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A NA LISI
A
SCANSIONE
ANG OLARE
Versione 1.0.140709.1
G R U P P O
S I S M I C A
S . R . L .
______________________________________________
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INDICE GENERALE
1.
INTRODUZIONE
2
2.
DEFINIZIONE DEI GRUP PI DI ANALISI
3
2. 1.
2. 2.
PARAMETRI DI ANALISI
P A R A M E T R I D I C ON TR O LL O
4
4
3.
ESECUZIONE DELLE ANA LISI
5
4.
LETTURA DEI RISULTAT I
6
4. 1.
4. 2.
DOMINIO DI CAPACITÀ
DOMINIO DI SPOSTAMENT O
7
9
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3DMacro® - Guida alle Analisi a Scansione Angolare
CAPITOLO 2 – DEFINIZIONE DEI GRUPPI DI ANALISI
1. INTRODUZIONE
La funzionalità "scansione angolare" permette di eseguire analisi push-over secondo una
direzione generica del carico sismico, non necessariamente coincidente con le direzioni principali
dell'edificio. Le funzionalità di input permettono di definire, in modo semplice, un insieme
completo di analisi (gruppo) che indagano tutte le direzioni di carico con un incremento costante
di angolo. Tutte le analisi appartenenti a un gruppo sono caratterizzate dalla medesima
distribuzione spaziale di carico, che può appartenere sia al gruppo 1 (forze sismiche
proporzionali alle masse e alle quote o proporzionali ai modi di vibrare) che al gruppo 2 (forze
sismiche proporzionali alle masse) delle NTC 08'.
I risultati di un gruppo di analisi vengono sintetizzati mediante una rappresentazione
tridimensionale, denominata Capacity Dominium (Caliò et al., 2006) che permette di individuare
le direzioni di minore resistenza e minore duttilità dell'edificio. In tale grafico ogni curva di
capacità è riportata in un piano perpendicolare al piano XY, in modo che il coefficiente di taglio
alla base sia leggibile sull’asse Z. La traccia del piano in cui è riportata ogni curva di capacità sul
piano XY identifica la direzione di carico.
Utilizzando sezioni 2D del capacity dominium si ottengono utili grafici piani nei quali vengono
riportati gli spostamenti limite relativi alla capacità e domanda, nei diversi stati limite
considerati. In questa rappresentazione sono facilmente individuabili le direzioni cui corrisponde
il minimo coefficiente di sicurezza, che condiziona pertanto la vulnerabilità dell'intero edificio.
L'utilizzo delle analisi a scansione angolare risulta particolarmente utile per edifici irregolari, in
pianta o in altezza, per i quali non è facile individuare le direzioni principali o può non essere
sufficiente indagare il comportamento dell'edificio limitandosi a considerare il carico orientato
lungo queste ultime.
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
2. DEFINIZIONE DEI GRUPPI DI ANALISI
Nell'ambiente di definizione delle analisi è possibile definizione un "Gruppo" o "Famiglia" di
analisi composto da un numero arbitrario di analisi, caratterizzate dalla stessa distribuzione
spaziale del carico sismico, ottenute variando unicamente la direzione di carico a partire da un
incremento di angolo costante, definito dall'utente.
Per accedere all'ambiente di definizione dei Gruppi di analisi il percorso è il seguente:

menu Definisci > Analisi... > Scansione angolare, (cfr. § 4.3.9 Manuale Utente).
Figura 1. Finestra di definizione dei gruppi di analisi
La finestra è suddivisa in due sezioni: "Parametri di analisi" e "Parametri di controllo". La prima
sezione contiene i parametri per la definizione del carico sismico e dello stato iniziale della
struttura. Come è possibile osservare, la finestra contiene le medesime opzioni di scelta della
finestra di definizione delle singole analisi. Le informazione aggiuntive sono: il nome del gruppo
che farà parte del nome delle singole analisi come desinenza seguita dall'angolo di calcolo
definito; il passo della scansione angolare che rappresenterà lo sfasamento delle singole analisi
appartenenti al gruppo; l'angolo di partenza rispetto alla direzione X globale, che verrà
assegnato alla prima analisi del gruppo. La sezione contiene i parametri per il controllo delle
analisi, in modo analogo a quanto previsto per la definizione di una analisi singola .
