invito nati per vivere - Istituto Comprensivo "Armando Diaz"

UMBRIA
1
Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria
Direzione Generale
2
INDICE
::::::::::::::
1.
2.
3.
introduzione
percorso di ascolto e partecipazione:
buone pratiche regionali
3
percorso di ascolto e partecipazione
Questo ufficio, già in sede di primo rapporto di riflessione presentato al MIUR
(settembre u.s.) aveva sottolineato la preoccupazione che fra le criticità possibili potesse
esservi quella del disinteresse generale , trattandosi di regione che non presenta grandi
dinamicità emergenziali urbane ed era quindi obbligatorio stimolare il dibattito con un
programma chiaro di coinvolgimento istituzionale: più che il mondo delle scuole in quanto
tali (peraltro già intercettabili attraverso le specifiche modalità attivate dal MIUR) o la
componente studentesca che si immaginava avrebbe dato comunque il contributo atteso si
trattava di avvicinare platee di potenziali di interlocutori “passivi” che avrebbe preferito
“essere raggiunto” piuttosto che passare spontaneamente “all’attacco”.
Le forme progettate e realizzate dunque sono state:
Dibattito pubblico
• organizzato da enti locali o associazioni ( Orvieto, Terni, Massa Martana,
Città di Castello, ecc);
• organizzato da singoli istituti o reti di essi (I.C.Deruta , I.C. Passignano, Liceo
Donatelli, I.C. Norcia e Valnerina, Rete scuole Comune di Gubbio ecc);
L’intero programma è rinvenibile in cronologia sull’apposito spazio del nostro sito Web :
http://istruzione.umbria.it/id.asp?CatID=La Buona Scuola&action=search&page_no=2
Convegni partecipativi tematici:
•
Consulte studentesche
•
Assemblee sindacali su
(http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=320
specifiche tematiche della Buona scuola
7) :sia Perugia che Terni (raccolta di
ed altro
riflessione in classe con gli studenti sui
(http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=320
documenti pubblicati dal MIUR sulla
4): realizzate dal 6 al 22 ottobre, tredici
“Buona Scuola” per la formulazione di
assemblee pubbliche pari ai distretti in
istanze da affidare per delega ai
cui si divide il territorio della regione;
rappresentanti d'istituto);
4
•
digitale tramite la preesistente
Educazione fisica e Sport
(http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=320
piattaforma didattica creata in occasione
9): due convegni in altrettante province
del progetto “Nativi digitali”
per presentare e discutere le specifiche
(http://www.didatticainclusivaumbria.it/)
progettualità che, rappresentano "il nodo
realizzato nel 2012/13. La sintesi dei loro
strategico e fattore di continuità con il
contributi viene pubblicata nella sezione
Piano "La Buona Scuola;
dedicata sito web USR.
•
•
Evento di consultazione
World Cafè - La “Buona
pubblica in forma di incontro dibattito
Scuola” per le lingue. Iniziativa di
sulla valutazione del sistema scuola
promozione e diffusione del Piano
(http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3233
nazionale “La Buona Scuola” in forma di
): momenti aperti di riflessione comune,
sulle tematiche connesse
per far emergere e raccogliere istanze di
all’insegnamento delle lingue e del
criticità regionali sui temi proposti;
miglioramento delle competenze
•
plurilingui(http://istruzione.umbria.it/id.a
Forum di ascolto e
sp?id=3223);
consultazione su piattaforma moodle
•
dedicata - Cinque tutor formatori per le
OpenSchool ADi Umbria 2014
tecnologie hanno attivato con i rispettivi
c/o l liceo Majorana
gruppi di docenti dei forum di discussione
27/10/2014(http://istruzione.umbria.it/id.a
sulle tematiche connesse all’innovazione
sp?id=3214)
Convegni per categorie e/o stakeholders
•
Iniziativa di promozione nell’ambito della manifestazione "Eurochocolate
2014” (http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3225): proposto un barcamp a soggetto
“scuola”, che permette a chiunque, con il coordinamento di alcune figure di riferimento, di
“salire in cattedra” e proporre argomenti, soluzioni, sollevare criticità. Un modo originale
per ascoltare più voci non formali evitando di concentrare il dibattito attorno a figure di
esperti. Tematiche: La Buona Scuola fondata sul lavoro; La scuola per tutti, tutti per la
scuola; Sblocca scuola; La Scuola digitale; Cultura in corpore sano ;
5
•
Attività dedicata ai genitori - incontro-dibattito
(http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3220)
•
Raccolta di pareri dai docenti (http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3242):
Raccolta di idee sul documento nazionale
•
Incontri di riflessione rivolto ai dirigenti scolastici (Perugia e
Terni)(http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3221)
•
Iniziative su stampa e TV:
•
Intervista responsabile USR (Petruzzo ) al TG3 Umbria:
http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3227
•
Intervista responsabile USR (Petruzzo) al messaggero (in quattro puntate)
http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3211
Questa è analiticamente la filosofia organizzativa e d’impatto progettata e realizzata.
