Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Prot. 125 PROPOSTA DI ADOZIONE VARIANTE PARZIALE AL PRG VIGENTE DEL COMUNE DI BUSANA, AI SENSI DELL'ART. 15 DELLA L.R. 47/78 E S.M.I. CONCERNENTE LA MODIFICA DI UN’AREA IN PARTE DESTINATA A ZONA TURISTICA ALBERGHIERA DI COMPLETAMENTO E RISTRUTTURAZIONE E IN PARTE A “ZONA OMOGENEA “G” DESTINATA A VERDE PUBBLICO URBANO E DI QUARTIERE” SOGGETTA A PIANO PARTICOLAREGGIATO DI INZIATIVA PUBBLICA IN LOCALITA’ CERVAREZZA TERME IN COMUNE DI BUSANA. ing. Laura Felici Progettista geom. Gianfranco Azzolini Responsabile del Procedimento geom. Chiara Poletti Collaboratore Tecnico Pagina 1 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Busana, 22 gennaio 2014 Indice: Premessa 1. Relazione illustrativa 2. Inquadramento geografico, urbanistico e normativo Carta Tecnica Regionale Documentazione fotografica Cartografia Catastale 3.Inquadramento Urbanistico Territoriale Cartografia degli strumenti sovraordinati e Aree di Tutela (PAI – PTCP – DECRETO GALASSO) Strumenti Urbanistici Comunali (PRG vigente e PSC adottato) 4. Proposta di Variante Parziale al PRG: Cartografia e N.T.A. – Stato Futuro a seguito della Variante; ALLEGATI: RAPPORTO PRELIMINARE per la verifica di assoggettabilità alla Valutazione Ambientale Strategica ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii (V.A.S). RELAZIONE GEOLOGICA E SISMICA. Pagina 2 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Premessa Il presente documento ha per oggetto la valutazione e proposta di una variante parziale al vigente Piano Regolatore Generale (PRG), in parte frutto di puntuali istanze presentate da soggetti privati, e più precisamente: - in data 09/04/2011, in atti al n. 528 di protocollo generale, presentata dai sig. Luciano e Domenico Correggi, proprietari dei terreni posti in località Cervarezza Terme e distinti al N.C.T. del Comune di Busana, al foglio 7, particelle n. 607 e 608 di complessivi mq. 1014, richiedendo una destinazione urbanistica a “Zona di Completamento” che il vigente P.R.G. destina in parte a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A. e in parte a “Zona Omogenea “G” destinata a Verde Pubblico Urbano e di Quartiere” di cui all’art. 22.1delle N.T.A.; - in data 09/06/2011 n. 710 di protocollo generale, presentata dal sig. Roberto Pighini in qualità di L.R. della Società PR Immobiliare di Pighini Roberto e C. S.A.S”, proprietaria dei terreni posti in località Cervarezza Terme e distinti al N.C.T. del Comune di Busana, al foglio 7, particelle n. 609, 610, 955 di complessivi mq. 2.958, per una destinazione urbanistica a “Zona Residenziale a Comparto d’intervento diretto” che il vigente P.R.G. destina in parte a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A. e in parte a “Zona Omogenea “G” destinata a Verde Pubblico Urbano e di Quartiere” di cui all’art. 22.1delle N.T.A. 1. RELAZIONE ILLUSTRATIVA La Regione Emilia Romagna, in attuazione dei principi di sussidiarietà e in conformità alle Leggi nazionali disciplina con la L.R. 24 marzo 2000, n. 20 la tutela e l’uso del territorio, sostituendo la precedente L.R. 07 dicembre 1978, n. 47. Il Piano Regolatore Generale (P.R.G.) rappresenta uno strumento importante per l’Amministrazione Comunale e per la Cittadinanza. In tale contesto si delineano i principi fondamentali per la tutela e l’uso del territorio, caratterizzando gli scopi e le strategie al fine di soddisfare le esigenze territoriali ed urbane. Il Comune di Busana è dotato di un P.R.G. vigente redatto ai sensi della Legge Regionale 47/78, approvato dalla Regione Emilia Romagna in data 07/03/1995 con deliberazione di Giunta Regionale n. 689, e di Piano Strutturale Comunale Adottato dall’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano in data 21/12/2007 con Deliberazione n. 33. In data 17/06/2010 con D.C. n. 124 la Provincia di Reggio Emilia approva il nuovo P.T.C.P., quale strumento di pianificazione che definisce l'assetto del territorio, sede di raccordo e verifica delle politiche settoriali e strumento di indirizzo e coordinamento per la pianificazione urbanistica comunale. Il territorio comunale di Busana si sviluppa su una fascia altimetrica che va dai 500m del fiume Secchia ai 1727 mt del monte Ventasso, per la maggior parte coperto da territorio agricolo; la qualità ambientale è elemento che assume un valore di risorsa strategica dell’area appenninica e che la distingue rispetto al resto del territorio provinciale. Gli insediamenti urbani prevalenti quali Busana e Cervarezza Terme, situati ai piedi del Monte Ventasso a circa 1.000 s.l.m., sono localizzati in stretta relazione con le principali infrastrutture viarie (S.S. n. 63 e n. S.P.18). La Frazione di Cervarezza Terme è la principale località turistica territoriale. Pagina 3 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Uno dei principi fondamentali dell’amministrazione è quello di conservare e valorizzare l’ambiente in uno scenario compatibile con lo sviluppo urbanistico ricercando i migliori risultati in ordine alla dotazione di servizi e di infrastrutture, sempre nell’ottica dello sviluppo sostenibile. Nel pieno rispetto degli indirizzi generali e fondativi posti alla base del Piano vigente, si ritiene di indirizzare la propria attenzione amministrativa alla programmazione urbanistica del proprio territorio anche rispetto alle esigenze espresse dai singoli cittadini, e dalle nuove opportunità economiche che si presentano se queste risultano