www.guidaviaggi.it Anno XLII 1441 28 Aprile 2014 numero Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50 Metasearch utili alle Olta ambiano gli equilibri dei partner all’interno delle online travel agency, che fissano le prossime sfide su due fronti: la crescita del mobile commerce e l’utilità dei siti comparatori di prezzi, i cossiddetti metasearch. Questi ultimi stanno sostituendo, nel portafoglio azionario dei big player, i siti di recensione. La tendenza è emersa nel corso della 22esima tavola rotonda di MARTEDIturismo by Guida Viaggi che si è svolta a Milano dal titolo “Il futuro delle Olta: sole e/o integrate agli Ugc (User Generated Content)?”. Gli interlocutori presenti hanno segnalato che le recensioni funzionano, ma meglio se certificate. E se la tendenza all’interazione sul web è confermata, i contenuti devono essere di qualità, che vuol dire anche verificati. Il rapporto tra agenti di viaggi e tecnologia racconta spesso storie dove il web su- sidiare e nemmeno entrare. E’ qui che gli agenti di viaggi dovrebbero far valere la propria expertise. Dal sondaggio, però, emerge che la maggior parte di loro è ferma al sito vetrina. DA PAG. 2 C In questo numero Convention Veratour: spinta sui partner pag. 4 A colloquio con Schmid pag. per un “punto” su Sea 5 Focus internazionale per VOIhotels pag. 8 Renzo Iorio spiega a GV il nuovo corso Accor pag. 9 Croazia e Slovenia: tariffe ai raggi x pag. 14 Startup 360° a NF empre più in prima linea le startup del turismo nel palinsesto convegnistico del multievento NoFrills di Bergamo. Avranno modo di presentarsi ad una platea di investitori, incubatori, business angel, imprese e operatori del settore interessati ad investire in nuove idee digitali. Le giovani società potranno esporre a NoFrills, promuoversi al settore e raccontarsi attraverso i canali di Guida Viaggi. L’evento Startup 360° si articolerà in S pera i dettaglianti e solo alcune volte narra di successi di professionisti che hanno saputo cavalcare l’onda del web. Un vero peccato, perché in realtà - è stato detto ci sono tante nicchie che alle Olta non interessa pre- un percorso che partirà a maggio e seguirà più tappe. La prima è quella dello Startup media connect, a settembre si entrerà nel vivo con lo Startup village. In fiera occhi puntati sull’InA PAG. 6 vestors’ Arena. Focus 2 GuidaViaggi 28 Aprile 2014 - n° 1441 22° MARTEDIturismo - Olta La specializzazione è l’arma delle agenzie di viaggi “Dovrebbero presidiare le nicchie dove alle web agency non interessa entrare” di Giovanni Ferrario ncora una volta il professore Giorgio Castoldi ci aveva visto giusto. “Viaggi per assistere alle partite di tennis, viaggi con animali, viaggi dedicati alle isole greche. Ci sono così tante specializzazioni che nemmeno ci vengono in mente. Solo per questa tipologia di agenzie c’è ancora spazio nel nostro mercato”. Adesso che purtroppo il professore è andato a insegnare il turismo organizzato agli angeli, queste parole tornano ancor più di attualità visto quanto emerso dalla 22esima tavola rotonda di MARTEDIturismo: la specializzazione è l’arma degli agenti di viaggi. “Ci sono così tante nicchie di mercato che alle Olta non interessa neppure entrare. Occorre studiare l’azione migliore per farsi conoscere perché poi gli strumenti per agire li abbiamo”, afferma il web marketing strategist, Manuel Faè. L’inizio, però, non può che essere l’online: “Ci sono ancora agenzie che non A Il tavolo dei relatori di MARTEDìturismo vanno sul web oppure hanno un sito vetrina”, sostiene Faè. Ma il senior eTourism advisor Walter Toscano fa un ragionamento anche economico: “Il problema dell’adv è che deve monetizzare l’investimento. In questo momento, mettere sul piatto una cifra intorno ai 4-5mila euro per la costruzione di un portale è una somma importante che non tutti si possono permettere. Senza dimenticare che poi non hanno accesso ad un supporto sia per quanto riguarda i contenuti e sia per l’indicizza- zione”. E non è un caso che nelle mail delle agenzie arrivino numerosi messaggi di esperti Seo pronti a rivoluzionare il sito promettendo la prima pagina di Google. Big “G” Già, proprio Google. Tutti gli occhi sono puntati sul colosso di Mountain View che a colpi di acquisizioni (Hotelfinder e Room 77) e creazioni di servizi (Google Hotel e Google Flights) sta preparando l’ingresso nel mondo della online travel industry. “Google è il prin- cipale driver mondiale di traffico e da lui derivano molti equilibri”, afferma l’esperto Seo e fondatore di Find srl, Marco Loguercio. Il motore di ricerca viene analizzato anche per capire come cambiano le ricerche degli utenti, “anche se il campo si sta sempre più ampliando. Per anticipare le tendenze del consumatore dobbiamo andare a ricercare altre informazioni su canali diversi come recensioni, gruppi di Facebook e call center”. E bisogna tenere in considerazione che se Google ogni giorno cambia i suoi algoritmi, ogni giorno la popolazione diventa sempre più digitale. Il futuro è la cosiddetta generazione Y, i millennials (nati dal Duemila) considerati oggi influencer e comunicatori: scrivono recensioni, condividono sulle piattaforme sociali le loro esperienze. Fra quattro anni entreranno nella maggiore età e “dobbiamo pensare già ora quali contenuti creare e come promuoverli per loro”, conclude Loguercio. Oggi la ricerca è semantica Il ruolo della tecnologia olto odio. Un po’ di amore. Il rapporto tra agenti di viaggi e tecnologia racconta molto spesso storie dove il web supera i dettaglianti e solo alcune volte si racconta di casi di successo di persone che hanno saputo cavalcare l’onda giusta. Da alcuni partecipanti alla tavola rotonda, però, è stato messo in evidenza come la tecnologia faccia ciò che le agenzie di viaggi fanno da sempre e hanno insito nel proprio Dna. I contenuti generati dagli utenti sono ciò che i negozi di viaggi possiedono da sempre: conoscenza dei territori (destinazioni), dei desideri dei propri clienti, della moltitudine di prodotto ormai accessibile dalle decine di piattaforme, Gds e non solo. Lo scoglio ancora da superare viene definito “Cultural divide” da Tommaso Vincenzetti, direttore marketing Amadeus. “Stiamo affiancando i punti M vendita per diventare multicanale. Abbiamo sviluppato due prodotti tecnologici dedicati: un booking engine per il sito delle singole agenzie da dove sarà possibile prenotare e un’applicazione per mobile realizzabile con poche migliaia di euro”. Si tratta di strumenti b2b2c dove i contenuti sono in parte forniti da Amadeus e in parte dall’agenzia: “Il ritorno è buono ma non eccellente”, ammette ancora il manager. Ma da dove è possibile partire? Occorre trasferire in rete tutte le loro competenze, magari “con le chat aperte per i clienti - azzarda Manuel Faé -: se sono super specialisti della Namibia, ad esempio, devono condividere questa conoscenza”. Vendete la destinazione, non la proprietà: così dicono i social media addicted. Paura incosciente Il concetto di “Cultural di- Tommaso Vincenzetti Isabella Convertini vide” ritorna anche nelle parole di Isabella Convertini, regional managing director Italy, Spain, Portugal di Kayak: “Il mercato italiano non è ancora pronto all’acquisto di pacchetti vacanza a differenza di altri Paesi europei come Spagna e Uk. Molto spesso visitano il nostro sito, confrontano i prezzi e poi chiamano la struttura per prenotare. Inoltre l’italiano non si fida a pagare online, peggio ancora da smartphone”. E, forse, è proprio questa l’occasione delle agenzie: sfruttare a proprio favore questa incosciente paura dell’online. G.F. L’evoluzione del metasearch, e non solo, va verso i desideri di viaggio. Nel senso che la ricerca del web di un futuro abbastanza imminente andrà a captare i “sogni” degli utenti. Anche le Olta ci stanno provando: osservate attentamente Booking.com in alto a destra nella sua homepage. C’è una piccola “B” e dice “Cerchi ispiraStefano Orlando zione per i tuoi viaggi 2014? Inserisci i tuoi interessi, al resto pensiamo noi!”. Entriamo nella sfera della web semantica, che una start up italiana (salentina per la precisione), rigorosamente impiantata nella Silicon Valley, ha tradotto in CicerOOs tre anni fa. Nacque come motore di ricerca b2c e poi ha virato al b2b per sviluppare tecnologia semantica alle aziende del settore Travel. Cosa fa? “Trova il concetto espresso e delle destinazioni va a trovare ciò che le caratterizza nelle recensioni di 70 portali di point of interest come Lonely Planet, Museionline, Tripadvisor, Unesco e via dicendo”, spiega Stefano Orlando, marketing manager. CicerOOs scova le particolarità che caratterizzano un luogo per arte, cultura, natura, sport, enogastronomia utilizzando un determinato criterio di ranking, effettua ricerche in tutte le lingue del mondo ed esclusivamente in madre lingua, in quanto non è legato alle singole keyword, ma al loro significato. La tecnologia è in continuo sviluppo, per fare questo la società collabora con il Cnr e sei università italiane. Ha progettato soluzioni per Fiat, Amex, Viaggi24, MichelinTravel ed ora sta lanciando Hoteloos per il mondo alberghiero e delle Olta ad esso collegato. Non solo Booking se n’è accorto e altre Olta introdurranno questa funzionalità. P. Ba. Focus 28 Aprile 2014 - n° 1441 GuidaViaggi 3 22° MARTEDIturismo - Olta Il compito forte dei metasearch Cambiano gli equilibri dei partner all’interno delle Online travel agency. Sui contenuti si prediligono le reviews certificate e fanno gioco i comparatori di prezzo di Paola Baldacci e Laura Dominici e recensioni funzionano, ma meglio se certificate. Per questo motivo non è più così strategico per le Online travel agency annoverare nel proprio portafoglio azionario delle società specializzate in sole reviews. Chi le aveva ha provveduto a dismetterle. Gli utenti vogliono essere partecipi su internet, amano esprimere le proprie opinioni, anche se nel 60% usano questo canale per lamentarsi, contro un 40% in media di chi inserisce commenti positivi. La tendenza all’interazione sul web è confermata, ma i contenuti devono essere di qualità che vuol dire anche verificati. È questo uno dei trend emersi nel corso della 22esima tavola rotonda di MARTEDIturismo che si è svolta a Milano dal titolo “Il futuro delle Olta: sole e/o integrate agli Ugc (User Generated Content)? ”. La nuova tendenza è quella di acquisire portali metasearch (comparatori di prezzi). L Clive Ellul Hawthorn Angelo Ghigliano Francesco Sala Adriano Meloni promosso da Guida Viaggi: “C’è un senso di comunità che si sta instaurando nel mondo del travel. Il cliente premia chi dà consigli sulla migliore qualità”, ha affermato Clive Ellul Hawthorn, director of market management Expedia Italia, portale che ha superato la quota di 11 milioni di recensioni certificate. La mangono i voli, anche