Vediamo di seguito le impressioni che se ne è avuta da osservatori esterni o protagonisti
dei vari momenti.
Il percorso di ascolto quali numeri complessivi di partecipazione ha avuto? In buona
sostanza, l’esperienza ha confermato quello che si poteva prevedere. Partecipazione estesa
di “Consulte” e dirigenti scolastici (ai vari momenti, salvo quello finale con il MIUR per
questioni contingenti).
In particolare gli istituti scolastici da questi diretti, hanno sviluppato iniziative anche
coinvolgendo gli enti locali: si esemplifica quello della Valnerina (Norcia) , zona “interna”
quindi lontana dalle città; ma la stessa Orvieto, anch’essa zona interna e disagiata, che ha
avuto addirittura due momenti (di associazionismo e di conduzione istituzionale), quale
esempio di buona affermazione anche dell’apporto degli enti sul territorio (oltre cento
dirigenti e docenti provenienti da numerose scuole hanno partecipato al convegno ADI).
Naturalmente esiste il rovescio della medaglia: non molta estesa quella dei docenti (singoli
ed in associazioni); dei genitori (anch’essi singolarmente ed in associazione); dei cittadini.
Il fenomeno è stato attenuato solo da alcune intuizioni felici, quali quella di offrire specifici
spazi di comunicazione che ampliassero l’impatto (per esempio legando le iniziative
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pubbliche -settimana della buona scuola-ad eventi celebrativi autonomi del territorio
(Eurochocolate 2014); oppure raccogliendo schede di proposte da parte di singoli docenti (cfr
raccolta di idee – ante); collegando l’intervento dei genitori alla rappresentanza nei consigli
di classe (cfr link ante: attività dedicata ai genitori). E’ indubbio tuttavia che le idee raccolte
per tale strada non sono state molte, nondimeno è possibile che l’indubbia pubblicità che la
vetrina ha offerto possa aver implementato la partecipazione dei singoli o comunque il loro
interesse al fenomeno.
Di contro sono stati opportuni ed interessanti, a nostro avviso, i documenti che sono stati
prodotti su specifiche questioni o da particolari categorie: educazione fisica e sport; sintesi
delle Consulte; documento sulle lingue; rete scuole di territorio, ecc.
Nessuna criticità “emergenziale” nel senso che non si sono avuti fenomeni di protesta
sterile o inutilmente aggressiva.
In conclusione si è avuta la più che certezza di aver intercettato i territori (anche quelli
periferici) , entrambe le province e le categorie. Resta sempre difficile avvicinare in modo
soddisfacente gli stakeholders generici, atteso anche che la scuola rimane “comunità” a se
stante e non può essere sempre surrogata, sul piano partecipativo, dall’amministrazione.
LA SINTESI RAGIONATA DEI CONTRIBUTI E’ RIPORTATA NEL QUADRO “Temi principali
emersi”.
L’USR è stato protagonista assoluto. Per aver progettato, stimolato, coordinato, ma anche
per essere stato presente con proprie rappresentanze praticamente sempre sul territorio.
Merito delle contenute dimensioni della regione ma anche del pregresso forte rapporto
istituzionale che lo stesso USR ha sempre avuto con il territorio e con gli operatori del
medesimo.
7
Di contro, l’inevitabile rilassamento conseguito alla giornata di incontro con il MIUR del 3
novembre a Terni (http://istruzione.umbria.it/id.asp?id=3243) che è stata vista un po’ come
una conclusione.
Si ringraziano comunque tutti i colleghi che hanno dato il loro forte contributo anche
perché l’USR dell’Umbria sconta l’assenza di staff dirigenziale amministrativo ed è quindi
naturale che altre attività hanno assorbito l’attenzione dell’unico responsabile.
