Irrigazione a goccia per piante in vaso sul terrazzo Livello difficoltà Semplice Tempo di lavorazione 3 ore Sicurezza e protezione Assicurarsi che cutter, forbici e coltelli utilizzati per il taglio dei tubi non siano dimenticati nel giardino o nelle fioriere. Su balconi e terrazzi verificare che i punti di scolo dell'acqua siano liberi da qualunque oggetto o detrito che ne pregiudichi lo scorrimento verso le canaline. Informazioni generali L'irrigazione goccia a goccia è particolarmente indicata per le fioriere su terrazzi o balconi e in sostituzione alla classica “canna dell’acqua” (che tende ad apportare alle piante una quantità eccessiva d’acqua, con conseguente spreco ed il rischio di marcescenza delle radici per le specie che soffrono per eccessive irrigazioni). Se si predispone un impianto di microirrigazione, con gocciolatori ed irrigatori collocati solo dove effettivamente serve, collegato ad un rubinetto, basta una semplice rotazione della manopola per far giungere l’acqua solo nei punti stabiliti e nella giusta quantità, senza allagare le zone escluse dalla vegetazione, senza doversi tirare dietro tubi e senza spreco di acqua e di tempo. Preparazione Ripulire aiuole, fioriere e vasi dalle piante infestanti. Mettere in piano la parte di terreno che sarà irrigata dai gocciolatori e dai micro-irrigatori. Progettazione Progettare da soli un impianto su misura è facilissimo: si trovano kit completi di tubo, raccordi e micro irrigatori premontati con i quali si realizzano impianti che possono arrivare ad una distanza di 15 metri dalla presa d’acqua, ma estendibili fino a 30 metri. Questo sistema è ideale per alimentare piantine disposte in fila o piccoli orti. Attrezzatura e materiali Il tubo principale dell'acqua, generalmente in polietilene da 1/2", deve coprire l'intera distanza tra il rubinetto e l'ultima pianta da irrigare. Il tubo principale è collegato ai gocciolatori e ai micro irrigatori mediante derivazioni (generalmente da 1/4") connessi con raccordi a T o a croce. A monte dell'impianto, tra il tubo principale ed il rubinetto, è fondamentale l'installazione dello stabilizzatore di pressione che permette una equa distribuzione dell'acqua su tutta la lunghezza anche in condizioni di ridotta portata idrica ed il filtraggio della stessa. L’installazione di una centralina, programmabile giornalmente e settimanalmente, tra il tubo ed il rubinetto consente di dissetare le piante quando serve, nella giusta dose, anche quando si è fuori per le vacanze; l'installazione di un sensore pioggia (se non già in dotazione del programmatore) permette di bloccare automaticamente il flusso di acqua quando non necessario. Installazione dell'impianto Disporre il tubo principale lungo l'intero tratto da irrigare, pre-fissandolo o bloccandolo nei punti di cambio di direzione. Tagliare il tubo principale in prossimità delle piante da irrigare inserendo gli appositi raccordi a croce o a T da 1/2" a 1/4". Collegare i bracci da 1/4" e fissare ad essi i gocciolatori o i micro-irrigatori, da bloccare con gli appositi sostegni. Tappare la parte terminale del tubo principale. Collegare l'inizio del tubo principale allo stabilizzatore di pressione; collegare lo stabilizzatore di pressione alla centralina programmabile con un pezzo di tubo da 1/2" o direttamente al rubinetto. Fissare definitivamente l'impianto con gli appositi sostegni: se in giardino, anche sotterrando parti del tubo principale, se su un terrazzo, fissando il tubo principale a pareti (sono disponibili appositi sostegni) o ringhiere. Per l'irrigazione dei tratti nei quali il tubo da 1/2" è interrato sono disponibili degli speciali tubi microforati collegabili al tubo principale con attacchi lineari da 1/2" a 1/2". Per gli impianti di piccole dimensioni (generalmente per terrazzi) sono inoltre disponibili kit con vasca per la raccolta dell'aqua piovana, utile anche per far decadere il cloro contenuto nell'acqua potabile. In evidenza In fase di progettazione è importante verificare il tipo di irrigazione ideale per ogni singola pianta: a goccia (in terra) o diffusa. I gocciolatori devono essere posizionati ad almeno 3 cm di altezza, al fine di evitare che gli ugelli si riempiano di terra. In fase di progettazione verificare anche l'ampiezza e la forma delle superfici da irrigare con i micro-irrigatori: ne esistono per irrigazioni a striscia, ad angolo (90°, 180° e 360°) e regolabili. In fase di realizzazione dell'impianto immergere per qualche secondo il tubo principale in acqua calda prima di inserire il raccordo da 1/2"; la maggiore temperatura facilita l'inserimento e migliora la tenuta. Il mio ambiente Durante il periodo estivo l'elevata temperatura del terreno fa evaporare parte dell'acqua apportata in gocce al terreno. Per ovviare a questo problema piuttosto che aumentare la durata dell'irrigazione da ottimi risultati posticipare l'inizio della stessa alle ore 3.00 del mattino: a quell'ora la terra è meno calda e c'è più tempo per l'acqua di penetrare nel terreno prima del sorgere del sole. Cura e pulizia E' importante pulire periodicamente gocciolatori e micro-irrigatori, utilizzando l'apposito attrezzo presente in alcune confezioni o acquistabile separatamente, da calcare e terra: normalmente è sufficiente una pulizia in primavera quando si riattiva l'impianto ed una a metà estate. La presenza di zone non irrigate è segno di malfunzionamento. Prima dell'inverno è opportuno svuotare scollegare e svuotare l'impianto e rimuovere la centralina; il freddo può irrimediabilmente danneggiare i cristalli liquidi del suo display. Esperienza Self Luca (Self Torino) suggerisce di programmare l'erogazione notturna in due momenti: inizialmente 1/4 del tempo previsto (utile a ripristinare la permeabilità del terreno in parte compromessa dell'argilla "cotta dal sole"), una pausa di almeno 15 minuti e infine il rimanente 3/4 del tempo previsto.
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