PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO COMUNE MONTEMURLO (PO) Intervento: PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZIONE NUOVI SPOGLIATOI Committente: COMUNE DI MONTEMURLO Località: Via Oglio, 13 - Montemurlo (PO) Oggetto: P R O G E T T O S T R U T T U R E I N L E G N O SOMMARIO 1. RELAZIONE TECNICA GENERALE Struttura in legno ............................................................................ 2 2. MATERIALI Struttura in legno .................................................................................................................... 2 3. RIFERIMENTI NORMATIVI Struttura in legno ........................................................................................... 4 4. ROBUSTEZZA E DURABILITA - Struttura in legno .................................................................................... 5 5. ANALISI DEI CARICHI - Struttura in legno................................................................................................. 11 6. VITA NOMINALE, CLASSE D USO E PERIODO DI RIFERIMENTO........................................................ 13 7. RESISTENZE DI CALCOLO Struttura in legno ....................................................................................... 13 8. RELAZIONE DI CALCOLO Struttura in legno ........................................................................................ 17 8.1 Verifica Tavolato di copertura ......................................................................................................... 17 8.2 Verifica Travetti copertura ............................................................................................................... 18 8.3 Verifica cordoli superiori di parete ................................................................................................. 19 8.4 Verifica Montanti di parete ............................................................................................................... 21 8.5 Verifica a compressione ortogonale alle fibre del cordolo di base ............................................. 26 8.6 Deformazione relativa della struttura ............................................................................................. 27 9. DIMENSIONAMENTO UNIONI Struttura in legno........................................................................... 27 10. VALIDAZIONE DEL MODELLO Struttura in legno......................................................................... 36 11. MANUALE D USO E MANUTENZIONE Struttura in legno ............................................................ 38 Progetto delle strutture in legno: D.L.: Costruttore: Ing. Michele Gabiccini Relazione composta da N° 39 pagine compresa la copertina 1/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO 1. RELAZIONE TECNICA GENERALE STRUTTURE IN LEGNO Struttura in legno L intervento consiste nella realizzazione di una struttura a pareti portanti in legno lamellare e pannelli lignei, ad utilizzo di locali spogliatoi, in via Oglio, 13 a Montemurlo (PO). Il fabbricato presenta fondazione in C.A. (non oggetto della presente relazione) e un piano fuori terra con struttura in legno. I valori delle sollecitazioni sono stati calcolati con un programma di modellazione strutturale e le verifiche sono state effettuate manualmente. La struttura in legno è realizzata con pareti portanti formate da telai interni in legno e pannelli strutturali OSB (pannelli a scaglie orientate). L irrigidimento del piano di copertura verrà realizzato con pannelli OSB chiodati alle strutture sottostanti. Detto fabbricato presenta una struttura portante del tipo a pareti con copertura a piano rigido. I telai lignei delle pareti assorbono le azioni verticali portate dalla copertura, mentre i pannelli di OSB assorbono le azioni orizzontali dovute al vento e al sisma, l azione di ribaltamento indotta sui vari pannelli di parete da vento e sisma viene assorbita per trazione e compressione dai montanti ai lati delle aperture ed agli angoli delle pareti; il ribaltamento viene impedito da particolari piastre fissate a questi montanti ed ancorate alle fondazioni. Le suddette pareti esterne sono coibentate e rivestite. La struttura di copertura è realizzata con doppia orditura di travetti in legno lamellare, scempiato di tavole in abete massiccio e piano rigido in pannelli OSB inchiodati alle tavole ed alle strutture sottostanti. La copertura avrà una coibentazione e sarà impermeabilizzata con doppia guaina catramata. 2. MATERIALI Struttura in legno 2.1 Legno lamellare Elementi strutturali in legno lamellare incollato con: - classe di resistenza GL24 secondo la UNI EN 1194 - classe di durabilità 2 secondo la EN 335-2 I valori caratteristici di resistenze, rigidezze e massa volumica sono: Proprietà di resistenza Flessione Trazione parallela Trazione perpendicolare Compressione parallela Compressione perpendicolare Taglio Proprietà di rigidezza Modulo elastico medio parallelo Modulo elastico al 5° percentile parallelo Modulo elastico medio perpendicolare Modulo tangenziale medio Massa volumica Massa volumica al 5° percentile in N/mm2 fm,g,k ft,0, gk ft,90,g,k fc,0,g,k fc,90,g,k fv,g,k in N/mm2 E0,g,mean E0,g,05 E90,g,mean Gg,mean in kg/m3 k 24 16,5 0,4 24 2,7 2,7 11600 9400 390 720 380 2/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 2.2 Legno massiccio Elementi strutturali in legno massiccio con: - classe di resistenza C24 secondo