Protocollo d’intesa per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati. Il Protocollo d’intesa elaborato nella città di Napoli rappresenta la prima esperienza in Italia con cui tutte le istituzioni e organizzazioni non governative interessate trovano un accordo sulle modalità pratiche per poter dare effettiva applicazione al Protocollo Ascone. Il “Protocollo per l’accertamento dell’età dei minori secondo il modello dell’Approccio multidimensionale” (c.d. Protocollo Ascone) redatto nel 2009 dal Gruppo Tecnico interistituzionale istituito presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, tenendo conto del parere del Consiglio Superiore della Sanità del 25 febbraio 2009, pur non essendo ancora formalmente adottato in Italia, rappresenta un fondamentale riferimento riguardo alle procedure per l’accertamento dell’età, stabilendo alcuni principi fondamentali tra cui: l’esigenza di una valutazione multidisciplinare, svolta da un pediatra, che integri la valutazione della maturazione ossea e l’esame fisico; l’individuazione del metodo TannerWhitehouse 3 (TW3) come il metodo di analisi dell’rx mano-polso che presenta minor variabilità; l’esigenza che sia indicato il margine di errore sul referto; il principio della presunzione della minore età in caso di dubbio; l’esigenza di prevedere, nel percorso di accertamento, un colloquio da svolgersi con il presunto minore, nel rispetto del diritto alla partecipazione del minore di cui all’art. 12 della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza; il ricorso, in via prioritaria, a strutture sanitarie pubbliche dotate di personale in possesso di competenze adeguate. I firmatari del Protocollo d’intesa napoletano si impegnano ad effettuare i necessari esami tesi all’accertamento dell’età in una unica struttura ospedaliera, munita delle necessarie competenza. Quest’ultima si obbliga ad applicare il Protocollo Ascone. Infine, vengono concordate alcune garanzie aggiuntive per i minori stranieri, così da prevedere espressamente la consegna del referto anche ai soggetti direttamente interessati e da escludere l’uso di esami radiografici ogni qualvolta possa esserci un dubbio su un ipotetico stato di gravidanza. Allo stesso tempo, i firmatari stabiliscono una specifica tempistica per l’effettuazione dell’esame, tale da garantire le esigenze di celerità dell’apparato giudiziario e al contempo quelle di approfondimento delle strutture mediche. Napoli, 11 novembre 13 Cooperativa sociale Dedalus Comunicato stampa Mercoledi 13 novembre 2013 – ore 11.00 Sala Convegni - Centro Giustizia Minorile Viale Colli Aminei 44 – Napoli Cerimonia di sottoscrizione del Protocollo d’intesa per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati. I minori stranieri non accompagnati si trovano molto spesso sul territorio nazionale privi di documenti di identità, con conseguente difficoltà da parte delle Forze dell’Ordine o dell’Autorità Giudiziaria di poterne verificare l’età anagrafica, nei casi di accertamento della responsabilità penale o civile e ai fini del reinserimento sociale. Con queste finalità, numerosi enti ed istituzioni, quali il Tribunale dei Minori, la Procura Minori di Napoli, la Procura Generale della Repubblica, le Forze dell’Ordine cittadine e provinciali, la Questura di Napoli, il Giudice Tutelare, il Comune di Napoli, l’AORN Santobono, la Cooperativa sociale Dedalus, l’Unicef, ecc. ed altri, hanno dato vita ad un Tavolo tecnico presso il Centro Giustizia Minorile della Campania per condividere criticità, problematiche ed esperienze in tale ambito. Il percorso, iniziato due anni fa, è giunto a conclusione nel mese di settembre 2013, con la definizione del Protocollo d’intesa sperimentale sull’accertamento dell’età dei Minori Stranieri Non Accompagnati (MSNA) che sarà sottoscritto Mercoledì 13 novembre 2013, alle ore 11.00, presso la Sala Convegni del Centro Giustizia Minorile della Campania. La firma del protocollo, che rappresenta la prima esperienza italiana in tale ambito, parte, quindi, dalla necessità di promuovere la tutela dei diritti dei minori stranieri accolti sul territorio e nello stesso tempo, prevenire forme di irregolarità, marginalità o devianza dei giovani e piccoli migranti e favorire, di conseguenza, la loro sicurezza, nonché quella di tutti i cittadini. Tra i firmatari, il Sindaco del Comune di Napoli, On Luigi De Magistris, i Procuratori della Repubblica, rispettivamente presso la Corte d’appello del Tribunale, il Tribunale di Napoli, il Tribunale per i Minorenni di Napoli, dott. Vittorio Martusciello, dott. Giovanni Colangelo, dott. Roberto Gentile, il Direttore del Centro Giustizia Minorile della Campania, dott. Giuseppe Centomani, la Direttrice dell’A.O.R.N. Santobono Pausilipon, dott.ssa Anna Maria Minicucci, i vertici delle Forze dell’Ordine locali, tra cui il dott. Luigi Merolla, per la Questura di Napoli, Col. t. ISSMI Marco Minicucci, per il Comando provinciale dei Carabinieri di Napoli, il Generale B. Salvatore Tatta, per il Comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, il dott. Attilio Auricchio, per la Polizia Municipale di Napoli; firmeranno inoltre la dott.ssa Elena de Filippo, per la Cooperativa sociale Dedalus, l’Avv. Mario Covelli, per l’Associazione La Bacchetta magica, l’Avv. Stefania Pisciotta, per la Croce Rossa Italiana – Comitato Regionale della Campania e la Dott.ssa Margherita Dini Ciacci, per l’Unicef Campania. Per informazioni: Cooperativa sociale Dedalus – www.coopdedalus.it 081 7877333 – 348 7257326 – 333 9937599
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