AdG - Autorità di Gestione PATOM

Riunione A.d.G. - Autorità di Gestione PATOM, CFS
Roma, 17/07/2014
Il giorno 17 luglio 2014 alle h 10:30 si è tenuta presso la sede del MATTM la
riunione dell’Autorità di Gestione del PATOM (Piano d’Azione nazionale per la tutela
dell’Orso bruno marsicano) secondo quanto previsto dal Protocollo di intesa per
l’attuazione delle priorità d’azione, recentemente siglato (in data 27 marzo u.s.) presso la
Direzione Generale per la Protezione della Natura e del Mare.
Presenti:
- Vito Consoli (VC) per la Regione Lazio,
- Mauro Di Muzio (MDM) per la Regione Molise,
- Dario Febbo (DF) per il PNALM,
- Eugenio Duprè (ED), Antonio Di Croce (ADC), Claudio Raia (CR)
per il MATTM,
- Ciro Lungo (CL) per il CFS.
da registrare l’assenza della Reg. Abruzzo a causa del mancato rinnovo della nomina
del proprio rappresentante.
• ED in apertura di riunione, aggiorna i partecipanti sullo stato dell’arte delle
attività, per quanto di competenza del Ministero dell’Ambiente, in particolare
richiamando l’attenzione sulle iniziative relative alla gestione sanitaria della specie, con
particolare riferimento al problema della TBC, anche dal punto di vista della gestione dei
pascoli nel comune di Gioia dei Marsi; a tal proposito ricorda nel dettaglio:
- le iniziative in collaborazione con il CFS,
- le attività interministeriali in collaborazione con il Min. della Salute, precisando
che a breve sarà sancita l’istituzione del TTS ristretto permanente e verrà
convocata a breve una prima riunione,
richiama inoltre l’attenzione sulla partecipazione dell’Ing. Ciro Lungo alla riunione
odierna, in rappresentanza del CFS;
precisa come sia prevista anche una seconda sessione in cui ci sarà un momento di
confronto e di interscambio anche con il TTP, che interverrà alla riunione con i suoi
rappresentanti;
ricorda, infine, come ci sia stato un momento di scambio di informazioni e di
confronto con le regioni Lazio e Abruzzo in merito all’emanazione dei calendari venatori
per la stagione a venire, sottolineando alcuni aspetti positivi individuati all’interno degli
stessi calendari, in riferimento alle iniziative di gestione e conservazione dell’orso delle
singole Amministrazioni.
• VC riallacciandosi al discorso sul calendario venatorio, informa della firma dello
stesso in data 16/07/2014 anche con il parere dell’Ufficio competente per la Valutazione
di Incidenza e, a tal proposito, presenta la relativa relazione; in merito al calendario
venatorio precisa che:
- oltre ad un articolo specifico sull’area di protezione esterna, al suo interno si
annunciano misure specifiche di conservazione che si estendono anche al di
fuori dell’area stessa; sia per l’area di protezione esterna, sia per le aree esterne
a questa si procederà a specificare le misure con successivo atto;
- immediatamente dopo la formalizzazione del calendario venatorio, saranno
realizzati uno o più incontri informativi con le forze dell’ordine che si
occuperanno, come di competenza, di vigilare sul rispetto delle norme e sulla
corretta applicazione delle misure previste all’interno del calendario; in tali
incontri verranno coinvolti il CFS, i Servizi di vigilanza dei Parchi Regionali e
Nazionali, e le Polizie Provinciali; tali incontri avranno anche al funzione di
sensibilizzare sul tema della conservazione dell’orso marsicano e creare contatti
reciproci in grado di facilitare la collaborazione tra i diversi soggetti;
- è iniziato anche un percorso che porterà all’approvazione del prossimo piano
faunistico venatorio regionale e di quelli provinciali anche sulla base di vere e