la EN 338:2004 - classe di durabilità 2 secondo la EN 335-2 I valori caratteristici di resistenze, rigidezze e massa volumica sono: Proprietà di resistenza Flessione Trazione parallela Trazione perpendicolare Compressione parallela Compressione perpendicolare Taglio Proprietà di rigidezza Modulo elastico medio parallelo Modulo elastico al 5° percentile parallelo Modulo elastico medio perpendicolare Modulo tangenziale medio Massa volumica Massa volumica al 5° percentile Massa volumica media in N/mm2 fm,,k ft,0, k ft,90,k fc,0,k fc,90,k fv,k in N/mm2 E0,mean E0,05 E90,mean Gmean in kg/m3 24 14 0,5 21 2,5 2,5 11000 7400 370 690 350 420 k mean 2.3 Pannelli OSB/3 (per le pareti) I pannelli strutturali a base di legno, usati per la realizzazione delle pareti, sono di tipo OSB (Oriented Strand Board) tipo 3 (pannelli portanti per uso in ambiente umido), secondo EN 300. I valori caratteristici di resistenze, rigidezze e massa volumica dei pannelli OSB sono, per spessori da 18 a 25mm, i seguenti (da EN300): Proprietà di resistenza in N/mm2 SOLLECITAZIONE PIASTRA (flessione ortogonale al piano) Flessione fm,0,k 14,8 fm,90,k 7,4 Taglio fv,0,k 1 SOLLECITAZIONE LASTRA (flessione parallela al piano) Flessione fm,0,k 9 fm,90,k 6,8 ft,0,k 9 Trazione ft,90,k 6,8 Compressione fc,0,k fc,90,k Taglio fv,0,k 14,8 12,4 6,8 2 Proprietà di rigidezza in N/mm SOLLECITAZIONE PIASTRA (flessione ortogonale al piano) E0,mean 4930 Modulo di elasticità E90,mean 1980 Modulo di taglio Gmean 50 SOLLECITAZIONE LASTRA (flessione parallela al piano) E0,mean 3800 Modulo di elasticità E90,mean 3000 Modulo di taglio Gmean 1080 Massa volumica in kg/m3 Massa volumica al 5° percentile 550 k 3/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 2.4 Ferramenta - Barre filettate classe: 4.8 secondo la EN20898/1 - ISO 898/1. Proprietà tensione di snervamento tensione di rottura 240 N/mm2 400 N/mm2 fyb ftb Per elementi metallici e viti Rothoblaas , per i chiodi e comunque per tutti i sistemi di fissaggio prescritti si dovranno produrre le certificazioni e le bolle di accompagnamento che ne comprovino le caratteristiche meccaniche indicate nel presente progetto, il marchio e la provenienza. 3. RIFERIMENTI NORMATIVI Struttura in legno Le scelte progettuali e i calcoli di verifica delle strutture oggetto del presente progetto, sono eseguiti in conformità alle seguenti norme: a) D.M. 14 /02 / 2008 (strutture, analisi dei carichi, verifiche sugli elementi in legno) b) Eurocodice 5 Progettazione delle strutture di legno. Regole generali e regole per gli edifici; c) CN R D T 2 0 6 / 2 0 0 7 Istruzioni per la Progettazione, l Esecuzione ed il Controllo delle Strutture in Legno; d) Eurocodice 8 Indicazioni progettuali per la resistenza simica delle strutture; e) EN 338: Legno strutturale: classi di resistenza ; f) EN 1194: Timber structures Glued laminated timber Strength classes and determination of characteristic values ; g) EN 300: PANNELLI OSB (Oriented Strand Board); h) CNR UNI 10011 i) Eurocodice 3 Costruzioni di acciaio Progettazione delle strutture di acciaio. Regole generali e regole per gli edifici; j) UN I EN 3 3 5 - 1 : Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno Definizione delle classi utilizzo Generalità k) UNIEN 3 3 5 - 2: Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno Definizione delle classi utilizzo Applicazione al legno massiccio (e lamellare) l) UN I EN 3 3 5 - 3: Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno Definizione delle classi utilizzo Applicazione ai pannelli a base di legno m)UN I EN 3 5 0 - 1: Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno massiccio Guida ai principi di prova e classificazione della durabilità naturale del legno. n) UN I EN 3 5 0 - 2: Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno massiccio Durabilità naturale del legno Durabilità naturale del legno Guida alla durabilità naturale e trattabilità di specie legnose scelte di importanza in Europa. o) UN I EN 4 6 0 : Durabilità del legno e dei prodotti a base di legno massiccio Durabilità naturale del legno Guida ai requisiti di durabilità per legno da utilizzare nelle classi di rischio 4/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO 4. ROBUSTEZZA E DURABILITA STRUTTURE IN LEGNO - Struttura in legno 4.1 ROBUSTEZZA - Sono state valutate la Sicurezza nei confront i degli st at i lim it e ult im i, la Sicurezza nei confronti degli stati limite di esercizio e la Robustezza nei confronti di azioni eccezionali. - Sono stati adottati sist em i st rut t urali e m ezzi di collegam ent o che garantiscano comportamento intrinsecamente duttile. - Nel presente progetto non sono previste zone di materiale legnoso che siano sottoposte a sollecitazione di trazione ortogonale alla fibra. 