La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed efficienza energetica negli edifici A cura di Roberto Calabresi Kyoto Club Cambiamenti Climatici In climatologia il termine cambiamenti climatici indica le variazioni a livello più o meno globale del clima della Terra. •I gas ed effetto serra presenti naturalmente nell’atmosfera trattengono parte del calore proveniente dal sole e dalla terra stessa consentendo la vita, •La concentrazione di gas serra in atmosfera aumenta a causa delle emissioni dovute alle attività umane, •L’accumulo dei gas provoca un surriscaldamento a lungo termine = cambiamenti climatici. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici Dati sui cambiamenti climatici Le temperature in Europa sono aumentate di circa 1 °C dal 1850, L'ultimo decennio (2002-2011) è stato il più caldo mai registrato in Europa, con una temperatura della superficie terrestre più alta di 1,3° C rispetto alla temperatura media in epoca preindustriale, I livelli marini sono in aumento, così come il rischio di inondazioni costiere durante le tempeste. Il livello medio globale del mare è aumentato di 1,7 mm l'anno nel XX secolo e di 3 mm l'anno negli ultimi decenni, Le piogge stanno diminuendo nelle regioni meridionali, ma sono in aumento nell'Europa settentrionale, Gli eventi atmosferici estremi (tempeste, alluvioni, siccità e ondate di calore) diventano più frequenti e più acuti. www.climatechange.eu.com Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 3 Dati sui cambiamenti climatici •I ghiacciai europei hanno perso due terzi della propria massa dal 1850, e la tendenza sta accelerando, •La Copertura del ghiacciaio di Presena con teli tecnici, per proteggerlo da un eccessivo scioglimento durante i mesi estivi •Banchisa polare a confronto anno 1979 e 2005 www.climatechange.eu.com Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 4 Mitigazione dei Cambiamenti Climatici Tutte le azioni volte a ridurre la concentrazione di gas clima-alteranti in atmosfera. 1. ridurre le fonti di emissione (le CAUSE dei cambiamenti climatici), 2. aumentare lo stoccaggio della CO2 attraverso i Carbon sinks (sistemi naturali o artificiali che assorbono e trattengono CO2, sottraendola all’atmosfera). Le azioni di mitigazione mirano a rallentare i cambiamenti climatici riducendo o eliminando i fattori antropici (emissioni) che lo provocano. Il protocollo di Kyoto è un esempio di politica di mitigazione. L’applicazione delle fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica sono altri esempi di interventi di mitigazione. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici La strada da seguire Il Protocollo di Kyoto è un trattato internazionale che stabilisce per i Paesi industrializzati aderenti, una riduzione delle proprie emissioni climalteranti partendo da quelle misurate nel 1990 ed entro cinque anni dall’entrata in vigore. GAS CO2, CH4 (metano), N2O (protossido di azoto), HFC, PFC, SF6 ANNO BASE 1990 (1995 per HFC, PFC, SF6) PERIODO DI IMPEGNO 5 anni (2008 – 2012) TARGET Italia ∆ 6,5%(100 milioni di t CO2 Eq), EU ∆ 8% Almeno il 5% per i paesi dell’Annesso 1 (ANNEX 1) Il 16 febbraio 2005 è entrato in vigore! e coinvolge i paesi responsabili dell’emissione del 55% sul totale delle emissioni di CO2 dei Paesi industrializzati (rif. al 1990) Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici La strada da seguire E dopo Kyoto? La direttiva UE20-20-20 dell’Unione Europea, fissa un triplice obiettivo entro il 2020 di: riduzione dei consumi finali del 20% al di sotto del tendenziale, incremento dell’uso di energia rinnovabile per una quota pari al 20% dei consumi e taglio delle emissioni di CO2 di un eguale 20%. Ogni paese membro ha assegnata una quota obiettivo diversa, calcolata sulla base del proprio PIL, L’Italia dovrà, entro il 2020, soddisfare il 17% dei propri consumi finali di energia ricorrendo alle risorse rinnovabili, partendo dal 5,2% del 2005. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici La strada da seguire La Roadmap europea al 2050 per il clima prevede per la UE un taglio delle emissioni di CO2 rispetto ai livelli del 1990 del 40% al 2030, del 60% al 2040 e dell’80% al 2050 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici Cosa stanno facendo i governi? 