sintesi progetto ita vf(4)

CADERKAF
FADERMA
Presentano il progetto
“Les OMD pour les OMD” / Le OMS per gli OSM
Le Organizzazioni dei Migranti per lo Sviluppo per gli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio
Aprile 2013
Programma realizzato con il sostegno dell’Unione Europea
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
CADERKAF
FADERMA
"Le OMS per gli OSM"
Forum di lancio del progetto europeo
Le Organizzazioni dei Migranti per lo Sviluppo per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio
Sabato 20 Aprile 2013, dalle 10,30 alle 13,30
Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Milano
A mille giorni dallo scadere del termine fissato per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del
Millennio sanciti dalle Nazioni Unite, si pone la necessità di una riflessione collettiva tra tutti gli attori dello
sviluppo per una ridefinizione del quadro globale post-2015 per la lotta contro la disuguaglianza e la povertà. Gli
obiettivi del millennio sono stati troppo spesso considerati come qualcosa che riguarda solo i Paesi del Sud del
mondo, mentre per affrontarli seriamente è necessario considerare come lo sviluppo colleghi i territori in modo
profondo e imprescindibile, attraverso interdipendenze economiche, politiche e sociali. In questo quadro si
inserisce il progetto "Le OMS per gli OSM", co-finanziato dalla Commissione Europea, da poco avviato in Italia,
Francia e Spagna, che coinvolgerà diversi paesi nel mondo, in particolare Marocco, Senegal e Mali. In Italia sarà
realizzato da Sunugao, unione di Gao Cooperazione Internazionale e Sunugal, Associazioni attive a Milano e in
Lombardia in iniziative di cosviluppo. Durante il forum di lancio oltre alla presentazione del progetto sarà
possibile conoscere i partner europei e le organizzazioni di migranti che operano per lo sviluppo in Europa. La
sfida lanciata agli attori dello sviluppo in Italia che vorranno partecipare alle attività è di ripensare insieme i
nuovi obiettivi di sviluppo a partire dall’analisi di pratiche concrete e degli strumenti più efficaci di educazione
alla cittadinanza globale e allo sviluppo.
Per informazioni: [email protected]
Programma
10,30 Benvenuto & Introduzione
Modou Gueye, Presidente Sunugal
Nicolò Sivini, GAO Cooperazione
Internazionale
11,15 Il progetto in Italia e all’estero
Emilie Blondy, GRDR
Chiara Davoli, GAO Cooperazione
Internazionale
11, 45 Le organizzazioni dei Migranti per
lo Sviluppo
Bamba Sissoko, Presidente della CADERKAF
Amadou Daff, Presidente della FADERMA
Abdallah Zniber, Presidente di IDD
Oumar Konate, Sunugal Senegal
12,30 Partenariati locali per lo sviluppo
Marco Grandi, Comune di Milano
Carlos Escano, Alianza por la Solidaridad
13,30 Chiusura e brunch presso il Bar
Piroga di Sunugal
In collaborazione con
Programma realizzato con il sostegno dell’Unione Europea
2
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
Il cosviluppo come strumento dei diritti umani
La culla in cui nasce il progetto “Le OMS per gli OSM” è il percorso che le nostre organizzazioni
seguono da tempo, analizzando, sviscerando, e nello stesso tempo sostenendo azioni di cosviluppo. In
questo ambito operano soggetti straordinariamente capaci di promuovere iniziative di sviluppo
transnazionali “dal basso”, interessati a confrontarsi per formare/formarsi e promuovere e migliorare il
loro lavoro. La partecipazione agli eventi della rete Eunomad, che abbiamo avuto l’onore di svolgere in
Italia ed in particolare a Milano, ne sono testimonianza. Intraprendendo questo nuovo percorso,
riconosciamo, come punto di partenza, che questi soggetti – Associazioni di migranti, organizzazioni
della società civile, Enti locali che dedicano attenzione e risorse ad attività di cosviluppo – siano i più
indicati per ri-discutere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (ormai in scadenza) ed è ora che essi siano
ascoltati affinché possano proporre idee per uno sviluppo più efficace ed equo. Le loro reti, le loro
continue e appassionate riunioni sono universi imprescindibili di consultazione in cui si può intravedere
qual è il percorso che potrebbe finalmente dare senso e rendere possibili gli obiettivi sottoscritti più di 13
anni fa dalla maggior parte dei governi del mondo. Questo nuovo progetto si vuole configurare come un
passo successivo nel cammino finora indicatoci dalla rete Eunomad, in cui ci si incontra per discutere
delle iniziative di cosviluppo, rafforzarle e agevolarle. Il passaggio successivo è far si che quelle iniziative
che hanno soddisfatto i reali bisogni delle popolazioni insieme alle quali sono state realizzate, siano
assunte come riferimenti per proporre un nuovo approccio alle azioni di sviluppo. In questo panorama
possiamo affermare senza dubbio che il cosviluppo è uno strumento, un approccio, per leggere dinamiche
più ampie e per proporre modelli alternativi, migliori (si spera) di vita e per promuovere una
Cittadinanza globale, intesa come ricerca e garanzia dei diritti fondamentali per favorire lo sviluppo
delle popolazioni prima dello sviluppo delle economie.”
