i Destinatari, il seguente procedimento.
Art. 314 c.p. Peculato
Ai Destinatari che rivestano la qualifica di pubblico ufficiale o di incaricato di un pubblico servizio e che, per
ragione del loro ufficio o servizio hanno il possesso o comunque la disponibilità di danaro o di altra cosa
mobile altrui (ovvero qualsiasi cosa suscettibile di essere trasportata da un luogo ad un altro), è vietato
appropriarsene, anche solo allo scopo di fare uso momentaneo della cosa, e dopo l'uso momentaneo
restituirla immediatamente. Ai Destinatari aventi la predetta qualifica è vietato nello specifico comportarsi
verso le cose che posseggono in ragione del loro ufficio o servizio come se fossero proprie ponendole sotto
la propria o l’altrui disponibilità e compiendo sulle stesse atti di disposizione a cui il mero possessore non è
autorizzato. È pertanto vietata la fuoriuscita delle dette cose dalla sfera di disponibilità e controllo del
proprietario, ma anche il comportarsi nei confronti della cosa in modo provvisorio come proprietari
realizzando finalità estranee agli interessi del proprietario come il perseguimento di proprie utilità
economiche. I Destinatari sono, in altre parole, tenuti ad astenersi dalla estromissione totale dei beni in
questione (denaro o cosa mobile altrui) dal patrimonio dell’avente diritto con conseguente indebito
incameramento; ne consegue il divieto della loro alienazione, dissipazione, ritenzione, nascondimento o
rifiuto di restituzione. Ai Destinatari è infine altresì vietata la destinazione delle cose in oggetto ad uno scopo
diverso da quello originariamente previsto al fine di conseguire scopi estranei alle finalità istituzionali delle
stesse.
Art. 320 c.p. Corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio.
Ai Destinatari che rivestano la qualifica di incaricato di un pubblico servizio è fatto divieto di ricevere per
l'esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri, indebitamente, per sé o per un terzo, denaro o altra utilità o di
accettarne la promessa.
Agli stessi è fatto divieto di omettere o ritardare un atto del proprio ufficio, ovvero compiere un atto
contrario ai doveri di ufficio, per ricevere, per sé o per un terzo, denaro od altra utilità, o di accettarne la
promessa.
Art. 346-bis c.p. Traffico di influenze illecite
Ai Destinatari è vietato sfruttare relazioni esistenti con un pubblico ufficiale o un incaricato di pubblico
servizio per farsi dare indebitamente o far promettere a sé o ad altri, denaro o altro vantaggio patrimoniale
come prezzo della propria mediazione illecita verso il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio
ovvero per remunerarlo, in relazione al compimento di un atto contrario ai doveri di ufficio o all'omissione o
al ritardo di un atto del suo ufficio.
3.
PROCEDIMENTO
I rapporti con la Pubblica Amministrazione sono tenuti, in nome e per conto di Mille Miglia S.r.l.,
esclusivamente da Destinatari debitamente autorizzati per iscritto, con specifica dei poteri e degli eventuali
limiti.
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Le operazioni con la Pubblica Amministrazione che comportano l’impiego di risorse economico/finanziarie
di Mille Miglia S.r.l. devono, in ogni caso, avere una causale espressa e legittima ed essere autorizzate, in
tutti gli aspetti (ivi compreso il relativo budget), dall’organo amministrativo.
E’ fatto divieto a qualunque dei Destinatari di effettuare o promettere (così come di ricevere o accettare la
promessa di) dazioni di denaro o di altra utilità, di qualsiasi tipo, in favore di (o da) soggetti appartenenti alla
Pubblica Amministrazione, se non, in quest’ultimo caso, di modico valore, non eccedenti le normali pratiche
commerciali o di cortesia, autorizzate da un diversa funzione aziendale e mai, comunque, rivolta ad acquisire
trattamenti di favore nella conduzione di qualsiasi attività o che sia volta ad influenzare l’indipendenza di
giudizio del promissario, beneficiario o di Mille Miglia S.r.l. o ad ottenere un qualsiasi vantaggio dagli stessi
soggetti.
Tutte le informazioni alla Pubblica Amministrazione devono essere trasmesse da Destinatari all’uopo
autorizzati, controllate dal superiore gerarchico ed essere sempre veritiere e corrette.
4.
FORMAZIONE
L’OdV di Mille Miglia S.r.l. procederà, con periodicità almeno annuale, all’organizzazione e tenuta di corsi
– obbligatori per tutti i Destinatari volti a renderli edotti dei comportamenti integranti le fattispecie di reato
di cui alla legge n. 190 / 2012, delle relative sanzioni, della normativa di settore e delle misure concretamente
adottate e prescritte da Mille Miglia S.r.l. al fine di evitare la commissione delle fattispecie delittuose in
parola.
La Società provvede a rilasciare, per ciascun Destinatario, apposita documentazione attestante la
partecipazione ai corsi.
5.
SEGNALAZIONI DI IRREGOLARITÀ
Tutti i Destinatari devono segnalare ai propri superiori gerarchici e, in ogni caso, all’OdV eventuali
operazioni – da chiunque poste in essere – potenzialmente a rischio di commissione di reati contro la
Pubblica Amministrazione di cui alla legge n. 190 / 2012, fornendo, ove possibile, tutta la pertinente
documentazione.
6.
RESPONSABILE ANTICORRUZIONE
L’organismo di vigilanza di Mille Miglia S.r.l., previsto dall’art. 6 del d.lgs 231 del 2001, riveste la funzione
di responsabile dell’attuazione del piano di prevenzione della corruzione.
Quest’ultimo provvederà i.a.: a) a definire dei meccanismi di accountability che consentano ai cittadini di
avere notizie in merito alle misure di prevenzione della corruzione adottate e alla loro attuazione e b) a
trasmettere il Piano di Prevenzione della Corruzione all’Amministrazione Pubblica vigilante affinché sia
anche pubblicato sul sito istituzionale.
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