ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “ Duca degli Abruzzi ” Sez. professionale “S. Benedetto da Norcia” 35143 Padova - Via M.Merlin,1 - ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI (L. 425/97 – L. 1/07 – L. 146/07) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V sez. ACY 0 PARTE PRIMA - INFORMAZIONI GENERALI 1. Sommario 2. Foglio firme componenti Consiglio di Classe 3. Storia dell’Istituto 4. Identità dell’Istituto oggi 5. Risorse interne all’Istituto 6. Corsi attivati nell’Istituto 7. Elenco nominativo dei candidati 8. Continuità didattica nel biennio post-qualifica 9. Materie assegnate ai Commissari interni 10. Materie assegnate ai Commissari esterni 11. Commissari interni 12. Composizione del Consiglio di Classe a.s. 2013/2014 13. Quadro orario settimanale -Tipologia di prove pag. 1 pag.4 pag.5 pag.7 pag.9 pag.11 pag.14 pag.14 pag.14 pag.15 pag.16 pag.17 PARTE SECONDA - PRESENTAZIONE DELLA CLASSE – 1. Presentazione della classe dati anagrafici degli alunni ed eventuali ripetenze 2. Storia della classe variazioni relative alla composizione della classe nel quinquennio flusso degli studenti nel quinquennio prospetto dei crediti scolastici relativi al 3° e 4° anno risultati scrutinio finale classe 4a 3. Profilo della classe aspetti relazionali frequenza rispondenza al dialogo educativo pag.18 pag.20 pag.22 PARTE TERZA - ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO DI CLASSE 1. Obiettivi generali educativi e didattici trasversali 2. Strategie messe in atto per il loro conseguimento 3. Attività pluridisciplinari 4. Metodologie didattiche seguite 5. Valutazione e comunicazione esiti 6. Criteri e metodi di valutazione 7. Supporti utilizzati nell’attività didattica 8. Partecipazione delle famiglie al dialogo educativo 9. Attività di recupero 10. Criteri di attribuzione del credito scolastico e di valutazione dei crediti formativi 11. Svolgimento dei programmi 12. Suddivisione dell’anno scolastico pag.25 pag.27 pag.28 pag.28 pag.29 pag.29 pag.30 pag.30 pag.31 pag.32 pag.32 pag.33 1 13. Attività finalizzate all’Esame di Stato piano simulazione prove d’esame scheda informativa generale sulla programmazione della terza prova: tipologia, criteri di valutazione, modalità di svolgimento quesiti proposti nella simulazione della Terza prova simulazione colloquio pag.33 14. Attività integrative 15. Alternanza scuola-lavoro presentazione del Progetto finalità fasi ed articolazione formativa del progetto modalità di accertamento e di valutazione del grado di acquisizione delle conoscenze, abilità e capacità pag.39 pag.41 ELENCO DEGLI ALLEGATI ALL.N° 1 2 3 4 DESCRIZIONE Schede informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso e programmi svolti fino al 5/5 1.1 ITALIANO 1.2 STORIA 1.3 INGLESE 1.4 MATEMATICA 1.5 ECOLOGIA APPLICATA 1.6 TEC.DI PROD.TRASF.E VAL. 1.7 ECONOMIA AGRARIA 1.8 ECONOMIA DEI MERCATI AG. 1.9 DIRITTO E LEGISLAZIONE 1.10 EDUCAZIONE FISICA 1.11 RELIGIONE SIMULAZIONI PROVE D’ESAME SOMMINISTRATE IN CORSO D’ANNO 2.1 Testo simulazione prima prova scritta (Solo in formato cartaceo) 2.1 Testo simulazione prova scritta di Economia agraria 2.2 Griglia di correzione e valutazione prova scritta di Economia agraria 2.3 Griglie di correzione e valutazione prova scritta di Italiano 2.4 Griglia di correzione e valutazione Terza prova scritta di Matematica 2.5 Griglie di correzione e valutazione Terza prova scritta di Inglese 2.6 Griglie di correzione e valutazione Terza prova scritta di Ecologia applicata, Economia dei mercati, Storia, Tecniche di prod. Trasf. e val. dei prodotti agricoli VALUTAZIONE PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO RICHIESTA DI ASSISTENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI 2 DOCUMENTI A DISPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA RELAZIONI RELATIVE AGLI ALLIEVI CERTIFICATI DOCUMENTAZIONE ALUNNO DSA RELAZIONE ALUNNO AFFETTO DA DSA PROGRAMMAZIONE DIDATTICO-EDUCATIVA DEL CONSIGLIO DI CLASSE (INSERITA ALL’INTERNO DEL REGISTRO DEI VERBALI) SCHEDE DI VALUTAZIONE PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO RELAZIONI PERCORSO ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SIMULAZIONI PROVE SCRITTE ESAME DI STATO 3 Il Consiglio di Classe della 5aACY dell’Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “San Benedetto da Norcia” di Padova, nella seduta del 5 maggio 2014, formula e approva all'unanimità il presente Documento relativo all’azione educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso. Esso indica i contenuti, i metodi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti per l’anno scolastico 2013 – 2014, nonché gli altri elementi ritenuti significativi dal Consiglio di Classe ai fini dello svolgimento degli esami. Come previsto dalla normativa per gli Istituti Professionali, il presente documento reca inoltre indicazioni sul profilo e sulle caratteristiche dell’attività svolta di Alternanza Scuola-Lavoro e sugli obiettivi raggiunti. MATERIA Italiano Storia Inglese Matematica e informatica Educazione fisica Religione Ecologia applicata Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr. Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr. Economia agraria Economia agraria Economia dei mercati Diritto e legislazione DOCENTE FIRMA Nadia FORTUNATI Nadia FORTUNATI Eddy OSSO Barbara SOMMAVILLA Paola GUARISE Beniamino CAODURO Maddalena BACCHINI Luciano GALLIOLO Emanuele FASOLATO Alvise DESTRO Gabriele BALDAN Barbara ROSINA Marco BATTISTA (supplente della docente titolare prof.ssa Emanuela Fornasari) Sostegno Sergio CELLI IL DOCENTE COORDINATORE DI CLASSE (Prof.ssa Maddalena Bacchini) IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Prof.ssa Anna Bottaro) 4 L’Istituto di Istruzione Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (già IPSAA – Istituto Professionale di Stato per l’Agricoltura e l’Ambiente) “San Benedetto da Norcia”di Padova, è stato istituito con DPR n°739 del 28.01.1953. Si tratta del primo Istituto italiano di questo genere riconosciuto e venne intitolato a San Benedetto da Norcia in omaggio al grande santo fondatore dell’ordine monastico che, prima di ogni altro, ebbe meriti nella bonifica e nella coltivazione della terra. In origine l’Istituto nacque con corsi biennali per formare delle maestranze qualificate nei settori tradizionali della realtà agricola limitrofa e della provincia. Dai primi anni ’70 al Biennio iniziale (Qualifica di Esperto Floricoltore e Giardiniere, Meccanico Operatore Agricolo, Esperto Agricolo, Esperto in Avicoltura e Avifauna) si è aggiunto il triennio finale di Agrotecnico (diploma di maturità), frequentato da quasi tutti i qualificati. L’introduzione del triennio per il completamento degli studi fino al diploma di maturità (Legge 27 ottobre 1969 n°754) ha permesso di qualificare ulteriormente tecnici e operatori chiamati a operare in contesti aziendali ed extra-aziendali sempre più complessi e competitivi per i progressi delle tecnologie e per l’introduzione delle politiche comunitarie. Il conseguimento del diploma di maturità professionale, inoltre, consentiva l’iscrizione a tutti i corsi di laurea. Dall’anno scolastico 1993/94 venne adottata la riforma della scuola professionale denominata “Progetto ‘92” con l’eliminazione della precedente qualifica e l’introduzione di una qualifica triennale di “Operatore agroambientale” e di un diploma di maturità quinquennale di “Agrotecnico”. Con l’attivazione del Progetto, l’Istituto si è rivolto anche al settore ambientale e il corso di studi è stato modificato, oltre che nell’impianto strutturale, anche nei contenuti disciplinari e nel diverso peso che sono venute ad assumere le materie dell’area comune rispetto all’area di indirizzo: furono abolite alcune materie obsolete, quali Stenografia e Dattilografia sostituite da Laboratorio Trattamento Testi, rinforzando le materie dell’area di base, con materie nuove quali Scienze della Terra e Diritto. Vennero istituite per le classi prime, seconde e terze, 4 ore di Area di Approfondimento, in aggiunta alle 36 ore curricolari. Furono, inoltre, attivati i Corsi di Terza Area, che si svolgevano durante gli ultimi due anni, parallelamente alle lezioni che seguivano i programmi ministeriali e che prevedevano lezioni teoriche e stage per complessive 600 ore annue. Questi corsi permettevano agli studenti di acquisire conoscenze specifiche, anche grazie al contributo prezioso di esperti esterni. Gli allievi svolgevano 240 ore di tirocinio pratico durante il periodo di sospensione delle lezioni in modo da accostarsi realisticamente al mondo del lavoro, per comprendere meglio quali fossero le proprie potenzialità e per scegliere consapevolmente la strada da seguire una volta terminato il corso di studio. L’Istituto, per molti anni, ha avuto varie sedi coordinate tra cui Piove di Sacco, Bagnoli di Sopra, Montagnana, Conselve, che in seguito sono state aggregate ad altri Istituti o chiuse per mancanza di iscritti. Dal 1° settembre 1999, in ottemperanza al DPR n° 233/98 sul dimensionamento delle Istituzioni scolastiche, l’Istituto ha perso la propria autonomia ed è stato unito all’Istituto di Istruzione Superiore “Duca degli Abruzzi”. É divenuto quindi Sezione associata, dando origine all'Istituto d'Istruzione Superiore di Istruzione Agraria “ Duca degli Abruzzi”, che ha conservato i due indirizzi specifici e che con esso condivide l’amministrazione e la dirigenza, nonché gli orientamenti di carattere generale, quali il calendario scolastico, la distribuzione delle risorse, le opportunità per gli studenti, i servizi. Si sono così venute a fondere le due realtà formative più antiche e radicate del territorio nel settore agroambientale. 5 Dall’anno scolastico 2010/2011, l’Istituto ha adeguato i piani di studi in base al “Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti Professionali ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del DL 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133”ed ha assunto la denominazione di Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo rurale. L’Istituto, con la consapevolezza di essere depositario di una tradizione pluridecennale, è oggi orientato a formare diplomati con una sufficiente preparazione di base e un adeguato bagaglio di conoscenze e competenze nei settori dell’agricoltura con maggiori margini di sviluppo e redditività economica e occupazionale (settore orto-florovivaistico e dei servizi del “verde”). L’Istituto deve, quindi, assicurare un buon equilibrio fra acquisizione di conoscenze e di competenze metodologiche, deve cioè sviluppare conoscenze tecniche che garantiscano a tutti di identificarsi nel modo migliore possibile con un mestiere o un’occupazione, sviluppando altresì competenze di tipo relazionale come la capacità di cooperare, di lavorare in gruppo. I progetti di stage aziendali che la scuola offre, così come i progetti sperimentali dell'alternanza tra scuola e mondo del lavoro, costituiscono un ponte tra scuola, società e mondo del lavoro. Questi progetti, oltre ad aiutare gli studenti nella formazione e nell'acquisizione di un valido profilo professionale, offrono l'opportunità di sperimentare un modo “diverso” di fare scuola, come già avviene nelle attività di laboratorio, che così grande importanza occupano nella didattica dell’Istituto. Ciò crea un rapporto sinergico e costruttivo con il territorio, interfaccia irrinunciabile del Progetto formativo e istruttivo di una scuola che vede nel sistema formativo integrato lo sfondo da cui e con cui progettare l’impianto curricolare dei propri corsi di studi. 