proprie valutazioni di incidenza;
informa inoltre delle iniziative intraprese dalla Regione nei confronti della Società
“Autostrada dei Parchi S.p.a.” relative ad alcune segnalazioni di presenza della specie e
alla verifica dell’integrità della recinzione autostradale, di cui presenta 2 note;
ricorda la collaborazione con le Associazioni ambientaliste che operano in una delle
aree critiche per la conservazione dell’Orso marsicano (Monti Ernici), sia per le attività di
monitoraggio sulla presenza di orsi, sia, nell’immediato, nell’ambito dell’organizzazione
della manifestazione “BioBlitz” della settimana a venire;
infine, esprime alcune considerazioni in merito alla lettera pervenuta
dall’Associazione ambientalista “Salviamo l’Orso”, relativa al ruolo dell’AdG,
puntualizzando come rispetto agli anni passati si siano fatti parecchi passi in avanti in
relazione alle iniziative delle Amministrazioni impegnate nell’implementazione delle
azioni in seno al Patom ed ora anche individuate nel nuovo protocollo, sottolineando
però come sia da considerare uno stimolo l’azione di “pungolo” che le Associazioni
svolgono, soprattutto in merito all’individuazione delle lacune ancora esistenti; a tal
proposito infatti ricorda l’esistenza di problemi reali, rispetto all’implementazione delle
attività da porre in essere e nello specifico della Regione Lazio, prima fra tutte, la
mancata convocazione del Comitato dei Direttori, per la quale farà al più presto richiesta
formale con lettera al Direttore Regionale competente. Per tanto, oltre ad informare
l’AdG della situazione specifica in seno alla Regione Lazio, si chiede se ed in che misura
l’AdG stessa possa stimolare le Amministrazioni affinché diano seguito agli impegni
assunti nei tempi previsti dal protocollo;
• MDM informa della collaborazione instaurata in seno alla Regione Molise, tra gli
uffici competenti in materia di caccia, le ASL, l’ASREM e i Servizi veterinari regionali,
per raccordarsi e operare in sinergia sulla gestione sanitaria della fauna selvatica; in
particolare, sono state svolte 2 riunioni con le ASL competenti e, oltre
all’implementazione del monitoraggio passivo dei capi di cinghiale abbattuti, come da
reg. reg. 20/76, la Reg. Molise sta lavorando al Piano per l’ottenimento di regione
indenne da trichinella spp.;
per quel che riguarda il calendario venatorio, informa che ci si sta apprestando alla
definizione della VAS – Valutazione Ambientale Strategica;
infine, riallacciandosi al discorso sulle attività delle Amministrazioni relative alle
implementazioni degli impegni assunti sottolinea come siano da registrare segnali
positivi, a fronte dei molti problemi ancora esistenti;
• DF ricorda l’impegno dell’Ente Parco in merito alla gestione delle attività di
pascolo nel Comune di Gioia dei Marsi, anche in relazione alle note inviate al Ministero
della Salute, al Prefetto dell’Aquila e al Sindaco di Gioia dei Marsi;
informa della richiesta formale inoltrata dall’Ente Parco al Ministero della Salute, in
merito ai risultati delle analisi per la genotipizzazione del Micobatterio responsabile del
decesso dell’esemplare di orso femmina, deceduta il 14 marzo u.s., che, in base alle
decisioni assunte nella riunione del TTS del 22 maggio u.s. sarebbero dovuti già
pervenire;
infine, porta a conoscenza delle attività di perlustrazione intraprese dalle
GuardieParco del PNALM, in collaborazione con il CTA-CFS, a seguito dell’episodio di
rinvenimento del collare di “Gemma”, l’esemplare di orsa confidente assidua
