Vi siete mai chiesti perché una storia di successo debba sempre nascere da notti insonni, ansie e tanto tanto stress? Forse il gusto della vittoria non sarebbe tale se non fosse direttamente proporzionale ai litri di bile prodotti? Quello che segue è realmente accaduto…. e non una volta sola… Nettuno Solutions s.r.l. Viale Renato Serra, 6 20148 Milano www.nettunosolutions.com [email protected] tel 081 7500463 | fax 081 7502728 La prima cosa che viene in mente quando si inizia un progetto è il perché i non “addetti ai lavori” relegano ai software i poteri della lampada di Aladino. Ovvero perchè costruire o modificare un software dovrebbe essere qualcosa di automa-gi-co! Ogni storia avvincente inizia sempre con una telefonata…nel ns. caso dall’altra parte c’è l’ufficio acquisti. “Ci siete? Siete pronti? Si parte!” ….tu-tu…tu-tu….(ha riattaccato) Da un lato sei al settimo cielo per il nuovo contratto, dall’altro cadi in depressione quando dai un occhio al calendario e ti rendi conto che in effetti dai primi contatti sono passati 4 mesi e che rispetto alla data di startup che ti avevano dato (e che ovviamente non è cambiata) mancano pochi ... pochissimi giorni. Reprimi nel sangue le richieste dei tuoi sviluppatori, convocati all’istante in seduta plenaria con webex da qualsiasi luogo raggiungibile dal wifi, che vorrebbero i soliti 2 anni uomo o in alternativa 200 pag di specifiche. (200 anche a me sembrano troppe….ma tra 200 ed il nulla, vi prego troviamo un compromesso). La prima cosa che fai contatti l’”Utente” ovvero il capo del Credito, il deus ex machina del recupero, colui che con la sola imposizione delle mani è in grado di farsi pagare 85 rate arretrate, e che nelle successive settimane sentirai più di tutti i preferiti del tuo telefono messi insieme. L’Utente (da ora in poi per gli amici Dott. LU) alleato fedele per portare a casa l’obiettivo, da subito confessa la sua avversione con i sistemi software. Dott. LU di contro ha esperienza di settore e disegna la sua “desiderata”, ti mostra il progetto pilota sviluppato con excel e postit….e non nasconde il suo orgoglio nel dire che ha fatto tutto lui dedicandoci “più o meno mezza giornata” (a Lu piace scherzare). Ciò detto non resta che iniziare a sudare freddo. La prima cosa che pensi è….”Siamo fuori tempo limite per installare il sistema all’interno di un’organizzazione del genere, occorre passare troppo livelli di integrazione, tecnici e formali…arriviamo prima a Fort Knox”. Unica soluzione…[email protected] va in Cloud…tempo zero…così possiamo dedicarci ai primi veri scogli…. scambio dati ed autenticazione con i sistemi interni…. brrrrrivido (più che scogli, gli iceberg che affondarono il Titanic). Nota storica : la soluzione Cloud da provvisoria è da subito diventata definitiva con standing ovation di Ufficio Acquisti, ma soprattutto di IT, sollevato dalla manutenzione di un'ulteriore procedura nonché dell’helpdesk nei riguardi di LU e co. e delle agenzie di collection. Dopo settimane di duro lavoro nutrendosi solo di pizze fredde e sfogliatelle calde, finalmente arriva il giorno dell’esordio. Il battesimo di recuper@ è dovuto passare per la prova più difficile, ovvero essere digerito, anche se per pochi click, da orde di utenti “costretti” a decidere chi tenere e chi buttare giù dalla torre tra oltre 10.000 dei loro clienti (la famosa avocazione, primo step operativo del processo di collection). Passata l’ansia da prestazione ed il brindisi di rito, nei mesi successivi ci si dedica ad implementare e configurare le fantasie più recondite (operative si badi bene) di Dott. LU e co. in una partita a ping pong tra richieste spiazzanti e risposte vincenti (meno male che c’è il Workflow Designer!!!). Dott. LU poco avezzo alla tecnologia ma molto esperto del business, ha capito bene il funzionamento del giocattolo e pensa di buttare nell’arena svariate agenzie di collection su un certo numero di fasi di lavorazione. Altri momenti di panico: “Incassi si/incasso no, tempo reale o differita, esiti codificati o poemi danteschi?” e dopo, con gli ultimi arrivati: “Accedo/non accedo, incasso c’è ma non si vede, colonna 7 o colonna 13?” A questo punto Dott. LU deve necessariamente stabilire dei criteri con cui suddividere le pratiche tra i vari outsourcer, altrimenti andiamo tutti al manicomio o ad insegnare Excel avanzato alla NASA: “Dobbiamo creare pacchetti omogenei di capitale affidato”… “Dobbiamo creare pacchetti omogenei di capitale affidato che abbiano più o meno lo stesso numero di pratiche”… “Dobbiamo creare pacchetti omogenei di capitale affidato, che abbiano più o meno lo stesso numero di pratiche dove posizioni distinte dello stesso debitore siano affidate alla stessa agenzia.”… “Dobbiamo creare pacchetti omogenei di capitale affidato, che abbiano più o meno lo stesso numero di pratiche dove posizioni distinte ma dello stesso debitore siano affidate alla stessa agenzia e se in precedenti campagne erano già state lavorate con successo da un’agenzia continuino ad essere affidate a questa.” “Tutto qui?!” “Si certo,… anzi No, dimenticavo…se una posizione viene riproposta in campagne consecutive e nessuno ha il coraggio di buttarla giù dalla famosa torre dobbiamo buttarla giù noi in automatico.” “… e visto che ci siamo ….posso fare una simulazione di queste “semplici” regole prima di affidare?” Ma certo …..Dott. LU vai sereno… Superate le prime campagne, quando finalmente tutto sembra tranquillo….ecco di nuovo il telefono…ma ahime non è l’ufficio acquisti che ti propone un premio, no…è lui, il mitico Dott. LU…disperato perché DT, AD, CDA e tante altre sigle incomprensibili gli hanno chiesto la cosa che fa più figo ai piani alti: “i super report mega-direzionali”. Questa volta sei tu a tranquillizzarlo (pensa un po’), LU vuoi l’oustanding o il rischio complessivo? L’aging viaggiante o quello consolidato? Per campagna o per agenzia? Per territorio o per prodotto? Poi dimmi a chi e quando mandarli. Tutto ciò per la gioia del copia-incollatore designato fino a quel momento a recuperare i dati manualmente dal sistema. E visto che ci siamo, Dott. LU che ne diresti di estendere i ritorni da recuper@ al vs. sistema interno…si lo so …abbiamo bisogno di IT, ma una volta ogni tanto non fa male… il “must” è la possibilità in [email protected] di associare stati di processo multipli su ciascuna posizione, quindi in questo modo possiamo ridefinire le successive campagne di affido (escludendo, ad esempio, le posizioni passate in sofferenza o riproposte in campagne consecutive) nonché fornire indicatori precisi sullo stato delle posizioni per eventuali azioni interne. Dott. LU decide di monitorare i processi di maggior interesse per la sua operatività definendo la matrice delle combinazioni di stati significativi e sparando alert e notifiche in giro per la sua organizzazione. Ultima, ma solo per il momento, mirabolante avventura per Dott. LU ed il suo videogame preferito.
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