6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1 IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1. Premessa Il monitoraggio, la verifica e la valutazione del Piano di Zona, così come delle sue declinazioni annuali (PAA), sono studiati come processi articolati che ne seguono ogni fase con una metodologia rigorosa, prevedendo il coinvolgimento attivo di tutti i soggetti che hanno preso parte alla sua costruzione e che parteciperanno alla sua realizzazione. Il monitoraggio è il processo di continua osservazione, sistematico controllo e aggiustamento di obiettivi, progetti, servizi, interventi e risorse. La verifica è il raffronto periodico tra quanto effettivamente realizzato e quanto disposto nella fase di pianificazione. La valutazione è un processo di ricerca che partendo dall’analisi degli esiti arriva alla formulazione di un giudizio sull’opportunità o meno delle scelte fatte, proponendosi anche di individuare i possibili sviluppi futuri tenendo conto sia degli elementi emersi sia, soprattutto, di tutti quegli aspetti che non erano prevedibili a priori e che, proprio perché inattesi, costituiscono la vera novità a partire dalla quale è possibile ri-orientare la programmazione. In particolare, l’attività di valutazione assume tre diverse valenze: la valutazione ex ante, ossia la messa a fuoco delle condizioni di partenza, dei bisogni presenti, delle risorse attivabili e delle risposte da fornire ritenute più adeguate; la valutazione in itinere, ovvero la formulazione di un giudizio, a partire dagli esiti del monitoraggio - di processo e di risultato - inerente la realizzazione di quanto pianificato, sull’appropriatezza delle scelte effettuate e sull’adeguatezza delle modalità attuative intraprese, al fine di individuare strategie correttive o migliorative che tengano conto anche delle eventuali modificazioni del contesto; la valutazione ex post, ossia la determinazione dei risultati ottenuti (riguardo agli output, agli outcome, all’impatto sociale) a seguito della realizzazione della pianificazione, anche con riferimento all’insieme delle risorse impiegate e ciò pure per orientare le successive scelte. I contenuti e i criteri Gli oggetti dell’attività di monitoraggio, verifica e valutazione sono costituiti da: gli obiettivi, regionali e locali; il processo di pianificazione e programmazione (inclusa l’attività dei tavoli di coprogettazione); il sistema di servizi e interventi sociali e sociosanitari (avendo il Piano di Zona la natura di piano regolatore del sistema locale dei servizi alla persona). In relazione a ciascuno dei tre oggetti indicati sono stati precisati, nella tabella seguente, i contenuti da valutare e i criteri da utilizzare per la valutazione. Entrambi questi ultimi costituiscono il riferimento anche per le azioni di monitoraggio e verifica. Con questi presupposti, già chiaramente individuati, si prevede di definire, in sede di progettazione attuativa e di stesura del Piano operativo di lavoro, batterie di indicatori, ed eventuali parametri, che costituiscano la misura, in relazione a ciascun oggetto, degli elementi specificati. Non si esclude che in tale sede anche i contenuti e i criteri della valutazione possano trovare una maggiore precisazione. Si procederà, dunque, a costruire una scheda di monitoraggio, verifica e valutazione per ciascun obiettivo, regionale e locale, che raccolga contenuti, criteri, indicatori ed elementi osservabili, responsabilità e tempi di raccolta dei dati. Analogamente si farà nel caso dei servizi e degli interventi. Riguardo, invece, al processo di pianificazione e programmazione, oltre alla definizione di specifici indicatori di processo e di risultato, la valutazione si avvarrà anche della lettura sul piano complessivo di quanto realizzato in merito agli obiettivi, ai servizi e agli interventi. Nella tabella sottostante l’elenco dei criteri, per ciascun oggetto, fa sintesi di tutte e tre le valenze della valutazione (ex ante, in itinere, ex post), esplicitando gli elementi in base ai quali sarà valutato ciascuno dei contenuti. 