MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” UDINE DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (art. 5 comma 2 D.P.R. 23/7/98 n. 323) Regolamento sugli esami di Stato. Art. 5, comma 2 “La formulazione (della terza prova scritta n.d.r.) deve essere coerente con l’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. A tal fine i consigli di Classe, entro il 15 maggio, elaborano per la Commissione di esame un apposito documento che esplicita i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi ed i tempi del percorso formativo, nonché i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti.” ANNO SCOLASTICO 2013-2014 Classe 5^ A TS Tecnico dei Sistemi Energetici Documento del Consiglio di classe 1 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici INDICE PROFILO PROFESSIONALE ............................................................................................................3 QUADRO ORARIO E DOCENTI ......................................................................................................3 CANDIDATI INTERNI .................................................................................................................4 - 5 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE ...............................................................................................6 STORIA DELLA CLASSE .................................................................................................................7 CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POSTQUALIFICA .................................................. 7 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE ..................8 COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI.....9 FINALITA’ EDUCATIVE E OBIETTIVI TRASVERSALI..............................................................10 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI ............................................12 STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI.......................14 STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA............................................................................14 STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA...........................................................................14 FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE......................15 ALTRI ELEMENTI DIVALUTAZIONE ..........................................................................................15 DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA EDABILITA’ .....................................................................................................16 TABELLA DI CONVERSIONE DEI VOTI......................................................................................17 ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE E RISULTATI OTTENUTI ..................................... OBIETTIVI CONSEGUITI DALLA CLASSE ................................................................................18 CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE .......................................................19 FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE.................................................................21 Allegati Programmazione didattica - Programmi svolti dai singoli Docenti Prove di simulazione somministrate in corso d’anno Relazione Attività alternanza scuola-lavoro Composizione del Consiglio di Classe Documento del Consiglio di classe 2 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici PROFILO PROFESSIONALE Il Tecnico dei Sistemi Energetici ha competenze specifiche nel settore delle macchine idrauliche, termiche e degli impianti idrotermosanitari degli edifici civili ed industriali. Inoltre: conosce le fonti di energia convenzionali ed alternative; conosce e coordina interventi di predisposizione, avviamento e manutenzione degli impianti delle macchine; sa eseguire operazioni tecniche di regolazioni e controllo degli impianti e delle macchine; sa dimensionare attenendosi alle normative di anti inquinamento e di sicurezza, modesti impianti; sa definire le previsioni dei costi di realizzazione degli impianti. QUADRO ORARIO E DOCENTI MATERIE DOCENTI ORE DI LEZIONE Religione AMATO Giuseppe T.I. 1 Italiano LAMBIASE Silvio (Coordinatore) T.I. 4 Storia LAMBIASE Silvio (Coordinatore) T.I. 2 Lingua straniera Inglese ZORAT Debora T.D. 3 Matematica ed Informatica BLASI Stefano T.I. 3 Meccanica macchine e disegno CASISI Melchiorre PAVLETIC Paolo T.I. T.I. 4 (3) Impianti termotecnici PAVLETIC Paolo CORTE Fabrizio T.I. T.I. 8 (3) Elettrotecnica ed elettronica DONATO Ferruccio T.I. 3 Educazione fisica SIMONIN Sallustio T.I. 2 Documento del Consiglio di classe 3 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici CANDIDATI INTERNI N. Candidato Cognome Nome Luogo di nascita 1 ANDRIAN NICOLA PALMANOVA 2 ARUCI ANDI ALBANIA 3 BASSI RAFFAELE SAN DANIELE DEL FRIULI 4 BIGARAN SIMONE MONFALCONE 5 BORTOLOTTI MATTEO LUSSEMBURGO 6 BUCHINI AGOSTINO PALMANOVA 7 CENAJ ERMARJO ALBANIA 8 CIMBARO GIOSUE' GEMONA DEL FRIULI 9 CIMMARUSTI MARCO BARI Data di nascita 10 DELL'OSTE MICHELE UDINE 11 DRIUSSI SAMUELE UDINE 12 INNOCENTE ANDREA UDINE 13 KURTI HERALDO ALBANIA 14 LOMBARDO DAVIDE UDINE 15 MARCHI LUDOVICO LATISANA 16 MENINI STEFANO SAN VITO AL TAGLIAMENTO 17 MOLLO ANTONIO NIZZA MONFERRATO 18 MOLLO LUIGI NIZZA MONFERRATO 19 NOBILE FABIO SAN DANIELE DEL FRIULI 20 STOJANOVIC MILOS SERBIA 21 TODESCO EMANUELE UDINE 22 TOSOLINI FABIO UDINE 23 TOSOLINI MATTEO GEMONA DEL FRIULI 24 VERGENDO EDOARDO LATISANA 25 VOGRIC MARCO UDINE 26 VRECH LUCA PALMANOVA Documento del Consiglio di classe 4 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici 27 VUK BOZO SLOVENIA 28 YEDDANAPALLI JOSE SHOWRI ANIL INDIA 29 ZANON DANIEL LATISANA 30 ZELENIN KOSTYANTYN RUSSIA Documento del Consiglio di classe 5 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici CONTINUITA' DIDATTICA Il biennio post qualifica è stato caratterizzato da una parziale discontinuità didattica; in questi due anni, infatti, si sono succeduti docenti diversi in materie quali Italiano e Storia, Inglese, Elettrotecnica-Elettronica. Questo curriculum scolastico irregolare, non ha, ovviamente, inciso positivamente sul piano didattico e non ha agevolato gli allievi nell’apprendimento e soprattutto nell’acquisizione di un sicuro e puntuale metodo di studio. La continuità è mancata soprattutto nell'insegnamento delle materie umanistiche ed in particolare nelle discipline di Italiano e Storia che hanno registrato l'alternarsi di tre insegnanti nel corso dell'anno scolastico 2012/2013. Solo nel corso dell'attuale anno scolastico tale situazione si è normalizzata ed ha messo in evidenza le gravi difficoltà degli allievi in ragione di una preparazione lacunosa sia nel campo sintattico-lessicale che grammaticale-ortografico. Una maggiore continuità è stata garantita dalla presenza dei docenti dell'area professionalizzante. PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è composta da trenta alunni, provenienti dalla quarta sezione A; dal prospetto “Curriculum Scolastico” si nota che gli allievi presentano un percorso di studi di scuola secondaria superiore non sempre regolare. In generale però la classe è discretamente unita, l’integrazione è buona anche se non sono presenti all'interno personalità emergenti e trainanti. I rapporti con gli insegnanti sono sempre stati improntati su un dialogo educativo corretto che pertanto è risultato sempre sereno. Nel corrente anno scolastico non sono mancati però alcuni problemi comportamentali che hanno evidenziato un atteggiamento a volte infantile. Un limitato numero di alunni ha dato dimostrazione di un interesse vivo e partecipe, di contro la maggior parte dei discenti ha dimostrato un’attenzione e una partecipazione a volte passiva durante le ore di lezione che si è di conseguenza palesata, per tali alunni, in un impegno domestico discontinuo. Lo studio, il più delle volte, è stato oggetto di attenzione solo in caso di verifiche programmate. Gli allievi, pertanto, pur frequentando l'ultimo anno del proprio corso di studi, manifestano carenze e lacune pregresse in molte discipline, e non di rado anche in quelle professionalizzanti. Il congruo numero degli iscritti ha influito oltremodo negativamente sullo svolgimento regolare delle lezioni ma nonostante tutto ci sono all'interno del gruppo elementi positivi che emergono per comportamento, impegno, capacità e risultati. Le numerose assenze di alcuni hanno influito in maniera determinante sulla mancata acquisizione di concetti e tematiche presenti nel Piano individuale di molti docenti. All’interno del gruppo classe sono emersi diversi livelli di maturazione e autonomia in base alle discipline proposte. Le simulazioni effettuate per la prima prova d'esame fanno presagire per molti allievi, non solo per quelli stranieri, notevoli difficoltà in ragione della mancanza di una preparazione lessicale, morfologica, sintattica ed ortografica adeguata. Per ciò che riguarda la seconda prova d'esame l'insegnante preposto ravvisa che alcuni alunni potrebbero riscontrare difficoltà per lacune pregresse. Anche i risultati ottenuti dalle due simulazioni di terza prova inducono il CdC a non escludere che vi siano alunni che si troveranno in difficoltà durante la prova d'esame. Ulteriori difficoltà sono emerse in Elettrotecnica - Elettronica, Inglese, Matematica. L’area professionalizzante, nota come terza area, è stata sostituita dall’alternanza scuola lavoro che si è concretizzata in un periodo di tre settimane di Stage in varie imprese artigianali del territorio operanti nel settore termico-impiantistico e nel settore della manutenzione dei veicoli. Il dettaglio degli alunni in riferimento al settore nel quale hanno svolto l'attività di stage è riportato in allegato. All’interno della classe è presente un alunno certificato come DSA. Documento del Consiglio di classe 6 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici STORIA DELLA CLASSE A.S. 2011/2012 9 alunni 3a AOT PROVENIENTI DA 3a BOT CLASSE 2^AOT e 24 alunni 31 qualificati PROVENIENTI DA CLASSE 2^BOT A.S. 2012/2013 9 alunni 4a ATSE PROVENIENTI DA CLASSE 3^AOT e 22 alunni 30 ammessi cl. successiva di cui 4 a Settembre PROVENIENTI DA CLASSE 2^BOT A.S. 2013/2014 5a ATSE 30 alunni PROVENIENTI DA CLASSE 4^ATS Documento del Consiglio di classe 29 scrutinabili 7 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici CONTINUITA’ DIDATTICA NEL BIENNIO POSTQUALIFICA Disciplina area comune CLASSE 4° CLASSE 5° ITALIANO MONTINA + ROSATI + CROATTINI LAMBIASE STORIA MONTINA + ROSATI + CROATTINI LAMBIASE BLASI BLASI LINGUA STRANIERA PASSARELLA ZORAT (PASCOLI) EDUCAZIONE FISICA SIMONIN SIMONIN AMATO AMATO CORTE CORTE MECCANICA, MACCHINE, DISEGNO CASISI CASISI ELETTROTECNICA-ELETTRONICA DONATO MATEMATICA RELIGIONE Disciplina area di indirizzo IMPIANTI TERMOTECNICI GIORDANO Nota: i nominativi in grassetto indicano i docenti che hanno avuto la continuità. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA DEL CONSIGLIO DI CLASSE La misurazione dei livelli di partenza, effettuata dai docenti nella prima fase dell’anno scolastico attraverso verifiche orali e scritte, ha rilevato lacune in alcune materie. Per poter superare le difficoltà emerse, ogni insegnante ha dedicato alcune lezioni al ripasso di argomenti importanti e indispensabili per l’impostazione del nuovo programma. Per le insufficienze presenti al termine del primo quadrimestre sono stati effettuati corsi di recupero in itinere in tutte le materie. I programmi e il loro svolgimento sono stati, inoltre, ponderati sull’andamento medio della classe, in modo da consentire, agli allievi motivati, un agevole recupero in caso di difficoltà. In tutte le materie si è provveduto ad una sistematica ripetizione degli argomenti, con una riproposizione dei contenuti dopo aver effettuato i necessari approfondimenti. Documento del Consiglio di classe 8 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici COMPORTAMENTI NEI CONFRONTI DELLA CLASSE DA PARTE DEGLI INSEGNANTI Attraverso il contratto formativo il docente si è assunto i seguenti impegni: · Rispettare gli alunni e tutti gli operatori della scuola. · Rimuovere gli ostacoli educativi e di apprendimento che impediscono il successo scolastico (deficit, recupero, saper scegliere) · Mantenere la massima trasparenza nella programmazione e nei criteri di valutazione (il docente deve rendere sempre partecipe-protagonista l'alunno di quello che egli sta facendo e di come vengano valutati il lavoro ed i risultati raggiunti): 1. comunicare agli alunni gli obiettivi intermedi e finali di ogni disciplina, tempi e modi di svolgimento delle unità didattiche; 2. comunicare gli obiettivi trasversali educativi, didattici, cognitivi, comportamentali, formativi, disciplinari fissati dal C.d.C.; 3. illustrare i criteri di misurazione e di valutazione delle prove e i criteri di valutazione finale; 4. stabilire una comunicazione collaborativa; 5. favorire le capacità di comunicare e di realizzare; 6. ricercare un metodo di lavoro individuale; 7. favorire l’aiuto metodologico; 8. verificare l’acquisizione delle competenze e organizzare i recuperi; 9. dimostrare sensibilità per i problemi di tutti gli alunni; 10. indurre gli alunni al senso di responsabilità; 11. non creare ansietà, ma fiducia; 12. non creare ansietà, ma fiducia; 13. riconoscere i progressi; 14. aiutare gli studenti ad apprezzare le proprie capacità (autostima). Favorire la partecipazione attiva degli alunni ed incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità, rispettando la specificità individuale del modo di apprendere. Non demonizzare l'errore, ma accettarlo ed utilizzarlo per rendere l'alunno capace di capire le cause prossime o remote del suo errore e, conseguentemente, modificare e migliorare i propri comportamenti nell'apprendere. Utilizzare metodologie e strumenti diversificati e funzionali agli obiettivi da raggiungere. Correggere gli elaborati scritti con rapidità, per utilizzare la correzione come momento formativo. Favorire l'autovalutazione. Documento del Consiglio di classe 9 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Esigere la puntualità nell'esecuzione dei compiti per casa: 1. non far pesare troppo questa fase delle attività domestiche (gli alunni devono anche dedicarsi anche ad altre attività come il tempo libero e lo sport; 2. salvo casi eccezionali, non