sostanzialmente compatibili con l’impianto del PRG ancorché richiedano limitati adeguamenti dello strumento urbanistico vigente. Sulla base delle suddette premesse ed in osservanza dei pareri di cui all’art. 49 del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli Enti Locali”, si intende attivare la presente variante predisposta nell’ottica di una corretta anticipazione della futura disciplina urbanistica comunale, per garantire la necessaria coerenza della Variante con i contenuti del nuovo P.S.C.. La proposta di variante attuale è redatta secondo i disposti dell’art. 15 della L.R. n. 47/78 successivamente modificata ed integra dall’art. 41 della L.R. 24 marzo 2000, n. 20, nell’ottica, come anzidetto, di una corretta anticipazione della futura disciplina urbanistica comunale, garantendo coerenza con i contenuti del nuovo P.S.C.. Si ritiene opportuno precisare a tal proposito che le modificazioni che si intendono assumere con la presente variante, non contrastano le previsioni contenute nel sopracitato strumento urbanistico adottato, attualmente in itinere. 2. INQUADRAMENTO GEOGRAFICO, URBANISTICO E NORMATIVO Il terreno oggetto della presente riguarda la trasformazione di un’ area destinata in parte a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A. e in parte a Zona Omogenea “G” destinata a Verde Pubblico Urbano e di Quartiere” di cui all’art. 22.1 delle N.T.A. attuabile mediante Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica, in “ZONA RESIDENZIALE A "COMPARTO D'INTERVENTO DIRETTO" di cui all’art. 20.4 delle N.T.A.. Pagina 4 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ L’ambito d’intervento oggetto della presente è un area libera posta nell’Abitato di Cervarezza Terme a valle di via Pagani Mentore. BUSANA (RE) LOCALITA’ CERVAREZZA TERME Pagina 5 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ CARTA TECNICA REGIONALE Comune di Busana (RE) Località Cervarezza Terme, Via Pagani Mentore AREA INTERESSATA SCATTO 2 SCATTO 3 SCATTO 1 DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA - Punti di scatto dell’area Scatto 1 AREA INTERESSATA Pagina 6 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Scatto 2 AREA INTERESSATA Scatto 3 AREA INTERESSATA Pagina 7 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ L’area ubicata in loc. Cervarezza Terme, via Pagani Mentore è catastalmente identificata dai seguenti mappali: Fg. 7 mappale n. 955 seminativo cl. 1 sup. mq 663 – R.D. € 1,85 R.A. € 1,20 destinato a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A.; Fg. 7 mappale n. 607 seminativo cl. 1 sup. mq 420 – R.D. € 1,17 R.A. € 0,76 destinato a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A. Fg. 7 mappale n. 608 seminativo cl. 1 sup. mq 594 - R.D. € 1,66 R.A. € 1,07 destinato in parte a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A. e in parte a Zona Omogenea “G” destinata a Verde Pubblico Urbano e di Quartiere” di cui all’art. 22.1delle N.T.A. Fg. 7 mappale n. 609 seminativo cl. 1 sup. mq 1155 – R.D. € 3,22 R.A. € 2,09 destinato in parte a “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione di cui all’art. 21.7 delle N.T.A. e in parte a Zona Omogenea “G” destinata a Verde Pubblico Urbano e di Quartiere” di cui all’art. 22.1delle N.T.A. Per un totale di mq. 3.972,00 di superficie. CARTOGRAFIA CATASTALE – ESTRATTO DI MAPPA FG. 7 AREA OGGETTO D’INTERVENTO Pagina 8 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. INQUADRAMENTO URBANISTICO VINCOLI PIANO STRALCIO PER L’ASSETTO IDROGEOLOGICO (Tav. P6 del P.T.C.P.) La cartografia di cui infra evidenzia che l’area oggetto della presente ricade in Frana quiescente – Fq (art. 57 N.T.A. del P.T.C.P.) Nelle Norme Tecniche di Attuazione dello strumento sovraordinato per tali aree si intendono i corpi di frana (a2) che non hanno dato segni di attività indicativamente negli ultimi trent’anni, compresi i relativi coronamenti, e per le quali il fenomeno può essere riattivato dalle sue cause originali, compresi gli scivolamenti di blocchi. A tal proposito l’amministrazione comunale ha incaricato competente tecnico a svolgere approfonditi studi ed indagini (si veda la Relazione Geologica e sismica allegata in calce). LEGENDA: Fa (a1) AREA INTERESSATA Fq (a2) Pagina 9 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ L’estratto cartografico di seguito riportato individua “i fiumi, torrenti e i corsi d’acqua classificabili pubblici ai sensi del testo unico sulle acque dell’11 dicembre 1933, n. 1775 e le rispettive ripe per una fascia di 150 metri ciascuna” assoggettati a tutela di cui all'art. 142 comma c) del D.Lgs. 42/2004 già ricompresi al D.M. 21/09/1984 (DECRETO GALASSO) – Dichiarazione di Notevole interesse pubblico dei territori costieri, dei territori contermini ai laghi, dei fiumi, dei torrenti, dei corsi d’acqua, delle montagne, dei ghiacciai, dei circhi glaciali, dei parchi, delle riserve, dei boschi, delle foreste, delle aree assegnate alle Università agrarie e delle zone gravate da usi civici. N. Ordine 27 – Denominazione: Rio La Vena – Dallo sbocco al ponte della ruotabile presso Cervarezza CERVAREZZA TERME Pagina 10 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Nella recente CARTA DEI BENI PAESAGGISTICI DEL TERRITORIO PROVINCIALE P.T.C.P.) Sono individuate le aree tutelate per legge (art. 142 D.Lgs 42/2004) Fiumi, torrenti e corsi d’acqua iscritti nell’elenco delle acque pubbliche (lett. C) viene infatti identificato il Rio la Vena con il n. 