LUIGI PAOLELLI Nasce a Civita Castellana neÍ1926 e compie gli studi artistici dapprima presso la Regia Scuola Professionale per Ia Ceramica - oggi Liceo Artistico Ulderico Midossi - e, successivamente, presso il Liceo Artistico di via Ripetta in Roma. Ci troviarno di frorite ad *n"artista Classico per il quale Ia conoscenza del Disegno e dei suoi malteplici Mezri Espressivi - proporzioni, naturalismo, geometria, prospettiva - è la base di ogni attività intellefiuale. Fondamentali, a nostro parere, gli anni della formazio*e neltra locale scuola ceramica: suo apprendistato, infutti, si cancretizza im un mornento di grande vivacita culturale e didattica dell'istituto che vede la presenza di illustri docenti come Renzo DAZZI, Luigi MARTINEZ, Virgilio CAROTTI, Luigi MONTANARINI e Renato GUTTUSO. E' in questo prolifico ambiente che il Paolelli matura quei Valori Artistici prima citati, che incideranao profondamente sulla sua formazione e sul suo modo di essere pittore, atfraverso la decisa padronanza della materia sia essa pittorica che scultorea, conseguita mediante una metodica sperimentazione quotidiana. Su questi eterni e immutabili principi, incentrerà la sua lunga e multiforme attivita artistica. il L'opera pittorica è di indubbia complessità e vivacità per numero di opere prodotte e la notevole varietà dei temi trattati: dal paesagEo agli scorci urbani, dalle nature morte per giungere, infine, alla ritrattistica. Un ruolo preminente è svolto dalle opere in ceramica relative a commissioni private e pubbliche, come la serie dei bassorilievi per la facciata della chiesa di San Lorenzo in via Attilio Bonanni. Il tema della Figura Umana trattata in tutte le sue possibili varianti, è I'elemento portante delf intera produzione pittorica: a figura intera nelle composizioni religiose; amez;,a busto nei ritratti di donne, uomini e barnbini. Opere dove prevale il chiaro e preciso ritorno alla traúiàone pittorica antica di stampo rinascimentale, quale reazione alle stravaganze delle Avanguardie. Altro importante aspetto nella stra rnultiforme opera, è il geniale uso della Prospettiva ove collocare le composizioni di figure: Ia Prospeftiva Rinascimentale. Durante rinascinnento, per la prima volta l'artista comprese che in una dimensione finita owero la tela c il foglio, poteva essere prospetticamente ridotta la dimensione reale degli cggetti posti nello spazio e che quest* poteva rivelarsi in maniera proporzionata e geomefrica da ogni singolo punto di vista. Se l'arte medievale era caratterrzzata dal tentativo di riprodrrre la struttura ideale e il significato simb*lico della scena rappresentata: corl lTJmanesimo e il Rinascimento gli artisti incominciarono a pensare che era più interessante riprodurre il una concreta espenenza vtslva ur modo tale che essa potesse coinvolgere lo spettatore e consentirgli d'identificarsi con un determinatc punta di vista. Con I'Arte Moderna, i quadri dei pittcri iniziarono cosi ad includere il soggetto stesso che li guardava al loro interno, collocandolo idealmente all'origine stessa della composizione. Anche nei ritrafii, dunque, ia una posizione centrale e diretta della figura, introduce precisi elemeriti prospettici nella resa della profondità, mediante l'artificio della sedia di appoggio posta trasversalrnente rispetto alla figura stessa, oppure sottoponendo il modello ad una precisa rotazione di Michelangioîesca