1 - lombardia. fondi psr, fava: noi virtuosi, no a rigurgiti centralisti 2

03 GENNAIO 2015
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1 - LOMBARDIA. FONDI PSR, FAVA: NOI VIRTUOSI, NO A RIGURGITI
CENTRALISTI
2 - LOMBARDIA. EDILIZIA SCOLASTICA, APREA: IN STATUTO CITTÀ
METROPOLITANA FORTE AMNESIA
3 - LOMBARDIA. ZUCCHERO, FAVA: CRISI COMPARTO PENALIZZA
ANCHE NOSTRA REGIONE
4 - LOMBARDIA. CONVEGNO FAMIGLIA, CAPPELLINI: PORTARE
AVANTI VALORI IN CUI CREDIAMO NON È DISCRIMINARE
1 - LOMBARDIA. FONDI PSR, FAVA: NOI VIRTUOSI, NO A RIGURGITI
CENTRALISTI
ASSESSORE: NORD ATTENTO A FAR FRUTTARE RISORSE IN AGRICOLTURA
(Ln - Milano, 03 gen) "Trovare soluzioni utili affinché i fondi destinati
all'agricoltura possano soddisfare le esigenze delle Regioni più virtuose,
come lascia intuire il ministro Maurizio Martina, è meritorio. Ma questo
assunto non sia il pretesto per centralizzare ulteriormente una materia di
competenza regionale come l'agricoltura. Non avrebbe alcun senso".
L'assessore all'Agricoltura della Lombardia Gianni Fava pone
l'attenzione sul rischio di un rigurgito di centralismo, "verso un ministero
che i cittadini avevano scelto in massa di sopprimere".
PROGRAMMAZIONE EFFICACE PER INVESTIMENTI - I dati sugli investimenti
legati allo Sviluppo rurale indicano, al solito, un Nord in grado di
mettere a frutto le risorse destinate all'agricoltura. "Nel 2014 – ricorda
Fava - la Lombardia si conferma ai vertici della capacità di spesa dei
fondi erogati dal Programma di sviluppo rurale, con il 90,7% dell'utilizzo,
dietro solamente alla Provincia Autonoma di Bolzano". Questo denota,
per l'assessore, sia "lungimiranza delle imprese nel compiere
investimenti" che "una programmazione efficace, che pone al centro le
esigenze de mondo agricolo".
CHI SPENDE BENE NON SIA PENALIZZATO - Da qui, dunque, i risultati
positivi. "Deve essere altrettanto pacifico - puntualizza Fava - che se ci
sono Regioni che spendono bene i fondi disponibili, queste non devono
essere penalizzate dalle scelte del Governo. Piuttosto, se si vuole
assecondare lo slancio imprenditoriale dell'agricoltura del Nord, che
contribuisce largamente ai numeri importanti dell'agroalimentare
Made in Italy, il ministero guidato da Martina ci sia di sostegno, in modo
che la Lombardia possa partire con i bandi del nuovo Psr, che è già
stato pubblicato sul sito e che attende solo l'imprimatur da Bruxelles".
SUBITO IL VIA AL PSR - Fava sollecita il Mipaaf "a desistere dall'idea
scellerata di ottenere un via libera dei Programmi di sviluppo rurale di
tutte le Regioni alla fine di giugno, ma di fare pressioni su Bruxelles
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affinché la Lombardia, che per prima ha depositato il Psr, possa avviare
i primi atti concreti a beneficio delle imprese agricole". (Ln)
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2 - LOMBARDIA. EDILIZIA SCOLASTICA, APREA: IN STATUTO CITTÀ
METROPOLITANA FORTE AMNESIA
L'ASSESSORE: REGIONE HA MESSO A DISPOSIZIONE OLTRE 34 MILIONI
(Ln - Milano - 03 gen) "La situazione dell'edilizia scolastica nella
provincia di Milano denunciata dal Corriere della Sera nell'edizione
Milano di oggi, mostra come la nuova Città Metropolitana debba
occuparsi prioritariamente delle funzioni assegnatagli dal Governo
attraverso la legge Delrio. Invece, nel suo statuto c'è una sorprendente
amnesia su questa funzione fondamentale, mentre si citano con
interpretazioni estensive funzioni relative al mercato del lavoro che
sono ancora di competenza costituzionale della Regione, fintanto che
non riusciranno a modificare il Titolo V". Lo dice oggi Valentina Aprea,
Assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro dopo la pubblicazione sul
quotidiano di via Solferino di un servizio sui disservizi relativi alla gestione
degli edifici scolastici nel milanese.
"La città metropolitana - spiega ancora Aprea - non può esimersi
dall'esercitare le proprie competenze. Ci aspettiamo che inizi un
presidio puntuale ed effettivo di una funzione a lei assegnata in forza di
legge per assicurare a tutti gli studenti una ripresa dell'anno scolastico
in ambienti accoglienti e sicuri".
