Korallenfeuer Isabel Beto

N. 03
Maggio
2014
EVENTO “5r per 5 Quartieri”
Dal 18 al 25 maggio i Laboratori di Quartiere di Gratosoglio, Mazzini, Molise Calvairate, Ponte Lambro e
San Siro presentano la seconda edizione di “5Rper5quartieri – Raccolgo, Riciclo, Riduco, Riuso, Rispetto”,
eventi per l’ambiente e pratiche d’uso e riuso nella città pubblica. Si tratta di un’iniziativa promossa dal
Servizio Contratti di Quartiere e Rigenerazione Urbana – Assessorato Casa e Demanio del Comune di
Milano, con l’obiettivo di promuovere stili di vita sostenibili ponendo particolare attenzione alla cura degli
spazi pubblici.
Ogni quartiere sarà animato da una serie di iniziative: “Laboratori informativi” sulla raccolta differenziata,
“Sgomberiamo” (ritiro straordinario di rifiuti ingombranti con la collaborazione di Amsa), azioni di riuso e
permuta di oggetti, scambi di attività ed esperienze tra i cinque quartieri. La seconda edizione di
“5Rper5quartieri” propone anche un importante momento di riflessione sul tema “Pratiche
d’uso e interventi di riuso nella città pubblica”. Il seminario si svolgerà il 21 maggio, dalle 9,30
alle 13,30 presso il Centro Civico di via Parea a Ponte Lambro e vedrà la partecipazione di
rappresentanti istituzionali del Comune di Milano, Torino e Bologna, oltre che docenti
universitari, ricercatori, policy maker.
Per il programma dettagliato si veda la pagina Facebook dedicata all’evento “5Rper5quartieri” oltre che il
sito del Comune di Milano e dei cinque Laboratori di Quartiere.
Contratto di Quartiere Gratosoglio
Incontri sull’abitare alla Residenza Insieme
Il progetto “Residenza insieme” che interessa l’edificio di nuova
costruzione di via Saponaro 1/A a locazione temporanea meglio noto come “Casa dei papà separati”
- è concepito
all’interno del Contratto di Quartiere II di Gratosoglio, come
azione utile al fine di aprire il quartiere ai nuovi inquilini.
L’immobile di proprietà Aler Milano è composto da 40 bilocali
arredati, da ampi spazi di servizio alla residenza, da una
lavanderia comune e da una portineria.
Gli appartamenti sono stati tutti assegnati tra il novembre 2012
ed il febbraio 2013, a seguito di pubblicazione di apposito
Bando Aler per alloggi c.d. “fuori ERP” destinati a nuclei
monogenitoriali separati con o senza figli, con l’obiettivo di
fornire una soluzione abitativa a canone calmierato di durata
massima pari a 18 mesi rinnovabili una sola volta per pari
tempo, a questa particolare categoria di inquilini - persone
legalmente separate – che, a causa di tale situazione hanno
dovuto lasciare la casa coniugale trovandosi così ad affrontare
una serie di criticità, non solo legate alla perdita dell’abitazione,
ma anche alla ridefinizione degli aspetti relazionali.
Nelle condizioni contrattuali sottoscritte, gli inquilini hanno
aderito anche al relativo percorso di accompagnamento tecnicosociale:
il sopra citato progetto “Residenza Insieme” che,
partito nel giugno 2013, si prefigge di seguire le famiglie, con l’apporto di specifiche competenze
professionali, durante tutto il primo periodo di permanenza nella Residenza attraverso la realizzazione di
percorso di accompagnamento in grado di orientare e facilitare il “passaggio” ad una soluzione
alloggiativa stabile alla scadenza del periodo di locazione.
Il progetto, dato il suo carattere sperimentale e articolato, è governato da una “Cabina di Regia”
composta dai referenti del Comune di Milano Direzione Centrale Casa - Servizio Contratti di Quartiere e
Rigenerazione Urbana e Direzione Centrale Politiche Sociali e Cultura della Salute - Servizi per Adulti e
Politiche per l’Immigrazione, di Aler – Ufficio Assegnazione Contratti Fuori Erp, di ASL Milano, del
Laboratorio di Quartiere Gratosoglio e della incaricata Cooperativa Sociale Comunità Progetto.