6 Un significativo numero di studenti che si iscrivono all’Istituto provengono dal settore agricolo e individuano qui il necessario percorso verso quello che sarà il loro futuro lavoro. Alcuni sono figli di imprenditori agricoli professionisti, altri dispongono di terreni che concorrono a coltivare; ciò conferisce loro sicuramente delle buone esperienze pratiche, ma contemporaneamente sottrae tempo allo studio. Parecchi sono semplicemente giovani che manifestano interesse per le materie scientifiche e, in particolare, per le scienze naturali, la botanica e la zoologia, per l’allevamento e la cura degli animali o per la coltivazione di piante e fiori, giovani che dimostrano sensibilità verso le problematiche dell’ambiente, che si sentono maggiormente portati a un approccio di tipo tecnico-operativo piuttosto che teorico. Non mancano, infine, studenti che si iscrivono al nostro Istituto perché cercano un concreto avviamento al lavoro; da ciò deriva, per molti di loro, l’aspettativa di apprendimenti limitati e concreti e la scarsa disponibilità ad un fattivo impegno nello studio; le soggettive demotivazioni possono essere espressione di fattori personali o di condizionamenti di natura socio-culturale ed economica o, ancora, della modesta preparazione conseguita al termine della scuola media. Molti studenti optano, a conclusione del corso di studi, per un inserimento nel mondo del lavoro presso le proprie aziende, alcuni trovano impiego in qualità di tecnici nelle associazioni di categoria o presso ditte di produzione-assistenza e commercializzazione di prodotti agricoli, consorzi e cooperative agricole, o ancora nel settore della manutenzione del verde, prima come dipendenti e poi in proprio. Un certo numero di allievi trova occupazione anche nel settore terziario, alcuni, infine, intraprendono studi universitari o corsi di specializzazione post-diploma. É doveroso precisare in questa sede che per parecchi studenti che si iscrivono all’Istituto il percorso scolastico precedente non si è svolto in modo regolare e soddisfacente: molti provengono da altri Istituti dove hanno sperimentato insuccessi scolastici. Una percentuale molto elevata di allievi inoltre ha superato l’esame di terza media con una valutazione Sufficiente. Si tratta, quindi, di una popolazione che bisogna motivare allo studio e all’approfondimento teorico, mettendo in atto tutta la strumentazione metodologica fatta di attenzione alla persona, al precedente vissuto scolastico, alle aspettative, con una sottolineatura sull’importanza del fare come strumento del conoscere e del sapere. È più che mai necessario soffermarsi sull’analisi dei bisogni degli alunni, da cui dovranno scaturire i percorsi formativi e le scelte metodologiche e didattiche. Essi si qualificano da un lato come interventi di recupero delle carenze culturali e delle difficoltà di ordine pratico e motivazionale, dall’altro come interventi di stimolo all’autoapprendimento e di strutturazione di percorsi costruiti in funzione delle caratteristiche e delle aspirazione dei soggetti. Si tratta quindi di operare una mediazione tra l’eterogeneità dei bisogni, delle situazioni, delle attese e la rigidità del sistema scuola (standard didattici, certificazioni, norme, risorse). L’Istituto è frequentato da quasi 400 allievi, provenienti da un esteso bacino di utenza. Diversi alunni sono pendolari e risiedono in comuni anche molto lontani: a tal proposito non si possono non considerare le difficoltà derivanti da un’insufficiente disponibilità e da un’organizzazione poco funzionale dei trasporti extraurbani. Tali problemi rendono particolarmente impegnativa la partecipazione alla vita scolastica e, in particolare, a quelle attività che per ragioni progettuali si svolgono in ore pomeridiane. Anche in ragione di ciò l’Istituto offre la possibilità di iscriversi al proprio Convitto maschile, che accoglie gli studenti fuori sede, con mensa e possibilità di assistenza allo studio anche solo pomeridiana (semiconvitto). 7 Va sottolineato, infine, che il nostro Istituto vanta una lunga tradizione di accoglienza degli studenti diversamente abili che richiedono interventi specializzati; per essi è previsto un ampio ventaglio di opportunità formative con strategie e contenuti disciplinari adeguati a favorirne l’integrazione e l’autonomia personale. 8 1.L’AZIENDA AGRARIA Il più importante laboratorio dell’Istituto è l’Azienda Agraria ad indirizzo orto florovivaistico, che consente agli alunni di svolgere molteplici attività tecnico-pratiche. All’interno dell’azienda gli allievi: vengono a contatto con le principali produzioni di settore praticano le diverse metodiche propagative e applicano le tecniche di coltivazione e di difesa fitopatologia funzionale alle diverse specie. 2.IL PARCO DIDATTICO Si tratta di un grande laboratorio a cielo aperto di circa 25.000 mq, costituito da una raccolta di circa 200 specie e/o varietà di alberi di interesse ornamentale, suddivise per aree geografiche di origine: il Continente americano e asiatico, l’Area mediterranea e l’Europa. In un contesto così vasto e ricco tutto è possibile: dal rilievo botanico al riconoscimento delle piante, dalla manutenzione alla progettazione e realizzazione di giardini. Il Parco, di cui gode ora l’Istituto, è stato realizzato grazie al fatto che nel 1994 il San Benedetto ha vinto il 1° premio di 250 milioni di lire al concorso indetto dalla Banca Commerciale Italiana. 3.FABBRICATI SCOLASTICI I fabbricati scolastici e aziendali sono stati costruiti a partire dal 1952. Si tratta di una quindicina di fabbricati distribuiti all’interno di un’area di 150.000 mq per una superficie complessiva di 7.000 mq, destinati all’attività didattica tradizionale con aule e laboratori, l’azienda agraria per le relative esercitazioni didattiche, il convitto. a) Il laboratorio di Ecologia È dotato di nuovi microscopi ottici, di stereomicroscopi, di strumentazione per l’analisi delle acque e dei terreni e di impianti video per mostrare in anteprima gli esperimenti da realizzare. Numerosi computer e una “centralina meteo” dotata di strumentazione GIS consentono, grazie ad antenne, di scaricare i dati meteo e di elaborare previsioni climatiche. b) Il laboratorio di Micropropagazione Il laboratorio di micropropagazione svolge la propria attività nell’ambito delle tecniche di produzione vegetale. L’attività è volta principalmente alla produzione in vitro di specie florovivaistiche, scelte fra le più diffuse in ambito regionale. È in grado di fornire allo studente un ampio panorama della possibilità produttiva offerta da questa innovativa tecnica moltiplicativa. L’approccio dello studente all’attività 9 di laboratorio è prevalentemente operativo; egli, infatti, impara ad utilizzare una strumentazione complessa e si trova nelle condizioni di applicare e verificare le proprie conoscenze chimiche e botaniche. Il ciclo produttivo del laboratorio, a cui fanno riferimento le esercitazioni, è rappresentato dalla produzione di nuove piante partendo non più da talea, ma da gemme o microtalee di piante donatrici e prevede la preparazione di substrati chimici idonei, nonché l’uso di cappe a flusso laminare per le operazioni di espianto, messa a coltura e successiva rigenerazione dei nutrienti. c) Il laboratorio “serretta” Una piccola serretta, nella zona orto, è stata ristrutturata e destinata a laboratorio di esercitazione per gli aspetti legati all’allevamento, riproduzione, osservazione di piante di interesse didattico-produttivo. d) Il laboratorio di Avicoltura e Avifauna Il laboratorio è nato nel 1976 come supporto per le attività pratiche del corso biennale di qualifica professionale di Esperto in Avicoltura e Avifauna. In seguito alla riforma prevista dal Progetto ’92 ha mantenuto la funzione di struttura integrante delle attività pratiche svolte dagli studenti dell’Istituto, che qui hanno modo di avvicinarsi ai cicli produttivi dell’avicoltura e alle semplici tecniche di allevamento. e) Il laboratorio di Meccanica agraria e il deposito macchine agricole Questo laboratorio ha trovato un naturale e necessario coinvolgimento nel mondo specialistico (rispetto all’agricoltura tradizionale) dell’ortoflorovivaismo e del giardinaggio. Non si può pensare all’esperto floricoltore e giardiniere che non sia in grado di gestire e garantire almeno la manutenzione ordinaria dei mezzi tecnico-meccanici di cui dispone. Gli addetti (insegnanti e tecnici) che operano nell’officina sono in grado di provvedere, su una superficie attrezzata di 500 mq., alla manutenzione ordinaria e straordinaria di macchine e strutture, trasferendo agli studenti non solo conoscenze, ma anche competenze e abilità operative. f) Il laboratorio di Informatica Comprende circa una ventina di postazioni e programmi specifici per le varie materie, è utilizzato non solo dai docenti di matematica e fisica per l’insegnamento dei fondamenti dell’informatica, ma anche da tutti i docenti di materie tecnico-pratiche come strumento didattico integrativo della didattica curricolare. 4.IL BOSCO PLANIZIALE Si tratta della ricostruzione di un bosco simile a quello che occupava l’intera Pianura Padana fino a qualche millennio fa di cui sono rimaste solo poche aree. Comprende 1500 alberi e arbusti di 35 specie diverse. Sono maggiormente rappresentati, come nei nostri boschi originari: la quercia, il carpino, il frassino, l’acero campestre, l’ontano. 10 Con la riforma degli ordinamenti scolastici del secondo ciclo (Legge n. 133/2008) è stata attuata la revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico degli Istituti Tecnici (Atto n. 133) e degli Istituti Professionali (Atto n. 134). Dal 1° settembre 2010 sono entrati in vigore, per le classi prime, i nuovi ordinamenti per il riordino degli Istituti Professionali D.P.R. 15.03.2010, n. 87 e per il riordino degli Istituti Tecnici (D.P.R. 15.03.2010, n. 88) e il previgente ordinamento Settore “Agroambientale”, indirizzo “Agrotecnico” è confluito nel Settore Servizi, indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale” opzione “Valorizzazione prodotti agricoli”. I percorsi, che si riferiscono a risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze al fine di facilitare la mobilità sul territorio UE, si articolano in un primo biennio, finalizzato all’assolvimento dell’obbligo di istruzione, in un secondo biennio e in un quinto anno. Per il corrente anno scolastico le novità (profili, quadro orario ecc.) riguardano le classi prime, seconde, terze e quarte, mentre il percorso rimane sostanzialmente invariato per le classi quinte, pur con la riduzione oraria prevista, con un orario complessivo annuale delle lezioni di 1056 ore, corrispondenti a 32 ore settimanali. PROGETTO IeFP Con l’attuazione della Riforma del 2010 è stata eliminata dal piano di studi la possibilità di conseguire la qualifica professionale. Grazie al PROGETTO IeFP (Istruzione e Formazione Professionale) 2013/2014, per tutti gli alunni iscritti all’Istituto, tramite accordi con la Regione e la Provincia, vi è ancora l’opportunità di accedere alla qualifica sopra citata. Frequentando un percorso triennale di Istruzione e Formazione Professionale è, infatti, prevista per gli studenti la possibilità di conseguire una qualifica professionale regionale. Nel corrente anno scolastico l’Istituto è stato accreditato per il rilascio della Qualifica regionale di Operatore agricolo indirizzo: coltivazioni arboree, erbacee e ortofloricole. La qualifica permette di assolvere l’obbligo di istruzione e l’obbligo di formazione e di accedere al mercato del lavoro. In caso di opzione per la prosecuzione del percorso, si prevede il completamento del corso di studi con il conseguimento del diploma di istruzione secondaria superiore rilasciato dall’Istituto al termine di cinque anni. OFFERTA FORMATIVA PROPOSTA AGLI ALUNNI ISCRITTI ENTRO L’ANNO SCOLASTICO 2009-2010 Per gli alunni che hanno seguito il percorso curriculare stabilito dal vecchio ordinamento , l’offerta formativa dell’Istituto ha proposto l’acquisizione di due titoli di studio: 1) Operatore agro ambientale (titolo acquisito alla fine del terzo anno superando il relativo Esame di Qualifica); 2) Agrotecnico 1) OPERATORE AGROAMBIENTALE 11 PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE DELL’OPERATORE AGROAMBIENTALE È un addetto esperto del settore primario in grado di intervenire autonomamente nei processi produttivi; possiede le conoscenze fondamentali sulle esigenze delle coltivazioni orticole, floricole, frutticole, vivaistiche e degli allevamenti zootecnici. Sa eseguire correttamente le normali pratiche aziendali, in particolare orto florovivaistiche, con l’uso di attrezzature anche complesse e automatizzate. Sa gestire la contabilità dei lavori, sa provvedere alla manutenzione delle attrezzature meccaniche, sa usare utensili di officina. Lo studente che consegue la qualifica può entrare nel mondo del lavoro e partecipare a concorsi presso Enti, aziende private o statali. Materie di studio (1a 2a 3a classe) per il conseguimento della qualifica di“OPERATORE AGROAMBIENTALE” CLASSE 1a CLASSE 2a CLASSE 3a n.