PROVA canna rigata Ruger Sr556E calibro .223 Remington I mAestrI del pistone Ruger si impone sul mercato degli Ar con un sistema a pistone del tutto originale. Valvola regolabile a quattro posizioni, portaotturatore dedicato anti-usura, receiver forgiati, mire meccaniche di serie e un’astina tonda e snella che è un piacere stringere tra le mani Testo di Ruggero Pettinelli, foto di Matteo Galuzzi La famiglia di Ar 15 Ruger comprende diversi modelli, quello contraddistinto dal suffisso “E” è il più economico, il primo prezzo diciamo, ma nonostante ciò vanta una costruzione curata e molto ben conce- pita. Upper e lower sono forgiati in lega leggera di alluminio e sono relativamente ortodossi, con impugnatura a pistola con appoggio per il dito medio, calcio collassabile e regolabile multiposizione, coperchio per la finestra di espulsione con apertura a scatto, comando per la chiusura assistita dell’otturatore (forward assist) e deflettore per i bossoli. La canna è lunga 16 pollici e un “zic” (16,12 per i pignoli, pari a 409 millimetri), è realizzata per rotomartellatura e dotata di una rigatura a sei principi destrorsi con passo di 1:9 pollici (229 millimetri), idoneo teoricamente a stabilizzare palle di peso compreso tra i 62 e i 69 grani. La canna non ha l’anima cromata ed è completata da un rompifiamma a tulipano con finestre allungate, avvitato in volata, simile nel design a quello utilizzato su altri modelli di carabine Ruger (per esempio alcune versioni della Mini 14 e persino della 10/22 calibro .22 lr). Evidentemente, si è cercato di mantenere un minimo di “parentela” anche tra armi molto diverse, accomunate però dall’essere state partorite dallo stesso produttore. Un altro aspetto interessante della 556E è l’astina copricanna: realizzata in lega leggera, si contraddistingue dalla concorrenza per il ridotto diametro e per l’aspetto elegante, determinato dalla presenza di numerose feritoie di ventilazione sviluppate in orizzontale. L’astina presenta una slitta Picatinny superiore che si raccorda con quella presente sulla sommità dell’upper (dietro) e sulla sommità del gas block (da- 3.350 1.482 A nche Ruger ci si è buttata. Parliamo del mercato degli Ar15, che negli ultimi cinque-sei anni ha conquistato anche quei produttori tradizionali di armi che, in precedenza, nulla avevano avuto a che fare con il leggendario progetto di Stoner (vedi Smith & Wesson, Para Usa eccetera). Anzi, nel caso specifico di Ruger, l’azienda statunitense aveva sempre puntato (e ancora punta) su un proprio progetto, derivato da un’altra leggenda delle armi (il sistema Garand-M14) opportunamente rivisto e miniaturizzato per dar vita alle carabine Mini 14 (in .223 Remington) e Mini 30 (in 7,62x39). Sia come sia, Ruger ha optato per la versione più moderna della carabina “alla Stoner”, scegliendo il sistema di funzionamento a recupero di gas con pistone a corsa corta. Bisogna anche dire che il sistema scelto da Ruger è, tra i tanti oggi esistenti, uno dei più dolci e adatti alla meccanica originale Ar 15 che, invece, non sempre digerisce perfettamente una qualsiasi deroga dal classico sistema a presa di gas diretta fatto proprio (non inventato, sia chiaro) da Stoner. Il conceTTo 104 grammi, il peso complessivo Ruger è un’altra grande e storica azienda americana che ha deciso di buttarsi sugli Ar 15, ma lo ha fatto con un progetto interessante e innovativo. euro per portarlo sulla linea di tiro ARMI E TIRO 02/2014 RUGER SR556E.indd 104 17/01/2014 11.30.02 Per chi vuole comPrarla A chi è indirizzata: a chi desidera un clone Ar 15 moderno, tecnicamente aggiornato, conveniente Cosa richiede: in fatto di accessori, la piattaforma Ar 15 è un invito alla creatività Perché comprarla: prezzo basso, alta tecnologia, buone finiture Con chi si confronta: con lo Smith & Wesson M&P15 nella versione con pistone e con il Sig 516. 