1 classe as 15-16 scuola primaria piazza della repubblica

LA PROVINCIA DI LIVORNO
E LE SUE AREE TURISTICHE
OSSERVATORIO
TURISTICO DI
DESTINAZIONE – 2014
Progetto regionale
Toscana turistica sostenibile e competitiva
Giugno 2014
Indice
1.
IL PROGETTO OTD – SECONDA FASE......................................................................... 3
2.
IL TURISMO IN PROVINCIA DI LIVORNO ................................................................... 7
3.
ECONOMIA E LAVORO IN PROVINCIA DI LIVORNO................................................. 11
4.
ANALISI SWOT MULTISETTORIALE: I DATI DI PROFILO..........................................15
5.
ANALISI SWOT MULTISETTORIALE: GLI INDICATORI..............................................17
6.
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA....................................................................19
L’AREA LIVORNESE ............................................................................................................. 19
LA VAL DI CECINA ............................................................................................................... 22
LA VAL DI CORNIA .............................................................................................................. 24
L’ARCIPELAGO TOSCANO ..................................................................................................... 27
IL MERCATO TURISTICO IN PROVINCIA DI LIVORNO - ANNO 2013
ALLEGATO
2
1. I L P ROGETTO OTD –seconda fase
La seconda fase del progetto regionale “Toscana Turistica Sostenibile e
Competitiva” vedrà la realizzazione di una piattaforma informatica regionale e
la messa in rete di tutti gli OTD comunali; il progetto regionale intende
realizzare interventi integrati per la sperimentazione sulle destinazioni
turistiche del modello di turismo sostenibile e competitivo condiviso, a livello
europeo, con la rete NECSTouR. La piattaforma sarà lo strumento attraverso il
quale saranno armonizzate e coordinate le metodologie di misurazione
rendendo confrontabili nel tempo e nello spazio i dati raccolti.
I presupposti teorici del progetto restano quelli enunciati nella sua prima fase,
riassumibili nella valutazione che sia necessario avviare un processo sistematico
di progressivo “upgrading” della qualità complessiva delle destinazioni
europee. L’attenzione degli operatori dell’offerta turistica, pubblici e privati, alle
connotazioni di sostenibilità delle proprie proposte territoriali e commerciali
assume dunque il carattere di una vera e propria strategia di marketing diretta a
intercettare segmenti crescenti della domanda in un mercato che si è andato
rapidamente allargando, moltiplicando i “players” in competizione: la sostenibilità
dello sviluppo economico, e di quello turistico in particolare, diventa così un
fattore critico di successo nel mercato delle destinazioni e delle imprese
turistiche, e su questo fattore l’Europa ha deciso di puntare.
Per realizzare questo obiettivo il Progetto speciale intende operare attraverso la
creazione della rete delle destinazioni turistiche sostenibili e competitive e, a
partire da questo, sviluppare un marchio europeo promozionale delle destinazioni
turistiche di eccellenza. Lo strumento organizzativo e operativo di questa
sperimentazione è appunto l’Osservatorio Turistico di Destinazione.
L’OTD dovrà pertanto avere una duplice missione, una conoscitiva e una
propositiva: la prima si traduce in un modello di misurazione e monitoraggio della
sostenibilità e competitività delle destinazioni, la seconda, quella propositiva,
consiste in attività di elaborazione, concertazione e progettazione di politiche
attive per il miglioramento di sostenibilità e competitività.
In questo quadro l’Osservatorio Provinciale è visto non solo come fornitore di dati
agli OTD comunali ma anche come luogo di governance partecipata dagli enti
locali e dalle associazioni di categoria, capace di interpretare i fenomeni di area
vasta attinenti lo sviluppo turistico e di promuovere azioni concertate di
miglioramento della sostenibilità ambientale e della competitività.
3
Il Progetto Necstour, pur incardinato sugli ambiti comunali, rappresenta quindi
una preziosa occasione per le Province di identificare, mettere sotto osservazione
e modificare alcuni fattori di criticità extracomunali e di indiscutibile valenza
turistica che, in quanto tali, sfuggono agli Osservatori locali e comunque sono
fuori dalla loro portata. Questo può consentire di rimediare almeno parzialmente
ad una congenita debolezza degli Osservatori Comunali che non possono che
riferirsi al proprio territorio amministrativo pur consapevoli che questo non
esaurisce le variabili influenti sul fenomeno turistico che li riguarda.
Nella seconda fase l’OTD della provincia di Livorno ha inteso sperimentare un
modello di analisi e monitoraggio fondato sui sottosistemi turistici che la
compongono, favorendo in questo modo una riflessione che vada oltre i confini
comunali e al tempo stesso una presa di coscienza del reale perimetro della
destinazione che non necessariamente coincide con quello amministrativo.
Questo documento propone dunque, ancora in via sperimentale, una metodologia
che al di là dei dati quantitativi cerca di identificare un modello di cooperazione
tra i comuni che, partendo dalle analisi SWOT dei rispettivi OTD sviluppi
un’analoga attività partecipativa di analisi e proposta tra tutti i soggetti attivi allo
stesso sistema turistico territoriale (Area Livornese, Val di Cecina, Val di Cornia,
Arcipelago) finalizzata alla elaborazione di un’analisi SWOT di area e dei relativi
indicatori di sostenibilità e competitività.
L’analisi presentata in questo documento si sviluppa secondo una logica
comparativa che permetta di mettere in evidenza e confrontare la performance
del territorio provinciale nel suo complesso e dei quattro sottosistemi turistici che
lo compongono:
Area livornese: Livorno e Collesalvetti
Val di Cecina: Rosignano, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci
Val di Cornia: San Vincenzo, Piombino, Campiglia M.ma, Suvereto, Sassetta.
Arcipelago: Isola d’Elba e Isola di Capraia
4
CRONOLOGIA DELLE FASI DI IMPLEMENTAZIONE
L’implementazione dell’OTD è avvenuta attraverso le seguenti fasi:
Fase I° del Progetto Regionale
Avvio costituzione della Struttura Tecnica Provinciale (11 novembre 2011)
Attivazione del processo partecipativo dei Comuni non OTD (Cecina, 21
Novembre 2011)
Con delibera n. 168 del 22/11/2011 il Consiglio Provinciale ha approvato:
Protocollo di intesa fra la Provincia di Livorno, le componenti economicosociali ed i portatori di interessi locali, aderenti all’Osservatorio Turistico di
Destinazione; Convenzione tra la Provincia di Livorno ed i Comuni non otd per
l’adesione all’Osservatorio provinciale ai sensi della Dgrt 903/2011;
Approvazione Regolamento istituzione e funzionamento OTD; nomina del
Responsabile dell’OTP individuato nel Dirigente della U.S. Turismo e Marketing
Territoriale, Arch. Claudio Bini
Open Forum di presentazione (Livorno, 24 Novembre 2012);
Costituzione Panel di Indirizzo in via d’urgenza per l’iscrizione dei
Comuni nell’elenco regionale delle località turistiche (22 Novembre 2011,
del. G.P. n. 169 - Livorno, 13 dicembre 2011, convocazione del Panel ai fini
dell’applicazione dell’imposta di soggiorno)
Individuazione set di indicatori (Gennaio 2012)
Individuazione dati per alimentare gli indicatori (Febbraio 2012-Giugno
2012)
Individuazione della Struttura Tecnica Provinciale (7 febbraio 2012, del.