° ore n.° ore n.° ore Italiano Storia Lingua straniera (inglese) Diritto ed economia 5 2 3 2 5 2 3 2 3 2 2 Matematica e informatica Scienze della terra e biologia 4 3 4 3 3 Educazione fisica Religione Principi di agricoltura e tecniche delle produzioni 2 1 5 2 1 3 2 1 Principi di chimica e pedologia 5 3 MATERIE Contabilità agraria S i t r a t t a d i 3 Elementi di disegno professionale 2 Ecologia agraria e tutela dell’ambiente 3 Fisica e laboratorio 2 2 Approfondimento* Genio rurale 4 4 5 4 4 3 o r e Economia dell’azienda agraria 3 Tecnologie chimico agrarie e ambientali 5 Tecniche delle produzioni 4 Esercitazioni di ecologia applicata 3 s e t t i m Stage presso aziende o enti esterni Totale ore 40 40 40 anali, impiegate in modo flessibile, sia per interventi didattici personalizzati, sia per approfondire argomenti richiesti dagli alunni, sia per attività pratiche aziendali. 2) AGROTECNICO (titolo acquisito al superamento dell’esame di Stato, alla fine del quinto anno) 12 PROFILO PROFESSIONALE MINISTERIALE DELL’AGROTECNICO L’Agrotecnico è in grado di intraprendere gestioni aziendali, di fornire assistenza tecnica, economica e tributaria alle aziende, agli organismi cooperativi e associazioni di produttori, conosce i mercati nazionali e internazionali, sa interpretare le tendenze di mercato e indirizzare le scelte aziendali, conosce le tecniche di produzione, di trasformazione, conservazione e commercializzazione dei diversi prodotti agrari, nel pieno rispetto dei vincoli legati alla tutela ambientale. Materie di studio del biennio terminale (4a e 5a classe) per il conseguimento del diploma di di“AGROTECNICO” MATERIE 1.Italiano 2.Storia 3.Inglese 4.Matematica e informatica 5.Educazione fisica 6.Religione 7.Ecologia applicata 8.Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr. 9.Economia agraria 10.Economia mercati agricoli 11.Diritto e legislazione 12.Contabilità e Tecnica amministrativa Totale ore settimanali CLASSE 4a CLASSE 5a n.° ore n.° ore 4 2 3 3 2 1 3 4 2 4 2 3 3 2 1 3 4 3 2 3 3 3 30 maturità 30 IL DIPLOMA DI AGROTECNICO : ; attesta il requisito delle capacità professionali al fine del rilascio della qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale che consente all’impresa di poter usufruire di moltissimi finanziamenti, aiuti e riduzioni fiscali; ndente sia nel settore privato che nel pubblico impiego, con buone opportunità di impiego nei seguenti ambiti: agricoltura, industrie agrarie, allevamento, ecologia,ambiente e territorio. Nel biennio post-qualifica all’area delle discipline comuni e a quelle dell’indirizzo, si affianca l’area di professionalizzazione, ridefinita dalla Riforma “Alternanza Scuola-Lavoro”. L’area professionalizzante è gestita in collaborazione con agenzie formative esterne, con la presenza di personale interno ed esterno esperto del settore che garantisce l’avvicinamento alla cultura del lavoro, favorita anche da un periodo obbligatorio di stage presso aziende del settore. ELENCO NOMINATIVO DEI CANDIDATI 13 N° COGNOME 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 NOME BELLIN MARIA ROZALIA BELLUCO MARIA GIULIA BORGATO CRISTIAN CALORE NICOLO’ CALZAVARA SIMONE DE LIBERALI DAVIDE FANTON ALESSANDRO GIURIOLO MARCO GRIGOLETTO ILENIA LAZZARO LUCA MARCHESAN MARCO MIOTTO LARA MORO LUCA POLESE SAMUELE RIZZO FEDERICO MATTEO ROSTELLATO MICHELE SCUTTARI MATTEO SPORZON VALENTINA TRACANELLA GIORGIO CONTINUITÀ DIDATTICA NEL BIENNIO POST-QUALIFICA Nel corso del biennio terminale, il gruppo classe ha beneficiato di una sostanziale continuità didattica, eccezion fatta per l’insegnamento di Diritto e legislazione per il quale, si sono alternati diversi docenti, per gli insegnamenti di Matematica e di Economia agraria ( già insegnante della classe di Contabilità in agraria in 2aA e di Principi di agricoltura in 2aD). MATERIE ASSEGNATE AI COMMISSARI INTERNI Il Consiglio di Classe, nella seduta del 12 febbraio 2014, ha effettuato la scelta delle materie interne dell’Esame di Stato cercando di predisporre un’equa distribuzione delle materie tra commissari interni ed esterni. Gli elementi che hanno determinato tale scelta sono: l’importante ruolo che la materia Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli riveste nella formazione professionale dello studente le indicazioni ministeriali relative all’inserimento della lingua straniera tra le materie d’esame Come riportato a verbale, nella medesima riunione sono state individuate le discipline e nominati i seguenti commissari interni: 14 COMMISSARI INTERNI MATERIA COMMISSARIO INTERNO Economia agraria Destro Alvise Inglese OSSO Eddy Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli Galliolo Luciano MATERIE ASSEGNATE AI COMMISSARI ESTERNI Italiano, Ecologia applicata, Matematica 15 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE a.s. 2013/2014 MATERIA/E INSEGNATA/E 1. Italiano 2. Storia 3. Inglese 4. Matematica e informatica 5. Educazione fisica 6. Religione 7. Ecologia applicata 8. Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti 9. Economia agraria 10. Economia mercati agricoli 11. Diritto e legislazione 12. Sostegno agr. DOCENTE Fortunati Nadia Fortunati Nadia Osso Eddy Sommavilla Barbara Guarise Paola Caoduro Beniamino Bacchini Maddalena Galliolo Luciano Destro Alvise Rosina Barbara Battista Marco (2) Celli Sergio DOCENTE (1) Fasolato Emanuele (1) Le discipline di Economia agraria e Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli prevedono alcune ore in compresenza tra docente teorico e tecnico-pratico per lo svolgimento di attività di laboratorio o azienda. (2) Dalla fine del mese di dicembre il prof. Battista Marco ha sostituito la docente titolare prof.ssa Fornasari Emanuela RAPPRESENTANTI DEGLI STUDENTI Miotto Lara Calore Nicolò RAPPRESENTANTI DEI GENITORI Calore Renato ---------------------------------------------- 16 QUADRO ORARIO SETTIMANALE - TIPOLOGIA DI PROVE MATERIA D’INSEGNAMENTO 1.Italiano 2.Storia 3.Inglese 4.Matematica e informatica 5.Educazione fisica 6.Religione 7.Ecologia applicata 8.Tec.di prod.trasf e val.dei prodotti agr. 9.Economia agraria 10.Economia mercati agricoli 11.Diritto e legislazione 12.Sostegno Totale ore settimanali Ore settimanali 4 2 3 3 2 1 3 4 3 2 3 Ore in compresenza 2 3 Valutazioni al termine del 1° quadrimestre S-O O S-O S-O P O O S-O-P S-O O O 5 17 La classe 5a ACY all’inizio del corrente anno scolastico risultava costituita da 20 allievi, 15 maschi e 5 femmine, tutti iscritti per la prima volta all’ultimo anno di corso, ad eccezione di un alunno, proveniente dall’Istituto agrario di Piove di Sacco, non ammesso lo scorso anno a sostenere l’Esame di Stato. Alla fine del mese di ottobre un alunno con disabilità ha interrotto la frequenza scolastica, successivamente, nel mese di gennaio, anche l’alunno inseritosi nel gruppo classe quest’anno non ha più frequentato le lezioni, per cui il numero attuale degli alunni è di 18. Solo 12 degli alunni che si presentano alla prova finale d’esame, hanno condiviso lo stesso percorso didattico-educativo dalla classe prima. Percorso che si è avviato con qualche difficoltà: la scarsa motivazione allo studio e le scelte errate al momento dell’iscrizione al nuovo ordine di scuola, sono state le cause dei frequenti abbandoni e delle numerose ripetenze. La risposta al dialogo educativo da parte degli alunni è stata varia nel corso degli anni. Nel triennio, in particolare in 1a e 2a, la necessità di migliorare l’impostazione del metodo di studio, di superare le diffuse incertezze nell’esposizione orale e scritta e, in generale, nelle abilità trasversali, ha creato qualche momento di difficoltà e messo in luce una condizione – variamente motivabile – di disorientamento. La classe è andata con il tempo consolidandosi e, non senza qualche fatica, ha raggiunto la sua unità e identità di gruppo. Rimangono al suo interno distinguibili le diverse personalità: sono riconoscibili atteggiamenti (caratteri) più competitivi e altri più introversi, alcuni impulsivi, talvolta quasi infantili. Tutti gli alunni hanno conseguito la qualifica professionale di Operatore agricolo presso il nostro Istituto, tranne un alunno diversamente abile iscritto alla classe quarta e proveniente da altro Istituto. Di essi 3 risiedono nel comune di Padova, altri si spostano da comuni più lontani e quotidianamente affrontano un viaggio, in qualche caso anche abbastanza lungo, per raggiungere la sede scolastica. Alcuni studenti hanno usufruito di permessi permanenti di entrata posticipata e/o di uscita anticipata. Nel gruppo classe sono inseriti due alunni che si avvalgono del supporto del docente di Sostegno: nell’intero iter scolastico hanno svolto Piani didattici personalizzati e diversificati, non riconducili ai programmi ministeriali e parteciperanno regolarmente agli Esami di Stato (O.M. 26/07) svolgendo prove differenziate, omogenee al percorso svolto, finalizzate all’attestazione delle competenze e delle abilità conseguite (art. 13 del D.P.R. n°323/1998). Nella classe è presente uno studente con diagnosi DSA per il quale sono state messe in atto le opportune strategie di supporto. 18 DATI ANAGRAFICI DEGLI ALUNNI ED EVENTUALI RIPETENZE: (Omissis) COGNOME NOME Data di nascita Eventuale ripetenza 19 VARIAZIONI RELATIVE ALLA COMPOSIZIONE DELLA CLASSE NEL QUINQUENNIO La tabella seguente consente di rilevare il flusso degli studenti iscritti all’attuale classe quinta (a.s. 2013/2014) a partire dalla situazione degli iscritti in prima (a.s. 2009/2010). Classe Iscritti alla classe Iscritti provenienti dalla classe precedente I 17 II 13 3 III 15 13 IV 13 1 Iscritti provenienti da altra sezione dell’Istituto Iscritti provenienti da altro Istituto Promossi Promossi con sospensione di giudizio Non promossi 7 7 (a) 3 8 6 (b) 2 9 1 2 15 2 10 5 . V 19 1 (a) 1 alunno si trasferisce alla sez. Tecnica (b) 1 alunno non si presenta agli esami di recupero Come si evince dalla tabella i cambiamenti più radicali nella composizione del gruppo classe sono avvenuti nel passaggio dalla classe terza alla classe quarta con l’inserimento di 7 alunni (5 provenienti da altra sezione in seguito allo smembramento in più parti dalla classe 3^D, 1 proveniente da altro Istituto e 1 ripetente) che, inevitabilmente, ha richiesto la costruzione di nuovi equilibri relazionali. All’inizio del corrente anno scolastico la situazione in ingresso della classe, con riferimento ai risultati dello scrutinio dell’anno scolastico precedente, comprendeva alcuni alunni per i quali era stato sospeso il giudizio nello scrutinio di fine anno a causa delle insufficienze in alcune discipline. A conclusione del recupero estivo, analizzando i risultati delle prove di verifica, il Consiglio ha ritenuto di ammettere alla classe successiva gli allievi per i quali era stato sospeso il giudizio finale, anche se in qualcuno di loro permanevano ancora delle carenze. Per questo motivo, durante il primo periodo dell’anno scolastico l’attività didattica di molti docenti è stata finalizzata alla ripetizione e all’approfondimento degli argomenti essenziali del programma pregresso. 