CADERKAF FADERMA Presentano il progetto “Les OMD pour les OMD” / Le OMS per gli OSM Le Organizzazioni dei Migranti per lo Sviluppo per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio Aprile 2013 Programma realizzato con il sostegno dell’Unione Europea Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio CADERKAF FADERMA "Le OMS per gli OSM" Forum di lancio del progetto europeo Le Organizzazioni dei Migranti per lo Sviluppo per gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio Sabato 20 Aprile 2013, dalle 10,30 alle 13,30 Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4 Milano A mille giorni dallo scadere del termine fissato per il raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo del Millennio sanciti dalle Nazioni Unite, si pone la necessità di una riflessione collettiva tra tutti gli attori dello sviluppo per una ridefinizione del quadro globale post-2015 per la lotta contro la disuguaglianza e la povertà. Gli obiettivi del millennio sono stati troppo spesso considerati come qualcosa che riguarda solo i Paesi del Sud del mondo, mentre per affrontarli seriamente è necessario considerare come lo sviluppo colleghi i territori in modo profondo e imprescindibile, attraverso interdipendenze economiche, politiche e sociali. In questo quadro si inserisce il progetto "Le OMS per gli OSM", co-finanziato dalla Commissione Europea, da poco avviato in Italia, Francia e Spagna, che coinvolgerà diversi paesi nel mondo, in particolare Marocco, Senegal e Mali. In Italia sarà realizzato da Sunugao, unione di Gao Cooperazione Internazionale e Sunugal, Associazioni attive a Milano e in Lombardia in iniziative di cosviluppo. Durante il forum di lancio oltre alla presentazione del progetto sarà possibile conoscere i partner europei e le organizzazioni di migranti che operano per lo sviluppo in Europa. La sfida lanciata agli attori dello sviluppo in Italia che vorranno partecipare alle attività è di ripensare insieme i nuovi obiettivi di sviluppo a partire dall’analisi di pratiche concrete e degli strumenti più efficaci di educazione alla cittadinanza globale e allo sviluppo. Per informazioni: [email protected] Programma 10,30 Benvenuto & Introduzione Modou Gueye, Presidente Sunugal Nicolò Sivini, GAO Cooperazione Internazionale 11,15 Il progetto in Italia e all’estero Emilie Blondy, GRDR Chiara Davoli, GAO Cooperazione Internazionale 11, 45 Le organizzazioni dei Migranti per lo Sviluppo Bamba Sissoko, Presidente della CADERKAF Amadou Daff, Presidente della FADERMA Abdallah Zniber, Presidente di IDD Oumar Konate, Sunugal Senegal 12,30 Partenariati locali per lo sviluppo Marco Grandi, Comune di Milano Carlos Escano, Alianza por la Solidaridad 13,30 Chiusura e brunch presso il Bar Piroga di Sunugal In collaborazione con Programma realizzato con il sostegno dell’Unione Europea 2 Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio Il cosviluppo come strumento dei diritti umani La culla in cui nasce il progetto “Le OMS per gli OSM” è il percorso che le nostre organizzazioni seguono da tempo, analizzando, sviscerando, e nello stesso tempo sostenendo azioni di cosviluppo. In questo ambito operano soggetti straordinariamente capaci di promuovere iniziative di sviluppo transnazionali “dal basso”, interessati a confrontarsi per formare/formarsi e promuovere e migliorare il loro lavoro. La partecipazione agli eventi della rete Eunomad, che abbiamo avuto l’onore di svolgere in Italia ed in particolare a Milano, ne sono testimonianza. Intraprendendo questo nuovo percorso, riconosciamo, come punto di partenza, che questi soggetti – Associazioni di migranti, organizzazioni della società civile, Enti locali che dedicano attenzione e risorse ad attività di cosviluppo – siano i più indicati per ri-discutere gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (ormai in scadenza) ed è ora che essi siano ascoltati affinché possano proporre idee per uno sviluppo più efficace ed equo. Le loro reti, le loro continue e appassionate riunioni sono universi imprescindibili di consultazione in cui si può intravedere qual è il percorso che potrebbe finalmente dare senso e rendere possibili gli obiettivi sottoscritti più di 13 anni fa dalla maggior parte