Non sarà possibile definire passi di analisi inferiori ai 10° ne superiori ai 120°. Ciò permetterà di
evitare di definire un numero eccessivo di analisi (max 36) o troppo esiguo (min 3) che
impedirebbe la creazione di un dominio 3D. Inoltre il Gruppo di distribuzione forze non
prevederà distribuzioni con eccentricità aggiuntiva.
Non sarà possibile definire più di 3 gruppi di analisi. Inoltre le singole analisi appartenenti
ad un gruppo non potranno essere cancellate o modificate singolarmente.
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
2.1. PARAMETRI DI ANALISI
La sezione di definizione dei parametri delle analisi è suddivisa in due sottosezioni che
permettono di impostare le caratteristiche comuni alla famiglia di analisi e la scelta delle
direzioni di carico da indagare.

scelta delle direzioni di carico: oltre al nome delle analisi bisogna scegliere una
direzione di carico (start) e una discretizzazione angolare (passo). Il numero di
analisi e le direzioni di carico verranno calcolate in automatico a partire dai
suddetti parametri.

scelta dei parametri di carico: la finestra consente di impostare il gruppo e la
distribuzione spaziale del carico, la tipologia di controllo (forze/spostamento)
e l'analisi di partenza. Tali caratteristiche verranno assegnate all'intero gruppo
di analisi.
2.2. PARAMETRI DI CONTROLLO
In questa sezione è possibile definire i parametri del calcolo non lineare. In particolare bisogna
definire il nodo di controllo rispetto al quale verranno tracciate tutte le curve di capacità, o in
alternativa, bisogna spuntare l'opzione "automatico" per richiedere una scelta di default del
programma. Inoltre bisogna indicare se alla prima fase, in cui vengono applicati incrementi
costanti di carico, deve seguire una fase a incrementi di spostamento.
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
3. ESECUZIONE DELLE ANALISI
All'interno della finestra che permette la selezione rapida delle analisi da lanciare (cfr. § 8.2
Manuale Utente) è stata introdotta un nuova sezione che riporta i tre gruppi di analisi definiti.
Spuntando il riquadro corrispondente tutte
le analisi appartenenti al gruppo verranno
selezionate per il lancio. I riquadri corrispondenti ai gruppi di analisi saranno abilitati solo se
sono stati definiti opportunamente i gruppi e riportano il nome scelto in fase di definizione del
gruppo. Qual'ora il gruppo non sia stato definito, il riquadro risulterà disabilitato e riporterà un
nome di default generico.
Figura 2. Finestra per il lancio rapido delle analisi
Accedendo alla sezione "Dettagli" della finestra è possibile visualizzare l'intero elenco delle
analisi del gruppo selezionate per la fase di elaborazione. Se una analisi appartenente a un
gruppo viene selezionata, o esclusa, tale modifica viene applicata a tutte le altre analisi del
gruppo. Non è quindi possibile eseguire una o più analisi di un gruppo singolarmente,
escludendo le altre.
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
4. LETTURA DEI RISULTATI
Le analisi appartenenti a un gruppo che compone una "scansione angolare" conservano tutti gli
strumenti messi a disposizione in ambiente che 3DMacro® per il postprocessing dei risultati:
visualizzazione delle deformate correlate dagli indicatori di danno, stima di vulnerabilità, registro
degli eventi, ecc. In aggiunta è stato predisposto un ulteriore ambiente di visualizzazione, utile
per la sintesi e l'interpretazione dei risultati della scansione angolare.
Per accedere a tale ambiente il percorso da seguire è:

menu Verifica > Curve pushover e stima della vulnerabilità... >
Capacity Dominium, (cfr. § 4.8.1 Manuale Utente).
Figura 3. Scheda Capacity Dominium all'interno dell'ambiente preposto
alla stima di vulnerabilità.
Come si può osservare l'ambiente risulta diviso in quattro grafici e alcuni comandi per il
controllo, posti nella parte sinistra dello schermo.
-
Le viste superiori contengono due viste assonometriche del medesimo "Dominio di
capacità" (Capacity Dominium) in modo da permettere all'utente di visualizzare
contemporaneamente due viste 3D differenti o, in alternativa, una vista 3D e una 2D.
-
Il grafico in basso a sinistra fornisce un dominio di spostamento 2D in cui è possibile
individuare le direzioni di analisi, gli stati limite e lo stato di verifica delle singole stime
di vulnerabilità.