1992 - I governi lavorano congiuntamente in seno alla Convenzione quadro ONU sui cambiamenti climatici (UNFCCC) – 2013:con il V° rapporto IPCC si attribuisce con una probabilità del 95% responsabilità dei cambiamenti climatici all’uomo, si spinge verso un reale intervento di contenimento dei gas serra. 2005/12 - Il Protocollo di Kyoto, fissa obiettivi di emissione vincolanti per i paesi industrializzati aderenti: – 6,5% Italia, -8% EU entro 2012. Nel 2013 c’è uno stop temporaneo e si rimandano al 2014 le decisioni su cosa fare ancora! 2005/12 - Molti dei paesi non aderenti al protocollo di Kyoto hanno iniziato a fissare obiettivi propri di riduzione delle emissioni, 2008/20 - L’europa adotta un proprio piano di riduzione delle emissioni con la Direttiva UE 20-20-20: entro 2020, 2011/12 - La Roadmap europea al 2050 per il clima: -40% al 2030, 60% al 2040 e -80% al 2050. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici I consumi e le emissioni degli edifici •Le novità legislative a livello europeo, nazionale e regionale hanno finalmente cambiato il quadro normativo dando un buon impulso verso la generazione distribuita e il risparmio energetico, i cambiamenti climatici in atto rendono più che urgente la presa di coscienza delle persone per l’attuazione di interventi di mitigazione e adattamento. •I consumi energetici complessivi degli edifici pubblici sono molto alti, in particolare delle scuole in Italia, si aggirano attorno ad 1 milione di TEP*anno di cui il 70% per riscaldamento e il 30% per energia elettrica. •La FIRE ha identificato un potenziale di riduzione dei consumi energetici nelle scuole italiane che stima in circa il 20% dei consumi energetici complessivi attraverso interventi a basso e bassissimo costo (comportamentali). secondarie superiori 27% medie 21% materne 16% elementari 36% Consumi energetici scuole (consumi totali pari a circa 1.000.000 TEP) *Tonnellate Equivalenti di Petrolio Fonte Enea - Fire Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 10 I Consumi e le Emissioni degli edifici •Un esempio per tutti: in Lombardia, il dato è preoccupante: il fabbisogno energetico complessivo medio degli edifici comunali, solo per il riscaldamento degli ambienti, è di 182 kWh/m3. considerando un livello ottimale di 20 kWh/m3 per un edificio in classe B e attorno ai 30/40 kWh/m3 se fosse rispettata la normativa sugli edifici di nuova costruzione. Fonte dati: http://www.webgis.fondazionecariplo.it/ Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 11 Le Norme su Efficienza Energetica Molti edifici pubblici sono stati costruiti durante il periodo 1950-80 in assenza di norme sul risparmio energetico degli edifici, Negli anni successivi, 1980-90 i criteri da rispettare erano dettati dalla legge 373/76 con limiti assolutamente insufficienti per i giorni nostri, La prima legge che si occupa di efficienza energetica è la legge 10/91 (obbligo di integrazione di risparmio energetico e di fonti rinnovabili negli edifici pubblici) quasi completamente ignorata per totale assenza di sanzioni e controlli, Gli interventi legislativi dal D.Lgs. 192/05 integrato dal D.Lgs. 311/06 e s.mi.(ancora in corso) insieme agli incentivi dalle Finanziarie 07 e 08 a oggi, hanno cambiato il quadro normativo dando un impulso enorme alla generazione distribuita e al risparmio energetico: opportunità di lavoro per gli installatori e professionisti di oggi e domani. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 12 Le Norme sulla Certificazione Energetica La certificazione energetica degli edifici è stata introdotta dalla Direttiva 2002/91/CE, è stata recepita in Italia con il decreto legislativo 192/2005, ed è stata attuata con: • DM Sviluppo economico 26 giugno 2009 – (Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici), più volte modificato; • DPR 2 aprile 2009, n. 59 - (Rendimento energetico in edilizia - Regolamento di attuazione). Che sarà abrogato con la completa attuazione delle modifiche introdotte nel Dlgs 192/2005 a recepimento della successiva direttiva 2010; • DPR 16 aprile 2013, n. 74 – (Criteri generali in materia di esercizio, conduzione controllo e manutenzione degli impianti termici…); • Dpr 16 aprile 2013, n. 75 - (Criteri di accreditamento dei certificatori energetici degli edifici). Il Dlgs 192/2005 è stato poi emendato e ampliato in fase di recepimento della Direttiva 2010/31/UE, dal • Decreto legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito con modifiche nella legge 90/2013 (Nuove regole sulla prestazione energetica degli edifici nuovi e di quelli oggetto di notevoli ristrutturazioni) • L’iter attuativo non è comunque completo: vengono richiesti successivi decreti attuativi che modifichino le modalità di calcolo della “prestazione energetica” dell’edificio, superando gli attuali metodi di valutazione del “rendimento energetico”, forniti dal Dpr 59/09. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 13 Fonte: nextville.it Le Norme in sintesi... D.Lgs. 192/05 integrato dal D.Lgs. 311/06, e s.m.i hanno recepito la Direttiva Europea 91/CE/2002, impongono limiti di consumo energetico degli edifici e la certificazione del loro consumo energetico. Fonti rinnovabili Impianti efficienti 3 2 Involucro efficiente 1 (fonte immagine: www.solaritalia.com) Certificazione Energetica - A.P.E. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 4 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 14 DLgs n.311 del 29 dicembre 2006 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico in edilizia. Obblighi per le costruzioni nuove: 1. Entro un anno dalla entrata in vigore, gli edifici di nuova costruzione siano dotati di un Attestato di Prestazione Energetica kWh/m2 a Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 15 DLgs n.311 del 29 dicembre 2006 ..........e Obblighi per gli edifici esistenti: 1. Con scadenze progressive sono entrati in vigore una serie di obblighi: • L’Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) è obbligatorio per tutti gli edifici e per le unità immobiliari, nel caso di trasferimento a titolo oneroso; • L‘Attestato di Prestazione Energetica (A.P.E.) dell'edificio o dell'unità immobiliare interessata è necessario per accedere agli incentivi e alle agevolazioni di qualsiasi natura, sia come sgravi fiscali o contributi a carico di fondi pubblici o della generalità degli utenti, finalizzati al miglioramento delle prestazioni energetiche dell'unità immobiliare, dell'edificio o degli impianti. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 16 Audit energetico e certificazione L’audit energetico o indagine energetica ha l’obiettivo di capire in che modo venga utilizzata l’energia dall’utenza oggetto di studio, quali siano le cause degli eventuali sprechi e quali interventi possano essere suggeriti all’utente per ridurre tali sprechi. Consiste quindi nella stesura di un piano energetico che valuti non solo la fattibilità tecnica ma anche e soprattutto quella economica degli interventi proposti. Si compone di 5 fasi distinte: 1. Reperimento dati tecnici dell’edificio; 2. Sopralluogo con posizionamento degli strumenti di misura e interviste agli utilizzatori; 3. Elaborazione dati; 4. Individuazione di criticità; 5. Presentazione dei risultati; Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici Audit energetico e certificazione L’audit è realizzato da un team di esperti che: visitano l‘edificio; raccolgono le informazioni necessarie per analizzare le modalità di utilizzo dell’energia; individuano gli interventi possibili di riduzione dei consumi; quantificano i risparmi conseguibili dall’eventuale realizzazione degli interventi. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici Le fasi dell‘audit energetico 1. Reperimento dati tecnici dell’edificio: • Piante, prospetti e sezioni dell’edificio oggetto dell’analisi; • Informazioni sugli impianti di climatizzazione invernale ed estiva; • Informazioni sull’impianto di illuminazione; • Informazioni su particolari strutturali; 2. Bollette per la fornitura elettrica e termica; 3. Altre informazioni a seconda dell’utenza (numero di occupanti, orari di lavoro, principale pausa per ferie, etc.). 