Il documento presente (e buona parte di quelli istruttori), sono stati redatti dal sottoscritto
e dallo staff di collaborazione (docenti comandati e dirigenti tecnici) . Non si è data visibilità
ad un gruppo specifico di lavoro, perché a causa delle ridotte dimensioni vi è necessaria
promiscuità di funzioni, ma si è costituito invece un indirizzo dedicato per facilitare
l’attività di comunicazione. Molti dibattiti sono stati registrati e si è operata anche una
sintesi video delle parti più significative che sono state rese pubbliche in alcune occasione
di incontro: http://we.tl/vuPv72RQmO
Si ha motivo di ritenere che le iniziative progettate siano state in massima parte censite sul
sito anche se non tutti hanno rilasciato il documento di sintesi (comunque prodotto).
In questa sezione va anche dato risalto alla enorme professionalità
dimostrata sia sul piano della comunicazione che sull’organizzazione di
eventi da parte del personale docente distaccato preso l’USR: prof. Cencetti;
Proff.sse Neglia, Monaco, Gambacorta. La qualità delle tematiche proposte
e discusse sul piano della valutazione, delle lingue, della scuola digitale ecc,
nonché la capacità di coinvolgimento delle figure importanti del territorio
(studenti, mondo del lavoro, ecc), hanno dimostrato al di là di ogni
ragionevole dubbio che il “sistema” non può essere privato di queste
professionalità di cui si auspica una piena incardinazione nella struttura di
governo in uno con il processo di riforma della buona suola
Indicatore di stima: attesa la forte comunicazione bidirezionale e circolare non è stato
necessario monitorare con sistemi di rilevazione specifici il taso di partecipazione. Esso può
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essere agevolmente ricondotto al: 60% dirigenti scolastici; 80% studenti rappresentanti
consulte; 40% studenti non rappresentanti; 30% Comuni ; percentuali fisiologiche di
genitori e insegnanti; più importanti categorie di rappresentanza (associazioni datoriali);
moltitudine di cittadini (attraverso articoli e TV) ma senza riscontro diretto.
In buona sostanza pur con i limiti indicati, è possibile dare un giudizio soddisfacente sui
livelli di partecipazione e di informazione realizzati.
Temi principali emersi dal processo di ascolto e discussione: dai documenti
rilasciati e dalle sintesi valutative espletate con i collaboratori via via che il processo si
realizzava è possibile indicare le seguenti proposte di riflessione di sintesi, fermo restando
che i documenti in formato integrale solo allegati in cartella zip al presente rapporto:
Raccolta di pareri dai docenti:
La consultazione pubblica ha previsto momenti aperti di riflessione comune, per far
emergere e raccogliere istanze di criticità regionali. La raccolta dei pareri on-line invece è
stata posta in essere attraverso un invito e un format dell’USR per l’Umbria alla mailing list
dei singoli docenti dello staff, dandone pubblicità attraverso il portale istituzionale dello
stesso. Il dibattito è stato molto articolato e ha messo in evidenza le seguenti criticità:
• matrice tecnocratica del piano scuola, subordinato al mondo economico e alla logica
mercantile..;
• Gli organi collegiali non hanno più motivo di continuare a esistere così come sono
perché necessitano di un ripensamento all’interno del governo della scuola;
• Il criterio meritocratico esaspera, nel mondo della scuola, le componenti della
competizione, della settorialità laddove la comunità educativa e la natura del
processo di apprendimento-insegnamento hanno bisogno dell’esatto contrario.
• Si può riportare la creatività in classe (musica, arte e corpo) senza ripensare i
curricoli di riferimento, le strutture, i laboratorî e le modalità di insegnamentoapprendimento o senza un adeguato stanziamento di risorse per innovare la
didattica?
• Le differenziazioni si devono fondare su criterî certi, sicuri e trasparenti.
• Molti docenti si dicono soddisfatti di essere stati pienamente inclusi, dopo tante
lotte, nell’ampio piano di assunzioni a tempo indeterminato previsto per l’A.S.
2015/16, Ribadiscono che il concorso deve essere il canale di reclutamento del
personale docente.
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• Il merito deve essere premiato. Si esorta il MIUR a portare a termine questo
percorso, contro ogni disfattismo e polemica sterile che da qui in avanti vi si
opporrà.;
• Molto apprezzata l’assunzione dei 15.000 precari ma con le condizioni di una prova
pratica in cui esemplificare simulazioni che mettano in luce e “misurino”la
competenza “empatica” del candidato insegnante, le sue “abilità sociali e
competenze relazionali”, la sua “motivazione”.
