In occasione delle celebrazioni per il 90° anniversario della morte di Giacomo Puccini, riprende vita, sotto le dita dei grandi pianisti contemporanei, il pianoforte originale appartenuto al Maestro, su cui compose la Turandot. La prestigiosa cornice del Teatro del Giglio ospiterà una serie di concerti esclusivi: 28/11/2014 – Aldo Ciccolini - Teatro del Giglio, h.21,00 Recital pianistico del Maestro Aldo Ciccolini, da oltre cinquant’anni un riferimento assoluto in campo internazionale, uno dei veri, rari grandi maestri del pianoforte. Programma: Puccini, Debussy, Grieg, Castelnuovo-Tedesco. 29/11/2014 – Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova - Teatro del Giglio, h.21,00 L’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova presenterà alcune partiture inedite di Giacomo Puccini, recentemente riportate alle luce. 30/11/2014 – Ramin Bahrami - Teatro del Giglio, ore 17,00 Recital pianistico di Ramin Bahrami, giovane rivelazione mondiale, insuperabile nell’interpretazione del repertorio bachiano. Programma: J.S.Bach - Partita n. 1 in si b maggiore, BWV 825, J.S.Bach - Variazioni Goldberg BWV 988 Tutti i concerti avranno luogo presso il prestigioso Teatro del Giglio di Lucca. I carnet di biglietti riservati alle Aziende, da utilizzare per i propri migliori clienti o collaboratori, prevedono i migliori posti a teatro e posizioni di assoluto prestigio: Abbonamento Platea, Palchi Centrali 3 concerti Concerto del 28/11 Concerto del 29/11 Concerto del 30/11 € 70 INFO: Tel. 0171.699600 – [email protected] – BIGLIETTERIA: Teatro del Giglio, Piazza del Giglio, 13-15 Lucca, tel. 0583.465320 Biglietteria on line: Teatro del Giglio- http://www.teatrodelgiglio.it/it/biglietteria/ L’abbonamento NON è nominativo, e si compone di un carnet di tre biglietti utilizzabili anche separatamente. ALDO CICCOLINI A più di 80 anni Aldo Ciccolini è uno dei rari, grandi maestri del pianoforte che percorre instancabilmente le strade della carriera mondiale, fedele a tutta una vita posta sotto il segno del movimento. Cresciuto in una famiglia originaria di Parma e della Sardegna, è nato a Napoli dove ha studiato pianoforte e direzione d'orchestra. Eredita, dai professori con cui ha studiato, gli insegnamenti di Ferruccio Busoni e di Franz Liszt. La carriera di enfant prodige non gli impedisce di recarsi a Parigi per partecipare e vincere il Concorso Marguerite LongJacques/Thibaud edizione 1949. Il successo folgorante che la Francia gli tributa libera la passione di Ciccolini per la musica francese, della quale diventa il più ardente difensore nel mondo intero (basterebbe citare la prima integrale di Erik Satie, Ravel e naturalmente l’integrale Debussy). Ha collaborato con Furtwängler, Ansermet, Cluytens, Mitropoulos, Münch, Maazel, Kleiber, Prêtre, Ceccato, Gavazzeni, Martinon, Monteux, Plasson e tanti altri, senza dimenticare Elisabeth Schwarzkopf alla quale era legato da una ammirazione molto esclusiva. Autore di oltre 100 incisioni per EMI- Pathè Marconi e altre case case discografiche, ha contribuito a far conoscere opere poco note ( Déodat de Séverac, Massenet, Chabrier) o ingiustamente dimenticate ( Sonate di Schubert e di Scarlatti, Années de Pélerinage e Armonie poetiche e religiose di Liszt, opere di compositori spagnoli) Ha inoltre inciso l'integrale delle Sonate di Mozart. Il 1990 vede la pubblicazione della nuova versione di Armonie poetiche e religiose di Liszt, nel 1992 l’integrale Debussy e poi quella delle Sonate di Beethoven. Le registrazioni di Janacek e Schumann, nel 2002, e dei Notturni di Chopin nel 2003 sono premiate con il Diapason D’Or. Il CD dedicate all’integrale delle Pièces Lyriques di Grieg con lo Choc de la Musique 2005. Accademico di Santa Cecilia, Officier de la Légion d'Honneur e de l'Ordre National du Mérite, Commandeur des Arts et Lettres, Prix Edison de l'Académie Charles Cros, Premio della National Academy