4. Sopralluogo con posizionamento strumenti di misura per la: • Verifica dello stato dell’involucro e degli apparati da misurare, effettuando misurazioni in loco; • Ottenere le informazioni utili ai calcoli energetici. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici L’analisi energetica Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 20 L’Involucro Edilizio Un edificio (o involucro edilizio) può essere paragonato dal punto di vista energetico ad un contenitore bucato Energia termica Energia termica Livello richiesto 20°C Isolamento termico Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici L’Involucro Edilizio Perdite E Guadagni Gratuiti Di Calore calore utilizzato Perdite di calore per Ventilazione Livello richiesto Guadagni interni e solari Perdite di calore per Trasmissione Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 22 L’Involucro Edilizio La Rilevazione Delle Perdite Di Calore Qmuri : perdite attraverso i muri Qsolaio Qsolaio : perdite attraverso i solai Q base : perdite attraverso i basamenti Qfinestre : perdite attraverso le finestre Qmuri Qvent Qbase Q Qvent: L’edificio perde calore anche finestre a causa della ventilazione voluta, quando si aprono le finestre per “cambiare l’aria”, non voluta quando avviene per colpa di spifferi o infiltrazioni d’aria dovuti alla scarsa tenuta dei serramenti. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 23 L’Involucro Edilizio La Rilevazione Dei Guadagni Gratuiti Di Calore Esolaio Emuri : guadagni attraverso i muri Esolaio: guadagni attraverso i solai Efinestre Emuri Efinestre : guadagni attraverso le finestre Egrat : guadagni gratuiti dovuti alle persone occupanti e alle apparecchiature elettriche Egrat Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 24 L’Involucro Edilizio Il Bilancio Energetico Finale Qsolai o Esolaio Qfinestre Emuri Qmuri Qventilaz. Eapparecchi Epersone Efinestre Qbase Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 25 Il Percorso FASE 1: Analisi della struttura dell’edificio FASE 2: Analisi delle perdite di calore dall’involucro FASE 3: Analisi dei guadagni diretti FASE 4: Analisi Impianti e delle emissioni FASE 5: Costruzione del bilancio energetico edificio Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 26 La Rilevazione dei Volumi e delle Superfici dell’Edificio PRIMO PASSO: Dopo aver reperito la documentazione tecnica con planimetrie e prospetti si effettua la verifica e/o la misurazione di volumi e superfici. E’ necessario porre attenzione a diversi aspetti: -la disposizione dei singoli ambienti; - la direzione nord e l’identificazione delle facciate sulla base del loro orientamento (p.es. lato/lati N-O, lato/lati S-O, ecc.); - la presenza e la posizione di elementi attorno all’edificio (per es. edifici vicini, alberi, rilievi montuosi, che possono fare ombra in qualche periodo dell’anno; - la presenza di elementi e condizioni che aumentano le dispersioni energetiche (ponti termici). 3 2 1 4 NE Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 27 La Rilevazione dei Volumi e delle Superfici dell’Edificio SECONDO PASSO: Per ogni orientamento è necessario ricavare le dimensioni e la tipologia delle diverse componenti costituenti la parete e gli infissi: Aree opache e Aree trasparenti. TERZO PASSO: Ricavare, con l’aiuto delle planimetrie, e con la verifica sul posto, le dimensioni e le tipologie dei basamenti e dei solai di copertura. QUARTO PASSO: Calcolare: •il Volume riscaldato (V) •La Superficie lorda dei piani (Sp) •La Superficie Disperdente (Sd) •Il rapporto fra superficie disperdente e volume (Sd/V) Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 28 La Rilevazione dei Volumi e delle Superfici dell’Edificio (V) - “Nel calcolo del volume lordo(m3) andranno inclusi i muri esterni e andranno escluse le parti di edificio non riscaldate (interrati, mansarde, magazzini, garage, etc). Se l’edificio si compone di più edifici, V sarà la somma delle volumetrie dei singoli edifici.” Volume lordo comprende tutte le murature e le partizioni interne e comprende i solai intermedi, se l’edificio è a più piani, ed i solai della base e della copertura. Volume Riscaldato Volume non Riscaldato (Sp) - La superficie lorda dei piani (m2) è la somma delle superfici di ciascun piano e deve comprendere le aree ricoperte da muri divisori, ma escludere i muri perimetrali. Se l’edificio si compone di più edifici, la superficie lorda dei piani sarà la somma dei contributi dei singoli edifici. Escluse le aree non abitabili. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 29 La Rilevazione dei Volumi e delle Superfici dell’Edificio (Sd) - La superficie disperdente (m2) è data dalla somma delle singole superfici che avvolgono il volume lordo riscaldato V (pareti perimetrali, tetti, solai di piano terra). Se l’edificio si compone di più edifici, Sd sarà la somma delle superfici disperdenti dei singoli edifici. A parità di volume riscaldato tra due edifici, quello che ha una maggiore superficie disperdente consuma necessariamente più energia per il riscaldamento. E’ quindi necessario calcolare il rapporto fra la superficie e il volume per verificare la reale entità dei consumi dell’edificio. Con le misurazioni svolte è possibile quindi determinare il seguente rapporto tramite una semplice divisione: RAPPORTO Sd/V (Superficiedisp/ Volume) 2 m /m Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 3 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 30 L’Involucro Edilizio La Rilevazione Delle Perdite Di Calore Qmuri : perdite attraverso i muri Qsolaio Qsolaio : perdite attraverso i solai Q base : perdite attraverso i basamenti Qfinestre : perdite attraverso le finestre Qmuri Qvent Qbase Q Qvent: L’edificio perde calore anche finestre a causa della ventilazione voluta, quando si aprono le finestre per “cambiare l’aria”, non voluta quando avviene per colpa di spifferi o infiltrazioni d’aria dovuti alla scarsa tenuta dei serramenti. Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 31 La Rilevazione delle Perdite di Calore dall’Involucro: I Muri spessore Umuri (cm) (W/m2K) Pannello in calcestruzzo + isolamento 30 0,3 Muratura in forati con intercapedine d’aria 35 0,4 Pannello in metallo con isolamento 10 0,4 Pannello in calcestruzzo + isolamento 20 0,5 Muratura in forati con isolamento 25 0,5 Muratura di mattoni pieni 80 0,8 Muratura di mattoni pieni 40 1,1 Muratura in forati con intercapedine d’aria 40 1,1 Muratura in forati con intercapedine d’aria 25 1,2 Muratura di pietra intonacata 80 1,7 Muratura mista calcestruzzo + forato 25+ 8 1,7 Muratura di pietra intonacata 50 2,3 Muro in calcestruzzo 25 3,4 Muro in calcestruzzo 15 4,1 tipo di muro Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 qmuri = U * Amuri * ∆T * t Trasmittanza termica: U Unità di misura definita come il flusso di energia termica che passa attraverso una parete per metro quadrato di superficie e per Kelvin di differenza di temperatura presente tra l’interno di un locale e l’esterno oppure il locale contiguo. L’unità di misura della trasmittanza termica è il W/m2K. La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 32 La Rilevazione delle Perdite di Calore dall’Involucro: I Muri + 5 cm isolamento qmuri = U * Amuri * ∆T * t U = trasmittanza termica A = Area dei muri esterni ∆T = T media esterna – T media interna Temperature Medie Mensili Mese Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto gradi C° 22,4 17,4 12,6 8,9 7,6 8,7 11,4 14,7 18,5 22,9 25,7 25,3 Temperature medie mensili di Roma Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 33 La Rilevazione delle Perdite di Calore dall’Involucro: Tetto e Basamento Tipo di solaio e basamento spessore (cm) Basamento in latero cemento su terreno con isolamento Usol (W/m2K) 0,4 Soletta in latero cemento con isolamento 35 0,5 Soletta in cemento armato con isolamento 30 0,5 Soletta in latero cemento con isolamento 25 0,6 Soletta in cemento armato con isolamento 20 0,6 Basamento in latero cemento su terreno 0,8 Solaio in legno con isolamento 0,8 Basamento in latero cemento su vespaio 0,9 Basamento in cemento su terreno 1,1 Soletta in latero cemento 