memoria, al fine di assicurare un certo dinamismo a delle composizioni apparentemente statiche. La pittura è stata I'opera della sua vita: non disgiunta da quella di stimato e valido insegnante. Non l'aspirazione a creare opere monumentali, ma la scoperta di piccole verità che dimostrano la giustezza della sua ricerca. Nulla nella sua pittura è invenzione" ma bensi ftrtta viene o in un cammino costante verso la correffa rappresentazione del reale. Un punto fondamentale e f intenzione di travare in qualche rnodo una lettura geometrica dslla realtà che conferisca chi&reua e leggibilità a}I'immagine. Soprattutto la leggibilitià dell' immagine rappresentata. FRANCO GIORGI" Classe 1934, dal 1963 al 1968 Sindaco di Civita Castellana, inFiso di arte e in essa immerso per vicende di vita, prirna con un'esperienza che gli deriva dal co*tatto can uno dei maestri delle arti figurative del XX secolo - Renato Guttuso - e poi per le sue attività di docente, operatore, designer, Giorgi individua nella ceramic4 nella sua manipolazione, utÌ microqosm* nel quatre varie esperienze si fondonc, si amalgamano insieme fino a trovare corrisponderrza e completamento nell'opera finale. Allievo clapprirna della Scuolo Professionale d'Arte Ceramica di Cirrita Castellana, sotto la direzione di Alfiedo Cresfoni, d*pc il diplcrna conseguito prssso il Liceo Artistico di via Ripetta in Roma dal 1952 al 1968 è titolare della cattedra di Disegno dal Vero presso l"Istituto Statale d'Arte di Civita Castellana, quando lascia I'incarico per diventare preside presso I'Istituto d'Arte di Garda vicino Brescia. Negli anni 80 è preside dell'Istituto Statale d'Arte di Orvieto. La ceramica è I'elemento in cui I'artista individua la massir,na potenzialità espressiva, traendo da materie prinmrie - come acq$a, terra e fuoco - f,orme di alto valore e contennto estetico. E il titolo della mostra, come scrive Maria Teresa Benedetti, nasce da questo: "nulla di più suggestivo che far emergere dalle proprie mani una forma, essenza simboliea dei proprio esistere nel mondo, dove il plasmare, -sinonimo di pulsare- riesce a trasmettere un'energia viva." Giorgi tuttora opera in un'area - quella di Civita Castellana- incui la ceramica ha un forte legame con la storia, sin dall'epoca etr*sca, e rapprssenta ancùra oggr un importante elernento costitutivo della hadizione culturale e dell'economia legata al territorio" Franco Giorgi ha al suo attivo una solida esperienza tecnica, rcalizzatanel contatto diretto con il mondo della produzione induskiale, che gli ha cansentito di appropriarsi di complessi segreti, base sicura di ogni stringente valenza espressiva. Una frntasia astraente si mescola alf idea di un pratico utllízza, spesso presente in un artista che ha sperimentato attivamente l' immissione dell' opera nel contesto della quotidianità. Le sculture del maestro si ergono nello spazio simili a bianchi gabbiani, si impennano astate, si sviluppano manieristicamente in cilindrici asteroidi, o diventano vasi, caraffe, nella linea di un raffinato design. "I bellissimi piatti assolvono a ura netta destinazione decorativa e costituiscono una summa delle più svariate esperienze praticate dall'artista, con risultati di smagliante espressività". Vi si conferma larícchezza di una immaginazione che inventa raggiere di forze centripete, esaltate dalla circolarità di forme dense di segni misteriosi, che