le favole della buonanotte? Irrinunciabili. Su libri

COMUNICATO 19
Più libri più liberi: le favole della buonanotte? Irrinunciabili. Su libri di carta (il
79% le legge da libri, insieme a mamme e papà) ma, perché no (con la preferenza
dei papà), anche su tablet.
Cresce la confidenza con la tecnologia nelle famiglie italiane
Roma, 7 dicembre 2014. Le fiabe della buonanotte? Irrinunciabili. Più di un genitore
su tre (il 37% per la precisione) dichiara di leggere favole perché ė proprio il bimbo a
chiederlo. Su libri di carta certo, anche se - con accentuazioni diverse - c'è spazio
anche per la tecnologia. Ė quanto emerge da un'indagine qualitativa Doxa Kids
presentata oggi a Più libri più liberi, la Fiera nazionale della piccola e media editoria
in programma fino all’8 dicembre al palazzo dei Congressi dell’EUR, nel convegno a
cura dell'Associazione Italiana Editori (AIE) L’App o il libro della buonanotte.
Lo strumento privilegiato per leggere o raccontare storie ė per 8 mamme su 10 (il 79%
secondo la ricerca) e per 6 papà su 10 (il 59%) il libro di carta. Ma subito dopo le
preferenze cambiano: le mamme preferiscono le favole lette sui libri di carta in modo
assoluto, seguite a distanza netta (solo il 7% del campione lo ha indicato) dal dvd e
dall'app su tablet o smartphone (5%). Per i papà le cose sono diverse: sì al libro di
carta per favorire il sonno dei figli o per raccontare la storia ma non si disdegnano il
tablet (nel 14% delle risposte) e i DVD (11%). Non è certo un caso che tra i papà più
della metà possieda un tablet e lo abbia utilizzato per leggere o far vedere/ascoltare
storie ai figli.
Sia mamma che papà indicano di raccontare le favole ai figli per aiutarlo a sviluppare
le capacità e il linguaggio, ma per le mamme raccontare una favola al bimbo equivale
soprattutto passare del tempo di qualità con lui o lei.
La mancanza di tempo ė il motivo principale per cui i genitori non raccontano o
leggono storie al proprio figlio. E sono i papà a citare più spesso questo motivo.
La ricerca di ci dice anche che il rapporto con la tecnologia si sta consolidando anche
nelle famiglie con bambini piccoli: il 14% della famiglie italiane di 5-13 anni possiede un
tablet, l'82% lo fa usare al figlio (in media 4 volte alla settimana e per sessioni medie di
un'ora.
"Un'analisi interessante se si considera - ha spiegato il responsabile dell'Ufficio studi
AIE Giovanni Peresson - come ci dice Audiweb, che i tablet presenti nelle famiglie
con bambini 5-13 anni nel novembre 2012 erano solo il 5% e sono passati nel giugno
2014 al 30%. Questo apre uno scenario in prospettiva nuovo e da conquistare per le
app editoriali che non siano semplicemente dei giochi o delle proposte didattiche."
UFFICIO STAMPA
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