dei governi del mondo. Questo nuovo progetto si vuole configurare come un passo successivo nel cammino finora indicatoci dalla rete Eunomad, in cui ci si incontra per discutere delle iniziative di cosviluppo, rafforzarle e agevolarle. Il passaggio successivo è far si che quelle iniziative che hanno soddisfatto i reali bisogni delle popolazioni insieme alle quali sono state realizzate, siano assunte come riferimenti per proporre un nuovo approccio alle azioni di sviluppo. In questo panorama possiamo affermare senza dubbio che il cosviluppo è uno strumento, un approccio, per leggere dinamiche più ampie e per proporre modelli alternativi, migliori (si spera) di vita e per promuovere una Cittadinanza globale, intesa come ricerca e garanzia dei diritti fondamentali per favorire lo sviluppo delle popolazioni prima dello sviluppo delle economie.” GAO Cooperazione Internazionale 3 Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio Scheda informativa Linea di finanziamento: Capofila : Partners: Associati in Italia: Associati in Europa: Regioni coinvolte in Europa: Durata: Soggetti coinvolti e beneficiari: Obiettivo generale Obiettivi specifici EuropeAid/131141/C/ACT/Multi (Sensibilizzazione del pubblico sulle questioni dello sviluppo e sostegno all’educazione allo sviluppo nell’Unione Europea, Obiettivo 2: “apprendimento globale al di fuori del sistema di educazione formale”) Gruppo di ricerca e di realizzazione per lo sviluppo rurale (GRDR) , Francia GAO Cooperazione internazionale (Italia), Fondazione Habitafrica/APS (Spagna), CADERKAF (Mali/Francia), FADERMA (Senegal/Mali), IDD (Marocco/Francia) Sunugal – Italia/Senegal, Associazione donne capoverdiane in Italia (OMCVI) – Italia/Capo Verde, Conseil des Maliens d’Italie (CMI) – Italia/Mali, Sopra i Ponti, Italia/Marocco, Piattaforma italiana della rete Eunomad Union des Associations de Guidimakha (Mauritania) en France (UAGF), Association des ressortissantsdu Gorgol (Mauritania) en Région centre; Coordinadora de las Asociaciones Senegalesas en el archipelago Canario (CASAC); Association Guidimakha Danka (Mali) en France; Alto Consejo de Malienses en Espagna (ACME); Association pour la Cooperation, l’insertion sociale et l’interculturalité (ACISI); Asociacion de mujeres senegalesas de Sevilla; Coordinadora d’associacions de senegalesos a Catalunya; Espacio de la Solidaridad (Marocco); Asociacion de Universitarios y titulados marroquies en Espagna (AUTME); Piattaforma spagnola della rete Eunomad; Piattaforma francese della rete Eunomad Francia: Ile-de-France, Nord Pas-de-Calais, Haute Normandie; Spagna: Madrid, Catalogna, Andalusia, Valencia, Canarie; Italia: Calabria, Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte 30 mesi Federazioni e Associazioni di migranti; Enti locali europei, partner della cooperazione decentrata dei paesi di origine; associazioni di giovani, media specializzati, reti europee di educazione allo sviluppo, all’ambiente e alla cittadinanza mondiale; istituti di formazione; collettività locali dei territori d’origine dei migranti. Inserire saldamente gli attori delle migrazioni africane in Europa nel panorama dell'educazione allo sviluppo, al fine di aprire spazi di comprensione e dialogo attorno agli OSM tra l'opinione pubblica europea e i paesi del Sud (in particolare Africa subsahariana e Maghreb). 1. Sensibilizzare l’opinione pubblica europea sugli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) attraverso la promozione dell’impegno attivo delle organizzazioni dei migranti per lo sviluppo (OMS). 2. Facilitare la comprensione delle grandi interdipendenze mondiali per influenzare positivamente le politiche d’aiuto allo sviluppo dell’UE, degli stati membri, e delle cooperazioni decentrate. 3. Valorizzare le potenzialità dei migranti, cittadini “globali” dai diversi legami territoriali, e ridurre considerevolmente tutte le fonti di discriminazione. 