4 .2 D URABI LI TA E stata valutata la Durabilità delle strutture lignee attraverso l analisi delle specifiche norme europee che definiscono i vari livelli di pericolosità ed offrono un percorso progettuale atto ad assicurare la durabilità nel tempo delle strutture lignee. PERCORSO D ECI SI ON ALE N ELLA SCELTA D EI M ATERI ALI A BASE D I LEGN O E D ELLE SCELTE PROGETTUALI I N M ERI TO ALLA D URABI LI TA 1) Determinazione della classe di utilizzo 2) Selezione della specie di legno e dei materiali derivati 3) Determinazione della durabilità naturale 4) Appropriatezza della durabilità per la classe di utilizzo 5) Azioni proget t uali e cost rut t ive nei confront i dell umidità (funghi xilofagi) 6) Azioni progettuali e costruttive nei confronti di insetti xilofagi 5/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 1) Determinazione della classe di utilizzo Osservando la posizione dell intera struttura lignea, la completa copertura dagli agenti atmosferici e tutti i particolari costruttivi previsti (vedi tavole progettuali), tutti gli elementi lignei della struttura potrebbero essere considerati in classe di utilizzo 1 ( sit uazione in cui il legno o il prodot t o a base di legno è riparat o, non espost o agli agent i at m osferici o all um idit à ) . A favore di sicurezza ipotizziamo che: a) in fase di montaggio gli elementi lignei possano essere esposti alle intemperie, ma comunque avere la possibilità di riasciugarsi completamente prima della chiusura definitiva attraverso le opere di completamento. b) in alcune parti della struttura, per motivi non prevedibili in fase progettuale, si possano creare, nel corso della vita dell opera, brevi periodi di umidità ambientale. Le precauzioni costruttive indicate nelle tavole di progetto saranno sufficienti a scongiurare che la struttura possa assorbire l eventuale umidità, a maggior sicurezza si prevedono pannelli di finitura interni in cartongesso che, in caso di presenza di umidità daranno segnali inequivocabili all utenza e potranno limitare il tempo di durata dell umidità stessa. I pannelli di finitura esterna (cappotto rasato ed intonacato) saranno completati con guaine impermeabili e taglia-muro nel delicato punto di attacco con la fondazione e/o piano interrato, in modo da scongiurare possibili infiltrazioni di acqua piovana sulla parete lignea. Il tutto potrà e dovrà essere verificato periodicamente dalla committenza in base a quanto stabilito dal manuale di uso e manutenzione allegato alla presente relazione. In base a quanto ipotizzato sopra, a favore di sicurezza, si sceglie quindi di ipotizzare gli elementi della struttura in CLASSE D I UTI LI ZZO 2 ( Sit uazione in cui il legno o il prodot t o a base di legno è riparat o e non espost o agli agent i at m osferici m a in cui un elevat a umidità am bient ale può det erm inare um idificazione occasionale m a non persist ent e da ENUNI 335- 1; l um idit à del legno supera occasionalm ent e il 20% , in t ut t o o solam ent e in part e del com ponent e, perm et t endo quindi l at t acco da part e di funghi xilofagi . E possibile l at t acco di inset t i xilofagi da ENUNI 335- 2- 3). In base alla presente ipotesi, nei passi successivi, verrà verificata la correttezza della scelta dei materiali e delle scelte progettuali in merito alla durabilità. 6/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 2) Selezione della specie di legno e dei materiali derivati Si sceglie di utilizzare legno di abete, abete lamellare con incollaggio tipo 1 e pannelli lignei OSB/3 3) Determinazione della durabilità naturale da EN350-2 Prendendo in considerazione la riga n°2.1 Abete Individuiamo per le varie colonne: D URABI LI TA N ATURALE - fu ngh i durabilità naturale = 4 : materiale poco durabile riferito al comportamento del legno a contatto con il terreno. - H ylot r upe s (capricorno della casa) durabilità naturale = NRH: durame non resistente. - An obiu m - Te r m it i (tarlo dei mobili) durabilità naturale = NRH: durame non resistente. durabilità naturale = NR: non resistente. 7/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO I M PREGN ABI LI TA - Duram e impregnabilità = 2 - 3 : materiale moderatamente-poco impregnabile - Albur n o impregnabilità = 2v: materiale moderatamente impregnabile ma con variabilità molto elevata. LARGHEZZA ALBURNO - X nessuna distinzione netta tra alburno e durame da EN460; EN335-1 si individua CLASSE DI RISCHIO 2 nei confronti dei funghi xilofagi da EN460 si individua la D URABI LI TA N ATURALE (intersezione tra riga Classe di rischio 2 e colonna Classe di durabilità 4) Si individua il simbolo (0): durabilità naturale generalmente sufficiente, ma per certi utilizzi può essere raccomandato un trattamento preservante (vedi appendice A) 8/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 9/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 4) Appropriatezza della durabilità per la classe di utilizzo Visti: - la Durabilità naturale con le indicazione in Appendice A - la scarsa capacità del legno lamellare di assorbire acqua (modestamente poco impregnabile) - la posizione della struttura in legno rispetto all attacco con le fondazioni e comunque con le zone umide - le precauzioni progettuali e costruttive possiamo ritenere non necessario un eventuale trattamento preservante contro i funghi e gli insetti xilofagi. 5) Azioni pr oge t t ua li e cost r u t t ive ne i confr on t i de ll u m idit à ( fungh i xilofagi). La durabilità è garantita attraverso l utilizzo di materiali lignei ed a base di legno atti all utilizzo in classe di utilizzo 2 ovvero le gn o la m e lla r e con in colla ggio Tipo 1 (resistente alle intemperie) e pa n n e lli OSB/ 3 (uso strutturale in ambiente umido, classi di servizio 1 e 2, classe di rischio biologico 1 e 2) ed attraverso l adozione di sistemi costruttivi che mantengano gli elementi lontani da zone umide o possibili ristagni. Nella fattispecie del progetto in questione verranno utilizzate guaine impermeabili di separazione dei pannelli lignei dalle strutture in cls, unica zona di possibile ristagno di umidità. Una possibile umidità infiltrata dalla copertura sarà immediatamente visibile dalla committenza e quindi immediatamente eliminabile. 