corruga le superfici in cosmogonie stellari, ribadisce îa varietà delle sotruzioni tecniche in incontri -sconki di zone ruvide e lucide, gramrlose e specchianti. Infine briliano i dipinti, eseguiti su superfici cerarniche investite da fluidi colori, a castituire un preciso segnale della circolarita delle arti, ben al di là di gerarchie di generi... La migliore fradizione dell'astrattismo lirico trova in immagini coloratissime, permeate di luce, una espressione assolutamente felice." (M. T, Benedetti). FffiAroT# TÀLHRF C*::*seel'* Fr*e:c* Vsieri c*i::* I* ser:li*r* *h* realirzò, n*gii an:':i '7{i, il ln*::aaffiesìf* ai caduti della îesisterìza. pasr.i:"" triazza della Lib*r*zi*n* * Civit*. ilast*Ìlat"ia. Ige*rav* di ir*r'ar.:li a? e*spfftt* di raa grand* aríisla **n*s*í*€* * ri**.t"**Íq: si* i* iialia *he all'*st*r*. Fra:r** Yai*ri si dipl*ma, neé i q4q" Fr*ss* ?* sc::*Ì* *',à:à* di tivil* Castella*a * p*i l]:ressfi íl L"i**c Àrristie* di Via dl Rip*lta a R*sfi*, Ar:**ra s{s<i*r:t*. a:r} si}* prc:&s**r* di s*all*ir*, Edg*r** h€**r:ire*i" i* r,-tl*tr* ;:*} sr:q: snriJio di !'ia fularglrfta ? ?. Ri**rd*nda qx*gli a*r:i- if =,ait* **i Fr*f. Val*ri si iiiar;:-:{u* e" s* di *ss*, *i ripr*p*x* l'*spressi*** di c:x g:*'"'*it* pr*m*lle::fe, pi*:r* ili t*j*::i* e *crr: **gli ***hi il s*gnr: sli r-t!-:* **rri*rn a istica trltta da fler**îT*r*. il*r: gr*a:i1* €**crezza per q:r*tr ri**rder- -*i rac***tx <ii qxaxil* si r**ava f*tt* ?* :::atti::c in q**ii* sfnr*1i*, **x la *:t::::si*fie <3i r*g*r-z* di h*$*ga" 1-i. i pili gr**di :*qtis€! **J ::a*:*:*n{*" fl*r?}* Fazzi*i, aet*rfl **lìa si"-xif*te '-ll Cris€* Ris*rt{r"', sri} f,r**í* d*l}'aa*a 5}a*}* VI i:r V*ti*.a:-l*, Srin'i, Afi* * fu$c::gapari*i íc.he i*:*gr* a*cÌ:e Fres-q* la scr:*?* d-a$c *i Civi:a il*:;g*Jlar::a * *i l'A*e.ad**:ia d*tt* Seii* ,fu"f; iii R*sna), si ift**i-rtrila,'.s:Ìi] *ri *spri*:c:€l?* la l*r* xr{c. fu it*tt*:'r: l.l:: gi*xr*, ii sr:* pri.''fess*re, c*r:s*ir-: *el}'abilità cl*ì gi*rars* Yxi*ri, l* fucxisc* di Eli: p*;z* *li }*gx* d*rr: * gii efui**i* di se*ipiri*. ?{* rs*c *n i:ellissimq r'*}f* chs v*rsà esp*si* * rr*ncfu[* j:: llna gsrtr3*ria ad t.x: :n*Sestissi:x* pr*zz* *k* !l Yai*ri gii *ttrib*irà, :eppa-:rta*d* i3 s*c' la',orc, a qi:eli*. ser-*rtd* 3*i" !:e* piil *:ti*.*s,-: sv*if* *laÌ p**r*. il'{'*i *'aitelep* si Ì*rcce* Fress* 1=À**a**:ria d*i]* *c13* Àlti €i R^*sna. **È ltSS :iì i **4 !*s*g:":a pr*ss# ?'lsîifr:f* StaÉ*l* D'Arte di Civita Cast*ila*a * rit*rxa i*fli:* alì'À***d*rcia ili R*r::a p*r ri**prlre ia pr*sfig!**a *atfe*ra rii Sc*lraxa" Il Fr*f. Fra*** lral*ri f;$p*ilr *Fcrs dì pitt*r* * s**lir:;a press* ixanif*st*uic]*i di riìiev* quaii: ì* Quadri*n:":ali dí l{**ia"l,'Agr:stinisns cli R*:l:*" l,'A*g*li**n: df fuÍi3an*" iî pr*:::i* F*S*ri** &4**?a Edil*r* di l+{i}ax*. i* Fr* ilii,it;*t* *fi AEsisi * Ía M*sfua l*te:*azi*:rals di l"**a::*. Reaìixxa *F#r* di *aratî*re r*ligii:s*- i*s*rit* ar*hitett*a:i*;: FiCIdxee *pf,r* p*r piaaz* itaiia** * slra*i*rs. i* *l:i*se rii alt* "*.al*re si*ric* *d " 9ll israeì* r*alizza Tab*r. ii ritrafi* i:': i:roia=* di lsaciÌ* Vtr. p:"*,es* l* **pp*ìI;a sr:i &4*nf* Nell'AÌcl: V*!ta *s*€3:e à:ass*ritrier,i p*r ei:la ehi*s* **s€i*sa. Re:aiixa* $r:* paatra*ili ia i:r*az* p*r tr'lTl$ rli Viterb*. Crca mta ec*ltitl;riia* di *j:*r"e *sp*st* i* :.n*làe e*!lszisli:! piibblicìr* * pril'are ita3taile" tc* 1* q*aíi 3a ilalleri* Fr* iljvitnt* di .