4 Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio Descrizione del progetto Il progetto nasce sulla base delle seguenti constatazioni: Gli obiettivi di sviluppo del millennio (OSM) sono in gran parte sconosciuti dai cittadini europei, che dovrebbero invece essere pienamente consapevoli dei loro contenuti, e rischiano di restare incompiuti. Emerge con sempre maggiore forza la domanda, da parte delle Comunità locali europee impegnate in azioni di cooperazione decentrata, di partenariati con Associazioni e Federazioni di migranti in attività di Educazione allo sviluppo (EAS). Da diversi anni Associazioni e Federazioni di migranti ben organizzate e capaci operano nei territori di origine e di arrivo in azioni di sviluppo, ma è necessario che queste siano ricosciute come legittime rappresentanti delle loro regioni di origine in Europa anche nella prospettiva del raggiungimento degli OSM. In Europa molte Associazioni di giovani nate all’interno di fenomeni migratori sono impegnate nel volontariato e in attività di cooperazione allo sviluppo: grazie alla loro capacità di relazionarsi in modo più moderno e attivo con la società di arrivo potrebbero mobilitare con maggiore efficacia i cittadini europei in attività innovative riguardanto lo sviluppo. Sulla base di queste constatazioni, il progetto intende proporre azioni che rendano l’EAS, in particolare quelle attività legate agli obiettivi del millennio, più accessibili, chiare e concrete al grande pubblico. I migranti e le loro associazioni, attori chiave troppo spesso ignorati e marginalizzati nell’educazione allo sviluppo, attraverso le loro storie personali e collettive sono testimoni e attori delle questioni più attuali legate allo sviluppo: le grandi interdipendenze, gli equilibri interregionali, la globalizzazione, l’ambiente, la sovranità alimentare. Il progetto si fonda sull’incredibile ricchezza costituita dalle capacità sviluppate dagli operatori di cosviluppo, in primo luogo i migranti, che attraverso le loro Associazioni (informali o formali) sono capaci di iniziative transnazionali che coinvolgono attivamente i territori interessati per promuovere lo sviluppo socioeconomico e la coesione sociale. Si tratta di piccole iniziative in termini di budget, specie se paragonate alle risorse utilizzate dai grandi programmi governativi, che producono in proporzione effetti ben più significativi. Molte iniziative di co-sviluppo in Europa nascono grazie alla sinergia tra la cooperazione decentrata europea e le associazioni dei migranti presenti sui territori locali, ma esse, paradossalmente, non godono di una buona visibilità, mentre invece costituiscono delle buone practiche che andrebbero valorizzate e portate all’attenzione del grande pubblico. Il concetto di “co-sviluppo” ricorda all’opinione pubblica e alle istituzioni come il futuro di ogni paese è intrinsecamente legato agli altri, che i disequilibri dello sviluppo costituiscono dei fattori che spingono alla migrazione e che i migranti si organizzano per colmare questo gap attraverso azioni collettive di sviluppo verso i loro paesi di origine. Dal Millennium Development Goals Report OMS: Organizzazioni di Migranti per lo Sviluppo 2010 delle Nazioni Unite emerge chiaramente come gli Dagli anni '60 in Francia e qualche decennio più tardi in Obiettivi del Millennio leghino intrinsecamente Spagna e in Italia le Associazioni di migranti si riuniscono problematiche e potenzialità dei paesi avanzati e quelli attorno alla necessità di mutuo soccorso nei paesi di dei paesi in via di sviluppo: “Nonostante l'attenzione arrivo e al desiderio di contribuire allo sviluppo dei paesi mondiale sugli OSM e i risultati impressionanti ottenuti d’origine. Lo stabilirsi delle comunità, le sue evoluzioni strutturali e demografiche, gli impatti della crisi in alcune aree, i risultati finora dimostrano che, nella economica hanno gradualmente fatto si che queste si maggior parte dei paesi, di solito, ci sono segmenti della relazionassero sempre più con i territori di di arrivo, società che non beneficiano di questi miglioramenti se ponendosi come “ponte” verso quelli di origine, favorendo non si attuano misure mirate e ad esse dedicate. Gli OSM la nascita di progetti di cooperazione decentrata tra sono universali: sono pensati per coinvolgere non solo Comunità del Nord e del Sud del Mondo. Diverse sono le tutti i paesi, ma anche tutte le persone all'interno di campagne di sensibilizzazione locali portate avanti da ciascun paese. I Governi e gli altri attori devono quindi queste Associazioni, guadagnando un’importante prestare particolare attenzione a tutta la popolazione e mobilitazione in entrambi i contesti. La difficoltà di gestire a qualsiasi rischio eventuale che questa sia esclusa dal le poche risorse finanziarie e la dimensione prevalenetemente volontaria dei membri hanno percorso per il raggiungimento degli OSM.”