6) Azioni progettuali e costruttive nei confronti di insetti xilofagi. La durabilità è garantita attraverso la chiusura completa all accesso di insetti alle strutture portanti. L utilizzo di elementi in legno lamellare per la copertura e le pereti limita l eventuale accesso degli insetti alla sola prima lamella (3-4cm) dell elemento strutturale stesso poiché l insetto non riesce a superare lo strato di colla che unisce le varie lamelle. La scelta dei pannelli strutturali osb/3 per le strutture di parete e per la copertura, assicura che tali elementi, formati da strati intervallati di scaglie di legno (pochi millimetri) e colla, siano completamente inappetibili agli insetti del legno e quindi possano proteggere anche i telai lignei presenti all interno della parete stessa e gli elementi di copertura dal lato superiore. 10/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 5. ANALISI DEI CARICHI - Struttura in legno Carichi di copertura: CARICHI PERMANENTI NON STRUTTURALI (secondo tab. 2.6.1 del D.M. 14- 01- 2008) Guaine impermeabilizzanti 0.20 kn/mq Pannello OSB sp.22mm 0.15 kn/mq Coibentazione 0.20 kn/mq Regoli di ventilazione e/o contenimento 0.10 kn/mq Pannello OSB sp.18mm 0.13 kn/mq ------------------------------------------------------------TOTALE PERMANENTI NON STRUTTURALI 0 .7 8 kn/mq CARICHI PERMANENTI STRUTTURALI (secondo tab. 2.6.1 del D.M. 14- 01- 2008) Tavolato Abete sp.18mm Travetti 10x28cm GL24 0.12 kn/mq 0.26 kn/mq ------------------------------------------------------------0.38 kn/mq TOTALE PERMANENTI STRUTTURALI TOTALE PERMANENTI 1 .16 kn/mq Carico neve 11/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Peso parete strutturale: Coibentazione + intonaco: 0,40 kn/mq Osb sp.18: 0,13 kn/mq Telaio in legno: 0,20 kn/mq Coibentazione: 0,20 kn/mq Osb sp.18: 0,13 kn/mq Cartongesso con struttura zincata: 0,20 kn/mq -----------------------------------------------------------1,26 kn/mq Azione del vento 12/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO 6. VITA NOMINALE, CLASSE D USO E PERIODO DI RIFERIMENTO VITA NOMINALE: V N 50 3 4 CLASSE D USO: Classe II 5 PERIODO DI RIFERIMENTO AZIONE SISMICA: VR 50 6 13/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO 7. RESISTENZE DI CALCOLO Classe di servizio: 2 STRUTTURE IN LEGNO Struttura in legno Classi di durata del carico: carico neve: carico acc.: breve durata breve durata azione del vento: istantanea azione sismica: istantanea Coefficienti di modificazione Di conseguenza, secondo il DM 14-01-2008 i valori del coefficiente kmod e kdef per le classi di durata del carico e per la classe di servizio sono: 14/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Coefficienti di sicurezza dei materiali SLU Co m b in a z io n i M ,ll 1,45 M ,lm Co m b in a z io n i M fo n d a m e n t a li : 1,50 M ,osb 1,40 M ,unioni 1,50 M ,acciaio 1,25 ecce z io n a l i : 1,00 15/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Resistenze di calcolo Il valore di progetto Xd di una proprietà di resistenza deve essere calcolato come: X Xd kmod k M dove: Xk M è il valore caratteristico di una proprietà di resistenza; è il coefficiente parziale per una proprietà materiale; kmod è il coefficiente di correzione che tiene conto degli effetti della durata del carico e dell umidità. Le proprietà di rigidezza di progetto dell elemento Ed oppure Gd devono essere calcolate come: Ed Emean M Gd Gmean M dove: Emean è il valore medio del modulo di elasticità; Gmean è il valore medio del modulo di taglio. Deformazioni ( Stati Limite di Esercizio) SLE M 1,00 Per strutture consistenti di elementi, componenti e connessioni aventi lo stesso comportamento viscoelastico, e sotto l assunzione di una correlazione lineare fra le azioni e le deformazioni corrispondenti, come semplificazione del punto 2.2.3(3), la deformazione finale, uBfinB, può essere considerata come: ufin = ufin,G ufin,Q1 ufin,Qi dove: per un azione permanente, G ufin,G = uinst,G 1 kdef ufin,Q,1 = uinst,Q,1 1 ufin,Q,i = uinst,Q,i 2,1kdef 0,i 2,i kdef per l azione variabile principale, Q1 per le azioni variabili secondarie, Qi (i > 1) 16/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO 8. RELAZIONE DI CALCOLO 8.1 STRUTTURE IN LEGNO Struttura in legno Verifica Tavolato di copertura Il tavolato di copertura appoggia sui travetti. Lo schema statico è di trave su due appoggi. La sezione di riferimento, per la verifica del tavolato, è 135x18mm in legno di abete. La larghezza d influenza del carico sulle tavole in verifica è pari alla dimensione di base stessa del tavolato, e la luce massima presa in considerazione è pari a 62,5cm (interasse dei travetti). Nel seguente schema sono indicate le proprietà geometriche dell elemento in verifica, le verifiche a flessione, taglio e deformazione (Verificato se Valore <1): 17/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 8.2 NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Verifica Travetti copertura I travetti di copertura appoggiano sulle pareti strutturali esterne con schema statico di trave su due appoggi. La luce massima presa in considerazione è pari a 6,6m e la larghezza di influenza è pari a 0,625m. La sezione di riferimento è 100mm x 280mm in legno lamellare GL24. Nel seguente schema sono indicate le proprietà geometriche dell elemento in