ora che il gruppo è quotato: “Sono la maggior parte del nostro fatturato e continueranno ad esserlo. Poi aggiungiamo servizi di comparazione per gestire l’integrazione con il resto. Abbiamo avviato collaborazioni per i prodotti ancillari. La quota di vendite che arriva dalle agenzie di viaggi continua ad arrivare, ma non raggiunge i due zeri”, ha commentato Angelo Ghigliano, country director Italia della Olta. “Tante comunicazioni nascono dai social, ma Facebook è una piazza e non va considerata come una fonte di traffico. La prossima frontiera non sono gli Ugc ma il contenuto di un utente e della sua cerchia di amici”, ha rilevato Francesco Sala, direttore marketing Bravofly Rumbo, la cui quotazione alla Borsa di Zurigo è proprio di questi giorni. Commentando la partnership con il Gruppo Rcs e la nascita del portale ecommerce Doveclub.it, Sala ha ricordato: “Bravofly è sempre stato compatibile con i gruppi editoriali poiché siamo un motore di ricerca, anche noi generiamo contenuti, dinamici nella fattispecie, che sono anche la nuova frontiera del native advertising”. Adriano Meloni, managing director Sunrise Travel, ha delineato quale deve essere la strada delle Olta sulla questione della creazione di contenuti: “Devono seguire la regola del contenuto unico e utile per gli utenti. Naturalmente deve essere scritto in ottica Seo. Il vero trend è il metasearch”. Tanto è vero che l’unico comparatore indipendente rimasto sul mercato è Skyscanner, che nell’ultimo anno evidenzia un incremento dei ricavi del 96% e degli utenti del 100%: 25 milioni di visitatori unici al mese, con l’Italia che segna +59% nel 2013. Si tratta della crescita più significativa registrata negli ultimi tre anni, conseguita in larga misura grazie alla strategia della società nel settore delle applicazioni mobili. L’avanzata mobile A vederlo in prospettiva futura, il mondo delle prenotazioni sta volgendo verso il dominio del mobile. Se attualmente il 4,5% del volume di booking è transato attraverso i mobile device (fonte PhoCusWright), “si potrebbe anche arrivare ad un 50% di incidenza”, secondo Francesco Sala, di Bravofly Rumbo, che fa il seguente esempio: “E’ un trend inarrestabile, ci troviamo noi Olta ad affrontare la stessa prova che le agenzie hanno dovuto fronteggiare con l’avvento dei siti web. Dal 2010 abbiamo un’app che ha generato milioni di download ed è in continuo sviluppo. Se attualmente l’utente naviga prima sul telefono per poi definire la prenotazione su desktop o laptop, in futuro si farà tutto su unico canale, quello mobile”. Dal canto suo Expedia ha conteggiato 90 milioni di download per l’app mobile e Kayak fa il punto sulle prenotazioni via smartphone: “Riguardano gli hotel o i voli, in questo caso spesso solo andata, e sono fatte sotto data e per destinazioni di breve raggio”. Il nodo critico resta la conversione in booking delle ricerche condotte in mobilità. Il desktop viene, infatti, preferito dagli utenti per finalizzare l’acquisto. Ecco che per gli sviluppatori e web expertise si pone la questione di far sì che il passaggio dal device mobile alla navigazione del sito favorisca la conversione in una prenotazione effettiva. Gli investimenti in tal senso sono da pianificare in anticipo. Infine, essendo l’utente in mobilità e magari all’estero, non è di secondo piano considerare la modalità di accesso alle reti wifi. L.D. Tanto è vero che mentre Expedia controlla Trivago (e ha ceduto TripAdvisor nel 2011), il concorrente Priceline ha in seno Kayak. E’ questa la strada seguita dalle Olta intervenute al dibattito controllata Venere.com, tra l’altro, ha lanciato un blog – localizzato (non semplicemente tradotto) in 36 lingue – che vuole ispirare al viaggio. Per eDreams Odigeo il business di riferimento ri- I “negozi” sono rimasti al sito vetrina nternet e social media rappresentano la principale vetrina pubblicitaria della società contemporanea. Ormai quasi tutti i clienti prima di recarsi in agenzia guardano le proposte sul web per poi chiedere alle agenzie le tariffe più competitive. E’ il punto di vista degli agenti di viaggi rispondenti al sondaggio effettuato da Guida Viaggi sulle Olta e sull’ecommerce. I player della distribuzione sono convinti della necessità di creare siti internet e pagine nei social network. Puntano sull’attrattività delle pagine per richiamare l’attenzione dell’utente. A ben guardare, però, sono rarissime le agenzie che seguono corsi di social media marketing, storytelling o simili. “Facciamo I esperienza sul campo”, spiegano i più. Una situazione che non è confinata soltanto all’Italia. Anche un report dell’Asta, l’associazione del trade Usa, ha spiegato che le adv rischiano di perdere il treno dei social media. Negli Stati Uniti gli adv visibili sui social sono l’80% ma il 40% non li ritiene utili. Sono aumentati di qualche punto percentuale gli agenti che ritengono bello e utile averli, anche se i ritorni rispetto agli investimenti sono giudicati insufficienti. Sui contenuti più apprezzati dal pubblico, i rispondenti al sondaggio di Guida Viaggi hanno detto che “un punto decisivo è focalizzare l’attenzione dell’utente sugli interessi principali: la destinazione e l’offerta di prezzo”. Per conver- tire l’interesse degli utenti social in una visita in agenzia “bisogna far leva sulla curiosità. I social media devono attirare l’attenzione attraverso un aggiornamento continuo, foto di viaggi svolti, racconti di esperienze po- sitive, feedback. Suscitare curiosità per andare in agenzia e conoscere i dettagli delle proposte”. Apprezzate dagli internauti anche informazioni pratiche del viaggio e dettagli su pernottamenti e voli. L.D. Primo piano 4 GuidaViaggi 28 Aprile 2014 - n° 1441 Concessionari di zona: Veratour spinge sulle VeraStore Raddoppiati gli impegni su Marsa Alam; Emirati al debutto nel 2015 di Giovanni Ferrario Sappiamo che la strada è quella giusta e continueremo a percorrerla assieme a voi. Indietro non si torna”. Con un filo di voce ma con un sorriso che non lo ha mai abbandonato nel corso dei quattro giorni della convention Veratour (che si è tenuta dal 10 al 14 aprile al Veraclub Yadis Thalasso & Golf di Djerba), il direttore commerciale Massimo Broccoli, traccia il percorso che l’operatore romano vuole seguire per il prossimo biennio assieme alle agenzie VeraStore. “Al momento sono oltre 500 che producono il 35% del fatturato complessivo: la crescita sull’ultimo triennio è del 49% in un mercato che solo nell’ultimo anno è calato del 14%. Entro il 2015 – prosegue il manager – l’obiettivo è quello di avere 800 punti vendita per un fatturato complessivo di 100 milioni di euro, circa il 50% di quello complessivo (nel 2014 si prevede una chiusura a 205 milioni di euro, ndr)”. Il progetto VeraStore è iniziato sei anni fa, ma negli ultimi mesi ha avuto una forte accelerazione. Non tutti, però, vedono di buon occhio questo cambio di passo: “A qualche network – prosegue Broccoli rivolgendosi alle agenzie– non va bene questo modo di clusterizzare le agenzie perché lo ritengono un elemento invasivo sulla libertà della rete. Ma noi facciamo spallucce a tutto questo: sappiamo quanto sia importante dialogare con i singoli punti vendita. Alla fine vogliamo creare dei veri e propri concessionari di zona”. Ma facendo questa operazione non ci può essere una sovrapposizione di agenzie VeraStore che si andrebbero a fare la “guerra” tra di loro? “Utilizziamo dei parametri di geolocalizzazione sul territorio per non andare a creare conflitti tra le singole agenzie”, spiega ancora il direttore commerciale. Per le agenzie selezionate sono in programma diverse novità: oltre a incentivi dedicati, gare di vendita e booking telefonico riservato, è prevista una rivisitazione del sito per dare maggiore visibilità alle VeraStore, supporto economico a campagne promozionali in gra- “ Alcune delle agenzie VeraStore premiate alla convention do di profilare i clienti. Tra le iniziative è previsto per il 2015 il lancio della VeraStore card, una tessera fedeltà dedicata ai clienti repeater con sconti e servizi che potrà essere emessa solo dalle adv. Vento d’estate La panoramica sull’anda- mento delle destinazioni dell’operatore spetta al direttore generale Stefano Pompili. L’assenza di Sharm El Sheikh dalla programmazio- ne Veratour è pesante, visto che vale circa il 20% del portafoglio dell’operatore: per far fronte al blocco delle partenze, il t.o. ha raddoppiato gli impegni su Marsa Alam e sta pensando a una novità che dovrebbe debuttare il prossimo anno: gli Emirati. “Vogliamo dare un’alternativa al Mar Rosso nel periodo da novembre ad aprile stando sempre sul medio raggio. Sono un prodotto sicuro e i collegamenti non mancano. L’idea è quella di offrire un prodotto diverso da quello attualmente sul mercato con un prezzo che non superi i 1100 euro a persona”, spiega l’imprenditore. In vista dell’estate il direttore generale pensa che la sorpresa possa essere la Grecia (“su Santorini stiamo facendo dei numeri sorpren- denti e abbiamo anche allungato la stagione da maggio a ottobre”) e la Tunisia sta facendo registrare dati incoraggianti con i Veraclub di Djerba e Mahdia che riportano rispettivamente un +40% e +80%. Discorso differente per l’Italia: “Se ne facciamo un discorso di prezzo, c’è una differenza che varia dal 25-30% tra una settimana in Sardegna e una in Tunisia. Però, per quanto ci riguarda, i risultati sull’isola sono confortanti”. Pompili afferma di voler espandere il portfolio strutture nel Belpaese e al momento l’operatore sta valutando delle strutture in Puglia e nelle Eolie. Per quanto riguarda il lungo raggio, la stagione invernale si è chiusa con un riempimento medio nelle strutture del 97%. Meridiana-British-Iberia, accordo sui frequent flyer a compiuto cinquant'anni Meridiana e tra i suoi vanti, quello di aver facilitato i collegamenti con la Sardegna, prima sugli scali nazionali, successivamente con l'estero. Un solo azionista da sempre, ideatore e fondatore della compagnia e risanatore a più riprese dei bilanci della società nata col nome di Alisarda, l'Aga Khan, che anche recentemente, tramite la controllata Arly Holding ha fatto un'offerta di acquisto delle azioni dei dipendenti per 3 milioni. E se nel giorno della presentazione del nuovo programma frequent flyer Meridiana Club, in partnership con British e Iberia, poco spazio hanno avuto i dipendenti che dimostravano fuori dall'hotel contro la compagnia, indossando magliette con la scritta 1200 esuberi, nell'incontro con la stampa, si è avvertito viceversa ottimismo, elargito a piene mani, dai rappresentanti di Meridiana. H Le parole di Scaramella Il ceo della compagnia Roberto Scaramella ha parlato dei vantaggi che porterà l'accordo di Meridiana, prima compagnia aerea a non far parte di Iag, International Airlnes Group, ad