02/2014 ARMI E TIRO RUGER SR556E.indd 105 105 17/01/2014 11.30.10 PROVA canna rigata Ruger Sr556E calibro .223 Remington vanti), mentre sui lati e inferiormente presenta una serie di fori filettati per l’installazione di eventuali slitte Picatinny optional. Il diametro dell’astina da un lato all’altro è, quindi, senza slitte Picatinny aggiuntive installate, di soli 40 millimetri, mentre la larghezza sul piano verticale, dalla sommità della Picatinny all’estremità inferiore, è di 56 millimetri. Il cuore del sistema è, però, rappresentato senz’altro dal sistema di presa gas, del tutto originale e innovativo. Il gas viene spillato dal solito foro sulla canna e convogliato attraverso una valvola regolabile a quattro posizioni. La valvola ha ugelli di diametro crescente e l’estremità frontale è zigrinata e forata (per usare una cartuccia o una chiave Allen come utensile in caso di sporco intenso) per consentire la rotazione manuale. Quando la valvola è in posizione “0”, la presa di gas è cieca e l’arma funziona a ripetizione manuale; in posizione “1”, “2” e “3”, la valvola si apre su ugelli via via più grandi, aumentando progressivamente l’afflusso di gas al pistone e consentendo, così, di tarare il ciclo di sparo in funzione della cartuccia utilizzata. Ruotando, infine, la valvola in modo da far coincidere la freccetta con la linea di fede sulla sommità della slitta Picatinny, è in posizione di smontag- gio: basta far scorrere il perno orizzontale posto dietro la valvola, e si sfila direttamente quest’ultima insieme al pistone di presa gas. Dell’asta di armamento (quella che materialmente spinge sul portaotturatore), con la propria molla di recupero, non è invece prevista la rimozione. Una volta tolta la valvola e il pistone, la sede di quest’ultimo può essere agevolmente pulita con uno scovolo. Concentrica alla valvola di presa gas c’è una molletta a lamina, che ha lo scopo di mantenere la valvola nella posizione prescelta, inserendosi in apposite tacche circolari. Inizialmente questo ritegno a molla è piuttosto duro, ma con un minimo di rodaggio (monta, smonta, gira che ti rigira e così via) si raggiunge il giusto grado di frizione, né troppo né troppo poco. La regolazione della presa gas è intuitiva: si comincia con la posizione “2” e si spara qualche colpo, se l’alimentazione è fiacca e l’espulsione dei bossoli avviene marcatamente all’indietro, si passa al livello “3”; se il funzionamento è brusco e si riscontra un’espulsione in avanti, invece, si passa al livello “1”. Semplice, no? Lo scopo di tutto ciò è garantire la perfetta fluidità di funzionamento, senza eccessivo stress per le parti e senza sollecitare oltre il 1. e 2. La valvola ha quattro posizioni (contrassegnate da “0” a “3”), più una quinta per lo smontaggio. In quest’ultima posizione, la parte piatta della valvola combacia con la propaggine del gas block e, sfilando il perno orizzontale, si può rimuovere il tutto. 3. La chiave del sistema è la presa di gas con pistone a corsa corta e valvola regolabile, per consentire l’aggiustamento “di fino” del ciclo di sparo sulla munizione impiegata. 4. La valvola estratta dalla sua sede con il corto pistone di presa gas. L’asta di armamento con la molla di recupero non è accessibile e non ne è prevista la rimozione. 1 3 2 4 La canna ha passo di rigatura di un giro in 9 pollici, pari a 229 millimetri 106 ARMI E TIRO 02/2014 RUGER SR556E.indd 106 17/01/2014 11.30.15 1. Piuttosto ortodossa la testina rotante dell’otturatore, con le sette alette di chiusura. 2. Portaotturatore e otturatore sono cromati. Nella parte superiore del portaotturatore si nota la piastra che riceve l’urto dell’asta di armamento. 3. La parte posteriore del portaotturatore è arrotondata e dimensionata appositamente per evitare un’usura precoce della parte antistante il tubo della receiver extension, problema piuttosto comune negli ar con funzionamento a pistone. 