UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CASSINO E DEL LAZIO MERIDIONALE Dottorato di Ricerca in Ingegneria Civile, Meccanica e Biomeccanica XXIX Ciclo Leandro Colella Relazione di primo anno di attività 3 dicembre 2014 Seminari A. Ruggiero, “Comportamento meccanico di materiali soggetti a carichi impulsivi”, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 13/05/2014. A. Leopardi, “Metodi Numerici per la Fluidodinamica in presenza di una Superficie Libera”, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 20/05/2014. M. Zordan, “La costruzione metallica in Italia”, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 16/06/2014. L. Sorrentino, “Potenzialità e limiti dei materiali compositi polimerici”, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 23/09/2014. A. Viskovic (Dipartimento di Ingegneria e Geologia Università degli Studi G. d'Annunzio Chieti – Pescara), “Il MAXXI, dal progetto alla realizzazione: l'interazione dei saperi e dei sottosistemi nel progetto esecutivo/costruttivo”, Dipartimento di Ingegneria Civile e Meccanica Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 20/11/2014. F. De Felice, “Il decision making e i sistemi decisionali multicriterio. Le metodologie AHP e ANP”, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 24/11/2014. M.G. D’Urso, “Incertezza della misura”, Scuola di Dottorato Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, 25/11/2014. Tematiche di ricerca studiate La presente attività di ricerca si inserisce nel quadro delle lavorazioni meccaniche per asportazione di truciolo, con particolare riferimento al monitoraggio sensoriale di tali processi su materiali difficili da lavorare quali i laminati compositi a matrice polimerica rinforzati con fibre di carbonio (CFRP). Il monitoraggio sensoriale nelle lavorazioni meccaniche permette di acquisire informazioni utili in termini di forze, vibrazioni, emissioni acustiche, temperature di processo in merito alla risposta del materiale in lavorazione; tali dati di input possono essere analizzati, elaborati e resi disponibili per poter ottimizzare i parametri di processo al fine di ridurre al minimo i difetti tipici delle lavorazioni per asportazione di truciolo. I laminati compositi rinforzati con fibre (FRP) maggiormente utilizzati nelle industrie sono: i CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer); i GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer); i VDM (laminati compositi in fibra di metallo). Grazie ai loro notevoli vantaggi dal punto di vista prestazionale quali gli alti rapporti resistenza-peso e rigidezza-peso, essi vengono utilizzati per sostituire i materiali metallici tradizionali in una vasta gamma di settori (aerospazio, aereonautico, difesa) [1]. Nello specifico, per quel che riguarda i CFRP strutturali, va sottolineato che essi, in quanto tali, necessitano inevitabilmente di dover essere accoppiati con altre parti strutturali: da qui l’esigenza di ricorrere alle lavorazioni di foratura e fresatura [2]. Nella realizzazione di tali accoppiamenti meccanici tra materiali spesso differenti, infatti, assumono un ruolo determinante le giunzioni meccaniche chiodate e bullonate e di conseguenza la qualità, la precisione e l'affidabilità dei fori lavorati oltre che la perfetta finitura superficiale e dei bordi dei partcolari da accoppiare. Nonostante siano disponibili vari processi di lavorazione per asportazione di truciolo, convenzionali e non, quello 1/5 alle macchine utensili dei laminati compositi è piuttosto ostico a causa della scarsa lavorabilità dovuta alla loro disomogeneità, all'anisotropia, e alla presenza di fibre estremamente dure e abrasive che li caratterizza [3, 4]. Tale caratteristica di scarsa lavorabilità si traduce, praticamente, in un’usura precoce degli utensili e, per la foratura, nei fenomeni indotti di delaminazione e frammentazione che generano effetti negativi quali la drastica riduzione della resistenza a fatica del materiale ed il conseguente degrado delle performace a lungo termine [5]. E' noto che, nell'industria aereonautica lo scarto di particolari realizzati in laminati compositi dovuto a danni derivanti dalla delaminazione indotta durante le fasi di assemblaggio finale è nell'ordine del 60% [6, 7]. Pertanto, ogni delaminazione indotta che risulta nei componenti scartati rappresenta una perdita costosa dal momento che spesso tali lavorazioni costituiscono le operazioni finali delle fasi di assemblaggio. Per aumentare l'efficienza nella lavorazione di tali materiali e diminuirne sprechi e danni è essenziale comprenderne il comportamento in fase di lavorazione attraverso l'esecuzione di numerosi esperimenti e attraverso lo sviluppo di modelli [8]. L’attività di ricerca è stata sviluppata coerentemente con il Progetto di Ricerca delineato per l’intero triennio. In questo primo anno di lavoro, lo studio teorico