LA PROVINCIA DI LIVORNO E LE SUE AREE TURISTICHE OSSERVATORIO TURISTICO DI DESTINAZIONE – 2014 Progetto regionale Toscana turistica sostenibile e competitiva Giugno 2014 Indice 1. IL PROGETTO OTD – SECONDA FASE......................................................................... 3 2. IL TURISMO IN PROVINCIA DI LIVORNO ................................................................... 7 3. ECONOMIA E LAVORO IN PROVINCIA DI LIVORNO................................................. 11 4. ANALISI SWOT MULTISETTORIALE: I DATI DI PROFILO..........................................15 5. ANALISI SWOT MULTISETTORIALE: GLI INDICATORI..............................................17 6. PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA....................................................................19 L’AREA LIVORNESE ............................................................................................................. 19 LA VAL DI CECINA ............................................................................................................... 22 LA VAL DI CORNIA .............................................................................................................. 24 L’ARCIPELAGO TOSCANO ..................................................................................................... 27 IL MERCATO TURISTICO IN PROVINCIA DI LIVORNO - ANNO 2013 ALLEGATO 2 1. I L P ROGETTO OTD –seconda fase La seconda fase del progetto regionale “Toscana Turistica Sostenibile e Competitiva” vedrà la realizzazione di una piattaforma informatica regionale e la messa in rete di tutti gli OTD comunali; il progetto regionale intende realizzare interventi integrati per la sperimentazione sulle destinazioni turistiche del modello di turismo sostenibile e competitivo condiviso, a livello europeo, con la rete NECSTouR. La piattaforma sarà lo strumento attraverso il quale saranno armonizzate e coordinate le metodologie di misurazione rendendo confrontabili nel tempo e nello spazio i dati raccolti. I presupposti teorici del progetto restano quelli enunciati nella sua prima fase, riassumibili nella valutazione che sia necessario avviare un processo sistematico di progressivo “upgrading” della qualità complessiva delle destinazioni europee. L’attenzione degli operatori dell’offerta turistica, pubblici e privati, alle connotazioni di sostenibilità delle proprie proposte territoriali e commerciali assume dunque il carattere di una vera e propria strategia di marketing diretta a intercettare segmenti crescenti della domanda in un mercato che si è andato rapidamente allargando, moltiplicando i “players” in competizione: la sostenibilità dello sviluppo economico, e di quello turistico in particolare, diventa così un fattore critico di successo nel mercato delle destinazioni e delle imprese turistiche, e su questo fattore l’Europa ha deciso di puntare. Per realizzare questo obiettivo il Progetto speciale intende operare attraverso la creazione della rete delle destinazioni turistiche sostenibili e competitive e, a partire da questo, sviluppare un marchio europeo promozionale delle destinazioni turistiche di eccellenza. Lo strumento organizzativo e operativo di questa sperimentazione è appunto l’Osservatorio Turistico di Destinazione. L’OTD dovrà pertanto avere una duplice missione, una conoscitiva e una propositiva: la prima si traduce in un modello di misurazione e monitoraggio della sostenibilità e competitività delle destinazioni, la seconda, quella propositiva, consiste in attività di elaborazione, concertazione e progettazione di politiche attive per il miglioramento di sostenibilità e competitività. In questo quadro l’Osservatorio Provinciale è visto non solo come fornitore di dati agli OTD comunali ma anche come luogo di governance partecipata dagli enti locali e dalle associazioni di categoria, capace di interpretare i fenomeni di area vasta attinenti lo sviluppo turistico e di promuovere azioni concertate di miglioramento della sostenibilità ambientale e della competitività. 3 Il Progetto Necstour, pur incardinato sugli ambiti comunali, rappresenta quindi una preziosa occasione per le Province di identificare, mettere sotto osservazione e modificare alcuni fattori di criticità extracomunali e di indiscutibile valenza turistica che, in quanto tali, sfuggono agli Osservatori locali e comunque sono fuori dalla loro portata. Questo può consentire di rimediare almeno parzialmente ad una congenita debolezza degli Osservatori Comunali che non possono che riferirsi al proprio territorio amministrativo pur consapevoli che questo non esaurisce le variabili influenti sul fenomeno turistico che li riguarda. Nella seconda fase l’OTD della provincia di Livorno ha inteso sperimentare un modello di analisi e monitoraggio fondato sui sottosistemi turistici che la compongono, favorendo in questo modo una riflessione che vada oltre i confini comunali e al tempo stesso una presa di coscienza del reale perimetro della destinazione che non necessariamente coincide con quello amministrativo. Questo documento propone dunque, ancora in via sperimentale, una metodologia che al di là dei dati quantitativi cerca di identificare un modello di cooperazione tra i comuni che, partendo dalle analisi SWOT dei rispettivi OTD sviluppi un’analoga attività partecipativa di analisi e proposta tra tutti i soggetti attivi allo stesso sistema turistico territoriale (Area Livornese, Val di Cecina, Val di Cornia, Arcipelago) finalizzata alla elaborazione di un’analisi SWOT di area e dei relativi indicatori di sostenibilità e competitività. L’analisi presentata