SEGNALATI RISCHI EVIDENTI - "Purtroppo da tempo segnaliamo gli
evidenti rischi su questi temi anche per l'azione di un Governo neocentralista, che ha annunciato oltre 4 miliardi di finanziamenti, ma ne
ha messo finora a disposizione un quarto prosegue l'assessore lombardo
-. Con minore clamore rispetto al Governo, ma con il solito spirito di
responsabilità, Regione Lombardia" prosegue l'assessore Aprea "ha
messo a disposizione da subito 2 milioni per interventi urgenti e altri 32,5
milioni per il 2015. In questo modo, da una parte la Regione dà priorità
alla messa in sicurezza degli edifici; dall'altra parte finanzia
l'innovazione: banda larga, risparmio energetico, multifunzionalità degli
spazi, all'organizzazione innovativa della scuola".
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SERVE RIFLESSIONE - "Il Governo, i neo centralisti e i neo statalisti di
ritorno ora - conclude Aprea – dovrebbero riflettere sulla ripartizione
istituzionale delle competenze". (Ln)
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3 - LOMBARDIA. ZUCCHERO, FAVA: CRISI COMPARTO PENALIZZA
ANCHE NOSTRA REGIONE
ASSESSORE: INUTILI RISORSE SE COLTURA È SENZA PROSPETTIVE
(Ln - Milano, 03 gen) Sulla crisi del comparto bieticolo saccarifero e
sull'allarme lanciato dal Gruppo Maccaferri per il rischio di chiusura
dello stabilimento Eridania Sadam di San Quirico (Parma) interviene
anche l'assessore all'Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava,
"fortemente preoccupato perché l'area di conferimento delle
barbabietole a San Quirico abbraccia anche parte del Mantovano e
del Cremonese".
MEGLIO RILANCIO A LIVELLO UE - L'assessore Fava parla, tuttavia, di una
crisi annunciata. "Durante il negoziato sulla Pac - ricorda - per mesi alla
Conferenza delle Regioni ho sostenuto che destinare risorse
dell'accoppiato a una coltura senza prospettive come quella della
barbabietola non avrebbe avuto senso, perché l'Italia scontava la
zavorra di folli accordi, presi nel 2006 in materia di dismissione del
settore bieticolo saccarifero. Semmai, la strada da seguire in un paese
normale era quella di rinegoziare a livello comunitario una politica di
rilancio, in assenza della quale i 17,1 milioni di euro che sono stati
deliberati per la bieticoltura nella riforma della Pac risultano inefficaci,
se non inutili".
SENZA AIUTI NESSUN INTERESSE A INVESTIRE - Secondo l'assessore
lombardo, "paghiamo purtroppo la miopia di chi vive alla giornata,
senza avere chiaro un quadro generale dei problemi dell'agricoltura
del Nord e non solo in questo caso". Nel caso specifico di Eridania
Sadam, che denuncia una filiera saccarifera "fortemente a rischio",
Fava non ha dubbi. "La posizione evidenziata dal Gruppo Maccaferri riconosce - dimostra chiaramente, se mai ce ne fosse ulteriore prova,
che senza fondi pubblici nessuno ha interesse a produrre in Italia.
Parliamo di zucchero oggi, ma si potrebbero purtroppo fare altri
esempi. E tutto questo è il risultato di decenni di politiche sbagliate, che
ci hanno fatto perdere qualsiasi forma di sovranità alimentare nel
settore bieticolo saccarifero".
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POLITICHE DISSENNATE - "Solo 20 anni fa - prosegue l'assessore lombardo
- eravamo ai primi posti nel mondo per produzione di zucchero, ma
con una politica dissennata, che ha penalizzato prevalentemente gli
agricoltori e i contoterzisti del Nord, siamo passati dall'autosufficienza in
termini di produzione a diventare un paese puramente importatore,
che dipende quasi totalmente dalla produzione straniera". (Ln)
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4 - LOMBARDIA. CONVEGNO FAMIGLIA, CAPPELLINI: PORTARE
AVANTI VALORI IN CUI CREDIAMO NON È DISCRIMINARE
ASSESSORE: IN ATTO GRAVE STRUMENTALIZZAZIONE POLITICA
(Ln - Milano, 03 gen) "Il convegno promosso legittimamente e
convintamente da Regione Lombardia ha come unico scopo quello di
riflettere sul valore e sul futuro della famiglia naturale, che per noi
rappresenta il modello cardine di famiglia". Lo dice Cristina Cappellini,
assessore alle Culture, Identità e Autonomie di Regione Lombardia in
merito alle polemiche scaturite sul convegno dal titolo 'Difendere la
famiglia per difendere la comunità' che si terrà in Regione Lombardia il
17 gennaio prossimo.
ASSURDE POLEMICHE E STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE - "Il tema - ha
continuato l'assessore - è di grande importanza e di forte attualità
perché la famiglia rappresenta da sempre il nucleo principale e la
base fondante delle nostre comunità. Abbiamo il diritto e il dovere,
come cittadini e rappresentanti delle istituzioni, di promuovere il
modello di famiglia e di società in cui crediamo, senza intenti
discriminatori". "Al contrario - ha concluso l'assessore - le offese, le
minacce e le reazioni scomposte a cui stiamo assistendo, da parte di
chi non la pensa come noi, sono sintomo di intolleranza, oltre che il
frutto di una strumentalizzazione politica a cui rispondiamo con la
serenità d'animo di chi esprime democraticamente e pacificamente le
proprie idee". (Ln)
rft
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