si assegnano attività domestiche per il lunedì, né prove scritte (test); 3. il Consiglio di Classe fissa una giornata nel corso della settimana in cui non interrogazioni ne compiti in classe, avendo riguardo delle materie con limitato numero di ore di lezione settimanale. Nello specifico, si tengano in considerazione, per l’assegnazione di attività domestiche e impegni di studio ai fini delle interrogazioni del giorno seguente e per la fissazione dei compiti in classe,le giornate di rientro pomeridiano, le attività integrate di progetto per le classi del triennio, le attività di area di professionalizzazione. Pretendere rispetto nei confronti dei docenti, del personale A.T.A., dell'ambiente interno e dei beni comuni (attrezzature, suppellettili, strutture, ecc.); Far capire l’importanza degli interventi didattici integrativi, sia in itinere che quelli eventualmente programmati in avvio delle lezioni dell’anno scolastico e l’impegno individuale del recupero dei debiti formativi. Offrire la propria disponibilità alla spiegazione di argomenti poco chiari o mal/non compresi. Non contribuire a creare situazioni di conflittualità con altri docenti da parte degli alunni, adottando atteggiamenti comuni ed unitari in ogni occasione. Uso del libretto personale: 1. controllarne il buon utilizzo; 2. notificare voti (sia scritti che orali) e verificarne la presa visione da parte dei genitori ; 3. spiegare le modalità d’uso di parti specifiche. Puntualità in classe e pretendere l’educazione; il docente, nella 1a ora di lezione, dovrà essere presente in aula cinque minuti prima dell’avvio delle lezioni. Il docente al termine delle lezioni della classe, dovrà lasciare per ultimo l’aula e, se non impegnato in altre lezioni, dovrà trasferire il registro di classe in segreteria. Se impegnato consegnerà il registro ad un collaboratore scolastico per il trasferimento. Fare buon uso del registro di classe, indicando con chiarezza le attività svolte e le note riportate. Eventuali adozioni di provvedimenti disciplinari, prima di essere trascritti sul registro di classe, andranno concordati con il Collaboratore del Dirigente Scolastico. Gli insegnanti del C. di C. hanno coordinato e uniformato la loro azione didatticoeducativa ai summenzionati principi generali, facendo salve le prerogative inerenti la libertà di insegnamento e i vari specifici percorsi ritenuti più validi da ciascun docente. Documento del Consiglio di classe 10 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici FINALITA’ EDUCATIVE E OBIETTIVI TRASVERSALI Il Consiglio di Classe ha fissato delle finalità educative e degli obiettivi trasversali. L’allievo alla fine della quinta è in grado di: CT 1 Applicare le regole concordate per la convivenza democratica 1.1 Riconosce e rispetta la diversità ( di opinione, di svantaggio, di status, di ruolo) 1.2 Rispetta gli orari e le regole previsti nei contesti scolastici e di stage e partecipa alle attività proposte in modo responsabile e critico CT2 Individuare e utilizzare le proprie conoscenze, competenze e capacità sia in ambito professionale che culturale 2.1 Conosce le sue attitudini 2.2 Conosce le caratteristiche del profilo professionale del suo indirizzo di studi e sa delineare un proprio percorso formativo 2.3 Analizza le proprie esperienze scolastiche e di stage in forma critica e redige una relazione sulla propria esperienza 2.4 Dimostra spirito d’iniziativa e si rende disponibile per attività in ambito professionale e culturale. 2.5 Utilizza griglie di autocorrezione e autovalutazione. CT 3 Comunicare e relazionare efficacemente nel contesto scolastico e di tirocinio 3.1 Sa porsi in un atteggiamento di ascolto attivo 3.2 Riconosce stili comunicativi diversi e li utilizza correttamente in relazione all’interlocutore, allo scopo ed al contesto 3.3 Partecipa in modo autonomo e nel rispetto delle regole alle attività di gruppo scolastiche ed extrascolastiche CT4 Utilizzare processi di induzione e di deduzione e di soluzione sistematica di problemi 4.1 E’ in grado di motivare e argomentare le sue scelte 4.2 Seleziona e organizza informazioni per costruire rappresentazioni efficaci di un problema 4.3 Da una serie di esperienze singole ipotizza un principio generale e formula relazioni coerenti e logiche 4.4 Utilizza l’analisi e la sintesi per individuare il problema Documento del Consiglio di classe 11 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici 4.5 Ipotizza soluzioni possibili e confronta criticamente ipotesi diverse operando scelte adeguatamente motivate 4.6 Utilizza informazioni di diverse discipline finalizzate ad un unico scopo CT 5 Utilizzare metodi, strumenti e tecniche per conoscere ed apprendere 5.1 Utilizza materiali e strumenti in modo appropriato 5.2 Ricerca ed utilizza in modo appropriato e autonomo dati ed informazioni da diversi canali in relazione ad uno scopo 5.3 Produce elaborati di sintesi e di approfondimento 5.4 Documenta e organizza il lavoro individuale e di gruppo e collabora attivamente 5.5 Sa consultare e utilizzare fonti e documenti di diversa natura CT 6 Assumere un ruolo propositivo nel contesto scolastico e nelle attività sul territorio e di tirocinio 6.1 Si impegna assumendosi le proprie responsabilità e rispetta i tempi di realizzazione di un lavoro 6.2 Rielabora le proprie esperienze, propone soluzioni alternative e le confronta 6.3 Trasferisce ed adegua un metodo appreso in contesti e situazioni nuovi 6.4 Formula un progetto, lo confronta con gli altri e lo valuta 6.5 Trova soluzioni a problemi usuali Documento del Consiglio di classe 12 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO DIDATTICI E DISCIPLINARI Il Consiglio di Classe ha concordato i seguenti obiettivi didattici: Obiettivi didattici. 1) Insegnare agli studenti ad esprimersi e a comunicare nei linguaggi specifici delle diverse discipline, esponendo i contenuti delle stesse in modo ordinato, articolato e chiaro. 2) Guidare gli studenti a migliorare la propria situazione cognitiva di partenza, attraverso un progressivo sviluppo delle capacità logiche, di astrazione, di analisi e di sintesi, fino a giungere a una valida competenza professionale. 3) Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri. Area umanistica Saper gestire sistematicamente lo studio, finalizzandolo coscientemente all’interiorizzazione e all’elaborazione personale dei contenuti culturali proposti. Saper approfondire gli aspetti critici di ciascuna disciplina individuandone i legami interdisciplinari. Saper organizzare il pensiero in modo logico ed essere in grado di esprimersi in forma scorrevole e corretta. Area scientifica Saper strutturare il pensiero in modo logico e sintetico e saperlo esprimere in forma chiara, corretta e concisa, sia oralmente che per iscritto. Essere in grado di leggere ed analizzare un testo scientifico criticamente. Saper risolvere situazioni problematiche facendo ricorso alle conoscenze precedentemente acquisite durante tutto il corso di studi. Area tecnico-professionale L'alunno deve avere una visione sufficientemente ampia delle tecnologie e della loro evoluzione, in modo da accettare le innovazioni, così come deve sapere affrontare nell'ambito delle sue abilità di base, nuovi problemi. Deve essere in grado di progettare semplici sistemi rispettando opportune specifiche e considerando la disponibilità di mercato, di componenti ed apparecchiature e la loro evoluzione tecnologica. Deve essere in grado di utilizzare sistemi di prova e di realizzazione, in relazione alle disponibilità di mercato degli stessi e all'evoluzione tecnologica. Deve essere in grado di intervenire nella realizzazione e nella manutenzione di impianti tecnologici ed apparecchiature. Documento del Consiglio di classe 13 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Deve acquisire una mentalità tecnico-economica tale da metterlo in grado di affrontare i problemi specifici in una visione globale di tutte le problematiche aziendali e professionali. Deve sapere esprimere le proprie capacità attraverso una sintesi interdisciplinare, in particolare delle materie dell'area tecnico-professionale con disponibilità ad accogliere criticamente le conoscenze maturate durante le fasi di attività con il mondo del lavoro (stage, conferenze, ecc.). Deve essere in grado di realizzare ogni fase di analisi e di lavorazione, nell'ambito delle proprie competenze, utilizzando le tecniche più idonee che potranno esprimersi anche attraverso applicazioni innovative, trasferendo così le competenze acquisite a livello teorico, in attività operative concrete. Deve acquisire capacità di comunicazione nei rapporti di lavoro con i propri collaboratori e con la clientela. Deve alla luce dei nuovi programmi dei corsi post-qualifica (bienni integrati) sapere affrontare una permanenza in azienda e laboratori che consenta una adeguata osservazione dei processi produttivi e delle dinamiche organizzative, nel quadro di una più specifica qualificazione professionale. Gli obiettivi disciplinari, proposti dai singoli docenti nella loro programmazione, in generale attengono alle conoscenze e competenze che gli alunni devono acquisire nel corso dell’anno scolastico: Competenza disciplinare: conoscenza degli elementi fondamentali del programma, in ordine ai contenuti ed alla metodologia operativa, e capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali acquisite; Competenza logica: capacità di argomentare coerentemente, sviluppando corretti nessi logici, e capacità di articolare il discorso adeguatamente e in modo chiaro; Competenza espositiva: capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, fluido, con ricchezza e proprietà lessicale, uso di linguaggio specifico; Competenze tecniche, specifiche dell’indirizzo elettronico. Si rimanda poi alla lettura dei programmi svolti delle singole discipline per maggiori chiarimenti. Documento del Consiglio di classe 14 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici STRATEGIE MESSE IN ATTO PER IL CONSEGUIMENTO DEGLI OBIETTIVI Il C.d.C. ha individuato i seguenti principi comuni su cui fondare la collegialità: Lo studio, più che mnemonico, è significativo, organizzato come scoperta e rivolto a cambiamenti positivi di comportamento ed atteggiamento mentale. L'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato sulla comunicazione aperta e disponibile. L'insegnamento-apprendimento è un processo di interazione docenti-allievi ed è fondato sulla comunicazione aperta e disponibile. Gli obiettivi didattici sono conosciuti dagli allievi. Il modello generale, applicabile in ogni occasione didattica, comprende le fasi di presentazione del problema a livello induttivo (dal particolare al generale) e di sintesi, verifica e valutazione del prodotto. Accanto agli strumenti tradizionali (testi e dispense) è utilizzato tutto ciò che poteva risultare atto a suscitare l'interesse ed a stimolare la partecipazione degli alunni: audiovisivi, articoli da quotidiani e settimanali, riviste specialistiche, fotocopie di documentazione, libri della biblioteca scolastica, proiezioni cinematografiche previa preparazione adeguata, rappresentazioni teatrali, conferenze, incontri con esperti, visite guidate, viaggi d'istruzionescambi culturali, progetti in ambito educativo-pedagogico (mediatori culturali ecc.). Il C.d.C. ha concordato anche sulla libertà di condurre la lezione, utilizzando varie tecniche: la lezione frontale. il lavoro di coppia. il lavoro di gruppo, in particolare nelle situazioni di compresenza. l'attività collettiva in classe (esposizione problematiche collettive). Documento del Consiglio di classe 15 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti: Colloquio quotidiano con l’alunno Forme di discussione guidata ed interventi spontanei Eventuali verifiche di autovalutazione ( area professionalizzante) Correzione in classe, in comune, di esercizi ed elaborati domestici Test Compiti in classe disciplinari e/o interdisciplinari. STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA Il C.d.C. ha adottato i seguenti strumenti: Compito in classe Interrogazioni Interventi spontanei Relazioni Elaborati domestici Test strutturati o semistrutturati Prove di laboratorio Prove pratiche Problem solving Prove interdisciplinari FATTORI CHE CONCORRONO ALLA VALUTAZIONE PERIODICA E FINALE I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati i seguenti: I fattori che hanno concorso alla valutazione periodica e finale sono stati i seguenti: Effettiva acquisizione dei nuovi contenuti Comprensione di richieste e quesiti Capacità analitico-sintetiche Capacità di esposizione e rielaborazione Miglioramento registrato Impegno, partecipazione ed interesse Capacità di cogliere anche stimoli extra-scolastici Autonomia organizzativa Capacità di esprimersi in maniera personale Superamento degli eventuali debiti formativi pregressi. Ordine e organicità nella presentazione del materiale. Capacità di esprimersi in maniera personale. La valutazione dei risultati è stata destinata alla formulazione di un giudizio sull’evoluzione dell’itinerario scolastico e personale degli allievi. Documento del Consiglio di classe 16 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici ALTRI ELEMENTI DI VALUTAZIONE Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di: livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso da altri pregressi; frequenza scolastica, intesa sia come presenza fisica a scuola, sia, soprattutto, come presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della continuità scolastica; partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti e di fornire significativi contributi al dialogo educativo; impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza, precisione e puntualità gli obblighi connessi; metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il lavoro, di elaborare percorsi culturali, di acquisire strumenti operativi. DEFINIZIONE DEI CRITERI COMUNI PER LA CORRISPONDENZA TRA VOTI E LIVELLI DI CONOSCENZA ED ABILITA’ Il C.di C. ha concordato nell’utilizzo di una griglia, che definisce una corrispondenza tra giudizi, formulati dai singoli docenti, e un voto in decimi; tenendo presente la seguente scala di valutazione: Valutazio ni e voto Del tutto insufficien te Voti in decimi 1-2 in quindicesi mi 4 Gravemen te insufficien te Voti in decimi 3-4 in quindicesi mi 5-6 Insufficie nte Voto in decimi 5 in quindicesi mi 8 Sufficient e Voto in decimi 6 in Conoscenze Abilità Competenze Nulle Nulle Non raggiunte Manca di conoscenze fondamentali. Non sa esporre e strutturare il discorso in modo logico e coerente; non riesce ad individuare le richieste e rispondere in modo pertinente. Non sa utilizzare in modo adeguato la strumentazione in uso. Non raggiunte: ha compreso solo alcuni concetti ed è solo occasionalmente in grado di applicare procedure e regole in situazioni di studio e sviluppo professionale/personale. Conosce in maniera superficiale le informazioni e la terminologia di base. Riesce ad utilizzare solo in parte le informazioni ed i contenuti essenziali che esprime in modo spesso impreciso Ridotte appaiono le capacità operative. Non raggiunte: esprime solo parzialmente i concetti ed in modo non sempre adeguato; sa mettere in pratica regole ed applicazioni solo con guida in situazioni di studio e sviluppo professionale/personale. Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia specifica in Riesce ad utilizzare i contenuti essenziali, che espone ed applica con qualche incertezza. Riesce a formulare valutazioni corrette, ma parziali. Sa adottare semplici progetti per Sa utilizzare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; sa individuare alcune strategie appropriate per la soluzione di problemi; dimostra una sufficiente padronanza d’uso di quindicesi mi 10 modo essenziale. la risoluzione di problemi pratici Gli standard minimi delle abilità specifiche risultano acquisiti. strumenti, di procedure, di processi, in situazioni di studio e sviluppo professionale / personale. Le varie competenze programmate sono manifestate con relativa autonomia, in forma essenziale. Discreto Voto in decimi 7 in quindicesi mi 12 Conosce e comprende le informazioni, le regole e la terminologia specifica in modo completo. Esprime con chiarezza ed adeguata proprietà lessicale le proprie valutazioni, utilizzando le informazioni più opportune; dimostra processi adeguati di applicazione in contesti noti e, se guidato, anche in quelli nuovi. Sa elaborare i concetti acquisiti mettendoli in relazione con una discreta sicurezza; sa ricercare le soluzioni funzionali delle varie fasi del lavoro. Le varie competenze programmate sono manifestate con discreta autonomia. Buono Voto in decimi 8 in quindicesi mi 13 Conosce i contenuti culturali in modo completo e puntuale. Riesce a collegare in modo autonomo argomenti diversi, rilevando buone capacità di analisi e di sintesi. Dimostra di avere una piena acquisizione delle abilità specifiche. Avanzato Voto in decimi 9-10 in quindicesi mi 14-15 Conosce i contenuti culturali in modo rigoroso e approfondito. Riesce a collegare argomenti diversi, cogliendo analogie e differenze in modo logico e sistematico anche in ambiti disciplinari diversi. Sa apportare valutazioni e contributi personali significativi. Documento del Consiglio di classe Sa individuare ed elaborare i concetti, i procedimenti, i problemi proposti, grazie a processi adeguati di trasferimento di competenze e procedure in situazioni simili e variate Le varie competenze programmate sono manifestate con buona autonomia e con consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse. Riesce ad operare analisi approfondite e sa collegare logicamente le varie conoscenze, sapendo riorganizzare adeguatamente quanto appreso. Le varie competenze programmate sono manifestate con completa autonomia e con consapevolezza e padronanza delle conoscenze e abilità connesse. 17 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici TABELLA DI CONVERSIONE DEI VOTI Voto in decimi 0 0,5 1 1,5 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6 6,5 7 7,5 8 8,5 9 9,5 10 Voto in quindicesimi 0,0 0,8 1,7 2,5 3,3 4,2 5 5,8 6,7 7,5 8,3 9,2 10 10,6 11,3 11,9 12,5 13,1 13,8 14,4 15 ATTIVITA’ DIDATTICHE COMUNI PROGRAMMATE Per ciò che concerne l’interdisciplinarietà della proposta formativa rivolta agli allievi dell’ultimo anno di corso, si rimanda agli obiettivi didattici per aree disciplinari. In linea di massima si può affermare che tutti i percorsi disciplinari, e non solo quelli di materie affini, si sono continuamente e sistematicamente intersecati durante tutta l’attività curriculare, perché unico è stato il progetto didattico e formativo alla cui riuscita tutti i docenti hanno concorso con strumenti e contenuti diversificati ma funzionali agli obiettivi da raggiungere, anche a livello interdisciplinare. Documento del Consiglio di classe 18 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici ESPERIENZE FORMATIVE REALIZZATE E RISULTATI OTTENUTI Attività inter-para ed extra scolastiche: Partecipazione al Progetto “La Bottega del mondo” Ente Fiera Udine “Casa Moderna” Uscita didattica Remanzacco modalità “Blow windows Uscita Didattica EMMEPI S.p.A Fontanafredda Cinema Visionario proiezione del film “Il grande Gatsby” in lingua inglese Auditorium Zanon rappresentazione teatrale “Così è se vi pare” Uscita Didattica “Giornata Unità d'Italia” Progetto il Tecnico in classe Incontro con madre lingua australiana Progettazione e costruzione di una stufetta pirolitica Staffetta “Telethon giovani”. Partecipazione al corso di preparazione e certificazione PET ed esame finale Gran parte degli alunni ha aderito alla giornata del dono del sangue Partecipazione al “Salone dello Studente”per la presentazione dei corsi universitari. Partecipazione a Young 2014 Lezione in lingua inglese tenuta da un produttore di macchine per confezionare esplosivo Per quanto riguarda l'attività di stage si faccia riferimento alla relazione sull’area di professionalizzazione. OBIETTIVI CONSEGUITI DALLA CLASSE La classe, nel complesso, ha raggiunto risultati appena sufficienti per lo scarso impegno sia domestico che scolastico e sia per le numerose assenze che non hanno certamente garantito un apprendimento costante e interessato. Il comportamento, inoltre, adottato in classe non ha contribuito a garantire il sereno e proficuo dialogo educativo a discapito di quei pochi discenti dediti allo studio e all'attenzione. E' necessario, d'altronde, ribadire che il numero elevato degli alunni e le numerose e diffuse lacune pregresse sia in ambito umanistico che in quello di indirizzo hanno rappresentato e rappresentano un ostacolo non facile da superare quando l'atteggiamento adottato dai più non è all'altezza dell'impegno richiesto. Per consentire un’analisi più dettagliata e attenta è necessario considerare separatamente le situazioni che si sono sviluppate nella classe nelle tre principali aree in cui possiamo suddividere il curriculum scolastico: Nell'area umanistica molti allievi hanno acquisito conoscenze appena sufficienti e permane una tangibile difficoltà nell'analisi e nella rielaborazione, sia scritta che orale degli argomenti proposti. La capacità espositiva, pertanto, risulta semplice e non sempre efficace ed incisiva. Molto modeste sono le competenze acquisite nell'elaborazione scritta dove permangono enormi difficoltà in campo ortografico, lessicale e sintattico. Nell'area scientifica la situazione è alquanto eterogenea in quanto può essere sintetizzata e oltremodo semplificata dividendo la classe in due gruppi: il primo, costituito da pochi allievi che raggiunge un livello sufficiente o buono ; i restanti presentano una preparazione al momento insufficiente. L’inadeguata preparazione e dimestichezza nella materia trova poi corrispondenza nelle discipline professionali, dove le difficoltà matematiche acuiscono l’oggettiva complessità delle materie tecniche. Nell'area tecnico - professionale gli obiettivi stabiliti in termini di conoscenze, competenze, capacità sono stati raggiunti parzialmente. Alcuni allievi hanno dimostrato interesse, partecipazione, impegno scolastico e domestico adeguati per il corso di studi, raggiungendo valutazioni nel complesso sufficienti con una punta di eccellenza. Parecchi ritardi e assenze strategiche, oltre ad una cronica mancanza di gestione e organizzazione degli appunti e della documentazione tecnica, nonché uno scarso utilizzo dei libri di testo, hanno pesato significativamente sulla qualità dell’insegnamento. Nell’area professionalizzante si è riscontrato un impegno notevole da parte degli alunni anche da parte di quelli che durante l’anno scolastico hanno dimostrato un impegno nonostante e un profitto quasi sufficiente. Infatti nelle visite effettuate presso le aziende ospitanti gli stage si è potuto constatare come i tutor aziendali fossero contenti tanto da proporre agli alunni dei contratti di apprendistato dopo il conseguimento del diploma di maturità. Per un’analisi particolareggiata, si rinvia alla lettura delle relazioni finali dei singoli Docenti. CONSIDERAZIONI FINALI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Come anticipato nella presentazione, si conferma che la classe si presenta abbastanza omogenea, per caratteristiche intellettive e comportamentali. Ha frequentato in maniera altalenante le lezioni e non si è riusciti a contrastare l’abitudine delle entrate in ritardo. I limiti più evidenti sono la mancata propensione alla rielaborazione dei concetti per le modeste risorse culturali di base, un timore di sottoporsi alle verifiche e al confronto con gli insegnanti e un non sufficiente impegno domestico. Molti allieva hanno effettuato numerose assenze, ma comunque nel limite imposto dal Decreto 122/2009. Soltanto un discente ha ampiamente superato tale limite senza produrre adeguate certificazioni mediche per cui risulta non scrutinabile. C’è da ricordare, inoltre, che l’attività didattica curriculare è stata contraddistinta da mensili interruzioni dovute alle assemblee d’Istituto e/o avvenimenti studenteschi vari causando così, in talune materie, perdite di tempo e pause nel ritmo di lavoro. Nel secondo quadrimestre si sono effettuate due simulazioni di terza prova entrambe formulate secondo la tipologia mista b) + c) previste dall’Art 2 del DM 20/11/2000 le cui modalità d’esecuzione e esiti sono illustrati nell’apposito allegato; hanno anche effettuato una simulazione di prima prova e si prevedono simulazioni di colloquio orale in alcune discipline. Per l’introduzione al Colloquio d’esame la maggior parte degli allievi è in fase di preparazione di una tesina multidisciplinare. Tenuto conto dei livelli di partenza, delle particolarità individuali, dei diversi ritmi di apprendimento, delle difficoltà operative, è indubbio che il biennio post – qualifica ha consentito a tutti gli allievi, a livelli diversi, una sensibile crescita umana e professionale ed ha fornito le conoscenze necessarie per l’inserimento nei diversi campi dell’attività lavorativa. Documento del Consiglio di classe 21 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici FIRME DEI DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Disciplina Docente Firma Religione AMATO Giuseppe Italiano e Storia LAMBIASE Silvio ITP Meccanica macchine e disegno Impianti termotecnici PAVLETIC Paolo Lingua straniera Inglese ZORAT Debora Matematica ed Informatica BLASI Stefano Meccanica macchine e disegno CASISI Melchiorre Impianti termotecnici CORTE Fabrizio Elettrotecnica ed elettronica DONATO Feruccio Educazione Fisica SIMONIN Sallustio Udine li, 15 Maggio 2014 IL DIRIGENTE SCOLASTICO (prof. dott. Giovanni FRANCOIS) Documento del Consiglio di classe 22 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici ALLEGATI · A: Programmazione didattica e relazione finale per ciascuna disciplina; · B: 1^ e 2^ simulazione Terza prova d’esame · C: Piano didattico personalizzato alunno affetto da DSA · D: Relazione attività di alternanza scuola lavoro Documento del Consiglio di classe 23 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO G. CECONI Via Manzoni n.6 –33100 UDINE –Tel Uffici 0432/502241-508312- Fax 0432/510685 C.F. 80011650308 E-mail:[email protected] Anno Scolastico 2013/2014 D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323, art. 5 comma 2 – Legge 10 dicembre 1997 n. 425 5a A TSE Tecnico Sistemi Energetici ALLEGATO A “Programmazione didattica e relazione finale per ciascuna disciplina” Documento del Consiglio di classe 24 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE 5^ A TSE La classe nel corso dell’anno scolastico ha mostrato solo di rado di considerare l’importanza dei contenuti proposti, lasciandosi interpellare dal loro valore. Gli allievi hanno partecipato in modo attivo al dialogo educativo. Il livello di apprendimento e di acquisizione di competenze previste è stato generalmente buono. Programma svolto fino al 15 maggio 2014: BIOETICA Il valore della vita. Il diritto alla vita. Eutanasia Accanimento terapeutico Testamento biologico Il punto di vista del Magistero ecclesiale ETICA ECONOMICA Lo squilibrio Nord-Sud del mondo Aspetti etici della globalizzazione Le Corporation Il commercio equo e solidale L’opzione per i poveri da parte della Chiesa. SCIENZA E FEDE - Fideismo e Razionalismo - Le domande della ricerca scientifica - Le domande della ricerca teologica - Due Magisteri conciliabili Totale ore svolte: Totale ore da svolgere: Totale ore: 25 4 29 Dal 15 maggio al termine dell'anno scolastico si intendono svolgere i seguenti argomenti: - Il Vangelo e il Magistero della Chiesa di fronte al fenomeno delle nuove povertà. Udine, 15 maggio 2014 L'insegnante: Giuseppe Amato Documento del Consiglio di classe 25 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici RELAZIONE E PROGRAMMA PER IL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 CLASSE 5^ATS La classe ha partecipato all'attività didattica con profitto. Alcuni hanno raggiunto un buon livello di preparazione, altri solo sufficiente. Programma svolto fino al 15 maggio 2014: Potenziamento fisiologico: a) Sviluppo della resistenza (test di Cooper). b) Sviluppo delle forza degli arti inferiori, del tronco e delle braccia. c) Incremento della mobilità articolare con esercitazioni attive e di stretching. Sviluppo della condizione motoria: a) Capovolta avanti. b) Capovolta indietro. c) Ruota. d) Verticale. Conoscenza delle attività sportive: a) Pallavolo: palleggio, bagher, battuta dall'alto, battuta dal basso, tecnica di squadra. b) Pallacanestro: tecniche individuali e di squadra. c) Calcio a tre: tornei. Dal 15 maggio al termine dell'anno scolastico si intendono svolgere i seguenti argomenti: Cenni di pronto soccorso. Cenni sul doping. Udine, 15 maggio 2014 L'insegnante SIMONIN SALLUSTIO Documento del Consiglio di classe 26 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE – Tel. 0432/502241 - Fax 0432/510685 E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] Programmazione didattica a.s. 2013/2014 Disciplina: Lingua e civiltà Inglese Classe: 5A TS N° ore settimanali: 3 Docente: Debora Zorat SITUAZIONE DELLA CLASSE In linea generale, il comportamento del gruppo classe non è sempre stato adeguato per la maggior parte degli studenti e l’interesse e la partecipazione sono stati limitati a un gruppo ridotto di allievi. In generale si è registrato un ritardo o non puntualità nelle consegne domestiche e un metodo di studio, per molti studenti, inesistente o inadeguato. Il livello iniziale delle competenze, conoscenze e abilità è risultato piuttosto debole e limitato con la presenza di gravi e diffuse lacune di base, sia dal punto di vista grammaticale che lessicale. Durante la prima parte dell’anno, l’impegno e la motivazione nel complesso non sono stati sufficienti e l’interesse verso le attività didattiche proposte non è sempre stato costante per tutti gli allievi. Nell’ultimo periodo, invece, il gruppo classe nella sua totalità è risultato decisamente più partecipe e impegnato nello svolgimento delle attività assegnate sia in aula che a casa, in taluni casi poi gli argomenti sono stati approfonditi individualmente da alcuni allievi di loro sponte. Il clima relazionale tra docente e discenti è sempre stato piuttosto disteso. Metodologia didattica: Sono state svolte numerose lezioni di ripasso e di rinforzo per sanare non solo le gravi lacune grammaticali pregresse ma anche l’incapacità da parte di quasi tutti gli allievi di comporre correttamente un breve brano e comprendere ed esporre oralmente dei semplici concetti. Le prove somministrate sia scritte (esercizi strutturati e semi-strutturati nonché reading comprehension e listening comprehension) che orali, sono state mirate alla valutazione dei miglioramenti e dei progressi nelle competenze delle quattro abilità (writing, speaking, reading, listening) e nelle conoscenze acquisite di micro-lingua (domande aperte, domande a scelta multipla, definizioni per il lessico specifico). Sono state inoltre somministrate 2 simulazioni di 3° prova d’esame consistenti in 4 domande a scelta multipla e 2 domande aperte. Strategie di recupero: Dopo numerose ore di lezione dedicate al ripasso e al recupero, sono state somministrate 2 prove (1 valida per lo scritto, 1 valida per l’orale) per il recupero del debito del I quadrimestre; poiché quasi tutto il gruppo classe non è riuscito a sanare l’insufficienza, a breve verrà proposto un altro test atto a tal fine. Documento del Consiglio di classe 27 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Libri di testo: - M.L.Faggiani, M.Robba, Mechways – English for Mechanical Technology, Edisco Editrice, Torino, 2010. - G.Bernardini, T.A.M.Blundo, Thermal Exchange – English for Thermotechnics, Ulrico Hoepli Editore Spa, Milano, 2009. - C. Lloyd, J. A. Frazier, Engineering 1-2-3 – Express Publishing 2011 - A. Gallagher, F.Galuzzi, Grammar and Vocabulary Trainer, Pearson Longman – Paravia Bruno Mondadori spa, Padova, 2009. - dispense fornite dall’insegnante AUTOMATION AND ROBOTICS: Introduction to automation Handling the automation process Sensors Automation and society THE INTERNAL COMBUSTION ENGINE Main parts and working principles The 4-stroke gasoline cycle The 4-stroke diesel cycle PARTS OF A CAR PARTS OF A MOTORCYCLE ENERGY What is energy Heat energy and heat transmission Combustible materials ALTERNATIVE SOURCES OF ENERGY Solar energy Wind power energy Geothermal energy Tides energy Hydroelectric energy Biomass energy Biogas energy HEATING SYSTEM: What is central heating C/H system basics MATERIALS & PROPERTIES MATERIALS ENGINEERING TOOLS SIMPLE MACHINES SAFETY PRECAUTIONS STATICS & DINAMICS “The Great Gatsby”: the plot of the film – the characters – the setting Documento del Consiglio di classe 28 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Per il progetto CLIL che si sta svolgendo in questi giorni con il collega di impianti prof. Corte Fabrizio: HEAT Temperature & Heat Thermodynamics The laws of thermodynamics Per l’aspetto grammaticale: Present Simple vs Present Continuous; Simple Past vs Past Continuous Simple Past vs Present Perfect; Future; Pronomi Soggetto/Oggetto Aggettivi/Pronomi Possessivi Comparative & Superlative Costruzione della frase; Uso dei connettivi; Uso degli interrogativi; Uso degli articoli; Pronomi e frasi relative (defining clauses); [si prevede di svolgere l’argomento entro la fine dell’anno] Passivo; [si prevede di svolgere l’argomento entro la fine dell’anno] Udine, 15 maggio 2014 Documento del Consiglio di classe Il docente Debora Zorat 29 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELL’ISTRUZIONE DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE – Tel. 0432/502241 - Fax 0432/510685 E-mail: [email protected] – PEC: [email protected] Programmazione didattica a.s. 2013/2014 Disciplina: Italiano e Storia Classe: 5A TS N° ore settimanali: 4 + 2 Docente: Silvio Lambiase BREVE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5^ ATSE è costituita da 30 allievi tutti provenienti dalla classe 4^ ATSE. I discenti fin dal primo giorno di lezione di sono dimostrati vivaci, poco inclini all'attenzione in classe e soprattutto poco propensi allo studio delle discipline umanistiche sia per le numerose e gravi lacune pregresse sia perché l'impegno in tali discipline è sempre stato ritenuto dai più un inutile sforzo in un Istituto professionale. L'impegno del docente è stato, dunque, arduo, sia nel proporre i contenuti, a volte ritenuti noiosi dai più, sia nello svolgimento delle prove scritte e orali in quanto le stesse sono state estremamente semplificate per permettere a buona parte degli allievi di raggiungere risultati appena sufficienti. Va comunque affermato che soltanto uno sparuto numero di allievi si è dimostrato interessato al dialogo educativo partecipando, a volte, attivamente alle lezioni con interventi personali calzanti e pertinenti. Le numerose assenze hanno, in egual misura, contribuito al rallentamento del programma e ad un mancato sereno svolgimento degli argomenti preventivati nel Piano Individuale. Un allievo risulta affetto da DSA, il docente, dunque, si è impegnato ad adottare le misure compensative e dispensative più adatte, come previsto dalla Legge 8 ottobre 2010 n° 170: “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico (GU n° 244 del 18/10/2010), Decreto N° 5669 del 12/07/2011”. L’allievo non è stato coadiuvato da un insegnante di sostegno ed ha seguito la programmazione del resto della Classe; in accordo con la famiglia, non è stata adottata alcuna azione compensativa nelle verifiche, sia scritte che orali, che sono quindi quasi sempre state identiche in tutto a quelle del resto della Classe: al massimo, i caratteri di stampa venivano ingranditi. Si fa presente che tale allievo ha svolto un lavoro davvero eccezionale quanto ad impegno, accuratezza e tenacia, rimediando così alle sue difficoltà davvero gravi. METODI DIDATTICI UTILIZZATI Per la trattazione e lo svolgimento di tutti i moduli è stata utilizzata Lezione frontale Lezione dialogata STRUMENTI E SUSSIDI Libro di testo ( per i testi poetici e analisi mirate ); Liberamente AA.VV. Schede didattiche fornite dall’insegnante. Il libro di testo è stato utilizzato fondamentalmente come possibilità di confronto e/o approfondimento e, soprattutto, per i testi a disposizione. Per ogni singola tematica ho offerto schede didattiche agli studenti che per lo studio, dovevano integrarle con gli appunti delle lezioni. VERIFICHE E VALUTAZIONE Verifiche: Verifiche orali e scritte. Compiti in classe di italiano. Simulazioni di terza prova di varia tipologia. Prove semistrutturate; Prove a risposta aperta. Per la corrispondenza tra voti e competenze, ho fatto riferimento ai criteri e ai parametri presenti nel POF e riportati nel documento del 15 maggio. Hanno rappresentato elementi di valutazione la partecipazione al dialogo educativo, l’attenzione e l’impegno, sia scolastico che domestico, il desiderio di colmare lacune oppure la curiosità e ogni sforzo di rielaborazione personale. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI IN RELAZIONE ALLA PROGRAMMAZIONE L’applicazione di strategie di apprendimento rispondenti ai differenti stili cognitivi hanno consentito a tutti gli allievi, seppure a diversi livelli, l’acquisizione delle seguenti competenze ed abilità prefissate: OBIETTIVI REALIZZATI IN TERMINI : CONOSCENZE Gli alunni conoscono le ideologie poetiche degli autori trattati e il contesto storico e culturale di appartenenza, gli aspetti maggiormente caratterizzanti il linguaggio poetico e i motivi ispiratori. Conoscono le ragioni della loro collocazione nell’atmosfera cultura di sostanziale appartenenza. COMPETENZE Operazioni di comparazione fra nuclei tematici omogenei ed esposizione delle conoscenze acquisite con chiarezza e discreta proprietà di linguaggio, (Competenza raggiunta da un discreto gruppo; meno definita in un altro ), mentre l’individuazione degli elementi caratterizzanti le ideologie poetiche contraddistingue un aspetto generalmente consolidato. CAPACITA’ L’applicazione delle conoscenze, anche in diversi contesti, viene realizzata in modo pertinente e con discreta puntualità da una parte parte degli allievi e, in qualche caso, anche in modo originale. Per un’altra parte è necessario, in varia misura, una guida e un sostegno dell’insegnante. La contestualizzazione storica dei movimenti artistici e la collocazione ideologica degli autori, sia in relazione agli elementi di omogeneità che di eterogeneità rispetto alla temperie culturale dominante, è capacità sostanzialmente acquisita. Lo stesso si può dire della capacità di individuare cause e conseguenze dei fatti storici, della loro interna dinamicità quanto dei loro effetti nel medio e lungo periodo. CONTENUTI Moduli: N. NATURALISMO E VERISMO 1 GIOVANNI VERGA 2 Unità Il naturalismo francese e il verismo italiano Da Taine a Zola. Nascita del verismo in Italia Il Verismo e Verga Vita e opere. Il primo Verga fino al 1880. Novelle: “Rosso malpelo”. “la Lupa” Il ciclo dei vinti L'impersonalità di Verga e la stesura dei Malvoglia. La trama e i personaggi dei Malavoglia e di Mastro Don Gesualdo IL SIMBOLISMO E IL DECADENTISMO 3 GIOVANNI PASCOLI 4 GABRIELE D'ANNUNZIO 5 LUIGI PIRANDELLO 6 7 GIUSEPPE UNGARETTI 8 ITALO SVEVO I poeti maledetti: Verlaine e Baudelaire. “Spleen” La poetica e le principali composizioni. Analisi e commento : X Agosto Lavandare Temporale Il tuono Il gelsomino notturno La massa proletaria si è mossa Premessa storica. Le vicende politiche e la vita. L'estetismo e il poeta vate. La teoria del superuomo. Trama del romanzo “Le vergini delle rocce”. I Pastori (Alcyone) La pioggia nel pineto (Alcyone). La vita e la formazione. La poetica dell'umorismo. Lettura del brano: Un'arte che scompone il reale. Lettura della novella:”Ciaula scopre la luna”. Parallelismo fra Verga e Pirandello. Lettura della novella: “Tu ridi”. Lettura della novella: “Il treno ha fischiato”. Il signor Frola e la signora Ponza. Raffronto fra la novella e “Così è, se vi pare”. La vita, le idee e la poetica. Analisi della poesia: “La madre”. Le tre fasi poetiche di Ungaretti. Analisi delle poesie: “In memoria”. “I fiumi”. “ Veglia”. “Sono una creatura”. “San Martino del Carso” La vita e la formazione Riferimento a Joyce. Il concetto di inetto e l'importanza della psicanalisi. Le trame dei romanzi ed il parallelo fra i tre personaggi. Una vita – Senilità – La coscienza di Zeno. La suddivisone del romanzo” La coscienza di Zeno” e lettura del brano antologico “Il fumo”. UMBERTO SABA 9 EUGENIO MONTALE 10 SALVATORE QUASIMODO ALBERTO MORAVIA 11 La vita. Analisi: Trieste La capra Mio padre è stato per me l'assassino Ritirata in Piazza Aldrovandi Il concetto di ermetismo. La vita e le opere. Analisi: I limoni Meriggiare pallido e assorto Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale Cenni su Quasimodo e analisi di: “Ed è subito sera” “Alle fronde dei salici”. Cenni su Moravia e lettura integrale di: “Agostino”. Considerazioni critiche degli allievi. Lettura integrale del testo di Kafka: “Lettera al padre”. PROGRAMMA DI STORIA Anno scolastico 2013/2014 CONTENUTI Classe 5 ATSE Moduli: N. L’Italia liberale Unità 1 I problemi dell’Italia unita. Destra e Sinistra storiche il quadro economico,sociale e politico dell'Europa antecedente lo scoppio del conflitto. Le cause di tensione fra gli Stati, regimi politici e le linee di espansione. Scoperte scientifiche ed innovazioni tecnologiche. 2 I primi due anni di guerra L’EUROPA DEL PRIMO NOVECENTO LA PRIMA GUERRA MONDIALE L'entrata in guerra dell'Italia. La “nostra guerra”. Il conflitto sul fronte occidentale. Fine della guerra. I trattati di pace. IL PRIMO DOPOGUERRA 3 La situazione geopolitica dell’Europa L’ETA’ DEI TOTALITARISMI 4 5 LA SECONDA GUERRA MONDIALE IL NUOVO QUADRO DEL MONDO 6 LA CRISI DI CUBA 7 Caratteristiche del totalitarismo. Il totalitarismo novecentesco e analogie fra i vari sistemi. Il totalitarismo fascista Il totalitarismo nazista Il totalitarismo sovietico La politica estera tedesca fino al '39 L'entrata in guerra dell'Italia. I fronti del conflitto in Europa e in Africa fino alla battaglia di Stalingrado. La guerra nel Pacifico e la bomba atomica. La caduta del Fascismo e la Repubblica di Salò. L'olocausto. La seconda fase del conflitto e la resa tedesca. La Resistenza Teheran, Yalta, Postdam e la divisione della Germania. Il nuovo assetto dell'Europa. Dal Piano Marshall al Trattato di San Francisco. Ceca. Euratom. Trattati di Roma. I Paesi aderenti e la formazione sino al 2013 dell'UE. Dall'ascesa di Castro alla crisi della Baia dei Porci. Il rischio di una terza guerra mondiale. L'embargo e l'apertura di Cuba al turismo. LA PRIMA CRISI PETROLIFERA Documento del Consiglio di classe 8 La crisi petrolifera negli anni 70 del Medio Oriente e le guerre arabo-israeliane. La guerra greco-turca del 1974 e la situazione di Cipro. 