in questo documento si sviluppa secondo una logica comparativa che permetta di mettere in evidenza e confrontare la performance del territorio provinciale nel suo complesso e dei quattro sottosistemi turistici che lo compongono: Area livornese: Livorno e Collesalvetti Val di Cecina: Rosignano, Cecina, Bibbona, Castagneto Carducci Val di Cornia: San Vincenzo, Piombino, Campiglia M.ma, Suvereto, Sassetta. Arcipelago: Isola d’Elba e Isola di Capraia 4 CRONOLOGIA DELLE FASI DI IMPLEMENTAZIONE L’implementazione dell’OTD è avvenuta attraverso le seguenti fasi: Fase I° del Progetto Regionale Avvio costituzione della Struttura Tecnica Provinciale (11 novembre 2011) Attivazione del processo partecipativo dei Comuni non OTD (Cecina, 21 Novembre 2011) Con delibera n. 168 del 22/11/2011 il Consiglio Provinciale ha approvato: Protocollo di intesa fra la Provincia di Livorno, le componenti economicosociali ed i portatori di interessi locali, aderenti all’Osservatorio Turistico di Destinazione; Convenzione tra la Provincia di Livorno ed i Comuni non otd per l’adesione all’Osservatorio provinciale ai sensi della Dgrt 903/2011; Approvazione Regolamento istituzione e funzionamento OTD; nomina del Responsabile dell’OTP individuato nel Dirigente della U.S. Turismo e Marketing Territoriale, Arch. Claudio Bini Open Forum di presentazione (Livorno, 24 Novembre 2012); Costituzione Panel di Indirizzo in via d’urgenza per l’iscrizione dei Comuni nell’elenco regionale delle località turistiche (22 Novembre 2011, del. G.P. n. 169 - Livorno, 13 dicembre 2011, convocazione del Panel ai fini dell’applicazione dell’imposta di soggiorno) Individuazione set di indicatori (Gennaio 2012) Individuazione dati per alimentare gli indicatori (Febbraio 2012-Giugno 2012) Individuazione della Struttura Tecnica Provinciale (7 febbraio 2012, del. G.P. n.13) Nomina del Panel di Indirizzo (7 febbraio 2012, del. G.P. n. 13) Attivazione processo partecipato di Analisi Swot (Giugno 2012) II ° Forum 19 giugno 2013 a Marina di Bibbona: Presentazione analisi swot- Piano di Azione Locale - La banca dati unitaria dell’OTD da condividere in rete . Evento conclusivo I° Fase del Progetto Attivazione Fase II del Progetto e Conclusione Rilevazione/misurazione degli Indicatori di Profilo della Destinazione (IP) Coinvolgimento del Comitato di Indirizzo per la divulgazione del Progetto curato dalla Formazione Professionale nell’ambito del POR CRO FSE 2007-2013 Turismo e reti di imprese commerciali per il reclutamento dei beneficiari (imprese turistiche e commerciali e loro addetti) III° Forum 23 giugno a Cecina. Presentazione del Documento Finale: l’analisi swot multisettoriale e i punti di forza e di debolezza delle quattro “aree” territoriali 5 COMPOSIZIONE DEL PANEL DI INDIRIZZO Presiede l’Assessore al Turismo Paolo Pacini Responsabile OTP Claudio Bini Coordinatore della Struttura Tecnica Provinciale Marzia Ferretti Responsabile OTD Comune di Livorno Paolo Demi Responsabile OTD Comune di San Vincenzo Giancarlo Querci Responsabile OTD Comune di Piombino Antonella Armanini Responsabile OTD Comune di Portoferraio Mauro Parigi(supplente Alessandra Palombo) Rappresentante CCIAA Livorno Arcadio Carlo Diego Setti Rappresentante Confesercenti Anna Landini(supplente Robert Martorella) Rappresentante Coldiretti Simone Ferri Graziani Rappresentante CNA Daniele Cecconi Rappresentante Confcommercio Alessio Schiano Rappresentante Confederazione Italiana Agricoltori Martina Chiappini Rappresentante Confindustria Alessia Prosperi Rappresentante Cgil Simonetta Bagnoli Rappresentante Cisl Alberto Faccendoni Sono invitati permanenti i partner tecnici incaricati dalla Provincia allo scopo. LE ADESIONI AL FORUM PERMANENTE Camera di Commercio di Livorno Comune di Livorno Comune di Bibbona Comune di Cecina Comune di Rosignano M.mo Comune di Castagneto C.cci Comune di Campiglia M.ma Comune di San Vincenzo Comune di Piombino Comune di Sassetta Comune di Suvereto Comune di Portoferraio Confesercenti Livorno Confcommercio Livorno Confindustria Livorno C.N.A. Coldiretti C.I.A. C.G.I.L. C.I.S.L. COMPOSIZIONE DELLA STRUTTURA TECNICA PROVINCIALE Lavoro e Formazione Professionale - Franca Bertone Lorena Rugiadi - Sviluppo Rurale Rifiuti e Bonifiche siti inquinati - Silvia Boni Trasporti - Paola Ceccarini Claudio Bini - Turismo Marketing Territoriale Susanna Ceccanti - Agenzia Energetica della Provincia di Livorno (EALP) Dirigenti Tutela dell’Ambiente –Difesa e Protezione del suolo - Cultura coordinatore S.T.P. Marzia Ferretti, responsabile U.O. Turismo Provincia di Livorno 6 2. I L T URISMO IN P ROVINCIA DI L IVORNO I L QUADRO GENERALE Ci limiteremo in questa sede a presentare solo i dati più generali rimandando per un’analisi più approfondita al Rapporto 2013 del Centro Studi Turistici che alleghiamo. Quello che ci interessa come Osservatorio è infatti estrapolare quei dati che messi in relazione tra di loro e con altri possano dare luogo ad alcuni indicatori sintetici che consentano di misurare sostenibilità e competitività dello sviluppo turistico della provincia e dei suoi sotto sistemi territoriali. Nel 2013, per il secondo anno consecutivo, i flussi turistici della provincia di Livorno segnano un andamento negativo sia per numero di turisti (-3,8%) sia per numero di pernottamenti (-1,1%). Come in tutta la regione l’anno è stato caratterizzato dalle difficoltà del mercato italiano, il cui passivo ha sfiorato i due punti percentuali, e da un andamento leggermente positivo degli stranieri (+0,3%). Tra i mercati esteri si segnala il leggero calo dei tedeschi (-1,6%) e la significativa crescita