verifica, le verifiche a flessione, taglio e deformazione (Verificato se Valore <1): Vd ,tot 5,8KN 18/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 8.3 NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Verifica cordoli superiori di parete Il cordolo di parete, appoggiato ai montanti di parete, porta i carichi permanenti e accidentali della copertura. La luce massima presa in considerazione è pari a 3,25m e la larghezza d influenza è pari a 3,3m sulla copertura. La sezione in verifica è 120mm x 320mm in legno massiccio incollato (duo- trio). Nel seguente schema sono indicate le proprietà geometriche dell elemento in verifica, le verifiche a flessione, taglio e deformazione (Verificato se Valore <1): M d ,tot Td ,tot 14 KNm 17 KN 19/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO VERIFICA A TENSO/PRESSOFLESSIONE RETTA: La sollecitazione massima totale è F x = 222 Kn La trazione/compressione massima è pari a: Ft / c , 0,d M b (F / l) l 2 1 8 b (222 / 9,5) 9,5 2 1 8 6,6 40 KN Con l = lunghezza dei lati ortogonali alla direzione della forza (del rettangolo di dimensioni maggiori racchiuso dalle pareti strutturali) e b = lunghezza dei lati paralleli alla direzione della forza 20/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 8.4 NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Verifica Montanti di parete MONTANTI GENERICI DI PARETE I generici montanti di parete vengono sollecitati a flessione dall azione diretta del vento e a compressione dall azione dei carichi verticali permanenti e accidentali della copertura. I generici montanti di parete hanno interasse di parete pari a 0,625m e la luce massima presa in considerazione è pari a 3,0m con sezione di verifica 80mm x 120mm in legno massiccio incollato. Nel seguente schema sono indicate le proprietà geometriche dell elemento in verifica, le verifiche a flessione, taglio e deformazione (Verificato se Valore <1): VERIFICA A SEMPLICE FLESSIONE M d ,tot Td ,tot 0,8KNm 1,1KN N d ,carichi 4 KN 21/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO VERIFICA A PRESSOFLESSIONE VERIFICA STABILITA A PRESSOFLESSIONE 22/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO MONTANTI D ANGOLO E AI LATI DELLE APERTURE I montanti di parete presenti agli angoli e ai lati delle aperture (porte o finestre) vengono sollecitati a flessione dall azione diretta del vento agente in direzione ortogonale alla parete e a trazione o compressione da un azione ribaltante dovuta al sisma o al vento agenti in direzione parallela alla parete di appartenenza del montante (a favore di sicurezza le sollecitazioni vengono considerate in contemporanea). L azione di compressione si esplica per contatto diretto tra il montante stesso ed il cordolo ligneo ad esso sottostante. L azione di trazione viene trasportata dai montanti alle strutture sottostanti in C.A. mediante apposite piastre metalliche chiodate agli elementi in legno ed ancorate mediante tirafondi resinati alle stesse strutture in C.A. I montanti d angolo ed ai lati delle aperture di parete hanno la luce massima presa in considerazione è pari a 3,0m e larghezza di influenza sulla parete pari a 2,0m; la sezione in verifica è 160mm x 120mm. Nel seguente schema sono indicate le proprietà geometriche dell elemento in verifica, le verifiche a flessione, taglio e deformazione (Verificato se Valore <1): VERIFICA A SEMPLICE FLESSIONE M d ,tot Td ,tot 2,36 KNm 3,2 KN 23/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE N d ,carichi 21KN N d ,sis / ven 34,9 KN NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO VERIFICA A PRESSOFLESSIONE VERIFICA A TENSOFLESSIONE 24/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO VERIFICA STABILITA A PRESSOFLESSIONE N.B. i montanti d angolo o quelli ai lati delle aperture potranno essere realizzati anche componendo due montanti di 8x12cm uniti reciprocamente con viti come indicato nel particolare di progetto Unione montante- montante 25/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 8.5 NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Verifica a compressione ortogonale alle fibre del cordolo di base I cordoli di base sollecitati dall azione di compressione dei montanti hanno sezione 120x120mm. Carico max sull impronta del generico montante 80x120mm pari a N d ,carichi K C ,90 2,38 l 250 l eff 0,5 2,38 l 80 250 120 80 4 KN 0,5 2,53 Carico max sull impronta del montante ai lati delle aperture 160x120mm pari a N d ,carichi K C ,90 2,38 56 KN l 250 l eff l 0,5 2,38 160 250 200 160 0,5 1,94 26/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 8.6 NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Deformazione relativa della struttura La deformazione relativa di interpiano massima sarà: 1 1000 dr 5 come da DM 14-01-2008 p.to 7.3.7.2 1000 9. DIMENSIONAMENTO UNIONI PART.1 : Unione travetti di copertura Struttura in legno cordoli Si realizza la giunzione con scarpette metalliche Rothoblaas del tipo BSA100140 cod.PF901320. La sollecitazione di taglio massima agente sulla giunzione è pari a: Fd La ditta Rothoblaas certifica la giunzione per Rv , d 0,9 27650 1,5 16590 N > Fd Rv , k 5800 N 27650 N quindi nel nostro caso: 5800 N Tale giunzione è certificata con n°11+11 chiodi Anker 4x60mm o n°11+11 viti 5x60mm per il fissaggio della scarpetta al cordolo di parete. Il travetto verrà fissato alla scarpetta con n°2+1 chiodi Anker 4x60mm o n°2+1 viti 5x60mm. 