27 (tav. P4 del Pagina 11 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Come si evince dalle cartografie sotto riportate, l’area di che trattasi non è gravata né da Tutela Paesistica di interesse paesaggistico ambientale ne da Vincolo forestale boschivo TUTELA PAESAGGISTICA TAV. P5A DEL P.T.C.P. LEGENDA: ZONA BIANCA ZONA DI PARTICOLARE INTERESSE PAESAGGISTICO AMBIENTALE (ART. 42 N.T.A.) CARTOGRAFIA DEL VINCOLO FORESTALE BOSCHIVO tav. P5b del P.T.C.P. Pagina 12 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ STRUMENTI URBANISTICI COMUNALI - IL P.R.G. VIGENTE E IL P.S.C. ADOTTATO Il Comune di Busana è dotato di P.R.G. vigente redatto ai sensi della Legge Regionale n. 47/78, approvato dalla Regione Emilia Romagna in data 07/03/1995 con deliberazione di Giunta Regionale n. 689 e di P.S.C. Adottato dall’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano in data 21/12/2007 con Deliberazione n. 33, ai sensi della Legge Regionale n. 20/2000. Fino all’approvazione del P.S.C. adottato è consentito, ai sensi dell’art. 41, comma 2°, lettera b), della Legge Regionale 24/03/2000, n° 20 “Disciplina generale sulla tutela e l’uso del territorio” testo attuale, approvare varianti al P.R.G. come stabilito dai commi 4° e 7° dell’art. 15 della Legge Regionale 07/12/1978, n° 47 “Tutela ed uso del territorio”; L’art. 15, comma 4°, lettera c), della Legge Regionale 07/12/1978, n° 47 “Tutela ed uso del territorio” testo attuale, disciplina l’approvazione delle varianti al P.R.G. nel modo seguente: 4. Sono approvate dal Consiglio Comunale, con le procedure di cui all’art. 21, integrate da quanto disposto dal comma 5°, le varianti al P.R.G. relative a: c)-La modifica delle previsioni del P.R.G. vigente, a condizione che dette varianti: 1) Non prevedano, nell’arco della validità del piano, incrementi complessivi della nuova capacità insediativa o incrementi delle zone omogenee “D” maggiori del 6%, (avendo il Comune di Busana un numero di abitanti inferiore a 30.000) garantendo il rispetto delle dotazioni di standards urbanistici previsti dalla Legge Regionale e compatibile con i piani sovraordinati; 2) Non riguardino zone sottoposte a tutela, ai sensi dell’art. 33 della Legge Regionale 07/12/1978, n° 47 “Tutela ed uso del territorio” testo attuale; 3) Non ineriscano alla disciplina particolareggiata per la zona omogenea “A”, di cui all’art. 35, comma 5° della medesima L.R., salvo che per la ridefinizione delle unità minime d’intervento e la modifica delle destinazioni d’uso che non abbiano incidenza sugli standards urbanistici di aree per servizi pubblici; E’ opportuno precisare che le modifiche che si intendono assumere con la presente variante non contrastano le previsioni contenute nei sopracitati provvedimenti urbanistici. Pagina 13 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IL PIANO REGOLATORE VIGENTE TAV. 10 – ZONNIZZAZIONE NORD La destinazione urbanistica viene attribuita dallo strumento urbanistico generale, le cui previsioni hanno vigore a tempo indeterminato. L’area oggetto della presente variante è ricompresa all’interno di una più vasta area a Nord dell’Abitato di Cervarezza Terme attuabile mediante piano particolareggiato di iniziativa pubblica che al suo interno si articola in varie destinazioni quali “Zona Turistico - Alberghiera di completamento e ristrutturazione”, “zone omogenee “G” destinate a verde pubblico e di quartiere”, “Zona per impianti termali e strutture complementari” e “Zone Omogenee “G” destinate a parco attrezzato”, parcheggi e strade. In particolare risulta essere marginale nel suo complesso posto sul lato sud, immediatamente a ridosso della viabilità comunale esistente, interessando in parte la sola area a “Zona Turistico - Alberghiera di completamento e ristrutturazione” e minimamente l’area a “zone omogenee “G” destinate a verde pubblico e di quartiere”; La distribuzione disegnata nella tavola di PRG è indicativa e simboleggia esclusivamente le caratteristiche composite dell’intervento. Pertanto le indicazioni grafiche della tavola non costituiscono, all’interno dei comparti, limite di zona. Il comparto consiste in un’intera unità omogenea, ossia un aggregato di aree tra loro confinanti, rappresentato per dare vita ad un complesso edilizio di carattere unitario. Ad oggi l’area territoriale soggetta a piano particolareggiato di espansione volto ad ospitare un Centro Termale e strutture complementari quali alberghi termali, residenze turistiche, cliniche ed attrezzature, attività commerciali al dettaglio, risulta non essere stato attuato. Attuazione in nessun modo prevedibile nella naturale vita del PRG vigente e tantomeno in futuri strumenti urbanistici, così come confermato dall’adottato PSC che ne stralcia in toto l’intero piano particolareggiato prevedendo esclusivamente una minima edificazione abitativa sul lato sud a ridosso della comunale viabilità. Di seguito si riporta estratto della tav. di PRG dell’area oggetto della presente Pagina 14 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ESTRATTO DEL PRG - TAV. 10 – ZONNIZZAZIONE NORD AREA INTERESSATA “Zona Turistica Alberghiera di Completamento e Ristrutturazione” 21.7 delle N.T.A. “Zona Omogenea “G” destinata a Verde Pubblico Urbano e di Quartiere”. 22.1 delle N.T.A. Attuabile mediante Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica Pagina 15 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La ZONA TURISTICO-ALBERGHIERA DI COMPLETAMENTO E DI RISTRUTTURAZIONE (art. 21.7) stabilisce che: 1) Tale zona comprende aree di limitata estensione attualmente destinate o che il P.R.G. destina a strutture ricettive di tipo alberghiero e a strutture di ristorazione. 