(trad.) impedito però lo sviluppo di strumenti d’EAS Dal 2010 ad oggi la situazione non è professionali tali da conferire alle Associazioni una migliorata; si valuta che molti sforzi siano ancora posizione chiave tra gli attori dell’educazione allo necessari per il raggiungimento di questi obiettivi, sviluppo in Europa. La nascita di Reti e Federazioni di soprattutto in alcune aree come l’Africa sub-sahariana. Associazioni di migranti nei paesi europei tenta di Il rapporto però sottolinea due questioni molto rispondere a questo limite. In questo panorama crescono importanti che, tra l’altro, animeranno questo le proposte innovative per ripensare il concetto di progetto: la prima riguarda la necessità di coinvolgere sviluppo di giovani migranti di seconda e terza nella lotta alla povertà e nel raggiungimento degli altri generazione, finalizzate a dare una nuova immagine dei territori di origine. obiettivi le popolazioni senza escludere nessun segmento della società, a partire dunque da una seria 5 Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio mobilitazione delle comunità locali. La seconda è che questi obiettivi non devono essere percepiti come rilevanti solo per le aree del mondo più marginali, al contrario essi riguardano tutti i paesi. Per incoraggiare i cittadini europei dunque a sostenere attivamente gli impegni dell’Italia e dell’Unione Europea nel raggiungimento degli OSM, è utile informarli non superficialmente ma legando i grandi slogan a realtà concrete. Bisogna rendere dinamici ed articolare i legami tra questi macro obiettivi (per es. sconfiggere la fame nel mondo), i contesti reali delle popolazioni considerate in difficoltà (per es. i contadini di una regione rurale asiatica in grado di coltivare solo durante la stagione delle piogge) e i possibili mezzi di azione (per esempio la realizzazione di pozzi e di perimetri orticoli). I migranti e le loro associazioni rappresentano “l’anello mancante” tra questi obiettivi e i soggetti della cooperazione decentrata nei contesti d’origine e d’arrivo, terreni più fertili per portare avanti azioni concrete. In questo senso i migranti, incarnando la mobilità e la molteplice presenza su territori apparentemente lontani tra loro, possono offrire alle popolazioni europee la possibilità di cogliere lo sviluppo in modo globale. Azioni di EAS che valorizzano la presenza dei migranti in Europa potranno inoltre contribuire a ridurre le fratture nella società europea, migliorare la coesistenza tra le diverse comunità migranti e quelle autoctone, soprattutto in un contesto di crisi economica globale come quello attuale. Metodologia Come riuscire a migliorare l’offerta di servizi di EAS delle Associazioni di migranti affinchè essi riescano a stimolare i cittadini europei ad impegnarsi concretamente e insieme sulla necessità di chiedere e lavorare insieme per un mondo migliore? * Innanzitutto lavorando all’interno delle associazioni e favorendo momenti di scambio (thé palabre ) anche con le comunità locali dei territori di origine, utilizzando le moderne tecnologie della comunicazione e organizzando missioni degli attori provenienti da quelle aree. In questo modo si potrà valutare l’efficacia delle politiche e dei programmi basati sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio nei contesti locali e le loro prospettive, cogliendo coincidenze e/o divergenze con i progetti di cosviluppo individuali e collettivi. Una volta avviato il processo di concertazione, le federazioni e le associazioni di migranti concorderanno gli argomenti specifici, i contenuti e gli strumenti per realizzare azioni di EAS nei/dai loro territori: a questo punto esse saranno legittimate anche rispetto agli occhi della società europea, in quanto ambasciatrici delle aree di origine. Questo processo consultivo, a cui potranno partecipare certamente anche