27/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO PART.2 : Unione pannelli Osb di copertura strutture di copertura La sollecitazione di taglio massima, a metro lineare, agente sulla giunzione è pari a: Fmax, Ed 7742 N / ml (su parete X3) Si sceglie una giunzione composta da n°1 chiodo FV , Rd 2,8x80mm ogni 7cm 631,9 N considerando n°14 chiodi al metro lineare: FV , Rd ,tot 631,9 14 8846 N Fmax, Ed 28/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE PART.3 : NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Unioni Pareti Unione Montanti - Cordoli di parete La sollecitazione di taglio massima agente sulla giunzione montante generico parete è quella dovuta al vento, pari a: cordolo di FV , Ed max 1100 N per i montanti generici di parete. Si sceglie di fissare i montanti di sezione 80x120mm ai cordoli con n°2 viti Il taglio massimo resistente della singola vite 6x200mm 6mm è pari a: FV , Rd 1260 N considerando n°2 viti nei montanti generici FV , Rd ,tot 2520 N Fd 29/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO La sollecitazione di taglio massima agente sulla giunzione montante ai lati delle aperture cordolo di parete è quella dovuta al vento, pari a: FV , Ed max 3,2 N per i montanti generici di parete. Si sceglie di fissare i montanti di sezione 160x120mm ai cordoli con n°2 viti Il taglio massimo resistente della singola vite 8x200mm 8mm è pari a: FV , Rd 2169 N considerando n°2 viti nei montanti generici FV , Rd ,tot 4338 N Fd 30/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Unione montante - montate Il massimo scambio di taglio è pari a : Fmax, Ed 10600 N / ml Si sceglie di fissare reciprocamente i montanti con con n°1 vite 8x160mm Rothoblaas ogni 15cm (sfalsate lungo fibra). Il taglio massimo resistente della singola vite è pari a: FV , Rd 2169 N considerando n°6 viti/metro TV , Rd ,tot 13014 Fmax, Ed 31/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI Unione Pannelli Osb SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Strutture di parete La sollecitazione di taglio massima, ogni metro lineare, agente sui pannelli di parete è pari a: Tmax, Ed 10600 N / ml Si sceglie di fissare i pannelli OSB ai montanti ed ai cordoli con n°1 chiodo 2,8x80mm ogni 7cm di lunghezza degli elementi strutturali. Il taglio massimo resistente del singolo chiodo è pari a: Per resistere alla sollecitazione di taglio si prescrive l utilizzo di n°14 chiodi ogni metro per ognuno dei due pannelli di osb: TRd 2 14 631,9 17660 N / ml Tmax, Ed 10600 N / ml N.B. Le t di parete, in uscita dalla modellazione, risentono anche del carico verticale, in realtà i carichi verticali vengono assorbiti dai montanti e non dai pannelli OSB di parete che sono sollecitati dalle sole azioni orizzontali del vento e del sisma: si considerano quindi, per il dimensionamento e verifica dei pannelli e delle unioni di parete, le sole t derivanti dalle azioni orizzontali. 32/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI Unione Cordolo ligneo SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO cordolo in c.a. La sollecitazione di taglio massima, ogni metro lineare, agente sui cordoli di parete è pari a: Tmax, Ed 10600 N / ml Si sceglie di fissare il cordolo alla fondazione con n°1 tassello Rothoblaas SKR avvitabile 12x210mm ogni 30cm lineari di cordolo. Per la determinazione della capacità portante a taglio (sollecitazione ortogonale all asse del gambo), si utilizzano i criteri relativi al calcolo della capacità portante delle viti su legno (la capacità portante della sezione tassello-calcestruzzo risulta comunque sempre maggiore) TV , Rd 5635 N Considerando la presenza di n°3 tasselli ogni metro: TV , Rd ,tot 16905N Tmax, Ed 33/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE PART.4 : NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Unione m on t a n t e d a n golo e m on t a n t i a i la t i de lle a pe r t u r e fondazione Si realizza un ancoraggio con holdown del tipo Rothoblaas WHT440 (con rondella rigida) in modo che i pannelli di parete non tendano a ribaltare lungo il proprio piano sottoposti alle sollecitazioni orizzontali di vento e/o sisma. La sollecitazione di trazione massima agente sulla giunzione è pari a: Fmax, Ed 34900 N La ditta Rothoblaas certifica l elemento Holdown, fissato ai montanti con N°30 chiodi Ø4x60mm a.m. oppure con n°30 viti Ø5x50mm ciascuno, per un valore di: quindi R1,d R1,d 1 57900 1,5 38600 N R1,k 57900 N 38600 N Fmax, Ed 35000 N L ancoraggio alla fondazione viene realizzato con barra filettata Ø16x500mm ancorata per una profondità di 300mm nella fondazione con resina Hilti HY200. VERIFICA A TRAZIONE DELLE BARRE La resistenza a trazione di progetto è pari a: Ft , Rd M2 Ft , Ed 0,9 f tb Ares / 1,25 ; f tb M2 45216 N 400 N / mm 2 ; Ares 157mm 2 = Area del nocciolo della barra Ft , Rd VERIFICA AD ESTRAZIONE DALLA FONDAZIONE La resistenza di progetto ad estrazione della barra risulta (da manuale tecnico Hilti): N Rd ,c 0 N Rd f T f B , N f A, N f R , N ,c 21,4 2 1,05 1 1 44,94 KN Ft , Ed 34,9 KN 34/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE PART.5 : NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO Unione di continuità cordoli superiori di parete Il nastro in verifica serve per dare continuità ai cordoli superiori di parete che non potranno, per motivi di trasporto, essere continui nei lati lunghi dell edificio. La sollecitazione massima di trazione sul nastro è pari a: Fax , Ed 40 KN Si