2 OGGETTO OBIETTIVI CONTENUTI Stato di avanzamento Esiti/risultati Risorse finanziarie Risorse non finanziarie Modalità organizzative Modalità attuative PROCESSO DI PIANIFICAZIONE Grado di partecipazione dei soggetti del territorio (ove pertinente) Impatto delle scelte definite Risorse finanziarie Risorse non finanziarie Modalità organizzative Modalità realizzative Partecipazione dei soggetti del territorio Esiti/risultati CRITERI Puntualità/rispetto dei tempi definiti Adeguatezza Efficacia Adeguatezza Congruità agli indirizzi regionali Adeguatezza Efficienza Partecipazione Adeguatezza Efficacia Efficienza Qualità Corrispondenza a quanto pianificato Puntualità/rispetto dei tempi definiti Partecipazione Partecipazione (numero e tipologia dei soggetti, ecc) Qualità Efficacia Qualità Adeguatezza Efficienza Partecipazione Adeguatezza Efficacia Efficienza Qualità Flessibilità Corrispondenza a quanto pianificato Puntualità/rispetto dei tempi definiti Partecipazione Partecipazione (numero e tipologia dei soggetti, ecc) Qualità Flessibilità Efficacia Adeguatezza Efficacia Efficienza Qualità 3 OGGETTO SERVIZI E INTERVENTI CONTENUTI Dati relativi all’utenza (numero, tipologia, ecc) Dati relativi agli interventi erogati (prestazioni professionali, progetti individuali, ecc) Esiti/risultati (output, outcome, impatto) Costi (per tipologia di intervento) Dati relativi alle risorse non finanziarie Percezioni dell’utenza Modalità organizzative Modalità di erogazione Coinvolgimento e utilizzo di tutte le risorse del territorio CRITERI Entità e natura dei bisogni Adeguatezza / corrispondenza ai bisogni presenti Efficacia Efficienza Qualità Flessibilità Personalizzazione Puntualità Adeguatezza Efficienza Partecipazione Qualità Soddisfazione Adeguatezza / corrispondenza al bisogno Qualità Flessibilità Personalizzazione Adeguatezza Efficacia Efficienza Qualità Flessibilità Corrispondenza a quanto pianificato Puntualità/rispetto dei tempi definiti Partecipazione Adeguatezza Efficacia Efficienza Qualità Flessibilità Personalizzazione Puntualità Partecipazione Qualità Flessibilità Efficacia La funzione, i soggetti e la struttura organizzativa Come già detto in premessa all’intero documento programmatorio, quest’ultimo è per buona parte il risultato di un percorso integrato condiviso tra i Servizi Sociali dei Comuni dei 3 Ambiti della Provincia di Trieste e l’Azienda per i Servizi Sanitari Triestina n.1. È stato, infatti, condiviso di sviluppare una programmazione, triennale e annuale (PDZ e PAA), integrata dell’attività sociosanitaria per tutto il territorio provinciale relativa agli obiettivi sociosanitari, già definiti nelle linee guida regionali, e per una serie di obiettivi strategici, sempre nel campo dell’attività sociosanitaria, che sono stati individuati a livello provinciale. A tal fine è stata 4 costituita una “Cabina di Regia” composta dai Responsabili dei SSC degli Ambiti 1.1, 1.2, 1.3 e loro staff e, per l’ASS n.1 Triestina, dal Coordinatore Sociosanitario, dai Direttori di Distretto e dall’Ufficio di programmazione, cui è stata delegata la funzione di governo tecnico della programmazione nelle aree di integrazione sociosanitaria. La definizione della programmazione dell’attività relativa agli obiettivi sociali definiti nelle linee guida regionali e ad un numero di obiettivi sociali individuati a livello locale è stata sviluppata, invece, autonomamente dall’Ufficio di direzione e programmazione di Ambito distrettuale 1.3. Occorre mettere in evidenza che pure le forme, le modalità operative e gli strumenti della partecipazione (concertazione, consultazione e co-progettazione) al processo programmatorio da parte dei soggetti, pubblici e privati, del territorio si sono specificate e realizzate a livello di singolo Ambito distrettuale 1.3, ottenendo, in tal modo, un’individuazione dei contributi, sia in termini di azioni, sia in termini di risorse, finanziarie e non, relativi ai diversi obiettivi – sia sociali, sia sociosanitari – specifica