of Recordings Arts negli USA, tre volte Gran Prix du Disque in Francia e Medaglia d'Oro all'Arte ed alla Cultura ricevuta dal Presidente della Repubblica Italiana, Ciccolini ha adottato la nazionalità francese nel 1971. L’anno successivo accetta la cattedra al Conservatoire National Supérieur de Musique a Parigi, scoprendo così una vocazione di pedagogo alla quale non ha mai rinunciato. Nemico di ogni concessione ai gusti del giorno, insensibile ai giochi mediatici, Ciccolini considera l’arte musicale come una missione. L’originalità, sovente visionaria, del suo repertorio, l’alchimia delle sue più intime ricerche gli hanno a lungo impedito di svelare la sua interpretazione dei grandi compositori, Da molti anni ormai si concede al pubblico e si rivela come uno dei più grandi messaggeri del genio della musica. RAMIN BAHRAMI Ramin Bahrami è considerato uno tra i più interessanti interpreti bachiani viventi a livello internazionale. “Un mago del suono, un poeta della tastiera… artista straordinario che ha il coraggio di affrontare Bach su una via veramente personale…” secondo il Leipziger Volkszeitung. La ricerca interpretativa del pianista iraniano è attualmente rivolta alla monumentale produzione tastieristica di Johann Sebastian Bach, che Bahrami affronta con il rispetto e la sensibilità cosmopolita della quale è intrisa la sua cultura e la sua formazione. Le influenze tedesche, russe, turche e naturalmente persiane che hanno caratterizzato la sua infanzia, gli permettono di accostarsi alla musica di Bach esaltandone il senso di universalità che la caratterizza. Nato a Teheran, Bahrami dopo la rivoluzione politica del suo Paese trova rifugio in Italia, dove può studiare il pianoforte e diplomarsi con Piero Rattalino al Conservatorio “G. Verdi” di Milano. Approfondisce gli studi all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola e con Wolfgang Bloser alla Hochschule für Musik di Stoccarda. Si perfeziona con Alexis Weissenberg, Charles Rosen, András Schiff, Robert Levin e in particolare con Rosalyn Tureck, l’artista che più di altri ha contribuito a far conoscere la modernità dell’opera pianistica di Bach attraverso i suoi studi e le sue esecuzioni Ramin Bahrami è stato insignito del Premio “Città di Piacenza–Giuseppe Verdi” dedicato ai grandi protagonisti della scena musicale, riconoscimento assegnato prima di lui a Riccardo Muti, Josè Cura, Leo Nucci e Pier Luigi Pizzi. Ramin Bahrami incide esclusivamente per Decca-Universal. La sua discografia comprende le Variazioni Goldberg (2004), le 7 Partite (2005), l’Arte della Fuga (2007), la raccolta "Ramin Bahrami plays Bach" (2009), comprendente anche una selezione di esecuzioni dal vivo, le Suite Francesi (2010). Il disco con i cinque concerti per tastiera di J. S. Bach, registrato a Lipsia con Riccardo Chailly alla guida della Gewandhausorchester, uscito per Decca nel giugno 2011, ha meritato le 5 stelle del mensile Amadeus. In novembre 2012 è uscito il suo primo libro edito Mondadori “ Come Bach mi ha salvato la vita”, inoltre è uscito l’ultimo cofanetto DECCA “Amare Bach” un doppio CD con tutte le sue registrazioni più famose del Maestro Ramin Bahrami. In dicembre 2012 il debutto al Teatro alla Scala di Milano, serata a favore del Museo Diocesano di Milano, dedicata alla memoria del Cardinale Carlo Maria Martini. Recentemente ha suonato nella sala S. Cecilia in un concerto/evento organizzato dall’Accademia e l’Associazione Onlus Insè in memoria della grande Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la medicina. Dopo il grande successo avuto in occasione della premiazione di Paulo Coelho voluta dalla casa editrice Bompiani presso il Duomo di Milano con l’esecuzione delle Variazioni Goldberg, è uscito il nuovo CD di Ramin Bahrami con le Varizioni a 2 e 3 voci di J.S. Bach e alcune rarità mai incise ad oggi
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