G.P. n.13)
Nomina del Panel di Indirizzo (7 febbraio 2012, del. G.P. n. 13)
Attivazione processo partecipato di Analisi Swot (Giugno 2012)
II ° Forum 19 giugno 2013 a Marina di Bibbona: Presentazione analisi
swot- Piano di Azione Locale - La banca dati unitaria dell’OTD da
condividere in rete . Evento conclusivo I° Fase del Progetto
Attivazione Fase II del Progetto e Conclusione
Rilevazione/misurazione degli Indicatori di Profilo della Destinazione (IP)
Coinvolgimento del Comitato di Indirizzo per la divulgazione del
Progetto curato dalla Formazione Professionale nell’ambito del POR
CRO FSE 2007-2013 Turismo e reti di imprese commerciali per il
reclutamento dei beneficiari (imprese turistiche e commerciali e loro
addetti)
III° Forum 23 giugno a Cecina. Presentazione del Documento Finale:
l’analisi swot multisettoriale e i punti di forza e di debolezza delle
quattro “aree” territoriali
5
COMPOSIZIONE DEL PANEL DI INDIRIZZO
Presiede l’Assessore al Turismo Paolo Pacini
Responsabile OTP Claudio Bini
Coordinatore della Struttura Tecnica Provinciale Marzia Ferretti
Responsabile OTD Comune di Livorno Paolo Demi
Responsabile OTD Comune di San Vincenzo Giancarlo Querci
Responsabile OTD Comune di Piombino Antonella Armanini
Responsabile OTD Comune di Portoferraio Mauro Parigi(supplente Alessandra Palombo)
Rappresentante CCIAA Livorno Arcadio Carlo Diego Setti
Rappresentante Confesercenti Anna Landini(supplente Robert Martorella)
Rappresentante Coldiretti Simone Ferri Graziani
Rappresentante CNA Daniele Cecconi
Rappresentante Confcommercio Alessio Schiano
Rappresentante Confederazione Italiana Agricoltori Martina Chiappini
Rappresentante Confindustria Alessia Prosperi
Rappresentante Cgil Simonetta Bagnoli
Rappresentante Cisl Alberto Faccendoni
Sono invitati permanenti i partner tecnici incaricati dalla Provincia allo scopo.
LE ADESIONI AL FORUM PERMANENTE
Camera di Commercio di Livorno
Comune di Livorno
Comune di Bibbona
Comune di Cecina
Comune di Rosignano M.mo
Comune di Castagneto C.cci
Comune di Campiglia M.ma
Comune di San Vincenzo
Comune di Piombino
Comune di Sassetta
Comune di Suvereto
Comune di Portoferraio
Confesercenti Livorno
Confcommercio Livorno
Confindustria Livorno
C.N.A.
Coldiretti
C.I.A.
C.G.I.L.
C.I.S.L.
COMPOSIZIONE DELLA STRUTTURA TECNICA PROVINCIALE
Lavoro e Formazione Professionale - Franca Bertone
Lorena Rugiadi - Sviluppo Rurale
Rifiuti e Bonifiche siti inquinati - Silvia Boni
Trasporti - Paola Ceccarini
Claudio Bini - Turismo Marketing Territoriale
Susanna Ceccanti - Agenzia Energetica della Provincia di Livorno (EALP)
Dirigenti Tutela dell’Ambiente –Difesa e Protezione del suolo - Cultura
coordinatore S.T.P. Marzia Ferretti, responsabile U.O. Turismo Provincia di Livorno
6
2. I L T URISMO IN P ROVINCIA DI L IVORNO
I L QUADRO GENERALE
Ci limiteremo in questa sede a presentare solo i dati più generali rimandando per
un’analisi più approfondita al Rapporto 2013 del Centro Studi Turistici che
alleghiamo. Quello che ci interessa come Osservatorio è infatti estrapolare quei
dati che messi in relazione tra di loro e con altri possano dare luogo ad alcuni
indicatori sintetici che consentano di misurare sostenibilità e competitività dello
sviluppo turistico della provincia e dei suoi sotto sistemi territoriali.
Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, i flussi turistici della provincia di
Livorno segnano un andamento negativo sia per numero di turisti (-3,8%) sia per
numero di pernottamenti (-1,1%). Come in tutta la regione l’anno è stato
caratterizzato dalle difficoltà del mercato italiano, il cui passivo ha sfiorato i due
punti percentuali, e da un andamento leggermente positivo degli stranieri
(+0,3%). Tra i mercati esteri si segnala il leggero calo dei tedeschi (-1,6%) e la
significativa crescita degli olandesi (+8,2%) che riescono a sopravanzare gli svizzeri
al secondo posto in termini di presenze.
Il calo della domanda italiana è stato rilevante soprattutto nelle imprese
extralberghiere, che hanno peraltro registrato anche una lieve flessione degli
stranieri. Nel complesso, il comparto ha chiuso il 2013 con un saldo negativo di
presenze del 2,8%, ovvero con una perdita di quasi 154 mila pernottamenti
rispetto alla passata stagione. La contrazione dei flussi è stata avvertita solamente
dai campeggi e villaggi turistici e non dalle altre tipologie complementari che
invece hanno chiuso l’anno positivamente.
Il comparto alberghiero ha ottenuto risultati migliori grazie sia alla clientela
italiana sia a quella straniera. La stagione è stata positiva con un saldo di presenze
del 2,3%, pari a 66 mila pernottamenti in più. Molto positivi sono stati i risultati
dei 4-5 stelle un po’ meno dei 3 stelle, mentre le basse categorie e le Rta fanno
segnare ancora una volta una tendenza sfavorevole.