20 RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE 4a ACY (promossi 19/19): MATERIA ITALIANO STORIA LINGUA INGLESE MATEMATICA ECOLOGIA APPLICATA TEC. DI PROD. TRASF. E VAL. CONTAB. E TECN. AMM.VA ECONOMIA AGRARIA DIRITTO E LEGISLAZIONE EDUCAZIONE FISICA alunni promossi con 6/10 Alunni promossi con 7/10 Alunni promossi con ≥8/10 14 14 9 8 13 13 3 3 3 3 4 2 1 2 1 4 11 5 3 13 8 4 9 2 2 3 10 6 Alunni aiutati 2 3 Alunni promossi con sospensione di giudizio 2 2 6 6 1 PROSPETTO DEI CREDITI SCOLASTICI RELATIVI AL 3° E 4° ANNO (Omissis) CREDITO SCOLASTICO ACQUISITO COGNOME NOME Classe 3a Classe 4a 21 Dal confronto dei giudizi espressi dai docenti della classe, è stata elaborata la seguente sintesi ,che si spera sia utile a conoscere, comprendere e valutare il gruppo degli esaminandi. ASPETTI RELAZIONALI Il gruppo classe, al termine del quinquennio, ha raggiunto un accettabile grado di affiatamento nelle relazioni tra compagni, anche se qualche alunno ne è rimasto slegato. Quasi tutti gli allievi hanno maturato atteggiamenti improntati alla correttezza e al rispetto reciproco, pur nella diversità delle opinioni personali. Il comportamento, sia durante le lezioni sia durante le attività extracurriculari, ha evidenziato un sostanziale autocontrollo rispetto alle norme di convivenza e alle opinioni altrui, anche se il comportamento un po’ infantile di qualcuno è stato occasione di distrazione per i compagni. Il rapporto con i docenti, pur rispettoso e formalmente educato, non sempre si è tradotto in fattiva collaborazione: atteggiamenti polemici che si sono evidenziati in quest’ultimo anno scolastico hanno talvolta influito sul clima di stima reciproca. FREQUENZA La frequenza alle lezioni in generale è stata abbastanza regolare, mentre per alcuni alunni si lamenta discontinuità nella presenza e ricorsi eccessivi a ritardi, spesso, motivati e giustificati con la lontananza e la scarsa affidabilità dei mezzi di trasporto. Altri hanno poi accumulato un certo numero di assenze, inficiando in parte la qualità della loro preparazione e dimostrando di non aver del tutto maturato la giusta consapevolezza rispetto all’impegno che li attende a conclusione del loro ciclo di studi. Si registra il caso di due studenti, Calzavara Simone e Sporzon Valentina, che nella prima parte dell’anno scolastico, anche per motivi di salute, hanno fatto registrare un numero di assenze più elevato. Il Consiglio di classe, allo scopo di limitare l’eccessiva frammentazione del lavoro didattico, unanimemente e in pieno accordo, ha sollecitato continuamente i ragazzi a una maggiore puntualità e frequenza nel rispetto delle regole della vita scolastica e dei diritti di tutti i membri che compongono la comunità-classe. RISPONDENZA AL DIALOGO EDUCATIVO La qualità dell’attenzione è stata eterogenea: a fronte di alcuni studenti più motivati, dotati di migliori capacità di concentrazione, altri hanno avuto un’attenzione più discontinua che ha, probabilmente, limitato un adeguato approfondimento delle proposte didattiche. Solo raramente gli alunni hanno animato il dibattito in classe con interventi, richieste di approfondimenti e chiarimenti; ciò ha reso, a volte, faticoso e poco costruttivo il dialogo educativo: è mancata, infatti, una partecipazione attiva e personale che avrebbe aperto a un dialogo interno più ricco sia sul piano culturale che formativo. 22 L’impegno nello studio non sempre è stato assiduo e scrupoloso per tutti e, pertanto, in molte occasioni è stato necessario intervenire con strategie didattiche mirate per indurre i discenti ad una maggiore serietà nello studio. Sono mancati cioè, per alcuni allievi, una riflessione e un ripensamento personali che, unitamente ad alcune lacune pregresse, mai pienamente colmate, hanno rallentato i ritmi di apprendimento e reso meno efficace la capacità di esporre e rielaborare le tematiche trattate. La conoscenza dei diversi argomenti è stata assimilata parzialmente e non in modo omogeneo per tutte le tematiche affrontate a causa delle difficoltà incontrate nel raggiungere una visione organica degli argomenti trattati. È mancata, talvolta, una sufficiente spinta motivazionale e la capacità di riconoscere valore allo studio, soprattutto se astratto. Le difficoltà incontrate dagli alunni sono anche dovute a carenze nel metodo di studio, spesso mnemonico e raramente teso a costruire conoscenze durature.Il modo di procedere poco critico nell’analisi e lento nel cogliere gli aspetti più importanti e nel collegarli per organizzare delle sintesi articolate, ha reso più gravoso per la maggior parte della classe l’impegno scolastico soprattutto in quest’ultimo anno. Gli studenti, infatti, memorizzando i contenuti in modo farraginoso e frettoloso, sono portati a semplificare gli stessi, palesando così notevoli incertezze nel tessere una personale rielaborazione critica. Non è stato completamente interiorizzato il concetto di studio costante e distribuito nel tempo e ciò ha prodotto risultati non sempre corrispondenti alle reali capacità degli allievi. L’applicazione nei compiti assegnati per casa (studio ed esercizi) non è sempre stata adeguata; tuttavia, essa è venuta progressivamente migliorando negli ultimi mesi per alcune materie. A volte la capacità organizzativa nella gestione degli impegni è risultata inaeguata tanto che dovendo preparare alcune verifiche ravvicinate hanno preferito operare una scelta, decidendo di studiare solo alcune delle discipline in questione, sperando in una possibilità successiva di recupero delle altre verifiche che fossero risultate eventualmente insufficienti. Lo studio pomeridiano delle discipline non è stato concreto, costante e approfondito, ma condotto con criteri schematici e settoriali e si è verificato, per lo più in occasione delle periodiche verifiche, dando luogo a conoscenze che, anche quando presenti, sono risultate non collegate e in qualche caso non comprese. Non sempre sono stati rispettati i tempi di consegna di elaborati e svolgimento di esercizi di approfondimento e/o recupero assegnati. Anche i momenti di verifica orale e di correzione delle verifiche scritte non sono sempre stati vissuti da tutti gli studenti come occasione per ripasso e chiarimenti. In alcuni casi il fattore ‘rassegnazione’ ha giocato un ruolo di disturbo, in quanto ha impedito in certi momenti agli studenti di valutare obiettivamente e serenamente il grado di relativa difficoltà delle richieste e le risorse possedute in termini di capacità e tempo a disposizione. Più volte, infatti, lo scoraggiamento ha prevalso sulla consapevolezza della necessità assoluta di impegno e sacrificio; un’espressione ricorrente è stata “non ce la posso fare!”. Ad aumentare le difficoltà di apprendimento vi sono, inoltre, alcune situazioni di fragilità caratteriali che erano già emerse negli anni precedenti e, con sforzo, erano state via via affrontate e in parte superate. Alcuni alunni hanno evidenziato capacità più consolidate, potenzialmente utili anche al lavoro comune, ma si sono mostrati poco aperti e poco propositivi verso i compagni, pur mostrandosi curati, assidui ed esigenti con se stessi Risulta invece poco approfondita, e talora frammentaria, la preparazione degli altri alunni i cui risultati, insufficienti o vicini alla sufficienza, sono da imputare alla scarsa motivazione o ad uno studio poco preciso e puntuale, intensificato solo in occasione delle verifiche, nonché alla scarsa autonomia nell’organizzazione del lavoro individuale. Per questo gruppo, numericamente circoscritto, permangono una modesta capacità rielaborativa e una certa fragilità sul piano del ragionamento logico, difficoltà nell’espressione linguisticoverbale (in particolare nella competenza lessicale), incerta o debole in alcuni, adeguatamente sviluppata in altri. Ci sono studenti che ancora faticano ad interiorizzare gli apprendimenti in modo problematico e si servono di uno stile di 23 apprendimento che fa leva su una ricezione statica e poco rielaborativa dei contenuti. Rispetto alla capacità di intessere collegamenti tra differenti discipline, stabilendo confronti e trasferendo contenuti, metodi e strumenti di comprensione e analisi, si riscontra la difficoltà di qualche allievo a muoversi autonomamente; per contro, altri hanno raggiunto un maggior livello di sicurezza. L’attivazione di percorsi non propriamente intesi di tradizionale didattica, ma alternativi nell’offerta e nella somministrazione, hanno sicuramente costituito dei momenti di più attenta partecipazione, probabilmente perché non strettamente connessi ad un lavoro di metabolizzazione domestica attraverso un’attività di studio, costante e puntuale. In particolare, si sono dimostrati molto utili a valorizzare e stimolare le potenzialità umane gli incontri con esperti, gli stage formativi, i progetti e le iniziative ai quali la classe si è accostata con motivazione, interesse e senso di responsabilità: in tali contesti, infatti, sono emersi e sono stati valorizzati peculiari attitudini e talenti non sempre esprimibili nello svolgimento delle attività curricolari. A riscontro di ciò, anche le segnalazioni dei responsabili delle associazioni e delle aziende ospitanti, che hanno sempre apprezzato l’atteggiamento, educato e responsabile, oltre che costruttivo, con il quale gli studenti hanno vissuto l’esperienza. Da segnalare, inoltre, la predisposizione all’attività pratica di molti allievi che si sono resi disponibili al servizio di alcuni eventi scolastici ed extra-scolastici dimostrando di sentire l’appartenenza alla scuola e aiutando concretamente a farla conoscere. In ambito professionale, chiamati ad operare in contesti pratici ed applicativi, gli alunni sono riusciti ad esprimere un grado di professionalità, per la maggior parte, di qualità elevata, per altri, comunque, soddisfacente. La classe, inoltre, è sempre stata un valido punto di riferimento allorché la scuola ha organizzato eventi in cui era indispensabile non solo l’attività di accoglienza ma anche quella di preparazione di un ambiente idoneo alla manifestazione. In queste occasioni, alcuni alunni hanno dato prova di disponibilità, anche nei giorni festivi, di creatività e autonomia. Gli studenti hanno seguito regolarmente i progetti educativi proposti nel triennio e alle attività degli Organi Collegiali; la partecipazione dei rappresentanti studenteschi è stata rispettosa dei ruoli e collaborativa. PROFITTO Allo stato attuale, nelle discipline che richiedono un approccio prevalentemente teorico, quali Italiano, Inglese e Storia, si registra una situazione di profitto decisamente al di sotto delle aspettative, soprattutto nella capacità di restituire conoscenze organizzate, rielaborate e critiche nonché estese all’intero ambito delle tematiche affrontate. Decisamente migliori sono i risultati ottenuti nelle discipline professionalizzanti, forse perché tali discipline vedono gli alunni più coinvolti in una formazione più vicina alla loro futura occupazione o alla scelta di un possibile futuro indirizzo universitario. Sicuramente nella progressione didattica e nei risultati raggiunti hanno svolto un ruolo importante i modesti livelli di partenza di gran parte della classe, che si è presentata all’inizio del primo anno di corso con forti debolezze. Va comunque osservato che, se alcuni studenti hanno conservato incertezze e/o lacune nella preparazione complessiva, altri , pur nella diversificazione dei risultati raggiuti, sono riusciti a superare, almeno in parte, le iniziali difficoltà. Per un’analisi più dettagliata delle carenze e delle positività nelle singole discipline si rimanda alle allegate schede informative. 