&ssisi. l'Àr":getri*:u:-* rÉi &éil*"ll*, .a Gai?e:i* C*:nr-::a3* *i Àrte &{*ri*lxa iti R**ta* l-Amrnisisiraxí*r:* F;*visi*iaì* di Vit*rb* * la ilassa di Rispar:ei* cl*ila Pr*:.in*ia di Viterb*. Ail*stis**- i**ltre" raosff* p*rscnaii a R*:::*- &r{ilar:* * :Jit*rb*. press* i* piir ii:np*rlai:ri gall*ri* pria:';rt* * €erttr* spl**<9ide c*rrii*i **cxrl$aii" Ha p*rt**ipatr: di rc***te ad r'rirn :ra*stra j;:qers:az-i*::al* **liettil':: *::ga*izzara dai;a*i::rist*r* dei ***i ilntrt*raxi ** Ambj*::{aÌi * ar3 ral:a aa*s*"a c*il*:t{va *r€la*izzai* d*il'Eai* ì}r*viueia€* per il T*ris*:* ctri R.*:*:r. E' *iaa{* rl*l:,.*1*lg:* "S*i;lt*ra ltaéia:-:a d*l **p<tpr*rra-" di Man* *e &'{:cla*li eci i:"r riviste pr*stigi*;t* e}*a}i "kectrri*r€* dt *rbaiiistica * Ae*iait*{inu"a"' cl*iia {EFl" "C**c{li<: V*ài**n* S***nd*" <i*i Frag*}ii Fabbri Edit*ri" Cc*:e liber* pr*f*ssi*eista. esegèn* pr*getti *i seen*grafi* p*r 1a RAI Stiarji*r T*levisi*cl* ltaleai:a ed a part{r* qlal 1E?#, sr,.*ig* ai:ci:* attività d; **sigi:*r, **tr3*b*raxd* **;: lx figîia C?riara, s*a r1*g*a aili*v*. *'*g*fta per f i::darstri;i **rarci*a ASTR-à lls:a 1{**a bag:r* *ni*sig;:ran* n*il* stil* g{È xegii **ni '?{} * t"i* * i::r prrrd*ri*n*, a*,:aila**3e, *na {?i;*r..'a pr*ss* la **a"as:"ii*a AZF:;B-IEA. F*r Civit* ilast*ÌIa*a il Frr:f. Yaleri" *}tr* al rx*r:r:gr*::t* xi *adr:ti ri*lla rc=is€*::za. * xl rr{}}}r:r{}e*t* ai cadriîi di tr.:rt* i* gr*crr*- ?"1* realizzatr: {i fi:úE}ilme:}?* xi *eral'::is{*, ef*ve st:x* s*ff;gurat* trafi* te fa*i *elIa lav*sad*a* di {tru*s{* exat*ria}*, ncii'i:ldrastna * i:*tr!'aríigiaxair:" Ci* *he pìir mi Ìr* **trpit* d*é Fr*f" X;'aleri à 1'**:e* s**rpli** *h* * in lui. ì'arx*r* cd iÌ risp*tt* p*r 1* sue r*éi*i * ix sr:a disp*nihi3;ià ed aprirsi *i gi*v*ai, ee*ii*nd* a 1*c* dixp**izi*r:* tra s*a !*nga * pr*ri*sa *sp*ri*l:x*, se:l?Fè* pr*:et* * rac**glierc *iù *!"r* *a:*l:* i gi*r'**i F*ss*el* srigg*rirg3i, per rifia nllùva argr ch* git*rda al fi:Íiar*. CRSSTSN,à g}€3i*g g, ts'ré RINALI}O VANNINI Nasce a La Spezia il 5 febbraio 1947 . Frequenta il Liceo Artistico di Via Ripetta a Roma dove si diploma nel 1964Frequenta I'Accademia di Belle Arti di Ronna dave si diploma nel 1969 rndirtzzo scultura, sotto la direziong di Pericle Fszzini- Negli anni '60 frequenta, diplomandosi, le seguenti aocademie romane: dopo sette *nì ai corso la '"Sirnla Libsa del Nudo" sottc la direzione di Andrea Spadini e Beppe úvzr; corso quadriennale di Scultura presso I'Accademia "Canova" di via San Giacomo. Dal 19?1 al 20L2 è titolare della Cattedra di Discipline Plastiche presso l'Istituto Statale d'Arte di Civita Castellana. Sue opere si trovano in collezioni private e pubbliche. Alcune sculture sono tuffora ccnservate ed espaste nel museo di palazzo Braschi in Roma. Nel 1986 è I'autora delta targa commemorativa dedicata a Goethe, attualmente esposta nel palazzo Comunale di Civita Castellana" Nel 1990 è autore del pragetto e detr modello per il Monumento al Ceramista, promosso dall' Arnministrazione Comunale di Civita C*stellana. 