utilizzeranno n°2 nastri Rothoblaas 80x1,5mm certificati per resistere ad una trazione di Fax ,k 34 KN ovvero: Fax , Rd Per ognuno dei due nastri Fax , Rd 34 1,25 27,2 KN ciascuno, quindi: 27,2 KN > Fax , Ed ,nastro 20 KN Gli estremi di ciascun nastro metallico dovranno essere fissati agli estremi dei cordoli in legno mediante n°35 chiodi Ø4x60mm a.m. per ciascuna testa di nastro. TV , Rd 919 N Considerando n°7 file di chiodi con n°5 chiodi per ciascuna fila si ha: TV , Rd ,tot 919 7 3,93 25281N > Fax , Ed ,nastro 20 KN 35/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 10. NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE VALIDAZIONE DEL MODELLO IN LEGNO Struttura in legno Si confrontano i valori di sollecitazione in uscita dal programma di calcolo automatico con quelli calcolati attraverso un foglio di calcolo manuale che considera la distribuzione delle sollecitazioni a seconda della rigidezza a taglio delle pareti, nella combinazione di Vento in direzione Y. 36/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO MODELLO DI CALCOLO MANUALE Sollecitazione massima tagliante sulle pareti dovuta al vento agente in direzione Y TABELLA DI CONFRONTO PARETE Programma di calcolo automatico Modello di calcolo manuale FX ,V KN FX ,V KN Y1 13,4 15,1 Y2 4,7 5,6 Possiamo considerare validato il modello 37/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE 11. NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN MANUALE D USO E MANUTENZIONE LEGNO Struttura in legno Il presupposto per la corretta cura e manutenzione è il regolare controllo delle singole parti dell edificio. Il Manuale è destinato al Committente, al Direttore dei Lavori ed ai Tecnici specializzati in questa attività che dovrebbero essere chiamati dal Committente a svolgere attività di controllo negli anni successivi alla costruzione, il tutto come meglio precisato di seguito. Facendo riferimento ai particolari costruttivi esecutivi e alle schede tecniche dei prodotti impiegati, descrive le modalità corrette di intervento e stabilisce le procedure da adottare per la raccolta delle informazioni di ritorno utili ad ottimizzare il processo manutentivo nel tempo. Per il tetto, la zona di attacco con la parete e le zone di compluvio e displuvio devono essere frequentemente controllate per rilevare la presenza di infiltrazioni o macchie di umidità. Deve essere spesso verificato il funzionamento del drenaggio del tetto. Le chiusure ermetiche, così come le aperture di uscita, devono essere sottoposte annualmente a un ispezione. L accesso alle superfici esterne di un tetto può comportare il rischio di caduta e/o scivolamento, pertanto deve sempre avvenire in maniera sicura. Per gli elementi strutturali portanti è raccomandabile un controllo periodico da parte di uno specialista. Per il tetto, a bassa pendenza e racchiuso nel perimetro dell edificio, si raccomandano intervalli di ispezione precauzionale ogni 1-2 anni e controllo per eventuali intasature almeno due volte l anno. Il manto di copertura del tetto, in quanto pelle della struttura del tetto, è esposto all azione di vento, pioggia, grandine, neve, ghiaccio, forti escursioni termiche e luce solare. Le sollecitazioni provocate da questi fattori lasciano i loro segni, anche perché le variazioni dimensionali dovute alle oscillazioni termiche e/o igrometriche sono, per i diversi materiali, assai differenti tra loro. Per questo motivo sono così importanti le connessioni elastiche nelle giunzioni (compluvi, displuvi, caminetti, sfiati, abbaini ). La copertura del tetto deve perciò essere sottoposta, almeno una volta all anno, ad un controllo visivo. Soprattutto dopo violente precipitazioni, giornate molto ventose e dopo il disgelo del manto di neve, occorre verificare la presenza di danni superficiali sul tetto. Oltre a ciò, è necessario controllare se la copertura del tetto mostra segni di deterioramento o è molto sporca. Le parti deteriorate devono essere riparate rapidamente. Gli accumuli di sporco (foglie, fango, crescita di piante), che pregiudicano la funzionalità del tetto, devono essere rimossi. Deve anche essere verificata, all atto del controllo visivo annuale, la presenza di danni sui bordi e su altri punti di connessione come opere in muratura sporgenti e di eventuali infiltrazioni. Inoltre devono essere controllati i punti di giunzione con le pareti. L attenzione dovrebbe essere posta specialmente su eventuali danni da corrosione, danni localizzati sullo strato protettivo di vernice o sui rivestimenti in materia plastica o boituminosa, eventuali danni allo strato di intonaco, sporco, piante e così via. Le parti terminali del tetto (canali, condotti di deflusso) devono essere controllati annualmente insieme al rivestimento del tetto e della terrazza. Occorre fare attenzione ai danni da corrosione nelle parti metalliche che, se danneggiate, devono essere riparate o sostituite. Alcune materie plastiche tendono a diventare fragili nel tempo e perdono con ciò la loro capacità di utilizzo. Le parti deteriorate dovrebbero essere cambiate senza indugio. Il drenaggio dell acqua dal tetto deve essere controllato ogni 6 mesi. In primavera dopo lo scioglimento delle nevi ed in autunno dopo la caduta delle foglie, le grondaie devono essere interamente controllate e ripulite da foglie, sporcizia, e simili corpi estranei. Con queste misure si provvede anche a garantire un rapido scorrimento dell acqua e a