• E’ bene prevedere che l’anno di prova non sia una semplice formalità come ora ma
vada a valutare l’idoneità del docente.
• Formazione obbligatoria a tutti i docenti sugli alunni Bes, Dsa e con disabilità;
• Rispetto della legge 249 del 2010: non è pensabile un avanzamento di carriera solo
per aggiornamento e merito, una parte va anche all’anzianità di servizio.
• Valutare il dirigente scolastico in rapporto alla complessità della scuola;
• valutare il docente, non solo a fini “meritocratici” ma proprio per garantire nuova
“qualità” alla scuola con controlli a sorpresa ed eventualmente sanzioni;
• Apertura pomeridiana della scuola per le attività con il territorio: con i tagli previsti
del personale ATA sarà difficile se non impossibile;
• Scuola dell’autonomia vera: lo staff di supporto al DS deve avere la possibilità di un
orario curricolare ridotto: i vicari, i responsabili di sedi staccate, il docente referente
per la disabilità.
• Digitalizzare per diventare efficienti: Nel capitolo 3.7 paragrafo 5 è evidenziato “
assicurare comprensione e chiarezza su quanto il MIUR pubblica è un’azione di
apertura e trasparenza di pari dignità rispetto all’apertura dei dati”. Ciò che si
intende sottolineare è che manca la parola “accessibilità” che è molto importante
per garantire a tutti la fruizione di contenuti anche a chi fa uso di strumenti ausiliari
per la lettura (screen reader). In particolare, pubblicare “PDF immagine” (ossia
scansione di documenti trasformati poi in pdf) come testimoniano il sito del MIUR
ed altri siti istituzionali, è un’azione opposta a quanto si sottolinea nel suddetto
paragrafo e viola inoltre quanto evidenziato nel DL 179/2012 ed anche nel Dlgs.
33/2013. E’ importante rimuovere questa barrirera per una scuola veramente
inclusiva in tutti i suoi aspetti.
• Si condivide pienamente a valorizzazione della cultura economica ;
• si ritiene indispensabile ( e di questo non si parla in modo esplicito nel
documento) l’estensione dello studio anche delle discipline giuridiche quale
strumento fondamentale per la formazione dei giovani di una cultura della
legalità ,presupposto indispensabile della convivenza civile e di una cittadinanza
attiva e consapevole. Ricordiamoci che le relazioni economiche e giuridiche
costituiscono la struttura di base delle societa’ evolute.
(sintesi documenti presentati con scheda partecipativa da insegnanti come da premessa);
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Associazione ADI UMBRIA – Proposte
Che cosa ci piace:
• La rottura con l’andamento lento dei cambiamenti possibili;
• L’idea che la scuola sia il veicolo per permettere al Paese di tornare ad essere
competitivi; che sia un problema dell’intera società;
• La necessità di un nuovo stato giuridico del personale con impegni definiti e
rendicontati; La volontà di stabilizzare il corpo docente;
• La prospettazione di una possibilità di carriera;
• L’intenzione di realizzare pienamente l’autonomia scolastica;
• L’idea di una scuola che si apre a se stessa, al territorio e al mondo.
Che cosa ci piace poco o non ci piace affatto:
• Alle buone intenzioni e alle buone affermazioni corrispondono indicazioni operative
coerenti?;. è difficile affrontare senza toccare interessi e quindi non si fanno
compromessi al ribasso non sono più compatibili con lo stato reale delle cose.;
• vanno assicurati, sicurezza e modernizzazione degli edifici;
• banda larga per tutte le scuole , uso sistematico delle tecnologie digitali;
• il superamento della didattica sequenziale, il passaggio a processi di scoperta e
costruzione interattiva dei saperi;
• l’autonomia reale delle scuole, possibilità di un budget certo, organico funzionale
da scegliere e valutare, figure di sistema stabili, formazione obbligatoria e
valutazione periodica, carriere e relativi stipendi fondati su meriti conclamati;
• un nuovo stato giuridico dei docenti e una governance preparata e moderna;
curricoli snelli e con materie opzionali; adozione del modello dell’istruzione duale
secondaria professionalizzante;
• riduzione del percorso scolastico per l’uscita dal sistema a 18 anni; superamento
dell’orario di cattedra rigido e passaggio all’orario onnicomprensivo con spazio
adeguato al lavoro d’équipe.
