DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V sez. ACY

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
“ Duca degli Abruzzi ”
Sez. professionale “S. Benedetto da Norcia”
35143 Padova - Via M.Merlin,1 -
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
(L. 425/97 – L. 1/07 – L. 146/07)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
CLASSE V sez. ACY
0
PARTE PRIMA - INFORMAZIONI GENERALI 1. Sommario
2. Foglio firme componenti Consiglio di Classe
3. Storia dell’Istituto
4. Identità dell’Istituto oggi
5. Risorse interne all’Istituto
6. Corsi attivati nell’Istituto
7. Elenco nominativo dei candidati
8. Continuità didattica nel biennio post-qualifica
9. Materie assegnate ai Commissari interni
10. Materie assegnate ai Commissari esterni
11. Commissari interni
12. Composizione del Consiglio di Classe a.s. 2013/2014
13. Quadro orario settimanale -Tipologia di prove
pag. 1
pag.4
pag.5
pag.7
pag.9
pag.11
pag.14
pag.14
pag.14
pag.15
pag.16
pag.17
PARTE SECONDA - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE –
1. Presentazione della classe
 dati anagrafici degli alunni ed eventuali ripetenze
2. Storia della classe
 variazioni relative alla composizione della classe nel quinquennio
 flusso degli studenti nel quinquennio
 prospetto dei crediti scolastici relativi al 3° e 4° anno
 risultati scrutinio finale classe 4a
3. Profilo della classe
 aspetti relazionali
 frequenza
 rispondenza al dialogo educativo
pag.18
pag.20
pag.22
PARTE TERZA - ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE 1. Obiettivi generali educativi e didattici trasversali
2. Strategie messe in atto per il loro conseguimento
3. Attività pluridisciplinari
4. Metodologie didattiche seguite
5. Valutazione e comunicazione esiti
6. Criteri e metodi di valutazione
7. Supporti utilizzati nell’attività didattica
8. Partecipazione delle famiglie al dialogo educativo
9. Attività di recupero
10. Criteri di attribuzione del credito scolastico e di valutazione dei crediti
formativi
11. Svolgimento dei programmi
12. Suddivisione dell’anno scolastico
pag.25
pag.27
pag.28
pag.28
pag.29
pag.29
pag.30
pag.30
pag.31
pag.32
pag.32
pag.33
1
13. Attività finalizzate all’Esame di Stato
 piano simulazione prove d’esame
 scheda informativa generale sulla programmazione della terza prova:
tipologia, criteri di valutazione, modalità di svolgimento
 quesiti proposti nella simulazione della Terza prova
 simulazione colloquio
pag.33
14. Attività integrative
15. Alternanza scuola-lavoro
 presentazione del Progetto
 finalità
 fasi ed articolazione formativa del progetto
 modalità di accertamento e di valutazione del grado di acquisizione delle
conoscenze, abilità e capacità
pag.39
pag.41
ELENCO DEGLI ALLEGATI
ALL.N°
1
2
3
4
DESCRIZIONE
Schede informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso e
programmi svolti fino al 5/5
1.1
ITALIANO
1.2
STORIA
1.3
INGLESE
1.4
MATEMATICA
1.5
ECOLOGIA APPLICATA
1.6
TEC.DI PROD.TRASF.E VAL.
1.7
ECONOMIA AGRARIA
1.8
ECONOMIA DEI MERCATI AG.
1.9
DIRITTO E LEGISLAZIONE
1.10 EDUCAZIONE FISICA
1.11 RELIGIONE
SIMULAZIONI PROVE D’ESAME SOMMINISTRATE IN CORSO D’ANNO
2.1
Testo simulazione prima prova scritta (Solo in formato cartaceo)
2.1
Testo simulazione prova scritta di Economia agraria
2.2
Griglia di correzione e valutazione prova scritta di Economia agraria
2.3
Griglie di correzione e valutazione prova scritta di Italiano
2.4
Griglia di correzione e valutazione Terza prova scritta di Matematica
2.5
Griglie di correzione e valutazione Terza prova scritta di Inglese
2.6
Griglie di correzione e valutazione Terza prova scritta di Ecologia applicata,
Economia dei mercati, Storia, Tecniche di prod. Trasf. e val. dei prodotti agricoli
VALUTAZIONE PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
RICHIESTA DI ASSISTENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
2
DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
RELAZIONI RELATIVE AGLI ALLIEVI CERTIFICATI
DOCUMENTAZIONE ALUNNO DSA
RELAZIONE ALUNNO AFFETTO DA DSA
PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE
(INSERITA ALL’INTERNO DEL REGISTRO DEI VERBALI)
SCHEDE DI VALUTAZIONE PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
RELAZIONI PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
SIMULAZIONI PROVE SCRITTE ESAME DI STATO
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Il Consiglio di Classe della 5aACY dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente
“San Benedetto da Norcia” di Padova, nella seduta del 5 maggio 2014, formula e approva
all'unanimità il presente Documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata
nell’ultimo anno di corso. Esso indica i contenuti, i metodi, gli spazi e i tempi del percorso
formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti per l’anno
scolastico 2013 – 2014, nonché gli altri elementi ritenuti significativi dal Consiglio di Classe ai
fini dello svolgimento degli esami. Come previsto dalla normativa per gli Istituti Professionali, il
presente documento reca inoltre indicazioni sul profilo e sulle caratteristiche dell’attività svolta
di Alternanza Scuola-Lavoro e sugli obiettivi raggiunti.
MATERIA
Italiano
Storia
Inglese
Matematica e informatica
Educazione fisica
Religione
Ecologia applicata
Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr.
Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr.
Economia agraria
Economia agraria
Economia dei mercati
Diritto e legislazione
DOCENTE
FIRMA
Nadia FORTUNATI
Nadia FORTUNATI
Eddy OSSO
Barbara SOMMAVILLA
Paola GUARISE
Beniamino CAODURO
Maddalena BACCHINI
Luciano GALLIOLO
Emanuele FASOLATO
Alvise DESTRO
Gabriele BALDAN
Barbara ROSINA
Marco BATTISTA
(supplente della docente titolare
prof.ssa Emanuela Fornasari)
Sostegno
Sergio CELLI
IL DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE
(Prof.ssa Maddalena Bacchini)
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Prof.ssa Anna Bottaro)
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L’Istituto di Istruzione Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (già IPSAA –
Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente) “San Benedetto da Norcia”di Padova, è stato
istituito con DPR n°739 del 28.01.1953. Si tratta del primo Istituto italiano di questo genere riconosciuto e
venne intitolato a San Benedetto da Norcia in omaggio al grande santo fondatore dell’ordine monastico
che, prima di ogni altro, ebbe meriti nella bonifica e nella coltivazione della terra.
In origine l’Istituto nacque con corsi biennali per formare delle maestranze qualificate nei settori
tradizionali della realtà agricola limitrofa e della provincia.
Dai primi anni ’70 al Biennio iniziale (Qualifica di Esperto Floricoltore e Giardiniere, Meccanico
Operatore Agricolo, Esperto Agricolo, Esperto in Avicoltura e Avifauna) si è aggiunto il triennio finale di
Agrotecnico (diploma di maturità), frequentato da quasi tutti i qualificati. L’introduzione del triennio per il
completamento degli studi fino al diploma di maturità (Legge 27 ottobre 1969 n°754) ha permesso di
qualificare ulteriormente tecnici e operatori chiamati a operare in contesti aziendali ed extra-aziendali
sempre più complessi e competitivi per i progressi delle tecnologie e per l’introduzione delle politiche
comunitarie.
Il conseguimento del diploma di maturità professionale, inoltre, consentiva l’iscrizione a tutti i corsi di
laurea.
Dall’anno scolastico 1993/94 venne adottata la riforma della scuola professionale denominata “Progetto
‘92” con l’eliminazione della precedente qualifica e l’introduzione di una qualifica triennale di “Operatore
agroambientale” e di un diploma di maturità quinquennale di “Agrotecnico”. Con l’attivazione del
Progetto, l’Istituto si è rivolto anche al settore ambientale e il corso di studi è stato modificato, oltre che
nell’impianto strutturale, anche nei contenuti disciplinari e nel diverso peso che sono venute ad assumere le
materie dell’area comune rispetto all’area di indirizzo: furono abolite alcune materie obsolete, quali
Stenografia e Dattilografia sostituite da Laboratorio Trattamento Testi, rinforzando le materie dell’area di
base, con materie nuove quali Scienze della Terra e Diritto. Vennero istituite per le classi prime, seconde e
terze, 4 ore di Area di Approfondimento, in aggiunta alle 36 ore curricolari. Furono, inoltre, attivati i
Corsi di Terza Area, che si svolgevano durante gli ultimi due anni, parallelamente alle lezioni che
seguivano i programmi ministeriali e che prevedevano lezioni teoriche e stage per complessive 600 ore
annue.
Questi corsi permettevano agli studenti di acquisire conoscenze specifiche, anche grazie al contributo
prezioso di esperti esterni. Gli allievi svolgevano 240 ore di tirocinio pratico durante il periodo di
sospensione delle lezioni in modo da accostarsi realisticamente al mondo del lavoro, per comprendere
meglio quali fossero le proprie potenzialità e per scegliere consapevolmente la strada da seguire una volta
terminato il corso di studio.
L’Istituto, per molti anni, ha avuto varie sedi coordinate tra cui Piove di Sacco, Bagnoli di Sopra,
Montagnana, Conselve, che in seguito sono state aggregate ad altri Istituti o chiuse per mancanza di iscritti.
Dal 1° settembre 1999, in ottemperanza al DPR n° 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni
scolastiche, l’Istituto ha perso la propria autonomia ed è stato unito all’Istituto di Istruzione Superiore
“Duca degli Abruzzi”. É divenuto quindi Sezione associata, dando origine all'Istituto d'Istruzione Superiore
di Istruzione Agraria “ Duca degli Abruzzi”, che ha conservato i due indirizzi specifici e che con esso
condivide l’amministrazione e la dirigenza, nonché gli orientamenti di carattere generale, quali il
calendario scolastico, la distribuzione delle risorse, le opportunità per gli studenti, i servizi.
Si sono così venute a fondere le due realtà formative più antiche e radicate del territorio nel settore agroambientale.
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Dall’anno scolastico 2010/2011, l’Istituto ha adeguato i piani di studi in base al “Regolamento recante
norme concernenti il riordino degli istituti Professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del DL 25
giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”ed ha assunto la denominazione di
Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale.
L’Istituto, con la consapevolezza di essere depositario di una tradizione pluridecennale, è oggi orientato a
formare diplomati con una sufficiente preparazione di base e un adeguato bagaglio di conoscenze e
competenze nei settori dell’agricoltura con maggiori margini di sviluppo e redditività economica e
occupazionale (settore orto-florovivaistico e dei servizi del “verde”).
L’Istituto deve, quindi, assicurare un buon equilibrio fra acquisizione di conoscenze e di competenze
metodologiche, deve cioè sviluppare conoscenze tecniche che garantiscano a tutti di identificarsi nel modo
migliore possibile con un mestiere o un’occupazione, sviluppando altresì competenze di tipo relazionale
come la capacità di cooperare, di lavorare in gruppo.
I progetti di stage aziendali che la scuola offre, così come i progetti sperimentali dell'alternanza tra
scuola e mondo del lavoro, costituiscono un ponte tra scuola, società e mondo del lavoro. Questi progetti,
oltre ad aiutare gli studenti nella formazione e nell'acquisizione di un valido profilo professionale, offrono
l'opportunità di sperimentare un modo “diverso” di fare scuola, come già avviene nelle attività di
laboratorio, che così grande importanza occupano nella didattica dell’Istituto.
Ciò crea un rapporto sinergico e costruttivo con il territorio, interfaccia irrinunciabile del Progetto
formativo e istruttivo di una scuola che vede nel sistema formativo integrato lo sfondo da cui e con cui
progettare l’impianto curricolare dei propri corsi di studi.
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Un significativo numero di studenti che si iscrivono all’Istituto provengono dal settore agricolo e
individuano qui il necessario percorso verso quello che sarà il loro futuro lavoro. Alcuni sono figli di
imprenditori agricoli professionisti, altri dispongono di terreni che concorrono a coltivare; ciò conferisce
loro sicuramente delle buone esperienze pratiche, ma contemporaneamente sottrae tempo allo studio.