degli olandesi (+8,2%) che riescono a sopravanzare gli svizzeri al secondo posto in termini di presenze. Il calo della domanda italiana è stato rilevante soprattutto nelle imprese extralberghiere, che hanno peraltro registrato anche una lieve flessione degli stranieri. Nel complesso, il comparto ha chiuso il 2013 con un saldo negativo di presenze del 2,8%, ovvero con una perdita di quasi 154 mila pernottamenti rispetto alla passata stagione. La contrazione dei flussi è stata avvertita solamente dai campeggi e villaggi turistici e non dalle altre tipologie complementari che invece hanno chiuso l’anno positivamente. Il comparto alberghiero ha ottenuto risultati migliori grazie sia alla clientela italiana sia a quella straniera. La stagione è stata positiva con un saldo di presenze del 2,3%, pari a 66 mila pernottamenti in più. Molto positivi sono stati i risultati dei 4-5 stelle un po’ meno dei 3 stelle, mentre le basse categorie e le Rta fanno segnare ancora una volta una tendenza sfavorevole. In calo anche il tasso di occupazione lorda,nelle imprese complementari, in particolare i campeggi e villaggi turistici, e gli alloggi agrituristici. Migliora invece negli esercizi alberghieri soprattutto in quelli di categoria superiore. Diversificato l’andamento nelle singole aree provinciali, con il segno meno proprio dove è più alta la presenza di campeggi e villaggi turistici ovvero nella Val di Cecina (-9,4%). Gli altri ambiti, si sono difesi piuttosto bene: in particolare l’Arcipelago toscano (+4,5%) ha chiuso con un saldo positivo di 119 mila presenze, 7 l’Area livornese (+14,9%) con +45 mila presenze e la Val di Cornia (+2,2%) con +47 mila presenze. PRESENZE AREA LIVORNESE 2000 2003 2006 2009 2010 2011 2012 2013 338.976 365.503 355.167 323.198 392.114 374.648 304.474 349.814 VAL DI CECINA 1.821.488 2.164.562 2.062.740 2.370.917 2.257.233 2.474.316 2.466.419 2.197.602 VAL DI CORNIA 1.793.459 1.807.187 2.131.072 2.805.667 2.743.054 2.858.975 2.822.490 2.839.311 ARCIPELAGO 3.121.536 3.030.292 3.100.583 2.737.714 2.722.206 2.888.632 2.623.525 2.742.122 PROVINCIA 7.075.459 7.367.544 7.649.562 8.237.496 8.114.607 8.596.571 8.216.908 8.128.849 Come si vede dalla tabella sopra e dal successivo grafico gli ultimi due anni hanno scontato vistosamente la flessione della clientela più tradizionale della Costa degli Etruschi, cioè gli italiani; ma in qualche caso l’aumento degli stranieri è riuscito a compensare la crisi del turismo nazionale, particolarmente in Val di Cornia che oltre a mantenere il primato tra le aree turistiche livornesi è anche l’unica a limitare al minimo le perdite rispetto al 2011, anno record del turismo provinciale. 8 L’analisi dei flussi su un arco temporale più largo, dal 2000 al 2013 evidenzia alcuni trend di fondo piuttosto significativi (vedi tabella successiva): ► Il dato provinciale, complessivamente positivo, è la risultante di andamenti di segno opposto nelle aree che ne fanno parte. ► La Val di Cornia ha segnato un vero e proprio boom di presenze (+60%). ► Bene anche la Val di Cecina fino al 2012 (+ 40% quasi), che invece nel 2013 ha avuto un brutto scivolone; ► Oscillante l’area livornese, che complessivamente si muove verso una leggera crescita, ma i numeri sono piccoli. ► Male l’Arcipelago che dopo aver toccato il punto minimo nel 2012 (quasi il 20% in meno), nel 2013 ha una buona ripresa. 9 La straordinaria vivacità della P. Letto ALBERGHI Val di Cornia è confermata dai AREA LIVORNESE dati relativi all’offerta ricettiva, su un arco temporale VAL DÌ CECINA più breve ma per questo forse VAL DÌ CORNIA ARCIPELAGO ancora più significativo: aumentano quasi del 50% i TOTALE PROVINCIA posti letto in albergo e del 30% quelli nel comparto extralberghiero. 2006 2012 Diff.% 2.272 2.193 -3,5% 4.309 4.803 11,5% 5.388 8.020 48,8% 15.997 15.351 -4,0% 27.966 30.367 8,6% P. Letto EXTRALBERG. 2006 2012 AREA LIVORNESE 1.792 2.206 Diff.% 23,1% Molto più contenuta la VAL DÌ CECINA 30.639 33.040 7,8% crescita in Val di Cecina, in 22.402 29.239 30,5% flessione l’Arcipelago, mentre VAL DÌ CORNIA l’area livornese resta ARCIPELAGO 20.934 19.775 -5,5% comunque la cenerentola TOTALE PROVINCIA 75.767 84.260 11,2% della provincia malgrado un qualche aumento dei posti letto extralberghieri, ma i numeri assoluti sono anche in questo caso davvero modesti. 10 3. E CONOMIA E L AVORO IN P ROVINCIA DI L IVORNO I L QUADRO GENERALE L’andamento generale dell’economia provinciale riflette senza alcuna indulgenza la pesantezza della crisi che il nostro paese sta vivendo ormai dal 2008: “Nel 2012 rimangono in terreno negativo le variazioni tendenziali annue legate a imprese attive totali (-1,0%) e artigiane (-1,5%), la produzione manifatturiera (-9,8%), la movimentazione portuale (-7,6%), le vendite al dettaglio del commercio (-6,3%)”1. Male anche l’occupazione, la forza lavoro complessiva raggiunge le 156.000 unità di cui 124.000 sono occupati e 21.754 i disoccupati, di cui il 32% nella fascia d’età 25 – 34 anni. Imprese attive per SEL e variazione tendenziale 2011 2012 Var. % Val di Cornia 5.169 5.136 -0,6 Val di Cecina 6.886 6.814 -1 Area Livornese 13.191 13.033 -1,2 Arcipelago Toscano 3.497 3.478 -0,5 Provincia di Livorno 28.743 28.461 -1,0% La flessione del numero di imprese attive è generale, più pesante nell’area livornese e in Val di Cecina, più contenuta in Val di Cornia e nell’Arcipelago. Particolarmente accentuata (soprattutto a Livorno) è la flessione nel settore artigianale, ad eccezione dell’Arcipelago dove, in controtendenza rispetto a provincia, regione e Italia, si verifica un incremento. Imprese artigiane