GAO Cooperazione Internazionale
3
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
Scheda informativa
Linea di
finanziamento:
Capofila :
Partners:
Associati in
Italia:
Associati in
Europa:
Regioni
coinvolte in
Europa:
Durata:
Soggetti
coinvolti e
beneficiari:
Obiettivo
generale
Obiettivi
specifici
EuropeAid/131141/C/ACT/Multi (Sensibilizzazione del pubblico sulle questioni
dello sviluppo e sostegno all’educazione allo sviluppo nell’Unione Europea,
Obiettivo 2: “apprendimento globale al di fuori del sistema di educazione
formale”)
Gruppo di ricerca e di realizzazione per lo sviluppo rurale (GRDR) , Francia
GAO Cooperazione internazionale (Italia), Fondazione Habitafrica/APS (Spagna),
CADERKAF (Mali/Francia), FADERMA (Senegal/Mali), IDD (Marocco/Francia)
Sunugal – Italia/Senegal, Associazione donne capoverdiane in Italia (OMCVI) –
Italia/Capo Verde, Conseil des Maliens d’Italie (CMI) – Italia/Mali, Sopra i Ponti,
Italia/Marocco, Piattaforma italiana della rete Eunomad
Union des Associations de Guidimakha (Mauritania) en France (UAGF),
Association des ressortissantsdu Gorgol (Mauritania) en Région centre;
Coordinadora de las Asociaciones Senegalesas en el archipelago Canario
(CASAC); Association Guidimakha Danka (Mali) en France; Alto Consejo de
Malienses en Espagna (ACME); Association pour la Cooperation, l’insertion
sociale et l’interculturalité (ACISI); Asociacion de mujeres senegalesas de Sevilla;
Coordinadora d’associacions de senegalesos a Catalunya; Espacio de la
Solidaridad (Marocco); Asociacion de Universitarios y titulados marroquies en
Espagna (AUTME); Piattaforma spagnola della rete Eunomad; Piattaforma
francese della rete Eunomad
Francia: Ile-de-France, Nord Pas-de-Calais, Haute Normandie; Spagna: Madrid,
Catalogna, Andalusia, Valencia, Canarie; Italia: Calabria, Lazio, Lombardia, Emilia
Romagna, Piemonte
30 mesi
Federazioni e Associazioni di migranti; Enti locali europei, partner della
cooperazione decentrata dei paesi di origine; associazioni di giovani, media
specializzati, reti europee di educazione allo sviluppo, all’ambiente e alla
cittadinanza mondiale; istituti di formazione; collettività locali dei territori
d’origine dei migranti.
Inserire saldamente gli attori delle migrazioni africane in Europa nel
panorama dell'educazione allo sviluppo, al fine di aprire spazi di
comprensione e dialogo attorno agli OSM tra l'opinione pubblica europea e i
paesi del Sud (in particolare Africa subsahariana e Maghreb).
1. Sensibilizzare l’opinione pubblica europea sugli obiettivi di sviluppo del
millennio (OSM) attraverso la promozione dell’impegno attivo delle
organizzazioni dei migranti per lo sviluppo (OMS).
2. Facilitare la comprensione delle grandi interdipendenze mondiali per
influenzare positivamente le politiche d’aiuto allo sviluppo dell’UE, degli stati
membri, e delle cooperazioni decentrate.