24 Il Consiglio di Classe,tenuto conto delle valenze formative delle singole materie, dei contenuti disciplinari, dei prerequisiti socio-affettivi e cognitivi degli alunni, in coerenza con le abilità previste dal profilo professionale dell’indirizzo del corso di studio, ha individuato ed opportunamente perseguito, durante l’intero percorso formativo, i seguenti obiettivi: OBIETTIVI EDUCATIVI-AFFETTIVI Consolidare atteggiamenti e comportamenti adeguati al rispetto dell’ambiente e delle attività scolastiche Consolidare e promuovere stili di vita rispettosi delle diversità e delle differenze etniche, linguistiche e culturali Stimolare maggiori disponibilità e sensibilità nelle relazioni interpersonali tra gli studenti facilitando i momenti di ascolto reciproco e confronto interno alla classe Partecipare attivamente e responsabilmente alla vita della classe e della scuola con atteggiamenti di collaborazione nei confronti della comunità in cui si opera Favorire un coinvolgimento più attivo durante le lezioni sollecitando domande e interventi, aprendo a proposte ed iniziative individuali e di gruppo Favorire e consolidare l’acquisizione di un metodo di studio autonomo e responsabile Favorire il gusto dell’indagine, dell’apprendimento consapevole e della ricerca culturale Acquisire consapevolezza delle proprie attitudini e abilità, ma anche delle proprie difficoltà per individuare con l’aiuto dei docenti le strategie che ne consentono il superamento Essere in grado di compiere scelte autonome e responsabili nell’organizzazione e pianificazione dell’attività di studio Partecipare al lavoro organizzato assumendo ruoli diversi e costruttivi all’interno del proprio gruppo, accettando ed esercitando il coordinamento Per quanto riguarda gli obiettivi comportamentali, si può affermare che essi sono stati raggiunti in modo soddisfacente per alcuni aspetti, parzialmente per altri. Infatti, si sono consolidate le relazioni tra allievi e tra allievi e docenti, cosicché si può dire che l’attività didattica si è svolta in modo sostanzialmente sereno, nel rispetto costante e concreto della diversità dei ruoli e delle opinioni. Il livello di responsabilità appare, però, ancora eterogeneo: mentre alcuni studenti si sono distinti per consapevolezza e regolarità nell’adempimento degli obblighi scolastici, un gruppo, seppur limitato, pur dimostrando rispetto delle regole scolastiche, non è stato sempre puntuale nel portar a termine gli impegni assunti e/o assegnati. Solo una parte della classe mostra autonomia nello studio e, comunque, molti alunni 25 necessitano di una guida per affrontare tematiche nuove e proporre soluzioni a problematiche diverse da quelle analizzate in classe. OBIETTIVI DIDATTICI COGNITIVI-OPERATIVI Di seguito sono indicati gli obiettivi riconosciuti come trasversali dal Consiglio di Classe: Saper tradurre in capacità operative le conoscenze teoriche disciplinari Saper adoperare i linguaggi specifici di ogni disciplina Promuovere e consolidare un metodo di studio impontato più alla logica, alla trasversalità e alla rielaborazione che all’apprendimento mnemonico, mettendo in relazione i nuovi contenuti, sia tra le diverse discipline, sia con il proprio bagaglio culturale Affinare le abilità di appoggio quali prendere appunti, schematizzare, riassumere, sottolineare Sviluppare modalità di apprendimento e approfondimento automo nella scelta e nell’uso di materiali e di strumenti di studio Esercitare e potenziare l’espressione verbale, orale e scritta, perseguendo una maggiore precisione ed efficacia linguistica Saper analizzare un testo, un documento, osservare un’esperienza scientifica per cogliere analogie, differenze e per individuare rapporti di causa ed effetto; Saper produrre testi orali e scritti con adeguata chiarezza logica e con linguaggio specifico; Pervenire ad una più matura e personale articolazione del pensiero in termini di analisi e riflessione critica Progettare, definire e attuare un percorso di ricerca, esercitando le capacità di reperimento, selezione e rielaborazione dei materiali coinvolti e facendo un uso consapevole e corretto delle fonti bibliografiche e sitografiche Sviluppare interesse alle tematiche di attualità attraverso la lettura di quotidiani o periodici, al fine di affinare le capacità di comprensione critica e autonoma e per conseguire una maturazione civica e sociale Rafforzare la valutazione critica del proprio lavoro Saper organizzare e pianificare i tempi di lavoro personale in modo responsabile e produttivo sia in classe,sia a casa In riferimento agli obiettivi sopra esplicitati, permangono difficoltà nell’espressione linguistico-verbale e nella competenza lessicale nelle produzioni scritte, deboli nella maggior parte dei casi, difficoltà espositive si evidenziano anche in sede di colloquio e, pertanto, alcuni alunni hanno bisogno di essere guidati e incoraggiati nell’esposizione dei contenuti. Si coglie, inoltre, in qualcuno una certa fragilità sul piano del ragionamento logico-astratto, riconducibile ad un differente sviluppo delle capacità di analisi, rielaborazione personale, argomentazione e sintesi, a fronte di maggior consapevolezza e sicurezza sul piano pratico-operativo. Rispetto alla capacità di operare collegamenti tra differenti discipline, stabilendo confronti e trasferendo metodi e strumenti di lettura, comprensione e interpretazione da una disciplina all’altra, si riscontrano difficoltà di qualcuno a muoversi autonomamente. 26 Per quanto riguarda gli obiettivi specifici raggiunti nelle singole discipline, si rimanda alle relazioni di ciascun docente. STRATEGIE MESSE CONSEGUIMENTO IN ATTO PER IL LORO Di seguito sono indicate le strategie messe in atto dal Consiglio di Classe per il conseguimento degli obiettivi sopraindicati: Presentare agli allievi le finalità, gli obiettivi delle unità di apprendimento insegnando gli strumenti da adottare e le tecniche operative da seguire Motivare i criteri di valutazione per una maggiore trasparenza del voto Produrre un insegnamento atto a superare le difficoltà degli allievi, attuando una didattica finalizzata ai bisogni dell’alunno, al sostegno, a forme di recupero Utilizzare la valutazione come momento formativo, sia come registrazione del percorso compiuto sia come stimolo ad una corretta autovalutazione dello studente stesso Stimolare una partecipazione più attiva degli alunni meno estroversi e pù insicuri e, nello stesso tempo, di responsabilizzare quelli meno motivati, adottando le strategie ritenute più opportune in relazione alle singole personalità Accompagnare a problematiche concrete la presentazione degli argomenti Proporre situazioni nuove e suscettibili di discussione in classe Partire da interessi e motivazioni degli alunni Richiedere modalità comunicative adeguate agli scopi, alle funzioni e ai destinatari Controllare la puntualità della frequenza scolastica degli alunni Accertare l’impegno domestico Sviluppare le capacità progettuali dell’allievo Lavorare in situazioni in cui si richiede di operare scelte stimolando le capacità decisionali Dotare gli studenti di strumenti critici, che permettano loro di analizzare e comprendere la realtà che li circonda per acquisire gli opportuni orientamenti nel proseguire gli studi ed immettersi nella società come lavoratori professionalmente preparati e come cittadini consapevoli dei propri diritti e doveri Far rispettare le norme di comportamento Accogliere ogni richiesta di chiarimenti da parte della classe e dei singoli fornendo indicazioni e consigli personalizzati Perfezionare la capacità di saper organizzare e presentare il lavoro svolto, rispettando le consegne e i tempi stabiliti Orientare gli studenti nelle loro prossime scelte professionali o universitarie, sostenendo il loro percorso di ricerca e conoscenza di sé da cui dovrebbe muovere qualsiasi decisione personale, di studio, di lavoro e di vita Avvicinare gli alunni al mondo del lavoro per scoprire le strategie di mercato e sviluppare idee imprenditoriali Promuovere la partecipazione della classe a iniziative di particolare interesse educativo e culturale, disciplinare e pluridisciplinare coerenti e funzionali agli obiettivi programmati 27 Non sono state previste specifiche attività pluridisciplinari nel corso dell’anno scolastico , tuttavia sia le visite d’istruzione sia gli stage sono da considerarsi momenti di forte collaborazione interdisciplinare in quanto attuati attraverso la collaborazione di diversi insegnanti e con l’apporto di elementi delle diverse materie. La situazione di partenza degli alunni ha costituito il punto di riferimento costante per il processo formativo. Il percorso didattico, infatti, è sempre stato finalizzato al coinvolgimento degli allievi in modo da potenziare e consolidare le loro attitudini, conoscenze e capacità. Si è cercato di stimolare una partecipazione più attiva degli alunni meno estroversi e più insicuri e, nello stesso tempo, di responsabilizzare quelli più demotivati, adottando le strategie ritenute più opportune in relazione alle singole personalità. I docenti hanno messo a disposizione degli alunni le proprie competenze professionali per andare incontro alle loro esigenze formative e didattiche, ricorrendo a lezioni di approfondimento o a ulteriori spiegazioni di argomenti già trattati, semplificando temi particolarmente complessi, sapendo calibrare spiegazioni e verifiche periodiche, modulando l’impegno di studio richiesto nell’ambito di ciascuna disciplina in modo compatibile con le esigenze delle altre. Varie sono state, dunque, le metodologie didattiche impiegate allo scopo di ottimizzare il processo di trasmissione dei contenuti disciplinari specifici. Sul piano didattico, in relazione agli argomenti affrontati, i docenti hanno generalmente fatto ricorso alla lezione frontale, intesa come stimolo alla discussione, alla ricerca e alla riflessione personale, sollecitando la costante partecipazione degli alunni. Nel complesso il lavoro è stato svolto su basi didattiche e metodologiche tese ad evidenziare gli aspetti pratici e funzionali delle discipline, per renderle quanto più possibile aderenti alle situazioni concrete in cui il discente vive e alle finalità formative dell’Istituto. Per la produzione scritta sono state svolte apposite lezioni con indicazioni metodologiche, inoltre la consegna degli elaborati in classe è stata occasione di riflessione sulle correzioni e di suggerimenti per eventuali approfondimenti. I contenuti sono stati proposti in modo accessibile e comprensibile a tutti, selezionati in modo da essere graduali, significativi per la formazione dell’alunno, alla portata delle possibilità effettive di ciascuno, resi interessanti e capaci di dare stimoli e di motivare anche i più restii all’apprendimento. 28 Sul piano dell’acquisizione delle competenze, specialmente quelle tecnico-professionalizzanti (qualifica e post-qualifica), ampio spazio è stato dato alla laboratorialità e alla sua ricaduta operativa e integrata sul Territorio Si rinvia alle relazioni finali dei docenti delle diverse discipline . I genitori sono stati informati dell’andamento scolastico dei propri figli dai singoli insegnanti nei ricevimenti settimanali, nei due colloqui collettivi quadrimestrali (dicembre 2013 e aprile 2014) e tramite diretta visione delle valutazioni sul registro elettronico. Era inoltre compito degli alunni comunicare alle famiglie le valutazioni e il giudizio di ogni singola prova tramite libretto personale. Gli allievi sono stati messi al corrente della programmazione del Consiglio di Classe, degli obiettivi delle varie discipline, dei metodi e criteri di valutazione delle varie discipline. La fase di valutazione è stata pressoché continua al fine di rendere gli alunni consapevoli dei risultati raggiunti e di stimolarli a maggiore impegno e applicazione. La valutazione si è inserita nel rapporto educativo non come giudizio a posteriori, ma come un processo in evoluzione che è scaturito dal confronto tra la situazione iniziale e quella finale e che, mediante un controllo sistematico, ha evidenziato l’efficacia degli interventi. Essa ha mirato all’accertamento della crescita formativa e culturale degli alunni per verificare il livello di conseguimento degli obiettivi prefissati, ha considerato, in particolare, la situazione di partenza di ciascun allievo e i miglioramenti conseguiti sia nell’area comportamentale che cognitiva. I criteri adottati per la valutazione sia orale che scritta sono stati definiti ed esplicitati con chiarezza e trasparenza e non hanno di norma riguardato solo gli apprendimenti oggettivi, ma anche i progressi rilevati nel percorso formativo dei singoli. Si è ritenuto di assegnare una valutazione sufficiente agli alunni in grado di conoscere e comprendere i contenuti essenziali della disciplina, sapendoli distinguere e organizzare in modo elementare ma corretto e utilizzando un linguaggio adeguato benché semplice e lineare. Sono stati rispettati i seguenti protocolli minimi per l’uniformità delle valutazioni: Riconsegnare entro tempi ragionevoli gli elaborati corretti Controllare puntualmente gli standard generali (risposta della classe) Rendere nota la valutazione, motivandola e suggerendo come, eventualmente, recuperare Rispettare le griglie di valutazione concordate Proporre il voto di condotta secondo i criteri approvati dal Collegio dei Docenti e contenuti nel POF I docenti hanno scelto prove di verifica diversificate , sulla base della loro programmazione, ma si sono effettuate in ogni caso le diverse tipologie previste dalle prove d‟esame. La costante verifica dell’attività didattica svolta. 