In calo anche il tasso di occupazione lorda,nelle imprese complementari, in
particolare i campeggi e villaggi turistici, e gli alloggi agrituristici. Migliora invece
negli esercizi alberghieri soprattutto in quelli di categoria superiore.
Diversificato l’andamento nelle singole aree provinciali, con il segno meno proprio
dove è più alta la presenza di campeggi e villaggi turistici ovvero nella Val di
Cecina (-9,4%). Gli altri ambiti, si sono difesi piuttosto bene: in particolare
l’Arcipelago toscano (+4,5%) ha chiuso con un saldo positivo di 119 mila presenze,
7
l’Area livornese (+14,9%) con +45 mila presenze e la Val di Cornia (+2,2%) con +47
mila presenze.
PRESENZE
AREA LIVORNESE
2000
2003
2006
2009
2010
2011
2012
2013
338.976
365.503
355.167
323.198
392.114
374.648
304.474
349.814
VAL DI CECINA
1.821.488 2.164.562 2.062.740 2.370.917 2.257.233 2.474.316 2.466.419 2.197.602
VAL DI CORNIA
1.793.459 1.807.187 2.131.072 2.805.667 2.743.054 2.858.975 2.822.490 2.839.311
ARCIPELAGO
3.121.536 3.030.292 3.100.583 2.737.714 2.722.206 2.888.632 2.623.525 2.742.122
PROVINCIA
7.075.459 7.367.544 7.649.562 8.237.496 8.114.607 8.596.571 8.216.908 8.128.849
Come si vede dalla tabella sopra e dal successivo grafico gli ultimi due anni hanno
scontato vistosamente la flessione della clientela più tradizionale della Costa degli
Etruschi, cioè gli italiani; ma in qualche caso l’aumento degli stranieri è riuscito a
compensare la crisi del turismo nazionale, particolarmente in Val di Cornia che
oltre a mantenere il primato tra le aree turistiche livornesi è anche l’unica a
limitare al minimo le perdite rispetto al 2011, anno record del turismo provinciale.
8
L’analisi dei flussi su un arco temporale più largo, dal 2000 al 2013 evidenzia
alcuni trend di fondo piuttosto significativi (vedi tabella successiva):
► Il dato provinciale, complessivamente positivo, è la risultante di andamenti di
segno opposto nelle aree che ne fanno parte.
► La Val di Cornia ha segnato un vero e proprio boom di presenze (+60%).
► Bene anche la Val di Cecina fino al 2012 (+ 40% quasi), che invece nel 2013 ha
avuto un brutto scivolone;
► Oscillante l’area livornese, che complessivamente si muove verso una leggera
crescita, ma i numeri sono piccoli.
► Male l’Arcipelago che dopo aver toccato il punto minimo nel 2012 (quasi il
20% in meno), nel 2013 ha una buona ripresa.
9
La straordinaria vivacità della
P. Letto ALBERGHI
Val di Cornia è confermata dai
AREA LIVORNESE
dati relativi all’offerta
ricettiva, su un arco temporale VAL DÌ CECINA
più breve ma per questo forse VAL DÌ CORNIA
ARCIPELAGO
ancora più significativo:
aumentano quasi del 50% i
TOTALE PROVINCIA
posti letto in albergo e del
30% quelli nel comparto extralberghiero.
2006
2012
Diff.%
2.272
2.193
-3,5%
4.309
4.803
11,5%
5.388
8.020
48,8%
15.997
15.351
-4,0%
27.966
30.367
8,6%
P. Letto EXTRALBERG.
2006
2012
AREA LIVORNESE
1.792
2.206
Diff.%
23,1%
Molto più contenuta la
VAL DÌ CECINA
30.639 33.040
7,8%
crescita in Val di Cecina, in
22.402 29.239
30,5%
flessione l’Arcipelago, mentre VAL DÌ CORNIA
l’area livornese resta
ARCIPELAGO
20.934 19.775
-5,5%
comunque la cenerentola
TOTALE PROVINCIA
75.767 84.260
11,2%
della provincia malgrado un
qualche aumento dei posti letto extralberghieri, ma i numeri assoluti sono anche
in questo caso davvero modesti.
10
3. E CONOMIA E L AVORO IN P ROVINCIA DI L IVORNO
I L QUADRO GENERALE
L’andamento generale dell’economia provinciale riflette senza alcuna indulgenza
la pesantezza della crisi che il nostro paese sta vivendo ormai dal 2008: “Nel 2012
rimangono in terreno negativo le variazioni tendenziali annue legate a imprese
attive totali (-1,0%) e artigiane (-1,5%), la produzione manifatturiera (-9,8%), la
movimentazione portuale (-7,6%), le vendite al dettaglio del commercio (-6,3%)”1.
Male anche l’occupazione, la forza lavoro complessiva raggiunge le 156.000 unità
di cui 124.000 sono occupati e 21.754 i disoccupati, di cui il 32% nella fascia d’età
25 – 34 anni.
Imprese attive per SEL e variazione tendenziale
2011
2012
Var. %
Val di Cornia
5.169
5.136
-0,6
Val di Cecina
6.886
6.814
-1
Area Livornese
13.191
13.033
-1,2
Arcipelago Toscano
3.497
3.478
-0,5
Provincia di Livorno
28.743
28.461
-1,0%
La flessione del numero di imprese attive è generale, più pesante nell’area
livornese e in Val di Cecina, più contenuta in Val di Cornia e nell’Arcipelago.
Particolarmente accentuata (soprattutto a Livorno) è la flessione nel settore
artigianale, ad eccezione dell’Arcipelago dove, in controtendenza rispetto a
provincia, regione e Italia, si verifica un incremento.
Imprese artigiane attive nel 2012
e variazione percentuale rispetto al 2011 ed al 2009
1
V.A. 2012
Var. % su 2011
Var. % su 2009
LIVORNO/COLLESALVETTI
3.041
-1,6
-3,6
VAL DI CECINA
1.875
-2,4
-2,4
VAL DI CORNIA
1.181
-1,1
-2,1
ARCIPELAGO
1.047
0
2,2
TOSCANA
113.523
-2,5
-4,0
ITALIA
1.426.995
-1,6
-2,7
Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 – Centro Studi CCIAA
11
La tabella sottostante fotografa la ripartizione delle imprese nei diversi comparti
economici ed evidenzia il peso specifico acquistato dal settore turistico.
La Val di Cornia conferma la sua vocazione agroalimentare con il 21,3% delle
imprese nel settore agricolo; molto forte anche il settore commerciale e quello
più specificamente turistico “alloggio e ristorazione”. Più diversificata l’economia
della Val di Cecina, dove comunque le imprese turistiche (alloggio e ristorazione +
agenzie di viaggi) superano il 13% del totale; nell’Area livornese svetta il settore
commerciale e la logistica legata al porto, l’Arcipelago registra la massima
concentrazione di imprese di alloggio e ristorazione toccando addirittura il 22,7%
del totale.