3. Valorizzare le potenzialità dei migranti, cittadini “globali” dai diversi legami
territoriali, e ridurre considerevolmente tutte le fonti di discriminazione.
4
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
Descrizione del progetto
Il progetto nasce sulla base delle seguenti constatazioni:
Gli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) sono in gran parte sconosciuti dai cittadini europei, che
dovrebbero invece essere pienamente consapevoli dei loro contenuti, e rischiano di restare incompiuti.
Emerge con sempre maggiore forza la domanda, da parte delle Comunità locali europee impegnate in azioni
di cooperazione decentrata, di partenariati con Associazioni e Federazioni di migranti in attività di
Educazione allo sviluppo (EAS).
Da diversi anni Associazioni e Federazioni di migranti ben organizzate e capaci operano nei territori di
origine e di arrivo in azioni di sviluppo, ma è necessario che queste siano ricosciute come legittime
rappresentanti delle loro regioni di origine in Europa anche nella prospettiva del raggiungimento degli OSM.
In Europa molte Associazioni di giovani nate all’interno di fenomeni migratori sono impegnate nel
volontariato e in attività di cooperazione allo sviluppo: grazie alla loro capacità di relazionarsi in modo più
moderno e attivo con la società di arrivo potrebbero mobilitare con maggiore efficacia i cittadini europei in
attività innovative riguardanto lo sviluppo.
Sulla base di queste constatazioni, il progetto intende proporre azioni che rendano l’EAS, in particolare
quelle attività legate agli obiettivi del millennio, più accessibili, chiare e concrete al grande pubblico. I migranti e
le loro associazioni, attori chiave troppo spesso ignorati e marginalizzati nell’educazione allo sviluppo, attraverso
le loro storie personali e collettive sono testimoni e attori delle questioni più attuali legate allo sviluppo: le
grandi interdipendenze, gli equilibri interregionali, la globalizzazione, l’ambiente, la sovranità alimentare.
Il progetto si fonda sull’incredibile ricchezza costituita dalle capacità sviluppate dagli operatori di
cosviluppo, in primo luogo i migranti, che attraverso le loro Associazioni (informali o formali) sono capaci di
iniziative transnazionali che coinvolgono attivamente i territori interessati per promuovere lo sviluppo socioeconomico e la coesione sociale. Si tratta di piccole iniziative in termini di budget, specie se paragonate alle
risorse utilizzate dai grandi programmi governativi, che producono in proporzione effetti ben più significativi.
Molte iniziative di co-sviluppo in Europa nascono grazie alla sinergia tra la cooperazione decentrata europea e le
associazioni dei migranti presenti sui territori locali, ma esse, paradossalmente, non godono di una buona
visibilità, mentre invece costituiscono delle buone practiche che andrebbero valorizzate e portate all’attenzione
del grande pubblico.
Il concetto di “co-sviluppo” ricorda all’opinione pubblica e alle istituzioni come il futuro di ogni paese è
intrinsecamente legato agli altri, che i disequilibri dello sviluppo costituiscono dei fattori che spingono alla
migrazione e che i migranti si organizzano per colmare questo gap attraverso azioni collettive di sviluppo verso i
loro paesi di origine.
Dal Millennium Development Goals Report
OMS: Organizzazioni di Migranti per lo Sviluppo
2010 delle Nazioni Unite emerge chiaramente come gli
Dagli anni '60 in Francia e qualche decennio più tardi in
Obiettivi del Millennio leghino intrinsecamente
Spagna e in Italia le Associazioni di migranti si riuniscono
problematiche e potenzialità dei paesi avanzati e quelli
attorno alla necessità di mutuo soccorso nei paesi di
dei paesi in via di sviluppo: “Nonostante l'attenzione
arrivo e al desiderio di contribuire allo sviluppo dei paesi
mondiale sugli OSM e i risultati impressionanti ottenuti
d’origine. Lo stabilirsi delle comunità, le sue evoluzioni
strutturali e demografiche, gli impatti della crisi
in alcune aree, i risultati finora dimostrano che, nella
economica hanno gradualmente fatto si che queste si
maggior parte dei paesi, di solito, ci sono segmenti della
relazionassero sempre più con i territori di di arrivo,
società che non beneficiano di questi miglioramenti se
ponendosi come “ponte” verso quelli di origine, favorendo
non si attuano misure mirate e ad esse dedicate. Gli OSM
la nascita di progetti di cooperazione decentrata tra
sono universali: sono pensati per coinvolgere non solo
Comunità del Nord e del Sud del Mondo. Diverse sono le
tutti i paesi, ma anche tutte le persone all'interno di
campagne di sensibilizzazione locali portate avanti da
ciascun paese. I Governi e gli altri attori devono quindi
queste
Associazioni,
guadagnando
un’importante
prestare particolare attenzione a tutta la popolazione e
mobilitazione in entrambi i contesti. La difficoltà di gestire
a qualsiasi rischio eventuale che questa sia esclusa dal
le poche risorse finanziarie e la dimensione
prevalenetemente volontaria dei membri hanno
percorso per il raggiungimento degli OSM.”(trad.)