Il percorso verso l’autonomia abitativa, concepisce e sviluppa attività rivolte ai nuclei famigliari che
vengono svolte dagli educatori della Cooperativa Comunità Progetto tramite singoli colloqui finalizzati ad
approfondire le situazioni sociali esistenti, i bisogni e le capacità individuali, nell’ottica di affiancare e
supportare anche le situazioni più complesse. In questo contesto il
progetto garantisce anche
l’organizzazione di iniziative collettive, esito della fattiva collaborazione instaurata tra gli operatori del
Laboratorio di Quartiere e quelli della Cooperativa Comunità Progetto, per presentare agli inquilini le
varie opportunità di abitazione disponibili a Milano e nell’hinterland, anche intermedie tra Edilizia
Residenziale Sociale ed libero mercato, con l'obiettivo di offrire una panoramica all'interno della quale
poter individuare quelle più adatte alle loro possibilità. La finalità alla quale si tende, in questo caso, è
quella di ampliare l’orizzonte rispetto alla edilizia residenziale pubblica tradizionale che non può, e non
deve, essere ritenuta l’unica soluzione perseguibile. Il puntuale lavoro di monitoraggio e ricerca svolto
dagli operatori sui nuovi progetti di Housing Sociale, sulle loro tempistiche di attuazione e sulle modalità
di partecipazione ai differenti bandi, è in grado invece di offrire agli inquilini tutte le informazioni e la
documentazione utili a tal fine. Il primo “Incontro sull'Abitare” si è tenuto nel dicembre 2013, è stato
presentato, anche attraverso la consegna di materiale cartaceo, uno sguardo d'insieme sulle diverse
tipologie di edilizia ad oggi esistenti, su alcuni interventi in corso di realizzazione e sulle relative
possibilità di accesso alla casa:
• il canone sociale: il Bando generale di assegnazione con i requisiti e le modalità di accesso, anche
con Bandi specifici ad hoc all'interno della stessa graduatoria;
• il canone moderato: le caratteristiche, i requisiti e le modalità di accesso, i progetti concreti della
Cooperativa DAR Casa e della Fondazione Housing Sociale (con costi e tempi indicativi);
• il canone convenzionato: le caratteristiche, i requisiti e le modalità di accesso, i progetti concreti della
Cooperativa SOLIDARNOSC in via Fratelli Zoia e della Fondazione Housing Sociale (con costi e tempi
indicativi).
Contratto di Quartiere Mazzini
Prendersi cura della casa pubblica:
dalla casa agli spazi pubblici
Il Laboratorio di Quartiere Mazzini dall'inizio
dell'anno ha messo in campo delle azioni
sperimentali di supporto agli inquilini delle
case ERP, per cercare di migliorare la
qualità abitativa sia degli spazi “pubblici”
che di quelli “privati” ed andare incontro
anche alle esigenze di manutenzione
interna agli alloggi che è posta a carico del
singolo inquilino.
L’Equipe del Laboratorio di Quartiere,
composta da figure professionali con
differente
formazione
psico-sociale
(psicologi e sociologi) e tecnica (architetto),
si è a tal fine arricchita di una nuova figura
ossia
da
un
“operatore
tuttofare”
denominato
“BricoLab”
in
grado
di
effettuare su richiesta, piccoli interventi di
manutenzione ordinaria (non specialistici)
all’interno degli alloggi ERP. E’ stato
pertanto attivato un sopporto operativo-tecnico che, ponendo attenzione anche alle relazioni
interpersonali, permetta agli inquilini, in modo particolare ai numerosi anziani soli, di risolvere in
maniera veloce e soprattutto controllata, i piccoli problemi di manutenzione della propria casa superando
così i disagi che derivano anche solo da un rubinetto che perde, da una luce che non si accende, da una
porta che non chiude bene o da una tapparella che non scorre, il tutto nell’ottica di facilitare il loro vivere
quotidiano.
Il 20 maggio, nell'ambito della seconda edizione delle “5R per 5 Quartieri”, presso la sede del
Laboratorio, verrà presentata alla cittadinanza questa nuova attività sperimentale e le modalità di
realizzazione della stessa che è importante ricordare, saranno gestite e coordinate all’interno del vigente
Servizio di Accompagnamento Sociale del Contratto di Quartiere Mazzini.
Inoltre,
per eventuali ulteriori necessità di interventi di manutenzione ordinaria più “gravosi e
specialistici”, è stato avviato in collaborazione con il Consiglio di Zona 4, anche un percorso esplorativo
che, attraverso procedure trasparenti di selezione di artigiani qualificati, possa garantire alle famiglie
modalità operative, tempi e costi calmierati.
Per quanto riguarda invece la valorizzazione degli “spazi pubblici”, il Laboratorio ha promosso un
percorso di sensibilizzazione e di accompagnamento verso la costituzione di un gruppo di cittadini
volontari interessati alla preservazione ed alla cura di tali spazi comuni e disponibili a fare direttamente
interventi di pulizia dei marciapiedi, di cura delle aiuole e/o dei giardini. Il 2 aprile scorso quindi è stata
illustrata a tutti i residenti questa iniziativa denominata “Il quartiere è casa nostra. Curiamolo insieme”.