• La svolta può esserci solo se è reale, cioè coraggiosa e coerente, dunque, se risolve
le questioni che abbiamo evidenziato.
(documento (sintesi)approvato al termine del seminario organizzato da ADi Umbria Orvieto)
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Educazione Fisica e Sport
un arricchimento dell’offerta
formativa e del relativo monte ore
settimanale;
• si rileva come l’inserimento di 1
ora a settimana di educazione
fisica – pag. 92 del Documento –
sia del tutto insufficiente, anche
solo per la finalità medicosalutistica per cui è stata pensata;
2 ore settimanali appaiono il
minimo necessario per un
percorso
didattico
“significativo”;il
previsto
inserimento
dei
“docenti
specializzati in educazione fisica”
attingendo agli “oltre 5.300
soggetti iscritti nelle GAE” per la
classe di concorso A029 – pag. 92
del Documento – non dovrebbe
limitarsi
ad
una
mera
trasposizione numerica di Docenti
dalle GAE all’organico di Scuola
Primaria;
• la professionalità necessaria per
insegnare in questo grado di
istruzione,
richiede
una
“selezione”
dei
“docenti
specializzati” secondo criteri di
competenze
didatticopedagogiche specifiche per le
caratteristiche evolutive e le
strategie
di
apprendimento
peculiari di questa fascia di età dei
bambini;
• Generale apprezzamento per il
fatto che il Piano prenda in
considerazione anche l’educazione
motoria e lo sport, ambiti
formativi
tradizionalmente
marginali nei curricoli della Scuola
Primaria però la concezione
dell’Educazione Fisica che si rileva
nel documento sembra non tenere
conto delle più recenti acquisizioni
pedagogico-scientifiche, relative al
valore educativo e formativo della
dimensione corporea e motoria in
età
evolutiva;
non
viene
considerato
come
l’apprendimento motorio si ponga
a supporto di tutti gli
apprendimenti scolastici, secondo
una visione unitaria/olistica della
Persona
(superamento
della
concezione dualistica mente –
corpo);
• identificare l’Educazione Fisica con
l’avviamento alla pratica sportiva
espone al rischio di una pratica
didattica addestrativa ;il monte
ore settimanale di 27 ore, nella
Scuola Primaria, rappresenta un
ulteriore ostacolo in tal senso e si
auspica che i nuovi assetti
prefigurati dal Piano “La Buona
Scuola” (l’effettiva autonomia
didattica
delle
Istituzioni
Scolastiche
e
l’organico
“funzionale”) possano consentire
(Riunioni provinciali per confronto e dibattito sui temi dell’Educazione Fisica e dello Sport a Scuola)
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Alternanza scolastica ed apprendistato sperimentale:
aziendale dedicati ai progetti): è
giusto prevedere delle forme di
ristoro di almeno una quota di
questi costi.
• Gli I.T.S. sono (un patrimonio da
salvaguardare) e in considerazione
di tale valore degli I.T.S. il
Ministero dovrebbe:- mettere in
campo maggiori e più vaste azioni
di informazione e promozione
dello
strumento
a
livello
nazionale;garantire
la
stabilizzazione delle fondazioni;
• garantire maggiore snellezza
operativa agli I.T.S. procedendo
alla semplificazione delle regole e
delle procedure; sostenere con
risorse dedicate i progetti di
infrastrutturazione tecnologica e
didattica (laboratori ecc.) validi al
completamento della proposta
didattica;
• L’interazione con il mondo
produttivo e il territorio è
strategica per gli istituti tecnici e
professionali, perché facilita (fra
l’altro)la "spendibilità" dei titoli
di studio nel mercato del lavoro, le
prospettive di sviluppo delle
professioni,
le
competenze
richieste dal sistema produttivo..
accresce la motivazione allo studio
e aiuta i giovani nella scoperta
delle vocazioni personali.