offrire tramite il sistema Avios la possibilità di raccogliere, convertire e usare punti frequent flyer anche per raggiungere le oltre 220 destinazioni servite nel mondo da British e da Iberia. “Sarà comunque un arricchimento del nostro network, anche se non si tratta di una partnership azionaria, ma di un'opportunità per i passeggeri di tre compagnie di accedere allo stesso programma frequent flyer, con tutti i vantaggi di un grande accordo commerciale - ha sottolineato il manager -. Nel futuro si vedrà. Per ora puntiamo a questo accordo che, siamo sicuri, incontrerà il favore della nostra clientela, ma l'attuale situazione, alcune difficoltà che hanno interessato Meridiana, non Roberto Scaramella ci consentono di guardare ad altri tipi di partnership”. Durante l'incontro il ceo non ha tralasciato di sottolineare che la società è la seconda compagnia aerea italiana e che l'accordo con Avios, la cui sede è nel Regno Unito, è una partnership commerciale strategica che permetterà di lanciare il nuovo Meridiana Club come un innovativo programma fedeltà che offrirà numerosi vantaggi. L’intesa Dal 16 maggio, quindi, il Meridiana Club consentirà ai suoi membri l'opportunità di raccogliere e usare punti così come i soci di British Executive Club e Iberia Plus potranno accumulare volando con Meridiana. “Si apri- ranno nuove opportunità di volo per i soci sulle tratta di Meridiana, oltre 60 in Italia e sui mercati internazionali – ha evidenziato Scaramella –. Meridiana è leader sulla Sardegna: gli scali di Olbia e Cagliari sono collegati con scali italiani e con l'Europa. Almeno 25 rotte di Meridiana non sono servite da British Airways e da Iberia”. A.To. L’intervista 28 Aprile 2014 - n° 1441 Occhi puntati su Sea Intervista ad Aldo Schmid, manager aviation marketing and traffic rights di Paola Baldacci a una parte le tensioni per l’entrata di Etihad in Alitalia, che tornerebbe a penalizzare Malpensa, e dall’altra l’ottimismo per l’emissione obbligazionaria da 300 milioni, che ha generato una domanda pari a oltre 1 miliardo di euro “con elevata qualità e significativa diversificazione geografica degli investitori”: i riflettori puntano su Sea ancora una volta. Ad aprile anche la scure sul Malpensa-New York di Emirates è arrivata a guastare la festa, ma per Aldo Schmid, manager aviation marketing and traffic rights, questo serve a confermare che la missione resta una sola. “Lavoriamo a 360 gradi, non abbiamo restrizioni di potenziali mercati che risultino di nostro interesse. Ve- D rifichiamo l’esistenza di una domanda significativa di traffico sulla base dei passeggeri che utilizzano scali intermedi di connessione, sulla prospettiva di crescita dei singoli mercati e sulla possibilità di sviluppare rotte sottoservite. Sulla scorta di questi elementi razionali agiamo in ogni direzione possibile”, risponde il manager alla domanda su quali progetti sta focalizzando. Gv: Quali le aree più interessanti? “In relazione all’articolazione dei flussi di traffico, sono il Medio Oriente, l’Est Europa e l’Estremo Oriente, così come altre aree che stanno recuperando bene come il Nord America. Anche il Sud America è di note- Aldo Schmid vole interesse; da Malpensa abbiamo un volo quotidiano su San Paolo. Esiste una potenzialità interessante su Buenos Aires ma, analogamente a quanto si verifica anche per altri due mercati, molto importanti in termini di volumi, quali il Perù e l’Ecuador, il problema di creare un collegamento diretto è riconducibile alla mancanza di vettori di questi Paesi che abbiano la capacità operativa, economica e finanziaria di sviluppare un nuovo volo in tempi brevi. Ci auguriamo che nel medio termine questi problemi vengano superati e vi siano GuidaViaggi operatori in grado di intercettare questo traffico indiretto (da Madrid in particolare, ma anche da Amsterdam e Miami)”. Gv: Quando il diretto sull’India? “Air India non è ancora ufficiale”. Gv: Emirates ha creato passioni e malumori. Cosa rimane? “Emirates ha portato un elemento nuovo nella concorrenza sul mercato del Nord America che vede già altri 4 vettori operare da Malpensa, tre americani e uno italiano; vettori che continuano a offrire un ottimo livello di servizio e a migliorare la loro performance. La compagnia di Dubai ha portato qualcosa di nuovo anche sotto il profilo dell’orario di operatività. In termini di grandi numeri possiamo dire che, con il suo avvento sul mercato, ha stimolato un aumento significativo della domanda riducendo anche il numero di fughe attraverso i principali hub europei. Il volo per Dubai ha sempre un buon livello di riscontro in termini di load factor”. Gv: Malpensa ha sofferto 5 di una politica protezionistica, ora come evolve il quadro tra accordi bilaterali e quinta libertà? “Si, è vero, Malpensa ha sofferto di una politica protezionistica per molti anni, ma questa politica non è servita a nulla perché inefficace e anacronistica, e non ha neanche giovato alle compagnie italiane, come si può vedere con Alitalia e altri vettori. Ora la politica è aperta e allineata con principali Paesi europei, ogni anno si stipulano diversi nuovi accordi bilaterali o se ne rinnovano alla luce delle potenzialità del traffico aereo nel nostro Paese. Per la “5a libertà”, sono stati fatti passi in avanti con autorizzazioni extrabilaterali, anche su rotte importanti come New York e, per il cargo, di Qatar Airways su Chicago”. Gv: Expo 2015: è presto per stimare un incremento dei voli di lungo raggio su Milano? Come state collaborando con le compagnie aeree sull’evento? “È molto difficile formulare previsioni specifiche. Expo sarà un volano importante per cui ci si attende un incremento di voli, sia europei sia extra Europa”. Tecnologia 6 GuidaViaggi 28 Aprile 2014 - n° 1441 L’energia delle startup invade NoFrills Le imprese avranno modo di presentarsi ad una platea di incubatori e business angels di Giovanni Ferrario umenta l’impegno di NoFrills a favore delle startup del mondo del turismo. Durante il multievento tecnologico che si svolgerà a Bergamo il 26 e 27 settembre 2014, si terrà Startup 360° un appuntamento unico per tutte le startup della travel industry che avranno modo di presentarsi ad una platea di investitori, incubatori, business angels, imprese e operatori del settore interessati ad investire in nuove idee digital. Le giovani società potranno così esporre a NoFrills, l’evento fieristico più importante del digital travel che si svolge nel Nord Italia, per incontrare le oltre 7mila agenzie di viaggi presenti, promuoversi a tutto il settore e raccontarsi attraverso i canali di Guida Viaggi. “Visto il successo dello scorso anno ottenuto con l’appuntamento del Barcamp che ha visto la presenza di A Un convegno della passata edizione di NoFrills importanti investitori, associazioni e oltre 30 startup, quest’anno vogliamo andare oltre – afferma Paolo Bertagni, presidente di NoFrills –. Vogliamo creare un appuntamento unico in Italia ed essere il punto di riferimento per questa tipologia di eventi”. Un lungo percorso L’evento Startup 360° si articolerà tramite un percorso che inizierà a partire da maggio e seguirà diverse tappe. La prima è quella dello Startup media connect, dove le aziende avranno la possibilità di raccontarsi nelle pagine (web e cartacee) di Guida Viaggi. A settembre poi si entrerà nel Un’associazione per lo sviluppo turistico 45 startup nell’ambito della cultura e del turismo e tutte le aziende che hanno ricevuto fondi dai venture capital hanno aderito all’associazione. Adesso riusciamo a fare massa critica e a fornire soluzioni digitali agli operatori del settore”. n otto mesi l’associazione Startup turismo ha già percorso parecchia strada e con il presidente Stefano Ceci facciamo il punto della situazione su quanto fatto e quali sono i prossimi obiettivi. I Gv: Perché avete deciso di partecipare a NoFrills? “Siamo uno dei soggetti che collabora alla realizzazione degli eventi dedicati alle Startup. Crediamo che sia una grande opportunità per tutto il settore e ci stiamo impegnando al massimo affinché tutti gli appuntamenti in programma possano trasformarsi in un’opportunità di business per i partecipanti”. Gv: Come è nata l’associazione? “Quasi per caso. Tutto è cominciato su un gruppo di Facebook dove, con altre persone, abbiamo incominciato a confrontarci e scambiare Stefano Ceci idee. A settembre dello scorso anno, poi, abbiamo deciso di fare il passo successivo e abbiamo costituito l’associazione Startup turismo”. Gv: Quanti sono gli iscritti? “Attualmente raggruppiamo Gv: Sono molte le startup italiane nate nel turismo. C’è una spiegazione a questo boom nel settore? “Per molti anni gli albergatori hanno affidato la loro distribuzione turistica direttamente alle Olta, perdendo il controllo del business, oltre a centinaia di migliaia di euro di commissioni. A questo poi si deve aggiungere che l’Italia è storicamente più arretrata di altre nazioni per quanto riguarda la digitalizzazione. Le startup stanno cercando di recuperare questo terreno che nel corso degli anni si è perso nel confronto degli altri Paesi of- frendo servizi b2c ma anche b2b”. Gv: Quali sono i prossimi obiettivi? “Sono due. Vogliamo dar vita ad un incubatore gestito direttamente dai soci dell’associazione. Questo ci permette di avere un programma dedicato per lo sviluppo di imprese turistiche per chi lavora proprio in questo campo così specializzato. Il secondo è quello di continuare il dialogo con le istituzioni: recentemente il ministro del Turismo Dario Franceschini ha approvato il Laboratorio per la digitalizzazione del turismo alla cui creazione noi abbiamo contribuito. Il prossimo passo sarà quello del tax credit: vogliamo che le piccole e medie imprese del turismo ricettivo abbiano uno sconto fiscale per gli investimenti sulla digitalizzazione”. G.F. vivo con lo Startup village, un’area dedicata dove avranno la possibilità di esporre con un working desk sempre durante i due giorni di NoFrills. Durante la fiera, inoltre, gli occhi saranno puntati sull’Inve- stors’ Arena: le startup potranno partecipare a un evento unico in Italia dove saranno presenti un centinaio tra investitori, operatori, incubatori e business angel. Le migliori 10 startup valutate dal comitato scientifico organizzatore (Ieti) avranno l’opportunità di presentarsi agli uditori con un pitch di 10 minuti. Tutte le aziende partecipanti saranno comunque incluse nel dossier consegnato a tutti i partecipanti. La realizzazione dell’evento che si terrà il 27 settembre è in collaborazione con SiamoSoci e Azimut Group. Il percorso dedicato alle startup si completerà con l’Hackathon (in programma il 26 settembre), dove le comunità interessate allo sviluppo dell’industria Travel & Tourism digitale si confronteranno in un brainstorming collettivo con l’obiettivo di creare nuovi