impedito però lo sviluppo di strumenti d’EAS
Dal 2010 ad oggi la situazione non è
professionali tali da conferire alle Associazioni una
migliorata; si valuta che molti sforzi siano ancora
posizione chiave tra gli attori dell’educazione allo
necessari per il raggiungimento di questi obiettivi,
sviluppo in Europa. La nascita di Reti e Federazioni di
soprattutto in alcune aree come l’Africa sub-sahariana.
Associazioni di migranti nei paesi europei tenta di
Il
rapporto però sottolinea due questioni molto
rispondere a questo limite. In questo panorama crescono
importanti che, tra l’altro,
animeranno questo
le proposte innovative per ripensare il concetto di
progetto:
la
prima
riguarda
la
necessità
di coinvolgere
sviluppo di giovani migranti di seconda e terza
nella
lotta
alla
povertà
e
nel
raggiungimento
degli altri
generazione, finalizzate a dare una nuova immagine dei
territori di origine.
obiettivi le popolazioni senza escludere nessun
segmento della società, a partire dunque da una seria
5
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
mobilitazione delle comunità locali. La seconda è che questi obiettivi non devono essere percepiti come rilevanti
solo per le aree del mondo più marginali, al contrario essi riguardano tutti i paesi.
Per incoraggiare i cittadini europei dunque a sostenere attivamente gli impegni dell’Italia e dell’Unione
Europea nel raggiungimento degli OSM, è utile informarli non superficialmente ma legando i grandi slogan a
realtà concrete. Bisogna rendere dinamici ed articolare i legami tra questi macro obiettivi (per es. sconfiggere la
fame nel mondo), i contesti reali delle popolazioni considerate in difficoltà (per es. i contadini di una regione
rurale asiatica in grado di coltivare solo durante la stagione delle piogge) e i possibili mezzi di azione (per
esempio la realizzazione di pozzi e di perimetri orticoli).
I migranti e le loro associazioni rappresentano “l’anello mancante” tra questi obiettivi e i soggetti della
cooperazione decentrata nei contesti d’origine e d’arrivo, terreni più fertili per portare avanti azioni concrete. In
questo senso i migranti, incarnando la mobilità e la molteplice presenza su territori apparentemente lontani tra
loro, possono offrire alle popolazioni europee la possibilità di cogliere lo sviluppo in modo globale. Azioni di EAS
che valorizzano la presenza dei migranti in Europa potranno inoltre contribuire a ridurre le fratture nella società
europea, migliorare la coesistenza tra le diverse comunità migranti e quelle autoctone, soprattutto in un contesto
di crisi economica globale come quello attuale.
Metodologia
Come riuscire a migliorare l’offerta di servizi di EAS delle Associazioni di migranti affinchè essi riescano a
stimolare i cittadini europei ad impegnarsi concretamente e insieme sulla necessità di chiedere e lavorare insieme
per un mondo migliore?
*
Innanzitutto lavorando all’interno delle associazioni e favorendo momenti di scambio (thé palabre )
anche con le comunità locali dei territori di origine, utilizzando le moderne tecnologie della comunicazione e
organizzando missioni degli attori provenienti da quelle aree. In questo modo si potrà valutare l’efficacia delle
politiche e dei programmi basati sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nei contesti locali e le loro prospettive,
cogliendo coincidenze e/o divergenze con i progetti di cosviluppo individuali e collettivi. Una volta avviato il
processo di concertazione, le federazioni e le associazioni di migranti concorderanno gli argomenti specifici, i
contenuti e gli strumenti per realizzare azioni di EAS nei/dai loro territori: a questo punto esse saranno legittimate
anche rispetto agli occhi della società europea, in quanto ambasciatrici delle aree di origine. Questo processo
consultivo, a cui potranno partecipare certamente anche i soggetti della cooperazione decentrata in Europa, e nel
quale saranno mobilitate competenze specifiche di esperti sulle tematiche scelte (per es. cibo, acqua, salute, ecc.), è
necessario anche per evidenziare il grado di coinvolgimento delle popolazioni e delle istituzioni europee nel
raggiungimento degli OSM e nel sostegno alle iniziative di migranti.