Parecchi sono semplicemente giovani che manifestano interesse per le materie scientifiche e, in particolare,
per le scienze naturali, la botanica e la zoologia, per l’allevamento e la cura degli animali o per la
coltivazione di piante e fiori, giovani che dimostrano sensibilità verso le problematiche dell’ambiente, che
si sentono maggiormente portati a un approccio di tipo tecnico-operativo piuttosto che teorico. Non
mancano, infine, studenti che si iscrivono al nostro Istituto perché cercano un concreto avviamento al
lavoro; da ciò deriva, per molti di loro, l’aspettativa di apprendimenti limitati e concreti e la scarsa
disponibilità ad un fattivo impegno nello studio; le soggettive demotivazioni possono essere espressione di
fattori personali o di condizionamenti di natura socio-culturale ed economica o, ancora, della modesta
preparazione conseguita al termine della scuola media.
Molti studenti optano, a conclusione del corso di studi, per un inserimento nel mondo del lavoro presso le
proprie aziende, alcuni trovano impiego in qualità di tecnici nelle associazioni di categoria o presso ditte
di produzione-assistenza e commercializzazione di prodotti agricoli, consorzi e cooperative agricole, o
ancora nel settore della manutenzione del verde, prima come dipendenti e poi in proprio. Un certo numero
di allievi trova occupazione anche nel settore terziario, alcuni, infine, intraprendono studi universitari o
corsi di specializzazione post-diploma.
É doveroso precisare in questa sede che per parecchi studenti che si iscrivono all’Istituto il percorso
scolastico precedente non si è svolto in modo regolare e soddisfacente: molti provengono da altri Istituti
dove hanno sperimentato insuccessi scolastici. Una percentuale molto elevata di allievi inoltre ha superato
l’esame di terza media con una valutazione Sufficiente.
Si tratta, quindi, di una popolazione che bisogna motivare allo studio e all’approfondimento teorico,
mettendo in atto tutta la strumentazione metodologica fatta di attenzione alla persona, al precedente vissuto
scolastico, alle aspettative, con una sottolineatura sull’importanza del fare come strumento del conoscere e
del sapere. È più che mai necessario soffermarsi sull’analisi dei bisogni degli alunni, da cui dovranno
scaturire i percorsi formativi e le scelte metodologiche e didattiche. Essi si qualificano da un lato come
interventi di recupero delle carenze culturali e delle difficoltà di ordine pratico e motivazionale, dall’altro
come interventi di stimolo all’autoapprendimento e di strutturazione di percorsi costruiti in funzione delle
caratteristiche e delle aspirazione dei soggetti. Si tratta quindi di operare una mediazione tra l’eterogeneità
dei bisogni, delle situazioni, delle attese e la rigidità del sistema scuola (standard didattici, certificazioni,
norme, risorse).
L’Istituto è frequentato da quasi 400 allievi, provenienti da un esteso bacino di utenza. Diversi alunni sono
pendolari e risiedono in comuni anche molto lontani: a tal proposito non si possono non considerare le
difficoltà derivanti da un’insufficiente disponibilità e da un’organizzazione poco funzionale dei trasporti
extraurbani. Tali problemi rendono particolarmente impegnativa la partecipazione alla vita scolastica e, in
particolare, a quelle attività che per ragioni progettuali si svolgono in ore pomeridiane.
Anche in ragione di ciò l’Istituto offre la possibilità di iscriversi al proprio Convitto maschile, che accoglie
gli studenti fuori sede, con mensa e possibilità di assistenza allo studio anche solo pomeridiana
(semiconvitto).
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Va sottolineato, infine, che il nostro Istituto vanta una lunga tradizione di accoglienza degli studenti
diversamente abili che richiedono interventi specializzati; per essi è previsto un ampio ventaglio di
opportunità formative con strategie e contenuti disciplinari adeguati a favorirne l’integrazione e
l’autonomia personale.
8
1.L’AZIENDA AGRARIA
Il più importante laboratorio dell’Istituto è l’Azienda Agraria ad indirizzo orto florovivaistico, che consente
agli alunni di svolgere molteplici attività tecnico-pratiche.
All’interno dell’azienda gli allievi:
vengono a contatto con le principali produzioni di settore
praticano le diverse metodiche propagative e applicano le tecniche di coltivazione e di difesa
fitopatologia funzionale alle diverse specie.
2.IL PARCO DIDATTICO
Si tratta di un grande laboratorio a cielo aperto di circa 25.000 mq, costituito da una raccolta di circa 200
specie e/o varietà di alberi di interesse ornamentale, suddivise per aree geografiche di origine: il Continente
americano e asiatico, l’Area mediterranea e l’Europa.
In un contesto così vasto e ricco tutto è possibile: dal rilievo botanico al riconoscimento delle piante, dalla
manutenzione alla progettazione e realizzazione di giardini.
Il Parco, di cui gode ora l’Istituto, è stato realizzato grazie al fatto che nel 1994 il San Benedetto ha vinto il
1° premio di 250 milioni di lire al concorso indetto dalla Banca Commerciale Italiana.
3.FABBRICATI SCOLASTICI
I fabbricati scolastici e aziendali sono stati costruiti a partire dal 1952. Si tratta di una quindicina di
fabbricati distribuiti all’interno di un’area di 150.000 mq per una superficie complessiva di 7.000 mq,
destinati all’attività didattica tradizionale con aule e laboratori, l’azienda agraria per le relative esercitazioni
didattiche, il convitto.
a) Il laboratorio di Ecologia
È dotato di nuovi microscopi ottici, di stereomicroscopi, di strumentazione per l’analisi delle acque e dei
terreni e di impianti video per mostrare in anteprima gli esperimenti da realizzare. Numerosi computer e
una “centralina meteo” dotata di strumentazione GIS consentono, grazie ad antenne, di scaricare i dati
meteo e di elaborare previsioni climatiche.
b) Il laboratorio di Micropropagazione
Il laboratorio di micropropagazione svolge la propria attività nell’ambito delle tecniche di produzione
vegetale.
L’attività è volta principalmente alla produzione in vitro di specie florovivaistiche, scelte fra le più diffuse
in ambito regionale. È in grado di fornire allo studente un ampio panorama della possibilità produttiva
offerta da questa innovativa tecnica moltiplicativa. L’approccio dello studente all’attività
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di laboratorio è prevalentemente operativo; egli, infatti, impara ad utilizzare una strumentazione complessa
e si trova nelle condizioni di applicare e verificare le proprie conoscenze chimiche e botaniche. Il ciclo
produttivo del laboratorio, a cui fanno riferimento le esercitazioni, è rappresentato dalla produzione di
nuove piante partendo non più da talea, ma da gemme o microtalee di piante donatrici e prevede la
preparazione di substrati chimici idonei, nonché l’uso di cappe a flusso laminare per le operazioni di
espianto, messa a coltura e successiva rigenerazione dei nutrienti.
c) Il laboratorio “serretta”
Una piccola serretta, nella zona orto, è stata ristrutturata e destinata a laboratorio di esercitazione per
gli aspetti legati all’allevamento, riproduzione, osservazione di piante di interesse didattico-produttivo.
d) Il laboratorio di Avicoltura e Avifauna
Il laboratorio è nato nel 1976 come supporto per le attività pratiche del corso biennale di qualifica
professionale di Esperto in Avicoltura e Avifauna. In seguito alla riforma prevista dal Progetto ’92 ha
mantenuto la funzione di struttura integrante delle attività pratiche svolte dagli studenti dell’Istituto, che qui
hanno modo di avvicinarsi ai cicli produttivi dell’avicoltura e alle semplici tecniche di allevamento.
e) Il laboratorio di Meccanica agraria e il deposito macchine agricole
Questo laboratorio ha trovato un naturale e necessario coinvolgimento nel mondo specialistico (rispetto
all’agricoltura tradizionale) dell’ortoflorovivaismo e del giardinaggio. Non si può pensare all’esperto
floricoltore e giardiniere che non sia in grado di gestire e garantire almeno la manutenzione ordinaria dei
mezzi tecnico-meccanici di cui dispone. Gli addetti (insegnanti e tecnici) che operano nell’officina sono in
grado di provvedere, su una superficie attrezzata di 500 mq., alla manutenzione ordinaria e straordinaria di
macchine e strutture, trasferendo agli studenti non solo conoscenze, ma anche competenze e abilità
operative.
f) Il laboratorio di Informatica
Comprende circa una ventina di postazioni e programmi specifici per le varie materie, è utilizzato non solo
dai docenti di matematica e fisica per l’insegnamento dei fondamenti dell’informatica, ma anche da tutti i
docenti di materie tecnico-pratiche come strumento didattico integrativo della didattica curricolare.
4.IL BOSCO PLANIZIALE
Si tratta della ricostruzione di un bosco simile a quello che occupava l’intera Pianura Padana fino a qualche
millennio fa di cui sono rimaste solo poche aree. Comprende 1500 alberi e arbusti di 35 specie diverse.
Sono maggiormente rappresentati, come nei nostri boschi originari: la quercia, il carpino, il frassino,
l’acero campestre, l’ontano.
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Con la riforma degli ordinamenti scolastici del secondo ciclo (Legge n. 133/2008) è stata attuata la
revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli Istituti Tecnici (Atto n. 133) e degli
Istituti Professionali (Atto n. 134).
Dal 1° settembre 2010 sono entrati in vigore, per le classi prime, i nuovi ordinamenti per il riordino degli
Istituti Professionali D.P.R. 15.03.2010, n. 87 e per il riordino degli Istituti Tecnici (D.P.R. 15.03.2010, n.
88) e il previgente ordinamento Settore “Agroambientale”, indirizzo “Agrotecnico” è confluito nel Settore
Servizi, indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale” opzione “Valorizzazione prodotti agricoli”.
I percorsi, che si riferiscono a risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze al
fine di facilitare la mobilità sul territorio UE, si articolano in un primo biennio, finalizzato all’assolvimento
dell’obbligo di istruzione, in un secondo biennio e in un quinto anno.
Per il corrente anno scolastico le novità (profili, quadro orario ecc.) riguardano le classi prime, seconde,
terze e quarte, mentre il percorso rimane sostanzialmente invariato per le classi quinte, pur con la riduzione
oraria prevista, con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore
settimanali.
PROGETTO IeFP
Con l’attuazione della Riforma del 2010 è stata eliminata dal piano di studi la possibilità di conseguire la
qualifica professionale. Grazie al PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) 2013/2014,
per tutti gli alunni iscritti all’Istituto, tramite accordi con la Regione e la Provincia, vi è ancora
l’opportunità di accedere alla qualifica sopra citata. Frequentando un percorso triennale di Istruzione e
Formazione Professionale è, infatti, prevista per gli studenti la possibilità di conseguire una qualifica
professionale regionale.
Nel corrente anno scolastico l’Istituto è stato accreditato per il rilascio della Qualifica regionale di
Operatore agricolo indirizzo: coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole.
La qualifica permette di assolvere l’obbligo di istruzione e l’obbligo di formazione e di accedere al mercato
del lavoro. In caso di opzione per la prosecuzione del percorso, si prevede il completamento del corso di
studi con il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato dall’Istituto al termine
di cinque anni.
OFFERTA FORMATIVA PROPOSTA AGLI ALUNNI ISCRITTI ENTRO
L’ANNO SCOLASTICO 2009-2010
Per gli alunni che hanno seguito il percorso curriculare stabilito dal vecchio ordinamento ,
l’offerta formativa dell’Istituto ha proposto l’acquisizione di due titoli di studio:
1) Operatore agro ambientale (titolo acquisito alla fine del terzo anno superando il relativo Esame di
Qualifica);
2) Agrotecnico
1) OPERATORE AGROAMBIENTALE
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PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE DELL’OPERATORE
AGROAMBIENTALE
È un addetto esperto del settore primario in grado di intervenire autonomamente nei processi produttivi;
possiede le conoscenze fondamentali sulle esigenze delle coltivazioni orticole, floricole, frutticole,
vivaistiche e degli allevamenti zootecnici. Sa eseguire correttamente le normali pratiche aziendali, in
particolare orto florovivaistiche, con l’uso di attrezzature anche complesse e automatizzate. Sa gestire la
contabilità dei lavori, sa provvedere alla manutenzione delle attrezzature meccaniche, sa usare utensili di
officina.