1 necessario il tiratore, assicurando così la massima controllabilità. In estrema sintesi, allo sparo una parte dei gas viene spillata dal foro nella canna e convogliata alla valvola, fino a spingere violentemente all’indietro il pistone; quest’ultimo spinge a sua volta l’asta di armamento che trasmette il proprio moto al portaotturatore. Quest’ultimo, grazie a un profilo a camme, fa ruotare la testina otturatrice disimpegnando le sue alette di chiusura dalle rispettive sedi nel prolungamento della culatta, quindi la trascina all’indietro estraendo ed espellendo il bossolo. La distensione della molla di recupero riporta in avanti in complesso, sfilando un colpo dal caricatore e camerandolo. Tutte le componenti chiave del sistema (interno della presa di gas, pistone, portaotturatore e otturatore) sono cromate. Inoltre, la parte posteriore del portaotturatore è leggermente sovradimensionata e arrotondata, allo scopo di minimizzare l’usura derivante dallo scorrimento nella sede del lower che sfocia nella sede del mollone di recupero. Questo perché nei sistemi a pistone, la spinta retrograda data al portaotturatore ha anche una componente che si trasmette verso il basso, che può far insorgere un’usura precoce nella zona posteriore del lower all’imbocco del buffer tube. Con il portaotturatore Ruger, questo aspetto è appositamente controbilanciato e minimizzato dal profilo arrotondato del portaotturatore, a vantaggio della miglior durata. Mire e scatto Nonostante il “primo prezzo”, la carabina Ruger è dotata di serie di mire meccaniche abbattibili. Hanno marchio Ruger anche se ricordano molto da vicino prodotti analoghi realizzati da aziende specializzate (Magpul Mbus in testa), sono fissate alla slittona Picatinny superiore per mezzo di viti Allen e sono regolabili. La diottra a “L”, protetta da alette, prevede due fogliette con foro di dimensioni differenti (più largo per la breve distanza, più stretto per il tiro “in lungo”) e può essere regolata in derivazione agendo sull’apposita ghiera. Il mirino invece, anch’esso protetto da alette, può essere regolato in elevazione facendolo ruotare sul suo stesso asse. Nel complesso si tratta di organi di mira più che dignitosi, fermo restando che la lunga slitta Picatinny superiore “invita” all’applicazione di dispositivi di mira ottici o elettronici. Per quanto riguarda lo scatto, è un single 2 3 02/2014 ARMI E TIRO RUGER SR556E.indd 107 107 17/01/2014 11.30.23 PROVA canna rigata Ruger Sr556E calibro .223 Remington 1 2 3 stage più che onesto, non particolarmente leggero ma ben sfruttabile. La nostra prova La prova a fuoco si è svolta, come di consueto, nel balipedio interno dell’importatore Bignami. Abbiamo realizzato alcune serie di tiro rapido in appoggio anteriore alla distanza di 50 metri, utilizzando le mire metalliche in dotazione. Sul nostro banco, due munizioni di buona qualità, le Federal Gold medal caricate con palla Sierra matchking di 69 grani e le Ruag Swiss match con palla Fmjbt di 63 grani. Come da manuale, abbiamo iniziato il ciclo di sparo sul “2” e con entrambe le cartucce abbiamo riscontrato grande dolcezza di funzionamento ed espulsione praticamente perpendicolare all’arma, quindi non abbiamo ritenuto di variare la posizione della valvola. Lo smontaggio di quest’ultima e del pistone per la pulizia è del tutto agevole, inizialmente è stato un pochino più ostico il rimontaggio perché la molletta a lamina di ritegno è vincolata a un collare concentrico alla valvola medesima e, finché quest’ultima non è a posto, tende a oscillare perdendo la posizione. Con un minimo di pratica, l’ostacolo si supera e tutto fila liscio. Buone le finiture generali, un plauso particolare merita, a nostro avviso, l’astina, che si afferra davvero con efficacia grazie al ridotto diametro e, in virtù delle nervature orizzontali, offre un buon grip. Pur 1. La parte inferiore dell’upper, con l’estremità posteriore dell’asta di armamento. 