Codice cliente: 8920181 8 ML MONZA E BRIANZA Giovedì 9 Ottobre 2014 Corriere della Sera Mai più lamentele nel cestino Ecco il software che fa da sentinella A Bellusco il progetto-pilota sulla tracciabilità delle mail dei cittadini agli uffici pubblici L’iniziativa Il progetto «Ocyo» è stato messo a punto dalla società Starch di Ornago: sul sito www.ocyo.it i cittadini possono segnalare problemi, dare suggerimenti e seguire l’iter della loro pratica Il servizio vale anche per i Comuni che, pagando un canone annuale, possono avvalersi di una versione Plus. A Bellusco il progetto si chiama «SegnalAmi Bellusco» La strada dissestata, da anni. L’albero caduto, da settimane. La rotatoria pericolosa, da sempre. Segnalare questo e altro al Comune? Lasciare suggerimenti costruttivi? «Molti cittadini non lo fanno — spiega il responsabile dell’Ufficio tecnico comunale Alberto Bettini — perché temono che le segnalazioni finiscano in un cassetto. E temono, oltre al danno, la beffa. È una sensazione diffusa in Italia, segno di una distanza tra istituzioni e cittadini». Solo che a Bellusco Alberto Bettini, il sindaco Roberto Invernizzi e i tecnici di una società informatica di Ornago, Starch S.r.l, hanno cercato una soluzione: il risultato è un portale Internet dove i cittadini possono segnalare quel che sta loro a cuore, con la certezza di poter controllare online a che punto è la loro «pratica»: pervenuta, risoluzione in corso, risolta. Starch ha poi autonomamente sviluppato il progetto e lo ha reso un vero e proprio servizio online disponibile per ogni cittadino. «Il sistema è fornito gratuitamente a singoli ed enti — spiega Ruggero Beretta, amministratore e responsabile sviluppo software di Starch —. Questi ultimi però, pagando un piccolo canone annuale, possono optare per una versione Plus con maggioBELLUSCO ri funzionalità. La piattaforma è sempre la stessa: la persona segnala il problema tramite pc o tablet, la nostra società analizza l’informazione e la valida, il sistema la invia all’ente di competenza che potrà prendere in carico la segnalazione e provvedere a sanare la situazione fornendo anche tempi e modalità per la soluzione. Non solo: anche sindaco ed assessori possono accedere al siste- ma per avere sotto controllo le richieste degli abitanti e l’operato degli uffici». «Questa iniziativa ci è sembrata un modo semplice per dare valore alla voce dei cittadini — commenta il sindaco Invernizzi —, oltretutto a costo zero per il Comune, dato che il progetto pilota elaborato da Starch ci è stato dato in uso gratuitamente. È un esempio di come basti poco, buone Computer Ruggero Beretta, 37 anni, fotografato martedì nella sede della azienda informatica di Ornago (Foto Radaelli) idee, fantasia e disponibilità di imprenditori pronti ad investire risorse non solo economiche, per dare alla gente gli strumenti di controllo dell’attività amministrativa. In questo modo chiunque lo vuole, può trasformarsi da semplice sentinella che critica e punta il dito, a protagonista attivo di un percorso di cura e attenzione che ci permette di costruire insieme un paese all’altezza delle aspettative di ciascuno di noi». Inoltre il software può essere usato come strumento per inserire alcune proposte dei residenti. «Ocyo consente a tutti di esercitare i propri diritti e doveri di cittadino — chiarisce Beretta —, per questo ci è sembrato giusto preparare anche una versione gratuita. Del resto, da oltre 30 anni, creiamo soluzioni informatiche per gli enti pubblici, per uffici tecnici in particolare, con l’obiettivo di dare gli strumenti per farli funzionare al meglio. Ocyo opera nella stessa direzione». Il progetto è stato avviato alcuni mesi fa, ma solo in questi giorni è stata messa online la versione definitiva, con nuove funzioni attive e integrabili: ad oggi sono arrivate 315 segnalazioni (un centinaio già chiuse con successo) su più di 60 Comuni di cui una ventina aderenti alla soluzione Plus. Leila Codecasa Provincia