Lo studente che consegue la qualifica può entrare nel mondo del lavoro e partecipare a concorsi
presso Enti, aziende private o statali.
Materie di studio (1a 2a 3a classe) per il conseguimento della qualifica di“OPERATORE
AGROAMBIENTALE”
CLASSE 1a
CLASSE 2a
CLASSE 3a
n.° ore
n.° ore
n.° ore
Italiano
Storia
Lingua straniera (inglese)
Diritto ed economia
5
2
3
2
5
2
3
2
3
2
2
Matematica e informatica
Scienze della terra e biologia
4
3
4
3
3
Educazione fisica
Religione
Principi di agricoltura e tecniche delle produzioni
2
1
5
2
1
3
2
1
Principi di chimica e pedologia
5
3
MATERIE
Contabilità agraria
S
i
t
r
a
t
t
a
d
i
3
Elementi di disegno professionale
2
Ecologia agraria e tutela dell’ambiente
3
Fisica e laboratorio
2
2
Approfondimento*
Genio rurale
4
4
5
4
4
3
o
r
e
Economia dell’azienda agraria
3
Tecnologie chimico agrarie e ambientali
5
Tecniche delle produzioni
4
Esercitazioni di ecologia applicata
3
s
e
t
t
i
m
Stage presso aziende o enti esterni
Totale ore
40
40
40
anali, impiegate in modo flessibile, sia per interventi didattici personalizzati, sia per approfondire
argomenti richiesti dagli alunni, sia per attività pratiche aziendali.
2) AGROTECNICO
(titolo acquisito al superamento dell’esame di Stato, alla fine del quinto anno)
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PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE DELL’AGROTECNICO
L’Agrotecnico è in grado di intraprendere gestioni aziendali, di fornire assistenza tecnica, economica e
tributaria alle aziende, agli organismi cooperativi e associazioni di produttori, conosce i mercati nazionali e
internazionali, sa interpretare le tendenze di mercato e indirizzare le scelte aziendali, conosce le tecniche di
produzione, di trasformazione, conservazione e commercializzazione dei diversi prodotti agrari, nel pieno
rispetto dei vincoli legati alla tutela ambientale.
Materie di studio del biennio terminale (4a e 5a classe) per il conseguimento del diploma di
di“AGROTECNICO”
MATERIE
1.Italiano
2.Storia
3.Inglese
4.Matematica e informatica
5.Educazione fisica
6.Religione
7.Ecologia applicata
8.Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr.
9.Economia agraria
10.Economia mercati agricoli
11.Diritto e legislazione
12.Contabilità e Tecnica amministrativa
Totale ore settimanali
CLASSE 4a
CLASSE 5a
n.° ore
n.° ore
4
2
3
3
2
1
3
4
2
4
2
3
3
2
1
3
4
3
2
3
3
3
30
maturità
30
IL DIPLOMA DI AGROTECNICO :
;
attesta il requisito delle capacità professionali al fine del rilascio della qualifica di Imprenditore Agricolo
Professionale che consente all’impresa di poter usufruire di moltissimi finanziamenti, aiuti e riduzioni
fiscali;
ndente sia nel settore privato
che nel pubblico impiego, con buone opportunità di impiego nei seguenti ambiti: agricoltura, industrie
agrarie, allevamento, ecologia,ambiente e territorio.
Nel biennio post-qualifica all’area delle discipline comuni e a quelle dell’indirizzo, si affianca l’area di
professionalizzazione, ridefinita dalla Riforma “Alternanza Scuola-Lavoro”. L’area professionalizzante è
gestita in collaborazione con agenzie formative esterne, con la presenza di personale interno ed esterno
esperto del settore che garantisce l’avvicinamento alla cultura del lavoro, favorita anche da un periodo
obbligatorio di stage presso aziende del settore.
ELENCO NOMINATIVO DEI CANDIDATI
13
N° COGNOME
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
NOME
BELLIN
MARIA ROZALIA
BELLUCO
MARIA GIULIA
BORGATO
CRISTIAN
CALORE
NICOLO’
CALZAVARA
SIMONE
DE LIBERALI
DAVIDE
FANTON
ALESSANDRO
GIURIOLO
MARCO
GRIGOLETTO
ILENIA
LAZZARO
LUCA
MARCHESAN
MARCO
MIOTTO
LARA
MORO
LUCA
POLESE
SAMUELE
RIZZO FEDERICO MATTEO
ROSTELLATO
MICHELE
SCUTTARI
MATTEO
SPORZON
VALENTINA
TRACANELLA
GIORGIO
CONTINUITÀ DIDATTICA NEL BIENNIO POST-QUALIFICA
Nel corso del biennio terminale, il gruppo classe ha beneficiato di una sostanziale continuità didattica,
eccezion fatta per l’insegnamento di Diritto e legislazione per il quale, si sono alternati diversi docenti, per
gli insegnamenti di Matematica e di Economia agraria ( già insegnante della classe di Contabilità in
agraria in 2aA e di Principi di agricoltura in 2aD).
MATERIE ASSEGNATE AI COMMISSARI INTERNI
Il Consiglio di Classe, nella seduta del 12 febbraio 2014, ha effettuato la scelta delle materie interne
dell’Esame di Stato cercando di predisporre un’equa distribuzione delle materie tra commissari interni ed
esterni.
Gli elementi che hanno determinato tale scelta sono:
l’importante ruolo che la materia Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti
agricoli riveste nella formazione professionale dello studente
le indicazioni ministeriali relative all’inserimento della lingua straniera tra le materie d’esame
Come riportato a verbale, nella medesima riunione sono state individuate le discipline e nominati i seguenti
commissari interni:
14
COMMISSARI INTERNI
MATERIA
COMMISSARIO INTERNO
Economia agraria
Destro Alvise
Inglese
OSSO Eddy
Tecniche di produzione, trasformazione e
valorizzazione dei prodotti agricoli
Galliolo Luciano
MATERIE ASSEGNATE AI COMMISSARI ESTERNI
Italiano, Ecologia applicata, Matematica
15
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2013/2014
MATERIA/E INSEGNATA/E
1. Italiano
2. Storia
3. Inglese
4. Matematica e informatica
5. Educazione fisica
6. Religione
7. Ecologia applicata
8. Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti
9. Economia agraria
10. Economia mercati agricoli
11. Diritto e legislazione
12. Sostegno
agr.
DOCENTE
Fortunati Nadia
Fortunati Nadia
Osso Eddy
Sommavilla Barbara
Guarise Paola
Caoduro Beniamino
Bacchini Maddalena
Galliolo Luciano
Destro Alvise
Rosina Barbara
Battista Marco (2)
Celli Sergio
DOCENTE (1)
Fasolato Emanuele
(1) Le discipline di Economia agraria e Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti
agricoli prevedono alcune ore in compresenza tra docente teorico e tecnico-pratico per lo svolgimento di attività
di laboratorio o azienda.
(2) Dalla fine del mese di dicembre il prof. Battista Marco ha sostituito la docente titolare prof.ssa Fornasari
Emanuela
RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI
Miotto Lara
Calore Nicolò
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
Calore Renato
----------------------------------------------
16
QUADRO ORARIO SETTIMANALE - TIPOLOGIA DI PROVE
MATERIA
D’INSEGNAMENTO
1.Italiano
2.Storia
3.Inglese
4.Matematica e informatica
5.Educazione fisica
6.Religione
7.Ecologia applicata
8.Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti
agr.
9.Economia agraria
10.Economia mercati agricoli
11.Diritto e legislazione
12.Sostegno
Totale ore settimanali
Ore
settimanali
4
2
3
3
2
1
3
4
3
2
3
Ore in
compresenza
2
3
Valutazioni
al termine
del 1°
quadrimestre
S-O
O
S-O
S-O
P
O
O
S-O-P
S-O
O
O
5
17
La classe 5a ACY all’inizio del corrente anno scolastico risultava costituita da 20 allievi, 15 maschi e 5
femmine, tutti iscritti per la prima volta all’ultimo anno di corso, ad eccezione di un alunno, proveniente
dall’Istituto agrario di Piove di Sacco, non ammesso lo scorso anno a sostenere l’Esame di Stato. Alla fine
del mese di ottobre un alunno con disabilità ha interrotto la frequenza scolastica, successivamente, nel mese
di gennaio, anche l’alunno inseritosi nel gruppo classe quest’anno non ha più frequentato le lezioni, per cui
il numero attuale degli alunni è di 18.
Solo 12 degli alunni che si presentano alla prova finale d’esame, hanno condiviso lo stesso percorso
didattico-educativo dalla classe prima. Percorso che si è avviato con qualche difficoltà: la scarsa
motivazione allo studio e le scelte errate al momento dell’iscrizione al nuovo ordine di scuola, sono state le
cause dei frequenti abbandoni e delle numerose ripetenze.
La risposta al dialogo educativo da parte degli alunni è stata varia nel corso degli anni. Nel triennio, in
particolare in 1a e 2a, la necessità di migliorare l’impostazione del metodo di studio, di superare le diffuse
incertezze nell’esposizione orale e scritta e, in generale, nelle abilità trasversali, ha creato qualche momento
di difficoltà e messo in luce una condizione – variamente motivabile – di disorientamento.
La classe è andata con il tempo consolidandosi e, non senza qualche fatica, ha raggiunto la sua unità e
identità di gruppo. Rimangono al suo interno distinguibili le diverse personalità: sono riconoscibili
atteggiamenti (caratteri) più competitivi e altri più introversi, alcuni impulsivi, talvolta quasi infantili.
Tutti gli alunni hanno conseguito la qualifica professionale di Operatore agricolo presso il nostro Istituto,
tranne un alunno diversamente abile iscritto alla classe quarta e proveniente da altro Istituto.
Di essi 3 risiedono nel comune di Padova, altri si spostano da comuni più lontani e quotidianamente
affrontano un viaggio, in qualche caso anche abbastanza lungo, per raggiungere la sede scolastica. Alcuni
studenti hanno usufruito di permessi permanenti di entrata posticipata e/o di uscita anticipata.
Nel gruppo classe sono inseriti due alunni che si avvalgono del supporto del docente di Sostegno:
nell’intero iter scolastico hanno svolto Piani didattici personalizzati e diversificati, non riconducili ai
programmi ministeriali e parteciperanno regolarmente agli Esami di Stato (O.M. 26/07) svolgendo prove
differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità
conseguite (art. 13 del D.P.R. n°323/1998).
Nella classe è presente uno studente con diagnosi DSA per il quale sono state messe in atto le opportune
strategie di supporto.
18
DATI ANAGRAFICI DEGLI ALUNNI ED EVENTUALI RIPETENZE:
(Omissis)
COGNOME
NOME
Data di nascita
Eventuale ripetenza
19
VARIAZIONI RELATIVE ALLA COMPOSIZIONE DELLA CLASSE NEL
QUINQUENNIO
La tabella seguente consente di rilevare il flusso degli studenti iscritti all’attuale classe quinta (a.s.
2013/2014) a partire dalla situazione degli iscritti in prima (a.s. 2009/2010).
Classe
Iscritti
alla
classe
Iscritti
provenienti
dalla classe
precedente
I
17
II
13
3
III
15
13
IV
13
1
Iscritti
provenienti da
altra sezione
dell’Istituto
Iscritti
provenienti da
altro Istituto
Promossi
Promossi
con
sospensione
di giudizio
Non
promossi
7
7 (a)
3
8
6 (b)
2
9
1
2
15
2
10
5
.
V
19
1
(a) 1 alunno si trasferisce alla sez. Tecnica
(b) 1 alunno non si presenta agli esami di recupero
Come si evince dalla tabella i cambiamenti più radicali nella composizione del gruppo classe sono avvenuti
nel passaggio dalla classe terza alla classe quarta con l’inserimento di 7 alunni (5 provenienti da altra
sezione in seguito allo smembramento in più parti dalla classe 3^D, 1 proveniente da altro Istituto e 1
ripetente) che, inevitabilmente, ha richiesto la costruzione di nuovi equilibri relazionali.