• Le aziende che partecipano alla
vita degli istituti (meglio se
membri dei C.T.S.) ed ospitano gli
stage ed i tirocini dei progetti di
alternanza si fanno carico di una
serie di costi diretti (formazione
dei propri tutor, allestimento
dell’accoglienza dei ragazzi e delle
condizioni di facilitazione e
supporto) ed indiretti (mancata
produzione per il personale
(..Giornata di presentazione da parte del MIUR del piano La Buona Scuola – Confindustria
Umbria
Didattica inclusiva e Nativi Digitali
• LIM ...da rottamare?!I docenti che utilizzano quotidianamente la LIM sono per il NO
alla rottamazione. In ogni scuola dovrebbe esserci un docente “tutor” da
incentivare.. Si rendono necessarie: maggiori risorse economiche; investimenti
anche sulla Scuola dell'infanzia; formazione obbligatoria per tutti gli insegnanti;
poter fornire agli alunni la licenza per installare il software autore sul proprio
computer.
• BYOD:
• La pratica del BYOD, se da un lato può rappresentare un risparmio di risorse,
presenta anche delle criticità: - è difficile ricevere l'appoggio di colleghi, genitori e
Dirigenti; 13
• crea disparità tra gli allievi; si lavora con sistemi operativi diversi (disorientamento
nei ragazzi ed eccessivo dispendio di tempo);
• è praticabile solo in caso di attività sul web;- in assenza di un laboratorio
d'informatica efficiente, il rapporto macchine/alunni che si riesce ad avere è così
basso, da rendere non sempre efficace l'intervento didattico;- i mini-tablet non sono
adatti ad un uso didattico;- si rende indispensabile la connessione Wi-Fi.
• CODING:
• grande entusiasmo degli alunni per la trasversalità disciplinare del pensiero
computazionale.
• Si evidenzia però che sono necessarie attività propedeutiche sin dalla scuola
dell'infanzia (in modalità unplugged, cioè senza l'utilizzo del computer); formazione
specifica sugli aspetti didattici e formativi; coinvolgimento di tutti i docenti di tutte
le discipline
(Forum di ascolto e consultazione tra gli ex-corsisti del corso di formazione “Didattica inclusiva e Nativi
Digitali”) •
Intervento programmato dei Dirigenti scolastici:
la governance
• Il Piano evidenzia, buone intenzioni… ma il tutto appare, però, in evidente
contraddizione con la realtà della situazione attuale della Dirigenza Scolastica.
• I “Presidi” sono considerati “prima di tutto Dirigenti..” nella “La Buona Scuola”, ma,
si discute per non inserirli nelle aree della Dirigenza unica dello Stato (D.D.L. 1577);
• I Dirigenti scolastici sono definiti “responsabili di (quasi) tutto” nello stesso tempo,
però, non viene riconosciuto il loro ruolo e il costante impegno con mortificazioni
contrattuali e salariali;
• Nel documento si sottolinea l’esigenza di “aver bisogno di una squadra attorno al
D.S.” ma non si chiarisce in alcun modo come questo possa avvenire e in che modo il
dirigente (o la scuola) possa “scegliere la squadra”.
• La gestione del personale è tarata sulle scelte e le esigenze del singolo docente
invece che sulle esigenze del sistema e sul Dirigente Scolastico che è il garante del
Piano dell’Offerta Formativa (POF).
• Si condivide l’esigenza di un processo di valutazione per tutte le scuole statali e
paritarie, ma, se (come riporta il documento a pag 66) “il livello di miglioramento
raggiunto dell’istituto influenzerà in maniera premiale la retribuzione dei dirigenti”
gli stessi dovranno essere liberi di poter scegliere la loro squadra; il docente mentor
non è scelto dal dirigente, e così altre figure…peraltro sembrerebbe che verranno
assunti non i docenti che servono alle scuole ma quelli che sono in graduatoria…
• Si condivide pienamente il concetto che il D.S. debba guidare il Piano di
miglioramento della scuola. ..ma visti i prossimi annunciati tagli (L. 440/97,MOF,ATA
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) difficilmente le proposte in discussione sul “La Buona Scuola” potranno essere
realizzate.
• Si apprezza l’esigenza di trasparenza per capire e amministrare la scuola con la
pubblicazione dei dati dell’organizzazione , …ma (le scuole) non ricevono mai i
relativi fidanzamenti o li ricevono con ritardi annuali (esempio art. 9 della L. 440/97).