prodotti e servizi utili al mercato. La forza di Azimut nell’Investors’ Arena Un nome di assoluto livello entra nell’Investors’ Arena di NoFrills: si tratta di Azimut. Il Gruppo attivo nel settore del risparmio gestito, è una realtà finanziaria indipendente nel mercato italiano e autonoma da gruppi bancari, assicurativi o industriali: gli azionisti di riferimento sono oltre 1200 tra dipendenti, promotori finanziari, gestori e manager organizzati in un patto di sindacato che rappresenta circa il 20% del capitale. Il restante è flottante. Quotato alla Borsa di Milano dal 2004 (e da marzo 2010 inserito nell’indice Ftse Mib) Azimut conta circa 1500 financial partner e oltre 25 miliardi di euro di patrimonio gestito. “Con il progetto ‘Azimut Libera Impresa’ seguiamo le future aziende attraverso gli investimenti fatti in SiamoSoci, piattaforma web per l’investimento in startup innovative che dà supporto ai giovani imprenditori in fase di avvio della propria impresa – rende noto il Gruppo –. Crediamo che il turismo e i giovani startupper siano leve importanti su cui puntare per la ripresa del Paese, e intendiamo quindi sostenere NoFrills e le giovani imprese del Turismo per coltivare e valorizzare il potenziale artistico, culturale, paesaggistico dell’Italia e le migliori opportunità per investire nella creazione di nuove imprese collegate a questo settore”. Il Gruppo (presente anche in Lussemburgo, Irlanda, Svizzera, Monaco, Turchia, Hong Kong e Shanghai, Taiwan, Brasile e Singapore) ha una maturata esperienza negli investimenti. Grazie alla propria indipendenza, Azimut è riuscita ad evolvere con flessibilità, proponendo soluzioni e strategie innovative in grado di adattarsi ai mutamenti del contesto. Fermo restando il core business della gestione di patrimoni, il Gruppo ha ampliato il proprio modello attraverso una serie integrata di nuovi servizi ed iniziative con focus sugli imprenditori racchiusi nel progetto Libera Impresa. Attraverso sei nuovi programmi, il Gruppo Azimut sostiene le imprese durante il loro ciclo di vita, da quando nascono attraverso un’idea che diventa startup, a quando crescono e hanno necessità di esplorare nuovi strumenti e servizi anche in un’ottica di futura quotazione in Borsa. G.F. A colloquio con 8 GuidaViaggi 28 Aprile 2014 - n° 1441 Missione internazionale per VOIhotels Nell’ex convento di Roma previsto un ampliamento di camere, area wellness e ristorante a lavorato per brand alberghieri di calibro internazionale (da Steigenberger a NH Hoteles) e la sede di lavoro non è un problema per Arco Buijs, ceo VOIhotels, abituato a viaggiare e che, ora che lavora in Italia, raggiunge la famiglia ad Amsterdam nel week end. E’ ai tempi della sua esperienza in NH Hoteles che risale la conoscenza con l’attuale presidente di Alpitour, Gabriele Burgio. E’ stato quest’ultimo a chiamarlo un paio d’anni fa a dirigere l’asset alberghiero del gruppo, che da pochi mesi ha completato il processo di rebranding. “La mia missione - annuncia Buijs - è internazionalizzare la catena, facendo leva sul rispetto delle tradizioni e filiazioni valuteremo aperture in città come Milano o Bologna, in provincia, al mare”. Il marchio è stato concepito per essere proposto anche ad albergatori individuali, attraverso una formula in soft franchising, garantendo un posizionamento chiaro su scala internazionale e con parametri e standard di qualità nella definizione dell’offerta. H Arco Buijs sull’ospitalità made in Italy, che ha un forte potere di attrazione tra gli stranieri. Questo ci permetterà di allungare la stagionalità”. Attualmente la catena annovera 15 strutture, di cui 3 alberghi di città (due a Roma e uno a Bari) mentre il resto rientra nella categoria dei complessi leisure. Chiedendo al manager dove saranno localizzate le prossime aperture e con che tipologia di contratto, fa una premessa: “Sondiamo le opportunità di mercato, non abbiamo un numero prefissato. Per le af- La tecnologia In campo tecnologico la catena ha effettuato un importante investimento. “Ci siamo dotati di una piattaforma distributiva modulabile di ultima generazione che garantisce una completa connettività da e verso tutti i sistemi distributivi elettronici. Nel sistema vengono inserite automaticamente sola d’Elba, Toscana, Sardegna. Si confermano anche per l’estate 2014 le tre pubblicazioni che Napoleon Tour Operator, operatore strettamente generalista, propone al mercato. A queste si affianca da qualche anno il catalogo Vip, solo soluzioni 4 e 5 stelle, che vede l’introduzione di 5 stelle anche in Toscana e Sardegna, a dimostrazione che anche questo target di clientela “ci sta cercando”, ci dice il responsabile commerciale Marco Rosselli. L’estate Ma torniamo ai cavalli di battaglia: “Dopo un inizio d’anno molto a rilento, da fine marzo-inizio aprile ha cominciato a muoversi qualche cosa su tutte e tre le mete che programmiamo”. La Sardegna vede “numeri importanti”, ed anche i risultati su Elba e Toscana sono confortanti, del resto “siamo praticamente rimasti quasi solo noi a presidiare queste due destinazioni”, afferma il manager non senza una nota di dispiacere. Napoleon dimostra, dunque, che essere generalisti, “intermediari a tutti gli effetti”, non prendere alcun impegno particolare può ancora essere una scelta vincente. Rosselli non pare affatto tentato dal seguire la strada dei club e villaggi intrapresa da molti attori del settore, in particolare su corto e medio raggio, oltre che sul prodotto Italia. “C’è un mercato che si rivolge a noi, famiglie che vogliono sicurezze che altrove non trovano”. Il manager rimarca, tra i punti di forza, l’avere in programmazione strutture medio-piccole, oltre alla conoscenza diretta, riconosciuta anche dal trade, di quanto proposto. “Recentemente abbiamo registrato interesse per i camping village grazie al cambiamento di approccio del cliente italiano verso questo tipo di prodotto”. Offerta flessibile Altro elemento che, secondo Rosselli, gioca a favore dell’offerta Napoleon, è la flessibilità. L’ingresso nelle strutture può avvenire in qualsiasi giorno della settimana ed il soggiorno può avere una lunghezza differente dalla classica settimana o dai canonici quindici giorni. “Questo rende la nostra offerta più interessante. E se devo segnalare un trend di comportamento della clientela – aggiunge Rosselli -, più che soggiorni più brevi, noto vacanze che partono, se si parla di isole, in giorni considerati meno tradizionali proprio per cercare il risparmio nel trasporto”. Target prioritario, come detto, sono le famiglie, cui sono dedicate attenzioni in termini di pricing ed anche sul fronte trasporti. “Abbiamo fatto accordi tali che ci consentono di offrire tariffe diverse da quelle pubblicate, con anche la gratuità per i bambini”. Una strategia, quella legata ai trasporti, che ha consentito a Napoleon, negli ultimi due anni, di registrare sulla Sardegna trend positivi ben diversi da quelli generali del mercato. E.C. Cambiamento al Donna Camilla Tra le strutture in portafoglio, una chicca è rappresentata dal Donna Camilla Savelli, un ex convento seicentesco ubicato nella zona di Trastevere a Roma, che la duchessa Savelli, sposa Farnese, chiese di realizzare all’architetto Borromini, il quale disegnò il progetto del convento e dell’attigua chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori. Il Gruppo Al- pitour lo ha trasformato in hotel, è operativo da fine 2008, dopo 4 anni di interventi costati circa 20 milioni di euro e che hanno previsto un impegnativo lavoro di restauro mirato alla conservazione della partitura originaria degli ambienti, tale da rendere la scansione delle antiche celle ancora riconoscibile. “Abbiamo un contratto d’affitto per 36 anni - spiega Buijs -. Ad inizio aprile ci siamo accordati con le suore (ne sono rimaste tre) e alle 78 camere attualmente esistenti se ne aggiungeranno altre 25. Ricaveremo anche un’area wellness e inaugureremo un ristorante interno, che avrà anche una terrazza esterna a disposizione”. Di 2,5-3 milioni il valore previsto dell’investimento. L.D. Liberi Tutti al lavoro sui Pta Napoleon, generalista vince I anche le prenotazioni generate dai tour operator tradizionali tramite e-mail e fax”. E in campo internazionale la catena ha già stretto accordi con gruppi stranieri. La piattaforma è dotata di sistema di yield management, reputation management e Crm. l momento sono 40 dislocati in tutto in Nord Italia, ma l’obiettivo è quello di aumentare il contingente e di espandersi anche ad altre regioni entro la fine dell’anno. Si tratta dei Pta (Personal travel agent), i consulenti di viaggi secondo Liberi Tutti, la rete distributiva che conta 11 punti vendita sul territorio recentemente rilevata da Value Holding (società che detiene i brand del tour operating Mv Lifestyle di Marevero e Kalimera). “E’ un progetto partito a febbraio dello scorso anno – spiega Laura Borrione, direttore commerciale e team project Pta –. Abbiamo percepito da parte degli agenti di viaggi che per cause di forza maggiore avevano perso il posto di lavoro, che c’era ancora voglia di mettersi in gioco. Così abbiamo deciso di affiancare alle agenzie sul territorio i consulenti. Dopo oltre un anno possiamo dire che i risultati sono positivi”. I Pta contribuiscono al 5% del volume del giro d’affari complessi- A Laura Borrione vo annuo della rete (nel 2013 il network ha prodotto un fatturato di 26,7 milioni di euro di cui 27% business travel, 25% gruppi e incentive e 48% individuali): l’aspettativa è quella di arrivare in un triennio a coprire almeno un quarto delle vendite della distribuzione. “Siamo organizzati in un modo tale che possiamo solo migliorare questi numeri. Il modello ibrido con punti vendita sul territorio e consulenti di viaggi permette di catturare una nuova rete di clienti che per motivi differenti preferisce non recarsi in agenzia. Per noi i Personal travel agent significa evolvere il concetto di vendita”, prosegue la manager. Non c’è una tipologia di prodotto più richiesta ai Pta: si va dalla settimana a Sharm ai villaggi in famiglia fino ai viaggi di nozze: “Quello che stiamo vedendo – prosegue Borrione – è che alcuni Pta si stanno specializzando in un determinato segmento come quello degli honeymooner”. Il network garantisce provvigioni sul fatturato commissionabile senza sottoscrizione di quote associative. G.F. Dalle aziende 10 GuidaViaggi D’Eredità: “Dobbiamo stimolare il mercato” La strategia del general manager del Diamante di Emanuela Comelli a Capo Nord a Capo di Buona Speranza, dai fiordi alle savane africane. Tutto in un viaggio, con una sola valigia, tanto il clima del periodo (luglio, ndr) lo consente: basta avere un paio di settimane di tempo, e buona disponibilità economica. Se pur non avendo problemi di budget se ne hanno di tempo, e si ha