Composizione per settori delle imprese attive al 31/12/2012
Val di
Cornia
Val di
Cecina
Area
Livornese
Arcip.go
toscano
Prov.a
Livorno TOSCANA
ITALIA
Agricoltura, pesca
21,3
15,6
2,8
6,9
9,7
11,6
15,5
Cave e miniere
0,0
0,1
0,0
0,1
0,1
0,1
0,1
Attività manifatturiere
6,9
7,0
7,9
5,8
7,2
13,3
10,1
Energia elettrica, gas..
0,3
0,1
0,1
0,0
0,1
0,1
0,2
Fornitura di acqua
0,1
0,2
0,4
0,3
0,3
0,2
0,2
Costruzioni
13,8
18,3
13,4
18,7
15,3
17,1
15,5
Commercio
27,4
26,4
35,7
23,3
30,5
25,5
27,1
Trasporto e magazzin.
3,0
1,9
6,2
2,7
4,2
2,6
3,1
Alloggio e ristorazione
9,4
10,5
7,6
22,7
10,5
7,1
6,8
Comunicazione
1,2
1,4
2,6
1,4
1,9
2,0
2,1
Finanza e assicurazioni
1,9
1,9
2,5
1,4
2,1
2,0
2,1
Attività immobiliari
4,0
5,1
6,8
3,0
5,4
6,3
4,7
Attività professionali
2,1
2,0
3,3
1,4
2,5
2,9
3,3
Agenzie di viaggio etc.
2,7
2,6
3,7
6,3
3,6
2,8
2,8
Istruzione
0,4
0,4
0,7
0,9
0,6
0,4
0,5
Sanità e assistenza
0,3
0,4
0,5
0,1
0,4
0,4
0,6
Arte, sport, intrattenim.
1,2
1,6
1,4
1,7
1,5
1,3
1,1
Altre attività di servizi
4,2
4,6
4,6
3,3
4,4
4,2
4,3
Imprese non classificate
0,0
0,0
0,0
0,1
0,0
0,1
0,1
TOTALI
100
100
100
100
100
100
100
Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 – Centro Studi CCIAA
12
La forza del comparto agroalimentare in Val di Cecina e Val di Cornia trova le sue
punte di eccellenza nel settore vitivinicolo: le DOC e le DOCG istituite sul loro
territorio hanno dato un formidabile contributo alla notorietà e all’immagine
territoriale, particolarmente il Bolgheri che è di gran lunga il primo per volumi
commercializzati. Recentemente il più illustre tra i DOC livornesi, il Sassicaia, si è
vista riconoscere una DOC specifica, che va quindi a contrassegnare, caso unico in
Italia, un vino prodotto da un’unica azienda, la Tenuta San Guido dei Marchesi
Incisa della Rocchetta.
Imprese iscritte alle DOCG livornesi nel 2012
Imbottigliato hl
DOC Bolgheri
72
34.124
DOC Elba
55
3.489
DOC Terratico Bibbona
16
467
DOC Val di Cornia
34
3.064
DOCG Suvereto
8
25
DOCG Val di Cornia Rosso
5
DOCG Elba Aleatico
24
178
Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 - Centro Studi CCIAA
I numeri delle imprese definite come turistiche nella classificazione adottata dalla
Camera di Commercio confermano l’importanza crescente del turismo per
l’economia provinciale pur con qualche distorsione dovuta all’inclusione di bar e
ristoranti che fanno pendere la bilancia sull’area livornese che comunque registra
la più bassa percentuale relativa sul totale delle imprese attive sul suo territorio,
mentre l’Arcipelago segna l’incidenza massima con il 24,7%.
Composizione ed incidenza % del totale imprese turistiche per SEL nel 2012
Imprese turistiche
Numero
Compos. %
% su attive
Area Livornese
1.099
33,34
8,4
Val di Cecina
807
24,48
11,8
Val di Cornia
532
16,14
10,4
Arcipelago
858
26,03
24,7
TOTALE
3.296
100,00
11,6
Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012- Centro Studi CCIAA
13
Sul trend di crescita sono invece, ancora una volta, Val di Cecina e Val di Cornia a
manifestare il maggiore dinamismo nonostante la pesantezza della crisi, che non
ha certo risparmiato il settore.
Variazioni tendenziali % per sottosettori nei SEL. Anno 2012
Imprese turistiche
Area
Livornese
Val di
Cecina
Val di
Cornia
Arcipelago
toscano
Alberghi,pensioni etc.
2,5
3,2
2,6
1,4
Alloggi, villaggi etc
-10,0
2,2
-4,8
1,8
Campeggi
0,0
0,0
0,0
0,0
Ristoranti, gelaterie etc
-0,8
-1,9
3,2
-1,6
Mense e catering
0,0
0,0
0,0
0,0
Bar e simili
2,0
11,1
8,8
2,6
Agenzie di viaggio
-4,8
-13,6
-5,9
-2,7
Stabilimenti balneari
-5,6
0,0
-9,1
0,0
Tempo libero
0,0
16,7
-13,8
5,3
Totale
0,0
2,4
2,1
0,4
Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012-Centro Studi CCIAA
La rilevazione degli stock occupazionali al 31.12.2012 penalizza naturalmente il
comparto turistico che tocca naturalmente i picchi occupazionali nella stagione
estiva e premia l’area livornese dove si concentrano i servizi pubblici e privati e
l’area del lavoro stagionale è molto più ridotta; ciò malgrado la Val di Cornia oltre
ad avere un tasso di attività quasi pari a quello livornese registra il tasso di
disoccupazione di gran lunga più basso.