si è concentrato sull’analisi delle lavorazioni meccaniche per asportazione di truciolo che si eseguono sui componenti realizzati in laminato composito a matrice polimerica termoindurente rinforzato con fibra di carbonio (CFRP) eseguite a secco, in accordo con le restringenti normative relative alle lavorazioni alle macchine utensili di materiali compositi in ambito aereonautico. Nonostante la bibliografia in questo ambito non sia particolarmente ricca, l’attenzione si è concentrata su alcuni articoli ritenuti maggiormente significativi. In particolar modo, sono emersi gli effetti delle variabili di input (velocità di avanzamento, velocità di taglio, geometria dell’utensile) sulla determinazione della temperatura di processo, sull’usura dell’utensile e, per l’operazione di foratura, sulla generazione della forza di spinta, sul manifestarsi della delaminazione indotta e quindi sulla qualità finale delle lavorazioni eseguite [8, 9, 10]. Si è così potuti pervenire alla definizione delle metodologie di modellazione e di ottimizzazione delle grandezze sopra descritte (scelta ottimale degli utensili [9], lavorazioni ad alta velocità [11], applicazione dell’active backup force [12]), di maggior interesse sulla base delle informazioni reperibili in letteratura. Poiché è importante monitorare le T di processo, lo studio dello stato dell’arte si è soffermato anche sull’analisi della generazione di calore che si manifesta inevitabilmente sui fianchi dei taglienti dell’utensile oltre che sulle superfici del pezzo in lavorazione nelle zone di contatto utensile-pezzo durante le lavorazioni per asportazione di truciolo (tale calore, se non evitato o opportunamente smaltito, può far raggiungere al pezzo in lavorazione temperature limite oltre le quali si possono innescare processi di degradazione termica e quindi essere causa di danneggiamenti superficiali). Si consideri che, per una tipica matrice a base epossidica, le temperature critiche di degrado vanno dai 180°C ai 270°C [13]. Il monitoraggio delle T di processo passa anche attraverso l’analisi di modelli di trasferimento di calore per conoscere la distribuzione della temperatura sul pezzo CFRP in lavorazione e la conoscenza delle tipologie di sensori e dei sistemi di monitoraggio sul tagliente dell’utensile, sul punto di contatto 2/5 tagliente dell’utensile/pezzo in lavorazione, all’interno del laminato CFRP in lavorazione. È risaputo, infatti, che la previsione della distribuzione della temperatura sul pezzo in lavorazione può dare informazioni utili per ottimizzare il processo di taglio, specialmente quando i materiali in lavorazione sono laminati CFRP [14, 15]. Dallo studio bibliografico è emerso che i sensori di temperatura maggiormente utilizzati in tale ambito sono le temocoppie tipo k (che hanno sensibilità tipiche nell’ordine dei 41µV/°C; ∅ 0,1 0,3mm) che hanno dimostrato la loro affidabilità anche confrontandone le misurazioni con valori derivanti da altri strumenti quali pirometri e termocamere ad infrarosso [14]. In [16] si è potuto osservare che l’aumento di temperatura sui taglienti dell’utensile durante la foratura di un laminato composito CFRP è più basso rispetto al caso di foratura di materiali metallici: tale fenomeno lo si può attribuire alla minore quantità di calore che si genera durante la deformazione plastica, in quanto i laminati compositi CFRP sono fragili ed il truciolo si polverizza durante il processo. In fresatura, invece, le variabili di input velocità di rotazione e avanzamento assiale influenzano notevolmente le variazioni di T di processo: al loro incremento corrisponde un incremento della T di processo; quest’ultima, inoltre, massimizza i propri valori (nell’ordine rispettivamente del 15% e 29%) quando la distanza tra sorgente di calore e punto di misurazione diventa piccola (0,5÷0,75mm). La variazione dell’avanzamento tangenziale, invece, non determina grossi cambiamenti in termini di T di processo [14]. Queste considerazioni si riferiscono a laminati CFRP con spessori di 1÷7mm. Parallelamente allo studio dello stato dell’arte, si è proceduto con la messa a punto di un sistema multisensoriale di acquisizione delle forze precedentemente sviluppato in altri lavori e con l’integrazione dello stesso di un upgrade in LabView per il controllo delle temperature. Sulla base delle conoscenze teoriche acquisite dallo studio della letteratura tecnica si è, quindi, proceduto con la pianificazione e l’esecuzione delle prime prove sperimentali. Si sono realizzati i provini da sottoporre ai test seguendo la procedura standard del ciclo produttivo vacuum-bagging e piastra-contropiastra ed inserendo tra gli strati di prepreg 6 termocoppie tipo K. Il sistema utilizzato è costituito da: fresatrice universale della MECTRA SAIMP modello FU-1, punta della CARMAN modello CL415 SAPPHIRE da 10mm di diametro, sistema di acquisizione