grande propensione per il contatto diretto con gli animali, la soluzione può essere una toccata e fuga in Uganda per un weekend con i gorilla di montagna. Proposte insolite? Sicuramente, ma per Massimo D’Eredità, general manager de Il Diamante, tour operator del consorzio Quality Group, anche in soluzioni di questo tipo sta l’es- D senza del tour operating di oggi. “Il prodotto turistico deve essere fatto di eccellenze. A fronte di un consumatore sempre più preparato dobbiamo stimolare l’agente di viaggi, e tramite lui il cliente. Questo è il nostro compito”. Una sollecitazione che passa per la capacità di coniugare l’essere industria con l’essere artigiani, lavorare con numeri di rilievo sapendo dare sempre valori aggiunti. L’Africa si fa in tre Ed è da leggersi proprio in quest’ottica la decisione dell’operatore di dividere la programmazione Africa, per cui Il Diamante è fortemente riconosciuto sul mercato, in tre cluster, affidati a tre product manager, due dei quali entrati in azienda nel 2013. Grande conoscitore dell’Africa, Massimo Gallo è nella squadra del t.o. da un anno, con la responsabilità di Tanzania e Kenya, oltre che di Uganda e Rwanda. “Abbiamo lavorato molto sulla Tanzania –spiega Gallo -, una meta che ci pare sia stata un po’ abbandonata dal tour operating”. Obiettivo è stato quello di differenziare l’offerta del Diamante da quella della concorrenza, raggiunto anche grazie all’intesa con Asilia, affermata compagnia di turismo sudafricana, che dispone di lodge e campi tendati in Tanzania ed in Kenya. Su quest’ultima meta il manager rileva “incrementi a due cifre nei primi tre mesi dell’anno che, pur inferiori alla crescita registrata sulla Tanzania, fanno ben sperare per l’anda- mento della meta nel 2014”. E sul Kenya, proposto dal Diamante in un’ottica safari, Gallo rimarca quanto la destinazione sia stata “rovinata” dall’immagine solo balneare preponderante sul mercato italiano. La “maggiore scommessa” del Diamante, così la definisce D’Eredità, è la decisione di dare maggiore spazio all’Oceano Indiano, sino ad ora proposta come estensione mare. Un catalogo di un’ottantina di pagine, con un inserto speciale dedicato al Madagascar, la cui responsabilità è stata affidata a Laura Schiappacasse, entrata sette mesi fa in azienda. “Il Diamante non ha mai avuto grande sensibilità verso il balneare tout court – spiega D’Eredità -, ora abbiamo deciso di sviluppare Th Resorts, bene il mercato italiano vere aperto le vendite in anticipo e avere un portafoglio stabile. Chiama in causa questi due elementi Stefano Simei, direttore commerciale Th Resorts, per spiegare il buon inizio d’anno della società. “Il trend è positivo tanto sul mercato estero che su quello italiano. Per quest’ultimo ha giocato un ruolo importante il trade”. Chiuso il rapporto con gli operatori tradizionali (Alpitour a parte, ndr), Th Resorts si è “fatta t.o.” e da un paio di anni si propone al trade direttamente. Mossa vincente se si considera che il fatturato che passa dalle agenzie di viaggi è cresciuto dal 15 al 50%. Convinto che il mare Italia generalista stia “morendo”, il manager rimarca come la sfida sia “creare qualche cosa di equilibrato che soddisfi tutti i canali di vendita”. E quest’anno Th Resorts ha messo a punto nuove strategie per conquistare la clientela, con un invito a stravolgere il processo d’acquisto, anticipandolo per po- 28 Aprile 2014 - n° 1441 un prodotto come l’Oceano Indiano “non sviluppabile”, negli anni danneggiato dalla volontà di massificarlo”. In catalogo Mauritius, Réunion (vera new entry, ndr), Seychelles e Zanzibar, oltre al citato Madagascar. “Vogliamo che ora il prodotto brilli di luce propria – dichiara la pm -, e che il trade ci riconosca anche su questa meta che proponiamo rigorosamente di linea”. Boom per D-Light Le mete da sempre cuore dell’offerta subsahariana del Diamante, come Sudafrica, Namibia e Botswana, sono state affidate a Claudia Agostini. Il ricco catalogo presenta la seconda edizione di D-Light, inserto con proposte di viaggio in Sudafrica e Namibia a prezzi contenuti, “ma con la qualità Diamante”, frutto “dell’estrema contrattazione con il fornitore”, che torna dopo l’ottimo riscontro dello scorso anno, con l’idea della manager di lanciare in futuro un D-Luxe, un D-Kids, un Dgolf…. I viaggi in catalogo sono stati organizzati in una serie di categorie per individuare il “proprio” con più facilità. “Abbiamo deciso di targettizzare i sogni”, affer- Massimo D’Eredità ma in proposito Agostini. Dopo un 2013 positivo, “ma che credo sia stato tra gli ultimi anni uno dei più difficili”, afferma infine D’Eredità, il 2014 si è aperto con uno scenario più positivo “pur in un contesto di mercato di tour operating e turismo organizzato in evidente difficoltà”. “Essere ottimisti - conclude il general manager – è essere realisti”. La virata del Turchese I A Village Club Ortano Mare, le piscine ter risparmiare. “Abbiamo introdotto a catalogo la quota shock, una quota speciale con garanzia del miglior prezzo, che prevede il rimborso per offerte più convenienti fino a 14 giorni lavorativi prima della partenza”. L’iniziativa si affianca ad altre scontistiche per chi prenota per tempo, senza dimenticare l’innalzamento dell’età della gratuità bambini e ragazzi fino a 13 anni non compiuti. “Grazie all’acquisizione di nuovo know how (l’ingresso di Corrado Canzi quale responsabile space control, ndr) abbiamo potuto rafforzare anche l’offerta sul fron- te trasporti, elemento determinante nella vendita”. Entrando nel dettaglio di alcune destinazioni, l’Elba, dopo “un anno buio”, il 2012, ha visto nel 2013 un vero boom, legato ad un prezzo accessibile e alla novità del club Ortano Mare. “Anche quest’anno il trend è positivo”, osserva Simei chiamando in causa la bontà del prodotto offerto. Il manager si dimostra più cauto quando si parla di Sardegna: anche qui l’incremento c’è, “ma non mi fido. Abbiamo contrattato volato e traghetti tanto da poter avere prezzi competitivi, ma preferisco, oggi, essere prudente”. E.C. nnovazione per I Viaggi del Turchese sul fronte delle mete e sul fronte della tecnologia. Il t.o. ha aperto, infatti, al lungo raggio con voli di linea. “Una strategia dettata dalla casa madre”, spiega il direttore commerciale, Quirino Falessi, che non ha alcun problema a riconoscere che la situazione Egitto abbia inciso sulla scelta, visto che la meta rappresenta il 50% del fatturato del t.o. Vero è che anche il fronte charter non vive un periodo particolarmente roseo. “Abbiamo fatto il Mediterraneo fino a ieri e continueremo a farlo - afferma il manager -, operiamo poi molto in Egitto, ma purtroppo siamo orfani delle crociere, ma stiamo vendendo Marsa Alam e Hurghada”. La mossa del t.o. è stata il lancio, dallo scorso febbraio, del catalogo FreeStyle East emozioni da vivere, con la programmazione per la Thailandia e la possibilità di estensioni su Laos e Cambogia, più la programmazione sullo Sri Lanka, con esten- Quirino Falessi sioni mare alle Maldive e Dubai. La chiave di lettura con cui sono presentate le mete è in linea con la tipologia di tour culturali da sempre proposti dal t.o. su altre mete con la possibilità dell’estensione mare. La novità di programmazione va di pari passo con l’investimento in tecnologia realizzato. “Si tratta di un’interfaccia nuova - spiega il manager -, creata dal Turchese assieme a Travelport. Le adv entrano nel sistema, accedono alla visualizzazione del pacchetto e, entrando nell’interfaccia Travelport Galileo (implementata all’interno del sistema di booking, ndr) pos- sono chiudere la pratica anche con il volo”. Il prodotto è pacchettizzato e commissionato per il lungo raggio e non solo. Infatti, “per giugno, luglio - annuncia Falessi - lo sarà anche per il medio raggio low cost e di linea”. Il vantaggio per le agenzie? Il tour operator dà un prezzo base, l’adv accede alla finestra voli in cui il sistema, in base alla data di partenza, ha ordinato tutte le compagnie, partendo dal prezzo più basso. “Pensiamo possa essere una chance per aiutare le agenzie a fare in modo che il cliente non scappi”, commenta Falessi. S.V. 28 Aprile 2014 - n° 1441 Fidenza Village lavora sui turisti Accordi commerciali con diversi player di Mariangela Traficante o shopping tax free si rivela ancora un’arma positiva per gli outlet d’Italia. E’ il caso ad esempio di Fidenza Village, avamposto italiano del gruppo internazionale Chic Outlet Shopping, che ha visto chiudere il 2013 con un incremento delle vendite tax free del 32% rispetto all’anno prima. Poche le sorprese in ter- L Shopping Express, è recente il lancio della collaborazione con Viator, che affianca piattaforme b2c come Expedia e si aggiunge a quelle b2b come Kuoni e Hotelbeds. Tra le catene alberghiere, invece, accordi sono stati stipulati con Carlson Rezidor, Melià, Small Luxury Hotels of the World. Con loro, ma non solo, l’obiettivo è far percepire la vi- ospitare meeting ed eventi, organizzare cocktail e conferenze stampa”. Day Trip to Chic il nuovo pacchetto Sarà invece in vendita dal 5 maggio prossimo il nuovo pacchetto turistico “Day Trip to Chic”, che include, per due persone, un’esperienza di shopping a Fidenza Village, visita alle cantine Un particolare del Fidenza Village mini di mercati in primo piano: la Russia ha totalizzato il +37%, la Cina +21%, l’Ucraina (ancora non colpita dai gravi problemi politici e sociali degli ultimi mesi) addirittura +132%. La spesa media dei clienti extra Ue è stata di 289 euro. Partnership rinnovate Per ottenere questi risultati fondamentali sono, ovviamente, le partnership commerciali: “Continua l’esperienza pluriennale con le compagnie aeree, che ci vede, come unico player del settore, parte integrante dei principali loyalty programme mondiali. Da sottolineare l’ultimo ingresso, il programma ‘Miles & Smiles’ di Turkish Airlines” spiega Mauro Acquati, deputy tourism director value retail management Fidenza Village. Per quanto riguarda la distribuzione dei pacchetti turistici e del servizio sita non come semplice attività di shopping ma come parte di un vero e proprio pacchetto turistico. Focus Mice Va in questa direzione, ad esempio, il lancio di TraMilano & Shopping dello scorso febbraio: “Al costo di 20 euro a/r, i clienti potranno infatti attendere la partenza del nuovo Shopping Express presso la Serendepico Lounge in Piazza Castello, sorseggiando un caffè offerto da noi. Una hostess dedicata è a disposizione per informazioni e indicazioni. Incluso nel costo del biglietto è l’accesso a TraMilano, tour di Milano sullo storico tram numero 1 con apposita audioguida multilingue, e la MilanoCard Special Edition, che prevede vantaggi e sconti per attrazioni e musei della città”. Focus anche sul Mice con “Chic Lounge, uno spazio che permette di accogliere delegazioni vip, del