OCCUPAZIONE 2012
Area
Livornese
Val di
Cecina
Val di
Cornia
Arci
pelago
Provincia
Occupati complessivi 31.12
-
-
-
-
134.000
Occupati 15 - 64 anni
70.593
26.386
23.378
10.677
131.034
Tasso di occupazione 15/64 al 31.12.12
61,8
56,8
64,4
51,2
60,1
Disoccupati al 31.12
-
-
-
-
21.754
Tasso di disoccupaz. 15/64 al 31.12.12
15,1
14,3
9,9
17,4
14,2
Tasso di attività 15/64 al 31.12.2012
72,8
66,2
71,5
62,0
70,1
Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 - Centro Studi CCIAA
14
4. A NALISI S WOT M ULTISETTORIALE : I D ATI DI P ROFILO
Il progetto degli Osservatori Turistici di destinazione individua nella
misurazione e monitoraggio delle variabili multisettoriali collegate al turismo
uno dei cardini metodologici del suo modello di analisi, certamente innovativo e
ambizioso. Tuttavia, come si è potuto verificare nel corso del progetto, è
tutt’altro che facile reperire tutte le informazioni necessarie, anche quelle
presenti nell’una o nell’altra delle innumerevoli banche dati teoricamente
disponibili che poi, di fatto, non risultano accessibili. Ci siamo quindi dovuti
accontentare di un gruppo relativamente limitato di dati che comunque, oltre a
identificare con sufficiente chiarezza la metodologia di analisi, contribuiscono
non poco ad approfondire la conoscenza del fenomeno turistico nei sistemi
turistico territoriali di cui la provincia si compone.
2.1 - TURISMO
Arrivi Italiani
Arrivi stranieri
Arrivi Alberghi
Arrivi Extralberghieri
Arrivi totali
Arrivi anno precedente
Presenze Italiani
Presenze Stranieri
Presenze Alberghi
Presenze Extralbeghieri
Presenze totali
Presenze anno precedente
Arrivi Luglio e Agosto
Presenze Luglio e Agosto
Posti Letto alberghieri *
Posti Letto alberghieri anno 2006
Posti Letto extralberghieri*
Posti Letto extralberghieri 2006
Posti Letto campeggi*
Posti Letto agriturismi*
Posti Letto totali*
Posti Letto totali 2006
2
Spesa Turistica alloggio + altre
AREA
LIVORNESE
89.048
58.592
129.616
18.024
147.640
136.599
217.121
132.693
268.698
81.116
349.814
304.474
VAL DÌ
CECINA
236.192
135.986
137.052
235.126
372.178
417.506
1.756.817
1.118.813
587.209
2.288.421
2.875.630
3.174.406
VAL DÌ
CORNIA
191.760
101.347
103.076
190.031
293.107
320.461
1.216.698
944.585
589.218
1.572.065
2.161.283
2.114.503
ARCIPELAGO
262.602
139.885
245.594
156.893
402.487
389.494
1.727.855
1.014.267
1.433.528
1.308.594
2.742.122
2.623.525
2.193
2.272
2.206
1.792
1.000
294
4.399
4.064
38.479.540
6.367
5.746
42.247
38.803
35.451
1.501
48.614
44.549
316.319.300
6.456
3.951
20.032
14.238
13.248
2.082
26.488
18.189
237.741.130
15.351
15.997
19.775
20.934
13.182
557
35.126
36.931
301.633.420
PROVINCIA
779.602
435.810
615.338
600.074
1.215.412
1.264.060
4.918.491
3.210.358
2.878.653
5.250.196
8.128.849
8.216.908
0
0
30.367
27.966
84.260
75.767
62.881
4.434
114.627
103.733
894.173.390
2
(Isnart 2012) *: dato 2012
15
2.2 – TERRITORIO,
ECONOMIA, SOCIETA’
Superficie in Kmq
Popolazione *
Popolazione anno preced.
Popolazione anno 2001
N. famiglie*
N. abitazioni 2001
Reddito tot. Irpef 2011 (000)
N. auto 2011
Imprese attive*
Imprese attive anno precedente
% Imprese agric. e pesca
% imprese manifattura
% Imprese Commercio
% Imprese alloggio ristoraz.ne*
% Imprese turistiche
% Agenzie di viaggio etc.
Var.% Ristoranti, gelate.etc
Var.% Bar e simili
Var.% Agenzie di viaggio
Var.% Stabilimenti balneari
N. DOC - DOCG
HL imbott.ti DOC - DOCG
Imprese iscritte DOC/ DOCG
Occupati 15 - 64 anni
Tasso di occupazione 15/64*
Tasso di disoccupazione *
Tasso di attività 15/64 *
Passeggeri transitati 2013
Passeggeri transitati 2012
Crocieristi 2013
Crocieristi 2012
Uffci Informazione Turistica
Bandiere blu 2013
N. Porti e Approdi turistici
N. di posti barca
Km di costa
Kmq. di Parchi e Riserve
AREA
LIVORNESE
214
173.733
173.464
172.156
79.156
72.094
2.436.754
97.406
13.033
13.191
2,8
7,9
35,7
7,6
8,4
3,7
-0,8
2,0
-4,8
-5,6
0
0
0
23.378
61,8
15,1
72,8
1.821.310
1.768.422
736.516
1.037.849
3
2
3
141
VAL DÌ
CECINA
371
71.236
71.340
68.385
34.290
42.774
898.727
44.792
6.814
6.886
15,6
7,0
26,4
10,5
11,8
2,6
-1,9
11,1
-13,6
0,0
2
34.591
88
26.386
56,8
14,3
66,2
12
6
3
810
VAL DÌ
CORNIA
365
58.238
58.355
56.394
27.280
29.752
738.308
35.913
5.136
5.169
21,3
6,9
27,4
9,4
10,4
2,7
3,2
8,8
-5,9
-9,1
3
3.089
47
70.593
64,4
9,9
71,5
3.062.652
3.005.406
6
2
2
450
ARCI
PELAGO
261
32.424
31.711
29.470
15.469
25.674
400.687
20.553
3.478
3.497
6,9
5,8
23,3
22,7
24,7
6,3
-1,6
2,6
-2,7
0,0
2
3.667
79
10.677
51,2
17,4
62,0
7
0
9
946
PROVINCIA
1211
335.631
334.870
326.405
156.195
170.294
4.474.477
198.664
28.461
28.743
9,7
7,2
30,5
10,5
11,6
3,6
7
41.347
214
131.034
60,1
14,2
70,1
4.883.962
4.773.828
736.516
1.037.849
28
10
17
2.347
*: dato 2012
16
5.
A NALISI S WOT M ULTISETTORIALE : G LI I NDICATORI
Gli indicatori riportati qui di seguito mettono in relazione tra loro i valori assoluti
delle precedenti tabelle ricavandone rapporti che permettono di confrontare tra
di loro i sistemi turistici provinciali; questo è appunto lo scopo degli Osservatori,
dotare le destinazioni di un cruscotto di strumenti che ne consentano il
monitoraggio nel tempo e nello spazio (con altri sistemi territoriali).
Gli indicatori, come i dati di profilo, sono stati suddivisi in due sezioni, una
dedicata al turismo in senso stretto, l’altra alle variabili di contesto socio economico - ambientale e culturale rilevanti ai fini della misurazione dell’impatto
turistico sul territorio.