limitare così la formazione di ghiaccio o l intasamento da foglie e simili. Se in inverno si dovesse formare del ghiaccio nella zona delle condutture dell acqua piovana, esso deve essere rimosso rapidamente ma con cautela, per evitare rotture da gelo nella zona del basamento dell edificio. Le cause dell indesiderata formazione di ghiaccio devono essere cercate ed eliminate con appositi provvedimenti. Canali e tubi devono essere privi di deformazioni e fessurazioni, le opere murarie esterne non devono presentare vistose colorazioni nella zona del drenaggio (danni da umidità). Tutti gli impluvi in metallo, i ganci di sicurezza e tutti gli elementi aggiuntivi della copertura, devono essere oggetto di verifica annuale per quanto riguarda la loro sicurezza, corrosione, funzionamento ed impermeabilizzazione. Nei canali possono formarsi delle sacche d acqua. In questo modo lo scolo dell acqua piovana risulta del tutto ostacolato, oppure avviene in maniera incontrollata da punti non desiderati. Questi danni devono essere riparati il più velocemente possibile. L impermeabilità e la funzionalità dei drenaggi devono essere controllate spesso. Gli elementi sporgenti e le connessioni situate in esterno nella zona del tetto sono particolarmente sollecitate da vento, neve e ghiaccio. Soprattutto in quei punti in cui l acqua può penetrare, sono inevitabili piccoli danni nel corso del tempo. E perciò necessario controllare spesso se compaiono rotture sui comignoli, sfiati o su altri punti simili. Durante il controllo visivo bisogna inoltre fare attenzione alla presenza di danni, colorazioni o efflorescenze su intonaco, muro e guarnizione. E poi da esaminare la connessione tra camino ed altri elementi e rivestimento del tetto e della terrazza. La facciata e i serramenti costituiscono l involucro esterno delle pareti. Vento, acqua e luce del sole possono provocare alterazioni del colore nelle diverse zone di una facciata. A seconda di quanto fortemente 38/39 PROGETTO DI RIORGANIZZAZIONE FUNZIONALE DELL IMPIANTO SPORTIVO A.NELLI DI OSTE. REALIZZAZI ONE NUOVI SPOGLIATOI - PROGETTO STRUTTURE IN LEGNO quest ultima è esposta alle intemperie. Le alterazioni in diversi punti possono essere molto differenti tra loro: ad esempio, le zone del basamento ed i lati più esposti sono fortemente sottoposti alle influenze del clima. A seconda del tipo di materiale impiegato per la facciata, gli effetti si manifestano in maniera molto differenziata. Le superfici delle facciate devono essere controllate annualmente, indipendentemente dal materiale di cui sono costituite. Contestualmente al controllo delle facciate, devono essere esaminati e/o ripuliti: tutte le eventuali aperture di ventilazione, la capacità funzionale dell aerazione, la rete metallica di difesa dagli insetti e, ove presente, il vespaio (o sottocantina). I locali doccia dovranno essere giornalmente ben aerati in modo che l alta percentuale di umidità non crei formazione di muffe o funghi xilofagi sulle pareti e sulla copertura. Detti locali potranno anche essere controsoffittati e tamponati con un adatto sistema che impedisca una forte presenza di umidità sulle strutture lignee, comunque sarà necessaria sempre una quotidiana aerazione dei locali. A questo scopo potrebbe essere preso in considerazione anche un sistema automatico di areazione dei locali. PROGRAMMA DI MANUTENZIONE OGNI ANNO Ispezione visiva per accertare che non ci siano dissesti che comportano infiltrazioni d acqua e/o condensazione di vapore. I punti da controllare con particolare attenzione sono i seguenti: le zone di appoggio delle pareti, la parte bassa del rivestimento (interno ed esterno). Ispezione dei pozzetti di drenaggio e dell impianto di smaltimento per accertare che le modalità di funzionamento siano corrette, che non ci siano ostruzioni, perdite od altri fattori che possano comportare un cattivo funzionamento. Ispezione visiva per accertare che non ci siano parti rotte o pericolose. I punti da controllare con particolare attenzione sono i seguenti: corretta chiusura di porte e finestre, infiltrazione d acqua sulla parte bassa delle strutture ed eventualmente la presenza di spifferi nei serramenti. Ispezione visiva per accertare che non ci siano dissesti che comportano infiltrazioni d acqua e/o condensazione di vapore. Controllo di eventuali infiltrazioni d acqua ed umidità in particolare nei locali docce e nei bagni. DOPO IL PRIMO ANNO DI ESERCIZIO E POI OGNI 20-25 ANNI Ispezione visiva e strumentale da parte di un tecnico specializzato in diagnostica delle strutture lignee, per accertare e documentare che: 1) la struttura sia utilizzata in accordo alle specifiche di progetto e le condizioni ambientali rispettino le ipotesi progettuali. In particolare tale accertamento dovrà verificare che le azioni permanenti e, per quanto possibile, quelle accidentali rispettino quanto previsto in sede di valutazione progettuale; 2) non siano presenti segni di degrado nelle membrature più sollecitate (in senso meccanico e/o come rischio di attacco biotico) 3) il serraggio dei bulloni e viti sia corretto; 4) lo stato di conservazione della copertura e delle pareti siano corretti. 39/39 Dieses Dokument wurde mit Win2PDF, erhaeltlich unter http://www.win2pdf.com/ch Die unregistrierte Version von Win2PDF darf nur zu nicht-kommerziellen Zwecken und zur Evaluation eingesetzt werden.
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