Il quartiere ha risposto positivamente e già durante questo momento di confronto, un gruppo di quasi 20
persone, ha offerto il proprio contributo. Il Gruppo, durante il successivo incontro, ha stilato il calendario
delle prime azioni in programma: per il 7 maggio pulizia della via Polesine e quella delle vie Omero e
Dei Cinquecento per il giorno 24. Mentre il 18 maggio, durante la giornata inaugurale della seconda
edizione dell’evento “5R per 5 Quartieri” tutto il “gruppo” sarà in piazza Gabrio Rosa, per presentarsi
pubblicamente e per spiegare a tutti i presenti, desideri, obiettivi e aspettative.
Questo neo-costituito gruppo di abitanti del quartiere è espressione della volontà e dell’impegno che può
portare ogni cittadino a sentirsi parte attiva e integrante del luogo in cui vive prendendosi direttamente
cura di parte di quel contesto urbano. E’ l’avvio di un percorso che si unisce a tanti altri che
analogamente, sono stati attivati in diverse città e che testimoniano una nuova forma di libertà - solidale
e responsabile - che ha come obiettivo non solo la tutela degli interessi privati, per quanto
assolutamente rispettabili e legittimi, bensì la tutela dell'interesse della comunità seguendo i principi
della nostra Costituzione ed in modo particolare quelli dell'articolo 118 per cui “Stato, Regioni, Province,
Città Metropolitane e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo
svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà".
Contratto di Quartiere Molise Calvairate
Ricostruire la qualità dell’abitare
al Molise Calvairate
La fase di criticità operativa che sta vivendo
Aler
Milano
in
questo
periodo
ha
prodotto,purtroppo,
l’interruzione
degli
interventi di recupero edilizio attivati in
quartiere che vedono coinvolti gli stabili di
via Tommei, p.le Martini e piazza Insubria;
questa
situazione
di
stallo
ha
inevitabilmente rallentato anche il connesso
processo di mobilità degli inquilini presenti
negli edifici interessati dai lavori di
manutenzione ed anche il trasferimento
delle famiglie negli alloggi ristrutturati. In
attesa che vengano individuate da parte
degli organi competenti le più opportune
azioni correttive atte a garantire la pronta
ripresa dei cantieri – e sappiamo che in
questa
direzione
già
si
stanno
congiuntamente e proficuamente attivando i
responsabili del Comune di Milano, della
Regione Lombardia e della stessa Aler – si è convenuto di indirizzare alcune delle attività del Laboratorio
di Quartiere verso la realizzazione di un lavoro capillare di ricerca e promozione di regole di “buona
convivenza”. Riteniamo infatti che, con la collaborazione degli operatori sociali, dei volontari impegnati in
quartiere e degli abitanti più sensibili, tale obiettivo possa essere perseguito e raggiunto anche nei
contesti più difficili. Spesso si tratta di “ricostruire” una qualità dell’abitare che le persone conoscono
bene, che hanno vissuto, ma che oggi è soffocata da una percezione dominante di solitudine, sfiducia e
paura.
Il Laboratorio di Quartiere ha incontrato gli abitanti di alcuni cortili, mettendosi in ascolto delle loro
sensazioni, dei pensieri, delle speranze e tanto spesso delle disillusioni che in questi ultimi anni hanno
messo a dura prova le loro energie. Accanto alla segnalazione di problemi e al rimpianto di tempi
passati “più sereni quando si viveva più sicuri” sono però emersi anche aspetti positivi: rapporti di
amicizia, buoni rapporti di vicinato, affetto per il luogo in cui si è vissuto, piccoli spazi verdi mantenuti
con cura e rispetto.
I problemi comuni di insicurezza, solitudine, incuria sono affiancati da capacità e risorse personali e
collettive che possono essere coltivate e valorizzate attraverso la presa in cura degli spazi comuni,la
condivisione di momenti di socialità sulle panchine, la promozione di conoscenza reciproca che favorisca
la solidarietà e lo scambio di piccoli favori. Nel corso dei prossimi mesi il Laboratorio di Quartiere porterà
avanti azioni specifiche su questi tre livelli nella convinzione che i gesti concreti, anche piccoli, siano
catalizzatori di civiltà, di attenzione e di rispetto verso l’altro,nonché di convivenza non conflittuale,
contribuendo a riportare nei quartieri pubblici un abitare di qualità.