attive nel 2012 e variazione percentuale rispetto al 2011 ed al 2009 1 V.A. 2012 Var. % su 2011 Var. % su 2009 LIVORNO/COLLESALVETTI 3.041 -1,6 -3,6 VAL DI CECINA 1.875 -2,4 -2,4 VAL DI CORNIA 1.181 -1,1 -2,1 ARCIPELAGO 1.047 0 2,2 TOSCANA 113.523 -2,5 -4,0 ITALIA 1.426.995 -1,6 -2,7 Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 – Centro Studi CCIAA 11 La tabella sottostante fotografa la ripartizione delle imprese nei diversi comparti economici ed evidenzia il peso specifico acquistato dal settore turistico. La Val di Cornia conferma la sua vocazione agroalimentare con il 21,3% delle imprese nel settore agricolo; molto forte anche il settore commerciale e quello più specificamente turistico “alloggio e ristorazione”. Più diversificata l’economia della Val di Cecina, dove comunque le imprese turistiche (alloggio e ristorazione + agenzie di viaggi) superano il 13% del totale; nell’Area livornese svetta il settore commerciale e la logistica legata al porto, l’Arcipelago registra la massima concentrazione di imprese di alloggio e ristorazione toccando addirittura il 22,7% del totale. Composizione per settori delle imprese attive al 31/12/2012 Val di Cornia Val di Cecina Area Livornese Arcip.go toscano Prov.a Livorno TOSCANA ITALIA Agricoltura, pesca 21,3 15,6 2,8 6,9 9,7 11,6 15,5 Cave e miniere 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 0,1 0,1 Attività manifatturiere 6,9 7,0 7,9 5,8 7,2 13,3 10,1 Energia elettrica, gas.. 0,3 0,1 0,1 0,0 0,1 0,1 0,2 Fornitura di acqua 0,1 0,2 0,4 0,3 0,3 0,2 0,2 Costruzioni 13,8 18,3 13,4 18,7 15,3 17,1 15,5 Commercio 27,4 26,4 35,7 23,3 30,5 25,5 27,1 Trasporto e magazzin. 3,0 1,9 6,2 2,7 4,2 2,6 3,1 Alloggio e ristorazione 9,4 10,5 7,6 22,7 10,5 7,1 6,8 Comunicazione 1,2 1,4 2,6 1,4 1,9 2,0 2,1 Finanza e assicurazioni 1,9 1,9 2,5 1,4 2,1 2,0 2,1 Attività immobiliari 4,0 5,1 6,8 3,0 5,4 6,3 4,7 Attività professionali 2,1 2,0 3,3 1,4 2,5 2,9 3,3 Agenzie di viaggio etc. 2,7 2,6 3,7 6,3 3,6 2,8 2,8 Istruzione 0,4 0,4 0,7 0,9 0,6 0,4 0,5 Sanità e assistenza 0,3 0,4 0,5 0,1 0,4 0,4 0,6 Arte, sport, intrattenim. 1,2 1,6 1,4 1,7 1,5 1,3 1,1 Altre attività di servizi 4,2 4,6 4,6 3,3 4,4 4,2 4,3 Imprese non classificate 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 0,1 0,1 TOTALI 100 100 100 100 100 100 100 Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 – Centro Studi CCIAA 12 La forza del comparto agroalimentare in Val di Cecina e Val di Cornia trova le sue punte di eccellenza nel settore vitivinicolo: le DOC e le DOCG istituite sul loro territorio hanno dato un formidabile contributo alla notorietà e all’immagine territoriale, particolarmente il Bolgheri che è di gran lunga il primo per volumi commercializzati. Recentemente il più illustre tra i DOC livornesi, il Sassicaia, si è vista riconoscere una DOC specifica, che va quindi a contrassegnare, caso unico in Italia, un vino prodotto da un’unica azienda, la Tenuta San Guido dei Marchesi Incisa della Rocchetta. Imprese iscritte alle DOCG livornesi nel 2012 Imbottigliato hl DOC Bolgheri 72 34.124 DOC Elba 55 3.489 DOC Terratico Bibbona 16 467 DOC Val di Cornia 34 3.064 DOCG Suvereto 8 25 DOCG Val di Cornia Rosso 5 DOCG Elba Aleatico 24 178 Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 - Centro Studi CCIAA I numeri delle imprese definite come turistiche nella classificazione adottata dalla Camera di Commercio confermano l’importanza crescente del turismo per l’economia provinciale pur con qualche distorsione dovuta all’inclusione di bar e ristoranti che fanno pendere la bilancia sull’area livornese che comunque registra la più bassa percentuale relativa sul totale delle imprese attive sul suo territorio, mentre l’Arcipelago segna l’incidenza massima con il 24,7%. Composizione ed incidenza % del totale imprese turistiche per SEL nel 2012 Imprese turistiche Numero Compos. % % su attive Area Livornese 1.099 33,34 8,4 Val di Cecina 807 24,48 11,8 Val di Cornia 532 16,14 10,4 Arcipelago 858 26,03 24,7 TOTALE 3.296 100,00 11,6 Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012- Centro Studi CCIAA 13 Sul trend di crescita sono invece, ancora una volta, Val di Cecina e Val di Cornia a manifestare il maggiore dinamismo nonostante la pesantezza della crisi, che non ha certo risparmiato il settore. Variazioni tendenziali % per sottosettori nei SEL. Anno 2012 Imprese turistiche Area Livornese Val di Cecina Val di Cornia Arcipelago toscano Alberghi,pensioni etc. 2,5 3,2 2,6 1,4 Alloggi, villaggi etc -10,0 2,2 -4,8 1,8 Campeggi 0,0 0,0 0,0 0,0 Ristoranti, gelaterie etc -0,8 -1,9 3,2 -1,6 Mense e catering 0,0 0,0 0,0 0,0 Bar e simili 2,0 11,1 8,8 2,6 Agenzie di viaggio -4,8 -13,6 -5,9 -2,7 Stabilimenti balneari -5,6 0,0 -9,1 0,0 Tempo libero 0,0 16,7 -13,8 5,3 Totale 0,0 2,4 2,1 0,4 Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012-Centro Studi CCIAA La rilevazione degli stock occupazionali al 31.12.2012 penalizza naturalmente il comparto turistico che tocca naturalmente i picchi occupazionali nella stagione estiva e premia l’area livornese dove si concentrano i servizi pubblici e privati e l’area del lavoro stagionale è molto più ridotta; ciò malgrado la Val di Cornia oltre ad avere un tasso di attività quasi pari a quello livornese registra il tasso di disoccupazione di gran lunga più basso. OCCUPAZIONE 2012 Area Livornese Val di Cecina Val di Cornia Arci pelago Provincia Occupati complessivi 31.12 - - - - 134.000 Occupati 15 - 64 anni 70.593 26.386 23.378 10.677 131.034 Tasso di occupazione 15/64 al 31.12.12 61,8 56,8 64,4 51,2 60,1 Disoccupati al 31.12 - - - - 21.754 Tasso di disoccupaz. 