ed esclusiva per il singolo Ambito distrettuale 1.3. Partendo da tale presupposto, si sono individuati luoghi diversi in cui realizzare le azioni di monitoraggio, verifica e valutazione, sia riguardo agli obiettivi, sia con riferimento al processo di pianificazione e programmazione; rimangono, invece, attività del singolo Ambito distrettuale 1.3, in stretta integrazione, per la parte sociosanitaria, con il Distretto sanitario 3, il monitoraggio, la verifica e la valutazione del sistema di servizi e interventi sociali e sociosanitari. Con riferimento agli obiettivi sociosanitari, regionali e locali, definiti a livello provinciale, si individua quale primo organismo tecnico – strategico deputato all’attuazione delle attività di monitoraggio, verifica e valutazione, la “Cabina di Regia”. Quest’ultima ha il compito di tenere sotto controllo la realizzazione delle azioni ad essi correlate e di formulare giudizi sull’appropriatezza delle scelte effettuate e sull’adeguatezza delle modalità attuative intraprese, anche al fine di elaborare proposte correttive o migliorative, che possano trovare applicazione sull’intero territorio provinciale. Un secondo organismo con funzioni analoghe è costituito dall’Ufficio di direzione e programmazione di Ambito Distrettuale 1.3, il quale, in relazione agli stessi obiettivi, è preordinato all’attività di monitoraggio, verifica e valutazione di quanto trova specifica attuazione sul territorio di propria competenza. Il suo compito comporta un controllo più assiduo e puntuale, particolarmente per ciò che concerne le risorse, finanziarie e non, e i contributi, sia in termini di azioni, sia in termini di risorse, apportati dai soggetti, pubblici e privati, del territorio che hanno partecipato alla fase di consultazione e che saranno co-protagonisti nei tavoli di co-progettazione. Tale attività è svolta in stretta integrazione con l’analogo Ufficio del Distretto Sanitario 3. Riguardo, invece, agli obiettivi sociali, regionali e locali, si individua nell’Ufficio di direzione e programmazione di Ambito Distrettuale 1.3 l’organismo unicamente deputato alle funzioni qui sopra descritte in relazione sia alla “Cabina di Regia”, sia allo stesso Ufficio di direzione e programmazione. Con riferimento al processo di pianificazione e di programmazione, per ciò che attiene al livello provinciale – che, cioè, ha uno sviluppo realizzativo condiviso e congiunto tra i tre Ambiti distrettuali 1.1, 1.2, 1.3 e l’ASS n°1 Triestina – l’organo deputato all’attività di monitoraggio, verifica e valutazione è individuato nella “Cabina di Regia”; tale attività rimane in capo all’Ufficio di direzione e programmazione di Ambito Distrettuale 1.3 per tutti gli aspetti che trovano concreta realizzazione a livello del singolo territorio di competenza, in particolare per tutto quanto riguarda le risorse, finanziarie e non, e le forme e i modi della partecipazione (tavoli di concertazione, consultazione e co-progettazione) da parte dei soggetti, pubblici e privati, locali. Anche questa attività è svolta in stretta integrazione con l’analogo Ufficio del Distretto Sanitario 3. Sia riguardo agli obiettivi sociosanitari definiti a livello provinciale, sia in merito al processo di pianificazione e programmazione, si prevedono annualmente momenti di valutazione 5 strategica da parte del Coordinamento delle Assemblee dei Sindaci degli ambiti distrettuali della Provincia di Trieste con il coinvolgimento della Direzione generale dell’ASS n°1 Triestina. Con riferimento al sistema di servizi e interventi sociali e sociosanitari, si individua quale organismo tecnico – strategico deputato all’attuazione delle attività di monitoraggio, verifica e valutazione, l’Ufficio di direzione e programmazione di Ambito Distrettuale 1.3. Quest’ultimo ha il compito di tenere sotto controllo la programmazione e l’attuazione dei servizi e degli interventi e di formulare giudizi sull’adeguatezza delle scelte effettuate e delle modalità realizzative adottate, nonché l’incarico di elaborare eventuali