29 Ciascun alunno è stato guidato a riflettere sui risultati conseguiti e ad autovalutarsi, al fine di acquisire consapevolezza delle proprie attitudini o delle eventuali carenze e partecipare in modo sempre più proficuo alle attività scolastiche. Nelle relazioni individuali, in allegato, sono esplicitati i criteri e gli strumenti della misurazione e della valutazione adottati da ciascun docente per la formulazione dei giudizi e/o dei voti, oltre alle tipologie delle prove utilizzate. Fonte principale e punto di riferimento costante nello studio di tutte le discipline è stato il libro di testo che ha garantito il necessario raccordo dei contenuti affrontati in classe e ha rappresentato un utile e rassicurante strumento, ma è apparso decisamente importante favorire l’approfondimento delle conoscenze attraverso la consultazione di altre fonti, purché rispondenti all’organizzazione dei contenuti e all’efficacia della trattazione. Inoltre si è fatto ricorso a sussidi multimediali e ad altro materiale bibliografico per integrare la conoscenza dei nuclei tematici di maggiore interesse o per rispondere alla curiosità degli allievi più motivati. Nel corso dell’anno scolastico gli allievi hanno frequentato il laboratorio di informatica per ricerche ed approfondimenti, il laboratorio audiovisivi per visione di filmati, anche in lingua straniera, su temi di attualità e di film, seguiti da commento e discussione. Altri strumenti didattici sono stati: materiale multimediale, articoli di riviste e quotidiani. Fino ad ora si sono tenute 4 sedute del Consiglio di Classe, di cui 3 allargate alle componenti alunni e genitori. Al di là di queste occasioni ufficiali, comunque, il processo educativo programmato è stato costantemente monitorato grazie al dialogo costante tra i vari docenti, che di volta in volta hanno deciso strategie condivise di intervento, fornendo indicazioni mirate agli studenti sulle modalità più efficaci per affrontare lo studio delle varie discipline: è stato così conseguito l’obiettivo da un lato di agevolare i recuperi di cui si è già detto e dall’altro di consolidare le competenze degli studenti relativamente alle prove poi previste dall’Esame di Stato. Il Consiglio di Classe, nella seduta del 24 Marzo 2014, dopo aver esaminato la situazione didatticodisciplinare di ogni studente, ha ritenuto di segnalare i casi di profitto più problematico alle rispettive famiglie con lettera. 30 La maggior parte delle famiglie ha partecipato poco alla vita scolastica; solo alcune sono state presenti agli incontri programmati e hanno fornito valide informazioni che hanno permesso ai docenti di capire alcune situazioni personali, familiari e sociali degli alunni. Una parte delle famiglie, in presenza della maggiore età dei figli, si è, purtroppo, sentita autorizzata a diradare quasi del tutto la propria partecipazione agli incontri scolastici collettivi e individuali. In ogni caso le famiglie sono state informate sull’andamento didattico e disciplinare, sul profitto e sull’iter formativo dei loro figli. Le attività di recupero sono state svolte per tutte le materie durante l’intero anno scolastico, in ogni momento in cui se ne è ravvisata la necessità didattica. A questo proposito si è fatto ricorso ad una serie di strategie specifiche che si sono concretizzate in: lavori di gruppo, utilizzo di altro materiale didattico, ripetizioni di argomenti con diverse modalità, lezione partecipata, approfondimenti di argomenti importanti, ricorso al tutoring, azioni di feedback, uso di testi alternativi, gruppi di studi, consolidamento di concetti base, esercizi individualizzati, graduali per livelli, test scritti, domande di autoverifica, discussioni, studio guidato, esercitazioni scritte, schemi, mappe, quadri riassuntivi, interazioni verbali e ripetizioni frequenti. Al termine degli scrutini di primo trimestre sono stati organizzati i necessari interventi didattico-educativi di sostegno per gli studenti che in sede di scrutinio avevano presentato insufficienze in una o più discipline, al fine di un tempestivo recupero delle carenze rilevate. La Scuola ha tempestivamente comunicato alle famiglie, per iscritto, le decisioni assunte dal Consiglio di classe e, contestualmente, i tempi degli interventi didattici di recupero, le modalità e le date delle relative verifiche. Il recupero è stato svolto per lo più come studio individuale. Entro il 15 marzo, così come deliberato dal Collegio dei Docenti, sono state effettuate prove di verifica volte ad accertare il recupero delle carenze riscontrate i cui esiti sono stati comunicati al Consiglio di Classe e alle famiglie. ALUNNI Italiano Storia Inglese Tecniche di prod.trasf. e val. prod. agricoli Ecologia applicata Economia agraria Economia dei mercati 31 Di seguito è riportata una tabella in cui è indicato, per ciascun studente, l’esito delle prove di recupero: (Omissis) Per l’attribuzione del credito scolastico ci si atterrà alle norme previste e ai criteri elaborati dal Collegio Docenti, considerando meritevoli di credito ad esempio: il profitto (secondo le disposizioni vigenti per il calcolo del punteggio in base alla media dei voti conseguiti), la frequenza scolastica, la partecipazione alle attività e al dialogo educativo, il recupero delle insufficienze. Per l’attribuzione del credito formativo saranno considerate le attività di Istituto svolte con esiti significativi, la partecipazione a corsi e possesso di titoli di studio che attestino competenze aggiuntive e/o complementari al corso di studi, le esperienze di lavoro o assimilabili, le esperienze culturali significative. In particolare, le esperienze che possono dar luogo a crediti formativi sono: - partecipazione a mostre e fiere in qualità di espositore-dimostratore per conto dell’Istituto (es.mostre floricole, slow food, sperimentando, expo-scuola, ecc.) - partecipazione a concorsi, gare, ecc. (es. gare di giudizio, gare sportive, gare della rete delle scuole agrarie, ecc.) - presenza a manifestazioni dell’Istituto come collaboratore (es. scuola aperta, porte aperte, Festa di San Martino, servizi di hostess, ecc.) - partecipazione a stage (es. stage di caseificazione, mungitura, ecc.) - partecipazione al Progetto Alternanza Scuola-Lavoro. Complessivamente i programmi disciplinari sono stati svolti secondo le indicazioni contenute nei Piani di Lavoro; tuttavia, si è reso necessario per alcune discipline, in diversi momenti dell’anno scolastico, in considerazione delle difficoltà incontrate da diversi studenti, riorganizzare i tempi programmati per l’insegnamento di alcuni contenuti, al fine di conseguire una loro più proficua assimilizzazione ed un recupero delle carenze emerse. 32 È da rilevare, inoltre, il rallentamento subito dalle attività didattiche nel secondo quadrimestre, a causa della partecipazione degli alunni ad attività extracurriculari ed iniziative confluite negli ultimi mesi dell’anno scolastico. Il consiglio di Istituto ha deliberato l’articolazione dell’attività scolastica in due periodi: - primo periodo (quadrimestre): dal 12/09/2013 al 25/01/2014 - secondo periodo (quadrimestre): dal 27/01/2014 al termine delle lezioni L’attività di orientamento all’Esame di Stato, gestita da tutti gli insegnanti del Consiglio di Classe, ha assolto allo scopo di fornire agli studenti una visione chiara dei meccanismi di attribuzione dei crediti formativi, dello svolgimento delle prove scritte e orali, dei criteri di valutazione dell’Esame di Stato, nonché delle variabile emozionali e relazionali che si attivano durante il suo svolgimento, così che gli allievi possano avere elementi validi cui fare riferimento, sia in fase di preparazione che durante lo svolgimento delle prove. ARGOMENTO DI INIZIO COLLOQUIO Gli studenti sono stati accompagnati anche nella scelta e nella stesura del lavoro finale (tesina o argomento a scelta del candidato) da presentare in apertura del colloquio. Gli insegnanti hanno di volta in volta fornito le indicazioni e i suggerimenti bibliografici e sitografici e dato la loro disponibilità alla revisione degli argomenti trattati. La risposta degli studenti non è stata particolarmente positiva: alcuni, nonostante le sollecitazioni dei docenti, non hanno presentato entro i termini individuati dal Consiglio di Classe alcuna indicazione sul lavoro da presentare all’esame e, pertanto, svolgeranno il proprio lavoro senza alcuna revisione da parte dei docenti. 33 Le tematiche, oggetto di approfondimento individuale, sono state liberamente scelte dagli alunni sia all’interno degli argomenti studiati in quest’ultimo anno scolastico sia in altri ambiti culturali vicini ai loro interessi. Non si sono fornite indicazioni quantitative, sottolineando piuttosto la necessità di misurare l’ampiezza del proprio lavoro in relazione alla quindicina di minuti dedicati abitualmente, nel contesto del colloquio d’esame, all’esposizione della tesina, che resta, pur avendo una propria autonomia anche come testo scritto, soprattutto il punto di partenza del colloquio stesso. Il lavoro svolto potrà essere presentato in formato cartaceo e/o potrà essere esposto utilizzando un supporto elettronico (power point ecc.). Gli studenti sono stati informati sulle norme relative agli esami, sulle modalità di svolgimento, sulla tipologia degli scritti, sul colloquio. PIANO SIMULAZIONI DELLE PROVE D’ESAME PRIMA PROVA (ITALIANO) Oltre al tema tradizionale di carattere storico, letterario e di attualità, agli allievi sono state proposte quelle prove scritte le cui tipologie di scrittura sono previste dalla riforma dell’Esame di Stato. Agli allievi è stato chiesto di evidenziare il possesso delle necessarie conoscenze ed informazioni richieste dalla traccia o dal documento, di saperle argomentare ed esporre con mezzi linguistici adeguati, nonché dimostrare adeguate capacità autonome nell’organizzarle e rielaborarle. In particolare, il 7 maggio, gli alunni sono stati chiamati a svolgere, contemporaneamente ai loro compagni delle sezioni B e C, una Simulazione di Prima Prova su tutte le tipologie e gli ambiti previsti, nell’arco dell’intera mattinata (5 ore). Il fascicolo contenente le consegne della simulazione è allegato al presente Documento. SECONDA PROVA (ECONOMIA AGRARIA) Anche se il docente della materia ha sempre prestato la massima cura alla preparazione della Seconda prova ha, comunque, ritenuto opportuno procedere allo svolgimento di una simulazione ufficiale della Seconda prova della durata di 5 ore. La simulazione della seconda prova si è svolta il 6 maggio ed è stata concordata con i docenti delle sezioni B e C tenendo conto degli obiettivi propri della disciplina, della specifica programmazione delle classi coinvolte e delle prove ssegnate dal Ministero in passato, con particolare riferimento a quelle dgli ultimi anni. La tipologia scelta per la seconda prova scritta è stata quella del tema, come nei temi ministeriali degli anni precedenti, in cui era richiesto lo svolgimento di un argomento seguendo una traccia data. Il testo e la griglia di correzione e valutazione della prova vengono allegati al presente documento. Le prove svolte sono a disposizione della Commissione presso la segreteria. TERZA PROVA Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate 2 simulazioni della terza prova scritta: 34 in data 28 febbraio 2014 Materie coinvolte : Ecologia applicata, Inglese, Economia dei mercati, Matematica in data 29 aprile 2014 Materie coinvolte : Ecologia applicata, Matematica, Soria, Tecniche di produzione, trasformazione e valorizzazione dei prodotti agricoli Per gli allievi con programmazione differenziata, le prove sono state evidentemente adattate; nel caso delle simulazioni di Terza Prova, anche gli abbinamenti delle discipline sono stati modificati. Scheda informativa generale sulla programmazione della terza prova: tipologia, criteri di valutazione, modalità di svolgimento Il Consiglio di Classe, tenuto conto del curricolo, delle finalità dell’indirizzo di studi e degli obiettivi della programmazione didattica, nonché della fisionomia della classe e dell’andamento didattico di quest’ anno scolastico, nella consapevolezza che spetterà alla Commissione d’esame la scelta della tipologia con la quale i candidati dovranno svolgere la terza prova, hanno proposto due simulazioni di Terza Prova, scegliendo tra le tipologie indicate dal Decreto Ministeriale la tipolgia B. Questa tipologia sembra prestarsi meglio a valutare le capacità raggiunte dagli allievi e a consentire loro di esprimere più agevolmente i concetti. Le prove proposte agli alunni sono state strutturate su tre quesiti relativi a 4 discipline L’estensione delle risposte è stata stabilita, per tutte le materie, in massimo 8 righe. Il tempo concesso agli studenti per lo svolgimento della prova è stato fissato in 3 ore ed è stato ritenuto adeguato, anche se qualche studente non ha dato completezza a tutti i quesiti proposti per carenza di capacità organizzativa e/o inidonea preparazione. I quesiti proposti hanno riguardato gli argomenti più significativi svolti nei mesi precedenti. Si è ritenuto opportuno assegnare ad ogni disciplina lo stesso rilievo ai fini della valutazione della prova. Nella valutazione delle prove gli insegnanti hanno seguito griglie di valutazione individuali, specifiche per le discipline di matematica e inglese, ed hanno espresso la valutazione in quindicesimi. Il Consiglio di classe, nella preparazione della simulazione della terza prova, ha cercato di coinvolgere le materie più professionalizzanti, operando un’equa distribuzione delle materie tra commissari interni ed esterni. Sono state escluse le discipline di Economia agraria e Italiano, in quanto già oggetto delle prime due prove scritte. Il punteggio complessivo (in quindicesimi) è stato calcolato come media aritmetica dei punteggi attribuiti nelle singole discipline arrotondata all’intero più prossimo. Ogni insegnante coinvolto nella simulazione ha, poi, convertito i voti in decimi e utilizzato le prove per la valutazione periodica nella propria disciplina. Per entrambe le prove di simulazione agli studenti sono state comunicate le materie oggetto della prova stessa. In merito ai criterri valutativi, si è tenuta conto della pertinenza delle risposte, del livello di rielaborazione critica, dell’eventuale apporto personale, della correttezza e delle proprietà espressive, della padronanza dei linguaggi specifici. Le griglie di correzione e valutazione delle prove vengono allegate al presente documento, le prove svolte sono a disposizione presso la segreteria. QUESITI PROPOSTI NELLA PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA 35 ECOLOGIA APPLICATA 1) Dopo aver descritto l’apparato boccale degli afidi, indica i possibli danni che questi insetti possono determinare sulla vegetazione 2) Descrivi le caratteristiche morfologiche e biologiche dei Coleotteri e indica alcuni insetti appartenenti a questo ordine 3) Definisci un prodotto fitosanitario e specifica le sostanze che lo compongono INGLESE 1) Grape phylloxera 2) Cap management in red wines 3) Differences between aging inn white wines and aging in red wines MATEMATICA 1) Basandoti sul seguente grafico rispondi alle domande: Dominio: y>0 : y<0 : Intersezioni asse y: 2) Determina il segno della funzione f x Intervalli di crescenza: Intervalli di decrescenza: Intersezioni asse x: 2x 1 x 2x 1 2 3) Calcola le ascisse degli eventuali punti di max o di min della seguente funzione: x 2 2x 1 y x2 4 ECONOMIA DEI MERCATI 1) Descrivi alcune caratteristiche del settore agricolo che determinano una minor efficienza rispetto a quello industriale spiegandone i motivi 2) Come si forma il prezzo di un bene nel monopolio bilaterale? 3) Quali sono i vantaggi nei contratti di produzione? 36 QUESITI PROPOSTI NELLA SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA TECNICHE DI PRODUZIONE, TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI 1) Descrivi le fasi di sviluppo della bovina dallo stadio giovanile a quello adulto, indicando il nome dato ai diversi stadi, le caratteristiche ponderali, l’epoca della maturità sessuale, l’epoca di prima inseminazione, la gravidanza, la durata e l’andamento della lattazione, il significato e i motivi dell’asciutta 2) Descrivi le diverse fasi del processo di vinificazione e le correzioni da apportare in una partita di 100 q di mosto, con grado 18% , al fine di ottenere un vino rosso di 12 % alcolici e disponendo di un mosto concentrato al 75% di zucchero. 3) Realativamente all’anidride solforosa utilizzata in enologia, descrivi: i formulati con cui viene utilizzata; le 5 azioni positive che essa esplica nel mosto, l’epoca e la quantità media d’impiego nel mosto, i limiti massimi consentiti nel vino. STORIA 1) Quali analogie caratterizzano i totalitarismi del ‘900? Vi sono differenze? 2) Quale situazione storica caratterizzò l’Italia negli anni successivi al 1918? 3) Weimer: spiega cosa s’intende con questo termine facendo qualche riferimento anche all’arte come strumento di critica sociale. ECOLOGIA APPLICATA 1) Descrivi i sinomi, al progredire della malattia, delle prime infezioni peronosporiche sulle foglie di vite. 2) Quali sintomi segnalano la presenza di argidi sulla vegetazione della rosa? 3) Descrivi i sintomi, al progredire della malattia, della Ticchiolatura sulle foglie della rosa. MATEMATICA 1) Basandoti sul seguente grafico rispondi alle domande: Dominio: y>0 : y<0 : asintoti verticali: lim f x x Intervalli di crescenza: Intervalli di decrescenza: lim f x x asintoti orizzontali: 2 lim f x x 1 37 2) Calcola i seguenti limiti: a) lim x2 x 2x 3x 3 2x 4 x 2 3) Calcola la crescenza e decrescenza della seguente funzione: y 4x 2 1 x 2 2x 1 SIMULAZIONE COLLOQUIO ESAME Il giorno 14 aprile è stata organizzata una simulazione del colloquo d’esame, al fine di aiutare gli studenti a condurre serenamente e positivamente la prova orale prevista dall’Esame di Stato: gli alunni, alla presenza di alcuni docenti del Consiglio di Classe hanno esposto la propria relazione sull’esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro. I giudizi espressi dagli insegnanti hanno concorso alla valutazione del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro. Si propone in allegato una griglia di valutazione del colloquio che corrisponde ai criteri normalmente utilizzati nelle prove orali durante l'anno scolastico. 38 Numerose sono state le iniziative integrative al percorso scolastico proposte agli studenti nel corso dell’anno scolastico. Tali iniziative, in un’ottica di concreto e continuo rapporto tra sapere e operare, tra ambito cognitivo e mondo reale, hanno sempre promosso e consolidato opportunità di formazione aggiuntive consentendo agli studenti di ampliare la loro preparazione culturale e professionale. Con appuntamenti distribuiti durante l’intero anno scolastico, gli studenti hanno avuto l’opportunità di partecipare a numerose iniziative, incontri, progetti e visite ad aziende del settore come approfondimento e completamento di quanto incontrato e appreso nell’ambito delle lezioni curricolari, offrendo loro l’occasione per affinare le loro competenze in prospettiva delle prove scritte degli esami di Stato e per elaborare percorsi interdisciplinari più ricchi e completi da presentare al Colloquio. In particolare le esperienze tecnico-pratiche pofessionalizzanti si sono realizzate attraverso gli specifici settori produttivi dell’azienda agraria, delle serre e dell’allevamento avicolo presenti nell’Istituto e del vigneto presso l’azienda “La Costigliola” di proprietà dell’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (IDSC). Nel corso del corrente anno scolastico 2013/2014, la classe 5a A ha partecipato alle seguenti attività: ATTIVITÀ DATA Gara pomologica MEETING RETE DELLE SCUOLE AGRARIE DEL TRIVENETO (1) 5 ottobre 2013 Operazione vendemmia presso l’azienda “La Costigliola” Partecipazione ad “Expo Scuola” - Fiera di Padova Viaggio d’istruzione a Barcellona Visita alla Luxardo di Torreglia (PD) 11 ottobre 2013 Convegno “Verso l’agricoltura del 2020: biodiversità, greening e sostenibilità” Festa di San Martino 4 novembre 2013 XV Mostra mercato del giardinaggio“Ghetto in fiore” 6 ottobre 2013 PARTECIPANTI 6-9 novembre 2013 25-30 novembre 2013 24 ottobre 2013 11 novembre 2013 39 “Scuola aperta” (2) “Giorno della memoria” Visione documentario sull’ Olocausto: la fabbrica del male Progetto di formazione AVEPA (3) Attività di orientamento “Incontro con l’Università di Padova” per la presentazione dell’offerta formativa Progetto “Prevenzione andrologica” (4) Visita caseificio di Gazzo Padovano (PD) e azienda zootecnica Attività di Educazione alla salute : “DOPING E USO CORRETTO DEGLI INTEGRATORI” Incontro con il Presidente Slow Food Internetional Sig. Carlo Petrini Incontro con il Presidente degli Agrotecnici Agr. Dott. P. Rigato (5) Porte Aperte (6) 15 dicembre 2013 26 gennaio 2014 27 gennaio 2014 6 febbraio 2014 13 marzo 2014 14 febbraio 2014 20 febbraio 2014 24 febbraio 2014 11 marzo 2014 1 aprile 2014 3 maggio 2014 11 maggio 2014 18 maggio 2014 Visita azienda zootecnica “Belluco” (1) Gara di riconoscimento di 30 varietà di mele e pere commerciali e storiche e di 20 varietà tipiche del Veneto (2) 3 giornate di “Scuola aperta” durante le quali la scuola ha accolto genitori e studenti per illustrare le caratteristiche dell’Istituto e dare la possibilità di visitare le strutture scolastiche e l’azienda didattica. (3) Progetto AVEPA - Pacchetto giovani - ore 9.00 - 12.00 - 6 febbraio 2014 - relatrice: Roberto Turetta - Sistemi Gis e gestione del territorio - ore 09.00 - 13.00 - 13 marzo 2014 - relatori: Marianna Costa e Giovanni Lusiani (4) Il progetto si è sviluppato attraverso un incontro tra studenti, docenti e medici, durante il quale sono stati presentati i fattori di rischio delle alterazioni del sistema riproduttivo e sessuale nei giovani. (5) Incontro Orientativo in cui sono state fornite agli alunni indicazioni relative all’Albo Professionale degli Agrotecnici e illustrate le competenze lavorative e gli sbocchi professionali dell’Agrotecnico. (6) Eventi organizzati dall’Istituto durante i quali il Parco si apre alla cittadinanza. 