All’inizio del corrente anno scolastico la situazione in ingresso della classe, con riferimento ai risultati
dello scrutinio dell’anno scolastico precedente, comprendeva alcuni alunni per i quali era stato sospeso il
giudizio nello scrutinio di fine anno a causa delle insufficienze in alcune discipline. A conclusione del
recupero estivo, analizzando i risultati delle prove di verifica, il Consiglio ha ritenuto di ammettere alla
classe successiva gli allievi per i quali era stato sospeso il giudizio finale, anche se in qualcuno di loro
permanevano ancora delle carenze. Per questo motivo, durante il primo periodo dell’anno scolastico
l’attività didattica di molti docenti è stata finalizzata alla ripetizione e all’approfondimento degli argomenti
essenziali del programma pregresso.
20
RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE 4a ACY
(promossi 19/19):
MATERIA
ITALIANO
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
ECOLOGIA APPLICATA
TEC. DI PROD. TRASF. E
VAL.
CONTAB. E TECN.
AMM.VA
ECONOMIA AGRARIA
DIRITTO E
LEGISLAZIONE
EDUCAZIONE FISICA
alunni
promossi
con 6/10
Alunni
promossi
con 7/10
Alunni
promossi
con
≥8/10
14
14
9
8
13
13
3
3
3
3
4
2
1
2
1
4
11
5
3
13
8
4
9
2
2
3
10
6
Alunni
aiutati
2
3
Alunni
promossi con
sospensione di
giudizio
2
2
6
6
1
PROSPETTO DEI CREDITI SCOLASTICI RELATIVI AL 3° E 4° ANNO
(Omissis)
CREDITO SCOLASTICO ACQUISITO
COGNOME
NOME
Classe 3a
Classe 4a
21
Dal confronto dei giudizi espressi dai docenti della classe, è stata elaborata la seguente sintesi ,che si spera
sia utile a conoscere, comprendere e valutare il gruppo degli esaminandi.
ASPETTI RELAZIONALI
Il gruppo classe, al termine del quinquennio, ha raggiunto un accettabile grado di affiatamento nelle
relazioni tra compagni, anche se qualche alunno ne è rimasto slegato. Quasi tutti gli allievi hanno maturato
atteggiamenti improntati alla correttezza e al rispetto reciproco, pur nella diversità delle opinioni personali.
Il comportamento, sia durante le lezioni sia durante le attività extracurriculari, ha evidenziato un
sostanziale autocontrollo rispetto alle norme di convivenza e alle opinioni altrui, anche se il comportamento
un po’ infantile di qualcuno è stato occasione di distrazione per i compagni.
Il rapporto con i docenti, pur rispettoso e formalmente educato, non sempre si è tradotto in fattiva
collaborazione: atteggiamenti polemici che si sono evidenziati in quest’ultimo anno scolastico hanno
talvolta influito sul clima di stima reciproca.
FREQUENZA
La frequenza alle lezioni in generale è stata abbastanza regolare, mentre per alcuni alunni si lamenta
discontinuità nella presenza e ricorsi eccessivi a ritardi, spesso, motivati e giustificati con la lontananza e la
scarsa affidabilità dei mezzi di trasporto. Altri hanno poi accumulato un certo numero di assenze,
inficiando in parte la qualità della loro preparazione e dimostrando di non aver del tutto maturato la giusta
consapevolezza rispetto all’impegno che li attende a conclusione del loro ciclo di studi.
Si registra il caso di due studenti, Calzavara Simone e Sporzon Valentina, che nella prima parte dell’anno
scolastico, anche per motivi di salute, hanno fatto registrare un numero di assenze più elevato.
Il Consiglio di classe, allo scopo di limitare l’eccessiva frammentazione del lavoro didattico,
unanimemente e in pieno accordo, ha sollecitato continuamente i ragazzi a una maggiore puntualità e
frequenza nel rispetto delle regole della vita scolastica e dei diritti di tutti i membri che compongono la
comunità-classe.
RISPONDENZA AL DIALOGO EDUCATIVO
La qualità dell’attenzione è stata eterogenea: a fronte di alcuni studenti più motivati, dotati di migliori
capacità di concentrazione, altri hanno avuto un’attenzione più discontinua che ha, probabilmente, limitato
un adeguato approfondimento delle proposte didattiche. Solo raramente gli alunni hanno animato il
dibattito in classe con interventi, richieste di approfondimenti e chiarimenti; ciò ha reso, a volte, faticoso e
poco costruttivo il dialogo educativo: è mancata, infatti, una partecipazione attiva e personale che avrebbe
aperto a un dialogo interno più ricco sia sul piano culturale che formativo.
22
L’impegno nello studio non sempre è stato assiduo e scrupoloso per tutti e, pertanto, in molte occasioni è
stato necessario intervenire con strategie didattiche mirate per indurre i discenti ad una maggiore serietà
nello studio. Sono mancati cioè, per alcuni allievi, una riflessione e un ripensamento
personali che, unitamente ad alcune lacune pregresse, mai pienamente colmate, hanno rallentato i ritmi di
apprendimento e reso meno efficace la capacità di esporre e rielaborare le tematiche trattate. La conoscenza
dei diversi argomenti è stata assimilata parzialmente e non in modo omogeneo per tutte le tematiche
affrontate a causa delle difficoltà incontrate nel raggiungere una visione organica degli argomenti trattati.
È mancata, talvolta, una sufficiente spinta motivazionale e la capacità di riconoscere valore allo studio,
soprattutto se astratto. Le difficoltà incontrate dagli alunni sono anche dovute a carenze nel metodo di
studio, spesso mnemonico e raramente teso a costruire conoscenze durature.Il modo di procedere poco
critico nell’analisi e lento nel cogliere gli aspetti più importanti e nel collegarli per organizzare delle sintesi
articolate, ha reso più gravoso per la maggior parte della classe l’impegno scolastico soprattutto in
quest’ultimo anno. Gli studenti, infatti, memorizzando i contenuti in modo farraginoso e frettoloso, sono
portati a semplificare gli stessi, palesando così notevoli incertezze nel tessere una personale rielaborazione
critica. Non è stato completamente interiorizzato il concetto di studio costante e distribuito nel tempo e ciò
ha prodotto risultati non sempre corrispondenti alle reali capacità degli allievi. L’applicazione nei compiti
assegnati per casa (studio ed esercizi) non è sempre stata adeguata; tuttavia, essa è venuta progressivamente
migliorando negli ultimi mesi per alcune materie.
A volte la capacità organizzativa nella gestione degli impegni è risultata inaeguata tanto che dovendo
preparare alcune verifiche ravvicinate hanno preferito operare una scelta, decidendo di studiare solo alcune
delle discipline in questione, sperando in una possibilità successiva di recupero delle altre verifiche che
fossero risultate eventualmente insufficienti. Lo studio pomeridiano delle discipline non è stato concreto,
costante e approfondito, ma condotto con criteri schematici e settoriali e si è verificato, per lo più in
occasione delle periodiche verifiche, dando luogo a conoscenze che, anche quando presenti, sono risultate
non collegate e in qualche caso non comprese. Non sempre sono stati rispettati i tempi di consegna di
elaborati e svolgimento di esercizi di approfondimento e/o recupero assegnati.
Anche i momenti di verifica orale e di correzione delle verifiche scritte non sono sempre stati vissuti da
tutti gli studenti come occasione per ripasso e chiarimenti.
In alcuni casi il fattore ‘rassegnazione’ ha giocato un ruolo di disturbo, in quanto ha impedito in certi
momenti agli studenti di valutare obiettivamente e serenamente il grado di relativa difficoltà delle richieste
e le risorse possedute in termini di capacità e tempo a disposizione.
Più volte, infatti, lo scoraggiamento ha prevalso sulla consapevolezza della necessità assoluta di impegno e
sacrificio; un’espressione ricorrente è stata “non ce la posso fare!”. Ad aumentare le difficoltà di
apprendimento vi sono, inoltre, alcune situazioni di fragilità caratteriali che erano già emerse negli anni
precedenti e, con sforzo, erano state via via affrontate e in parte superate.
Alcuni alunni hanno evidenziato capacità più consolidate, potenzialmente utili anche al lavoro comune, ma
si sono mostrati poco aperti e poco propositivi verso i compagni, pur mostrandosi curati, assidui ed esigenti
con se stessi
Risulta invece poco approfondita, e talora frammentaria, la preparazione degli altri alunni i cui risultati,
insufficienti o vicini alla sufficienza, sono da imputare alla scarsa motivazione o ad uno studio poco preciso
e puntuale, intensificato solo in occasione delle verifiche, nonché alla scarsa autonomia nell’organizzazione
del lavoro individuale. Per questo gruppo, numericamente circoscritto, permangono una modesta capacità
rielaborativa e una certa fragilità sul piano del ragionamento logico, difficoltà nell’espressione linguisticoverbale (in particolare nella competenza lessicale), incerta o debole in alcuni, adeguatamente sviluppata in
altri. Ci sono studenti che ancora faticano ad interiorizzare gli apprendimenti in modo problematico e si
servono di uno stile di
23
apprendimento che fa leva su una ricezione statica e poco rielaborativa dei contenuti. Rispetto alla capacità
di intessere collegamenti tra differenti discipline, stabilendo confronti e trasferendo contenuti, metodi e
strumenti di comprensione e analisi, si riscontra la difficoltà di qualche allievo a muoversi autonomamente;
per contro, altri hanno raggiunto un maggior livello di sicurezza.
L’attivazione di percorsi non propriamente intesi di tradizionale didattica, ma alternativi nell’offerta e nella
somministrazione, hanno sicuramente costituito dei momenti di più attenta partecipazione, probabilmente
perché non strettamente connessi ad un lavoro di metabolizzazione domestica attraverso un’attività di
studio, costante e puntuale. In particolare, si sono dimostrati molto utili a valorizzare e stimolare le
potenzialità umane gli incontri con esperti, gli stage formativi, i progetti e le iniziative ai quali la classe si è
accostata con motivazione, interesse e senso di responsabilità: in tali contesti, infatti, sono emersi e sono
stati valorizzati peculiari attitudini e talenti non sempre esprimibili nello svolgimento delle attività
curricolari. A riscontro di ciò, anche le segnalazioni dei responsabili delle associazioni e delle aziende
ospitanti, che hanno sempre apprezzato l’atteggiamento, educato e responsabile, oltre che costruttivo, con il
quale gli studenti hanno vissuto l’esperienza.
Da segnalare, inoltre, la predisposizione all’attività pratica di molti allievi che si sono resi disponibili al
servizio di alcuni eventi scolastici ed extra-scolastici dimostrando di sentire l’appartenenza alla scuola e
aiutando concretamente a farla conoscere. In ambito professionale, chiamati ad operare in contesti pratici
ed applicativi, gli alunni sono riusciti ad esprimere un grado di professionalità, per la maggior parte, di
qualità elevata, per altri, comunque, soddisfacente.
La classe, inoltre, è sempre stata un valido punto di riferimento allorché la scuola ha organizzato eventi in
cui era indispensabile non solo l’attività di accoglienza ma anche quella di preparazione di un ambiente
idoneo alla manifestazione. In queste occasioni, alcuni alunni hanno dato prova di disponibilità, anche nei
giorni festivi, di creatività e autonomia.
Gli studenti hanno seguito regolarmente i progetti educativi proposti nel triennio e alle attività degli Organi
Collegiali; la partecipazione dei rappresentanti studenteschi è stata rispettosa dei ruoli e collaborativa.
PROFITTO
Allo stato attuale, nelle discipline che richiedono un approccio prevalentemente teorico, quali Italiano,
Inglese e Storia, si registra una situazione di profitto decisamente al di sotto delle aspettative, soprattutto
nella capacità di restituire conoscenze organizzate, rielaborate e critiche nonché estese all’intero ambito
delle tematiche affrontate. Decisamente migliori sono i risultati ottenuti nelle discipline professionalizzanti,
forse perché tali discipline vedono gli alunni più coinvolti in una formazione più vicina alla loro futura
occupazione o alla scelta di un possibile futuro indirizzo universitario.