30 1,4 Soletta in latero cemento 20 1,9 Soletta in legno 2 Soletta in cemento armato 30 2,2 U = trasmittanza termica Soletta in cemento armato 15 3,1 A = Area dei solai / basamento qsolai/basamento = U * Asolai/basamento * ∆T * t Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 ∆T = Temperatura media esterna – T media interna La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 34 La Rilevazione delle Perdite di Calore dall’Involucro: Le Finestre Ufinestre (W/m2K) senza tapparella con tapparella abbassata Legno con doppio vetro 3 2 Plastica con doppio vetro 3,1 2,1 Metallo con doppio vetro 3,4 2,2 Legno con vetro singolo 5,3 2,86 Plastica con vetro singolo 5,4 2,9 Metallo con vetro singolo 5,7 2,98 Telai in legno Telai in PVC 2 < U < 2,5 Telai in alluminio A taglio termico 2,5 < U < 4 Telai in alluminio senza taglio termico Vetro singolo normale Vetrocamera 4/12/4 Vetrocamera 4/12/4 con gas Argon Vetrocamera 6/12/4 bassoemissivo Vetrocamera 6/12/4 bassoemissivo + Argon Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 1<U<2 U > 6,5 U circa 5,5 U circa 2,8 U circa 2,6 U circa 1,6 U circa 1,2 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 35 La Rilevazione delle Perdite di Calore dall’Involucro: La Ventilazione qvent = Uvent * Vint * ∆T * t Uvent: analogo della trasmittanza termica, usando valori medi e piuttosto approssimati, è possibile determinarla dalla tabella sottostante Vint : è il volume interno dell’edificio in m3, si ottiene moltiplicando per 0,65 il volume totale (esterno) ∆T : differenza fra la temperatura interna (posta convenzionalmente pari a 20°C) e la temperatura esterna media mensile Quanto vengono aperte le finestre? Uvent Solo per i ricambi d'aria necessari 0,34 Alcune volte per diminuire la temperatura delle aule Molte volte per diminuire la temperatura delle aule 0,408 0,476 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 36 L’Involucro Edilizio La Rilevazione Dei Guadagni Gratuiti Di Calore Esolaio Emuri : guadagni attraverso i muri Esolaio: guadagni attraverso i solai Efinestre Emuri Efinestre : guadagni attraverso le finestre Egrat : guadagni gratuiti dovuti alle persone occupanti e alle apparecchiature elettriche Egrat Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 37 La Rilevazione dei Guadagni Gratuiti di Calore: Energia attraverso Le Finestre Efinestre = Au * Fill Fsch * * Ftrasp * Qs * N Au = area utile delle finestre per il passaggio di calore (Afinestre* 0,87 fattore medio rapporto vetro/telaio) Fill = Fattore di illuminazione (ombreggiatura media) Fsch = Fattore di schermatura (tende) Ftrasp = Fattore di trasparenza (tipologia di vetri) Qs = insolazione media giornaliera N = numero di giorni nel mese considerato Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 38 La Rilevazione dei Guadagni Gratuiti di Calore: Energia attraverso Le Finestre Efinestre = Au * Fill * Fsch Tabella 17 – Calcolo Area Utile (Au) lato Afinestre 2 (m ) rapporto vetro/telaio * Ftrasp * Qs * N Tabella 18 – Fattore di illuminazione (Fill) Au (m2) 0,87 0,87 illuminazione del lato Fill per nulla ombreggiato 1 scarsamente ombreggiato 0,75 mediamente ombreggiato 0,50 fortemente ombreggiato 0,25 totalmente ombreggiato 0 0,87 0,87 totali - Tabella 22 – Radiazione solare (Qs) Tabella 19 – (Fsch) tipo di schermo tende alla veneziana tapparelle tende bianche tessuti colorati Fattore di schermatura (Fsch) interna esterna 0,30 0,15 0,15 0,80 0,75 0,57 0,37 Tabella 20 – (Ftrasp) tipo di vetro vetro singolo doppio vetro Ftrasp 0,82 0,70 FATTORE DI INSOLAZIONE (MJ/m2) gen Feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic Media Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 Sud SudEst/ SudOvest Est/Ovest NordEst/ NordOvest Nord superficie piana 5,47 7,92 10,58 10,84 10,66 10,04 11,12 12,46 12,64 10,91 8,14 5,9 9,72 4,46 6,7 9,83 11,27 11,77 11,88 12,92 13,36 12,02 9,29 6,62 4,72 9,58 2,77 4,54 7,81 10,26 11,74 12,74 13,28 12,46 9,79 6,41 4,1 2,66 8,24 1,69 2,84 5,08 7,49 9,29 10,58 10,4 8,89 6,34 3,74 2,3 1,55 5,87 1,58 2,48 3,89 5,47 7,06 8,17 7,49 6,08 4,54 3,1 2,05 1,48 4,46 5,28 7,86 12,42 17,72 