Untitled - Il Risveglio

23/11/2014
Arancine di riso e carne senza glutine
Ricette cucina Marettimara e Siciliana
Arancine di riso e carne senza glutine
Ricette senza glutine
Dettagli ricetta
( 0 Valutazione ) La Arancine di riso e carne
di Maria Teresa Ingarsia
L'arancino (in siciliano arancinu o arancina) è una specialità della cucina siciliana. Come tale, è stata
ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del
Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf) con il nome di "arancini di riso".
Si tratta di una palla o di un cono di riso impanato e fritto, del diametro di 8­10 cm, farcito generalmente con
ragù, mozzarella e piselli o prosciutto cotto e formaggio. Il nome deriva dalla forma originale e dal colore
dorato tipico, che ricordano un'arancia, ma va detto che nella parte orientale dell'isola gli arancini hanno più
spesso una forma conica.
Le origini dell'arancino sono molto discusse. Essendo un prodotto popolare risulta difficile trovare un
riferimento di qualche tipo su fonti storiche che possano chiarire con esattezza quali le origini e quali i
processi che hanno portato al prodotto odierno con tutte le sue varianti. Tendenzialmente, poiché nelle ricette
tradizionali è presente come costante l'uso dello zafferano, diversi autori ne hanno supposta una origine alto­
medioevale, in particolare legato al periodo della dominazione musulmana, epoca in cui sarebbe stato
introdotto nell'isola l'usanza di consumare riso e zafferano condito con erbe e carne. L'invenzione della
panatura nella tradizione a sua volta viene spesso fatta risalire alla corte di Federico II, quando si cercava un
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Arancine di riso e carne senza glutine
modo per recare con sé la pietanza in viaggi e battute di caccia. La panatura croccante, infatti, assicurava
un'ottima conservazione del riso e del condimento, oltre ad una migliore trasportabilità. Può darsi quindi che,
inizialmente, l'arancino si sia caratterizzato come cibo da asporto, possibilmente anche per il lavoro in
campagna.
La prima documentazione scritta che parli esplicitamente dell'arancinu è il Dizionario siciliano­italiano di
Giuseppe Biundi, il quale testimonia la presenza di "una vivanda dolce di riso fatta alla forma della
melarancia". Questo dato può indurre a credere che l'arancino nascesse come dolce, presumibilmente
durante le festività luciane, e solo in seguito divenisse una pietanza salata. In effetti pare che i primi acquisti
di uno degli elementi tipici costituenti l'arancino salato, il pomodoro, siano datati al 1852, cinque anni prima
l'edizione del Biundi: la diffusione di tale ortaggio e il suo uso massiccio nella gastronomia siciliana si deve
ipotizzare sia successiva a tale data e ­ verosimilmente ­ nel 1857 non era ancora divenuto parte
dell'arancino.
Sulla origine della versione dolce pure permangono notevoli dubbi: l'accostamento con Santa Lucia e i
prodotti tipici legati ai suoi festeggiamenti apre diverse possibilità di interpretazione. A Siracusa, secondo la
tradizione, nel 1646 approdò una nave carica di grano che pose fine ad una grave carestia, evento ricordato
con la creazione della cuccìa, un prodotto a base di chicchi di grano non macinato, miele e ricotta. Non è
impensabile quindi che le prime arancini dolci siano una versione da trasporto della stessa cuccìa. In merito
al legame tra i due prodotti e i festeggiamenti luciani, ancora oggi il 13 dicembre di ogni anno, è tradizione
palermitana, ma anche trapanese, festeggiare il giorno di Santa Lucia, in cui ci si astiene dal consumare cibi
a base di farina, mangiando arancini (di ogni tipo, forma e dimensione) e cuccìa.
La diffusione di questo prodotto nel mondo si deve inizialmente al fenomeno della emigrazione di siciliani
all'estero, che fondarono rosticcerie nei luoghi in cui si stabilirono portando con sé i prodotti regionali. Un
secondo fenomeno è dovuto alla creazione di rosticcerie di qualità in Italia e all'estero da parte di cuochi
affermati e imprenditori siciliani.
lista degli ingredienti
Per il riso: 1,300 kg di riso superfino arboreo (oggi si può reperire quello adatto per arancine e sformati). Con queste dosi
si ottengono circa venti arancine. Tre litri circa di brodo di carne o vegetale (io uso Brodo Granulare Gusto
Ricco che è senza glutine)
Per il ragù di carne: 600 grammi tritato di carne di manzo
1 cipolla
700 grammi passata di pomodoro
Olio extra vergine d’olive
Sale e pepe q.b.
Per l'impanatura e farcitura: Pane grattugiato q.b. (io uso le fette biscottate
Schär macinate)
2 mozzarelle 250 gr circa tagliate a dadini
100 gr. Parmigiano http://www.marettimari.it/ricette­senza­glutine/25­arancine­di­riso­e­carne­gf.html?tmpl=component&print=1&layout=print&newportion=&page=
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2 uova intere per il riso e 4/5 intere per l'impanatura
Olio per friggere q.b. (io uso olio di mais)
Preparazione
Procedimento:
Preparare il risotto circa dodici ore prima di realizzare le arancine (deve essere freddo, perché per la buona
riuscita delle arancine l’impasto deve essere abbastanza duro e appiccicoso). Preparare il brodo portarlo in
ebollizione e mettere il riso. Lasciare cuocere, aggiustare di sale, a fine cottura, scolarlo per bene e lasciarlo
raffreddare 12 ore. Passato il tempo aggiungere il parmigiano e l2 uova intere, mescolare bene con l'aggiunta
di qualche mestolo di sugo per colorare il riso e mettere da parte.
Prepariamo il ragù:
Soffriggere in un tegame la cipolla con l’olio. Aggiungere il tritato farlo rosolare a fuoco vivace, facendo
attenzione a sgranarlo bene con un cucchiaio di legno. Unire sale, pepe e passata di pomodoro (il ragù, alla
fine deve risultare denso, quasi asciutto). Confezioniamo le arancine:
Prendere una cucchiaiata di riso e metterla sul palmo della mano in modo da formare un incavo dove
metteremo un cucchiaio di ragù e, al centro, 3 cubetti di mozzarella. Prendere un’altra cucchiaiata di riso e
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ricoprire molto bene il ragù, facendo attenzione a non farlo fuoriuscire. Formare l’arancina stringendo questo
composto con le mani in modo da compattarlo. Passare a pangrattato sempre compattando l’arancina, poi
passarlo nelle uova battute e di nuovo nel pangrattato stringendolo con le mani in modo da compattarlo e
mettere da parte. Procedere fin quando si esauriscono gli ingredienti.
In abbondante olio bollente friggere le arancine fin quando non saranno ben dorate (il risultato migliore si
ottiene con una friggitrice).
Video girato a Ceriale (SV) nella casa al mare durante le vacanze nel mese di agosto 2007
Dettagli ricetta
Regione Stato
Italy
Costo ricetta
Senza Glutine
Sì
Tempo di
2 ore 30 minuti
preparazione
Grado di difficoltà Hard
Da voi letta
3351
Note
Scarica la ricetta nei downloads QUI
Powered by Gary´s Cookbook V 4.4.1
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