40 Valdarda e Bassa piacentina LIBERTÀ Mercoledì 29 gennaio 2014 Il “caso Lusurasco”in Regione La vicepresidente Saliera: «Una comunità mobilitata e attenta nel cooperare con le forze dell’ordine». Pattuglie di abitanti contro i ladri, venerdì incontro ALSENO - A Lusurasco si organizzano pattuglie di abitanti contro i ladri. E la Regione cosa fa per garantire la sicurezza? Finanzia progetti per la prevenzione, come la videosorveglianza ad Alseno, e la creazione di corpi di polizia locale di dimensioni tali da garantire un presidio del territorio sempre maggiore. Lo ha detto la vicepresidente della Regione, Simonetta Saliera, rispondendo in consiglio regionale ad Andrea Pollastri, esponente piacentino del gruppo Forza Italia-Pdl secondo il quale la Regione «deve fare maggiormente la sua parte». Sono un’ottantina finora, come abbiamo riferito, gli abitanti di Lusurasco disposti a sorvegliare a turno il paese “armati” di telefonini, torce elettriche, lampeggianti e giubbotti fluorescenti, pronti a segnalare eventuali anomalie alle forze dell’ordine. Il progetto riguardante questo servizio, chiamato “vigilanza volontaria”, sarà illustrato nel corso di un incontro pubblico venerdì, alle ore 21, nel Bar centrale di Lusurasco. Si valuterà, dicono gli organizzatori, quanti saranno gli interessati a questa sorta di servizio pubblico atto a dare un senso di sicurezza alla collettività. Se si troveranno cento volontari o poco meno, verrà istituito un servizio di “au- Una seduta dell’assemblea legislativa dell’Emilia Romagna to sorveglianza” organizzato su due turni, durante i quali i volontari si muoveranno con mezzi propri a coppie. «E’ una iniziativa - ribadiscono con fermezza i promotori - che non ha fini di lucro ed è assolutamente avulsa da espressioni di movimenti o organizzazioni politiche». Resta il fatto che il mondo politico ne parla. Nell’assemblea legislativa regionale Andrea Pollastri ha affermato che l’insicurezza è una sconfitta anche per la Regione, e ha chiesto quali iniziative la giunta regionale intenda mettere in atto, di concerto con gli enti locali e le forze dell’ordine, per prevenire e contrastare «il fenomeno d’insicurezza dilagante nel Piacentino» ed evitare che i cittadini debbano autorganizzarsi «per surrogare le mancanze delle istituzioni». «Il contrasto e la repressione dei fenomeni criminosi - ha risposto la vicepresidente Saliera - spetta alle forze dell’ordine che presidiano il territorio con una costante attività di controllo. Il fatto che una comunità si mobiliti per segnalare fatti che destano preoccupazione, sottolinea come i cittadini non si limitino ad invocare aiuto ma siano attenti nel cooperare con le forze dell’ordine, sempre che le attività poste in essere si mantengano nell’ambito del rispetto dei diritti e dei doveri delle persone». Dove ci sono eventi particolarmente pericolosi, il sinda- ALSENO - Il sindaco Milano risponde a un’interrogazione di Silvia Bonomini «Via Emilia più illuminata» ALSENO - Per migliorare la sicurezza dei pedoni, il Comune di Alseno si appresta a potenziare l’illuminazione sulla via Emilia all’altezza del centro abitato. Lo annuncia Silvia Bonomini, capogruppo della minoranza lista “Civitas”, spiegando che il sindaco Rosario Milano ha accolto una sua proposta al riguardo - che lei aveva presentato dopo un incidente mortale avvenuto nel settembre 2013 - affermando che intende provvedere a potenziare ulterior- mente la pubblica illuminazione sulla via Emilia. Un impegno confermato dallo stesso sindaco Milano, che precisa: «Sono benvenute le segnalazioni che vanno a migliorare il nostro territorio. Sicuramente avremmo provveduto ad intensificare l’illuminazione pubblica, in particolare sulla via Emilia qualora ci fossero state le condizioni per poterlo fare. Abbiamo ripristinato l’illuminazione esistente sul passaggio pedonale all’altezza del- la chiesa, come programmato ancora prima dell’interrogazione della Bonomini, e stiamo provvedendo al potenziamento dei punti luce sulla via Emilia». Quando ci sarà la tangenziale, assicura il sindaco, vi sarà più sicurezza anche nell’abitato di Alseno. «Nell’immediato provvediamo a migliorare l’illuminazione in alcuni tratti della via Emilia». Silvia Bonomini ricorda che tutto era partito da un’interrogazione: «Tra le iniziative volte co avvisa il prefetto e questo attiva il tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza per affrontare la criticità segnalata. Per quanto riguarda le competenze della Regione, Saliera ha sottolineato il supporto fornito agli enti locali per lo sviluppo di progetti di sicurezza. Proprio nel comune di Alseno, ha detto, la Regione sta sostenendo il progetto “Alseno sicura”, cofinanziando l’ampliamento del sistema di video-sorveglianza sulla