15/64 al 31.12.12 15,1 14,3 9,9 17,4 14,2 Tasso di attività 15/64 al 31.12.2012 72,8 66,2 71,5 62,0 70,1 Rapporto sull’economia della Provincia di Livorno nel 2012 - Centro Studi CCIAA 14 4. A NALISI S WOT M ULTISETTORIALE : I D ATI DI P ROFILO Il progetto degli Osservatori Turistici di destinazione individua nella misurazione e monitoraggio delle variabili multisettoriali collegate al turismo uno dei cardini metodologici del suo modello di analisi, certamente innovativo e ambizioso. Tuttavia, come si è potuto verificare nel corso del progetto, è tutt’altro che facile reperire tutte le informazioni necessarie, anche quelle presenti nell’una o nell’altra delle innumerevoli banche dati teoricamente disponibili che poi, di fatto, non risultano accessibili. Ci siamo quindi dovuti accontentare di un gruppo relativamente limitato di dati che comunque, oltre a identificare con sufficiente chiarezza la metodologia di analisi, contribuiscono non poco ad approfondire la conoscenza del fenomeno turistico nei sistemi turistico territoriali di cui la provincia si compone. 2.1 - TURISMO Arrivi Italiani Arrivi stranieri Arrivi Alberghi Arrivi Extralberghieri Arrivi totali Arrivi anno precedente Presenze Italiani Presenze Stranieri Presenze Alberghi Presenze Extralbeghieri Presenze totali Presenze anno precedente Arrivi Luglio e Agosto Presenze Luglio e Agosto Posti Letto alberghieri * Posti Letto alberghieri anno 2006 Posti Letto extralberghieri* Posti Letto extralberghieri 2006 Posti Letto campeggi* Posti Letto agriturismi* Posti Letto totali* Posti Letto totali 2006 2 Spesa Turistica alloggio + altre AREA LIVORNESE 89.048 58.592 129.616 18.024 147.640 136.599 217.121 132.693 268.698 81.116 349.814 304.474 VAL DÌ CECINA 236.192 135.986 137.052 235.126 372.178 417.506 1.756.817 1.118.813 587.209 2.288.421 2.875.630 3.174.406 VAL DÌ CORNIA 191.760 101.347 103.076 190.031 293.107 320.461 1.216.698 944.585 589.218 1.572.065 2.161.283 2.114.503 ARCIPELAGO 262.602 139.885 245.594 156.893 402.487 389.494 1.727.855 1.014.267 1.433.528 1.308.594 2.742.122 2.623.525 2.193 2.272 2.206 1.792 1.000 294 4.399 4.064 38.479.540 6.367 5.746 42.247 38.803 35.451 1.501 48.614 44.549 316.319.300 6.456 3.951 20.032 14.238 13.248 2.082 26.488 18.189 237.741.130 15.351 15.997 19.775 20.934 13.182 557 35.126 36.931 301.633.420 PROVINCIA 779.602 435.810 615.338 600.074 1.215.412 1.264.060 4.918.491 3.210.358 2.878.653 5.250.196 8.128.849 8.216.908 0 0 30.367 27.966 84.260 75.767 62.881 4.434 114.627 103.733 894.173.390 2 (Isnart 2012) *: dato 2012 15 2.2 – TERRITORIO, ECONOMIA, SOCIETA’ Superficie in Kmq Popolazione * Popolazione anno preced. Popolazione anno 2001 N. famiglie* N. abitazioni 2001 Reddito tot. Irpef 2011 (000) N. auto 2011 Imprese attive* Imprese attive anno precedente % Imprese agric. e pesca % imprese manifattura % Imprese Commercio % Imprese alloggio ristoraz.ne* % Imprese turistiche % Agenzie di viaggio etc. Var.% Ristoranti, gelate.etc Var.% Bar e simili Var.% Agenzie di viaggio Var.% Stabilimenti balneari N. DOC - DOCG HL imbott.ti DOC - DOCG Imprese iscritte DOC/ DOCG Occupati 15 - 64 anni Tasso di occupazione 15/64* Tasso di disoccupazione * Tasso di attività 15/64 * Passeggeri transitati 2013 Passeggeri transitati 2012 Crocieristi 2013 Crocieristi 2012 Uffci Informazione Turistica Bandiere blu 2013 N. Porti e Approdi turistici N. di posti barca Km di costa Kmq. di Parchi e Riserve AREA LIVORNESE 214 173.733 173.464 172.156 79.156 72.094 2.436.754 97.406 13.033 13.191 2,8 7,9 35,7 7,6 8,4 3,7 -0,8 2,0 -4,8 -5,6 0 0 0 23.378 61,8 15,1 72,8 1.821.310 1.768.422 736.516 1.037.849 3 2 3 141 VAL DÌ CECINA 371 71.236 71.340 68.385 34.290 42.774 898.727 44.792 6.814 6.886 15,6 7,0 26,4 10,5 11,8 2,6 -1,9 11,1 -13,6 0,0 2 34.591 88 26.386 56,8 14,3 66,2 12 6 3 810 VAL DÌ CORNIA 365 58.238 58.355 56.394 27.280 29.752 738.308 35.913 5.136 5.169 21,3 6,9 27,4 9,4 10,4 2,7 3,2 8,8 -5,9 -9,1 3 3.089 47 70.593 64,4 9,9 71,5 3.062.652 3.005.406 6 2 2 450 ARCI PELAGO 261 32.424 31.711 29.470 15.469 25.674 400.687 20.553 3.478 3.497 6,9 5,8 23,3 22,7 24,7 6,3 -1,6 2,6 -2,7 0,0 2 3.667 79 10.677 51,2 17,4 62,0 7 0 9 946 PROVINCIA 1211 335.631 334.870 326.405 156.195 170.294 4.474.477 198.664 28.461 28.743 9,7 7,2 30,5 10,5 11,6 3,6 7 41.347 214 131.034 60,1 14,2 70,1 4.883.962 4.773.828 736.516 1.037.849 28 10 17 2.347 *: dato 2012 16 5. A NALISI S WOT M ULTISETTORIALE : G LI I NDICATORI Gli indicatori riportati qui di seguito mettono in relazione tra loro i valori assoluti delle precedenti tabelle ricavandone rapporti che permettono di confrontare tra di loro i sistemi turistici provinciali; questo è appunto lo scopo degli Osservatori, dotare le destinazioni di un cruscotto di strumenti che ne consentano il monitoraggio nel tempo e nello spazio (con altri sistemi territoriali). Gli indicatori, come i dati di profilo, sono stati suddivisi in due sezioni, una dedicata al turismo in senso stretto, l’altra alle variabili di contesto socio economico - ambientale e culturale rilevanti ai fini della misurazione dell’impatto turistico sul territorio. 3.1 - TURISMO AREA VAL DÌ LIVORNESE CECINA VAL DÌ CORNIA ARCI PELAGO PROVINCIA Arrivi su anno precedente % 8,1% -10,9% -8,5% 3,3% -3,8% Presenze su anno precedente % 14,9% -9,4% 2,2% 4,5% -1,1% Permanenza media 2,4 7,7 7,4 6,8 6,7 Densità turistica (pres. x Kmq.) 1.637 7.754 5.915 10.490 6.710 Intensità Turistica (pres. xResid.) 