Sicuramente nella progressione didattica e nei risultati raggiunti hanno svolto un ruolo importante i modesti
livelli di partenza di gran parte della classe, che si è presentata all’inizio del primo anno di corso con forti
debolezze. Va comunque osservato che, se alcuni studenti hanno conservato incertezze e/o lacune nella
preparazione complessiva, altri , pur nella diversificazione dei risultati raggiuti, sono riusciti a superare,
almeno in parte, le iniziali difficoltà.
Per un’analisi più dettagliata delle carenze e delle positività nelle singole discipline si rimanda
alle allegate schede informative.
24
Il Consiglio di Classe,tenuto conto delle valenze formative delle singole materie, dei contenuti disciplinari,
dei prerequisiti socio-affettivi e cognitivi degli alunni, in coerenza con le abilità previste dal profilo
professionale dell’indirizzo del corso di studio, ha individuato ed opportunamente perseguito, durante
l’intero percorso formativo, i seguenti obiettivi:
OBIETTIVI EDUCATIVI-AFFETTIVI
 Consolidare atteggiamenti e comportamenti adeguati al rispetto dell’ambiente e delle attività
scolastiche
 Consolidare e promuovere stili di vita rispettosi delle diversità e delle differenze etniche, linguistiche e
culturali
 Stimolare maggiori disponibilità e sensibilità nelle relazioni interpersonali tra gli studenti facilitando i
momenti di ascolto reciproco e confronto interno alla classe
 Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della classe e della scuola con atteggiamenti di
collaborazione nei confronti della comunità in cui si opera
 Favorire un coinvolgimento più attivo durante le lezioni sollecitando domande e interventi, aprendo a
proposte ed iniziative individuali e di gruppo
 Favorire e consolidare l’acquisizione di un metodo di studio autonomo e responsabile
 Favorire il gusto dell’indagine, dell’apprendimento consapevole e della ricerca culturale
 Acquisire consapevolezza delle proprie attitudini e abilità, ma anche delle proprie difficoltà per
individuare con l’aiuto dei docenti le strategie che ne consentono il superamento
 Essere in grado di compiere scelte autonome e responsabili nell’organizzazione e pianificazione
dell’attività di studio
 Partecipare al lavoro organizzato assumendo ruoli diversi e costruttivi all’interno del proprio gruppo,
accettando ed esercitando il coordinamento
Per quanto riguarda gli obiettivi comportamentali, si può affermare che essi sono stati raggiunti in modo
soddisfacente per alcuni aspetti, parzialmente per altri. Infatti, si sono consolidate le relazioni tra allievi e tra
allievi e docenti, cosicché si può dire che l’attività didattica si è svolta in modo sostanzialmente sereno, nel
rispetto costante e concreto della diversità dei ruoli e delle opinioni.
Il livello di responsabilità appare, però, ancora eterogeneo: mentre alcuni studenti si sono distinti per
consapevolezza e regolarità nell’adempimento degli obblighi scolastici, un gruppo, seppur limitato, pur
dimostrando rispetto delle regole scolastiche, non è stato sempre puntuale nel portar a termine gli impegni
assunti e/o assegnati. Solo una parte della classe mostra autonomia nello studio e, comunque, molti alunni
25
necessitano di una guida per affrontare tematiche nuove e proporre soluzioni a problematiche diverse da quelle
analizzate in classe.
OBIETTIVI DIDATTICI COGNITIVI-OPERATIVI
Di seguito sono indicati gli obiettivi riconosciuti come trasversali dal Consiglio di Classe:
 Saper tradurre in capacità operative le conoscenze teoriche disciplinari
 Saper adoperare i linguaggi specifici di ogni disciplina
 Promuovere e consolidare un metodo di studio impontato più alla logica, alla trasversalità e alla
rielaborazione che all’apprendimento mnemonico, mettendo in relazione i nuovi contenuti, sia tra le
diverse discipline, sia con il proprio bagaglio culturale
 Affinare le abilità di appoggio quali prendere appunti, schematizzare, riassumere, sottolineare
 Sviluppare modalità di apprendimento e approfondimento automo nella scelta e nell’uso di
materiali e di strumenti di studio
 Esercitare e potenziare l’espressione verbale, orale e scritta, perseguendo una maggiore precisione
ed efficacia linguistica
 Saper analizzare un testo, un documento, osservare un’esperienza scientifica per cogliere analogie,
differenze e per individuare rapporti di causa ed effetto;
 Saper produrre testi orali e scritti con adeguata chiarezza logica e con linguaggio specifico;
 Pervenire ad una più matura e personale articolazione del pensiero in termini di analisi e riflessione
critica
 Progettare, definire e attuare un percorso di ricerca, esercitando le capacità di reperimento,
selezione e rielaborazione dei materiali coinvolti e facendo un uso consapevole e corretto delle fonti
bibliografiche e sitografiche
 Sviluppare interesse alle tematiche di attualità attraverso la lettura di quotidiani o periodici, al fine
di affinare le capacità di comprensione critica e autonoma e per conseguire una maturazione civica
e sociale
 Rafforzare la valutazione critica del proprio lavoro
 Saper organizzare e pianificare i tempi di lavoro personale in modo responsabile e produttivo sia in
classe,sia a casa
In riferimento agli obiettivi sopra esplicitati, permangono difficoltà nell’espressione linguistico-verbale e
nella competenza lessicale nelle produzioni scritte, deboli nella maggior parte dei casi, difficoltà espositive
si evidenziano anche in sede di colloquio e, pertanto, alcuni alunni hanno bisogno di essere guidati e
incoraggiati nell’esposizione dei contenuti. Si coglie, inoltre, in qualcuno una certa fragilità sul piano del
ragionamento logico-astratto, riconducibile ad un differente sviluppo delle capacità di analisi,
rielaborazione personale, argomentazione e sintesi, a fronte di maggior consapevolezza e sicurezza sul
piano pratico-operativo. Rispetto alla capacità di operare collegamenti tra differenti discipline, stabilendo
confronti e trasferendo metodi e strumenti di lettura, comprensione e interpretazione da una disciplina
all’altra, si riscontrano difficoltà di qualcuno a muoversi autonomamente.
26
Per quanto riguarda gli obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, si rimanda alle relazioni di
ciascun docente.
STRATEGIE
MESSE
CONSEGUIMENTO
IN
ATTO
PER
IL
LORO
Di seguito sono indicate le strategie messe in atto dal Consiglio di Classe per il conseguimento degli
obiettivi sopraindicati:




















Presentare agli allievi le finalità, gli obiettivi delle unità di apprendimento insegnando gli strumenti
da adottare e le tecniche operative da seguire
Motivare i criteri di valutazione per una maggiore trasparenza del voto
Produrre un insegnamento atto a superare le difficoltà degli allievi, attuando una didattica
finalizzata ai bisogni dell’alunno, al sostegno, a forme di recupero
Utilizzare la valutazione come momento formativo, sia come registrazione del percorso compiuto
sia come stimolo ad una corretta autovalutazione dello studente stesso
Stimolare una partecipazione più attiva degli alunni meno estroversi e pù insicuri e, nello stesso
tempo, di responsabilizzare quelli meno motivati, adottando le strategie ritenute più opportune in
relazione alle singole personalità
Accompagnare a problematiche concrete la presentazione degli argomenti
Proporre situazioni nuove e suscettibili di discussione in classe
Partire da interessi e motivazioni degli alunni
Richiedere modalità comunicative adeguate agli scopi, alle funzioni e ai destinatari
Controllare la puntualità della frequenza scolastica degli alunni
Accertare l’impegno domestico
Sviluppare le capacità progettuali dell’allievo
Lavorare in situazioni in cui si richiede di operare scelte stimolando le capacità decisionali
Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la
realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed immettersi
nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini consapevoli dei propri
diritti e doveri
Far rispettare le norme di comportamento
Accogliere ogni richiesta di chiarimenti da parte della classe e dei singoli fornendo indicazioni e
consigli personalizzati
Perfezionare la capacità di saper organizzare e presentare il lavoro svolto, rispettando le consegne e
i tempi stabiliti
Orientare gli studenti nelle loro prossime scelte professionali o universitarie, sostenendo il loro
percorso di ricerca e conoscenza di sé da cui dovrebbe muovere qualsiasi decisione personale, di
studio, di lavoro e di vita
Avvicinare gli alunni al mondo del lavoro per scoprire le strategie di mercato e sviluppare idee
imprenditoriali
Promuovere la partecipazione della classe a iniziative di particolare interesse educativo e culturale,
disciplinare e pluridisciplinare coerenti e funzionali agli obiettivi programmati
27
Non sono state previste specifiche attività pluridisciplinari nel corso dell’anno scolastico , tuttavia sia le
visite d’istruzione sia gli stage sono da considerarsi momenti di forte collaborazione interdisciplinare in
quanto attuati attraverso la collaborazione di diversi insegnanti e con l’apporto di elementi delle diverse
materie.
La situazione di partenza degli alunni ha costituito il punto di riferimento costante per il processo
formativo. Il percorso didattico, infatti, è sempre stato finalizzato al coinvolgimento degli allievi in
modo da potenziare e consolidare le loro attitudini, conoscenze e capacità.
Si è cercato di stimolare una partecipazione più attiva degli alunni meno estroversi e più insicuri e, nello
stesso tempo, di responsabilizzare quelli più demotivati, adottando le strategie ritenute più opportune in
relazione alle singole personalità.
I docenti hanno messo a disposizione degli alunni le proprie competenze professionali per andare incontro
alle loro esigenze formative e didattiche, ricorrendo a lezioni di approfondimento o a ulteriori spiegazioni
di argomenti già trattati, semplificando temi particolarmente complessi, sapendo calibrare spiegazioni e
verifiche periodiche, modulando l’impegno di studio richiesto nell’ambito di ciascuna disciplina in modo
compatibile con le esigenze delle altre.
Varie sono state, dunque, le metodologie didattiche impiegate allo scopo di ottimizzare il processo di
trasmissione dei contenuti disciplinari specifici.
Sul piano didattico, in relazione agli argomenti affrontati, i docenti hanno generalmente fatto ricorso alla
lezione frontale, intesa come stimolo alla discussione, alla ricerca e alla riflessione personale, sollecitando
la costante partecipazione degli alunni.
Nel complesso il lavoro è stato svolto su basi didattiche e metodologiche tese ad evidenziare gli aspetti
pratici e funzionali delle discipline, per renderle quanto più possibile aderenti alle situazioni concrete in cui
il discente vive e alle finalità formative dell’Istituto.
Per la produzione scritta sono state svolte apposite lezioni con indicazioni metodologiche, inoltre la
consegna degli elaborati in classe è stata occasione di riflessione sulle correzioni e di suggerimenti per
eventuali approfondimenti. I contenuti sono stati proposti in modo accessibile e comprensibile a tutti,
selezionati in modo da essere graduali, significativi per la formazione dell’alunno, alla portata delle
possibilità effettive di ciascuno, resi interessanti e capaci di dare stimoli e di motivare anche i più restii
all’apprendimento.
28
Sul piano dell’acquisizione delle competenze, specialmente quelle tecnico-professionalizzanti (qualifica e
post-qualifica), ampio spazio è stato dato alla laboratorialità e alla sua ricaduta operativa e integrata sul
Territorio
Si rinvia alle relazioni finali dei docenti delle diverse discipline .
I genitori sono stati informati dell’andamento scolastico dei propri figli dai singoli insegnanti nei
ricevimenti settimanali, nei due colloqui collettivi quadrimestrali (dicembre 2013 e aprile 2014) e tramite
diretta visione delle valutazioni sul registro elettronico.
Era inoltre compito degli alunni comunicare alle famiglie le valutazioni e il giudizio di ogni singola prova
tramite libretto personale.
Gli allievi sono stati messi al corrente della programmazione del Consiglio di Classe, degli obiettivi delle
varie discipline, dei metodi e criteri di valutazione delle varie discipline.