frequentatrice del territorio comunale di Scanno, ritrovato su un albero di ciliegie in data
9 giugno u.s.; a tutt’oggi non ci sono ancora notizie certe sullo svolgimento dei fatti, né
sul destino dell’esemplare di orso, anche se sono da riportare alcune segnalazioni di
avvistamenti recenti, da considerare attendibili, nel territorio di Villalago;
• CL informa della collaborazione con il Min. Ambiente sul tema della sorveglianza,
con particolare riferimento ad un Protocollo operativo sul ritrovamento di fauna
selvatica deceduta e informa i presenti sulla elaborazione del documento in questione
che viene sommariamente presentato e allegato al presente verbale; in particolare illustra
alcune iniziative inserite sul protocollo, in merito a:
- interventi da mettere in campo in occasione di rinvenimento di esemplari di
fauna selvatica deceduti, con particolare riferimento ai grandi mammiferi;
- procedure operative elaborate ed identificate a partire da un documento
pregresso, in forma schematica, prodotto nel 2006;
- collaborazione con l’Ente Parco, in merito alla standardizzazione delle
procedure, da prevedere a seguito di un confronto costruttivo sul tema con il
Servizio di sorveglianza dell’Ente stesso;
informa delle iniziative del CFS in merito alla mitigazione del rischio di mortalità per
la fauna selvatica da incidenti stradali, sottolineando le iniziative di sollecitazione
intraprese con l’Ing. Lelio Russo, a capo del comparto dell’ANAS de L’Aquila, affinché
possano essere agevolmente autorizzati gli interventi richiesti dagli Enti parco in
collaborazione con le Associazioni ambientaliste;
per quel che riguarda l’utilizzo delle unità cinofile, informa delle iniziative degli altri
Enti parco Nazionali, che stanno mettendo a punto un protocollo di intesa volto a
definire l’impiego delle unità anche al di fuori del territorio del Parco Nazionale Gran
Sasso Laga, come del resto già sta avvenendo in alcune occasioni sporadiche e su
richiesta specifica; tale protocollo è indirizzato alla proposta di utilizzo continuativo delle
unità cinofile, sul territorio, nelle ordinarie attività di prevenzione sistematica e, a tal
proposito, sottolinea come sia considerato di fondamentale importanza partire da una
banca dati omogenea e completa già esistente, per poter concentrare gli sforzi e le risorse
in alcune aree considerate di maggiore criticità dal punto di vista delle attività illecite;
• ADC, a proposito del progetto di coordinamento della sorveglianza in
collaborazione con il CFS, precisa che lo stesso sarà circolato a tutti i membri dell’AdG e
al TTP, che nel frattempo ha avuto l’incarico dall’AdG di sviluppare un documento sulla
gestione delle necroscopie, in collaborazione con il veterinario del Parco;
ricorda che è prevista, poiché considerata indispensabile, la piena integrazione e
condivisione dei documenti prodotti, con particolare riferimento a quanto già esistente
per il servizio di Sorveglianza del PNALM affinché possano codificati protocolli e
procedure in maniera standardizzata ed univoca, da applicare sia nella core area sia nei
territori in cui la specie è in espansione.
Non essendovi altri punti all’ordine del giorno alle ore 11.30 la riunione viene aperta
anche al TTP.
Riunione A.d.G. PATOM, CFS, TTP (Tavolo Tecnico Patom)
Sono presenti per il TTP:
- Annabella Pace (AP), Regione Abruzzo
- Giampiero Di Clemente (GDC), Regione Lazio
- Barbara Franzetti (BF), ISPRA
- Massimiliano Rocco (MR), WWF
- Luciano Sammarone (LS), CFS Regione Molise
- Cinzia Sulli (CS), PNALM
Assenti: Tiziana Altea e Paolo Ciucci.