Ecco alcune delle iniziative in corso:
- incontri tra inquilini per la condivisione delle storie di vita degli abitanti (in particolare sul rapporto
anziani-stranierie/o pregiudizio benessere della collettività) in collaborazione con i Custodi Sociali,CPS di
Viale Puglie e progetto Proviamoci assieme;
- rafforzamento dei gruppi di socializzazione spontanei (anziani, stranieri, bambini)per individuare nei
cortili “portavoce locali” sul tema ambiente/presa in cura dello spazio comune in collaborazione con i
custodi ALER;
- azione di prossimità “incontra i Vigili di Quartiere”, per affrontare le tematiche della sicurezza nei cortili
e nel quartiere (diffusione e radicamento della campagna di prevenzione delle truffe agli anziani,
promozione di percorsi educativi sul senso civico, altro).
Contratto di Quartiere Ponte Lambro
Cambio casa, resto a Ponte
Il Laboratorio di Quartiere e Aler Milano, a
partire dalla fine del 2013, hanno attivato
l’azione sperimentale denominata “CAMBIO
CASA, RESTO A PONTE” per incentivare le
famiglie residenti nelle case di proprietà Aler di
via Ucelli di Nemi civici 11-36, ad intraprendere
un percorso di “mobilità volontaria in
diminuzione” (da un alloggio grande ad uno più
piccolo)con l’obiettivo di:
1.
razionalizzare
l’uso
del
patrimonio
residenziale di proprietà pubblica promuovendo
un importante cambiamento culturale che
riaffermi “la casa popolare” come servizio di
supporto alle famiglie anche in funzione di
intervenute nuove o diverse esigenze delle
stesse;
2. garantire il turn-over degli appartamenti
“liberando” alloggi grandi (attualmente sottoutilizzati dagli occupanti) a favore di famiglie più
numerose che sono in attesa di una casa di dimensioni adeguate;
3. offrire agli inquilini una soluzione abitativa più idonea al loro nucleo famigliare e con minori costi di
locazione e di spese (riscaldamento, pulizie, manutenzione ordinaria, etc.) trattandosi di un alloggio
più piccolo, senza perdere la relazione con il quartiere.
L’attivazione di questo percorso è stata possibile in quanto, tra gli obiettivi di riqualificazione del
Contratto di Quartiere, è stato realizzato un intervento di “frazionamento” di alcuni grandi
alloggi(quadrilocali di circa 90 mq) siti negli stabili di via Ucelli di Nemi 11-36, per ricavare alloggi più
piccoli (bilocali di circa 45 mq, monolocali e trilocali).
Dei nuovi alloggi così ottenuti, n. 20 bilocali sono stati messi a disposizione di questa “mobilità
volontaria” per dare la possibilità agli stessi inquilini di via Ucelli di Nemi,di cambiare casa pur
restando in quartiere. Spesso infatti il principale ostacolo al trasferimento è proprio il legame
“emotivo” che la famiglia ha instaurato con il contesto urbano dove vive, con le reti di vicinato e di
comunità che negli anni sono state costruite e,con gli spazi che frequenta.
L’iniziativa è stata quindi rivolta alle famiglie di 1 o 2 persone che vivono in alloggi grandi alle quali è
stato offerto di trasferirsi in un bilocale appena ristrutturato.
È stata avviata un’attività di promozione e di sensibilizzazione mediante la diffusione di materiale
illustrativo per consentire alle famiglie di valutare la proposta e di richiedere eventualmente, un
incontro di approfondimento presso il Laboratorio di Quartiere. L’attività di promozione è stata altresì
supportata da un’azione di diretto contatto telefonico con tutti i nuclei risultati idonei allo scopo (circa
60 famiglie) ed anche da una azione informativa sugli obiettivi dell’iniziativa rivolta agli enti e i servizi
che operano sul territorio.
La seconda fase del lavoro ha visto lo svolgersi di incontri individuali con le famiglie interessate (circa
20) seguiti dalle visite ai nuovi alloggi. Solo dopo aver preso visione dell’appartamento, la famiglia ha
deciso se accettare (o rifiutare) la nuova sistemazione. E’ importante sottolineare che per agevolare il
trasferimento nella nuova casa, Aler Milano si è fatta carico delle spese di trasloco e di allacciamento
delle utenze (corrente elettrica, gas e telefono fisso).
Ad oggi 5 nuclei famigliari hanno accettato il cambio in diminuzione, liberando così 5 quadrilocali che
saranno assegnati ad altrettante famiglie “numerose” in lista di attesa. Inoltre, tale processo di
mobilità ha avuto riscontri positivi anche dal punto di vista amministrativo in quanto è stato
l'occasione, per alcuni nuclei, di “sanare” la propria situazione debitoria nei confronti di Aler.