3.1 - TURISMO
AREA
VAL DÌ
LIVORNESE CECINA
VAL DÌ
CORNIA
ARCI
PELAGO PROVINCIA
Arrivi su anno precedente %
8,1%
-10,9%
-8,5%
3,3%
-3,8%
Presenze su anno precedente %
14,9%
-9,4%
2,2%
4,5%
-1,1%
Permanenza media
2,4
7,7
7,4
6,8
6,7
Densità turistica (pres. x Kmq.)
1.637
7.754
5.915
10.490
6.710
Intensità Turistica (pres. xResid.)
2,0
40,4
37,1
84,6
24,2
Presenze stranieri su totale
37,9%
38,9%
43,7%
37,0%
39,5%
Presenze Italiani su totale
62,1%
61,1%
56,3%
63,0%
60,5%
Presenze alberghi su totale
76,8%
20,4%
27,3%
52,3%
35,4%
Presenze extralb. su totale
23,2%
79,6%
72,7%
47,7%
64,6%
Variaz.ne Posti Letto 2012 - 2006
8,2%
9,1%
45,6%
-4,9%
10,5%
Posti Letto alberghi su totale
49,9%
13,1%
24,4%
43,7%
26,5%
Posti Letto extraalb.eri / totale
50,1%
86,9%
75,6%
56,3%
73,5%
Posti Letto campeggi e VT /totale
22,7%
72,9%
50,0%
37,5%
54,9%
Posti Letto agriturismi su totale
6,7%
3,1%
7,9%
1,6%
3,9%
Posti Letto x 1.000 abitanti
25
682
455
1083
342
Tasso di occupazione PL*
19,0%
17,9%
21,9%
20,5%
19,6%
Giorni di occupazione x letto
69,2
65,3
79,8
74,7
71,7
17
3.2 – TERRITORIO, ECONOMIA,
SOCIETA’
AREA
VAL DÌ
LIVORNESE CECINA
VAL DÌ ARCI
CORNIA PELAGO
Popolazione su anno precedente
0,2%
-0,1%
-0,2%
2,2%
0,2%
Popolazione su anno 2001
0,9%
4,2%
3,3%
10,0%
2,8%
Abitazioni x famiglia
0,9
1,2
1,1
1,7
1,1
Abitazioni vuote su totale
0,0%
19,8%
8,3%
39,7%
8,3%
Automobili x famiglia
1,2
1,3
1,3
1,3
1,3
Reddito medio Irpef tot.residenti - 2011
14.048
12.598
12.652
12.636
13.362
Imprese attive x 1000 residenti
75
96
88
107
85
Imprese attive su anno precedente
-1,2%
-1,0%
-0,6%
-0,5%
-1,0%
- % Imprese agricole pesca su totale
2,8
15,6
21,3
6,9
9,7
- % Imprese commercio su totale
35,7
26,4
27,4
23,3
30,5
- % Imprese alloggio e ristorazione su tot.
7,6
10,5
9,4
22,7
10,5
Ristoranti, gelaterie etc su anno precedente
-0,8
-1,9
3,2
-1,6
-
Bar e simili su anno precedente
2,0
11,1
8,8
2,6
-
Agenzie di viaggio su anno precedente
-4,8
-13,6
-5,9
-2,7
-
Stabilimenti balneari su anno precedente
-5,6
0,0
-9,1
0,0
-
N. DOC - DOCG
0
2
3
2
7
HL imbottigliati DOC - DOCG
0
34.591
3.089
3.667
41.347
Imprese iscritte alle DOC - DOCG
0
88
47
79
214
Tasso di occupazione 15/64 al 31.12.12
61,8
56,8
64,4
51,2
60,1
Tasso di disoccupazione 15/64 al 31.12.12
15,1
14,3
9,9
17,4
14,2
Tasso di attività 15/64 al 31.12.2012
72,8
66,2
71,5
62,0
70,1
Porti: passeggeri su anno precedente
3,0%
-
1,9%
-
2,3%
Porti: crocieristi su anno precedente
-29,0%
-
-
-
-29,0%
N. Porti e Approdi turistici
3
3
2
9
17
N. di posti barca
141
810
450
946
2.347
Uffci di Informazione Turistica
3
12
6
7
28
Bandiere blu 2013
2
6
2
0
10
PROVINCIA
18
6. P UNTI DI F ORZA E DI D EBOLEZZA
L’AREA LIVORNESE
Punti di Forza
Se Pisa è il gate regionale aeroportuale, Livorno è indiscutibilmente la Porta
d’accesso dal mare alla Toscana, come testimonia lo sviluppo del turismo
crocieristico.
La vicinanza della superstrada FIPILI consente di raggiungere rapidamente
Firenze, Lucca, la A1.
L’aeroporto di Pisa a pochi Km di distanza, primo aeroporto della regione,
collegato alle principali città italiane ed europee, base di primaria
importanza delle principali compagnie lowcost.
La stazione ferroviaria è ben collegata a Pisa, Lucca, Firenze. In poco più di
un’ora si raggiunge la Stazione di SMN, in pieno centro storico: niente auto,
traffico, ricerca di parcheggio, stress, un’opportunità preziosa per i turisti
che scelgono Livorno come base di soggiorno.
L’economia della città è ancora vitale, il proliferare di piccole imprese,
soprattutto nel commercio e nei servizi logistici, ha ammortizzato nel
tempo il ridimensionamento del comparto industriale.
Livorno non è città turistica ma è l’unica vera città marinara della Toscana
(la Fortezza Vecchia, il quartiere Venezia, il Lungomare, l’Acquario...). La sua
“diversità” come città e il “carattere” livornese possono diventare ragione
di interesse per il turismo.
Una robusta dotazione di impianti sportivi, una delle migliori della regione,
che già oggi muove flussi interessanti di praticanti a appassionati.
19
In città si svolgono già da tempo numerosi eventi di grande richiamo, che
attingono soprattutto alla sua identità di città di mare. (Effetto Venezia, il
TAN - Trofeo Accademia Navale, il Palio Marinaro, la Coppa Risiatori e la
Coppa Barontini).
L'Acquario di Livorno, terzo per grandezza in Italia e il più grande della
Toscana, situato sul Lungomare accanto alla Terrazza Mascagni, che
rappresenta q sua volta un luogo di notevole interesse turistico.
Il robusto sistema del piccolo commercio e dei mercati rappresenta di per
se un’attrattiva turistica.
L’AREA LIVORNESE
Punti di Debolezza
Il turismo a Livorno è ancora una speranza, la città non ha una storia
turistica e non ha cultura turistica, i numeri restano assolutamente
modesti.