base di un percorso che si concluderà alla fine dell’anno. La spesa complessiva è di 68mila euro, 28mila dei quali assegnati dalla Regione. La vicepresidente ha poi ricordato le nuove disposizioni adottate in tema di organizzazione delle polizie municipali con l’introduzione dei corpi unici di polizia locale che, ha sottolineato, «consentono la copertura del territorio 24 ore su 24». Nel Piacentino, la Regione ha investito in due progetti per la realizzazione di due corpi unici di polizia locali, contribuendo con 30mila euro. Pollastri ha replicato: «È positivo il cofinanziamento ai progetti, ma anche la Regione deve fare maggiormente la sua parte perché la sicurezza è un problema sempre più sentito, anche in zone un tempo tranquille». Ornella Quaglia a ridurre il livello di pericolosità della Via Emilia, oltre alla realizzazione della più volte invocata tangenziale da parte dell’Anas, avevo suggerito l’installazione di alcuni punti luce nei tratti di via Emilia che risultano meno illuminati». «L’accoglimento della mia proposta da parte del Comune - commenta la capogruppo di Civitas - è significativo e importante, soprattutto per l’incolumità dei cittadini, anche in considerazione dei gravi incidenti anche mortali, che hanno coinvolti alcuni pedoni che attraversavano la via Emilia nella zona centrale di Alseno. Ora mi auguro che alle parole seguano i fatti». o. q. MONTICELLI - Il cantiere della nuova conca sul Po a Isola Serafini (foto Lunardini) A Isola Serafini avanti tutta con i lavori per la nuova conca Si mettono le basi in cemento per il nuovo ponte Proseguono, a pieno ritmo, i lavori per la costruzione della nuova conca di navigazione da 47 milioni di euro a Isola Serafini. Nella grandissima area alla sinistra della centrale idroelettrica, tecnici e operai stanno predisponendo i basamenti in cemento armato del nuovo ponte, che, secondo i piani dell’Agenzia interregionale per il fiume Po, che è responsabile dell’opera, sarà pronto entro la fine della prossima estate. «L’anno scorso i lavori avevano subito rallentamenti di alcuni mesi - spiega il dirigente Aipo Ivano Galvani - e mi riferisco alla rotatoria di San Nazzaro, ma ora stiamo cercando di recuperare il tempo perso velocizzando gli interventi. Ora il cantiere è concentrato proprio sulla realizzazione del ponte, che, quando sarà ultimato, significherà la fine di buona parte dei disagi per gli abitanti di Isola Serafini visto che sarà il nuovo collegamento con Monticelli». Le tre “piscine” ricoperte di cellophane che si notano nel terreno di cantiere non sono altro che le future basi dei pali del ponte, ma contemporaneamente è anche in corso l’impostazione dei diaframmi della grande vasca in cemento che rappresenterà il canale di conca. Sarà lì che le imbarcazioni, comprese quelle di classe quinta, saranno spostate per passare lo sbarra- MONTICELLI - Turismo sul Po:progetto da 158 Pro loco Presentato a Caorso per le 4 regioni: una spinta a enogastronomia, sport e cultura CAORSO - Sono coinvolte quat- tro regioni, tredici province, 474 comuni e 158 Pro loco. Il progetto “Po-Plev (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto) - le Pro loco per il turismo lungo il fiume” è stato presentato ieri al cinema Fox di Caorso e sarà portato a breve anche all’attenzione dell’Europa con l’intervento del presidente Apt Servizi Emilia Romagna a Bruxelles. L’obiettivo principale è quello di creare una rete fra tutte le Pro loco bagnate dal Grande Fiume (49 in Piemonte, 45 in Lombardia, 31 in Emilia-Romagna e 33 in Veneto) così da rendere il Po maggiormente appetibile a diverse forme di turismo: sportivo, enogastronomico, emozionale e culturale. Questa “filiera” dovrebbe portare ad aumentare i livelli di servizi sul territorio come l’accoglienza turistica e, ad esempio, il supporto al cycling e alla navigazione, per rendere concreto un percorso simile al già esistente Eurovelo 8, l’itinerario in biciletta dedicato all’esplorazione della costa Nord del Mediterraneo che parte dallo stretto di Gibilterra e arriva a Cipro. A coordinare il progetto è Paolo Minarelli che ha sottolineato il valore delle Pro loco come «le uniche realtà territoriali a po- ter dare informazioni nel dettaglio che nemmeno i tour operator possono offrire» e ha illustrato le varie fasi di questa nuova strategia di potenziamento del turismo fluviale. Si partirà con un censimento delle Pro loco e una mappatura dei loro servizi offerti, si continuerà con la ricerca di sponsor (attraverso fundraising e partnership combinate tra pubblico e privato), si avvieranno corsi di formazione rivolti ai soci Pro loco, così da arrivare alla creazione - com’è stato detto - di un’efficace rete informativa dalla sorgente alla foce CAORSO - Il sindaco Callori (a sinistra