2,0 40,4 37,1 84,6 24,2 Presenze stranieri su totale 37,9% 38,9% 43,7% 37,0% 39,5% Presenze Italiani su totale 62,1% 61,1% 56,3% 63,0% 60,5% Presenze alberghi su totale 76,8% 20,4% 27,3% 52,3% 35,4% Presenze extralb. su totale 23,2% 79,6% 72,7% 47,7% 64,6% Variaz.ne Posti Letto 2012 - 2006 8,2% 9,1% 45,6% -4,9% 10,5% Posti Letto alberghi su totale 49,9% 13,1% 24,4% 43,7% 26,5% Posti Letto extraalb.eri / totale 50,1% 86,9% 75,6% 56,3% 73,5% Posti Letto campeggi e VT /totale 22,7% 72,9% 50,0% 37,5% 54,9% Posti Letto agriturismi su totale 6,7% 3,1% 7,9% 1,6% 3,9% Posti Letto x 1.000 abitanti 25 682 455 1083 342 Tasso di occupazione PL* 19,0% 17,9% 21,9% 20,5% 19,6% Giorni di occupazione x letto 69,2 65,3 79,8 74,7 71,7 17 3.2 – TERRITORIO, ECONOMIA, SOCIETA’ AREA VAL DÌ LIVORNESE CECINA VAL DÌ ARCI CORNIA PELAGO Popolazione su anno precedente 0,2% -0,1% -0,2% 2,2% 0,2% Popolazione su anno 2001 0,9% 4,2% 3,3% 10,0% 2,8% Abitazioni x famiglia 0,9 1,2 1,1 1,7 1,1 Abitazioni vuote su totale 0,0% 19,8% 8,3% 39,7% 8,3% Automobili x famiglia 1,2 1,3 1,3 1,3 1,3 Reddito medio Irpef tot.residenti - 2011 14.048 12.598 12.652 12.636 13.362 Imprese attive x 1000 residenti 75 96 88 107 85 Imprese attive su anno precedente -1,2% -1,0% -0,6% -0,5% -1,0% - % Imprese agricole pesca su totale 2,8 15,6 21,3 6,9 9,7 - % Imprese commercio su totale 35,7 26,4 27,4 23,3 30,5 - % Imprese alloggio e ristorazione su tot. 7,6 10,5 9,4 22,7 10,5 Ristoranti, gelaterie etc su anno precedente -0,8 -1,9 3,2 -1,6 - Bar e simili su anno precedente 2,0 11,1 8,8 2,6 - Agenzie di viaggio su anno precedente -4,8 -13,6 -5,9 -2,7 - Stabilimenti balneari su anno precedente -5,6 0,0 -9,1 0,0 - N. DOC - DOCG 0 2 3 2 7 HL imbottigliati DOC - DOCG 0 34.591 3.089 3.667 41.347 Imprese iscritte alle DOC - DOCG 0 88 47 79 214 Tasso di occupazione 15/64 al 31.12.12 61,8 56,8 64,4 51,2 60,1 Tasso di disoccupazione 15/64 al 31.12.12 15,1 14,3 9,9 17,4 14,2 Tasso di attività 15/64 al 31.12.2012 72,8 66,2 71,5 62,0 70,1 Porti: passeggeri su anno precedente 3,0% - 1,9% - 2,3% Porti: crocieristi su anno precedente -29,0% - - - -29,0% N. Porti e Approdi turistici 3 3 2 9 17 N. di posti barca 141 810 450 946 2.347 Uffci di Informazione Turistica 3 12 6 7 28 Bandiere blu 2013 2 6 2 0 10 PROVINCIA 18 6. P UNTI DI F ORZA E DI D EBOLEZZA L’AREA LIVORNESE Punti di Forza Se Pisa è il gate regionale aeroportuale, Livorno è indiscutibilmente la Porta d’accesso dal mare alla Toscana, come testimonia lo sviluppo del turismo crocieristico. La vicinanza della superstrada FIPILI consente di raggiungere rapidamente Firenze, Lucca, la A1. L’aeroporto di Pisa a pochi Km di distanza, primo aeroporto della regione, collegato alle principali città italiane ed europee, base di primaria importanza delle principali compagnie lowcost. La stazione ferroviaria è ben collegata a Pisa, Lucca, Firenze. In poco più di un’ora si raggiunge la Stazione di SMN, in pieno centro storico: niente auto, traffico, ricerca di parcheggio, stress, un’opportunità preziosa per i turisti che scelgono Livorno come base di soggiorno. L’economia della città è ancora vitale, il proliferare di piccole imprese, soprattutto nel commercio e nei servizi logistici, ha ammortizzato nel tempo il ridimensionamento del comparto industriale. Livorno non è città turistica ma è l’unica vera città marinara della Toscana (la Fortezza Vecchia, il quartiere Venezia, il Lungomare, l’Acquario...). La sua “diversità” come città e il “carattere” livornese possono diventare ragione di interesse per il turismo. Una robusta dotazione di impianti sportivi, una delle migliori della regione, che già oggi muove flussi interessanti di praticanti a appassionati. 19 In città si svolgono già da tempo numerosi eventi di grande richiamo, che attingono soprattutto alla sua identità di città di mare. (Effetto Venezia, il TAN - Trofeo Accademia Navale, il Palio Marinaro, la Coppa Risiatori e la Coppa Barontini). L'Acquario di Livorno, terzo per grandezza in Italia e il più grande della Toscana, situato sul Lungomare accanto alla Terrazza Mascagni, che rappresenta q sua volta un luogo di notevole interesse turistico. Il robusto sistema del piccolo commercio e dei mercati rappresenta di per se un’attrattiva turistica. L’AREA LIVORNESE Punti di Debolezza Il turismo a Livorno è ancora una speranza, la città non ha una storia turistica e non ha cultura turistica, i numeri restano assolutamente modesti. Il turismo a Livorno comprende oggi due fenomeni molto diversi tra di loro che però vengono chiamati con lo stesso nome: da una parte circa 350.000 pernottamenti prodotti in larga parte da vacanze mare, viaggi di lavoro, soste in atteso di imbarco sui traghetti; dall’altra il turismo giornaliero, a bassa ricaduta economica, generato soprattutto dalle navi da crociera che attraccano la mattina al porto per ripartire in serata. Livorno non ha identità turistica, non ha prodotti distintivi; Scarsa partecipazione collettiva degli imprenditori del turismo, mancanza di sinergie fra le varie categorie di operatori turistici. La città non è riuscita a creare una relazione stabile con la costa livornese e i suoi otto milioni di presenze. 20 La città non è riuscita a creare una relazione virtuosa con con il suo porto e con l’Aeroporto di Pisa; Mancata valorizzazione turistica delle colline livornesi L’intensità dell’attività portuale (e il relativo carico automobilistico) genera un rilevante impatto ambientale; La costruzione del Centro Interporto di Guasticce non è servita a decongestionare il traffico pesante e la sosta dei contenitori in città, ampie zone della parte nord della città sono occupate da distese di contenitori, che inducono correnti di traffico pesante su strade destinate e dimensionate per movimenti interni di quartiere di altre dimensioni I ritardi nei lavori di ampliamento del porto hanno causato nel 2013 lo spostamento di importanti compagnie di crociera su altri scali producendo una forte flessione di passeggeri in transito ( -30%) che ha ulteriormente appesantito la situazione del sistema commerciale cittadino. 