• ED introduce la riunione sottolineando come negli ultimi mesi, anche a seguito
della sottoscrizione del protocollo per l’attuazione del PATOM lo scorso marzo, si è
registrato un significativo cambio di marcia nella messa in pratica delle previsioni
contenute nel Piano, anche attraverso la positiva conclusione di diverse azioni: dalla
firma di una serie di protocolli (con le tre Regioni, con le associazioni venatorie, per il
coordinamento delle squadre antiveleno del PNGML in tutta l’area di presenza dell’orso)
alla imminente istituzione di un tavolo interministeriale (MATTM e Ministero della
Salute, con la partecipazione degli IZS di Grosseto e Teramo, dell’ISPRA e del
CERMAS di Aosta) che renderà permanente il TTS istituito con il Life; nello specifico
comunica che esiste un impegno concreto da parte del Ministero della Salute nel
risolvere le questioni legate ai focolai recenti di TBC.
Infine, conclude sottolineando come effettivamente siano da registrare molti passi in
avanti, nonostante non sia tutto da considerare ottimale; a tal proposito precisa che vi
sono anche delle criticità da registrare, soprattutto a carico dell’operato delle Regioni,
evidenziando come aspetto negativo l’assenza, in seguito alle dimissioni del dott. Cimini,
del rappresentante della Regione Abruzzo in sede di AdG.; a tal proposito sottolinea
l’esigenza e l’urgenza di individuare tale rappresentante in modo da rafforzare il raccordo
tra AdG e Regione, e soprattutto per dar seguito agli impegni assunti dalla Regione
rispetto al PATOM e al Protocollo d’Intesa tra MATTM, Regioni e PNALM e alla DGR
56/2014.
Invita quindi il TTP ad esporre le proprie istanze.
• LS pone l’accento sull’importanza dell’incontro tra AdG e TTP, mettendo in
evidenza come il confronto odierno stia a rappresentare un segnale di attenzione da
parte dell’AdG dal momento che, ad oggi, il TTP aveva ricevuto solo un mandato
formale, soffrendo in un certo senso della mancanza di input specifici e puntuali;
condivide la posizione di ED riguardo alla ripresa effettiva del PATOM, che da
diverse parti in causa era stato indicato come “lettera morta”, e plaude all’impegno
dell’AdG di incontrarsi con elevata frequenza per verificare lo stato di attuazione delle
azioni, protocolli, delibere, iniziative in itinere.
In merito alle richieste dell’AdG, circa la produzione di documenti operativi specifici,
rappresenta 3 aspetti in particolare:
1. non c’è sicuramente tempo di produrre un nuovo Protocollo Orsi Confidenti ma,
se l’AdG concorda, il TTP vorrebbe usare il protocollo già prodotto in seno al
Life Arctos, eventualmente revisionandolo o arricchendolo, per renderlo
utilizzabile/generalizzabile anche al di fuori del PNALM; in sostanza si
tratterebbe di considerare una valutazione critica del documento prodotto in seno
al Life “Arctos” (azione A5);
2. in merito al Protocollo Necroscopie, ricorda che per quanto riguarda l’approccio
alla scena del crimine, c’è il protocollo del CFS (presentato in data odierna come
bozza da condividere ed eventualmente integrare e/o modificare) mentre, per
quanto riguarda le rilevazioni biologico-veterinarie e gli esami e le analisi di
laboratorio, è stato richiesto al dott. Leonardo Gentile di redigere un primo
protocollo di intervento sugli aspetti prettamente veterinari. Tale protocollo,
appena validato in seno al TTP, potrà essere accorpato al protocollo del CFS così
da avere un unico documento, utilizzabile in via generale nei casi di ritrovamento
di orsi morti. Tuttavia, prima di renderlo definitivo, suggerisce di far visionare al
TTS ristretto il documento del dott. Gentile, revisionato dal TTP. Inoltre,
rappresenta la necessità di arricchire il PROTOCOLLO NECROSCOPIE anche
con una scheda/protocollo/documento di intervento sugli orsi ritrovati vivi ma
feriti o debilitati, in modo da poter standardizzare anche la gestione di questi
eventi, anche al di fuori del PNALM;
3. in merito alla valutazione critica dei prodotti del Life Arctos e visto il limitato
tempo a disposizione, il TTP propone di concentrare il lavoro esclusivamente su
quelli delle Azioni A5 e A3.