1983 l'84, è itr responsabile didattico per la sezione tessitrxa, del progetto del Centro Museale e d'arte nella città di Salt in Giordani4 su incarico del Re Hussein. Nel Luigi Moriggi. Luigi Moriggi nasce a Faleria (VT) nel 1949, frequenta I'Istituto d'Arte e si diploma all'Accademia di Belle Arti di Roma ne|1972. Nel 1973 collabora con Pericle Fazzini alla grande scultura "La Resurrezione" per la Sala Nervi del Vaticano. ' Dal 1974 a12012 e titolare della Cattedra di Discipline Plasfiche presso I'Istituto Statale d'Arte di Civita Castellana; nella scuola riveste diversi ruoli, membro del Consgilio d'Istituto dal 1995, firnzione-obiettivo nel 1999-2000, docente nei corsi sperimentali, membro della Commissione Cultura. Dal7974 partecipa anumerose moste collettive e individuali: 1978 Galleria d'Arte Il Vignola a Castelnuovo di Porto 1979 GallenaMarcon fY diRoma 1980 Palazzo della Provincia di Viterbo 1981 Galleria Comunale di Civita Castellana 1982 Arteder '82 díBilbao 1982 Spazio Zona di Firenze 1982 Centro Culturale L'Indiscrero di Roma 1983 Galleria Forni di Bologna 1984 Museo Civico di Tuscania 1985 Chiostro di San Francesco in Civita Castellana 1985 Abbazia Cistercens€ di San Martino 1985 San Giovanni degli Almadiani in Viter,bo 198ó Gemeindehaus di Wohlen {Svizzera) 1986 Centro Studi L986 Rocca Monaldeschi di Bolsena 1987 Fortezza Orsini di Pitigliano 1987 Galleria d'Arte Mcderna di Sassuolo 1988 Palazzo Comunale di Spello 1988 Logge del Vasari ad Arezza 1989 Hospitale S.Giuliano di Stabbia a Faleria 1989 Castello di Capalbio 1989 R.Rocca di Sangemini 1989 Chiostra di San Giovanni a Orvieto 1990 Palazza degli Alessaridri a Viterbo 1993 Arte-expo' a Bologna Arti Visive di Prato RENATO CAMPONtrSCHI Docente di Discipline Plastiche nell'a.s.20 n-2A14. Nato a Roma il 4 settembre 1962, ne ll'a.s. l979ll979 si diploma in Maestro d'Arte della Ceranrica, presso I'lstituto Statale d'Arte di Civita Castellana. Nel l9B4 si diploma presso I'Accademia di Belle Arti di Roma nella sezicrne scultura sotto la direzione di PERICLF, FAZZIIT{1,, gia autore del "Cri,sto Risorto" nella sala l.Jervi in Vaticano. Nel 1996 si diploma in N{aturità d'Arte Applicaia della Cerarnica presso l'Istituto Statale d'Arte di Civita Castellana" Negli anni '90 è docente di Anatoinia e Scultura presso il Liceo Artistico Donatello di Roma. hiel 2000-2A02 è docente di Anatomia e Scultura presso il liceo artistico e l'accademia di Belle Arti "Lorerlzo cla Vitertlo". Nel 2013 insegna Discipline Plastiche presso il [,iceo Artistico Orioli di Viterbo. Attualmente è docente di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico Midossi. Premi: 1987 I premio sezione Scultura presso I'Accademia di San Lr-rca in Roma; nel l9BB opera scultorea per il museo di Okone a I-okyo: nel \992 monumento commemorativo a Potenza. ORLANI}I GIUSEPPE Nasce a Roma il 16 dicembrs î969. Il 7 luglio 1987 si diplorna presso il Liceo Artistico "Tuscia", sotto la direzione tecnica del prof. Auscnio Zappa. 1126 ottabre 1991si diploma in Scultura oon il maestra Alfio Mongelli presso I'Accademia di Belle Arti "Lorenzo da Viterbo", dove, inoltre, è allievo di Michelangelo Conte, importante scultore romano. Nel 2000 ottiene I'abilitazione all'insegnamento in Scultura prssso i Licei d'Arte. Dal 1993 al2Aú6, è titolare della cattedra di Discipline Plastiche presso il Liceo Artistico "Tuscia" di Viterbo, sotto la direzione della preside Fausta Bestoso Rizzacasa. Dal 2006 al2AI2 è titolare della cattedra di Discipline Plastiche presso Liceo Artistico Midossi di Civita Castellana. il Dal2Al2 al2Al4 è titolare della cattedra di Discipline Plastishe presso il Liceo Artistico Midossi di Vignanello"
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