UFFICIO DI BILANCIO Già in sella lo sceriffo dei conti pubblici italiani Esordio a settembre (Leone a pag. 6) PRONTO L'ESORDIO DELL'UFFICIO PARLAMENTARE DI BILANCIO PREVISTO DAL FISCAL COMPACT Già in sella lo sceriffo dei conti La nuova struttura ha approvato i regolamenti, ha reclutato il personale e ha raggiunto un accordo con Vistai A settembre il debutto. Intanto Vaggiornamento al Defslitta all° ottobre DI LUISA LEONE T utto pronto per il debutto dello sceriffo dei conti pubblici. Dopo che lo scorso aprile (con un ritardo di mesi) Camera e Senato hanno nominato i tre membri del Consiglio dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio (Upb), ora il supercontrollore delle finanze dello Stato è pronto a mettersi al lavoro. Anche perché il suo avvio è atteso dall'Europa, che nelle raccomandazioni dello scorso giugno ha chiesto all'Italia di far partire la nuova Autorità entro il prossimo settembre. Una scadenza che a questo punto sarà certamente rispettata; mentre ieri il ministero dell'Economia ha annunciato che scavallerà la data del 20 settembre prossimo, prevista per la presentazione della nota di aggiornamento al documento di Economia e Finanza (Def). Uno slittamento dovuto al fatto che solo il prossimo 22 settembre l'Istat diffonderà i dati annuali al 2013 dei conti economici nazionali, calcolati secondo il nuovo sistema europeo Sec 2010. Per questo il governo ha deciso di rimandare al 1° ottobre l'ok all'aggiornamento. Per quella data è previsto il via libera del Consiglio dei ministri e l'invio del documento alle Camere. Nessuno slittamento in vista invece, almeno per ora, per la legge di Stabilità, che dovrebbe arrivare entro il 15 ottobre. Proprio su questi documenti è atteso il debutto dell'Ufficio Parlamentare di Bilancio, che per arrivare in tempo all' appuntamento ha continuato a lavorare anche in agosto. Pochi giorni fa sono stati approvati i regolamenti che ne permetteranno l'operatività: su organizzazione e funzionamento, contabilità e trattamento giuridico-economico del personale. Personale che ha iniziato già a essere reclutato, ma che finora non ha potuto essere selezionato tramite gare intemazionali ed è stato distaccato da altre amministrazioni, anche se con contratti brevi, proprio per accelerare i tempi della piena operatività dell" Ufficio . La legge (243/2012) che ha introdotto nella Costituzione il principio del pareggio di bilancio e previsto l'istituzione della nuova autorità di controllo dei conti pubblici indica per l'ufficio uno staff di 30 persone (oltre ai tre membri del Consiglio Giuseppe Pisauro, Alberto Zanardi e Chiara Goretti), ma per ora l'Upb ne ha in organico una decina, tra cui Daniele Cabras (ex capo di gabinetto dell'allora ministro, Fabrizio Saccomanni), che fino al 1° settembre 2015 sarà direttore generale, e Luca Rizzuto (dal Senato), nominato consigliere economico. Il resto del personale proviene, oltre che dal Parlamento, anche dal ministero dell'Economia, dalla Banca d'Italia e dall'Istat. Ma, almeno in questa prima fase l'Ufficio non potrà fare tutto in casa e per questo nei giorni scorsi il presidente Pisauro ha incontrato il suo omologo dell'Istat, Giorgio Alleva, e raggiunto un accordo di massima, che sarà formalizzato a giorni, che permetterà ali'Upb di utilizzare i modelli dell'Istituto di statistica per le previsioni macroeconomiche e gli impatti delle politiche fiscali sui cittadini. Lo sceriffo dei conti, come è stato subito soprannominato il nuovo organismo, avrà infatti diversi compiti, non solo quello di validare le previsioni del governo, valutandone anche la congruità rispetto alle regole Uè, ma anche quello di valutare i possibili effetti dei provvedimenti legislativi di maggiore rilievo su famiglie e imprese. A questo punto per permettere all'Autorità dei conti di essere pronta a validare i primi documenti di finanza pubblica è la firma del protocollo con il ministero dell'Economia. Circa un mese fa il ministro Pier Carlo Padoan ha incontrato i membri del Consiglio dell' Upb, per definire le linee guida di questo accordo, che permetterà allo sceriffo di ricevere dal Mef i flussi d'informazione necessari per la certificazione delle previsioni e delle decisioni di finanza pubblica. Tuttavia a breve anche questo tassello dovrebbe andare al suo posto, visto che il protocollo con il ministero è in fase avanzata di definizione, (riproduzione riservata)
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