Infine, rappresenta la necessità per il TTP di:
a. conoscere le finalità dei documenti che il TTP è chiamato a produrre
(diventerebbero strumenti operativi dell’AdG?);
b. comprendere il grado di adeguatezza del modo di lavorare sopra esposto e
proposto, e dei documenti sin qui prodotti (p.e. la scheda TBC è risultata
chiara ed utilizzabile per i fini dell’AdG?); a questo riguardo, il TTP richiede un
nuovo incontro, di carattere interlocutorio (proposto per la sett. dall’8 al 12
ottobre p.v.), durante il quale presentare una bozza dei documenti sopra
richiamati così da capire se il taglio dato agli stessi sarà stato coerente ed
adeguato alle finalità dell’AdG;
c. infine, capire con quali modalità i diversi documenti prodotti entro il termine
del mandato saranno poi presentati/divulgati.
• ED conferma al TTP che il lavoro fin qui svolto è da considerarsi del tutto
adeguato, nei tempi e nei contenuti, alle richieste fin’ora espresse dall’AdG. Conferma
altresì l’utilità del documento riguardo la TBC (che è risultato particolarmente utile ai fini
di una proficua ripresa della collaborazione con il Ministero della Salute).
In merito al Protocollo Orsi Confidenti , ma anche agli altri protocolli in fase di
validazione o redazione, ribadisce che la richiesta formulata riguardava proprio la
realizzazione una disamina critica del protocollo, indipendente e svincolata da qualunque
documento presentato per il Life. Tale disamina è considerata indispensabile da parte di
Ministero e Amministrazioni regionali per consentire la revisione degli eventuali punti
ritenuti critici e conseguire un parere tecnico qualificato prima di adottare come
riferimenti i singoli Protocolli, anche in un contesto più ampio del PNALM.
• MR, in qualità di coordinatore del gruppo di revisione dei documenti, fa presente
che la rilettura critica non sarà solo dei documenti relativi alle azioni A3 e A5 ma anche
di quanto è stato implementato attraverso queste azioni (cioè, in che misura siano stati
resi esecutivi, attraverso DGR o altro);
inoltre, rileva che il Life è arrivato a conclusione e ciò sta creando una situazione
piuttosto delicata soprattutto in relazione agli aspetti della prevenzione (acquisto,
conferimento ed installazione di sistemi di prevenzione) e degli indennizzi (richiamando
a tal proposito il Decreto della CE del 1° luglio u.s.) e chiede, quindi, che cosa si intenda
fare per garantire la prosecuzione di queste attività.
• ADC rispondendo alla domanda posta da LS, precisa che l’AdG aveva già
concordato di raccordare il protocollo richiesto al TTP con il protocollo redatto dal CFS.