ristorante stellato Guida Michelin Antica Corte Pallavicina e una passeggiata in bicicletta sulle rive del Po, accompagnati dallo chef Massimo Spigaroli e il suo staff che prepareranno il pranzo. “Queste sono alcune delle novità che proponiamo sia al mercato consumer che trade, con il quale collaboriamo attraverso tariffe nette e commissionabili su tutti i nostri prodotti”. Naturalmente, non sfugge l’opportunità Expo 2015: “Stiamo lavorando su molti fronti da diversi mesi. Come la stipulazione di accordi commerciali con i principali player e reseller, e lo sviluppo di accordi con il territorio allargato, che rappresenta la sfida da cogliere e vincere per tutta la filiera. La sinergia con la collezione dei Villaggi Chic Outlet Shopping in Europa e in Cina rappresenterà inoltre un veicolo promozionale e commerciale chiave”. Dalle aziende 12 GuidaViaggi UvetGo punta dritto su Marsa Alam E prepara un'altra offerta mediterranea rende corpo il tour operating in casa Uvet con il resort Clubviaggi Abu Dabbab El Malikia di Marsa Alam, che dal 19 aprile viene commercializzato in esclusiva da UvetGo con la formula all inclusive. La business unit nata a febbraio in seno al gruppo mila- P Stefano Colombo nese si prende l’impegno di 120 posti volo alla settimana da cinque aeroporti per cominciare – Malpensa, Orio, Bologna, Verona e Roma –, per salire a sette con Napoli e Bari in giugno, quando l'impegno sul "volato" salirà a 200 seggiolini. “Opereremo con Meridiana, poi stiamo valutando altri operatori aerei", spiega Stefano Colombo, responsabile della divisione dedicata al tour operating. In tutto sono 10 le persone di staff dedicate a UvetGo, che ha cooptato il collaudato personale di Uvet più alcune new entry per creare la struttura che commercializzerà vacanze charter e di linea a tutte le agenzie di viaggi in Italia. Oltre al Santo Stefano resort in Sardegna, come l’anno scorso cogestito e commer- lo medio rispetto ad altre proposte nella località. “L’obiettivo di fatturato delle attività per questo primo anno è stato rivisto a 10 milioni di euro, considerate le difficoltà della destinazione egiziana, la quale non potrà contare su Sharm per la stagione estiva (inizialmente erano stati messi a budget L’Abu Dabbab El Malikia di Marsa Alam cializzato in partnership con Best Tours Italia (per il 70% in carico a UvetGo), si aggiunge il villaggio egiziano che ha caratteristiche ideali per le famiglie come camere da cinque persone, il primo bambino gratuito per il soggiorno e il secondo scontato del 50%, più altre facility nella struttura che si affaccia sulla baia prediletta dalle escursioni, con due barriere coralline e non soggetta alle maree. Il pricing definito è di livel- 20 milioni, ndr) – commenta Colombo -; per l’80% la programmazione sarà charter, la linea fa parte dei piani che naturalmente prevedono la stagione invernale con Oceano Indiano, Estremo e Vicino Oriente tra le mete”. Ma l’estate non è ancora tutta definita, un prodotto mediterraneo arriverà a rinforzare l'offerta. Intanto per Pasqua 170 passeggeri sono stati prenotati su Marsa per l'opening dell'Abu Dabbab. Fattore rischio Egitto “E’ certamente un rischio quello che ci siamo assunti con l'Egitto – continua Colombo -, ma per acquisire un prodotto di eccellenza, che altri stavano trattando, era il momento giusto. Pensiamo che l’investimento a medio termine possa risultare soddisfacente. Abbiamo preferito acquisire posti-volo per esprimere la volontà forte di volerci affermare sul mercato”. Uvet ha acquisito il gestionale Ideal (Opentur), che gli permette ora di programmare caricando i voli dai Gds. Un’innovazione che farà la differenza in questo nuovo corso nelle attività di tour operating affidate alla business unit guidata da Stefano Colombo. Santo Stefano in Sardegna Premesso che la programmazione Sardegna sarà anche generalista, il clou è rappresentato anche quest'anno dalla struttura nel parco naturale della Maddalena. La caratterizzazione della vacanza sarà ancora una volta di mondanità, musica e ospiti vip del mondo dello spettacolo, artisti e chef di fama, con tariffe più adeguate al tipo di trattamento, mentre nell'estate 2013 fu lanciato con un pricing più accattivante. "È in arrivo il contratto di gestione di lungo termine", sottolinea Colombo. P. Ba. 28 Aprile 2014 - n° 1441 Il t.o. le4stagioni al debutto n nuovo t.o. fa il suo debutto sul mercato. Si tratta di le4stagioni Tour Operator, nato a novembre 2013. Parte una “nuova avventura”, come la definisce il direttore commerciale Lucio Galvagno, che ha alla base professionisti del settore con più di 30 anni di esperienza alle spalle, che si sono rimessi in gioco. “Vorremmo poter proporre, in ogni destinazione programmata, almeno un prodotto in esclusiva. Questo è ciò a cui tendiamo - spiega il manager -. Sappiamo che non è facile, ma ci arriveremo”. Il t.o. non ha definito un target preciso di riferimento, “lavorando per lo più con voli charter possiamo proporre il nostro prodotto a tutti. Le mete al momento sono Repubblica Dominicana, Messico, Cuba, Kenya, Zanzibar, Cipro Nord (se desiderate ottenere maggiori specifiche su “Cipro Nord” vi invitiamo a consultare il documento A1) Turismo nella zona occupata di Cipro sul sito www.turismocipro.it), Sicilia e Sardegna. Prodotti facili, per la maggior parte già molto conosciuti nel mercato agenziale”. Il t.o. affronta l’estate “con ottimismo” e non poteva essere altrimenti. Tra le scelte fatte quella di non pubblicare cataloghi, “tutta la nostra programmazione si può vedere sul sito le4stagioni.eu”. La destinazione “principe dell’estate - osserva il manager sarà Cipro Nord alla quale è dedicato un volo charter in partenza da Malpensa dal 30 luglio al 27 agosto con vari prodotti alberghieri”. Per quanto riguarda il canale agenziale, al momento il t.o. lavora principalmente con i grandi network, U Cefalù “ai quali offriamo tutte le possibilità in termini di commissione e incentivi per ottenere importanti risultati dalla vendita del nostro prodotto”. Per divulgare la conoscenza del brand, una squadra di commerciali è attiva sul territorio. “Al momento siamo presenti principalmente al Centro-Nord. Stiamo verificando alcune sinergie con altri partner – annuncia Galvagno - per poter espandere la nostra commercializzazione anche al Sud”. S.V. BW Germania, largo ai piccoli l mercato alberghiero tedesco è molto simile a quello italiano, frammentato e con la necessità per i piccoli hotel di unirsi o affidarsi ad un gruppo per poter competere. Lo spiega Marcus Smola, che del mercato Germania è responsabile per Best Western: “E le ragioni sono le stesse. Oggi all’albergatore, lo sappiamo, non basta più offrire un buon letto o una buona colazione. Ci sono il I revenue management, i social media, la distribuzione online da gestire. Tutto è più complicato”. Specie per i più piccoli. Ed a questo proposito c’è un cambio di strategia in Germania: “Finora la nostra espansione si concentrava su strutture al di sopra delle 50 camere. Da oggi invece allargheremo il portfolio anche ad hotel indipendenti più piccoli di queste dimensioni. Oggi anche per i piccoli alberghi e per i bouti- que hotel è sempre più importante competere avendo al fianco un partner forte. Dal punto di vista del ritorno sull’investimento oggi ha senso anche per loro cercare di appartenere ad una organizzazione come la nostra”. Quanto alla distribuzione geografica, non ci sono limiti sul territorio e si guarda anche alle località secondarie. E non ci sono solo le città nel mirino, anzi. Forse siamo abituati a considerare Best Western in pri- mis un brand “urbano”, invece in Germania lo sviluppo è orientato anche al leisure: “Ci focalizziamo su destinazioni resort – spiega il manager -, vediamo che c’è un potenziale per lo sviluppo. Ovviamente, ci sono differenze in termini di promozione e commercializzazione, là dove sono coinvolti t.o. e adv sono naturalmente più alti i costi di distribuzione ma di contro credo che la fedeltà che si può creare con il resort sia maggiore”. La sfida delle tariffe Quest’anno il gruppo dovrebbe crescere di altri 15 hotel in Germania. La sfida rimane quella delle tariffe: “Le tariffe medie alberghiere in Germania sono tra le più basse d’Europa”, ammette il manager. Anche se l’anno scorso sono cresciute lievemente, dello 0,12% a quota 86,20 euro. Il RevPar si è attestato sui 60,77 euro. Una contrazione, del 2,09%, si è avuta nel giro d’affari, che chiude l’anno a quota 673 mln di euro, a causa dell’uscita dal gruppo di circa 25 hotel rispetto all’anno prima, soprattutto per scelte dei piccoli gruppi cui appartenevano o per scelte immobiliari. Di contro, il marchio Best Western ne ha guadagnati undici. Ad oggi la divisione comprende 194 strutture, per un totale di 18.276 camere (tre hotel sono in Lussemburgo). M.T. Dalle aziende 28 Aprile 2014 - n° 1441 Accor si riorganizza e ribadisce la leadership Il nuovo corso del gruppo nelle parole di Renzo Iorio ambio di vertice, cambio di organizzazione. E’ quanto il nuovo anno ha portato per il gruppo Accor, come ci ha spiegato l’amministratore delegato in Italia, Renzo Iorio. Sébastien Bazin, direttore generale di Colony Capital Europe, si è preso “la responsabilità operativa del gruppo”, diventandone direttore generale e portando a due cambiamenti sostanziali. Innanzitutto “si torna ad una divisione per territori e non più per marchio”, con la ferma volontà di ribadire “la leadership di Accor” nel panorama alberghiero mondiale. In secondo luogo si è arrivati alla creazione di due poli: “Il primo – spiega Iorio – ha un modello operati- due settori, ma anche di rendere più comparabile Accor rispetto ai competitor”. C Renzo Iorio vo avente un focus simile a quello delle altre compagnie di modello anglosassone, Social, mobile and co. Da tempo partner di TripAdvisor, sbarcato sui social “con un po’ di ritardo”, il Gruppo Accor considera quest’ultimo “un tema importante sui cui lavorare maggiormente”, con la consapevolezza che il cliente è sempre più orientato al web e che le sue scelte “sono figlie delle opinioni che trova online”. E se si parla di web, non si può non parlare di mobile e canali di distribuzione: ottimizzare i siti e i percorsi di prenotazione è cosa ormai data per scontata, anche se questo non vuol dire abbandonare strade percorse sino ad ora. “Se è pur vero che Internet è più usato rispetto a gds e agenzie, questo non significa che sono stati sostituiti”. Semplicemente “occorre essere all’avanguardia su ciò che è all’avanguardia”, pur mantenendo gli investimenti su canali più tradizionali. E le Olta? Anche un big come Accor non può prescindere da loro: “E’ un canale come gli altri, bisogna saperlo usare – ci risponde Iorio -. Se loro sono utili a noi, anche noi diventiamo per loro asset di valore. E’ fondamentale non diventarne schiavi”. E ci si riesce puntando sulla forza del brand. E.C. Editore: GIVI S.r.l. Via San Gregorio 6 20124 Milano tel. 02 2020431 (6 linee) fax 02 20204343 email: [email protected] sito internet: www.guidaviaggi.it Direttore responsabile: Paolo Bertagni email: [email protected] Redazione: Capo Redattore Laura Dominici tel. 02 20204340 cell. 339 3665001 email: [email protected] Assicurazioni, finanza e tecnologia Paola Baldacci tel. 02 20204328 email: [email protected] Trasporti, business travel e associazioni Emanuela Comelli franchising e management, che operano sul mercato. Il secondo è un polo più ristretto, che raggruppa la parte immobiliare e di proprietà e che acquisisce la logica tipica dell’investitore”. E stando a quanto ci dice l’a.d, possiamo aspettarci movimento sul fronte vendite e acquisizioni: oggi eventuali nuove cessioni non saranno più “figlie della necessità di liberare risorse”, ma anzi saranno utili a “smobilizzare investimenti non allineati con il target al fine di investire in opportunità interessanti”. E Iorio individua queste ultime in grandi città e mercati con spazi di crescita importanti. “La scelta di organizzare l’attività in due poli – aggiunge ancora il manager consente di focalizzare e acquisire specializzazione nei tel. 02 20204336 email: [email protected] Alberghi e incoming In Italia cento hotel entro il 2017 Dalla novità ai risultati, chiediamo a Iorio di tracciare un bilancio dello scorso anno. “Nel 2013 abbiamo raggiunto risultati positivi, abbiamo avuto un recupero importante sia in termini di occupazione che di prezzo medio, con una crescita significativa del RevPar, sostenuto dalla clientela internazionale”. La marginalità ha messo a segno un aumento nell’ordine del +30% sul fatturato, per un risultato complessivamente in deficit, ma ridotto della metà rispetto al 2012. Il manager parla di un cash flow positivo, come Paese, nel 2014 e di un ritorno all’utile civilistico nel 2015. “Il 2014 è iniziato bene, con numeri nettamente superiori rispetto al 2013”. In Italia le strutture Accor, appartenenti a vari marchi, sono una settantina, le aperture dell’anno dovrebbero essere nell’ordine di 5-7, in base “ai cantieri e alle negoziazioni”. Di certo arriverà un Mercure a Genova in maggio, un Ibis a luglio a Milano Lainate, “importante in vista di Expo”, mentre per la seconda metà dell’anno è atteso un Mercure a Firenze e “mi auguro un Mercure anche a Verona”. Il tutto per arrivare ad una ottantina di hotel entro l’anno e ad un centinaio da qui al 2017. E.C. 13 Latam: focus sul potenziale di un Continente “Il 2013 è stato un anno difficile ma di successo”. A parlare è Joao Murias, direttore commerciale Italia e Medio Oriente di Latam Airlines Group, che nel fare il punto sull’anno appena trascorso sembra non avere dubbi: difficile perché è stato l’anno della messa in pratica della fusione tra le due compagnie latinoamericane, di successo “per la velocità con cui il processo è stato portato avanti”. Fino ad un tassello, non l’ultimo (ci sono in ballo Joao Murias ancora gli obiettivi delle sinergie, 6-700 milioni l’impegno fino al 2017, oggi si è a circa metà strada, ed un target di margine operativo tra il 6 e l’8%) ma certamente uno importante, quello del passaggio sotto un’unica alleanza: “Abbiamo scelto oneworld perché ci sembra l’opzione migliore per entrambe le compagnie – spiega il manager -, abbiamo molte operazioni concentrate su Miami e Madrid e guadagniamo posizione su Londra grazie al partner British Airways”. L’Europa rimane importante anche se la crescita è rimandata, “ci sono i segnali ma non è ancora fuori dalla crisi, dunque per quest’anno consolidiamo e puntiamo a mantenere giovane la flotta (6 anni e mezzo): i nuovi aeromobili che arriveranno, ne sono previsti 96 fino al 2018, serviranno in primis per sostituire i vecchi. Sul long haul investiamo sia con i B787 e B767, che con A350 che arriveranno dal 2015. Non crediamo ci sia ancora abbastanza traffico per puntare all’A380”. D’altronde, spiega Murias che attualmente il traffico dall’Europa verso il Sudamerica conta solo per il 6% del totale, dunque il margine di crescita è alto, anche se non ci sono nuovi voli all’orizzonte né tantomeno l’intenzione di affiancare al Malpensa-San Paolo un collegamento da Fiumicino. Il focus è chiaro: far percepire al mercato, anche a quello dei tour operator “perché vogliamo sviluppare il turismo”, il valore aggiunto del gruppo nato dalla fusione tra Lan e Tam: “Ora offriamo un’unica compagnia per un intero Continente, 2 posti su 5 di quelli disponibili in Sud America sono nostri. E questo può offrire nuovi sbocchi anche per gli itinerari degli operatori”. Gli hub storicamente forti sono Lima e Santiago, ma a questi si aggiunge San Paolo, anche in vista dei Mondiali di calcio. Che vedono Latam lavorare a stretto contatto con l’autorità brasiliana, l’Anac. Circa 21 milioni di dollari è l’investimento coinvolto per riorganizzare il network: “Stiamo lavorando soprattutto a riorganizzare gli slot e gli orari per ottimizzarli in occasione delle partite nelle 12 città. E abbiamo previsto 1000 voli aggiuntivi, 650 dei quali sulla rete domestica”. M.T. Corrispondente a Roma: Annarosa Toso Letizia Strambi Mariangela Traficante tel 02 20204337 email: [email protected] Corrispondente a New York: T.O, Enti del Turismo e distribuzione Divisione eventi: Stefania Vicini tel. 02 20204328 email: [email protected] Giovanni Ferrario tel. 0220204322 email: [email protected] GuidaViaggi Certificazione 2013 Società di revisione legale: Re.Fi.Mi. Srl Via Palladio 12 - 20135 Milano Tel. +39 02 54122408 Tiratura media: 7.872 copie Diffusione media: 7.683 copie Periodicità: settimanale Steve Sabato Anna Zanfrà tel. 02 20204327 email: [email protected] Sales and Marketing Manager: Elena Di Tondo tel. 329 1428575 email: [email protected] Collaborano al giornale: Ufficio commerciale: Vittorio Agostini Ada Cattaneo Antonio O. 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Paesi al microscopio 14 GuidaViaggi 28 Aprile 2014 - n° 1441 Croazia e Slovenia Resta aperta la questione pricing Per il 55% delle adv interpellate le tariffe sono rimaste costanti, ma gli operatori non sono tutti d’accordo di Stefania Vicini arà un’estate, questa, che potrebbe premiare alcune mete in particolare, più vicine, aggressive nel pricing, che strizzano l’occhio al target famiglia e in grado di mettere sul piatto un’offerta di vacanza completa. Il consumatore è sempre più vincolato dal budget e non vuole però rinunciare ad una vacanza ricca di contenuti. Visto che il fattore pricing assume un ruolo sempre più marcato nelle scelte d’acquisto e di prenotazione, l’Osservatorio Guida Viaggi quest’anno ha puntato l’attenzione proprio su questo aspetto, chiedendo ad un panel di adv come è cambiato il pricing della Croazia negli ultimi anni. Per il 55% degli interpellati è rimasto costante, mentre il 29% sostiene che si è registrato un lieve aumento. Più bassa la percentuale di chi asserisce che si è assistito ad un notevole aumento, 12%. Solo il 4% parla di tariffe in calo. S Il parere dei t.o. Questo è il parere della distribuzione, ma sondando gli umori dei t.o. sembra piuttosto che il pricing della destinazione abbia subito delle variazioni marcate nel tempo, complici più fattori. E’ ciò di cui è convinta Silvana Zanini, product manager Margò, che entra più nel merito della questione, osservando che “la destinazione è cambiata molto sul fronte pricing, del resto come tutte le destinazioni per cui si è sviluppata la vendita online, sia diretta sia tramite Olta. Perciò - afferma oggi i clienti beneficiano di un’ampia offerta competitiva e Margò riesce a mante- Come è cambiato il pricing della Croazia negli ultimi anni? (valori percentuali) Fonte: Guida Viaggi nere la promessa di buona competitività in termini di prezzi e di proposte”. La situazione è un po’ cambiata e serve un passo in più. C’è, infatti, chi sostiene che la Croazia debba “assolutamente adeguare le sue tariffe a quelle di altre destinazioni che risultano più appetibili per il mercato italiano - afferma Valentina Piacentini, direttore commerciale di Kompas -. Il Paese è conosciuto dai più come meta economica, ma questo non corrisponde alla realtà da alcuni anni”. Da parte sua il t.o. dice di aver cercato di contenere i prezzi, “applicando un mark up limitato. Abbiamo optato per questa politica perché internet permette al cliente finale di confrontare strutture e prezzi agevolmente ed è difficile fargli accettare una quotazione di un solo servizio hotel più alta rispetto ad un'altra se non ci sono reali motivazioni”. Da Solo Croazia si fa presente che i prezzi negli alberghi “sono sempre in leggero aumento, ma negli appartamenti sono, invece, stabili”. Tra ritardi e cali Le vendite della Croazia sono partite leggermente in ritardo per questa estate, “ma stanno recuperando afferma Margò -, con un trend più che positivo”. Anche Kompas rileva un ritardo sulle prenotazioni, il t.o, però, ha registrato “un boom di vendite last minute per Pasqua e ponti sia individuali sia gruppi”, dice Piacentini. E la Slovenia? La meta ha registrato un calo durante l’inverno, fa presente la manager e, tra le possibili motivazioni, vien evidenziato che, seppur il prodotto terme e benessere sia “molto valido”, la “minor capacità di spesa degli italiani ed il fatto che queste strutture termali non abbiano alcun tipo di convenzione con la sanità italiana, hanno messo in sofferenza la destinazione”. Solo Croazia rileva, invece, una domanda Osservatorio Guida Viaggi Soggetto realizzatore della ricerca: Guida Viaggi tramite call center esterno Tipo e oggetto della ricerca: ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale Metodologia: interviste telefoniche con questionario strutturato Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500) Campione: rappresentativo delle adv per zona Estensione territoriale: nazionale Consistenza del campione: 1^ mar ‘14, 250 casi Errore statistico: ± 3% si riferiscono alla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in que-stione. L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche. Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti I dati pubblicati rappresentano solo un estratto. Per informazioni www.guidaviaggi.it, sezione Ricerche di mercato “più o meno costante. Gli italiani sono sempre numerosi”. Le mete più richieste? Si confermano Hvar, Dubrovnik, Bol, i Laghi di Plitvice, Makarska “e ultimamente Novalja per i giovani, che la chiamano l’Ibiza croata”. L’unico elemento dato dai numeri, osserva Sebastiano Mazzucchelli, titolare Il Piccolo Tiglio, “è che al momento la stagione per la Croazia ricalca i risultati dello scorso anno. Lo stesso vale per il prodotto giovani, a cui da 3 anni dedichiamo la brochure Croazia Movida”. E’, invece, “positivo l’andamento per i gruppi precostituiti, con il ritorno di una domanda significativa”. Possibili chance In una stagione in cui Sharm sarà il grande assente e il Mare Italia potrebbe guadagnare terreno, complice anche il fatto che i t.o. stanno mettendo in campo aggressive operazioni commerciali, ci si domanda se Croazia e Slovenia possano essere delle alternative competitive. In casa Margò si pensa che la Croazia possa essere “una alternativa alle più consuete Grecia e Spagna”, dice Zanini, complice il fatto che è apprezzata per più fattori. “E’ molto ricercata dagli italiani del Nord per la vicinanza, ma ormai ha ottimi collegamenti anche dal Centro e dal Sud grazie ai voli per Rijeka, Split e Dubrovnik”. In pratica Croazia e Slovenia possono essere valide alternative, anche se ci sono altre mete che rappresentano la prima scelta. La Croazia sta investendo molto nelle strutture alberghiere, osserva Piacentini, “il rovescio della medaglia è che spesso gli hotel risultano più cari di quelli italiani, deludendo le aspettative di chi ritiene la Croazia una località economica. Ciò, però, non significa che non esistano strutture con un ottimo rapporto qualità prezzo”. Mosse di branding uoni segnali per la Croazia, nei primi undici mesi del 2013, il Paese ha realizzato 72.776.495 pernottamenti, pari ad un +4% sul 2012. Secondo i dati ufficiali, gli arrivi nello stesso periodo dello scorso anno sono stati 12.791.277, ovvero il 5 % in più. Guardando la composizione dei flussi, i turisti più numerosi sono stati quelli provenienti dalla Germania, seguiti dai turisti provenienti da Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Italia, Polonia, Paesi Bassi, Slovacchia, Gran Bretagna e Ungheria. Il turismo si conferma tra le priorità del Paese. Il governo croato ha recentemente approvato la strategia per lo sviluppo del settore sino al 2020, in cui l’obiettivo principale è diventare entro quella data “uno dei 20 Paesi più competitivi al mondo nell’ambito turistico”. Per raggiungere il target il ministro del Turismo, Darko Lorencin, ha dichiarato che si conta “di incrementare il livello degli investimenti a 7 miliardi di euro sino al so turistico durante l’anno”. B Dubrovnik 2020. E’ necessario investire in nuove strutture alberghiere e aumentare il loro peso percentuale rispetto alle capacità ricettive totali dal 13 al 18%, migliorando la qualità degli alloggi nei campeggi e la professionalità e il collegamento con gli alloggi in famiglia”. Tra le azioni si lavorerà sullo “sviluppo di specifiche forme di turismo, che saranno motivo di ulteriori arrivi, soprattutto nei periodi di minore flus- Progetto Psp friendly Nel 2013 l’Ente nazionale per il Turismo ha iniziato lo sviluppo del piano strategico di marketing, che mira alla realizzazione di una nuova strategia di branding. Come? Tramite l’attuazione di una strategia di comunicazione integrata, migliorando la comunicazione online con una serie di innovazioni e la creazione del concetto di Pps (pre e post - stagione) che mira a “stimolare i flussi turistici nei periodi esterni all’alta stagione”. Il Pps è un concetto che comporta “lo sviluppo di una dozzina di destinazioni nell’ambito degli aeroporti croati che si definiranno e otterranno la denominazione di destinazione Pps friendy e sarà attivo per almeno il 50% dell’offerta”. In tema di collegamenti si segnala che è la Croazia la nuova destinazione estiva di Blue Panorama, dal 20 giugno decolla il Fiumicino-Rijeka (Fiume) di blu-express. S.V. Paesi al microscopio 28 Aprile 2014 - n° 1441 GuidaViaggi 15 Croazia e Slovenia Sono gli eventi a trainare i flussi Buoni segnali per la Slovenia, gli italiani crescono l 2013 è stato un buon anno per la Slovenia. Numeri alla mano il Paese ha visto un aumento di arrivi di turisti stranieri del 4%, in totale 2.240.520, e i pernottamenti (5.912.680) sono cresciuti del 2% rispetto al 2012. “I dati dei primi due mesi di quest’anno ci stanno indicando un trend positivo di crescita di turisti italiani afferma Gorazd Skrt, direttore dell’ente del Turismo della Slovenia -. L’aumento del 17% nel numero di arrivi e del 12% nel numero di pernottamenti in gennaio e febbraio di quest’anno indicano le potenzialità del mercato italiano che nell’ultimo anno, con una quota del 16% dei pernottamenti totali, si è riaggiudicato il primo posto tra tutti i mercati stranieri”. Per quanto riguarda il numero di arrivi dei nostri connazionali, quest’ultimo è praticamente invariato dal 2012 (414.200). A fare da traino alcuni eventi che si terranno a breve, come i 100 anni dell’inizio della Grande Guerra, che “hanno aiutato a generare ulteriore domanda I Lubiana L’Osservatorio Guida Viaggi ha chiesto ad un panel di adv come fosse cambiato l’interesse verso la Slovenia nel recente passato. Il 63% degli interpellati ha risposto che è rimasto costante, il 23% asserisce che è diminuito, mentre solo il 14% rileva un aumento. Focus sul 2014 Il 2014 è un anno importante per la Slovenia, in quanto cadrà la ricorrenza di due visitatori dalle Alpi all’Adriatico. “Abbiamo deciso di u-nire le forze con la regione confinante del Friuli Venezia Giulia - spiega Skrt - e di promuovere il territorio con speciali pacchetti turistici di adv italiane e slovene che porteranno i visitatori alla scoperta dei posti del fronte isontino”. Saranno organizzati anche diversi workshop in Slovenia e in Italia per promuovere il prodotto. Si fa strada il target giovani “Queste destinazioni sono talmente disintermediate e hanno un periodo di vendibilità breve (luglio-agosto) che non suscitano molto interesse nei confronti dei t.o. e pochi operatori decidono di investirci”. E’ piuttosto netto il commento di Paola Frigerio, direzione programmazione e network di Frigerio Viaggi Network, in merito a Croazia e Slovenia. Sul fronte del pricing la manager osserva che “continuano ad essere bassi, ma non ai livelli di qualche anno fa. Il cliente è abituato a prenotare direttamente e raramente si rivolge alle adv. A livello europeo, ci sono turisti di nazioni che chiamano i call center locali per prenotare i pernottamenti addirittura mentre sono in viaggio verso la destinazione, perché sanno che una disponibilità per i prodotti turistici del Paese”, commenta Skrt. Come è cambiata la domanda italiana in questi ultimi anni? Le mete più visitate si confermano le terme, seguite dal litorale. Secondo i dati dell’ente “sta crescendo l’interesse per i laghi e le montagne, e soprattutto per Ljubljana, che ha visto nel 2013 un forte aumento di arrivi e pernottamenti di italiani”. la si trova sempre”. Dal canto loro i t.o. impegnati sulle due mete parlano di un’offerta completa, con soluzioni per qualsiasi tipo di clientela. Tra le proposte si rileva una certa attenzione ai giovani. Rientra in quest’ottica il catalogo “Croazia Movida” de Il Piccolo Tiglio, pensato per soddisfare le esigenze di questo target, tra budget contenuto, divertimento, movida e soluzioni ricettive. Per Margò è sempre più evidente la richiesta “di mete giovani anche in Croazia. Per questo abbiamo investito molto su Novalja, una destinazione giovane, economica, vicina e divertente”, commenta la pm Silvana Zanini. Per chi ama la vita notturna sono molto richieste anche Hvar e la spiaggia di Zrce, “proposte su cui puntiamo molto”. S.V. anniversari. Il primo sarà celebrato a Ljubljana, per festeggiare i 2000 anni dell’antica città romana di Emona, “che sorgeva dove oggi si trova Ljubljana. L’altro è il centenario dell’inizio della Prima Guerra Mondiale che sarà presentato al pubblico in vari modi”. Uno è il percorso turistico denominato “Sentiero della pace”, itinerario che porta i Oltre alle proposte collegate ai due anniversari il Paese continua a promuoversi anche attraverso lo slogan “Slovenia: Verde. Attiva. Salutare”, essendo un Paese verde. Gli ultimi investimenti realizzati sono rivolti al turismo della salute, “verso il quale si stanno orientando diversi centri benessere sloveni”, afferma Skrt. Tecnologia e mobile E poi c’è la tecnologia. “Il portale Slovenia.info è stato adattato a tutti i tipi di mobile device, cosicché il contenuto sarà visibile sugli smartphone, tablet e computer portatili con piccoli schermi. Abbiamo sviluppato anche una nuova applicazione mobile, chiamata “Slovenia's Top 50” che presenta agli interessati i 50 posti e attrazioni più amati della Slovenia”. La Slovenia rafforza anche la sua presenza sui social network. Sulla pagina Facebook Feel Slovenia ha già più di 40.000 amici, sul profilo Twitter @SloveniaInfo più di 7.000 follower, Instagram invece contiene più di 130.000 pubblicazioni con l’hashtag #slovenia. S.V. I gruppi sono più curiosi Si può parlare di nuove tendenze nella richiesta di Croazia e Slovenia? Tra le ipotesi presentate dagli addetti ai lavori è emersa una constatazione particolare che parte facendo un distinguo tra turismo individuale e gruppi. Nel primo caso si è in presenza “di una domanda debole - osserva Mazzucchelli, de Il Piccolo Tiglio -, il che determina il fatto che non si sviluppino esigenze nuove, anzi stiamo da tre anni assistendo ad una riduzione della domanda proprio su prodotti particolari e di tendenza”. Il manager esemplifica citando “le crociere con nuovi motovelieri; il charter nautico; la richiesta di ville deluxe e di ville/appartamenti sulle isole più particolari; il cicloturismo, quasi del tutto scomparso in stagione; i programmi diving”. Invece, la domanda per prodotti che includano beauty e wellness, “di cui tutti gli alberghi da 3 stelle in su dispongono, è in linea con l'andamento generale”. Diverso l’andamento per i gruppi: “Sempre più interessati a scoprire aspetti conosciuti, ma solo marginalmente, dell’offerta croata quali l’enogastronomia di qualità, includendo anche le produzioni tradizionali”. Sposta l’attenzione sul fronte delle soluzioni ricettive Kompas, che ha “molte richieste per gli appartamenti privati”, ma vanno di pari passo anche quelle “per pacchetti all inclusive da parte delle famiglie. Sono aumentate molto le richieste per le vacanze attive (cicloturismo, kite surf, diving)”. Non mancano le novità. Il Piccolo Tiglio sta lavorando all’ultimazione “di un programma nuovo per famiglie e bambini, ma anche gruppi di amici”, ma è ancora troppo presto per saperne di più. E poi c’è l'ingresso nella brochure online Top Hotel, dei Relais & Chateaux dell'area, di tutti i castelli e le residenze storiche con servizi alberghieri. La novità di Margò per la Croazia sono pacchetti con soggiorni liberi da 2 a 99 notti abbinati a tutti i voli low cost disponibili dagli aeroporti italiani. Novità anche a Medjugorje, per un turismo di natura religiosa, ma anche di interesse culturale. S.V.
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