2. abbastanza normale il lower, unica deroga il ponticello, di tipo maggiorato. 3. L’astina copricanna è tonda e sottile, molto piacevole al tatto ed eccellente per una presa salda. 4. L’arma è dotata di calcio collassabile e, come optional, oltre alla lunga slitta picatinny superiore, è possibile agganciarne altre tre sui lati e sotto l’astina. 4 108 ARMI E TIRO 02/2014 RUGER SR556E.indd 108 17/01/2014 11.31.13 Scheda tecnica Produttore: Ruger, www.ruger.com Distributore: Bignami spa, via Lahn 1, 39040 Ora (Bz), tel. 0471.80.30.00, fax 0471.81.08.99, www.bignami.it Modello: Sr556E Tipo: carabina semiautomatica Calibro: .223 Remington Funzionamento: a recupero di gas con pistone a corsa corta e valvola regolabile, otturatore a testina rotante Alimentazione: caricatori bifilari tipo Stanag Numero colpi: 29 (5 dopo il decreto 121/13) Canna: lunga 16,12 pollici (409 mm), rotomartellata, rigatura a sei principi destrorsi con passo di un giro in 9 pollici (229 mm) Lunghezza totale: da 832 a 914 mm Scatto: singolo stadio, a specifiche militari Percussione: cane interno Sicura: manuale a due posizioni sul lato sinistro del fusto Mire: mirino pieghevole regolabile in altezza, diottra a “L” pieghevole regolabile in derivazione, slitta Picatinny a tutta lunghezza a “ore 12” per l’installazione di ottiche o red dot, ulteriori slitte Picatinny a ore “3”, “6” e “9” disponibili a richiesta Materiali: lega leggera di alluminio, canna e otturatore in acciaio al carbonio, calciatura e impugnatura in polimero Finiture: anodizzazione nera opaca; pistone, interno del blocco di presa gas, otturatore e portaotturatore cromati Peso: 3.350 grammi Accessori di serie: custodia morbida Prezzo: 1.482 euro, Iva inclusa L’arma è dotata di serie di mire meccaniche pieghevoli, ispirate alle Magpul Mbus e similari, ma con logo Ruger ben in evidenza. tabella baliStica Munizioni commerciali Marca Federal Swiss match Tipo palla Sierra Matchking Fmjbt Peso palla (grs) 69 63 V0 (m/sec) 899 905 E0 (joule) 1.807 1.672 E0 (kgm) 184,2 170,4 Nota: dati ufficiali comunicati dalle aziende. Rosata di quattro colpi in 25 mm ottenuta a 50 metri con le mire metalliche in dotazione, utilizzando munizioni Federal Gold medal 69 grs. 1 avendo mani piuttosto grandi, spesso non ci troviamo del tutto a nostro agio con le astine tipo A2 in polimero e le ormai dilaganti multirail in molte circostanze sono piuttosto pungenti. Ecco, quindi, che un’astina metallica poco spigolosa e del giusto diametro, sa far subito la differenza! Le rosate sono risultate grosso modo sovrapponibili: quattro colpi in 25 millimetri con le Federal Gold medal, quattro colpi in 30 millimetri con le Ruag. In entrambi i casi, complice la poca confidenza con lo scatto, il quinto colpo è andato a prendersi un caffè al bar. Ovviamente, con l’installazione di un’ottica anche solo passabile, il Quattro colpi in 30 mm con le Ruag Swiss match con palla Fmjbt di 63 grs. 2 risultato può agevolmente dimezzarsi. Ruger ha realizzato qualcosa di diverso dal solito Ar 15 e, con il proprio sistema a pistone, ha dimostrato di entrare nel mondo della meccanica Stoner con il necessario bagaglio culturale e con le idee molto chiare. L’idea di offrire una versione entry level, giusta in assoluto, è addirittura fondamentale in un momento storico come questo, caratterizzato da una drammatica incertezza economica. Le finiture sono più che dignitose, i receiver sono forgiati e il funzionamento è non solo impeccabile, ma anche personalizzabile. Non c’è molto altro che si possa chiedere a un Ar... 02/2014 ARMI E TIRO RUGER SR556E.indd 109 109 17/01/2014 11.31.21
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