2) Tale zona è destinata esclusivamente a strutture ricettive quali alberghi, pensioni e strutture assimilabili quali case-albergo di tipo turistico, secondo le disposizioni di cui alla Legge Regionale n° 42 del 30/11/1981 e successive modifiche e integrazioni in materia di classificazione delle strutture ricettive. Tale zona è inoltre destinata a strutture di ristorazione quali ristoranti e pizzerie che occupino almeno il 60% della Su esistente o prevista. 3) Gli interventi consentiti sono quelli di cui all'Art. 18 delle presenti Norme da attuarsi per intervento diretto. 4) Indici e prescrizioni: Sm = superficie minima di intervento = mq 600 salvo interventi sull'esistente in cui Sf = Sm; - Uf = 0,5 mq/mq Sf; - H max = 2 piani fuori terra oltre al sottotetto abitabile; - parcheggi di U1 = vedi Art. 5 delle presenti Norme; - parcheggi inerenti le costruzioni = vedi Art. 6 delle presenti Norme. 5) Negli interventi di ristrutturazione di edifici esistenti è ammesso l'ampliamento fino ad un massimo del 20% della Su esistente, a condizione che sia soddisfatto il fabbisogno di parcheggio. 6) Dovrà essere garantita una superficie scoperta a verde ovvero pavimentata con materiali filtranti (o non totalmente impermeabilizzanti) pari ad almeno il 50% della Sf; in tale percentuale possono essere compresi i parcheggi di uso pubblico. 7) Nel caso di destinazione a strutture di ristorazione per una superficie > 60% della Su, sia nel caso di nuovo intervento che di ristrutturazione (con oppure senza ampliamento) la superficie di parcheggio di uso pubblico sarà pari a mq 60/100 mq Su; in tale caso, non sarà necessario il parcheggio inerente la costruzione, di cui all'Art. 6 delle presenti Norme. Nel caso di interventi situati all'interno delle "Zone omogenee A", il parcheggio di uso pubblico potrà, a giudizio del Sindaco, previo parere della Commissione Edilizia, essere monetizzato, qualora nelle vicinanze sia disponibile una congrua superficie di parcheggi pubblici. 8) Nel caso specifico di intervento di ristrutturazione di strutture originariamente destinate ad attività molitoria, l'intervento dovrà prevedere il restauro e risanamento non solo dell'edificio ma anche dell'impiantistica (ruote, macine, canali di adduzione, tramogge, etc.), valorizzandone la testimonianza di archeologia industriale, ferme restando le possibilità di destinazione a struttura di ristorazione. 9) Nel caso di modifica di destinazione d'uso dovranno essere reperiti gli standards di seguito riportati: Parcheggi Pubblici = 40 mq/100 mq Verde Pubblico = 60 mq/100 mq 10) Nel fabbricato esistente adibito ad albergo e strutture ricettive posto in Cervarezza Terme, denominato “Hotel Ilton”, è previsto al Primo e Secondo piano sotto strada, oltre agli usi indicati al punto 2) del presente articolo, l’uso per strutture socio-assistenziali (comunità alloggio). (3) Pagina 16 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ La ZONA OMOGENEA "G" PER VERDE PUBBLICO URBANO E DI QUARTIERE (art. 22.1) stabilisce che: 1) Tale zona coincide con le aree del P.R.G. già utilizzate per parchi pubblici e con quelle riservate alla formazione del sistema dei parchi urbani e di quartiere nel rispetto dello standard minimo prescritto al punto c) della lettera A) dell'Art. 46 della Legge Regionale 47/78 modificata e ciò sia al fine del recupero dei fabbisogni arretrati inerenti le aree già insediate, sia al fine del reperimento delle aree a verde pubblico di quartiere o di complesso insediativo relative ai nuovi comparti di espansione residenziale o produttiva. 2) In tale zona sono consentiti unicamente interventi sul suolo atti a mantenere, potenziare e qualificare i parchi pubblici esistenti e a realizzarne di nuovi nel rispetto delle indicazioni zonali del P.R.G. A tale fine è richiesta nelle aree in argomento la piantumazione del verde, la sistemazione e l'inerbimento delle aree libere o la loro attrezzatura con viali, panchine, giochi amovibili, pubblica illuminazione ed arredo urbano, la creazione delle necessarie aree da riservare a parcheggio pubblico, conformemente ai progetti esecutivi approvati in sede di convenzionamento degli interventi con i privati, ovvero predisposti con progetto specifico dal comune. 3) Nelle aree destinate a verde pubblico urbano o di quartiere è inibita l'attività edificatoria fatta eccezione per l'eventuale recupero di strutture edificate esistenti fattibile solo se finalizzato all'uso pubblico dei contenitori e se operato secondo le forme del restauro e del risanamento conservativo, del ripristino tipologico o della ristrutturazione edilizia di cui ai punti a), b), c), e d) dell'Art. 18, da applicarsi in base alla classificazione tipologica degli edifici riportata sulle tavole di P.R.G. 4) Nella zona di cui al presente Articolo è di norma vietata anche la localizzazione di chioschi, edicole ed altre strutture private, anche se a titolo precario , a meno che le stesse non siano assentite dal Consiglio Comunale attraverso apposito atto deliberativo. In ogni caso, le strutture in argomento non potranno avere superficie coperta superiore a 100 mq ed altezza massima superiore a m. 3,50. Pagina 17 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ IL PIANO STRUTTURALE COMUNALE ADOTTATO