Trasporto a scuola Stanziamento di 150 mila euro per alunni disabili MONZA La Provincia di Monza ha deliberato il finanziamento per il trasporto degli alunni disabili. Nei giorni scorsi palazzo Grossi ha approvato il bilancio previsionale 20142015. Nonostante le casse esangui, la giunta guidata da Dario Allevi è riuscita a trovare 150 mila euro necessari per garantire il trasporto a scuola di 66 studenti disabili. «Altre Province, in sede di approvazione di bilancio, hanno fatto scelte diverse — spiega l’assessore alle Politiche sociali e alla Pubblica istruzione, Giuliana Colombo —, ma da parte nostra riteniamo che questo sostegno sia una parte fondamentale e irrinunciabile del diritto allo studio per tutti, nessuno escluso». Il servizio di trasporto per quest’anno presenta anche una novità. La Provincia, che per mantenere i servizi socio-assistenziali ha stanziato complessivamente oltre 2 milioni e mezzo di euro, ha infatti deciso di introdurre un nuovo sistema di contributo erogato direttamente alle famiglie, al fine di facilitare la scelta più funzionale alle proprie necessità. In sostanza, lo stanziamento (un acconto del 30% è già stato liquidato) può essere utilizzato autonomamente o avvalendosi di terzi o di associazioni. Riccardo Rosa © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Ospedale San Gerardo Doppio trapianto di mano con le cellule staminali su un ragazzo di 28 anni Precedente Nel 2010 all’ospedale San Gerardo di Monza, Carla Mari, 56 anni, impiegata di Gorla Minore (Varese), si era sottoposta, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre, al primo doppio trapianto di mano con le cellule staminali La donna ora sta bene, prima dell’estate i medici le hanno infuso ancora cellule prelevate dal suo organismo. Da un anno e mezzo prende soltanto un farmaco antirigetto e in una dose molto bassa «Siamo pronti per un nuovo doppio trapianto di mani». L’annuncio è di Massimo Del Bene, direttore della Chirurgia della mano del San Gerardo di Monza, protagonista 4 anni fa, nella notte tra l’11 e il 12 ottobre del 2010, del primo doppio trapianto di mano in Italia. Il prossimo paziente è un ragazzo moldavo di 28 anni a cui sono stati amputati entrambi gli arti quando aveva solo 13 anni, per un incidente domestico con la corrente elettrica. «È arrivato apposta in Italia un anno e mezzo fa per farsi seguire da noi — spiega Del Bene —: il percorso valutativo si è ormai concluso, aspettiamo l’autorizzazione dal ministero. Il suo permesso di soggiorno scade a marzo e conto, subito dopo Natale, di dare il via alla ricerca di un donatore». Già alla fine di questo mese saranno prelevate al paziente e coltivate in laboratorio, a Monza, le cellule staminali dal suo midollo osseo che saranno utilizzate nelle 24 ore successive all’intervento per evitare crisi di rigetto e per ridurre drasticamente il numero di farmaci anti-rigetto. È la stessa procedura innovativa messa a punto con Carla Mari, l’impiegata di Gorla Minore che si è sottoposta al primo doppio trapianto, quattro anni fa. «Oggi la signora Carla sta bene, prima dell’estate le abbiamo infuso ancora delle sue cellule staminali — spiega Del Bene — e da un anno e mezzo prende un solo farmaco antirigetto in una dose molto bassa. Tra gli immunologi c’è anche chi vorrebbe sospendere del tutto l’uso del farmaco, ma vogliamo essere prudenti». Gli ottimi risultati ottenuti utilizzando, per la prima volta al mondo, le cellule staminali in un trapianto di mano, apre la strada a nuovi interventi anche su pazienti molto giovani che, fino ad oggi, erano esclusi dai trapianti proprio per il rischio di assunzione di farmaci anti-rigetto. «L’inserimento di elementi cellulari propri negli arti estranei — spiega Del Bene — ha la funzione di “depistare” gli anticorpi che tendono ad aggredirli. Così viene depotenziata l’azione di rigetto dell’organismo». Rosella Redaelli MONZA © RIPRODUZIONE RISERVATA
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