21 LA VAL DI CECINA Punti di Forza La costa rappresenta da sempre una meta privilegiata per il turismo delle famiglie toscane, caratterizzandosi per una buonaqualità dei servizi unita ad unafascia di prezzotra i più accessibili della regione. L’economia locale è diversificata e vivace, anche ma non solo per il traino delle attività turistiche; l’agricoltura, soprattutto nel comparto ortofrutticolo, mantiene un ruolo importante, con un gran numero di imprese di produzione (15% delle imprese attive); nella zona di Bolgheri e Castagneto è esploso dagli anni 70 il fenomeno vitivinicolo che oltre ad alimentare l’economia locale è diventato un potente veicolo dell’immagine turistica. L’alta densità di case vuote, seconda soltanto all’Isola d’Elba, segnala un consistente potenziale ricettivo non registrato dalle statistiche ufficiali, particolarmente interessante per le famiglie. La dotazione di posti barca in porti e approdi turistici è la più alta della costa livornese, di poco inferiore a quella dell’Arcipelago. Ben sei spiagge della Val di Cecina, su nove in totale assegnate nella costa livornese, hanno avuto nel 2013 l’ambito riconoscimento della Bandiera Blu, (Castiglioncello, Vada, Marina di Bibbona, Gorette e Marina di Cecina, Castagneto Carducci) a testimonianza di una elevata qualità ambientale e dei servizi di accoglienza. 22 LA VAL DI CECINA Punti di Debolezza Con il 72,9% dei posti letto concentrati in Campeggi e Villaggi turistici la Val di Cecina è, tra i sistemi turistici della costa, il meno diversificato e il più vulnerabile rispetto a inversioni di tendenza, niente affatto da escludere, negli orientamenti della clientela turistica (in effetti i dati degli ultimi anni segnalano un qualche arretramento dei pernottamenti in queste tipologie ricettive). A conferma di quanto detto prima il trend delle presenze dall’anno 2000 è decisamente meno entusiasmante della contigua Val di Cornia: se quest’ultima ha segnato un incremento record del 90%, la Val di Cecina si deve accontentare di un modesto +16%, rivelando un gap competitivo da non sottovalutare. L’elevato tasso di case vuote, se da un lato come detto in precedenza rappresenta un plus quantitativo e qualitativo di offerta, dall’altro segnala un eccesso di uso del territorio a tutto discapito della sua qualità ambientale e paesaggistica. 23 LA VAL DI CORNIA Punti di Forza La Marina di San Vincenzo, nuovo porto turistico inaugurato nel 2010, con 283 posti barca, dotati di allaccio ad acqua ed elettricità, per imbarcazioni fino a 18 metri e servizi di assistenza ai natanti. Inoltre, è disponibile un'area per il bunkeraggio dotata di distributore di gasolio, benzina e SIF. L’enogastronomia della Val di Cornia, rappresentata dal pregiato pesce azzurro: la cucina fresca e saporita, a base di palamite, alici, sardine e tonnetti è protagonista di varie ricette tradizionali, accompagnate dalle verdure ed olio extravergine locale. Tra le altre manifestazioni gastronomiche, ogni anno, a maggio, si celebra il “Festival della Palamita”, occasione in cui si possono degustare tanti piatti a base del tipico pesce. La prestigiosa produzione vinicola dei territori lungo la Strada del Vino Costa degli Etruschi, dove si sono affermate aziende produttrici degli ottimi vini delle zone Doc Val di Cornia e Bolgheri. Forte coesione sociale Imprese del settore turistico sia a livello familiare che a livello di nazionale con società specializzate del settore Aree costiere di notevole importanza naturalistica, aree collinari con valenze paesaggistiche significative. Estate ricca di eventi, carnevale, concerti per giovani Buona gestione risorse idriche e RSU. Correlazioni con il sistema dei Parchi della Val di Cornia La buona presenza di piste ciclabili. Il servizio navetta organizzato dai Comuni costieri in estate fra il centro e le strutture esterne 24 La presenza della soc. Parchi Val di Cornia è un forte strumento di valorizzazione delle risorse ambientali e archeologiche. Successo degli interventi di contrasto all’erosione delle coste, Il territorio della Val di Cornia offre una varietà di ingredienti per costruire prodotti per la destagionalizzazione del turismo (cultura, natura, terme, enogastronomia, sport, porti turistici). Presenza attiva dei centri commerciali naturali e buona partecipazione degli operatori commerciali ad alcune iniziative di valorizzazione. LA VAL DI CORNIA Punti di Debolezza Scarso interesse degli operatori del turismo e del commercio a lavorare in sinergia offrendo servizi qualificati anche al di fuori della stagione estiva. La diminuzione dell’offerta commerciale durante l’inverno determina ricadute rilevanti anche a livello di occupazione, in particolare per i giovani. Nonostante l’elevato numero di associazioni poche attività invernali per il tempo libero e per la cultura. Scarsa cultura di ospitalità da parte dei cittadini. Affollamento degli esercizi commerciali e congestione sulla vivibilità urbana (dalla viabilità ai parcheggi) nella stagione estiva. Sfruttamento delle risorse idriche e pressione sulla gestione dei rifiuti con una significativa riduzione della raccolta differenziata in estate dovuta alla presenza di una gran quantità di turisti che non separano i rifiuti a dovere. 