Il turismo a Livorno comprende oggi due fenomeni molto diversi tra di loro
che però vengono chiamati con lo stesso nome: da una parte circa 350.000
pernottamenti prodotti in larga parte da vacanze mare, viaggi di lavoro,
soste in atteso di imbarco sui traghetti; dall’altra il turismo giornaliero, a
bassa ricaduta economica, generato soprattutto dalle navi da crociera che
attraccano la mattina al porto per ripartire in serata.
Livorno non ha identità turistica, non ha prodotti distintivi;
Scarsa partecipazione collettiva degli imprenditori del turismo, mancanza di
sinergie fra le varie categorie di operatori turistici.
La città non è riuscita a creare una relazione stabile con la costa livornese e
i suoi otto milioni di presenze.
20
La città non è riuscita a creare una relazione virtuosa con con il suo porto e
con l’Aeroporto di Pisa;
Mancata valorizzazione turistica delle colline livornesi
L’intensità dell’attività portuale (e il relativo carico automobilistico) genera
un rilevante impatto ambientale;
La costruzione del Centro Interporto di Guasticce non è servita a
decongestionare il traffico pesante e la sosta dei contenitori in città, ampie
zone della parte nord della città sono occupate da distese di contenitori,
che inducono correnti di traffico pesante su strade destinate e
dimensionate per movimenti interni di quartiere di altre dimensioni
I ritardi nei lavori di ampliamento del porto hanno causato nel 2013 lo
spostamento di importanti compagnie di crociera su altri scali producendo
una forte flessione di passeggeri in transito ( -30%) che ha ulteriormente
appesantito la situazione del sistema commerciale cittadino.
21
LA VAL DI CECINA
Punti di Forza
La costa rappresenta da sempre una meta privilegiata per il turismo delle
famiglie toscane, caratterizzandosi per una buonaqualità dei servizi unita
ad unafascia di prezzotra i più accessibili della regione.
L’economia locale è diversificata e vivace, anche ma non solo per il traino
delle
attività
turistiche;
l’agricoltura,
soprattutto
nel
comparto
ortofrutticolo, mantiene un ruolo importante, con un gran numero di
imprese di produzione (15% delle imprese attive); nella zona di Bolgheri e
Castagneto è esploso dagli anni 70 il fenomeno vitivinicolo che oltre ad
alimentare l’economia locale è diventato un potente veicolo dell’immagine
turistica.
L’alta densità di case vuote, seconda soltanto all’Isola d’Elba, segnala un
consistente potenziale ricettivo non registrato dalle statistiche ufficiali,
particolarmente interessante per le famiglie.
La dotazione di posti barca in porti e approdi turistici è la più alta della
costa livornese, di poco inferiore a quella dell’Arcipelago.
Ben sei spiagge della Val di Cecina, su nove in totale assegnate nella costa
livornese, hanno avuto nel 2013 l’ambito riconoscimento della Bandiera Blu,
(Castiglioncello, Vada, Marina di Bibbona, Gorette e Marina di Cecina,
Castagneto Carducci) a testimonianza di una elevata qualità ambientale e dei
servizi di accoglienza.
22
LA VAL DI CECINA
Punti di Debolezza
Con il 72,9% dei posti letto concentrati in Campeggi e Villaggi turistici la Val
di Cecina è, tra i sistemi turistici della costa, il meno diversificato e il più
vulnerabile rispetto a inversioni di tendenza, niente affatto da escludere,
negli orientamenti della clientela turistica (in effetti i dati degli ultimi anni
segnalano un qualche arretramento dei pernottamenti in queste tipologie
ricettive).
A conferma di quanto detto prima il trend delle presenze dall’anno 2000 è
decisamente meno entusiasmante della contigua Val di Cornia: se
quest’ultima ha segnato un incremento record del 90%, la Val di Cecina si
deve accontentare di un modesto +16%, rivelando un gap competitivo da
non sottovalutare.
L’elevato tasso di case vuote, se da un lato come detto in precedenza
rappresenta un plus quantitativo e qualitativo di offerta, dall’altro segnala
un eccesso di uso del territorio a tutto discapito della sua qualità
ambientale e paesaggistica.
23
LA VAL DI CORNIA
Punti di Forza
La Marina di San Vincenzo, nuovo porto turistico inaugurato nel 2010, con
283 posti barca, dotati di allaccio ad acqua ed elettricità, per imbarcazioni
fino a 18 metri e servizi di assistenza ai natanti. Inoltre, è disponibile un'area
per il bunkeraggio dotata di distributore di gasolio, benzina e SIF.
L’enogastronomia della Val di Cornia, rappresentata dal pregiato pesce
azzurro: la cucina fresca e saporita, a base di palamite, alici, sardine e
tonnetti è protagonista di varie ricette tradizionali, accompagnate dalle
verdure ed olio extravergine locale. Tra le altre manifestazioni
gastronomiche, ogni anno, a maggio, si celebra il “Festival della Palamita”,
occasione in cui si possono degustare tanti piatti a base del tipico pesce.
La prestigiosa produzione vinicola dei territori lungo la Strada del Vino
Costa degli Etruschi, dove si sono affermate aziende produttrici degli ottimi
vini delle zone Doc Val di Cornia e Bolgheri.
Forte coesione sociale
Imprese del settore turistico sia a livello familiare che a livello di nazionale
con società specializzate del settore
Aree costiere di notevole importanza naturalistica, aree collinari con
valenze paesaggistiche significative.
Estate ricca di eventi, carnevale, concerti per giovani
Buona gestione risorse idriche e RSU. Correlazioni con il sistema dei Parchi
della Val di Cornia
La buona presenza di piste ciclabili.
Il servizio navetta organizzato dai Comuni costieri in estate fra il centro e le
strutture esterne
24
La presenza della soc. Parchi Val di Cornia è un forte strumento di
valorizzazione delle risorse ambientali e archeologiche.
Successo degli interventi di contrasto all’erosione delle coste,
Il territorio della Val di Cornia offre una varietà di ingredienti per costruire
prodotti per la destagionalizzazione del turismo (cultura, natura, terme,
enogastronomia, sport, porti turistici).
Presenza attiva dei centri commerciali naturali e buona partecipazione degli
operatori commerciali ad alcune iniziative di valorizzazione.
LA VAL DI CORNIA
Punti di Debolezza
Scarso interesse degli operatori del turismo e del commercio a lavorare in
sinergia offrendo servizi qualificati anche al di fuori della stagione estiva.