20,39 23,98 24,49 22,09 16,05 10,61 6,03 4,17 14,26 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 39 La Rilevazione dei Guadagni Gratuiti di Calore: Energia attraverso I Muri e Tetto Emuri = A * Fill * α * U * Qs * N / He A= area del muro Fill = Fattore di illuminazione (Tabella 18) α= coefficiente di assorbimento della radiazione solare (dipende dal colore del muro: colore chiaro=0,3; colore medio= 0,6; colore scuro= 0,9) U= trasmittanza termica del muro Qs = insolazione (Tabella 22) N= numero dei giorni del mese considerato He = valore del coefficiente superficiale di scambio termico esterno che tiene sostanzialmente conto di perdite di energia dovute al moto dell’aria sulla parete: lo si assume pari a 25 W/m2K. Analogamente andrà calcolato Esolaio, ponendo convenzionalmente Fill = 1 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 40 La Rilevazione dei Guadagni Gratuiti di Calore: Guadagni Interni Egrat,1 (MJ/mese)= (0,8 * superficie lorda) + (70 * numero di occupanti) Il primo termine della somma tiene conto degli apporti dovuti all’impianto di illuminazione, La “superficie lorda” è la somma delle superfici lorde di tutti i piani abitati. Superficie netta Egrat,2 = (Npc * Epc) + (Ntv * Etv) + (Nft * Eft) apparecchio Npc Ntv Nft = numero di PC, televisioni e fotocopiatrici presenti nell’edificio Epc Etv Eft = si desumono dalla Tabella 24 calore fornito MJ/mese televisore 65 PC 180 fotocopiatrice 1300 Tabella 24 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 41 La Rilevazione dei Guadagni Gratuiti di Calore: Totale Guadagni Interni Tabella 25 TOTALI GUADAGNI DI CALORE muri lato 1 lato 2 lato 3 finestre lato 4 lato 1 lato 2 lato 3 solaio lato 4 Egrat TOTALE [MJ] Set Ott Nov Dic Gen Feb Mar Apr mag Giu Lug Ago totali Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 42 Il Percorso FASE 1: Analisi dell’edificio FASE 2: Analisi delle perdite di calore dall’involucro FASE 3: Analisi dei guadagni diretti FASE 4: Costruzione del bilancio energetico edificio FASE 5: Analisi Impianti e delle emissioni Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 43 L’Involucro Edilizio Il Bilancio Energetico Finale Qsolai o Esolaio Qfinestre Emuri Qmuri Qventilaz. Eapparecchi Epersone Efinestre Qbase Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 44 Il Percorso FASE 1: Analisi dell’edificio FASE 2: Analisi delle perdite di calore dall’involucro FASE 3: Analisi dei guadagni diretti FASE 4: Costruzione del bilancio energetico edificio FASE 5: Analisi Impianti e delle emissioni Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 45 Analisi degli Impianti: La Rilevazione dei Consumi Termici TIPO DI COMBUSTIBILE Unità kWht MJ gas naturale (metano) 1 m3 = 9,59 34,524 gasolio 1 litro = 11,86 42,696 gpl 1 litro = 12,79 46,044 olio combustibile 1 litro = 11,4 41,04 legno 1 kg = 4,44 16 ENERGIA TERMICA UTILE (calore) ENERGIA CHIMICA (combustibile) ηp* Tabella 28 “I CONSUMI VANNO RILEVATI PER ALMENO I TRE ANNI PRECEDENTI A QUELLO IN CUI SI FA LA DIAGNOSI E VA INDIVIDUATO IL VALORE MEDIO” consumi combustibile Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Agosto Totali Tabella 29 *η ηp = Rendimento di produzione è il rapporto tra calore utile immesso in rete dall’impianto e l’energia fornita dal combustibile. È dato dal rapporto fra Potenza termica utile(Put) e la potenza termica al focolare (Pfoc) Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 46 Analisi degli Impianti: La Rilevazione dei Consumi Termici Il Rendimento Globale Medio ηg = ηc * ηe * ηd * ηp Tabella 30 - ηc Tabella 31 - ηe Tabella 32 - ηd Tipologia di regolazione η c [%] Tipologia dei terminali scaldanti η e [%] Volume dell’edificio [m ] η d [%] Manuale 0.85 Termoconvettori 0.99 1.000 0.95 climatico centralizzato 0.90 Ventilconvettori 0.98 5.000 0.94 singolo ambiente 0.93 bocchette aria calda 0.97 10.000 0.93 climatico + singolo ambiente 0.96 Radiatori 0.96 15.000 0.92 Zona 0.92 pannelli radianti 0.96 20.000 0.91 climatico + zona 0.95 3 *η ηp = Rendimento di produzione è il rapporto tra calore utile immesso in rete dall’impianto e l’energia fornita dal combustibile. È