25 Rispetto alla qualità e alla quantità dell’edificato si è costruito molto – e secondo alcuni troppo -, che si è costruito in maniera anonima e con un’estetica non sufficientemente curata. Eccesso di edificazione sulla costa, con conseguente impatto ambientale e paesaggistico. Strutture turistiche in parte non idonee ad ospitare in periodo non estivo, mancanza di offerte turistiche mirate alla destagionalizzazione Mancanza di spazi attrezzati per grandi eventi, luoghi di aggregazione giovanile Pressione antropica legata alle attività turistiche concentrate in pochi mesi estivi Debolezza di trasporti pubblici nei collegamenti interni all’area; orari poco comprensibili e mal programmati, mancanza di un ufficio di riferimento per le strutture che cercano di dare indicazioni ai clienti. Riduzione progressiva delle spiagge libere per i residenti. Difficoltà delle imprese ricettive e di ristorazione a reperire personale locale con buona professionalità. Congestione traffico in estate in entrata / uscita dal porto di Piombino che grava sull’unica viabilità di accesso Desertificazione commerciale in alcune aree costiere fuori stagione. Edilizia residenziale con negativo impatto paesaggistico e costruzioni precarie diffuse nelle aree rurali che deteriorano il paesaggio tipico costiero 26 L’ARCIPELAGO TOSCANO Punti di Forza Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano, di cui l’Elba fa parte, rappresenta uno straordinario patrimonio ambientale e una preziosa risorsa turistica. L’Isola d’Elba resta per gli amanti del mare un vero giacimento di risorse naturalistiche, ambientali e paesaggistiche che la colloca, nel panorama delle località marine italiane, nella fascia dell’eccellenza. L’Arcipelago ha i requisiti riposizionarsi sulla fascia alta del mercato (e su nicchie specializzate), ma occorre una strategia di lungo periodo e coerenti politiche di potenziamento dei servizi (aeroporto, porti turistici) e di miglioramento della qualità complessiva dell’accoglienza. L’Isola d’Elba negli ultimi anni è diventata sempre più una meta ambita e ampiamente frequentata da subacquei sia italiani che stranieri e sul territorio insulare sono dislocati circa 44 diving operativi, riuniti in un Consorzio (CED). La buona dotazione di approdi (9) e posti barca (946) è una condizione di partenza per lo sviluppo del turismo diportistico, ma occorre disporre di servizi a terra adeguati. La promozione “Elba traghetto a costo zero” messa in atto con successo nel 2013 da un consistente gruppo di albergatori dimostra che strategie di sistema possono funzionare, mentre è velleitaria, tanto più in questa situazione, la presunzione di fare da soli. Il Museo Napoleonico di Portoferraio ha un grande potenziale attrattivo e può diventare il motore di una variegata linea di prodotti turistici. Anche il Parco minerario dell'isola d'Elba costituisce una risorsa di indubbio valore storico forse non sufficientemente valorizzato. 27 L’ambizioso obiettivo del Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile (PAES), fare dell’Elba la prima isola del Mediterraneo a zero emissioni, è probabilmente un’iniziativa esemplare di quella che potrà diventare la strategia di qualificazione e riposizionamento dell’Isola d’Elba. Con le azioni contenute nel PAES i comuni elbani si impegnano a ridurre le emissioni di CO2, entro il 2020, almeno del 30% rispetto all’anno base di riferimento (2004). L’ARCIPELAGO TOSCANO Punti di Debolezza Il modello turistico elbano sta vivendo probabilmente una crisi strutturale; il suo tradizionale mercato turistico (italiano, familiare, di classe media) si va disaffezionando all’isola, per gli oneri economici e logistici che comporta (traghetto, spostamenti interni) e per la relativa povertà dell’assortimento di offerta rispetto ad altre destinazioni sulla livornese e grossetana. L’Arcipelago ha toccato i suoi massimi, sia in termini di arrivi che di presenze, a cavallo tra gli anni 90 e quelli 2000 conoscendo successivamente una lenta ma continua emorragia su ambedue i fronti, in percentuali che nel 2012 toccano il punto minimo, -16% di presenze rispetto al 2000. Il 2013 ha segnato un leggero recupero, ma il confronto con gli altri sottosistemi della costa livornese resta comunque impietoso. 28 AREA LIVORNESE VAL DÌ CECINA VAL DÌ CORNIA ARCIPELAGO PROVINCIA 2000 100 100 100 100 100 2003 108 111 107 97 104 2006 105 109 130 99 108 2009 95 121 191 88 116 2010 116 114 191 87 115 2011 111 126 195 91 121 2012 90 128 186 84 116 2013 103 116 190 88 115 L’impennata dei prezzi dei biglietti – traghetto per l’Elba degli ultimi anni alza ulteriormente la barriera di accesso all’isola, andando a penalizzare soprattutto quel turismo familiare e di medio reddito, particolarmente quello italiano, suo tradizionale bacino primario. Scarsa reperibilità di personale qualificato del posto nei settori ristorazione e ricezione. L’aeroporto non è a regime rispetto alle potenzialità; esistono collegamenti con l’estero ma preoccupa l’incapacità di creare collegamenti stabili e certi con assi più vicini come Pisa e Firenze Il costo del parcheggio a Piombino è sicuramente un disincentivo per chi vorrebbe recarsi all’Elba senza macchina. Il livello qualitativo medio delle strutture ricettive è basso; una buona parte si trova in un preoccupante stato di obsolescenza. E’ elevato il rischio di diffusione di opinioni negative sull’Elba generati da casi negativi singoli ed isolati. Dimensione rilevante dell’economia sommersa nel settore turistico e mancata gestione del fenomeno “seconde case”; Numerosi sono gli imprenditori stagionali “mordi e fuggi”. 29
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