La fase di valutazione è stata pressoché continua al fine di rendere gli alunni consapevoli dei risultati
raggiunti e di stimolarli a maggiore impegno e applicazione. La valutazione si è inserita nel rapporto
educativo non come giudizio a posteriori, ma come un processo in evoluzione che è scaturito dal confronto
tra la situazione iniziale e quella finale e che, mediante un controllo sistematico, ha evidenziato l’efficacia
degli interventi. Essa ha mirato all’accertamento della crescita formativa e culturale degli alunni per
verificare il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati, ha considerato, in particolare, la situazione
di partenza di ciascun allievo e i miglioramenti conseguiti sia nell’area comportamentale che cognitiva.
I criteri adottati per la valutazione sia orale che scritta sono stati definiti ed esplicitati con chiarezza e
trasparenza e non hanno di norma riguardato solo gli apprendimenti oggettivi, ma anche i progressi rilevati
nel percorso formativo dei singoli.
Si è ritenuto di assegnare una valutazione sufficiente agli alunni in grado di conoscere e comprendere i
contenuti essenziali della disciplina, sapendoli distinguere e organizzare in modo elementare ma corretto e
utilizzando un linguaggio adeguato benché semplice e lineare.
Sono stati rispettati i seguenti protocolli minimi per l’uniformità delle valutazioni:
 Riconsegnare entro tempi ragionevoli gli elaborati corretti
 Controllare puntualmente gli standard generali (risposta della classe)
 Rendere nota la valutazione, motivandola e suggerendo come, eventualmente, recuperare
 Rispettare le griglie di valutazione concordate
 Proporre il voto di condotta secondo i criteri approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti
nel POF
I docenti hanno scelto prove di verifica diversificate , sulla base della loro programmazione, ma si sono
effettuate in ogni caso le diverse tipologie previste dalle prove d‟esame. La costante verifica dell’attività
didattica svolta.
29
Ciascun alunno è stato guidato a riflettere sui risultati conseguiti e ad autovalutarsi, al fine di acquisire
consapevolezza delle proprie attitudini o delle eventuali carenze e partecipare in modo sempre più
proficuo alle attività scolastiche.
Nelle relazioni individuali, in allegato, sono esplicitati i criteri e gli strumenti della misurazione e della
valutazione adottati da ciascun docente per la formulazione dei giudizi e/o dei voti, oltre alle tipologie delle
prove utilizzate.
Fonte principale e punto di riferimento costante nello studio di tutte le discipline è stato il libro di testo che
ha garantito il necessario raccordo dei contenuti affrontati in classe e ha rappresentato un utile e
rassicurante strumento, ma è apparso decisamente importante favorire l’approfondimento delle conoscenze
attraverso la consultazione di altre fonti, purché rispondenti all’organizzazione dei contenuti e all’efficacia
della trattazione. Inoltre si è fatto ricorso a sussidi multimediali e ad altro materiale bibliografico per
integrare la conoscenza dei nuclei tematici di maggiore interesse o per rispondere alla curiosità degli allievi
più motivati.
Nel corso dell’anno scolastico gli allievi hanno frequentato il laboratorio di informatica per ricerche ed
approfondimenti, il laboratorio audiovisivi per visione di filmati, anche in lingua straniera, su temi di
attualità e di film, seguiti da commento e discussione. Altri strumenti didattici sono stati: materiale
multimediale, articoli di riviste e quotidiani.
Fino ad ora si sono tenute 4 sedute del Consiglio di Classe, di cui 3 allargate alle componenti alunni e
genitori. Al di là di queste occasioni ufficiali, comunque, il processo educativo programmato è stato
costantemente monitorato grazie al dialogo costante tra i vari docenti, che di volta in volta hanno deciso
strategie condivise di intervento, fornendo indicazioni mirate agli studenti sulle modalità più efficaci per
affrontare lo studio delle varie discipline: è stato così conseguito l’obiettivo da un lato di agevolare i
recuperi di cui si è già detto e dall’altro di consolidare le competenze degli studenti relativamente alle
prove poi previste dall’Esame di Stato.
Il Consiglio di Classe, nella seduta del 24 Marzo 2014, dopo aver esaminato la situazione didatticodisciplinare di ogni studente, ha ritenuto di segnalare i casi di profitto più problematico alle rispettive
famiglie con lettera.
30
La maggior parte delle famiglie ha partecipato poco alla vita scolastica; solo alcune sono state presenti agli
incontri programmati e hanno fornito valide informazioni che hanno permesso ai docenti di capire alcune
situazioni personali, familiari e sociali degli alunni. Una parte delle famiglie, in presenza della maggiore
età dei figli, si è, purtroppo, sentita autorizzata a diradare quasi del tutto la propria partecipazione agli
incontri scolastici collettivi e individuali. In ogni caso le famiglie sono state informate sull’andamento
didattico e disciplinare, sul profitto e sull’iter formativo dei loro figli.
Le attività di recupero sono state svolte per tutte le materie durante l’intero anno scolastico, in ogni
momento in cui se ne è ravvisata la necessità didattica. A questo proposito si è fatto ricorso ad una serie di
strategie specifiche che si sono concretizzate in: lavori di gruppo, utilizzo di altro materiale didattico,
ripetizioni di argomenti con diverse modalità, lezione partecipata, approfondimenti di argomenti
importanti, ricorso al tutoring, azioni di feedback, uso di testi alternativi, gruppi di studi, consolidamento di
concetti base, esercizi individualizzati, graduali per livelli, test scritti, domande di autoverifica, discussioni,
studio guidato, esercitazioni scritte, schemi, mappe, quadri riassuntivi, interazioni verbali e ripetizioni
frequenti.
Al termine degli scrutini di primo trimestre sono stati organizzati i necessari interventi didattico-educativi
di sostegno per gli studenti che in sede di scrutinio avevano presentato insufficienze in una o più discipline,
al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate. La Scuola ha tempestivamente comunicato alle
famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe e, contestualmente, i tempi degli interventi
didattici di recupero, le modalità e le date delle relative verifiche.
Il recupero è stato svolto per lo più come studio individuale. Entro il 15 marzo, così come deliberato dal
Collegio dei Docenti, sono state effettuate prove di verifica volte ad accertare il recupero delle carenze
riscontrate i cui esiti sono stati comunicati al Consiglio di Classe e alle famiglie.
ALUNNI
Italiano
Storia
Inglese
Tecniche
di
prod.trasf.
e val. prod.
agricoli
Ecologia
applicata
Economia
agraria
Economia
dei mercati
31
Di seguito è riportata una tabella in cui è indicato, per ciascun studente, l’esito delle prove di recupero:
(Omissis)
Per l’attribuzione del credito scolastico ci si atterrà alle norme previste e ai criteri elaborati dal Collegio
Docenti, considerando meritevoli di credito ad esempio: il profitto (secondo le disposizioni vigenti per il
calcolo del punteggio in base alla media dei voti conseguiti), la frequenza scolastica, la partecipazione alle
attività e al dialogo educativo, il recupero delle insufficienze.
Per l’attribuzione del credito formativo saranno considerate le attività di Istituto svolte con esiti
significativi, la partecipazione a corsi e possesso di titoli di studio che attestino competenze aggiuntive e/o
complementari al corso di studi, le esperienze di lavoro o assimilabili, le esperienze culturali significative.
In particolare, le esperienze che possono dar luogo a crediti formativi sono:
- partecipazione a mostre e fiere in qualità di espositore-dimostratore per conto dell’Istituto
(es.mostre floricole, slow food, sperimentando, expo-scuola, ecc.)
- partecipazione a concorsi, gare, ecc. (es. gare di giudizio, gare sportive, gare della rete delle scuole
agrarie, ecc.)
- presenza a manifestazioni dell’Istituto come collaboratore (es. scuola aperta, porte aperte, Festa di
San Martino, servizi di hostess, ecc.)
- partecipazione a stage (es. stage di caseificazione, mungitura, ecc.)
- partecipazione al Progetto Alternanza Scuola-Lavoro.
Complessivamente i programmi disciplinari sono stati svolti secondo le indicazioni contenute nei Piani di
Lavoro; tuttavia, si è reso necessario per alcune discipline, in diversi momenti dell’anno scolastico, in
considerazione delle difficoltà incontrate da diversi studenti, riorganizzare i tempi programmati per
l’insegnamento di alcuni contenuti, al fine di conseguire una loro più proficua assimilizzazione ed un
recupero delle carenze emerse.
32
È da rilevare, inoltre, il rallentamento subito dalle attività didattiche nel secondo quadrimestre, a causa
della partecipazione degli alunni ad attività extracurriculari ed iniziative confluite negli ultimi mesi
dell’anno scolastico.
Il consiglio di Istituto ha deliberato l’articolazione dell’attività scolastica in due periodi:
- primo periodo (quadrimestre): dal 12/09/2013 al 25/01/2014
- secondo periodo (quadrimestre): dal 27/01/2014 al termine delle lezioni
L’attività di orientamento all’Esame di Stato, gestita da tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, ha
assolto allo scopo di fornire agli studenti una visione chiara dei meccanismi di attribuzione dei crediti
formativi, dello svolgimento delle prove scritte e orali, dei criteri di valutazione dell’Esame di Stato,
nonché delle variabile emozionali e relazionali che si attivano durante il suo svolgimento, così che gli
allievi possano avere elementi validi cui fare riferimento, sia in fase di preparazione che durante lo
svolgimento delle prove.
ARGOMENTO DI INIZIO COLLOQUIO
Gli studenti sono stati accompagnati anche nella scelta e nella stesura del lavoro finale (tesina o argomento
a scelta del candidato) da presentare in apertura del colloquio. Gli insegnanti hanno di volta in volta fornito
le indicazioni e i suggerimenti bibliografici e sitografici e dato la loro disponibilità alla revisione degli
argomenti trattati. La risposta degli studenti non è stata particolarmente positiva: alcuni, nonostante le
sollecitazioni dei docenti, non hanno presentato entro i termini individuati dal Consiglio di Classe alcuna
indicazione sul lavoro da presentare all’esame e, pertanto, svolgeranno il proprio lavoro senza alcuna
revisione da parte dei docenti.
33
Le tematiche, oggetto di approfondimento individuale, sono state liberamente scelte dagli alunni sia
all’interno degli argomenti studiati in quest’ultimo anno scolastico sia in altri ambiti culturali vicini ai loro
interessi.
Non si sono fornite indicazioni quantitative, sottolineando piuttosto la necessità di misurare l’ampiezza del
proprio lavoro in relazione alla quindicina di minuti dedicati abitualmente, nel contesto del colloquio
d’esame, all’esposizione della tesina, che resta, pur avendo una propria autonomia anche come testo scritto,
soprattutto il punto di partenza del colloquio stesso.
Il lavoro svolto potrà essere presentato in formato cartaceo e/o potrà essere esposto utilizzando un
supporto elettronico (power point ecc.).
Gli studenti sono stati informati sulle norme relative agli esami, sulle modalità di svolgimento, sulla
tipologia degli scritti, sul colloquio.
PIANO SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME
PRIMA PROVA (ITALIANO)
Oltre al tema tradizionale di carattere storico, letterario e di attualità, agli allievi sono state proposte quelle
prove scritte le cui tipologie di scrittura sono previste dalla riforma dell’Esame di Stato. Agli allievi è stato
chiesto di evidenziare il possesso delle necessarie conoscenze ed informazioni richieste dalla traccia o dal
documento, di saperle argomentare ed esporre con mezzi linguistici adeguati, nonché dimostrare adeguate
capacità autonome nell’organizzarle e rielaborarle.
In particolare, il 7 maggio, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni
delle sezioni B e C, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco
dell’intera mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne della simulazione è allegato al presente
Documento.
SECONDA PROVA (ECONOMIA AGRARIA)
Anche se il docente della materia ha sempre prestato la massima cura alla preparazione della Seconda
prova ha, comunque, ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di una simulazione ufficiale della
Seconda prova della durata di 5 ore.
La simulazione della seconda prova si è svolta il 6 maggio ed è stata concordata con i docenti delle sezioni
B e C tenendo conto degli obiettivi propri della disciplina, della specifica programmazione delle classi
coinvolte e delle prove ssegnate dal Ministero in passato, con particolare riferimento a quelle dgli ultimi
anni.