A seguito della L.R. 24 marzo 2000, n. 20 in materia di pianificazione associata, l’Unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano ha intrapreso un percorso di revisione dei vigenti strumenti urbanistici comunali (PRG), affidando l’incarico per la redazione del PSC e del RUE per i Comuni di Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto. L’unione dei Comuni dell’Alto Appennino Reggiano ha avviato l’elaborazione del PSC nei primi anni del 2000. Il PSC dell’Unione per i Comuni di Busana, Collagna, Ramiseto e Ligonchio è stato adottato alla fine del 2007, poi pubblicato e trasmesso alla Provincia di Reggio Emilia per l’approvazione ed attualmente ancora in itinere. Per quanto sopra appare evidente che il PSC dell’Unione, si è formato ed è stato adottato prima dell’adozione e definitiva approvazione del PTCP della Provincia di Reggio Emilia, a tal proposito la stessa Unione ha indetto un nuovo Bando per la rielaborazione di tale strumento. ESTRATTO DI PSC ADOTTATO – TAV. B_CERVAREZZA NORD LEGENDA Aree Urbanizzabili per funzioni prevalentemente residenziali di nuova previsione Art. 25 N.T.A. Pagina 18 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ ART. 25 AREE URBANIZZABILI PER FUNZIONI PREVALENTEMENTE RESIDENZIALI DI NUOVA PREVISIONE (A12) 1 DEFINIZIONE Gli ambiti A12 comprendono le parti del territorio destinate alla realizzazione dei nuovi insediamenti residenziali, per rispondere alla domanda espressa o potenziale delle comunità insediate. 2 MODALITA’ DI ATTUAZIONE Gli ambiti A12 sono soggetti a POC e alle prescrizioni riportate nelle Schede d’Ambito e Schede di Valutazione di Sostenibilità allegate al PSC.. Nelle more della formazione del POC, gli interventi sul patrimonio edilizio esistente nell'ambito del perimetro degli ambiti A12, sono soggetti ad intervento diretto. Il POC individua, all’interno degli ambiti A12, i nuovi insediamenti residenziali da attuare nel proprio arco temporale di attuazione, assoggettandoli a piano urbanistico attuativo (PUA). L’individuazione dei nuovi insediamenti residenziali da attivare nel POC può coinvolgere in tutto o in parte gli ambiti perimetrati dal PSC, assegnando all’ambito selezionato, per quota di spettanza, gli obblighi alla realizzazione di eventuali opere infrastrutturali e di mitigazione acustica stabilite dalle presenti norme del PSC ovvero dal POC o dal RUE. Il POC può collegare le aree classificate A12, con tutte o parte delle aree previste per Dotazioni territoriali, di cui ai precedenti Artt. 22, 23 e 24. 3 USI AMMESSI Le destinazioni d’uso ammesse negli ambiti A12 sono le seguenti: - usi principali (non inferiori al 60% della superficie utile): U.1 Residenza - usi secondari (non superiori al 40% della superficie utile): U.2 Attività ricettive U.3 Residenza collettiva U.4 Esercizi commerciali di vicinato U.7 Pubblici esercizi U.10 Locali per lo spettacolo U.11 Piccoli uffici e studi professionali U.12 Attività terziarie e direzionali U.13a Artigianato di servizio e produttivo compatibile con l’uso residenziale U.19 Attività di rimessaggio veicoli U.20 Attrezzature di interesse comune U.21 Attrezzature sportive U.24 Attrezzature politico-amministrative e sedi istituzionali U.28 Attrezzature socio-sanitarie U.29 Attrezzature culturali. Pagina 19 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Scheda d’ambito CNR_02 Pagina 20 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Pagina 21 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Pagina 22 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Pagina 23 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 4 PROPOSTA DI VARIANTE PARZIALE AL P.R.G. VIGENTE Le norme tecniche di attuazione dello strumento vigente, all’art. 20.4 disciplinano la “Zona residenziale a comparto d’intervento diretto” nel seguente modo: 1) Tali zone coincidono con parti di espansione urbana di limitate dimensioni per le quali viene fornito nel P.R.G. lo schema planovolumetrico. Esse riguardano i centri urbani di Busana, Marmoreto, Nismozza nelle parti che, per essere adiacenti ai "centri storici" e per essere di limitata estensione e capacità insediativa, meritano particolare attenzione ai fini di un coordinamento tipologico e planovolumetrico con i "centri storici" stessi. 2) Tali zone sono disciplinate, oltre che dalle presenti Norme, dalle indicazioni planimetriche e dimensionali della Tav. 13 allegata ("schemi planovolumetrici allegati") con riferimento al solo "Comparto di intervento C.D.3" di Busana. 3) Nella TAV. 13 sono fissati i seguenti dati: a) volume edificabile previsto; b) n° alloggi; c) profili delle edificazioni previste; d) ingombri planimetrici delle edificazioni previste; e) ubicazione delle autorimesse collettive; f) percorsi pubblici pedonali; g) passaggi pubblici attraverso gli edifici previsti; h) "piazze" pedonali; i) ubicazione delle autorimesse private e relativi accessi; l) tipologia dei fabbricati previsti; m) materiali costruttivi dei parametri esterni, dei serramenti esterni, delle coperture dei fabbricati previsti e delle pavimentazioni degli spazi pubblici. Di tali elementi sono vincolanti in sede attuativa quelli indicati con le lettere a), c), d), e), f), g), h), i), m). Per quanto riguarda in particolare gli elementi di cui alle lettere c), d), e) la TAV. 13 fissa il limite della flessibilità entro cui può articolarsi la progettazione esecutiva dei fabbricati. Gli elementi indicati con le lettere b), l) sono da considerarsi indicativi, in quanto suscettibili di modificazioni in sede di progettazione esecutiva. 