Biblioteca, 30 dipendenti a rischio

- mercoledì 15 ottobre 2014 -
UNIVERSITÀ
l'Adige -
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La cooperativa che ha vinto l’appalto si avvarrà di personale diverso
Biblioteca, 30 dipendenti a rischio
Per 30 dipendenti della
biblioteca universitaria di
Trento, più d’uno con oltre 15
anni di servizio, si prospetta
l’incubo di essere messi in
strada. A rappresentare
questa situazione sono le
rappresentanze sindacali,
che nel primo pomeriggio di
ieri hanno incontrato a
palazzo della Regione il
presidente del Consiglio
provinciale, Bruno Dorigatti,
l’assessora Sara Ferrari e una
rappresentanza
dell’assemblea legislativa.
A illustrare la situazione sono
stati in particolare Roland
Caramelle della Filcams Cgil e
Stefano Picchetti della Uil
Tucs, giunti assieme al
collega Matteo Salvetti e ai
bibliotecari Giovanni Pozzi,
Francesca Bonvecchio,
Davide Odorizzi e Rosita
Fiore.
«La cooperativa che ha vinto
l’appalto, per rilevare dal 3
novembre prossimo il
servizio di gestione della
L’incontro dei sindacati per spiegare la grave situazione
biblioteca d’ateneo, ha
annunciato che si avvarrà di
personale diverso da quello
in servizio. Sul piano tecnicogiuridico – hanno spiegato
con franchezza i sindacalisti può farlo, perché nel bando
di gara non era contenuta
alcuna clausola sociale, né
del resto la normativa
europea sul libero mercato
del lavoro pare la consenta.
Noi siamo qui a chiederci e a
chiedere se è mai possibile,
però, che un polo
universitario vocato
all’eccellenza possa gestire
un proprio servizio
disfandosi di tutte le
esperienze professionali
acquisite. Per non dire
dell’aspetto sociale della
questione, con 30 famiglie
trentine che rischiano di
rimanere senza uno
stipendio».
L’assessora Ferrari ha
spiegato che la Provincia non
ha, sulla questione, grandi
margini di manovra.