• LS in merito al Protocollo Necroscopie, sottolinea che, una volta prodotto,
sarebbe ideale l’adozione del Protocollo Necroscopie da parte del MATTM, così da
circolare un documento unico di riferimento, suddiviso in 3 sezioni: approccio alla scena
del crimine; rilevamenti biologico-sanitari; gestione degli orsi feriti/debilitati;
• GDC aggiunge che un documento così fatto, permetterebbe il coordinamento
delle operazioni specifiche di Polizia Giudiziaria con quelle tecniche di rilevamento di
dati biologici e sanitari/veterinari;
• DF, sempre al riguardo del Protocollo Necroscopie, sottolinea la particolare
importanza di dettagliare chiaramente come si interviene su una scena del crimine,
poiché ricorda casi in cui esclusivamente gli ufficiali di Polizia Giudiziaria potevano
predisporre gli accertamenti e le verifiche mentre sarebbe stato necessario/utile che il
veterinario predisponesse una serie di accertamenti;
• LS ricorda che l’esigenza di divulgare i prodotti del TTP nasce dalla necessità di
accreditare il lavoro svolto e richiede, pertanto, all’AdG specifiche in merito al modo più
opportuno per realizzare tale divulgazione (p.e. attraverso la produzione di schede di
sintesi schematiche e accessibili a chiunque); precisa che diffondere i risultati ottenuti
attraverso una serie di azioni/interventi/misure adottate attraverso molteplici canali sia
da considerarsi fondamentale per facilitare l’accesso alla conoscenza di queste esperienze
da parte di potenziali futuri utenti (p.e. l’uso di recinzioni elettrificate porta ad una
riduzione del danno del 50%; questo risultato andrebbe ampiamente pubblicizzato e
propagandato su larga scala);
• ED sottolinea che la divulgazione è qualcosa su cui si sta già operando (vedi
pubblicazione sul sito del MATTM dei verbali delle riunioni dell’AdG e di altri
documenti), concordando come sicuramente si possano apportare dei miglioramenti al
processo, anche con nuove iniziative;
• VC propone di valutare la possibilità di pubblicare sui siti internet dei rispettivi
Enti i documenti prodotti e validati in seno al TTP e all’AdG; chiede, poi, di specificare
il target di ogni documento (a chi sono specificatamente rivolti) così da renderne le
modalità di pubblicazione e di ricerca/lettura più immediate;
• LS propone la seconda settimana di ottobre (dall’8 al 12) come periodo in cui
programmare il prossimo incontro con l’AdG e discutere le bozze dei documenti
prodotti;
• AP mette in evidenza un possibile problema di attuazione pratica, in sede di
Regione Abruzzo, degli interventi previsti nel Life Arctos o nelle delibere emanate: ad
esempio cita l’applicazione pratica degli interventi (post Life con le relative delibere
approvate) dell’azione A3, in cui sono coinvolte diverse direzioni (agricoltura, salute,
turismo) che, tuttavia, ad oggi non hanno mostrato un coinvolgimento realmente attivo e
partecipativo. Auspica pertanto una maggior attenzione da parte dell’AdG (attraverso il
futuro rappresentante per la regione Abruzzo) nel coinvolgimento di tutte le direzioni
regionali interessate ad un determinato intervento; suggerisce di inviare a tutte le
direzioni i verbali, i documenti ed i protocolli e richiederne poi l’effettivo recepimento
e/o attuazione;
• ED in merito a quanto detto da AP, ricorda che tale azione di raccordo dovrebbe
essere insita nel mandato del referente regionale per ciascuna regione firmataria del
Protocollo e, a tal proposito, auspica che il nuovo rappresentate della regione Abruzzo
sia una figura effettivamente in grado di svolgere un efficace ruolo di raccordo con gli
interlocutori politici, con un’attenzione particolare alle attività di coordinamento delle
diverse direzioni;
• DF in conclusione di riunione, solleva un’ultima questione chiedendo di investire
il TTP del problema di Gemma, volendo avere indicazioni di carattere gestionale sul da
farsi con quest’orsa, da non considerare più ri-condizionabile, stante la sua storica
problematicità.
In merito, sia BF sia ED e LS ricordano che l’apparente non
recuperabilità/ricondizionabilità alla vita naturale dell’orsa Gemma era stata già espressa
•
in relazione alle condizioni sociali/culturali/ambientali dell’area che frequenta, che non
ne permettono (e non ne permetteranno) il ricondizionamento; quindi ribadiscono che è
responsabilità del PNALM, come Ente gestore dell’area protetta e responsabile degli
organissimi in essa presenti e conservati, proporre possibili interventi su quest’orsa al
MATTM (e all’ISPRA), stante che l’orsa non appare ricondizionabile ma nemmeno
pericolosa. Infine, concludono ribadendo che, proprio in virtù del ruolo dato dalla
normativa al Parco, non possa assolutamente essere il TTP ad esprimere proposte di
intervento sul caso specifico.