34 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE - Tel. 0432/502241 - 508312 Fax 0432/510685 E-mail: [email protected] PROGRAMMA SVOLTO DI: ELETTROTECNICA ED ELETTRONICA Alla data del 15 maggio 2014 CLASSE 5ª A TSE ORE SETTIMANALI: 3 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 DOCENTE: DONATO ing. Ferruccio MODULO 1: IL CONDENSATORE UD1: Il condensatore piano; esercizi. Costante dielettrica e rigidità dielettrica. Il condensatore in continua; serie e parallelo; esercizi sull’accumulo di carica fornita da un generatore. UD2: Carica e scarica del condensatore. MODULO 2: FONDAMENTI DI MATEMATICA UD1: I numeri complessi rappresentati in forma simbolica, trigonometrica ed esponenziale; funzione di variabile complessa; grandezze alternate; la reattanza e le impedenze. MODULO 3: FILTRI PASSIVI UD1: Filtri di tipo passa basso, passa alto con condensatore. Svolgimento di esercizi Applicativi. Testi in adozione: 1.Titolo: Fondamenti di elettrotecnica ed elettronica Autori: Cottignoli - Mirandola Editore: CALDERINI Appunti dalle lezioni. Udine, 15-05-2014 Documento del Consiglio di classe 35 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici RELAZIONE FINALE Disciplina: Elettrotecnica ed elettronica Classe 5ATSE Docente: Ferruccio DONATO 1. Aspetti didattici (tecniche e strumenti) Nella spiegazione della materia si è seguito quasi sempre il testo in dotazione completando la teoria descrittiva con schemi semplici. 2. Comportamento Quasi mai il comportamento si è dimostrato maturo e responsabile; molto spesso gli allievi tendevano a distrarsi e a chiacchierare; nel complesso, quindi, non si riusciva a lavorare in modo sufficientemente produttivo. 3. Disponibilità al dialogo La partecipazione nel complesso è stata piuttosto passiva, a parte qualche caso dove emergeva un qualche interesse; conseguentemente il programma è stato ridotto all'essenziale e non si sono potuti svolgere argomenti particolarmente importanti. 4. Frequenza La frequenza è stata, a parte qualche allievo, abbastanza regolare per l’intero anno scolastico; da segnalare in qualche caso dei ritardi ripetuti. 5. Impegno nello studio domestico L'impegno nello studio domestico si è rilevato nel complesso piuttosto carente e discontinuo salvo qualche eccezione. 6. Metodo di studio Non era richiesto niente di particolare, vista la semplicità degli argomenti, bastava uno studio domestico continuo. 7. Verifiche e valutazione Durante l'anno sono state somministrate verifiche scritte per testare l'apprendimento di ogni modulo; queste erano sia esercizi numerici che domande teoriche per l’orale; in maggio ci sono state le simulazioni del colloquio orale, per consentire agli alunni di prepararsi e di sentirsi più sicuri. Documento del Consiglio di classe 36 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici 8. Obiettivi disciplinari prefissati 1)saper descrivere schematicamente, oppure con un linguaggio sintatticamente semplice ma tecnicamente corretto, le caratteristiche funzionali e di impiego dei principali circuiti elettronici. 9. Livelli di conoscenza e competenze acquisite Nel complesso la classe ha risposto in modo insufficiente, però in alcuni casi, molto pochi, si sono ottenuti dei livelli di conoscenza discreti; nella maggioranza dei casi però, a causa di lacune pregresse e dello scarso studio, questi livelli sono molto bassi con evidenti difficoltà anche nella competenza disciplinare. 15/maggio/2014 Documento del Consiglio di classe L'insegnante: DONATO ing. Feruccio 37 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Istituto Professionale per l’Industria e l’Artigianato “Giacomo Ceconi” - Udine Classe 5 A TSE Anno Scolastico 2013 / 2014 Insegnante prof. Blasi Stefano PROGRAMMA SVOLTO Competenze minime Contenuti disciplinari e tempi indicativi di svolgimento Conosce i polinomi e sa Modulo 0 - Ripasso di algebra (trasversale al 1° quadr.) utilizzare le operazioni Le frazioni algebriche: semplificazioni ed operazioni con esse con essi; conosce e sa Le equazioni di 1° grado: definizioni, risoluzione e verifica risolvere equazioni e Equazioni determinate, indeterminate e impossibili disequazioni di 1° e di Equazioni fratte e condizioni di esistenza (ammissibilità delle 2° grado soluzioni) Legge di annullamento del prodotto Le equazioni di 2° grado: definizioni, risoluzione e verifica Equazioni fratte e condizioni di esistenza (ammissibilità delle soluzioni) Sistemi di disequazioni di 1° e 2° grado: metodo di sostituzione Conosce il piano Modulo 1 – Ripasso di geometria analitica (trasversale al 1° quadr.) cartesiano e sa Riferimento cartesiano ortogonale, coordinate dei punti rappresentare ed La retta: definizione, equazione normale, significato di m e q utilizzare rette e La parabola: definizione, equazione normale, significato di a, b, c parabole Elementi notevoli: vertice, fuoco, asse, direttrice Intersezione tra rette e parabole: secanti, tangenti ed esterne Conosce le funzioni Modulo 2 – Ripasso di goniometria e trigonometria (trasversale al 1° quadr.) goniometriche e le loro Definizione di cerchio goniometrico, gradi e radianti, archi notevoli proprietà Definizione e grafico di seno, coseno, tangente, cotangente Equazioni e disequazioni goniometriche Conosce e sa utilizzare Modulo 3 – Le funzioni (1° quadr.) il concetto di funzione Concetto di funzione matematica e sue rappresentazioni matematica Dominio, codominio, immagine e controimmagine Grafico di una funzione Funzioni iniettive, suriettive e biiettive Inversione di una funzione per via algebrica e grafica Definizione di intervallo, intorno, punto di accumulazione Distorsione del grafico di una funzione al variare della sua equazionioni Conosce la funzione esponenziale e sa risolvere equazioni e disequazioni esponenziali e logaritmiche Modulo 4 – Le funzioni esponenziale e logaritmica (1° quadr.) Definizione di funzione esponenziale Grafico nei casi: a > 1 e 0 < a < 1 Equazioni e disequazioni esponenziali Definizione di funzione logaritmica Grafico nei casi: a > 1 e 0 < a < 1 Formule logaritmiche Equazioni e disequazioni logaritmiche Conosce e sa utilizzare Modulo 5 - Limiti (2° quadr.) il concetto di limite 2. Intervalli sulla retta reale, intorni circolari, punto di accumulazione 3. Concetto di limite, definizioni e significato; limite destro e sinistro 4. Limite finito ed infinito con punto di accumulazione finito od infinito 5. Verifica di limiti usando la definizione 6. Calcolo di limiti di semplici funzioni algebriche, esponenziali e logaritmiche 7. Teoremi: unicità del limite; della permanenza del segno; del confronto 8. Operazioni sui limiti; infiniti ed infinitesimi 9. Definizione di asintoto verticale, orizzontale ed obliquo e calcoli relativi 10. Forme indeterminate e metodi per scioglierle Conosce, sa riconoscere Modulo 6 - Funzioni continue (2° quadr.) e sa utilizzare le Definizione di continuità di una funzione in un punto o in un funzioni continue intervallo Continuità di funzioni elementari e di espressioni da esse formate Punti di derivata discontinuità e loro classificazione Conosce e sa utilizzare Modulo 7 - La (2° quadr.) il concetto di derivata, Il rapporto incrementale sa derivare semplici Definizione di derivata e suo significato geometrico funzioni Formule e regole di derivazione; calcolo derivata (anche di f. composte) Funzioni crescenti e decrescenti Segno della derivata prima Definizione di massimi e minimi relativi ed assoluti e loro ricerca Funzioni concave e convesse e definizione di flesso Segno della derivata seconda Ricerca dei flessi Grafico di semplici funzioni razionali fratte INTERVENTI DI RECUPERO E SOSTEGNO IDEI (interventi didattici educativi integrativi): parecchie ore di recupero curricolare in classe, con la partecipazione dell’intera classe al fine di ripasso, e, per gli allievi che avevano conseguito valutazioni di insufficienza anche lieve, scritta e/o orale, sia nel primo che nel secondo quadrimestre, prescrizione di studio domestico e relative verifiche scritte ed orali (numerose e ripetute) per valutare il superamento delle lacune in oggetto da parte dei singoli allievi. Udine, 15/05/2014 Documento del Consiglio di classe il docente del corso 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici RELAZIONE FINALE DOCENTE Stefano Prof. Blasi CLASSE 5ATSE DISCIPLINA Matematica Anno Scolastico 2013 - 2014 Presentazione della Classe Classe composta da 30 allievi. Nessun allievo era seguito da un insegnante di sostegno. Il livello di partenza della Classe non è stato per nulla omogeneo, a causa dell’accorpamento di due classi Terze con preparazione nettamente differenziata, confluite in un’unica Quarta. Comunque anche in quinta il livella della Classe è risultato in parte largamente insufficiente per circa un quarto degli allievi. Nonostante questo, nella Classe c’era qualche allievo in condizione di eccellenza, sistematicamente valorizzato mediante la ricerca ed esplorazione di approfondimenti agli argomenti trattati, e l’affiancamento all’insegnante nell’attività di tutoring. Spiccata propensione da parte gran parte degli allievi a rimuovere “in toto” qualsiasi argomento trattato, non appena si passava al successivo. Ciò ha obbligato il docente ad un costante e continuo lavoro di recupero e ripasso degli argomenti svolti, non appena essi dovessero essere “usati” per la comprensione e gli esercizi relativi ai nuovi argomenti. Siccome ciò è avvenuto anche per gli argomenti trattati nei precedenti Anni Scolastici , soprattutto da parte di quegli allievi completamente digiuni della Disciplina, il proseguimento del programma è stato lento, farraginoso ed in alcuni casi superficiale. Inoltre, questa situazione ha comportato la rinuncia, da parte dell’insegnante, a trattare alcuni degli argomenti preventivati, nella speranza (rivelatasi in pratica vana) di poter rendere più “solide” le conoscenze trattate. Nonostante tutto, alcuni allievi sono rimasti incapaci di risolvere non solo le equazioni e disequazioni di primo e secondo grado, ma nemmeno i più elementari calcoli con i numeri naturali, interi e razionali, cosa che li ha danneggiati grandemente anche nell’esecuzione di calcoli ed esercizi nell’ambito delle discipline tecniche. Inoltre, la non conoscenza, da parte di alcuni allievi, delle più elementari regole di grammatica e di costruzione del discorso, e l’assoluta ignoranza non solo del significato dei termini tecnici, ma anche dei normali vocaboli italiani, ha reso l’apprendimento da parte loro assolutamente mnemonico e del tutto slegato da qualsiasi significato anche intuitivo degli argomenti trattati. Un allievo risulta affetto da DSA. Il docente si è impegnato ad adottare le misure compensative e dispensative più indicate per l’allievo, come previsto dalla Legge 8 ottobre 2010 n° 170: “Nuove norme in materia di DSA in ambito scolastico (GU n° 244 del 18/10/2010), Decreto N° 5669 del 12/07/2011”. L’allievo non è stato seguito da un insegnante di sostegno ed ha seguito la programmazione del resto della Classe; in accordo con la famiglia, non è stata adottata alcuna azione compensativa nelle verifiche, sia scritte che orali, che sono quindi quasi sempre state identiche in tutto a quelle del resto della Classe: al massimo, i caratteri di stampa venivano ingranditi. Si fa presente che tale allievo ha svolto un lavoro davvero eccezionale quanto ad impegno, accuratezza e tenacia, rimediando così alle sue difficoltà davvero gravi. Andamento disciplinare Pochi allievi hanno dimostrato sufficiente motivazione ed interesse alla disciplina. Attenzione in Classe generalmente molto scarsa e labile, con partecipazione largamente passiva e molto irrequieta, tranne per quei pochissimi allievi eccellenti; quasi nessuno, in questa Classe, si è dimostrato scrupoloso nello svolgimento dei compiti per casa, e comunque quasi nessuno di loro è stato propenso ad approfondire gli argomenti trattati, neanche in merito ai possibili “agganci” con le discipline tecniche. Metodi didattici utilizzati La lezione è stata prevalentemente frontale nell’introduzione degli argomenti, stimolando poi Documento del Consiglio di classe 40 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici sempre la partecipazione dei ragazzi all’esplorazione degli agganci con le conoscenze pregresse, nella ricerca di metodi di risoluzione semplici ed efficaci e dei possibili approfondimenti, utilizzi e sviluppi futuri degli argomenti in esame. Esecuzione di numerosi esercizi in classe, prima sviluppati completamente dal docente, poi affrontati dai ragazzi con esplorazione e discussione di eventuali metodi alternativi di svolgimento sia dal punto di vista puramente concettuale, sia della loro semplicità e dell’efficacia nell’applicazione alle materie tecniche. Più volte gli esercizi sono stati svolti dagli allievi a piccoli gruppi di massimo quattro persone, sotto la supervisione dell’insegnante e degli allievi in condizione di eccellenza, in modo da sviluppare negli allievi la capacità di self-tutoring e da valorizzare le poche eccellenze presenti nella Classe. Controllo sistematico e costante del lavoro per casa, con correzione e discussione degli esercizi da parte del docente in dialogo con la classe o nell’ambito delle interrogazioni orali. Strumenti e sussidi Libro di testo: L. Sasso - “Nuova Matematica a colori: Volume 4” – Petrini Editore. Inoltre, si sono usati come riferimento i testi degli Anni Scolastici precedenti, specialmente quelli adottati nelle Classi Terze (M. Scovenna – “Appunti di Matematica – Modulo C” – Cedam), unitamente a fotocopie di altri testi messe a disposizione dal docente. Si è puntato molto sul far acquisire agli allievi un’adeguata capacità di prendere appunti, promuovendo un costante confronto e condivisione degli stessi fra i vari allievi. Svolgimento del programma Il programma è stato svolto solo parzialmente in relazione a quanto indicato nel Programma Preventivo presentato all’inizio del presente Anno Scolastico. Verifiche e valutazione Numerose verifiche scritte, valide sia per lo scritto (esecuzione di esercizi e problemi), sia per l’orale (a volte domande a risposta multipla, ma più che altro domande aperte). L’insegnante ha svolto inoltre parecchie lezioni di recupero in orario curricolare sia nel primo che nel secondo quadrimestre, facendo partecipare l’intera classe e somministrando poi, per ciascuno degli argomenti trattati, verifiche di recupero, prevalentemente scritte, agli allievi che erano risultati insufficienti nel primo quadrimestre. Quanto alla valutazione delle prove, sia scritte che orali, l’insegnante si è attenuto a quanto specificato nel P.O.F. dell’Istituto. Livelli di apprendimento (statistica della Classe in base ai punteggi di valutazione ottenuti in base al P.O.F.) minore di 4 4 su 30 ( 13 %); dal 4 al 5 3 su 30 ( 10 % ); 6 17 su 30 ( 57 % ); dal 7 all’8 3 su 30 ( 10 % ); maggiore di 8 3 su 30 ( 10 % ). Documento del Consiglio di classe 41 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Proposte di innovazione didattica Per inciso, l’intera classe ha dimostrato ripetutamente di sapersi organizzare perfettamente per copiare, durante le verifiche e perfino durante le interrogazioni orali, in qualsiasi modo o maniera, obbligando l’insegnante ad una successiva verifica delle effettive conoscenze degli allievi mediante ulteriori interrogazioni alla lavagna, con risultati quasi sempre completamente disastrosi. Per inciso, anche gli allievi che fanno copiare i compagni presentano un livello di conoscenze approssimativo ed incompleto, così che le risposte alle domande proposte presentano strafalcioni inverosimili ed in alcuni casi grotteschi, anche dal solo punto di vista della lingua italiana. Alcuni di tali allievi sono inoltre dei veri e propri centri di informazione (spesso sbagliata!) per i loro più cari amici. Attenzione poi al fatto che la maggior parte degli allievi possiede più di un telefono cellulare, ed è abituato, durante le verifiche, a copiare le informazioni che via via scaricano da internet mediante l’apparecchio non consegnato (più volte sono stati sorpresi in tale comportamento, in tutte le discipline). Si raccomanda pertanto un ACCURATO CONTROLLO della presenza di tali apparecchiature. Aspettative e soddisfazione degli studenti (esiti questionari, monitoraggi e/o descrizione del clima in classe) Clima in classe generalmente buono, con un livello di dialogo quasi sempre soddisfacente nonostante l’indisciplina, anche se per quasi tutto il tempo l’atteggiamento della maggioranza degli allievi è stato sostanzialmente passivo. Rapporti con le famiglie Rapporti con le famiglie buoni anche se molto scarsi, limitati per quasi tutti gli allievi (pur con qualche eccezione) ai ricevimenti generali del I° e II° quadrimestre. Data 15/05/2014 Documento del Consiglio di classe Il docente__________________________ 42 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO G. CECONI Via Manzoni n.6 –33100 UDINE –Tel Uffici0432/502241-508312- Fax 0432/510685 C.F. 80011650308 E-mail:[email protected] MECCANICA, MACCHINE E DISEGNO V ^ A TSE Prof. Ing Casisi Melchiorre Prof P.I. Pavletic Paolo PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2014 A.S. 2013/14 Risoluzione di sistemi isostatici con carichi concentrati e distribuiti Sollecitazioni di sforzo normale, momento flettente, taglio e torsione Diagrammi di sforzo normale, taglio e momento flettente Studio di una gru a parete Studio di una stufetta pirolitica Teorema di Varignon Momenti statici di superfici Momenti quadratici assiali e polari Progettazione e verifica di semplici pezzi meccanici soggetti alle sollecitazioni di sforzo normale, momento flettente, taglio, torsione e flesso-torsione Studio del volano (progetto e verifica) Cinematica di Biella-manovella: - Caratteristiche generali: PMS (punto morto superiore), PMI(punto morto inferiore), lunghezza di biella, lunghezza di manovella, angolo di biella β, angolo di manovella α, lunghezza della corsa del pistone, parametro geometrico μ, posizione di quadratura - Posizione del piede di biella e del pistone dal PMS al variare del tempo - Velocità del piede di biella e del pistone in funzione dell’angolo di manovella - Velocità del bottone di manovella - Accelerazione del piede di biella e del pistone in funzione dell’angolo di manovella - Accelerazione del bottone di manovella Dinamica di Biella-manovella: - La trasformazione dell’energia -Le forze sullo stantuffo -La forza d’inerzia alterna -La forza d’inerzia centrifuga -La spinta del fluido -Diagrammi delle forze sullo stantuffo Trasmissione del moto rotatorio: ruote di frizione Nozioni basilari di disegno assistito al PC, opzioni più frequenti di disegno ed editazioni. Realizzazione di semplici particolari meccanici in proiezioni ortogonali. Nozioni di base di disegno tridimensionale. Conoscenze di solid works, opzioni principali. Realizzazioni di semplici particolari meccanici in 3D. IDEI (interventi didattici educativi integrativi): recupero curricolare in classe, con la partecipazione dell’intera classe al fine di ripassare gli argomenti più importanti trattati. Per gli allievi che avevano conseguito valutazioni di insufficienza anche lieve, scritta e/o orale, nel primo quadrimestre, prescrizione di studio domestico e relative verifiche scritte ed orali per valutare il superamento delle lacune in oggetto da parte dei singoli allievi. Udine, 15/05/2014 I Docenti: CASISI Ing. Melchiorre Documento del Consiglio di classe PAVLETIC P.I. Paolo 43 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 – 33100 UDINE – Tel. 0432/502241 – 508312 Fax 0432/510685 E-mail: [email protected] RELAZIONE AL 15 MAGGIO 2014 DOCENTE: CASISI MELCHIORRE DISCIPLINA: MECCANICA, MACCHINE E DISEGNO CLASSE V A TSE La classe VA TSE ha dimostrato interesse per la disciplina raggiungendo mediamente la sufficienza. Si riscontrano all’interno del gruppo classe punte di eccellenza ma anche alunni che, a causa della discontinuità nello studio, non raggiungono i requisiti minimi previsti; per la maggior parte degli alunni è mancato lo studio a casa per approfondire il programma svolto durante le lezioni in classe. Nel corso del primo quadrimestre gli alunni insufficienti erano19 alunni su 30, ma attraverso il corso di recupero, effettuato durante l’orario curriculare, il debito è stato recuperato. Il clima nella classe è buono e il comportamento degli alunni accettabile. Il programma al 15 maggio è stato svolto quasi integralmente rispetto a quanto preventivato all’inizio dell’anno a causa della eterogeneità del profitto della classe che ha rallentato lo svolgimento del programma, ma anche a causa delle numerose ore di lezione non effettuate per attività di Istituto pianificate di sabato che è il giorno in cui la classe ha 3 ore di Meccanica. Per recuperare le parti di programma ancora da svolgere verranno effettuate, in orario extracurriculare, 11 ore ore aggiuntive di Meccanica. Documento del Consiglio di classe 44 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE - Tel. Uffici 0432/502241 - 508312 - Fax 0432/510685 C.F. 8001165030 ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 CLASSE: 5° ATSE MATERIA: IMPIANTI TERMOTECNICI PROF.: FABRIZIO CORTE PAOLO PAVLETIG PROGRAMMA SVOLTO Grandezze fisiche e unità di misura Grandezze fisiche fondamentali; grandezze fisiche derivate; unità di misura del sistema tecnico; unita di misura nel sistema internazionale; trasformazioni di grandezze da misurazioni nel sistema tecnico a S.I.; analisi dimensionale. Sicurezza degli impianti di riscaldamento Dispositivi di sicurezza lato acqua per i generatori di calore; impianto a vaso chiuso; impianto a vaso aperto; Componentistica degli impianto di riscaldamento e tipologie Dimensionamento dei componenti di un impianto di riscaldamento: il generatore di calore, le pompe di circolazione, le reti di distribuzione, i corpi scaldanti (radiatori); sistemi di regolazione ad anello aperto, ad anello chiuso, con termostato ambiente, sistemi di regolazione con valvola miscelatrice; Impianti di condizionamento Ciclo frigorifero diretto ed inverso; Impianti a pompa di calore; trasformazioni termodinamiche dei gas frigorigeni; EER, COP. Criteri di calcolo dei fabbisogni termici negli impianti di riscaldamento Flusso termico di dispersione; conduttività, adduttanza, conduttanza, trasmittanza, resistenza termica; il calcolo delle dispersioni; i ponti termici; le strutture murarie ed il calcolo dei consumi; basilari valutazioni energetico/economiche legate ai fabbisogni di energia di un edificio ; calcolo del calore per ventilazione; calcolo della potenza per un locale e per un edificio; dimensionamento di impianto di riscaldamento sulla base delle risultanze delle dispersioni termiche. Verifiche di legge previste per il risparmio energetico, con richiami al D.Lgs 192/05 Vincoli di legge sui valori di trasmittanza dei componenti opachi e finestrati; l’indice di riferimento per la potenza dispersa (cd); verifiche di legge sull’energia (EPI); verifiche sul rendimento del sistema, (rendimento di combustione, rendimento di produzione, rendimento di distribuzione, rendimento di regolazione, rendimento globale medi stagionale). Gli scambiatori di calore Tipologia di scambiatori di calore, T medio logaritmico, dimensionamento di scambiatori di calore a fascio tubiero e a tubi concentrici. Le trasformazioni dell’aria umida Il diagramma psicrometrico; trasformazioni di miscela, trasformazioni di riscaldamento; trasformazioni di raffrescamento senza deumidificazione, trasformazioni di raffrescamento con deumidificazione. Schemi e di impianti a tutt’aria. Disegno Disegno di componenti meccaniche e impiantistiche, a livello 2D e a livello 3D, mediante l’impiego di programmi Autocad e Solidworks Udine, 15/05/201 Il docente MINISTERO ISTRUZIONE UNIVERSITÀ E RICERCA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO “GIACOMO CECONI” Via Manzoni n. 6 - 33100 UDINE - Tel. Uffici 0432/502241 - 508312 - Fax 0432/510685 C.F. 80011650308 Allegato 1 RELAZIONE FINALE DOCENTE: Ing. Corte Fabrizio P.I. Pavletig Paolo DISCIPLINA: Impianti Termotecnici CLASSE: 5° A TSE Anno scolastico 2013/2014 Composizione della Classe La classe 5a A TSE 2013/2014 si compone di 30 allievi tutti provenienti dalla classe omologa 4 A TSE dell’anno scolastico 2012/2013 che era stata costituita dall’unione, sotto il comune indirizzo Tecnico dei Sistemi Energetici, dagli alunni promossi a seguito dello scrutinio di giugno 2012 della 3° ATM ad indirizzo termoidraulico e 3° BTM ad indirizzo motoristico. Le differenze che hanno caratterizzato il percorso formativo dei due gruppi costituenti la classe sono andati via scemando al punto tale che già alla fine della classe quarta il gruppo aveva metabolizzato e appianato le diversità di percorso scolastico, determinando per l’avvio dell’anno scolastico in corso un impatto neutro negli alunni. Nel corso dell’anno scolastico, non sono stati registrati abbandoni degli studi da parte degli alunni iscritti. Nel mese di aprile l’alunno un alunno, è stato colpito da un drammatico evento, che ha determinato per lui la perdita del padre. Dopo alcuni giorni di assenza l’alunno si è ripresentato in classe e ha ripreso regolarmente le lezioni. Si segnala inoltre che lo stesso ragazzo risulta affetto da DSA; in ragione di tali disturbi sono stati attivati gli strumenti specifici previsti al fine di agevolare l’apprendimento e facilitare il raggiungimento degli obiettivi minimi. La classe si compone per alcuni alunni di provenienza extracomunitaria che manifestano specifiche difficoltà di apprendimento della lingua italiana, principalmente per quanto riguarda la produzione scritta. La situazione risulta critica specificatamente per un alunno di origine Serba. Programmazione didattica Il programma è stato è stato svolto in modo parziale. Rispetto alla programmazione preventiva non sono state affrontate le seguenti unità didattiche: Non sono stati affrontate le seguenti unità didattiche Titolo unità Motivazioni didattica principi Per mancanza di tempo si è preferito non affrontare l’unità didattica fondamentali di indicata nella trattazione curricolare, anche nella consapevolezza che gli prevenzione stessi argomenti, o direttamente correlati sono oggetto di trattazione incendi specifica nell’ambito della 3° area professionalizzante I Sussidi Didattici Utilizzati Sono Stati: IMPIANTI IMPIANTI TERMOTECNICI TERMOTECNICI Collino, Liparoti - Hoeply (di cui laboratorio) Dispense Aermec su trattamenti area Umida Manuale del termotecnico (Hoeply) Si segnala che specifiche attività di approfondimento sono state messe in campo al fine di consentire agli alunni di riconoscere l’utilità pratica e concreta applicata al mondo del lavoro dei moduli didattici trattati nel corso. Nello specifico si segnalano le seguenti iniziative: - approfondimento diretti in cantiere al fine di apprendere le modalità operative ed i risultati determinati dal Blower door test; - approfondimento con pratico finalizzato all’illustrazione delle procedure previste dalla normativa UNI per la manipolazione dei gas frigorigeni; - realizzazione in scala 1/25 di un prototipo dell’edificio scolastico Ceconi di via Manzoni internamente al quale sono state riprodotte le scelte tecniche proposte dagli alunni al fine di riqualificare energeticamente un aula dell’istituto scolastico. Andamento disciplinare Il gruppo classe nel corso dell’anno scolastico si è sempre dimostrato coeso, pronto al reciproco supporto e caratterizzato da un atteggiamento positivamente costruttivo ancorché non di confronto e dialettico. Ciò ha determinato l’instaurazione di un dialogo schietto e sereno improntato alla responsabilità di tutti di fronte al raggiungimento degli obiettivi scolastici richiesti. Anche per questo lo svolgimento delle lezioni è avvenuto in modo regolare e non vi sono stati particolari richiami da parte dell’insegnante alla disciplina e al rispetto delle regole scolastiche per altro condivise. Tra il sottoscritto e gli alunni il rapporto instaurato è stato improntato alla correttezza e al rispetto reciproco, con chiara definizione dei rispettivi ruoli. L’atteggiamento degli alunni per contro è stato caratterizzato forte spirito di responsabilità, sensibilmente cresciuto rispetto all’anno scolastico precedente. Nonostante ciò per alcuni alunni si è riscontrato un attenzione frammentaria e parziale e da un impegno domestico scarso e discontinuo. Il clima instaurato anche con riferimento alle relazioni tra gli alunni è collaborativo e il grado di sostegno e aiuto reciproco interno alla classe è diffuso. La classe presenta un importante gruppo di alunni particolarmente brillanti per quanto riguarda il profitto, l’interesse agli argomenti trattati e al grado di interiorizzazione delle competenze acquisite. Gli obiettivi didattici sono stati nella quasi totalità dei casi raggiunti e i risultati risultano significativamente differenziati su un livello che mediamente si supera la sufficienza. Complessivamente nel corso del 4-5 anno gli alunni hanno completato il percorso di maturazione richiesto, sono cresciuti in termini di consapevolezza, acquisendo, nella quasi totalità dei casi, coscienza e consapevolezza del ruolo dell’istruzione professionale nell’ambito della loro professionalità. Con rammarico si segnala che tale consapevolezza non ha avuto