Una serie di sessioni di formazione sull’animazione di organizzazioni e reti, sulla presentazione di
campagne informative e sull’elaborazione di strumenti di comunicazione (video, foto, brochure, ecc.) seguirà
questo primo percorso, arrivando a rafforzare la capacità delle organizzazioni di migranti porsi come attori di
educazione allo sviluppo. Le diverse opportunità di animazione e di formazione e il loro aspetto itinerante,
l’attenzione nell’adattarli alla quotidianità dei migranti, così come l'accostamento di sessioni teoriche di EAS e di
fasi pratiche costituiscono una strategia di rafforzamento e potenziamento delle associazioni (learning by doing).
Le azioni del progetto saranno svolte in primo luogo dalle associazioni e dalle federazioni, allo stesso
tempo destinatari e attori del progetto, grazie alla rapida acquisizione da parte loro delle competenze e le risorse
necessarie per preparare e poi utilizzare tutti gli strumenti necessari. La diffusione dei contenuti di questi
strumenti comunicativi è rivolta ad un vasto pubblico, attraverso l’utilizzo di una varia gamma di mezzi di
comunicazione e l’organizzazione di diversi eventi di EAS. Ciò garantirà massima visibilità alle azioni proposte e
un impatto importante sul grande pubblico.
Le federazioni di associazioni migranti partner del progetto (IDD, CADERKAF, FADERMA) svolgeranno
un ruolo di ponte per altre associazioni di immigrati in Spagna e Italia condividendo le competenze e contatti: ciò
risponderà anche alla ricerca da parte di molte associazioni e federazioni di migranti di una dimensione
europea. Il progetto intende sostenere questa dinamica, supportando i processi di networking già avviati (per
esempio grazie alla rete Eunomad, di cui molte associazioni coinvolte fanno già parte) che permetterà un loro
migliore riconoscimento istituzionale sia nei loro paesi di origine sia a livello europeo.
* Il “Thé Palabre” si richiama alla tradizione africana del té evocando un momento di scambio aperto e dialogico, nel quale il padrone di casa e
i suoi ospiti scambiano le loro esperienze associative e le loro opinioni bevendo qualche tazza di té. Condividere le esperienze significa poter
scoprire delle soluzioni e anticipare difficoltà che potranno presentarsi in seguito.
Obiettivo finale di ogni “Thé Palabre” è di rafforzare una rete di scambi e relazioni fra le associazioni e i singoli partecipanti. Questa rete può
valorizzare legami, saperi e competenze diffusi sul territorio allo scopo di ideare e proporre progetti di cooperazione decentrata basati sul
ruolo attivo dei migranti e delle comunità locali.
6
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
Nell’elaborazione del progetto la scelta è ricaduta inoltre sulla diversificazione dei profili delle
associazioni di migranti: accanto alle associazioni che rappresentano principalmente la prima generazione di
migranti organizzati in Europa saranno sostenuti i giovani e le loro associazioni (spesso non organizzate sulla
base della provenienza, ma più orientate sugli interessi maturati nel paese di arrivo o di nascita). Ciò offrirà una
diversificazione delle prospettive sui diversi temi dello sviluppo e delle sensibilità riguardo gli obiettivi di
sviluppo del Millennio. In particolare saranno banditi dei concorsi per assegnare in ogni paese 5 borse per
microprogetti di educazione allo sviluppo promosse dalle associazioni di giovani legati alla migrazione, per
mettere in risalto le loro capacità innovative di comunicare sullo sviluppo. I vincitori saranno accompagnati nella
realizzazione dei loro microprogetti. I migliori strumenti di sensibilizzazione prodotti dalle associazioni dei
giovani saranno inoltre proposti nell’ambito della partecipazione a 15 eventi di concertazione mondiale
dedicati alle tematiche affrontate.