proposte correttive o migliorative. Per ciò che attiene alla sfera sociosanitaria, tale attività è svolta in stretta integrazione con l’analogo Ufficio del Distretto Sanitario 3. Riguardo a tutti gli oggetti della valutazione – obiettivi, processo di pianificazione e programmazione e sistema di servizi e interventi sociali e sociosanitari – si prevedono sistematici momenti di valutazione strategica da parte dell’Assemblea dei Sindaci di Ambito distrettuale 1.3 con il coinvolgimento, per ciò che attiene alla dimensione sociosanitaria, della Direzione generale dell’ASS n°1 Triestina. L’attività di monitoraggio, verifica e valutazione, ma in modo del tutto particolare le azioni valutative, troveranno, a livello locale di singolo Ambito distrettuale 1.3, un luogo privilegiato nei tavoli di consultazione. Si ritiene, infatti, che questi ultimi, organizzati per area tematica, costituiscano l’organo tecnico di partecipazione preposto alla rappresentanza dei bisogni e delle istanze della comunità locale, all’individuazione delle sue risorse e alla definizione di scelte concertate, perciò pure all’attività di valutazione, non solo inerente agli obiettivi da realizzarsi anche grazie al contributo dei soggetti, pubblici e privati, del territorio, ma pure al processo di pianificazione e di programmazione e al sistema di servizi e interventi sociali e sociosanitari. Infine, si individua come parte del processo valutativo la diffusione dell’informazione in merito all’andamento, ai risultati e agli esiti progressivi ottenuti attraverso l’attuazione di tutto quanto previsto dal PDZ, e dalle sue declinazioni annuali (PAA), presso gli stakeholder, interni ed esterni, e l’intera popolazione, attraverso l’utilizzo degli strumenti più efficaci, consoni e realisticamente sostenibili, accessibili a diversi target: informatici (sito internet), sociali (incontri generali pubblici e/o di specifica frazione/località/microarea territoriale). I tempi Di seguito è riportata una tabella di sintesi in cui è indicata la frequenza con cui si prevede che i diversi organismi e soggetti realizzino le azioni valutative in relazione ai diversi oggetti di valutazione. Va da sé che la periodicità della raccolta dei dati di monitoraggio e degli elementi necessari alla verifica, pur immaginata differenziata in relazione ai diversi indicatori, dovrà essere superiore, o al più uguale, a quella individuata per l’attività di valutazione. Particolare rilevanza assume, in ogni caso, il momento valutativo realizzato annualmente e connesso all’attuazione di ciascun PAA, così come la valutazione effettuata al termine del triennio di validità del PDZ. OGGETTI OBIETTIVI SOCIO SANITARI (REGIONALI E LOCALI) SOGGETTI CABINA DI REGIA UFFICIO DI DIREZIONE E PROGRAMMAZIONE DI AMBITO DISTRETTUALE 1.3 TAVOLI DI CONSULTAZIONE ASSEMBLEA DEI SINDACI + DIREZIONE ASS 1 TEMPI / FREQUENZA SEMESTRALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE SEMESTRALE 6 OBIETTIVI SOCIALI (REGIONALI E LOCALI) PROCESSO DI PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE SISTEMA DI SERVIZI E INTERVENTI COORDINAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEI SINDACI + DIREZIONE ASS 1 STAKEHOLDER E POPOLAZIONE UFFICIO DI DIREZIONE E PROGRAMMAZIONE DI AMBITO DISTRETTUALE 1.3 TAVOLI DI CONSULTAZIONE ASSEMBLEA DEI SINDACI + DIREZIONE ASS 1 STAKEHOLDER E POPOLAZIONE CABINA DI REGIA UFFICIO DI DIREZIONE E PROGRAMMAZIONE DI AMBITO DISTRETTUALE 1.3 TAVOLI DI CONSULTAZIONE ASSEMBLEA DEI SINDACI + DIREZIONE ASS 1 COORDINAMENTO DELLE ASSEMBLEE DEI SINDACI + DIREZIONE ASS 1 STAKEHOLDER E POPOLAZIONE UFFICIO DI DIREZIONE E PROGRAMMAZIONE DI AMBITO DISTRETTUALE 1.3 TAVOLI DI CONSULTAZIONE ASSEMBLEA DEI SINDACI + DIREZIONE ASS 1 STAKEHOLDER E POPOLAZIONE ANNUALE SEMESTRALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE SEMESTRALE SEMESTRALE SEMESTRALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE SEMESTRALE ANNUALE SEMESTRALE TRIMESTRALE TRIMESTRALE SEMESTRALE SEMESTRALE 7
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