i soggetti della cooperazione decentrata in Europa, e nel quale saranno mobilitate competenze specifiche di esperti sulle tematiche scelte (per es. cibo, acqua, salute, ecc.), è necessario anche per evidenziare il grado di coinvolgimento delle popolazioni e delle istituzioni europee nel raggiungimento degli OSM e nel sostegno alle iniziative di migranti. Una serie di sessioni di formazione sull’animazione di organizzazioni e reti, sulla presentazione di campagne informative e sull’elaborazione di strumenti di comunicazione (video, foto, brochure, ecc.) seguirà questo primo percorso, arrivando a rafforzare la capacità delle organizzazioni di migranti porsi come attori di educazione allo sviluppo. Le diverse opportunità di animazione e di formazione e il loro aspetto itinerante, l’attenzione nell’adattarli alla quotidianità dei migranti, così come l'accostamento di sessioni teoriche di EAS e di fasi pratiche costituiscono una strategia di rafforzamento e potenziamento delle associazioni (learning by doing). Le azioni del progetto saranno svolte in primo luogo dalle associazioni e dalle federazioni, allo stesso tempo destinatari e attori del progetto, grazie alla rapida acquisizione da parte loro delle competenze e le risorse necessarie per preparare e poi utilizzare tutti gli strumenti necessari. La diffusione dei contenuti di questi strumenti comunicativi è rivolta ad un vasto pubblico, attraverso l’utilizzo di una varia gamma di mezzi di comunicazione e l’organizzazione di diversi eventi di EAS. Ciò garantirà massima visibilità alle azioni proposte e un impatto importante sul grande pubblico. Le federazioni di associazioni migranti partner del progetto (IDD, CADERKAF, FADERMA) svolgeranno un ruolo di ponte per altre associazioni di immigrati in Spagna e Italia condividendo le competenze e contatti: ciò risponderà anche alla ricerca da parte di molte associazioni e federazioni di migranti di una dimensione europea. Il progetto intende sostenere questa dinamica, supportando i processi di networking già avviati (per esempio grazie alla rete Eunomad, di cui molte associazioni coinvolte fanno già parte) che permetterà un loro migliore riconoscimento istituzionale sia nei loro paesi di origine sia a livello europeo. * Il “Thé Palabre” si richiama alla tradizione africana del té evocando un momento di scambio aperto e dialogico, nel quale il padrone di casa e i suoi ospiti scambiano le loro esperienze associative e le loro opinioni bevendo qualche tazza di té. Condividere le esperienze significa poter scoprire delle soluzioni e anticipare difficoltà che potranno presentarsi in seguito. Obiettivo finale di ogni “Thé Palabre” è di rafforzare una rete di scambi e relazioni fra le associazioni e i singoli partecipanti. Questa rete può valorizzare legami, saperi e competenze diffusi sul territorio allo scopo di ideare e proporre progetti di cooperazione decentrata basati sul ruolo attivo dei migranti e delle comunità locali. 6 Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio Nell’elaborazione del progetto la scelta è ricaduta inoltre sulla diversificazione dei profili delle associazioni di migranti: accanto alle associazioni che rappresentano principalmente la prima generazione di migranti organizzati in Europa saranno sostenuti i giovani e le loro associazioni (spesso non organizzate sulla base della provenienza, ma più orientate sugli interessi maturati nel paese di arrivo o di nascita). Ciò offrirà una diversificazione delle prospettive sui diversi temi dello sviluppo e delle sensibilità riguardo gli obiettivi di sviluppo del Millennio. In particolare saranno banditi dei concorsi per assegnare in ogni paese 5 borse per microprogetti di educazione allo sviluppo promosse dalle associazioni di giovani legati alla migrazione, per mettere in risalto le loro capacità innovative di comunicare sullo sviluppo. I vincitori saranno accompagnati nella realizzazione dei loro microprogetti. I migliori strumenti di sensibilizzazione prodotti dalle associazioni dei giovani saranno inoltre proposti nell’ambito della partecipazione a 15 eventi di concertazione mondiale dedicati alle tematiche affrontate. Alcuni membri del consorzio, tra cui GRDR, GAO, Habitafrica