Alcuni membri del consorzio, tra cui GRDR, GAO, Habitafrica e IDD, sono da sempre strettamente
associati a strutture di ricerca (ad esempio attraverso le università di Poitiers, il laboratorio Migrinter,
l’Università della Calabria, l’Università di Madrid), e metteranno in prospettiva le loro pratiche per alimentere la
riflessione sulle attività svolte. I risultati dell’attività di ricerca congiunta tra i partner saranno valorizzate
attraverso la produzione di una guida rivolta alle comunità locali sull’EAS e una guida pedagogica
multilingue sull’interazione tra le migrazioni e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (che raccoglierà le 10 idee
chiave su questa relazione).
Queste attività saranno accompagnate da altre trasversali, come la realizzazione di 9 clip video che
racconteranno l’esperienza del progetto; un’esposizione dedicata alle migrazioni e allo sviluppo e alle loro
conseguenze in Europa e nei paesi di provenienza; l’accompagnamento dei partecipanti in 50 interventi di
sensibilizzazione all’interno delle reti di EAS e di strutture universitarie e scolastiche.
La rete Eunomad, attraverso le sue piattaforme francese, italiana e spagnola, di cui molti degli attori
coinvolti sono già membri, costituirà un ulteriore spazio per la discussione e la definizione di idee e pratiche
relative alle migrazioni e allo sviluppo, nonché una cassa di risonanza per le azioni di EAS promosse.
Scheda sintetica dei risultati previsti e delle attività in Italia
Risultato 1: Rendere disponibile un’offerta di servizi
pertinente e professionale di educazione allo sviluppo
all’interno delle federazioni di migranti in Europa.
o 4 thé palâbres tematici sugli OSM e le
problematiche dello sviluppo regionale
o Scambi con comunità di origine attraverso
videoconferenze e lettere ufficiali e missioni
dal Sud
o Rafforzamento competenze delle federazioni
attraverso una guida pedagogica sulle varie
modalità di EAS e diverse sessioni di
formazione e supporto/consulenza su varie
tematiche (per es. nuove tecnologie).
o Elaborazione e diffusione di materiale illustrativo
per ogni associazione sui propri servizi,
strumenti e modalità d’intervento di EAS.
o Organizzazione di 10 eventi di EAS in occasione
di eventi nazionali e mondiali dedicati alle
diverse problematiche dello sviluppo e alla
migrazione.
o Elaborazione di una guida rivolta alle comunità
locali sull’EAS in partenariato con le associazioni
di migranti.
Risultato 2 : Rafforzare la comprensione degli attori
europei sull'interazione fra le migrazioni e le principali
problematiche dello sviluppo.
o 5 borse di studio per microprogetti di
educazione allo sviluppo dedicate alle associazioni
di giovani legati alla migrazione
o Verranno realizzati e diffusi 3 video a partire
dall’esperienza delle associazioni coinvolte nel
progetto.
o Sarà realizzata un’esposizione che rappresenti
l’impatto della migrazione sullo sviluppo al Sud e
su tutto l’arco mediterraneo (Francia, Spagna,
Italia).
o Una
guida
pedagogica
multilingue
sull’interazione tra le migrazioni e gli Obiettivi di
Sviluppo del Millennio
o I partecipanti saranno accompagnati in 15
interventi di sensibilizzazione all’interno delle reti
di EAS e di strutture universitarie e scolastiche.
o Interventi in 5 eventi di concertazione
mondiale dedicati alle tematiche affrontate
o 3 incontri di scambio tra partner per
condividere i risultati a livello europeo.
Per saperne di più: [email protected]; [email protected]; [email protected]
7
Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio
Allegato: Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio
Obiettivo 1: Eliminare la povertà estrema e la fame
Obiettivo 2: Raggiungere l'istruzione elementare universale
Obiettivo 3: Promuovere l'uguaglianza fra i sessi e conferire potere e responsabilità alle donne
Obiettivo 4: Diminuire la mortalità infantile
Obiettivo 5: Migliorare la salute materna
Obiettivo 6: Combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie
Obiettivo 7: Assicurare la sostenibilità ambientale
Obiettivo 8: Promuovere una partnership globale per lo sviluppo
Campagne informative
MDGs, United Nations
“8 fois oui” , Ministere des Affaires Etrangeres, France
8