Visualizza e scarica la testimonianza di Rita FRATTOLILLO per Ada

Il 26 gennaio 2014 è venuta a mancare Ada Trombetta.
La Presidente, il Comitato Direttivo e le associate della Sezione di Campobasso tutte piangono la
socia onoraria professoressa Ada Trombetta e, commosse , ne ricordano le alte qualità umane e
l’appassionata ricerca per la valorizzazione del patrimonio artistico e regionale della tradizione
molisana.
Di seguito si riporta la testimonianza di Rita Frattolillo per Ada Trombetta.
“Non avrei mai voluto che questo triste momento arrivasse, perché non dovrebbero mai morire le
persone eccezionali, che sono per tutti noi un esempio e una guida da seguire per la loro tempra, per
le rare qualità intellettive, morali e umane.
Invece il cuore generoso di Ada si è fermato per sempre.
Generosa, sì, lo è sempre stata, nel dare affetto e amicizia a piene mani. Ma non solo per questo,
perché, oltre ad aver magnificamente assolto il suo impegno di dirigente scolastica, Ada si è
prodigata per fare grande il Molise, e ne è stata una delle maggiori protagoniste.
Si è spesa anima e corpo tutta la vita per portare alla luce con le sue ricerche il patrimonio
artistico, storico e folklorico di questa terra, che, attraverso i suoi meravigliosi volumi e le sue
seguitissime conferenze, ha divulgato e fatto apprezzare ben oltre i confini regionali. La signorina
Ada, come tutti la chiamavamo, è stata la brillante ambasciatrice culturale del Molise, innamorata
della vita, entusiasta e ironica, piena di verve, una donna che le altre regioni ci hanno invidiato.
Ho conosciuto Ada e la cara sorella Anna nei primi anni Sessanta, abbiamo legato subito. Ho
frequentato la loro casa-museo, testimonianza tangibile dell’attività e dell’inventiva del nonno
Antonio e del padre Alfredo, pionieri, maestri e innovatori dell’arte fotografica conosciuti per la
loro professionalità e la loro creatività anche all’estero, dove avevano partecipato a mostre e vinto
premi. La stessa casa-studio che nel corso del Novecento era diventata punto di riferimento e di
incontro di sovrani, principi, personalità della cultura e dell’arte. Durante le nostre conversazioni
Ada si rammaricava perché non avevo fatto in tempo a conoscere suo padre, scomparso nel 1962,
un uomo che
lei venerava e a cui aveva tra l’altro dedicato il concorso fotografico creato
appositamente nel 1985 per ricordarne la figura di maestro della fotografia e di intellettuale. Proprio
in occasione di quel concorso abbiamo stretto la nostra amicizia, che è continuata, oltre che per la
comunanza degli interessi culturali, come socie della sezione Fidapa di Campobasso, di cui lei è
stata socia onoraria, grande vanto e personalità di primo piano. Ada ha avuto una vita lunga (era
nata il 21 settembre 1922), intensa, piena di riconoscimenti e onori – tutti ampiamente meritati – ma
non ha mai superato del tutto l’amarezza per aver dovuto destinare all’Archivio Alinari di Firenze il
prezioso patrimonio fotografico ereditato dal padre e dal nonno, dopo i vani tentativi portati avanti
per farlo custodire degnamente nella nostra regione.
Oggi piango con voi la perdita di una amica sincera, dal cuore grande, che ci lascia un vuoto
incolmabile, ma patisco anche il cupo dispiacere che, a pochi mesi dalla scomparsa di Elvira Tirone
Santilli, si spegne un’altra voce insostituibile della cultura e dell’anima del Molise”