40 La classe ha dimostrato, in tutte le occasioni sopra citate, di aver tratto proficuo giovamento ai fini della formazione generale, sia come apertura a molteplici istanze culturali – anche provenienti dal confronto con esperienze diverse da quelle tradizionali e con tematiche emergenti dal territorio – sia come migliore organizzazione delle conoscenze acquisite sia, infine, come occasione di incremento dell’autostima e di efficace rinforzo dell’identità. IL PROGETTO A seguito dell’applicazione della Riforma della scuola secondaria e, nello specifico, in ottemperanza alle indicazioni fornite dall’art. 8 comma 3 del Regolamento per gli Istituti Professionali, la programmazione didattica dell’Istituto prevede percorsi di Alternanza Scuola/Lavoro della durata biennale di almeno 132 ore di attività. La riforma prevede, infatti, che nella progettazione dei percorsi didattici assumano particolare importanza le metodologie che valorizzano, ai fini orientativi e formativi, le esperienze di raccordo tra scuola e mondo del lavoro, quali visite aziendali, stage,tirocini e progetti di Alternanza Scuola/Lavoro. L’Alternanza Scuola/ Lavoro sostituisce la Terza Area - tipica degli Istituti Professionali – che per molti anni ha garantito lo sviluppo di competenze professionali, competenze trasversali, esperienze e contatti con il mondo del lavoro per i ragazzi delle classi IV e V. L’Alternanza Scuola/Lavoro, introdotta dall’art.4 della legge n.53 del 28/03/2003 e successivamente disciplinata dal Dlgs n. 77 del 2005 e dai regolamenti attuativi della riforma degli Istituti Professionali, si configura come una metodologia innovativa di apprendimento che offre agli studenti la possibilità di fare scuola in situazione lavorativa, di “apprendere facendo”e di ampliare il processo e i luoghi di apprendimento, coinvolgendo anche l’azienda che ospiterà gli alunni e le loro famiglie. In tal senso l’esperienza diventa un sostegno alla motivazione allo studio e all’orientamento alle scelte future, elementi fondamentali del successo scolastico. L’alternanza scuola-lavoro si configura, inoltre, come una modalità didattica capace di far assumere agli studenti adolescenti una responsabilità adulta: entrare in un’azienda e mettere in gioco le proprie capacità ed atteggiamenti nello svolgere una mansione lavorativa. I percorsi in alternanza hanno una struttura flessibile e si articolano in moduli di formazione in aula e in periodi di apprendimento mediante esperienze di lavoro, che le istituzioni scolastiche e formative (aziende private o statali) progettano e attuano sulla base delle convenzioni di cui all'articolo 3: i primi sono finalizzati all’acquisizione di conoscenze generali, i secondi si tengono in collaborazione con 41 l’azienda ed hanno l’obiettivo di far acquisire conoscenze e competenze di base e professionali e di comprendere le dinamiche relazionali all’interno di realtà produttive locali. Anche gli alunni disabili partecipano alle attività di Alternanza Scuola-Lavoro con progetti personalizzati che vengono elaborati nell’ambito del piano educativo individualizzato, anche sulla base di specifici accordi con la Provincia o con l’ASL di riferimento. FINALITÀ DEL PROGETTO La modalità di apprendimento in alternanza prevede di perseguire le seguenti finalità: favorire l’orientamento dei giovani per valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali; innalzare il numero dei giovani che conseguono il diploma creare un confronto tra le teorie apprese nelle discipline scolastiche e l’esperienza lavorativa (teoria/lavoro) sviluppare la capacità di trasformare in teoria quanto appreso nell’esperienza lavorativa (lavoro/teoria) approfondire la conoscenza dei percorsi formativi attuati a scuola da parte dell’azienda realizzare un organico collegamento dell’istituzione scolastica con il mondo del lavoro correlare l’offerta formativa allo sviluppo sociale ed economico del territorio rendere gli studenti consapevoli che la propria realizzazione nel mondo del lavoro è legata anche alle conoscenze, alle competenze e alle capacità acquisite durante il percorso scolastico OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI In relazione con le finalità espresse, considerando che il progetto deve caratterizzarsi per una forte valenza educativa ed innestarsi in un processo di costruzione della personalità per formare un soggetto orientato verso il futuro, gli obiettivi sono i seguenti: rafforzare l’autostima attraverso un processo di arricchimento individuale sviluppare e favorire la socializzazione in un ambiente nuovo sviluppare un atteggiamento critico e autocritico rispetto alle diverse situazioni di apprendimento promuovere il senso di responsabilità e di solidarietà nell’esperienza lavorativa rafforzare il rispetto delle regole favorire la motivazione allo studio e sviluppare i processi di apprendimento 42 sviluppare le principali caratteristiche e le dinamiche che sono alla base del lavoro in azienda (fare squadra, relazioni interpersonali, rapporti gerarchici, fattori che determinano il successo) potenziare conoscenze, competenze e capacità mediante esperienze concrete spendibili nel mondo del lavoro migliorare la comunicazione verbale e non verbale potenziando la capacità di ascolto e di relazione interpersonale FASI E ARTICOLAZIONE FORMATIVA DEL PROGETTO Per la programmazione delle attività di Alternanza Scuola/Lavoro sono state tenute presenti, prioritariamente, le indicazioni presenti nel Piano dell’Offerta Formativa, in funzione del rinnovo dei profili formativi di uscita. Le ore previste per l’area di professionalizzazione (ai sensi del D.P.R. 87/2010) sono state 132 ed hanno costituito un monte ore complessivo obbligatorio per gli studenti frequentanti. Tutti gli studenti hanno frequentato più del 70% del monte ore previsto. Durante il suo svolgimento l’attività di formazione e di orientamento è stata seguita e monitorata da un responsabile aziendale designato dalla struttura ospitante e dal prof. Emanuele Fasolato che, in veste di responsabile didattico-organizzativo, ha seguito gli alunni durante tutto il periodo, mantenendo i contatti con le aziende e le famiglie per assicurare la migliore riuscita dell’esperienza. I due referenti hanno concordato il programma d’apprendimento, in modo tale da applicare le conoscenze acquisite nel contesto scolastico in una realtà lavorativa reale, cercando di appianare le difficoltà d’adattamento ad una realtà lavorativa nuova e di ridurre le incertezze fra la teoria e la pratica. In sintesi le fasi della realizzazione del percorso : ANNO SCOLASTICO 2012/2013 1^ FASE (comune a tutti gli alunni) - Percorso pre-stage (durata ore 20): periodo aprile-maggio 2013 Tenuto conto delle finalità dell’Istituto, mirate in modo particolare all’inserimento degli studenti nel mondo del lavoro, sono stati attivati incontri con “esperti” per far conoscere la struttura aziendale, le competenze richieste, i bisogni formativi dei lavoratori. Il percorso ha previsto la frequenza pomeridiana di 2 corsi di formazione. 43 Il primo, gestito da docenti esterni con particolari competenze nel settore, ha sviluppato tematiche riguardanti il lavoro ed è stato organizzato in 4 moduli, ciascuno della durata di 2 ore, di seguito riportati nei dettagli: 1° Modulo IL CURRICULUM VITAE E LA LETTERA DI PRESENTAZIONE 2° Modulo IL COLLOQUIO E IL MERCATO DEL LAVORO 3° Modulo LA CONTRATTUALISTICA SUL LAVORO 4° Modulo LA COMUNICAZIONE EFFICACE Il secondo corso, gestito da un docente interno, prof. Alfredo Szathvary, ha sviluppato tematiche relative alla Sicurezza sul Lavoro ed è stato organizzato in 6 moduli, ciascuno della durata di 2 ore. Obiettivo del corso è stato quello di far acquisire all'allievo conoscenze e competenze necessarie per lavorare in sicurezza, agevolando lo sviluppo di una mentalità basata sulla prevenzione, mirata a limitare i danni. L'alunno dovrà, infatti, essere in grado di orientarsi all'interno della legislazione antinfortunistica e di conoscere le misure preventive e protettive occorrenti per la salvaguardia della sicurezza e dell'igiene nei luoghi di lavoro. Gli studenti hanno seguito le lezioni in modo regolare e partecipato, con attenzione e interesse. 2^ FASE - Percorso in azienda (durata ore 104): periodo 12 giugno - 29 giugno 2013 Gli alunni sono stati inseriti in aziende del territorio e affiancati da un Tutor aziendale. Particolare attenzione è stata posta, da parte dell'Istituto, nell’ individuazione delle aziende presso le quali gli allievi hanno realizzato il percorso formativo di stage. I ragazzi sono stati coinvolti già nella fase organizzativa con la ricerca e scelta delle aziende che sono state spesso suggerite da loro stessi e/o dalle loro famiglie, in base al loro comune di residenza e/o in base alle loro inclinazioni, interessi specifici, esperienze pregresse. Di seguito sono indicate, per ogni alunno, le strutture ospitanti: ALUNNO/A ENTE - AZIENDA OSPITANTE BELLIN MARIA ROZALIA BELLUCO MARIA GIULIA BORGATO CRISTIAN CALORE NICOLO’ CALZAVARA SIMONE DE LIBERALI DAVIDE FANTON ALESSANDRO GIURIOLO MARCO GRIGOLETTO ILENIA 10.LAZZARO LUCA 11.MARCHESAN MARCO 12.MIOTTO LARA 13.MORO LUCA 14.POLESE SAMUELE 15.RIZZO FEDERICO MATTEO 16.ROSTELLATO MICHELE 17.SPORZON VALENTINA 28.TRACANELLA GIORGIO 44 ANNO SCOLASTICO 2013/2014 3^FASE (comune a tutti gli alunni) - Percorso post-stage svolto in aula: periodo marzo-aprile 2014. In questa fase è stata prevista la frequenza pomeridiana di un corso della durata di 8 ore, durante il quale il docente, Prof. Luciano Galliolo ha fornito agli alunni tutte le indicazioni utili alla stesura della relazione sul percorso compiuto. MODALITÀ DI ACCERTAMENTO E DI VALUTAZIONE DEL GRADO DI ACQUISIZIONE DELLE CONOSCENZE, ABILITÀ E COMPETENZE: L’intero percorso è stato oggetto di verifica e valutazione congiunta da parte dell’Istituzione scolastica e dell’Azienda secondo i seguenti descrittori: il rispetto del percorso formativo individuale concordato con i tutor esterni; il grado di possesso delle competenze acquisite (in base agli obiettivi concordati del percorso formativo); lo sviluppo, il consolidamento, il potenziamento delle competenze relazionali e cognitive rispetto alla fase d’aula ed alle esperienze maturate in azienda; le competenze acquisite e la ricaduta sul “gruppo classe” dell’esperienza condotta in ambiente lavorativo; l’autovalutazione dell’allievo. Il processo di valutazione dell’intero percorso è così articolato: 45 Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di lavoro dello studente, basata sul monitoraggio continuo delle attività svolte dal singolo studente Valutazione di tipo formativo, connessa con il percorso di studio dello studente Valutazione finale, di tipo sommativo, connessa alla prova finale svolta dallo studente. L’esperienza svolta è stata sviluppata e formalizzata con una relazione scritta, consistente nella rielaborazione dell’esperienza personale, che verrà presentata e discussa in sede d’esame: alcuni alunni hanno scelto di iniziare il colloquio, esponendo la propria esperienza di Alternanza Scuola-Lavoro. Tutti gli studenti hanno mostrato interesse e impegno nello svolgimento delle attività proposte dall’azienda, acquisendo una discreta esperienza lavorativa; essi hanno svolto gli incarichi assegnati con diligenza, perizia e competenza, dimostrando di avere raggiunto un discreto grado di conoscenze e una buona manualità, che hanno loro consentito di accrescere il proprio bagaglio culturale. I risultati conseguiti da tutti gli studenti, rilevati sulla base delle conoscenze e competenze acquisite e valutate in particolar modo dai docenti dell’area di indirizzo, nonché sulla base delle indicazioni di ciascun tutor aziendale, evidenziano un buon livello di competenze non solo professionali, ma anche personali e relazionali. La valutazione più che positiva fatta dai Tutor Aziendali costituisce la conferma che questa esperienza permette agli allievi di verificare le conoscenze acquisite e di approfondirne delle altre, di perfezionare le abilità professionali, di migliorare la loro disponibilità nei rapporti con i colleghi e i referenti. Il Tutor scolastico ha valutato l’intero percorso anche con visite in azienda, raccogliendo su apposita modulistica tutte le osservazioni su comportamenti, processi operativi, dinamiche comunicative attuate dagli studenti. La ricaduta positiva del progetto è emersa a un triplice livello: dal controllo effettuato sull’attività degli alunni durante lo stage, dai giudizi positivi espressi dalle aziende e/o enti ospitanti e, infine, dalle relazioni prodotte dagli stessi studenti sull’esperienza vissuta. Si ritiene pertanto che gran parte degli obiettivi previsti siano stati raggiunti con risultati che, globalmente, si attestano su livelli più che discreti, in alcuni casi ottimi. Il Consiglio di classe, sulla base dei dati raccolti e delle osservazioni dei Referenti Scolastici, in sede di scrutinio finale, ha proceduto alla valutazione complessiva del percorso di Alternanza Scuola-Lavoro ai fini didattici, tramite le schede riassuntive fornite. Le valutazioni, espresse mediante un giudizio, andranno a fornire un punteggio integrativo ai fini dell’attribuzione del credito formativo. Gli atti, le schede di valutazione e le relazioni a supporto del progetto sono depositati presso la segreteria dell’Istituto. 46 47
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