ripercussioni dirette sul tempo dedicato allo studio. Un riflessione specifica viene destinata agli alunni che non hanno raggiunto un profitto sufficiente. Nello specifico, il sottoscritto ha avuto modo di constatare in tali alunni la difficoltà al coinvolgimento negli argomenti trattati che è stata superata qualora si è passati da un approccio teorico ad un approccio pratico induttivo. In particolare il progetto “aula energetica” ha evidenziato in questi alunni, con riferimento all’attività pratica, le capacità di lavorare in autonomia finalizzata al raggiungimento di un obiettivo. Livelli di apprendimento: statistica classe minore di 4 0 dal 4 al 5 30 % dal 6 e <7 37% dal 7 all’8 23% maggiore di 10% 8 Proposte di innovazione didattica La conclusione del progetto ha messo in luce l’esistenza di ostacoli e difficoltà non solo economiche che il sottoscritto ha affrontato direttamente per perseguire l’obiettivo preposto. Tale esperienza ha portato al convincimento che la possibilità di contestualizzare gli argomenti trattati teoricamente ad applicazioni pratiche rappresenti una metodologia di innovazione didattica indispensabile per determinare il successo scolastico degli alunni che intraprendono un corso di studi all’interno di un istituto professionale. Ciò nonostante la carenza di risorse e le difficoltà indurranno il sottoscritto a non replicare l’esperienza in altri progetti. Aspettative e soddisfazione degli studenti (esiti questionari, monitoraggi e/o descrizione del clima classe) L’implementazione del progetto “ La riqualificazione energetica dell’Istituto Ceconi”, ha permesso di verificare l’interesse degli alunni per l’applicazione ad un problema concreto e tangibile delle nozioni teoriche trattate nel corso. Il riscontro è stato più che positivo, in quanto sia in termini di produttività, sia in termini di responsabilizzazione per la consegna dei lavori, la classe in generale ha risposto con risultati superiori alle aspettative. In tale contesto è stato constatata la capacità di lavoro in autonomia di un significativo gruppo di alunni, capaci in ragione delle competenze acquisite, di fungere da traino e coordinare i compagni al raggiungimento degli obiettivi. Rapporti con le famiglie Il rapporto con le famiglie è stato proficuo e costruttivo. Gli incontri si sono estrinsecati non solo durante i ricevimenti generali previsti durante l’anno scolastico, ma anche durante le ore di ricevimento settimanale. Tali rapporti sono stati collaborativi, cordiali e hanno consentito di prevenire e correggere eventuali momenti di smarrimento e demotivazione che diversamente avrebbero potuto determinare l’insuccesso scolastico. Parallelamente hanno consentito alle famiglie di rimarcare agli alunni l’indirizzo e gli obiettivi perseguiti nell’attività scolastica. Con rammarico rammarico si deve però segnalare che tale dialogo non ha coinvolto tutte le famiglie in quanto per alcuni ragazzi i genitori non si sono mai presentati. Udine, 15.05.2012 Il docente__________________________ MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO G. CECONI Via Manzoni n.6 –33100 UDINE –Tel Uffici 0432/502241-508312- Fax 0432/510685 C.F. 80011650308 Email: [email protected] Anno Scolastico 2013/2014 D.P.R. 23 luglio 1998 n. 323, art. 5 comma 2 – Legge 10 dicembre 1997 n. 425 5a ATSE Tecnico Sistemi Energetici ALLEGATO B “Simulazione Terze Prove” Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONI EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA Tipologie e criterio di attribuzione del punteggio. Le simulazioni di terza prova sono state formulate in accordo alla tipologia mista b) e c) previste dall’Art 2 e dall’Art 3del DM 20/11/2000. Il punteggio massimo attribuibile dalla terza prova è di 15/15 che risulta dalla media approssimata dei punteggi totalizzati nelle singole quattro discipline proposte. Per ogni disciplina sono previsti due quesiti della tipologia b) con un totale di sette/quindicesimi e quattro quesiti della tipologia c) per un totale di otto/quindicesimi. E’ necessario porre attenzione a non scambiare la tipologia b): quesiti a risposta singola con la tipologia d) : problemi scientifici a risoluzione rapida (previsti al massimo 2 per tutta la prova), tuttavia, possono essere ammessi banali calcoli non sequenziali derivanti da definizioni o da lettura di grafici o tabelle. Per ogni quesito della tipologia c) al candidato verranno proposte quattro scelte di cui una corretta, e tre verosimili errate. Il punteggio di due /quindicesimi è assegnato solo se il candidato individua correttamente la risposta; la risposta errata o non data prevede l’attribuzione di un punteggio nullo. NON E’ ammesso l’uso del dizionario bilingue lingua italiana_ lingua straniera e viceversa salvo per l’allievo DSA. Tempo assegnato è 120 minuti. Prima simulazione del 28/02/ 2014 numero allievi presenti alla prova 30 su 30 Seconda simulazione del 14/04/ 2014 numero allievi presenti alla prova 28 su 30 MATERIE COMPLESSIVAMENTE COINVOLTE Elettronica Impianti Inglese Matematica Storia Valutazione complessiva emersa Statistica per materia: MATERIE ESITO I^ SIMULAZIONE ESITO II^ SIMULAZIONE TIPOLOGIA B + C TIPOLOGIA B + C ELETTRONICA - - - - ---- 5,88/15 IMPIANTI 5,27/15 8,13/15 INGLESE 8,68/15 7,27/15 MATEMATICA 5,67/15 10,04/15 STORIA 9,87/15 -------- Documento del Consiglio di classe 46 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Statistica per simulazione Simulazione Punteggio medio Punteggio minimo Punteggio massimo I° Simulazione 7,5/15 3,5/15 11,5/15 II° Simulazione 7,86/15 4,25/15 11,8/15 In allegato vengono riportati i testi delle simulazioni di terza prova Udine, 15 maggio 2014 Il Consiglio di classe Documento del Consiglio di classe 47 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME N° 1 La terza prova scritta degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato. La presente prova è stata stilata in accordo agli Artt. 2 3 e 4 del DM 429/2000 e riguarda le seguenti discipline: IMPIANTI INGLESE MATEMATICA STORIA PER CIASCUNA DELLE DISCIPLINE SOPRA INDICATE SI PREVEDE QUATTRO QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA (TIPOLOGIA C). IL PUNTEGGIO TOTALE DI QUESTA TIPOLOGIA E ‘ 8 / 15 DUE QUESITI A RISPOSTA SINGOLA APERTA (TIPOLOGIA B) IL PUNTEGGIO TOTALE DI QUESTA TIPOLOGIA E ‘ 7 / 15 IL PUNTEGGIO DELLA PROVA RISULTERA’ DALL’APPROSIMAZIONE ALL’INTERO PIU’ VICINO DELLA MEDIA DEI PUNTEGGI. IL CANDIDATO PRIMA DI INIZIARE LEGGA ATTENTAMENTE QUANTO E’ RIPORTATO NELLA PAGINA SEGUENTE. TEMPO: 120 MINUTI SUSSIDI: NESSUNO PARTE RISERVATA AI DOCENTI MATERIA PUNTEGGIO ELETTRONICA IMPIANTI INGLESE MATEMATICA STORIA PUNTEGGIO ASSEGNATO Documento del Consiglio di classe /15 48 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici PRIMA DI PROCEDERE ALLA COMPILAZIONE DEL TEST, LEGGERE ATTENTAMENTE I SEGUENTI PUNTI: 1. IL CANDIDATO DEVE RISPONDERE AI QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA PONENDO UNA CROCETTA (X) SULLA CASELLA RELATIVA ALLA RISPOSTA GIUDICATA ESATTA. 2. OGNI QUESITO A RISPOSTA MULTIPLA AMMETTE UNA E UNA SOLA RISPOSTA ESATTA. 3. NON E’ AMMESSA ALCUNA CORREZIONE; LA RISPOSTA SARA’ CONSIDERATA NON VALIDA. PRIMA DI SCEGLIERE LA RISPOSTA E’ MEGLIO RIFLETTERE ATTENTAMENTE. 4. LA PRESENZA DI PIU’ CROCETTE COMPORTA LA NON VALIDITA’ DELLA RISPOSTA. NEL CASO IN CUI NON VENGA FATTA ALCUNA SCELTA LA RISPOSTA SARA’ CONSIDERATA NON VALIDA. 5. LE RISPOSTE ERRATE O NON VALIDE NON INCREMENTANO IL PUNTEGGIO E NON COMPORTANO PENALIZZAZIONE 6. LE RISPOSTE APERTE DEVONO ESSERE SCRITTE IN MODO CHIARO E COMPRENSIBILE E DEVONO RISPETTARE GLI EVENTUALI PARAMETRI DATI (ES MASSIMO 3 RIGHE ECC) 7. NEL CASO IN CUI NON VENGA DATA ALCUNA RISPOSTA APERTA O QUESTA RISULTA INCOMPRENSIBILE , LA RISPOSTA SARA’ CONSIDERATA ERRATA. 8. TUTTE LE RISPOSTE DEVONO ESSERE SCRITTE A PENNA, NON A MATITA 9. SONO VIETATI TUTTI I TIPI DI CANCELLATURE ( CON GOMMA, LIQUIDO CORRETTORE ECC.) 10. E’ VIETATO APPORRE SUL FOGLIO, SULLE O VICINO ALLE CASELLE O ALLE LINEE DI RISPOSTA QUALSIASI TIPO DI SEGNO (ASTERISCO, FRECCIA, LINEA SCRITTE VARIE , ECC). QUELLA RISPOSTA O QUELLE RISPOSTE SARANNO CONSIDERATE ERRATE. E’ CONSIGLIABILE, QUINDI, PRIMA DI PROCEDERE ALLA COMPILAZIONE DEL TEST RIFLETTERE BENE, E POI DECIDERE QUALE CASELLA BARRARE E QUALE RISPOSTA DARE. Documento del Consiglio di classe 49 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: MATEMATICA Data: Candidato: 1) Elenca le forme indeterminate che conosci, evidenziando per ciascuna i possibili risultati alternativi: 2) Come si fa a capire dal grafico se una funzione è iniettiva Documento del Consiglio di classe 50 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Quesiti a risposta multipla: 3) Un intorno completo di un punto è: un intervallo chiuso centrato sul punto un intervallo aperto centrato sul punto un intervallo chiuso che contiene il punto un intervallo aperto che contiene il punto 4) Un punto si dice di accumulazione per un intervallo quando: in ogni intorno dell’intervallo ci sono infiniti altri punti in ogni intorno del punto ci sono infiniti altri punti dell’intervallo in ogni intorno infinito del punto ci sono altri punti in ogni intervallo infinito ci sono altri punti dell’intervallo 5) Il limite di una funzione quando x → si può calcolare: sostituendo il valore del limite considerato nella funzione sostituendo il limite considerato nell'equazione che definisce la funzione sostituendo il valore infinito considerato nel grafico della funzione sostituendo il valore infinito considerato nell'equazione che definisce la funzione 6) Il codominio di una funzione si definisce come: l’insieme dei valori a cui si può applicare la funzione l’insieme dei risultati a cui si può applicare la funzione l’insieme dei valori dell’applicazione della funzione l’insieme dei risultati dell’applicazione della funzione SCHEDA DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO QUESITI A RISPOSTA SINGOLA N° PUN TI 1 2 Documento del Consiglio di classe QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA 3 4 5 6 TOTALE 51 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: INGLESE Data: Candidato: Multiple choice questions 1. CNC refers to the use of machinery for replacing human or animal labour a control system in which numerical values corresponding to desired tool or control positions are generated by a computer an automatic computerized system which detects errors and malfunctions during manufacturing the use of computerized drawing systems 2. Renewable sources of energy are called like that because: they are clean and free to use they are clean and free to use they can be replenished by nature in a short period of time they do not produce air pollution 3. A well is a very hot liquid rock below the Earth’s surface something that can be done and that will be successful a wall built across a river deep hole in the ground from which water is obtained 4. Sensors are not used in robotics are systems with coded instructions written in a standard language are devices which transmit linear or rotary motions from a mechanism to another are used in manufacturing to control and restrict the movement of the worktable of machine tools Documento del Consiglio di classe 52 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici ANSWER THE QUESTIONS 1. Speak about energy: explain what it is, mention the types of energy you know and in what forms energy can be found, how the sources of energy can be divided giving a clear definition of each group. 2. Explain what alternative sources of energy are, mention those you know giving a clear definition for each one, together with its advantages and disadvantages. SCHEDA DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO QUESITI A RISPOSTA SINGOLA N° 1 2 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA 3 4 5 6 TOTALE PUNTI Documento del Consiglio di classe 52 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: STORIA Data: Candidato: Quesiti a risposta singola: 1) Perché la marcia su Roma ebbe un successo incontrastato? 2) Quali sono gli eventi precipui registrati in Cina dal 1911 al 1° ottobre del 1949? Documento del Consiglio di classe 53 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Quesiti a risposta multipla: 3. Qual è la data dei Patti Lateranensi: 25 maggio 1927 28 ottobre 1922 11 febbraio 1929 24 dicembre 1925 4. Il biennio delle leggi fascistissime: 1919-1920 1921-1922 1923-1924 1925-1926 5. Qual è l’anno della nazionalizzazione del canale di Suez da parte dell’Egitto e di conseguenza anche l’anno della seconda guerra arabo-israeliana: 1948 1956 1967 1973 6. Nel 1948 in Sudafrica: venne formalmente introdotto il sistema dell’apartheid ’ANC (African National Congress) ottenne il riconoscimento di partito politico Gandhi si impegnò a far ottenere il diritto di voto agli abitanti neri si decide di uscire dal Commonwealth. SCHEDA DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO QUESITI A RISPOSTA SINGOLA N° 1 2 QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA 3 4 5 6 TOTALE PUNTI Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: IMPIANTI Data: Candidato: Esercizio n°1: Illustrare in significato tecnico/energetico dell’Indice di prestazione energetica (EPI) esplicitando in particolare le correlazioni esistenti tra l’indice citato e il fabbisogno di energia richiesto dall’edificio nel suo funzionamento reale in una stagione di riscaldamento tipo. Esercizio n°2: Giustificare tecnicamente perché i generatori di calore funzionanti secondo la tecnologia a condensazione possono avere un rendimento termico utile, a carico ridotto, superiore al 100% Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Esercizio n°3: sia noto per uno scambiatore di calore in controcorrente il valore del Tmlog, la portata di fluido che circola nel circuito primario m p, la portata che circola nel circuito secondario ms, il calore specifico del fluido primario Cpp, il calore specifico del fluido secondario Cps, il coefficiente globale di scambio termico U, e la superficie di scambio termico. Quale è la formula per la determinazione della potenza termica scambiata dallo scambiatore q= mp Cpp Tmlog ; q= mp S Tmlog; q= U S Tmlog; q= mp Cps Tmlog Esercizio n°4: Quale di queste affermazioni inerenti le grandezze caratteristiche di scambio termico per trasmissione non è corretta; la resistenza termica è l’inverso della conduttività; la conduttività indica l’attitudine di un materiale a farsi attraversare dal calore; la conduttanza è il rapporto tra la conduttività e lo spessore; la trasmittanza di un parete è minore della relativa conduttanza. Esercizio n°5: Quale tra i seguenti riferimenti normativi non incide o ha inciso in tema di energia e di risparmio energetico degli edifici : legge 373/76; raccolta “R”; legge 10/91; D.LGS 192/06. Esercizio n°6: Quale delle seguenti affermazioni riguardanti i rendimenti coinvolti in un sistema di riscaldamento, non è corretta: il rendimento termico utile, per un generatore di calore, è il rapporto tra la potenza derivante da combustibile bruciato e la potenza trasferita all’acqua; il rendimento globale di un impianto di riscaldamento è dato dal prodotto del rendimento di emissione, per il rendimento di distribuzione, per il rendimento di regolazione per il rendimento di combustione; il rendimento stagionale è il rapporto tra l’energia utilizzata dall’edificio in una stagione di riscaldamento e l’energia primaria spesa per ottenere tale energia; i generatori di calore a condensazione possono avere rendimento di combustione superiore al 100%. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME N° 2 La terza prova scritta degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le conoscenze, competenze e capacità acquisite dal candidato. La presente prova è stata stilata in accordo agli Art 2 3 e 4 del DM 429/2000 e riguarda le seguenti discipline: ELETTRONICA IMPIANTI INGLESE MATEMATICA PER CIASCUNA DELLE DISCIPLINE SOPRA INDICATE SI PREVEDE QUATTRO QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA (TIPOLOGIA C). IL PUNTEGGIO TOTALE DI QUESTA TIPOLOGIA E ‘ 8 / 15 DUE QUESITI A RISPOSTA SINGOLA APERTA (TIPOLOGIA B) IL PUNTEGGIO TOTALE DI QUESTA TIPOLOGIA E ‘ 7 / 15 IL PUNTEGGIO DELLA PROVA RISULTERA’ DALL’APPROSIMAZIONE ALL’INTERO PIU’ VICINO DELLA MEDIA DEI PUNTEGGI. IL CANDIDATO PRIMA DI INIZIARE LEGGA ATTENTAMENTE QUANTO E’ RIPORTATO NELLA PAGINA SEGUENTE. TEMPO: 120 MINUTI SUSSIDI: NESSUNO PARTE RISERVATA AI DOCENTI MATERIA PUNTEGGIO ELETTRONICA IMPIANTI INGLESE MATEMATICA STORIA PUNTEGGIO ASSEGNATO Documento del Consiglio di classe /15 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: INGLESE Data: Candidato: Multiple choice questions 1. Dams a) produce geothermal energy b) are built to control and store water c) aren’t supplied when it rains d) aren’t expensive to build 2. _________________________is the process of causing a body to move by exerting a force against it. a) compression b) combustion c) propulsion d) injection 3. Diesel engines a) employ spark plugs to cause combustion b) rely on spontaneous combustion c) are less polluting than gasoline engines d) have a worse fuel economy than gasoline engines 4. Convection a) occurs when energy is passed directly from one item to another b) occurs when the sunlight hits the Earth c) is a device which transmit linear or rotary motions from a mechanism to another d) is the movement of gases or liquids from a cooler spot to a warmer one Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici ANSWER THE QUESTIONS 1. Explain how the one pipe system and the two pipe system work. 2. How did the Roman “hypocaust system” work? Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: IMPIANTI Data: Candidato: Esercizio n°1: Descrivere il significato attributo al “Potere Calorifico” (PC) per un combustibile, evidenziando la unità di misura che caratterizzano la grandezza, specificando cosa rappresenta per ciascun combustibile la differenza di energia tra il PCINF e il PCSUP: Esercizio n°2: Elencare le grandezze tecniche riportate nel diagramma psicrometrico dell’aria umida accompagnate dalle relative unità di misura. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Esercizio n°3: per un ciclo frigorifero inverso funzionante a pompa di calore (indicare la riposta corretta): il COP è tanto maggiore quanto minore è la temperatura al condensatore; in funzionamento invernale l’equivalente termico del lavoro meccanico speso dal compressore contribuisce all’effetto utile del ciclo; il COP in funzionamento estivo è maggiore del COP in funzionamento invernale; il COP è tanto maggiore quanto minore è la temperatura del serbatoio a cui cedo il calore. Esercizio n°4: quali grandezze fisiche mi permettono di identificare il gas contenuto all’interno di una bombola impiegata per la raccolta o il carico del fluido refrigerante impiegato negli impianti frigoriferi; temperatura; pressione e temperatura; pressione , temperatura e volume; pressione , temperatura e massa; Esercizio n°5: La potenza termica dissipata. per ventilazione dipende dalla velocità dell’aria; dipende da un coefficiente che determina il numero di ricambi orari; dipende dalla superficie finestrata disponibile; dipende dall’orientamento della parete Esercizio n°6: quale tra le seguenti formule esprime la potenza termica scambiata da corpi scaldanti a convezione naturale (radiatori) al variare della differenza di temperatura media del radiatore e dell’aria esterna Q = m · cs· DT Q = U · S · DT Q = U · S · DTM жD T ц ч и 50 ш lo g n Q = Qn · з Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO ELETTROTECNICA ED Disciplina: ELETTRONICA Data: Candidato: Quesiti a risposta singola: 1) com’è la fase fra corrente e tensione su un’induttanza? Perché? 2) scrivere l’impedenza complessa serie dei tre componenti R, L e C Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Quesiti a risposta multipla: 3) Cos’è un numero complesso: a. un numero con infinite cifre b. un numero ottenuto da una radice quadrata di un numero negativo; un vettore definito da una componente reale e una immaginaria nel piano di Gauss; un vettore verticale nel piano di Gauss. c. d. 4) Cos’è un numero immaginario: a. la radice quadrata di un numero reale negativo; b. un vettore orizzontale nel piano di Gauss; c. un vettore obliquo nel piano di Gauss; d. la radice cubica di un numero reale negativo. 5) La reattanza di un condensatore è: a. un numero reale negativo che si misura in “ohm”; b. un numero complesso; c. un numero immaginario negativo che si misura in “ohm”; d. un numero immaginario positivo che si misura in “farad”. 6) Che cos’è la costante di tempo di un condensatore? a. il tempo impiegato dal condensatore a caricarsi completamente; b. il tempo impiegato dal condensatore a caricarsi al 63,2% del valore finale; c. il tempo impiegato dal condensatore a caricarsi al 77,2% del valore finale; d. il tempo impiegato dal condensatore a caricarsi al 99,3% del valore finale. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA DELL’ESAME DI STATO Disciplina: MATEMATICA Data: Candidato: Quesiti a risposta singola: 1. Scrivi le formule per calcolare le derivate della somma, del prodotto, del quoziente e della composizione di funzioni. 2. Co sa significa, dal punto di vista analitico e grafico, che una funzione presenta una discontinuità di seconda specie? Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Quesiti a risposta multipla: 3) Il valore della derivata f I(x) in un dato punto x0 è uguale: al coefficiente angolare m della tangente alla curva di equazione y = f(x0) nel punto P[x , f(x)] alla tangente alla curva di equazione y = f(x) nel punto P[x0 , f(x0)] al coefficiente angolare m della tangente alla curva di equazione y = f(x) nel punto P[x0 , f(x0)] alla tangente alla curva di equazione y = f(x0) nel punto P[x , f(x)] 4) Una funzione si dice continua in un punto x0 quando: il limite della funzione, quando x →+, è f(x0) il limite della funzione, quando x → x0 , è l il limite della funzione, quando x →+, è l il limite della funzione, quando x → x0 , è f(x0) 5) Un asintoto è: una retta che interseca il grafico della funzione una retta tangente al grafico della funzione una retta a cui si avvicina il grafico della funzione quando x → , senza mai intersecarlo una retta a cui si avvicina il grafico della funzione, per intersecarlo quando x → 6) Una funzione si dice invertibile in un intervallo quando: è iniettiva in quell’intervallo e suriettiva al di fuori di esso è suriettiva ma non iniettiva in quell’intervallo è iniettiva in quell’intervallo ma non suriettiva al di fuori di esso è iniettiva e suriettiva in quell’intervallo SCHEDA DI ATTRIBUZIONE DEL PUNTEGGIO QUESITI A RISPOSTA SINGOLA N° PUN TI 1 2 Documento del Consiglio di classe QUESITI A RISPOSTA MULTIPLA 3 4 5 6 TOTALE 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO G. CECONI Via Manzoni n.6 –33100 UDINE –Tel Uffici 0432/502241-508312- Fax 0432/510685 C.F. 80011650308 E-mail:[email protected] Anno Scolastico 2013/2014 5a A TSE Tecnico Sistemi Energetici ALLEGATO C “Art.10 del D.P.R. 22/6/2009, n.122 e dal relativo DM n.5669 12 luglio 2011 di attuazione della Legge 8 ottobre 2010, n. 170” Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici “Riservato” Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici MINISTERO DELL’ISTRUZIONE , DELL’UNIVERSITA’ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO PER L’INDUSTRIA E L’ARTIGIANATO G. CECONI Via Manzoni n.6 –33100 UDINE –Tel Uffici 0432/502241-508312- Fax 0432/510685 C.F. 80011650308 E-mail:[email protected] 5a A TSE Tecnico Sistemi Energetici ALLEGATO D “Relazione attività di alternanza scuola lavoro” Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Con il riordino degli Istituti Professionali, l’area professionalizzazione delle classi quarte e quinte (terza area) è stata sostituita con 132 ore di alternanza scuola-lavoro nell’ultimo biennio. Nell’anno scolastico 2013/2014, il consiglio di classe ha deciso di far svolgere lo stage presso aziende del settore installazione-manutenzione degli impianti e manutenzione dei veicoli della provincia di Udine, dal 21 ottobre al 9 novembre 2014. Il periodo di alternanza di scuola-lavoro è stato fissato nel corso del I° quadrimestre al fine di non gravare sulle attività didattiche di fine anno scolastico. L’attività di stage svolta dagli alunni presso le aziende è un vero periodo di "apprendistato", e rappresenta la fase "pratica" della formazione. Durante lo Stage, lo studente ha la possibilità di mettersi alla prova in un contesto lavorativo reale, di confrontarsi con più interlocutori, superiori e colleghi, di orientare le sue scelte professionali, ma soprattutto di acquisire un'esperienza pratica certificata che potrà arricchire il suo curriculum. Lo Stage, oltre a favorire i giovani, si rivela utile per l'azienda, in quanto permette di conoscere potenziali collaboratori da inserire in futuro nel proprio organico, ma soprattutto di formarli in modo specifico secondo le proprie esigenze. E’ da sottolineare che nei percorsi integrati di Alternanza Scuola Lavoro, il periodo trascorso in azienda non si configura propriamente come stage, ma piuttosto come un’attività formativa equivalente al percorso scolastico, che intende far acquisire nel luogo di lavoro alcune competenze che lo studente raggiungerebbe in aula. Inoltre, l’alternanza scuola–lavoro ha lo scopo far acquisire e consolidare le competenze degli alunni, ovvero la piena capacità di orientarsi in un determinato campo. In generale, si può dire che le competenze sono lo sviluppo delle capacità potenziali della persona umana, mediante l’acquisizione di conoscenze e abilità operative che ogni soggetto in formazione riutilizza per realizzare al meglio il proprio progetto professionale. La scuola, così, diventa il luogo privilegiato dove le competenze si consolidano, tramite la fruizione di una offerta formativa stimolante e produttiva. Una caratteristica delle competenze è la loro disponibilità a venire certificate, per quanto riguarda la presenza, la quantità e la qualità. Nei percorsi integrati scuola-lavoro, alcune delle competenze che lo studente raggiunge attraverso il percorso tradizionale in aula possono essere conseguite tramite l’esperienza lavorativa. Nell’attuare i percorsi di Alternanza Scuola Lavoro, intervengono almeno due figure tutoriali, quella interna alla scuola e quella esterna Il Tutor scolastico, interno alla scuola, segue gli allievi nel percorso educativo e formativo facendo da interfaccia fra il consiglio di classe e l’azienda. In particolare, il tutor scolastico risolve eventuali Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici problemi inerenti l’inserimento dello studente nell’Azienda per ottimizzare la sua formazione durante l’alternanza. Inoltre, nelle visite effettuate presso le varie aziende per verificare l’attività degli allievi, ascolta i bisogni degli stessi cercando talvolta di mediare con l’azienda qualora c’è ne fossero motivi. Il Tutor aziendale, esterno alla scuola, è fondamentale nel percorso di Alternanza Scuola Lavoro per assicurare l’accoglienza e l’inserimento dello studente nei vari reparti dell’Azienda ospitante. Egli esprime una propria valutazione dell’allievo in merito al periodo trascorso in Alternanza contribuendo alla certificazione delle competenze maturate dallo stesso. Gli allievi, che sono stati guidati nel periodo di alternanza scuola-lavoro dal prof. Corte Fabrizio, hanno dimostrato senso di responsabilità, interesse ed un alto livello di competenza conseguendo mediamente un’ottima valutazione, e in molti casi eccellente. Documento del Consiglio di classe 5a A Tecnico dei Sistemi Energetici Anno scolastico 2012/13 Anno scolastico 2013/14 Cognome Nome Azienda Azienda Azienda Azienda operante nel operante nel operante nel operante nel settore della settore della settore della settore della installazione e manutenzione installazione e manutenzione manutenzione di e riparazione manutenzione e riparazione impianti dei veicoli a di impianti dei veicoli a termotecnici motore termotecnici motore 1 Andrian Nicola X X* 2 Aruci Andi X X 3 Bassi Raffaele X X 4 Bigaran Simone X X 5 Bortolotti Matteo X X 6 Buchini Agostino X X 7 Cenaj Ermarjo X* X* 8 Cimbaro Giosué X X 9 Cimmarusti Marco X X 10 Dell'Oste Michele X X 11 Driussi Samuele X 12 Innocente Andrea X X 13 Kurti Heraldo X X 14 Lombardo Davide X X 15 Marchi Lodovico X X 16 Menini Stefano 17 Mollo Antonio 18 Mollo Luigi 19 Nobile 20 X X X X X Fabio X X Stojanovic Milos X X 21 Todesco Emanuele X 22 Tosolini Fabio 23 Tosolini Matteo 24 Vergendo Edoardo 25 Vogric Marco X X 26 Vrech Luca X X 27 Vuk Bozo 28 Yeddanapalli Jose Showri Anil X X 29 Zanon Daniel X X 30 Zelenin Kostyantyn X X X X X X X X X X * L'attività è stata svolta presso uno studio tecnico operante nel settore termotecnico X
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