4) Prima del rilascio delle concessioni edilizie per la realizzazione dei fabbricati l'Amministrazione Comunale ovvero, su autorizzazione della stessa concessa dal Consiglio Comunale a seguito di specifica richiesta, i soggetti attuatori dovranno: a) predisporre i progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione primaria; b) predisporre i progetti esecutivi delle pavimentazioni degli spazi pedonali e pubblici e di tutti gli elementi di arredo urbano. L'Amministrazione Comunale dovrà convenzionare coi soggetti attuatori la realizzazione delle opere di cui ai punti a) e b) precedenti, nonché i tempi delle rispettive realizzazioni. Pagina 24 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ SCHEDA N° 3 St (5) N° MQ. VOLUME UTILE RESIDENZ. EDIFICAB. MC. ABITANT I TEORICI (6) Sf MQ. STRADE E PEDON. MQ. PARCH. PUBBL. U1 MQ. VERDE PUBBLICO O PIAZZE MQ. AREE DI CESSIONE MQ. N° C.D.1.A CERVAREZZA (3) 7.000 5.000 17 (1)4.8 50 (3) 250 900 500 2 550 450 350 C.D.2.A TALADA 2.300 2.300 9 (1)1.6 00 (3) 115 (2)506 621 + STRADE C.D.2.B TALADA 8.000 6.000 23 5.600 (3) 180 1.200 1.400 + STRADE (4) 2.504 2.855 10 (1)1.9 77 (3) 88 262 330 + STRADE (4) 1.236 1.410 5 (1)99 7 (3) 43 129 162 + STRADE 1.600 1.824 7 (1) 1.263 (3) 56 120 210 + STRADE 3.300 3.300 13 (1)2.3 00 (3) 100 540 640 + STRADE 5.530 2.626 10 (1)3.8 42 (3) 131 (2)843 975 + STRADE C.D.1.C C.D.3.A BUSANA (3) (4) C.D.3C BUSANA (4) C.D.3.B BUSANA (4) (3) C.D.4 MARMORETO C.D.5 NISMOZZA (3) NOTE: (1) (2) (3) (4) (5) (6) 1.000 2.150 350 Superficie indicativa derivante dalla differenza tra St e U1 + verde pubblico o piazze. Da monetizzare. Come da progetto di C.D. Oggetto di schema dettagliato (Tav. 13). Superficie indicativa da verificare in sede di presentazione del progetto di C.D. 1 abitante teorico = 259 MC. Prendendo atto della difficoltà oggettiva nell’attuare la previsione dello strumento urbanistico preventivo a cui è sottoposta l’area oggetto della presente, tanto per le diverse necessità dei singoli soggetti attuatori, quanto per il momento di grande imbarazzo delle attività economiche in genere, l’obbiettivo primario di questa variante al PRG è quello di scorporare l’area catastalmente censita al NCT al Fg. N. 7 mappali nn. 955, 607, 608, 609, 610 della superficie di mq. 3.972,00, trasformandola a “Zona residenziale a comparto d’intervento diretto” in modo da accogliere l’istanza avanzata dai privati proprietari delle aree interessate. Il comparto consiste in un’intera unità omogenea, ossia un aggregato di aree tra loro confinanti, rappresentato per dare vita ad un complesso edilizio di carattere unitario. Con la presente proposta di variante si prevede quindi di stralciare l’area di che trattasi ora attuabile mediante Piano Particolareggiato di Iniziativa Pubblica e destinata in parte a “Zona Turistico Alberghiera di completamento e ristrutturazione” e in parte a “Zone Omogenee “G” destinate a verde pubblico e di quartiere”, trasformandola in “Zona residenziale a comparto d’intervento diretto” di cui all’art. 20.4 sopra riportato, fissando i seguenti indici urbanistici: Pagina 25 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ “C.D.6 CERVAREZZA” St (5) N° MQ. VOLUME UTILE RESIDEN Z. EDIFICAB. MC. H. Max Edifi ci Mt. 1.588,00 7,00 N. ALLO GGI MAX Sf MQ. STRADE E PEDON. MQ. PARCH . PUBBL. U1 MQ. VERDE PUBBLICO O PIAZZE MQ. (3) 75,00 100,00 AREE DI CESSI ONE MQ. C.D.6 CERVAREZZA (3) 3.972,0 0 NOTE: (1) (2) (3) (4) (5) (6) Superficie indicativa derivante dalla differenza tra St e U1 + verde pubblico o piazze. Da monetizzare. Come da progetto di C.D. Oggetto di schema dettagliato (Tav. 13). Superficie indicativa da verificare in sede di presentazione del progetto di C.D. 1 abitante teorico = 259 MC. 6 3.797,00 (1) 175,00 STRALCIO DI PRG MODIFICATO A SEGUITO DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AREA INTERESSATA Pagina 26 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Tale comparto “C.D.6 CERVAREZZA” potrà essere suddiviso in due sub-comparti, attuabili anche in momenti diversi: C.D.6 CERVAREZZA SUB. A: superficie complessiva di mq 2.958,00 C.D.6 CERVAREZZA SUB. B: superficie complessiva mq 1.014,00 STRALCIO DI PRG INDIVIDUAZIONE DEI SUB-AMBITI DEL COMPARTO MODIFICATO A SEGUITO DELLA PROPOSTA DI VARIANTE AREA INTERESSATA LEGENDA “ZONA RESIDENZIALE A COMPARTO D’INTERVENTO DIRETTO” (Art. 20.4 delle NTA) Pagina 27 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Fissando i seguenti indici urbanistici: N° St (5) VOLUME UTILE RESIDENZ. EDIFICAB. MC. H. Max Edifi ci Mt. N. ALLO GGI MAX 2.958 1.318,00 7,00 5 1.014 270,00 7,00 1 MQ. C.D.6 CERVAREZZA SUB A (3) C.D.6 CERVAREZZA SUB B (3) NOTE: (1) (2) (3) (4) (5) (6) STR ADE E PED ON. MQ. PARCH . PUBBL. U1 MQ. VERDE PUBBLICO O PIAZZE MQ. 2.793,00 (1) (3) 65,00 100,00 165,00 1.000,00 (1) (3) 15,00 0 15,00 Sf MQ. AREE DI CESSIONE MQ. Superficie indicativa derivante dalla differenza tra St e U1 + verde pubblico o piazze. Da monetizzare. Come da progetto di C.D. Oggetto di schema dettagliato (Tav. 13). Superficie indicativa da verificare in sede di presentazione del progetto di C.D. 1 abitante teorico = 259 MC. Inoltre si stabilisce che - La parte scoperta permeabile sui lotti dovrà essere in misura non inferiore al 30% - L'attuazione delle aree di trasformazione tramite "sub-comparti" sarà ammissibile, purché siano rispettate le seguenti