• Ed infine, …per sbloccare la scuola, c’è la necessità di indicazioni chiare su norme e
disposizioni che devono essere uniformi (vedasi il registro elettronico)
( sintesi di quanto emerso nella riunione dei Dirigenti Scolastici di Perugia del 21 ottobre 2014
presso I.T.T.S. “A. Volta” di Perugia e di una nota di alcuni Dirigenti Scolastici di Terni in merito
al documento la “La Buona Scuola)
La vera autonomia: la valutazione del sistema scuola
L’incontro descritto in epigrafe si è svolto secondo le modalità di un incontro-dibattito:
Alfio Pelli, esperto del settore e Rosalia Monaco dell’USR per l’Umbria, valutatore esperto
area 1, hanno aperto e stimolato il dibattito dando in sintesi una panoramica sulla
normativa [DPR. 80/2013, Direttiva n.11/2014 e CM. N.47/2014] e sulle strategie di
organizzazione scolastica sul sistema valutativo appena varato; hanno risposto alle
richieste di approfondimento da parte dell’ampia platea di partecipanti [oltre 100
presenze, di cui il 60% dirigenti, 25% insegnanti, 10% personale ATA e studenti, 5 %
genitori] e hanno indicato agli intervenuti le possibili ricerche di approfondimento nel web.
• Punti critici: La valutazione è una priorità strategica, ma non ci sono risorse umane
e finanziarie per innescarlo nei singoli contesti;
• Demotivazione degli insegnanti, che hanno inteso la valutazione come strumento di
controllo nei loro confronti I dirigenti chiedono di poter scegliere le figure di sistema
che ritengono opportune ;
• Necessità di figure di sistema esterne ;
• La trasparenza amministrativa e quindi valutativa richiede competenze digitali che
a volte la scuola non ha[vedi punto 5]: un webmaster per la cura del portale, addetti
amministrativi per il trattamento dei documenti in entrata e in uscita.
(Report sull’Incontro – dibattito “La vera autonomia: la valutazione del sistema scuola”Campagna di ascolto
e consultazione“ La Buona Scuola”30 ottobre 2014)
WORLD CAFE: La Buona Scuola per le Lingue
Sono stati invitati all’evento di consultazione soggetti rappresentanti delle principali
categorie di stakeholders relative al mondo della scuola: docenti dei vari ordini scolastici,
dirigenti scolastici, studenti, genitori nonché alcune figure in qualità di esperti: Prof.ssa
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Clara Vella, rappresentante A.N.I.L.S Firenze; Prof.ssa Traute Taeschner, Università La
Sapienza, Ordinario di Psicologia e sviluppo del linguaggio; Prof.ssa Eliana Terzuoli,
Docente di Lingua e Lett. Francese, rappresentante A.N.I.L.S Firenze
L’evento, previsto per circa 80 persone, ha visto la partecipazione effettiva di
complessivamente n. 72 persone, di cui n. 11 tra Dirigenti Tecnici , Staff USR ed esperti, n.
28 docenti, n. 6 Dirigenti Scolastici, n. 11 genitori e n. 16 studenti . I partecipanti raccolti
intorno a 14 tavoli di conversazione di circa 5 persone ciascuno, si sono confrontati sulle
tematiche delle lingue straniere e dell’apprendimento linguistico a partire da due domande
principali:
Sintesi dei contributi
Apprendimento precoce, sì,no, da quale età?: la quasi totalità si è espressa a favore
dell’introduzione dell’insegnamento linguistico anche fin dal nido ma con attenzione ai
processi di acquisizione, ai metodi (da multisensoriale ad analitico) e alle figure docenti,
specifiche e competenti, in modalità affettivamente coinvolgente, tramite un approccio
ludico e con strategie motivanti, attraverso musica, sport, gioco, mimica, imitazione.
Perché i giovani in Italia continuano a non parlare bene le lingue straniere? Quali i
fattori di criticità ? Metodi:
Diversificazione metodologica; priorità agli aspetti
comunicativi, alla produzione orale ed all’ascolto; Creare occasioni di contatto con la
lingua anche fuori dell’ambiente scolastico; Lavorare sul metodo e sul rapporto alunnoinsegnante (motivazione); Contenuti veicolati in LS (CLIL) : sì anche nella primaria e nella
scuola media; Meno grammatica e più teatro, tecnologie, comunicazione, giochi,
divertimento; Mantenere la seconda LS anche nella scuola sec. di 2 grado; Formazione
insegnanti non solo nella lingua straniera ma anche nelle nuove strategie educative;
Laboratori con insegnanti di lingua madre, promozione di scambi di esperienze all’estero a
tutte le età; Più ore di lezione, x migliorare e raggiungere la meta (livello B2) ci vuole più
qualità e almeno 4 ore di lezione alla settimana
FOCUS GROUP 21/10/2014 - SALA POLIVALENTE "S. FILIPPO" VIA BORGO INFERIORE,7
CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA) (il relativo resoconto in quanto molto articolato si lascia in
formato integrale nela cartella. Se ne consuglia comunque la consultazione in quanto
interessantissimo.