dato dal rapporto fra Potenza termica utile(Put) e la potenza termica al focolare (Pfoc) Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 47 Analisi degli Impianti: La Rilevazione dei Consumi Termici La normalizzazione dei consumi in base alla posizione geografica Per fare un reale confronto dei consumi di riscaldamento occorre tener conto delle caratteristiche climatiche della località in cui è situato l’edificio. A tal fine viene utilizzato un fattore di correzione chiamato “Gradi-Giorno”, che tiene conto di: • temperatura esterna media • temperatura interna media • giorni di riscaldamento invernale della specifica località zona Gradi giorno (GG) Periodo Ore A fino a 600 1 Dicembre - 15 Marzo 6 B da oltre 600 a 900 1 Dicembre - 31 Marzo 8 C da oltre 900 a 1400 15 Novembre - 31 Marzo 10 D da oltre 1400 a 2100 1 Novembre - 15 Aprile 12 E da oltre 2100 a 3000 15 Ottobre - 15 Aprile 14 F oltre 3000 Nessuna limitazione 24 DPR 412/93 GG= Sommatoria della differenza di Temperatura tra T. Interna (20°C) e T. Esterna media giornaliera solo se il delta > 0 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 48 Analisi degli Impianti: La Rilevazione dei Consumi Termici Calcolo delle Emissioni di CO2 Per il calcolo delle emissioni prodotte dai consumi energetici da riscaldamento è sufficiente moltiplicare i consumi ottenuti per il fattore di emissione (che si ritrova in tabella) secondo la seguente formula: kgCO2 prodotti =(kWht consumati) x (fattore di emissione) tipologia di combustibile fattore di emissione kgCO2/kWh gas 0,2010 gasolio 0,2638 gpl olio combustibile 0,2246 La stessa metodologia potrà essere utilizzata per calcolare le emissioni evitate in seguito a risparmi di combustibile. 0,2756 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 49 Analisi degli Impianti: La Produzione di Acqua Calda Sanitaria Erub = (num. rubinetti * 0,15 * (ore di utilizzo annue) * η * ∆T 1/860 Edocce = (num. docce * 0,24 * (ore di utilizzo annue) * η * ∆T 1/860 Dove: 0,15 o 0,24 sono coefficienti legati alla portata dell’acqua; η è il rendimento del sistema di riscaldamento; ΔT è la differenza di temperatura a cui corrisponde il numero di kilocalorie necessarie per portare l’acqua da 10°C (temperatura media dell’acqua di acquedotto) a 40°C temperatura media dell’ACS al rubinetto, il ΔT è quindi di circa 30; 1/860 è il coefficiente di conversione da kcal a kWh. Se prodotta tramite la caldaia dell’impianto termico η = ηP se prodotta tramite scaldabagno elettrico η = 0,95 Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 50 Analisi degli Impianti: Rilevazione dei Consumi Elettrici Per calcolare i consumi elettrici dell’utenza consulta le bollette degli ultimi 3 anni, rileva i kWhe consumati per anno, e calcola il valore medio dei tre anni “I CONSUMI VANNO RILEVATI PER ALMENO I TRE ANNI PRECEDENTI A QUELLO IN CUI SI FA LA DIAGNOSI E VA INDIVIDUATO IL VALORE MEDIO” Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 51 Analisi degli Impianti: Rilevazione dei Consumi Elettrici Calcolo delle Emissioni di CO2 IMPIANTI ELETTRICI Per il calcolo delle emissioni prodotte dai consumi energetici elettrici è sufficiente moltiplicare i consumi ottenuti da bollette per il coefficiente di emissione per la produzione di elettricità in Italia. Tale coefficiente, è pubblicato annualmente dall’ AEEG e prende il nome di MIX ELETTRICO ITALIANO. kgCO2 prodotti =(kWhe consumati) x MIX ELETTRICO Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici 52 GRAZIE PER L’ATTENZIONE! Roberto Calabresi Kyoto Club [email protected] www.kyotoclub.org Prossimi Webinar: • Domani, venerdì 14 marzo alle ore 10.30: Le Misure di adattamento: buone pratiche A cura di Piero Pelizzaro, responsabile Cooperazione internazionale di Kyoto Club • Martedì 18 marzo alle ore 11.00: Profilo Climatico Locale Organizzato in collaborazione con Agende 21 Locali italiane A cura di Lucio Botarelli di ARPA Emilia Romagna Dott. Roberto Calabresi 13 marzo 2014 La mitigazione dei Cambiamenti Climatici: Audit ed Efficienza Energetica negli edifici
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