La tipologia scelta per la seconda prova scritta è stata quella del tema, come nei temi ministeriali degli
anni precedenti, in cui era richiesto lo svolgimento di un argomento seguendo una traccia data.
Il testo e la griglia di correzione e valutazione della prova vengono allegati al presente documento.
Le prove svolte sono a disposizione della Commissione presso la segreteria.
TERZA PROVA
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate 2 simulazioni della terza prova scritta:
34
 in data 28 febbraio 2014
Materie
coinvolte : Ecologia applicata, Inglese, Economia dei mercati, Matematica
 in data 29 aprile 2014
Materie coinvolte : Ecologia applicata, Matematica, Soria, Tecniche di produzione, trasformazione e
valorizzazione dei prodotti agricoli
Per gli allievi con programmazione differenziata, le prove sono state evidentemente adattate; nel caso delle
simulazioni di Terza Prova, anche gli abbinamenti delle discipline sono stati modificati.
Scheda informativa generale sulla programmazione della terza prova:
tipologia, criteri di valutazione, modalità di svolgimento
Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo, delle finalità dell’indirizzo di studi e degli obiettivi della
programmazione didattica, nonché della fisionomia della classe e dell’andamento didattico di quest’ anno
scolastico, nella consapevolezza che spetterà alla Commissione d’esame la scelta della tipologia con la
quale i candidati dovranno svolgere la terza prova, hanno proposto due simulazioni di Terza Prova,
scegliendo tra le tipologie indicate dal Decreto Ministeriale la tipolgia B. Questa tipologia sembra prestarsi
meglio a valutare le capacità raggiunte dagli allievi e a consentire loro di esprimere più agevolmente i
concetti.
Le prove proposte agli alunni sono state strutturate su tre quesiti relativi a 4 discipline L’estensione delle
risposte è stata stabilita, per tutte le materie, in massimo 8 righe. Il tempo concesso agli studenti per lo
svolgimento della prova è stato fissato in 3 ore ed è stato ritenuto adeguato, anche se qualche studente non
ha dato completezza a tutti i quesiti proposti per carenza di capacità organizzativa e/o inidonea
preparazione. I quesiti proposti hanno riguardato gli argomenti più significativi svolti nei mesi precedenti.
Si è ritenuto opportuno assegnare ad ogni disciplina lo stesso rilievo ai fini della valutazione della prova.
Nella valutazione delle prove gli insegnanti hanno seguito griglie di valutazione individuali, specifiche per
le discipline di matematica e inglese, ed hanno espresso la valutazione in quindicesimi.
Il Consiglio di classe, nella preparazione della simulazione della terza prova, ha cercato di coinvolgere le
materie più professionalizzanti, operando un’equa distribuzione delle materie tra commissari interni ed
esterni. Sono state escluse le discipline di Economia agraria e Italiano, in quanto già oggetto delle prime
due prove scritte.
Il punteggio complessivo (in quindicesimi) è stato calcolato come media aritmetica dei punteggi attribuiti
nelle singole discipline arrotondata all’intero più prossimo. Ogni insegnante coinvolto nella simulazione
ha, poi, convertito i voti in decimi e utilizzato le prove per la valutazione periodica nella propria disciplina.
Per entrambe le prove di simulazione agli studenti sono state comunicate le materie oggetto della prova
stessa.
In merito ai criterri valutativi, si è tenuta conto della pertinenza delle risposte, del livello di rielaborazione
critica, dell’eventuale apporto personale, della correttezza e delle proprietà espressive, della padronanza dei
linguaggi specifici.
Le griglie di correzione e valutazione delle prove vengono allegate al presente documento, le prove svolte
sono a disposizione presso la segreteria.
QUESITI PROPOSTI NELLA PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA
PROVA
35
ECOLOGIA APPLICATA
1) Dopo aver descritto l’apparato boccale degli afidi, indica i possibli danni che questi insetti possono
determinare sulla vegetazione
2) Descrivi le caratteristiche morfologiche e biologiche dei Coleotteri e indica alcuni insetti appartenenti a
questo ordine
3) Definisci un prodotto fitosanitario e specifica le sostanze che lo compongono
INGLESE
1) Grape phylloxera
2) Cap management in red wines
3) Differences between aging inn white wines and aging in red wines
MATEMATICA
1) Basandoti sul seguente grafico rispondi alle domande:
Dominio:
y>0 :
y<0 :
Intersezioni asse y:
2) Determina il segno della funzione f x
Intervalli di crescenza:
Intervalli di decrescenza:
Intersezioni asse x:
2x 1
x 2x 1
2
3) Calcola le ascisse degli eventuali punti di max o di min della seguente funzione:
x 2 2x 1
y
x2 4
ECONOMIA DEI MERCATI
1) Descrivi alcune caratteristiche del settore agricolo che determinano una minor efficienza rispetto a quello
industriale spiegandone i motivi
2) Come si forma il prezzo di un bene nel monopolio bilaterale?
3) Quali sono i vantaggi nei contratti di produzione?
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QUESITI PROPOSTI NELLA SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA
PROVA
TECNICHE DI PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI
AGRICOLI
1) Descrivi le fasi di sviluppo della bovina dallo stadio giovanile a quello adulto, indicando il nome dato ai
diversi stadi, le caratteristiche ponderali, l’epoca della maturità sessuale, l’epoca di prima inseminazione, la
gravidanza, la durata e l’andamento della lattazione, il significato e i motivi dell’asciutta
2) Descrivi le diverse fasi del processo di vinificazione e le correzioni da apportare in una partita di 100 q di
mosto, con grado 18% , al fine di ottenere un vino rosso di 12 % alcolici e disponendo di un mosto
concentrato al 75% di zucchero.
3) Realativamente all’anidride solforosa utilizzata in enologia, descrivi: i formulati con cui viene utilizzata; le 5
azioni positive che essa esplica nel mosto, l’epoca e la quantità media d’impiego nel mosto, i limiti massimi
consentiti nel vino.
STORIA
1) Quali analogie caratterizzano i totalitarismi del ‘900? Vi sono differenze?
2) Quale situazione storica caratterizzò l’Italia negli anni successivi al 1918?
3) Weimer: spiega cosa s’intende con questo termine facendo qualche riferimento anche all’arte come
strumento di critica sociale.
ECOLOGIA APPLICATA
1) Descrivi i sinomi, al progredire della malattia, delle prime infezioni peronosporiche sulle foglie di vite.
2) Quali sintomi segnalano la presenza di argidi sulla vegetazione della rosa?
3) Descrivi i sintomi, al progredire della malattia, della Ticchiolatura sulle foglie della rosa.
MATEMATICA
1) Basandoti sul seguente grafico rispondi alle domande:
Dominio:
y>0 :
y<0 :
asintoti verticali:
lim f x
x
Intervalli di crescenza:
Intervalli di decrescenza:
lim f x
x
asintoti orizzontali:
2
lim f x
x
1
37
2) Calcola i seguenti limiti:
a)
lim
x2
x
2x 3x 3
2x 4 x 2
3) Calcola la crescenza e decrescenza della seguente funzione:
y
4x 2 1
x 2 2x 1
SIMULAZIONE COLLOQUIO ESAME
Il giorno 14 aprile è stata organizzata una simulazione del colloquo d’esame, al fine di aiutare gli studenti a
condurre serenamente e positivamente la prova orale prevista dall’Esame di Stato: gli alunni, alla presenza
di alcuni docenti del Consiglio di Classe hanno esposto la propria relazione sull’esperienza di Alternanza
Scuola-Lavoro. I giudizi espressi dagli insegnanti hanno concorso alla valutazione del percorso di
Alternanza Scuola-Lavoro.
Si propone in allegato una griglia di valutazione del colloquio che corrisponde ai criteri normalmente
utilizzati nelle prove orali durante l'anno scolastico.
38
Numerose sono state le iniziative integrative al percorso scolastico proposte agli studenti nel corso
dell’anno scolastico. Tali iniziative, in un’ottica di concreto e continuo rapporto tra sapere e operare, tra
ambito cognitivo e mondo reale, hanno sempre promosso e consolidato opportunità di formazione
aggiuntive consentendo agli studenti di ampliare la loro preparazione culturale e professionale.
Con appuntamenti distribuiti durante l’intero anno scolastico, gli studenti hanno avuto l’opportunità di
partecipare a numerose iniziative, incontri, progetti e visite ad aziende del settore come approfondimento e
completamento di quanto incontrato e appreso nell’ambito delle lezioni curricolari, offrendo loro
l’occasione per affinare le loro competenze in prospettiva delle prove scritte degli esami di Stato e per
elaborare percorsi interdisciplinari più ricchi e completi da presentare al Colloquio. In particolare le
esperienze tecnico-pratiche pofessionalizzanti si sono realizzate attraverso gli specifici settori produttivi
dell’azienda agraria, delle serre e dell’allevamento avicolo presenti nell’Istituto e del vigneto presso
l’azienda “La Costigliola” di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (IDSC).
Nel corso del corrente anno scolastico 2013/2014, la classe 5a A ha partecipato alle seguenti attività:
ATTIVITÀ
DATA
Gara pomologica MEETING RETE DELLE SCUOLE
AGRARIE DEL TRIVENETO (1)
5 ottobre 2013
Operazione vendemmia presso l’azienda “La
Costigliola”
Partecipazione ad “Expo Scuola” - Fiera di Padova Viaggio d’istruzione a Barcellona
Visita alla Luxardo di Torreglia (PD)
11 ottobre 2013
Convegno “Verso l’agricoltura del 2020: biodiversità,
greening e sostenibilità”
Festa di San Martino
4 novembre 2013
XV Mostra mercato del giardinaggio“Ghetto in fiore”
6 ottobre 2013
PARTECIPANTI
6-9 novembre 2013
25-30 novembre 2013
24 ottobre 2013
11 novembre 2013
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“Scuola aperta” (2)
“Giorno della memoria” Visione documentario sull’
Olocausto: la fabbrica del male
Progetto di formazione AVEPA (3)
Attività di orientamento “Incontro con l’Università di
Padova” per la presentazione dell’offerta formativa
Progetto “Prevenzione andrologica” (4)
Visita caseificio di Gazzo Padovano (PD) e azienda
zootecnica
Attività di Educazione alla salute : “DOPING E USO
CORRETTO DEGLI INTEGRATORI”
Incontro con il Presidente Slow Food Internetional
Sig. Carlo Petrini
Incontro con il Presidente degli Agrotecnici Agr. Dott.
P. Rigato (5)
Porte Aperte (6)
15 dicembre 2013
26 gennaio 2014
27 gennaio 2014
6 febbraio 2014
13 marzo 2014
14 febbraio 2014
20 febbraio 2014
24 febbraio 2014
11 marzo 2014
1 aprile 2014
3 maggio 2014
11 maggio 2014
18 maggio 2014
Visita azienda zootecnica “Belluco”
(1) Gara di riconoscimento di 30 varietà di mele e pere commerciali e storiche e di 20 varietà tipiche del
Veneto
(2) 3 giornate di “Scuola aperta” durante le quali la scuola ha accolto genitori e studenti per illustrare le
caratteristiche dell’Istituto e dare la possibilità di visitare le strutture scolastiche e l’azienda didattica.
(3) Progetto AVEPA
- Pacchetto giovani - ore 9.00 - 12.00 - 6 febbraio 2014 - relatrice: Roberto Turetta
- Sistemi Gis e gestione del territorio - ore 09.00 - 13.00 - 13 marzo 2014 - relatori: Marianna Costa e
Giovanni Lusiani
(4) Il progetto si è sviluppato attraverso un incontro tra studenti, docenti e medici, durante il quale sono
stati presentati i fattori di rischio delle alterazioni del sistema riproduttivo e sessuale nei giovani.
(5) Incontro Orientativo in cui sono state fornite agli alunni indicazioni relative all’Albo Professionale degli
Agrotecnici e illustrate le competenze lavorative e gli sbocchi professionali dell’Agrotecnico.
(6) Eventi organizzati dall’Istituto durante i quali il Parco si apre alla cittadinanza.