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Buone pratiche regionali
Si suggeriscono buone pratiche solo in specifici settori che a giudizio di questo ufficio
vanno segnalate. La restante parte è desumibile dal precedente quadro.
Innovazione tecnologica: un progetto innovativo
•Il progetto “Digiscuol@ 2.0” nasce dalla
collaborazione di quattro istituti
scolastici dell’Alta Valle del Tevere (I
Circolo didattico San Filippo, Scuola
Secondaria di I grado Alighieri-Pascoli, IIS
Patrizi-Baldelli e Polo tecnico FranchettiSalviani), i quali stanno esplorando,
attraverso un accordo formale di rete, le
nuove possibilità offerte dalle tecnologie
informatiche e le ricadute di queste
sull’innovazione
organizzativa
e
didattica. Relativamente alla innovazione
tecnologica i quattro istituti stanno
collaborando
per
arrivare
alla
integrazione delle dotazioni e dei sistemi
operativi, ricorrendo il più possibile
all’open source. Per quanto riguarda
l’innovazione organizzativa il progetto
punta, sotto il profilo amministrativo,
alla dematerializzazione dei flussi
documentali delle varie scuole; sotto
quello
didattico,
mira
alla
riorganizzazione
degli
spazi
di
apprendimento: non più aule tradizionali,
pensate per un approccio trasmissivo del
sapere
ma
aree
destinate
all’apprendimento
e
all’autoapprendimento.
Contestualmente
vengono ripensati anche i tempi di
apprendimento, attraverso la didattica
modulare e laboratoriale. Sul piano
strettamente didattico i quattro istituti
stanno lavorando alla realizzazione di un
curricolo verticale (dai 3 ai 19 anni),
basato sulla progressiva promozione
dell’autonomia del discente, favorita
dall’impiego di relativamente nuove
metodologie
didattiche
quali:
l’apprendimento cooperativo e l’impegno
operativo del discente (learning by
doing). Un assunto non secondario della
sperimentazione è che la flessibilità
didattica, resa più praticabile dalle TIC,
dovrebbe portare a una maggiore
personalizzazione
degli
interventi
educativi, facilitando l’integrazione di
soggetti con BES. Una delle componenti
fondamentali del progetto riguarda lo
sviluppo professionale dei docenti
coinvolti, realizzato prevalentemente con
l’ausilio della metodologia della ricercaazione.
Riferimenti sitografici:
http://www.scuolesanfilippo.net/
http://www.innovascuolaltotevere.net/moodle/
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Si segnalano inoltre:
Innovazione tecnologica
• progetto di formazione per 665 docenti “Nativi digitali e didattica inclusiva”, a.s.
2012/13 (http://www.didatticainclusivaumbria.it/)
• Coderdojo Sigillo (http://www.cowinning.it/tecnologia/coderdojo-sigillo/)
• Seminari gratuiti per genitori e insegnanti dal titolo “I nativi digitali non
esistono” su sicurezza per i ragazzi nell’uso delle tecnologie e informatica di base
con Ubuntu e LibreOffice (3. Circ Did. Perugia in collaborazione con LIBREUMBRIA:
http://www.libreumbria.it/2014/03/il-software-libero-sbarca-a-scuola/ )
• Seminario regionale “Setting, BYOD e touch devices. Tecnologie innovative a
basso costo per le classi 2.0” svolto il 29 aprile 20 14 a Città di Castello presso I°
Circolo didattico “S. Filippo”
Lingue
• International Primary School, 1. Circ. Did. Città di Castello, dal 2009 Sezione di
scuola bilingue italiano-inglese che ha ottenuto il Label Europeo delle lingue
dall’Unione Europea (2009) e il Label per l’innovazione (2010)m : l’inglese come
lingua veicolare per 9/11 ore la settimana (Motoria / Geografia/... svolte in inglese) e
certificazione Cambridge University Yle / Ket for School - A1/A2 del quadro comune
europeo.
• Rete delle scuole Secondarie di 2. Grado della provincia di Terni, capofila Liceo
Scientifico Galilei di Terni, per la formazione linguistica dei docenti DNL
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