Figura 4. Domini di spostamento
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
Infine il grafico in basso a destra riporta la sovrapposizione di tutte le curve di capacità
delle singole analisi.
Figura 5. Curve di capacità
-
L'ambiente di controllo sulla sinistra raggruppa i controlli per la scelta del gruppo di
analisi da visualizzare, la legenda del Dominio di Capacità, i filtri di visualizzazione del
dominio di spostamento e i bottoni di accesso alla guida, stampa e chiusura della
finestra.
Figura 6. Ambiente di controllo
Nei successivi paragrafi verrà esposto nel dettaglio metodo di costruzione e modalità di lettura
dei singoli domini.
4.1. DOMINIO DI CAPACITÀ
Tali grafici vengono costruiti partendo dalle singole curve di capacità appartenenti alle diverse
analisi del Gruppo di scansione angolare, disegnate in un piano perpendicolare al piano XY, in
modo che il coefficiente di taglio alla base sia leggibile sull’asse Z. La traccia del piano in cui è
riportata ogni curva di capacità sul piano XY identifica la direzione di carico. Il dominio e stato
ottenuto riportando le curve a partire da una circonferenza ideale avente come raggio lo
spostamento massimo fra tutti gli spostamenti finali raggiunti dalle singole analisi, e
disegnandole verso il centro di questa circonferenza ideale. Il risultato finale sarà un dominio a
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
forma pseudo troncoconica con un foro centrale più o meno ampio che è stato definito
"Capacity Dominium" (Caliò et al., 2006).
L'ampiezza e la posizione dell'eventuale foro centrale denuncia le direzioni di maggiore
sofferenza in termini di duttilità della struttura in esame.
La scala di colori rappresenta invece in termini di CB l'intensità del tagliante alla base per ogni
direzione di analisi e ad ogni passo. I colori tendenti all'arancio e al rosso evidenziano le direzioni
con un maggiore impegno della struttura in termini di tagliante di base.
Figura 7. vista assonometrica del Capacity dominium.
Figura 8. vista XY del Capacity dominiunm
Figura 9. vista XZ del Capacity dominiunm
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CAPITOLO 3 – LANCIO DELLE ANALISI
Figura 10. vista YZ del Capacity dominiunm
4.2. DOMINIO DI SPOSTAMENTO
In tale grafico gli spostamenti vengono riportati a partire dall'origine. Sono riportate le direttrici
(Tracce) delle curve di capacità delle singole analisi sul piano XY del riferimento globale secondo
la propria direzione di calcolo. Lungo la griglia circolare composta da isometriche è possibile
leggere gli spostamenti di tutte le tracce rappresentate.
Le curve colorate rappresentano invece delle isoparametriche in termini di stati limite attivati
per il modello in esame, e sono riunite in coppie di curve relative alla capacità e alla richiesta di
spostamento per i diversi stati limite. In particolare le curve tratteggiate con marcatori
triangolari sono relative alle capacità di spostamento, mentre le curve continue con marcatori
circolari sono relative alle domande di spostamento. I filtri di visualizzazione permettono di
attivare e disattivare la vista delle singole curve e delle tracce al fine di agevolare la lettura dei
risultati. Inoltre avvicinandosi con il puntatore del mouse ai nodi delle singole curve, nell'area
delle coordinate del puntatore compare sempre la descrizione dell0 stato limite associato.
Leggendo le curve accoppiate è possibile avere informazioni relativamente alla stima di
vulnerabilità dello stato limite inerente per tutte le analisi appartenenti al gruppo. Infatti dove la
curva di richiesta risulti interna alla curva di capacità la stima risulterà soddisfatta, viceversa la
stima di vulnerabilità sarà non verificata. Tale informazione è immediatamente accessibile grazie
alla colorazione delle tracce che rappresentano le analisi: infatti se la stima di vulnerabilità per
tutti gli stati limite è soddisfatta la curva verrà colorata di verde; se invece anche un solo stato
limite riporta una stima non soddisfatta la curva sarà colorata di rosso. Inoltre avvicinando il
puntatore del mouse ai vertici delle tracce nell'area delle coordinate del puntatore sarà possibile
leggere le percentuali di stima per ognuno degli stati limite coinvolti nell'analisi corrispondente.
Figura 11. Percentuali di stima per ogni stato limite
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