e IDD, sono da sempre strettamente associati a strutture di ricerca (ad esempio attraverso le università di Poitiers, il laboratorio Migrinter, l’Università della Calabria, l’Università di Madrid), e metteranno in prospettiva le loro pratiche per alimentere la riflessione sulle attività svolte. I risultati dell’attività di ricerca congiunta tra i partner saranno valorizzate attraverso la produzione di una guida rivolta alle comunità locali sull’EAS e una guida pedagogica multilingue sull’interazione tra le migrazioni e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (che raccoglierà le 10 idee chiave su questa relazione). Queste attività saranno accompagnate da altre trasversali, come la realizzazione di 9 clip video che racconteranno l’esperienza del progetto; un’esposizione dedicata alle migrazioni e allo sviluppo e alle loro conseguenze in Europa e nei paesi di provenienza; l’accompagnamento dei partecipanti in 50 interventi di sensibilizzazione all’interno delle reti di EAS e di strutture universitarie e scolastiche. La rete Eunomad, attraverso le sue piattaforme francese, italiana e spagnola, di cui molti degli attori coinvolti sono già membri, costituirà un ulteriore spazio per la discussione e la definizione di idee e pratiche relative alle migrazioni e allo sviluppo, nonché una cassa di risonanza per le azioni di EAS promosse. Scheda sintetica dei risultati previsti e delle attività in Italia Risultato 1: Rendere disponibile un’offerta di servizi pertinente e professionale di educazione allo sviluppo all’interno delle federazioni di migranti in Europa. o 4 thé palâbres tematici sugli OSM e le problematiche dello sviluppo regionale o Scambi con comunità di origine attraverso videoconferenze e lettere ufficiali e missioni dal Sud o Rafforzamento competenze delle federazioni attraverso una guida pedagogica sulle varie modalità di EAS e diverse sessioni di formazione e supporto/consulenza su varie tematiche (per es. nuove tecnologie). o Elaborazione e diffusione di materiale illustrativo per ogni associazione sui propri servizi, strumenti e modalità d’intervento di EAS. o Organizzazione di 10 eventi di EAS in occasione di eventi nazionali e mondiali dedicati alle diverse problematiche dello sviluppo e alla migrazione. o Elaborazione di una guida rivolta alle comunità locali sull’EAS in partenariato con le associazioni di migranti. Risultato 2 : Rafforzare la comprensione degli attori europei sull'interazione fra le migrazioni e le principali problematiche dello sviluppo. o 5 borse di studio per microprogetti di educazione allo sviluppo dedicate alle associazioni di giovani legati alla migrazione o Verranno realizzati e diffusi 3 video a partire dall’esperienza delle associazioni coinvolte nel progetto. o Sarà realizzata un’esposizione che rappresenti l’impatto della migrazione sullo sviluppo al Sud e su tutto l’arco mediterraneo (Francia, Spagna, Italia). o Una guida pedagogica multilingue sull’interazione tra le migrazioni e gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio o I partecipanti saranno accompagnati in 15 interventi di sensibilizzazione all’interno delle reti di EAS e di strutture universitarie e scolastiche. o Interventi in 5 eventi di concertazione mondiale dedicati alle tematiche affrontate o 3 incontri di scambio tra partner per condividere i risultati a livello europeo. Per saperne di più: [email protected]; [email protected]; [email protected] 7 Le OMS per gli OSM: le organizzazioni dei migranti per lo sviluppo per gli obiettivi di sviluppo del millennio Allegato: Gli obiettivi di Sviluppo del Millennio Obiettivo 1: Eliminare la povertà estrema e la fame Obiettivo 2: Raggiungere l'istruzione elementare universale Obiettivo 3: Promuovere l'uguaglianza fra i sessi e conferire potere e responsabilità alle donne Obiettivo 4: Diminuire la mortalità infantile Obiettivo 5: Migliorare la salute materna Obiettivo 6: Combattere l'HIV/AIDS, la malaria e altre malattie Obiettivo 7: Assicurare la sostenibilità ambientale Obiettivo 8: Promuovere una partnership globale per lo sviluppo Campagne informative MDGs, United Nations “8 fois oui” , Ministere des Affaires Etrangeres, France 8
© Copyright 2024 ExpyDoc