condizioni: Qualora le aree dei sub-comparti presentino opere di urbanizzazione primaria (strade, piazze e parcheggi, verde pubblico), o porzioni di esse, funzionali ad ambedue gli interventi, è consentita l'attuazione di tali opere anche dell'area non direttamente coinvolta, previo accordo tra i soggetti attuatori/proprietari dalla realizzazione delle stesse, purché rimangano invariate le capacità edificatorie di entrambe le aree di trasformazione. L'applicazione di questa modalità, pertanto, non deve modificare i contenuti, i parametri e gli indici urbanistici ed edilizi sopra riportati, ma deve intendersi solo come opzione, disciplinata da una convenzione, che anticipi la realizzazione di opere di urbanizzazione comunque prescrittive. Le opere di urbanizzazione di cui sopra, dovranno essere completamente finite nei termini stabiliti nella convenzione attuativa e garantito l'uso pubblico. Le caratteristiche tecniche delle strade e dei parcheggi dovranno essere corredati dalla relativa segnaletica verticale ed orizzontale in conformità al D.Lgs. 285/92 e s.m.i. e dal relativo Regolamento di attuazione. Il rilascio del permesso di costruire relativo agli edifici previsti dal comparto e/o dai sub-comparti potrà avvenire, previo il rispetto delle norme di tutela paesaggistico ambientale di cui al D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., ad avvenuta approvazione del progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione secondo quanto stabilito dalla convenzione attuativa. Il contributo di costruzione dovuto in relazione agli interventi edilizi da realizzarsi nel comparto e/o nei sub-comparti, sarà calcolato e corrisposto in conformità alla disciplina vigente al momento del rilascio dei relativi permessi di costruire. Contemporaneamente alle fasi di progettazione edilizia e successiva edificazione dovrà essere previsto uno specifico studio del verde, incrementando le mitigazioni sia sul fronte strada che lungo il bordo perimetrale dell’intera area, mediante l’analisi della qualità e della vulnerabilità visiva del paesaggio. Per eventuali alberature e siepi arbustive si dovranno utilizzare essenze autoctone. Oltre che all'osservanza delle indicazioni contenute nella presente relazione e nei grafici riportati, si rimanda alle norme contenute nel Regolamento Edilizio Comunale e alle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore. Pagina 28 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ - Prescrizioni per le finiture esterne degli edifici: Gli edifici dovranno essere costruiti con tecnologie costruttive adeguate ed assicurare il rispetto della vigente legislazione urbanistica in materia di ambiente, risparmio energetico, riduzione del rischio sismico, protezione dal rumore e superamento delle barriere architettoniche adottando finiture esterne quali prevedano muri perimetrali in pietra locale con parti in c.a. e/o intonaco civile, ovvero muratura il laterizio intonacato al civile con tinteggio a calce o silicati, e colori tenui, manti di copertura in coppi in laterizio tipo coppo vecchio, grondaie e pluviali in rame, infissi in legno in acciaio verniciato. A conseguenza di ciò l’art. 20.4 “ZONA RESIDENZIALE A COMPARTO D’INTERVENTO DIRETTO” e la relativa scheda n. 3 delle NTA del PRG vigente, varia nel seguente modo: 1) Tali zone coincidono con parti di espansione urbana di limitate dimensioni per le quali viene fornito nel P.R.G. lo schema planovolumetrico. Esse riguardano i centri urbani di Busana, Marmoreto, Nismozza nelle parti che, per essere adiacenti ai "centri storici" e per essere di limitata estensione e capacità insediativa, meritano particolare attenzione ai fini di un coordinamento tipologico e planovolumetrico con i "centri storici" stessi. 2) Tali zone sono disciplinate, oltre che dalle presenti Norme, dalle indicazioni planimetriche e dimensionali della Tav. 13 allegata ("schemi planovolumetrici allegati") con riferimento al solo "Comparto di intervento C.D.3" di Busana. 3) Nella TAV. 13 sono fissati i seguenti dati: a) volume edificabile previsto; b) n° alloggi; c) profili delle edificazioni previste; d) ingombri planimetrici delle edificazioni previste; e) ubicazione delle autorimesse collettive; f) percorsi pubblici pedonali; g) passaggi pubblici attraverso gli edifici previsti; h) "piazze" pedonali; i) ubicazione delle autorimesse private e relativi accessi; l) tipologia dei fabbricati previsti; m) materiali costruttivi dei parametri esterni, dei serramenti esterni, delle coperture dei fabbricati previsti e delle pavimentazioni degli spazi pubblici. Di tali elementi sono vincolanti in sede attuativa quelli indicati con le lettere a), c), d), e), f), g), h), i), m). Per quanto riguarda in particolare gli elementi di cui alle lettere c), d), e) la TAV. 13 fissa il limite della flessibilità entro cui può articolarsi la progettazione esecutiva dei fabbricati. Gli elementi indicati con le lettere b), l) sono da considerarsi indicativi, in quanto suscettibili di modificazioni in sede di progettazione esecutiva. 