40
La classe ha dimostrato, in tutte le occasioni sopra citate, di aver tratto proficuo giovamento ai fini della
formazione generale, sia come apertura a molteplici istanze culturali – anche provenienti dal confronto con
esperienze diverse da quelle tradizionali e con tematiche emergenti dal territorio – sia come migliore
organizzazione delle conoscenze acquisite sia, infine, come occasione di incremento dell’autostima e di
efficace rinforzo dell’identità.
IL PROGETTO
A seguito dell’applicazione della Riforma della scuola secondaria e, nello specifico, in ottemperanza
alle indicazioni fornite dall’art. 8 comma 3 del Regolamento per gli Istituti Professionali, la
programmazione didattica dell’Istituto prevede percorsi di Alternanza Scuola/Lavoro della durata
biennale di almeno 132 ore di attività. La riforma prevede, infatti, che nella progettazione dei percorsi
didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, ai fini orientativi e formativi,
le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage,tirocini e progetti di
Alternanza Scuola/Lavoro. L’Alternanza Scuola/ Lavoro sostituisce la Terza Area - tipica degli Istituti
Professionali – che per molti anni ha garantito lo sviluppo di competenze professionali, competenze
trasversali, esperienze e contatti con il mondo del lavoro per i ragazzi delle classi IV e V.
L’Alternanza Scuola/Lavoro, introdotta dall’art.4 della legge n.53 del 28/03/2003 e successivamente
disciplinata dal Dlgs n. 77 del 2005 e dai regolamenti attuativi della riforma degli Istituti Professionali,
si configura come una metodologia innovativa di apprendimento che offre agli studenti la possibilità di
fare scuola in situazione lavorativa, di “apprendere facendo”e di ampliare il processo e i luoghi di
apprendimento, coinvolgendo anche l’azienda che ospiterà gli alunni e le loro famiglie. In tal senso
l’esperienza diventa un sostegno alla motivazione allo studio e all’orientamento alle scelte future,
elementi fondamentali del successo scolastico. L’alternanza scuola-lavoro si configura, inoltre, come
una modalità didattica capace di far assumere agli studenti adolescenti una responsabilità adulta: entrare
in un’azienda e mettere in gioco le proprie capacità ed atteggiamenti nello svolgere una mansione
lavorativa.
I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in moduli di formazione in aula e in
periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative
(aziende private o statali) progettano e attuano sulla base delle convenzioni di cui all'articolo 3: i primi
sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali, i secondi si tengono in collaborazione con
41
l’azienda ed hanno l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali e di
comprendere le dinamiche relazionali all’interno di realtà produttive locali.
Anche gli alunni disabili partecipano alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro con progetti
personalizzati che vengono elaborati nell’ambito del piano educativo individualizzato, anche sulla base
di specifici accordi con la Provincia o con l’ASL di riferimento.
FINALITÀ DEL PROGETTO
La modalità di apprendimento in alternanza prevede di perseguire le seguenti finalità:
favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di
apprendimento individuali;
innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma
creare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa
(teoria/lavoro)
sviluppare la capacità di trasformare in teoria quanto appreso nell’esperienza lavorativa
(lavoro/teoria)
approfondire la conoscenza dei percorsi formativi attuati a scuola da parte dell’azienda
realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro
correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale ed economico del territorio
rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata anche alle
conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
In relazione con le finalità espresse, considerando che il progetto deve caratterizzarsi per una forte
valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un soggetto
orientato verso il futuro, gli obiettivi sono i seguenti:



rafforzare l’autostima attraverso un processo di arricchimento individuale
sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo
sviluppare un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse situazioni di apprendimento



promuovere il senso di responsabilità e di solidarietà nell’esperienza lavorativa
rafforzare il rispetto delle regole
favorire la motivazione allo studio e sviluppare i processi di apprendimento
42



sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare
squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo)
potenziare conoscenze, competenze e capacità mediante esperienze concrete spendibili nel mondo
del lavoro
migliorare la comunicazione verbale e non verbale potenziando la capacità di ascolto e di relazione
interpersonale
FASI E ARTICOLAZIONE FORMATIVA DEL
PROGETTO
Per la programmazione delle attività di Alternanza Scuola/Lavoro sono state tenute presenti,
prioritariamente, le indicazioni presenti nel Piano dell’Offerta Formativa, in funzione del rinnovo dei
profili formativi di uscita.
Le ore previste per l’area di professionalizzazione (ai sensi del D.P.R. 87/2010) sono state 132 ed hanno
costituito un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti frequentanti. Tutti gli studenti hanno
frequentato più del 70% del monte ore previsto.
Durante il suo svolgimento l’attività di formazione e di orientamento è stata seguita e monitorata da un
responsabile aziendale designato dalla struttura ospitante e dal prof. Emanuele Fasolato che, in veste di
responsabile didattico-organizzativo, ha seguito gli alunni durante tutto il periodo, mantenendo i contatti
con le aziende e le famiglie per assicurare la migliore riuscita dell’esperienza. I due referenti hanno
concordato il programma d’apprendimento, in modo tale da applicare le conoscenze acquisite nel
contesto scolastico in una realtà lavorativa reale, cercando di appianare le difficoltà d’adattamento ad
una realtà lavorativa nuova e di ridurre le incertezze fra la teoria e la pratica.
In sintesi le fasi della realizzazione del percorso :

ANNO SCOLASTICO 2012/2013
1^ FASE (comune a tutti gli alunni) - Percorso pre-stage (durata ore 20): periodo aprile-maggio 2013
Tenuto conto delle finalità dell’Istituto, mirate in modo particolare all’inserimento degli studenti nel
mondo del lavoro, sono stati attivati incontri con “esperti” per far conoscere la struttura aziendale, le
competenze richieste, i bisogni formativi dei lavoratori.
Il percorso ha previsto la frequenza pomeridiana di 2 corsi di formazione.
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Il primo, gestito da docenti esterni con particolari competenze nel settore, ha sviluppato tematiche
riguardanti il lavoro ed è stato organizzato in 4 moduli, ciascuno della durata di 2 ore, di seguito
riportati nei dettagli:
1° Modulo IL CURRICULUM VITAE E LA LETTERA DI PRESENTAZIONE
2° Modulo IL COLLOQUIO E IL MERCATO DEL LAVORO
3° Modulo LA CONTRATTUALISTICA SUL LAVORO
4° Modulo LA COMUNICAZIONE EFFICACE
Il secondo corso, gestito da un docente interno, prof. Alfredo Szathvary, ha sviluppato tematiche
relative alla Sicurezza sul Lavoro ed è stato organizzato in 6 moduli, ciascuno della durata di 2 ore.
Obiettivo del corso è stato quello di far acquisire all'allievo conoscenze e competenze necessarie per
lavorare in sicurezza, agevolando lo sviluppo di una mentalità basata sulla prevenzione, mirata a
limitare i danni. L'alunno dovrà, infatti, essere in grado di orientarsi all'interno della legislazione
antinfortunistica e di conoscere le misure preventive e protettive occorrenti per la salvaguardia della
sicurezza e dell'igiene nei luoghi di lavoro.
Gli studenti hanno seguito le lezioni in modo regolare e partecipato, con attenzione e interesse.
2^ FASE - Percorso in azienda (durata ore 104): periodo 12 giugno - 29 giugno 2013
Gli alunni sono stati inseriti in aziende del territorio e affiancati da un Tutor aziendale.
Particolare attenzione è stata posta, da parte dell'Istituto, nell’ individuazione delle aziende presso le
quali gli allievi hanno realizzato il percorso formativo di stage.
I ragazzi sono stati coinvolti già nella fase organizzativa con la ricerca e scelta delle aziende che sono
state spesso suggerite da loro stessi e/o dalle loro famiglie, in base al loro comune di residenza e/o in
base alle loro inclinazioni, interessi specifici, esperienze pregresse.
Di seguito sono indicate, per ogni alunno, le strutture ospitanti:
ALUNNO/A
ENTE - AZIENDA OSPITANTE
BELLIN MARIA ROZALIA
BELLUCO MARIA GIULIA
BORGATO
CRISTIAN
CALORE
NICOLO’
CALZAVARA SIMONE
DE LIBERALI DAVIDE
FANTON
ALESSANDRO
GIURIOLO
MARCO
GRIGOLETTO ILENIA
10.LAZZARO
LUCA
11.MARCHESAN MARCO
12.MIOTTO
LARA
13.MORO
LUCA
14.POLESE
SAMUELE
15.RIZZO
FEDERICO
MATTEO
16.ROSTELLATO MICHELE
17.SPORZON
VALENTINA
28.TRACANELLA GIORGIO
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ANNO SCOLASTICO 2013/2014
3^FASE (comune a tutti gli alunni) - Percorso post-stage svolto in aula: periodo marzo-aprile 2014.
In questa fase è stata prevista la frequenza pomeridiana di un corso della durata di 8 ore, durante il
quale il docente, Prof. Luciano Galliolo ha fornito agli alunni tutte le indicazioni utili alla stesura della
relazione sul percorso compiuto.
MODALITÀ DI ACCERTAMENTO E DI VALUTAZIONE
DEL GRADO DI ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE,
ABILITÀ E COMPETENZE:
L’intero percorso è stato oggetto di verifica e valutazione congiunta da parte dell’Istituzione scolastica e
dell’Azienda secondo i seguenti descrittori:
il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni;
il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del percorso
formativo);
lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive rispetto
alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda;
le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in ambiente
lavorativo;
l’autovalutazione dell’allievo.
Il processo di valutazione dell’intero percorso è così articolato:
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Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di lavoro dello studente, basata sul
monitoraggio continuo delle attività svolte dal singolo studente
Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di studio dello studente
Valutazione finale, di tipo sommativo, connessa alla prova finale svolta dallo studente.
L’esperienza svolta è stata sviluppata e formalizzata con una relazione scritta, consistente nella
rielaborazione dell’esperienza personale, che verrà presentata e discussa in sede d’esame: alcuni alunni
hanno scelto di iniziare il colloquio, esponendo la propria esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro.
Tutti gli studenti hanno mostrato interesse e impegno nello svolgimento delle attività proposte
dall’azienda, acquisendo una discreta esperienza lavorativa; essi hanno svolto gli incarichi assegnati
con diligenza, perizia e competenza, dimostrando di avere raggiunto un discreto grado di conoscenze e
una buona manualità, che hanno loro consentito di accrescere il proprio bagaglio culturale. I risultati
conseguiti da tutti gli studenti, rilevati sulla base delle conoscenze e competenze acquisite e valutate in
particolar modo dai docenti dell’area di indirizzo, nonché sulla base delle indicazioni di ciascun tutor
aziendale, evidenziano un buon livello di competenze non solo professionali, ma anche personali e
relazionali.
La valutazione più che positiva fatta dai Tutor Aziendali costituisce la conferma che questa esperienza
permette agli allievi di verificare le conoscenze acquisite e di approfondirne delle altre, di perfezionare
le abilità professionali, di migliorare la loro disponibilità nei rapporti con i colleghi e i referenti.
Il Tutor scolastico ha valutato l’intero percorso anche con visite in azienda, raccogliendo su apposita
modulistica tutte le osservazioni su comportamenti, processi operativi, dinamiche comunicative attuate
dagli studenti.
La ricaduta positiva del progetto è emersa a un triplice livello: dal controllo effettuato sull’attività degli
alunni durante lo stage, dai giudizi positivi espressi dalle aziende e/o enti ospitanti e, infine, dalle
relazioni prodotte dagli stessi studenti sull’esperienza vissuta.
Si ritiene pertanto che gran parte degli obiettivi previsti siano stati raggiunti con risultati che,
globalmente, si attestano su livelli più che discreti, in alcuni casi ottimi. Il Consiglio di classe, sulla
base dei dati raccolti e delle osservazioni dei Referenti Scolastici, in sede di scrutinio finale, ha
proceduto alla valutazione complessiva del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro ai fini didattici,
tramite le schede riassuntive fornite. Le valutazioni, espresse mediante un giudizio, andranno a fornire
un punteggio integrativo ai fini dell’attribuzione del credito formativo.
Gli atti, le schede di valutazione e le relazioni a supporto del progetto sono depositati presso la
segreteria dell’Istituto.
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