in piedi) e l’assessore provinciale Dosi (a destra) intervengono all’incontro sul turismo fluviale (foto Paderni) del Po garantendo adeguati servizi logistici e interagendo in tempo reale con i turisti. «E’ la prima volta che quattro co- mitati Unpli regionali si muovono insieme per un progetto comune - ha dichiarato Giovanni Follador, presidente Un- CAORSO,IL SINDACO AI COMITATI «Il Fiume torni ad essere risorsa con un ambiente non deturpato» CAORSO - (vp) «Voglio che per le nostre provincie il Po sia la terrazza dei nostri territori». Così il sindaco di Caorso Fabio Callori è intervenuto in merito all’iniziativa di promozione turistica promossa dai quattro comitati regionali delle Unioni Pro loco. «Dobbiamo far tornare il Po ad essere una risorsa per il territorio, circondato da un ambiente migliorato e non detur- pato. Il progetto Po-Plev è un valore aggiunto che spero possa permetterci di parlare del fiume non solo in occasione dell’emergenza esondazioni ma anche nei mesi in cui lo si può navigare, si può passeggiare sulle sponde e fare biciclettate sugli argini. Non dimentichiamo però i problemi di sicurezza idraulica e di pulizia di certi tratti. Se non ci fossero i volontari Paolo Minarelli,coordinatore del progetto Unpli Emilia Romagna che se ne prendono cura, sarebbe invivibile. Mancano infatti le risorse destinate al turismo fluviale, un settore che, invece po- pli Veneto - con un atteggiamento propositivo e concreto. Il Po è una potenzialità turistica ad oggi purtroppo non antrebbe far ripartire l’economia. E’ necessario intervenire per creare un canale navigabile che ci permetta di raggiungere Piacenza e di allacciare quelle aree di interesse naturale, come l’Oasi de’ Pinedo, anche nei periodi di magra». A sostenere il progetto è anche l’assessore provinciale Massimiliano Dosi: «Il Po ha potenzialità notevoli. Tre anni fa quando mi sono insediato avevo un sogno, renderlo navigabile, e ci stiamo lavorando. L’auspicio è che possano nascere iniziative in grado di portare in diverse città la conoscenza di questo nostro patrimonio naturale». mento e proseguire la loro navigazione nel fiume Po. «Per avere un aggiornamento costante della situazione vengono programmate riunioni a cadenza mensile e proprio recentemente abbiamo rivisto i crono-programmi - continua l’ingegnere Galvani -. Periodicamente si riunisce anche la Commissione tecnica che vigila su tutto». Di questa commissione fa parte anche l’amministrazione comunale, tramite il sindaco Michele Sfriso, a garanzia del rispetto di ogni punto delle convenzioni. Intanto i lavori a Isola Serafini continuano ad attirare l’attenzione dei curiosi, che raggiungono la strada che porta al paese a piedi o in bicicletta e si fermano al di là delle transenne per osservare ruspe, trivelle ed escavatori in azione. In pochi ricordano altri cantieri così grandi nella zona di Monticelli (gli ultimi erano stati proprio quello della centrale idroelettrica e della precedente conca) ma soprattutto così costosi. L’investimento da 47 milioni di euro, tutti già stanziati, rappresenta anche un’opportunità per le varie aziende coinvolte nei lavori. Se tutto andrà come previsto la nuova conca di navigazione sarà pronta nel 2015 mentre la prima struttura evidente, che sarà appunto il ponte, inizierà a prendere forma già fra pochi mesi. Fabio Lunardini cora espressa». Come insegna la tradizione popolare “l’unione fa la forza” ed è in questa direzione che si vuole andare per «valorizzare ciò che abbiamo, dato che spesso perfino la nostra gente non conosce dove vive - come ha affermato Pietro Segalini, presidente Unpli Lombardia - attraverso le Pro loco, i vasi capillari che trasportano conoscenza e passione per il territorio». Una prima proposta è stata lanciata da Eleonora Norbiato segretaria del comitato regionale Unpli Piemonte che ha anticipato ciò che potrebbe essere un futuro evento: «Sarebbe bello se si potesse fare in ciascuna Pro loco coinvolta nel progetto una Festa del Po nello stesso giorno, così da dare un forte segnale al territorio italiano e acquisire una risonanza sovrannazionale». Per rendere il tutto realizzabile però, servono finanziamenti, come ha comunicato Bruno Palma della commissione progetti regionali per l’Unpli Emilia Romagna che ha precisato: «Si tenteranno di recuperare risorse economiche comunitarie da destinare al progetto». Tra i presenti in sala, il presidente Unpli Vercelli, il presidente Unpli Alessandria, i rappresentanti Unpli di Pavia e Lodi, Antonella Ferro per l’Unpli Rovigo, rappresentanti dell’Unpli Piacenza, della Pro loco Caorso, della Pro loco Roncarolo e della Pro loco Monticelli, oltre ad alcuni amministratori locali e cittadini. Valentina Paderni
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