4) Prima del rilascio delle concessioni edilizie per la realizzazione dei fabbricati l'Amministrazione Comunale ovvero, su autorizzazione della stessa concessa dal Consiglio Comunale a seguito di specifica richiesta, i soggetti attuatori dovranno: a) predisporre i progetti esecutivi delle opere di urbanizzazione primaria; b) predisporre i progetti esecutivi delle pavimentazioni degli spazi pedonali e pubblici e di tutti gli elementi di arredo urbano. L'Amministrazione Comunale dovrà convenzionare coi soggetti attuatori la realizzazione delle opere di cui ai punti a) e b) precedenti, nonché i tempi delle rispettive realizzazioni. Pagina 29 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ Scheda n. 3 St (5) N° MQ. VOLUME UTILE RESIDEN Z. EDIFICAB. MC. ABITAN TI TEORIC I (6) Sf MQ. STRADE E PEDON. MQ. PARCH. PUBBL. U1 MQ. VERDE PUBBLICO O PIAZZE MQ. AREE DI CESSIONE MQ. 1.000 2.150 N° C.D.1.A CERVAREZZA( 3) 7.000 5.000 17 (1)4. 850 (3) 250 900 500 2 550 450 350 C.D.2.A TALADA 2.300 2.300 9 (1)1. 600 (3) 115 (2)506 621 + STRADE C.D.2.B TALADA 8.000 6.000 23 5.60 0 (3) 180 1.200 1.400 + STRADE 2.504 2.855 10 (1)1. 977 (3) 88 262 330 + STRADE C.D.3C BUSANA (4) (4) 1.236 1.410 5 (1)99 7 (3) 43 129 162 + STRADE C.D.3.B BUSANA (4) (3) 1.600 1.824 7 (3) 56 120 210 + STRADE C.D.4 MARMORETO 3.300 3.300 13 (3) 100 540 640 + STRADE C.D.5 NISMOZZA (3) 5.530 2.626 10 (1)3. 842 (3) 131 (2)843 975 + STRADE C.D.6 CERVAREZZA (3) 3.972 1.588 7 (1) 3797 (3) 75 100 175 C.D.1.C C.D.3.A BUSANA (4) (3) (4) NOTE: (1) (2) (3) (4) (5) (6) (1) 1.26 3 (1)2. 300 350 Superficie indicativa derivante dalla differenza tra St e U1 + verde pubblico o piazze. Da monetizzare. Come da progetto di C.D. Oggetto di schema dettagliato (Tav. 13). Superficie indicativa da verificare in sede di presentazione del progetto di C.D. 1 abitante teorico = 259 MC. Pagina 30 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 5) Con riferimento al solo "Comparto di intervento C.D. 6 CERVAREZZA possibilità di Attuazione mediante Sub-Comparti nel rispetto dei parametri riportati di seguito: N° St (5) VOLUME UTILE RESIDENZ. EDIFICAB. MC. H. Max Edifi ci Mt. N. ALLO GGI MAX 2.958 1.318,00 7,00 5 1.014 270,00 7,00 1 MQ. C.D.6 CERVAREZZA SUB A (3) C.D.6 CERVAREZZA SUB B (3) STR ADE E PED ON. MQ. PARCH . PUBBL. U1 MQ. VERDE PUBBLICO O PIAZZE MQ. 2.793,00 (1) (3) 65,00 100,00 165,00 1.000,00 (1) (3) 15,00 0 15,00 Sf MQ. AREE DI CESSIONE MQ. Inoltre si stabilisce che: - La parte scoperta permeabile sui lotti dovrà essere in misura non inferiore al 30% - L'attuazione delle aree di trasformazione tramite "sub-comparti" sarà ammissibile, purché siano rispettate le seguenti condizioni: Qualora le aree dei sub-comparti presentino opere di urbanizzazione primaria (strade, piazze e parcheggi, verde pubblico), o porzioni di esse, funzionali ad ambedue gli interventi, è consentita l'attuazione di tali opere anche dell'area non direttamente coinvolta, previo accordo tra i soggetti attuatori/proprietari dalla realizzazione delle stesse, purché rimangano invariate le capacità edificatorie di entrambe le aree di trasformazione. L'applicazione di questa modalità, pertanto, non deve modificare i contenuti, i parametri e gli indici urbanistici ed edilizi sopra riportati, ma deve intendersi solo come opzione, disciplinata da una convenzione, che anticipi la realizzazione di opere di urbanizzazione comunque prescrittive. Le opere di urbanizzazione di cui sopra, dovranno essere completamente finite nei termini stabiliti nella convenzione attuativa e garantito l'uso pubblico. Le caratteristiche tecniche delle strade e dei parcheggi dovranno essere corredati dalla relativa segnaletica verticale ed orizzontale in conformità al D.Lgs. 285/92 e s.m.i. e dal relativo Regolamento di attuazione. Il rilascio del permesso di costruire relativo agli edifici previsti dal comparto e/o dai sub-comparti potrà avvenire, previo il rispetto delle norme di tutela paesaggistico ambientale di cui al D.Lgs. 42/2004 e s.m.i., ad avvenuta approvazione del progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione secondo quanto stabilito dalla convenzione attuativa. Il contributo di costruzione dovuto in relazione agli interventi edilizi da realizzarsi nel comparto e/o nei sub-comparti, sarà calcolato e corrisposto in conformità alla disciplina vigente al momento del rilascio dei relativi permessi di costruire. Contemporaneamente alle fasi di progettazione edilizia e successiva edificazione dovrà essere previsto uno specifico studio del verde, incrementando le mitigazioni sia sul fronte strada che lungo il bordo perimetrale dell’intera area, mediante l’analisi della qualità e della vulnerabilità visiva del paesaggio. Per eventuali alberature e siepi arbustive si dovranno utilizzare essenze autoctone. Oltre che all'osservanza delle indicazioni contenute nella presente relazione e nei grafici riportati, si rimanda alle norme contenute nel Regolamento Edilizio Comunale e alle Norme Tecniche di Attuazione del vigente Piano Regolatore. - Prescrizioni per le finiture esterne degli edifici: Gli edifici dovranno essere costruiti con tecnologie costruttive adeguate ed assicurare il rispetto della vigente legislazione urbanistica in materia di ambiente, risparmio energetico, riduzione del rischio sismico, protezione dal rumore e superamento delle barriere architettoniche adottando finiture esterne Pagina 31 di 32 Settore Tecnico Servizio Urbanistica ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ quali prevedano muri perimetrali in pietra locale con parti in c.a. e/o intonaco civile, ovvero muratura il laterizio intonacato al civile con tinteggio a calce o silicati, e colori tenui, manti di copertura in coppi in laterizio tipo coppo vecchio, grondaie e pluviali in rame, infissi in legno in acciaio verniciato. 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