costituito da termocoppie tipo K della TERSID modello HF/D 30 KK WX 88063 (rif.1458/11), dinamometro della KISTLER modello 9257BA, unità di controllo 5233 A1, morsettiera della NATIONAL INSTRUMENTS modello CB-68LP. a) b) Figura 1: Provino CFRP 100x100x18mm e ciclo termico di cura. 3/5 c) a) b) Figura 2: Temperatura in funzione della posizione assiale dell’utensile rispetto al pezzo in lavorazione. Nelle Figure 1a e 1b è riportata la geometria dei provini realizzati, le loro dimensioni e la posizione delle termocoppie; nella Figura 1c è rappresentato il ciclo di cura termico al quale gli stessi sono stati sottoposti. A titolo di esempio, nella Figura 2 sono riportati i grafici qualitativi a) dell’andamento della temperatura percepita dalle termocoppie T3 e T4 in funzione della prosizione dell’utensile rispetto alla sezione del provino; b) dell’andamento della temperatura percepita dalla termocoppia T4 nell’esecuzione dei fori A, B, C a parità di condizioni di taglio (1500 giri/min; 26,4 mm/min). Per quel che riguarda l’attività scientifica di ricerca e sperimentale, gli sviluppi futuri per il prossimo anno prevedono la messa a punto del sistema di controllo multisensoriale delle lavorazioni per asportazione di truciolo sui laminati CFRP strutturali al fine di poter valutare le forze che si generano durante la lavorazione, la T di processo nel punto di contatto utensile materiale in lavorazione, la T di processo della superficie in lavorazione, la T di processo sul fianco dell’utensile e quindi poterne studiare: l’influenza che i parametri di taglio hanno sulle T di processo sopra definite; il legame T di processo/usura dell’utensile; il legame T di processo/qualità della lavorazione; il legame T di processo/T di transazione allo stato vetroso; il legame T di processo/posizione delle termocoppie nel provino. Per quanto riguarda la formazione, infine, si prevede la frequenza a corsi, la partecipazione a seminari, convegni ed alle varie attività proposte dalla Scuola di Dottorato. Bibliografia [1] C. Soutis, Fibre reinforced composite in aircraft construction, Progr. Aerosp. Sci. 2005; 41:143– 51. [2] W. Hufenbach, L.A. Dobrzan´ ski, M. Gude, J. Konieczny, A. Czulak, Optimisation of rivet joints of CFRP composite material and aluminium alloy, J. Achieve Mater. Manuf. Eng. 2007; 20:119–22. [3] R. Teti, Machining of composite materials, CIRP Annals – Manuf. Technol. 2002; 51:611–34. [4] A.M. Abrao, P.E. Faria, J.C. Campos Rubio, P. Reis, J.P. Davim, Drilling of fiber reinforced plastics: a review, J. Mater. Process Technol. 2007; 186:1–7. [5] R. Mishra, J. Malik, I. Singh, J.P. Davim, Neural network approach for estimate the residual tensile strength after drilling in uni-directional glass fiber reinforced plastic laminates, Mater. Des 2010; 31:2790–5. [6] T.L. Wong, S.M. Wu, G.M. Croy, An analysis of delamination in drilling composite materials, In: 14th National SAMPE Techn. Conf., Atlanta, GA, USA; 1982. p. 471–383. 4/5 [7] R. Stone, K. Krishnamurthy, A neural network thrust force controller to minimize delamination during drilling of graphite-epoxy laminates, Int. J. Mach. Tools Manuf. 1996; 36:985–1003. [8] S. Jahanmir, M. Ramulu, P. Koshy, Machinig of ceramics and composites, Marcel Dekker, Inc.1999, ISBN 082470178X. [9] De Fu Liu, Yong Jun Tang, W.L. Cong, A review of mechanical drilling for composite laminates, Composite Structures 94 (2012) 1265–1279. [10] N. Koboević, M. Jurjević, Ž. Koboević, Influence of cutting parameters on thrust force, drilling torque and delamination during drilling of carbon fibre reinforced composites, Technical Gazette 19, 2(2012), 391-398. [11] V. Krishnaraj, A. Prabukarthi, A. Ramanathan, N. Elanghovan, M.S. Kumar, R. Zitoune, J.P. Davim, Optimization of machining parameters at high speed drilling of carbon fiber reinforced plastic (CFRP) laminates, Composites: Part B 43 (2012) 1791–1799. [12] C.C. Tsao, H. Hocheng, Y.C. Chen, Delamination reduction in drilling composite materials by active backup force, CIRP Annals – Manuf. Technology 61 (2012) 91–94. [13] K. Kerrigana, J. Thilb, R. Hewisonc, G.E. O’Donnella, An Integrated Telemetric Thermocouple Sensor for Process Monitoring of CFRP Milling Operations, Procedia CIRP 1 ( 2012 ) 449 – 454. [14] J. Liu, Guang Chen, Chunhui Ji, Xuda Qin, Hao Li, Chengzu Ren, An investigation of workpiece temperature variation of helical milling for carbon fiber reinforced plastics, International Journal of Machine Tools & Manufacture 86 (2014) 89–103. [15] Y. Takeshi, O Takayuki, S. Hiroyuki, Temperature measurement of cutting tool and machined surface layer in milling of CFRP, Int. J. of Mach. Tools & Man. 70 (2013) 63–69. [16] W.C. Chen, Some experimental investigations in the drilling of carbon fiber-reinforced plastic (CFRP) composite laminates, Int. J. of Mach. Tools & Man. 37 (1997) 1097–1108. 5/5
© Copyright 2024 ExpyDoc