La diminuzione dell’offerta commerciale durante l’inverno determina
ricadute rilevanti anche a livello di occupazione, in particolare per i giovani.
Nonostante l’elevato numero di associazioni poche attività invernali per il
tempo libero e per la cultura.
Scarsa cultura di ospitalità da parte dei cittadini.
Affollamento degli esercizi commerciali e congestione sulla vivibilità urbana
(dalla viabilità ai parcheggi) nella stagione estiva.
Sfruttamento delle risorse idriche e pressione sulla gestione dei rifiuti con
una significativa riduzione della raccolta differenziata in estate dovuta alla
presenza di una gran quantità di turisti che non separano i rifiuti a dovere.
25
Rispetto alla qualità e alla quantità dell’edificato si è costruito molto – e
secondo alcuni troppo -, che si è costruito in maniera anonima e con
un’estetica non sufficientemente curata.
Eccesso di edificazione sulla costa, con conseguente impatto ambientale e
paesaggistico.
Strutture turistiche in parte non idonee ad ospitare in periodo non estivo,
mancanza di offerte turistiche mirate alla destagionalizzazione
Mancanza di spazi attrezzati per grandi eventi, luoghi di aggregazione
giovanile
Pressione antropica legata alle attività turistiche concentrate in pochi mesi
estivi
Debolezza di trasporti pubblici nei collegamenti interni all’area; orari poco
comprensibili e mal programmati, mancanza di un ufficio di riferimento per
le strutture che cercano di dare indicazioni ai clienti.
Riduzione progressiva delle spiagge libere per i residenti.
Difficoltà delle imprese ricettive e di ristorazione a reperire personale locale
con buona professionalità.
Congestione traffico in estate in entrata / uscita dal porto di Piombino che
grava sull’unica viabilità di accesso
Desertificazione commerciale in alcune aree costiere fuori stagione.
Edilizia residenziale con negativo impatto paesaggistico e costruzioni
precarie diffuse nelle aree rurali che deteriorano il paesaggio tipico costiero
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L’ARCIPELAGO TOSCANO
Punti di Forza
Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, di cui l’Elba fa parte, rappresenta
uno straordinario patrimonio ambientale e una preziosa risorsa turistica.
L’Isola d’Elba resta per gli amanti del mare un vero giacimento di risorse
naturalistiche, ambientali e paesaggistiche che la colloca, nel panorama
delle località marine italiane, nella fascia dell’eccellenza.
L’Arcipelago ha i requisiti riposizionarsi sulla fascia alta del mercato (e su
nicchie specializzate), ma occorre una strategia di lungo periodo e coerenti
politiche di potenziamento dei servizi (aeroporto, porti turistici) e di
miglioramento della qualità complessiva dell’accoglienza.
L’Isola d’Elba negli ultimi anni è diventata sempre più una meta ambita e
ampiamente frequentata da subacquei sia italiani che stranieri e sul
territorio insulare sono dislocati circa 44 diving operativi, riuniti in un
Consorzio (CED).
La buona dotazione di approdi (9) e posti barca (946) è una condizione di
partenza per lo sviluppo del turismo diportistico, ma occorre disporre di
servizi a terra adeguati.
La promozione “Elba traghetto a costo zero” messa in atto con successo
nel 2013 da un consistente gruppo di albergatori dimostra che strategie di
sistema possono funzionare, mentre è velleitaria, tanto più in questa
situazione, la presunzione di fare da soli.
Il Museo Napoleonico di Portoferraio ha un grande potenziale attrattivo e
può diventare il motore di una variegata linea di prodotti turistici.
Anche il Parco minerario dell'isola d'Elba costituisce una risorsa di indubbio
valore storico forse non sufficientemente valorizzato.
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L’ambizioso obiettivo del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES),
fare dell’Elba la prima isola del Mediterraneo a zero emissioni, è
probabilmente un’iniziativa esemplare di quella che potrà diventare la
strategia di qualificazione e riposizionamento dell’Isola d’Elba. Con le azioni
contenute nel PAES i comuni elbani si impegnano a ridurre le emissioni di
CO2, entro il 2020, almeno del 30% rispetto all’anno base di riferimento
(2004).
L’ARCIPELAGO TOSCANO
Punti di Debolezza
Il modello turistico elbano sta vivendo probabilmente una crisi strutturale; il
suo tradizionale mercato turistico (italiano, familiare, di classe media) si va
disaffezionando all’isola, per gli oneri economici e logistici che comporta
(traghetto, spostamenti interni) e per la relativa povertà dell’assortimento
di offerta rispetto ad altre destinazioni sulla livornese e grossetana.
L’Arcipelago ha toccato i suoi massimi, sia in termini di arrivi che di
presenze, a cavallo tra gli anni 90 e quelli 2000 conoscendo
successivamente una lenta ma continua emorragia su ambedue i fronti, in
percentuali che nel 2012 toccano il punto minimo, -16% di presenze rispetto
al 2000. Il 2013 ha segnato un leggero recupero, ma il confronto con gli altri
sottosistemi della costa livornese resta comunque impietoso.
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AREA LIVORNESE
VAL DÌ CECINA
VAL DÌ CORNIA
ARCIPELAGO
PROVINCIA
2000
100
100
100
100
100
2003
108
111
107
97
104
2006
105
109
130
99
108
2009
95
121
191
88
116
2010
116
114
191
87
115
2011
111
126
195
91
121
2012
90
128
186
84
116
2013
103
116
190
88
115
L’impennata dei prezzi dei biglietti – traghetto per l’Elba degli ultimi anni
alza ulteriormente la barriera di accesso all’isola, andando a penalizzare
soprattutto quel turismo familiare e di medio reddito, particolarmente
quello italiano, suo tradizionale bacino primario.
Scarsa reperibilità di personale qualificato del posto nei settori ristorazione
e ricezione.
L’aeroporto non è a regime rispetto alle potenzialità; esistono collegamenti
con l’estero ma preoccupa l’incapacità di creare collegamenti stabili e certi
con assi più vicini come Pisa e Firenze
Il costo del parcheggio a Piombino è sicuramente un disincentivo per chi
vorrebbe recarsi all’Elba senza macchina.
Il livello qualitativo medio delle strutture ricettive è basso; una buona parte
si trova in un preoccupante stato di obsolescenza. E’ elevato il rischio di
diffusione di opinioni negative sull’Elba generati da casi negativi singoli ed
isolati.
Dimensione rilevante dell’economia sommersa nel settore turistico e
mancata gestione del fenomeno “seconde case”;
Numerosi sono gli imprenditori stagionali “mordi e fuggi”.
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