L’azione nella sua fase sperimentale è alle battute finali.
Per quanto riguarda i restanti alloggi frazionati ancora disponibili,prima di ricorrere alle procedure di
assegnazione standard, si sta valutando l’ipotesi di proseguire la fase sperimentale ampliandola
anche una “mobilità interna al quartiere” (coinvolgendo anche altri stabili ERP) sempre nell’ottica della
razionalizzazione del bene pubblico e del miglioramento della qualità dell’abitare da parte degli
inquilini residenti.
Contratto di Quartiere San Siro
Idee per abitare San Siro
Il Laboratorio di Quartiere San Siro, nell’ambito delle
attività di accompagnamento sociale del Contratto di
Quartiere II, ha promosso un percorso partecipativo
che ha visto il coinvolgimento numerosi soggetti locali,
sia gruppi ed associazioni che partecipano da tempo
alle iniziative del CdQ, sia altre realtà di più recente
adesione.
L’attenzione si è focalizzata sul tema “dell’abitare a
San Siro” che per il Laboratorio di Quartiere,significa
operare – e cercare di incidere –non solo sulle
condizioni di vita dentro le case e gli edifici, ma anche
su tutto ciò che esiste all’intorno:l’insieme di servizi,
opportunità, occasioni di conoscenza e scambio tra le
persone di diverse fasce di età e di diverse provenienze
culturali.
“Abitare San Siro”per condividere proposte, riflettere su azioni fatte e su altre da attuare, con uno
sguardo ampio: per una corretta gestione dei rifiuti, per una rispettosa convivenza nei cortili, per
intrecciare conoscenze e promuovere momenti conviviali, per diffondere pratiche sportive, per favorire
forme di mobilità sostenibile e per ricercare il buon uso degli spazi pubblici.
Per approfondire tutto questo nel tardo pomeriggio del 21marzo scorso, presso la Scuola primaria Radice
di Via Paravia 83, in coincidenza con l’inizio della primavera, si è avviata una nuova “stagione” che
rappresenta la crescita di un percorso iniziato nel 2013,che ha posto in essere diverse tappe:
- una significativa raccolta di fotografie del quartiere;
- un primo incontro il 3 giugno 2013;
- la realizzazione di diversi momenti di confronto all’interno del Laboratorio all’interno dei quali è stato
affrontato il tema del miglioramento della qualità della vita nel quadrilatero ERP e nel più ampio
contesto di San Siro.
Questo percorso, nell’ottica di ricercare e rafforzare la capacità di fare cose utili per il quartiere, il 21
marzo si è concentrato su una serie di aree tematiche di intervento,la cui discussione è stata sollecitata
dagli stessi partecipanti. L’incontro è stato una reale occasione di coinvolgimento attivo dei residenti su
“7 Idee per abitare San Siro”: 1. Il quartiere “pulito”; 2. Vivere e convivere nei cortili; 3. Spazi per
incontrarsi, dialogare, fare; 4. Animazione nel quartiere; 5. Muoversi a San Siro; 6. Sport per tutti; 7.
Giardini/orti autogestiti.
Ogni tema ha avuto un suo spazio gestito da alcuni soggetti locali che si sono occupati di facilitare e
animare il confronto. Le idee hanno preso il largo ed i partecipanti – circa 200 - hanno avuto modo di
conoscere tutte le proposte e di approfondire quelle di loro interesse, le persone hanno così iniziato a
parlare, ad esporre anche le loro idee, sino a rendersi disponibili alla costruzione di azioni condivise.
L’iniziativa è stata supportata anche dalla realizzazione di uno spazio dedicato all'intrattenimento dei
bambini e dall’allestimento di un’area buffet con cibi e sapori dal mondo.
Una settantina di partecipanti “attivi” sono rimasti sino al termine dei lavori ed hanno “votato" le idee
emerse individuando alcune priorità di azione incentrate su:
- orti e spazi verdi nei cortili per abbellire e adornare il quartiere;
- spazi di convivialità dedicati agli adolescenti ed al rapporto tra le generazioni e le diverse culture;
- momenti animativi come strumento per recuperare e rivitalizzare altri spazi aperti del quartiere.
Dai partecipanti è stata anche espressa attenzione alla mobilità sostenibile (ciclabilità e
pedonalità
locale)e alla necessità di realizzare attività sportive, a partire dalla possibilità di utilizzo delle strutture e
degli spazi già esistenti a tal fine a San Siro.
Il percorso proseguirà per mantenere vive le positive relazioni attivate e per continuare a costruire
insieme, passo passo,le azioni per “Abitare San Siro”.