viaggi in egitto tour gilf kebir jebel uweinat programma

Programma di viaggio
Giorno 1 - 16/11 - Italia - Cairo
Partenza dall’Italia con volo di linea. Arrivo, trasferimento in hotel, pernottamento.
Giorno 2 – 17/11 – Cairo – Oasi di Baharia
Al mattino partenza per l’Oasi di Baharia che si trova a 365 km dal Cairo. Baharia era una fiorente
oasi nel passato che raggiunse cospicue dimensioni al tempo della dominazione romana.
Quasi dimenticata dal turismo internazionale è improvvisamente salita alla ribalta per la scoperta,
nel 1999, di una grande quantità di mummie presenti in una necropoli ancora tutta da studiare. La
stima di oltre 10.000 mummie presenti nella necropoli hanno fatto battezzare il sito con il nome
affascinante di "Valle delle Mummie d'oro". Alcune delle mummie sono raccolte nel piccolo museo
locale che visiteremo. Sistemazione in lodge, pensione completa.
Giorno 3 – 18/11 – Oasi di Baharia – Ammonite Scarp
Dopo colazione lasciamo l’Oasi di Baharia, percorrendo la strada asfaltata per 220 km. Quindi si
imboccherà la pista tra le dune del Gran Mare di Sabbia in direzione di Ammonite Scarp. In questa
zona desertica sono state trovati milioni di fossili marini conosciuti col nome di Ammoniti, poiché la
forma della loro tipica conchiglia a spirale ricorda quella delle corna del dio greco Ammon. Queste
creature vissero in mare fra 415-65 milioni di anni fa, quando si estinsero insieme ai dinosauri.
Sistemazione in tenda, pensione completa.
Giorno 4 – 19/11 – Ammonite Scarp – Abu Ballas (via Regenfeld)
Al mattino proseguiamo il nostro viaggio che ci porterà fino ad Abu Ballas (230 km). Oltre l'altopiano
piatto che attraversa numerose valli profonde e dune dominanti, Regenfeld è il luogo in cui la pioggia
salvò la vita a Gerhard Rohlfs nel corso della sua spedizione nel deserto nel 1874. Qui potete vedere
ancora il cairn (tumulo di pietre) che Rohlfs utilizzò per marcare l'area. Vi è anche una tavoletta in
marmo posizionata nel 1933 da Almasy, l'esploratore ungherese raccontato nel film Il Paziente
Inglese, in onore dell'esploratore egiziano, il Principe Kemal el Din. Arrivo ad Abu Ballas, luogo in cui
si trovano frammenti di vasi e cocci in ceramica sparsi sulla collina scoperta dal Principe Kamal el Din
all'inizio del 1900. Abu Ballas era un'importante stazione lungo il sentiero per le carovane che
collegava Wadi el Natroun all'Egitto sud-occidentale. La Collina dei Vasi, Abu Ballas in lingua araba,
usata nei tempi antichi per assicurare una sicura scorta d'acqua agli invasori o ai convogli che
avevano come destinazione le oasi. Quando i primi esploratori visitarono questo luogo vi trovarono
almeno 300 fra vasi ed anfore intatti e molte altre rotte da mano umana, a conferma della tesi
secondo la quale questo era il deposito d'acqua che i nativi di Dakhla narravano di avere distrutto
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quando inseguivano un'orda di predoni alcuni anni prima che del fatto riferisse Rohlfs nel 1874.
L'esistenza di questo deposito ad un terzo di strada sulla via per Kufra indusse a pensare che ve ne
fosse un altro a due terzi di strada, molto probabilmente coincidente con la mitica oasi di Zarzora.
Sfortunatamente, ad oggi tutti i vasi mantenutisi intatti nel tempo sono stati rotti o trafugati, e tutto
ciò che rimane in loco è un grande ammasso di cocci ai piedi della collina. Sistemazione in tenda,
pensione completa.
Giorno 5 – 20/11 – Abu Ballas - Wadi Wassa (Est Gilf Kebir)
Partenza in mattinata per continuare il viaggio verso il Wadi Wassa, forse il più sorprendente
dell’intero Gilf Kebir. Il Gilf Kebir è un altopiano nel remoto angolo sud-ovest dell'Egitto. Il suo
nome si traduce come "la Grande Barriera". Questo altopiano di arenaria ha le dimensioni della
Svizzera e raggiunge l’altezza di 1000 metri. E’ noto per la sua bellezza selvaggia, la lontananza,
l'interesse geologico, e le pitture rupestri che testimoniano l’esistenza di villaggi prosperi. Questo
altopiano offre scenari spettacolari e il Wadi Wassa è uno di questi. In questa zona si trova il sito
rupestre denominato la “Grotta di Shaw”, dal suo scopritore (1936), in cui sono principalmente
raffigurate scene di vista domestica e bovini bianchi e rossi . Sistemazione in tenda, pensione
completa.
Giorno 6 – 21/11 – Wadi Wassa - Jebel Uweinat
Dopo colazione procederemo verso ovest, per raggiungere la montagna di Uweinat. Il massiccio del
Jebel al-Uweinat si trova nell'angolo più lontano a sud-ovest del Sahara egiziano dove si uniscono i
confini di tre paesi: Egitto, Sudan e Libia. Fino al 1923 l’Uweinat era solo una delle “oasi perdute”
delle quali solo le leggende ne parlavano. Solo grazie a grandi esploratori e studiosi come Sir
Ahmed Hassanein Bey e il Principe Kemal el Din si scoprì che questa zona era abitata fin dall’inizio
dei tempi. Testimonianza ne sono i numerosi graffiti rupestri raffiguranti uomini, giraffe, mufloni e
buoi. Il monte Uweinat divenne famoso negli anni ‘30 quando il Conte di Almasy scoprì numerosi
siti di arte rupestre con figure dipinte a più colori e ancora perfettamente conservate. Ma con le
incisioni e i dipinti non mancano gli utensili in pietra a testimonianza che un tempo questi luoghi
erano ancora verdi e le grotte trattenevano l’acqua formando dei laghetti. Sistemazione in tenda,
pensione completa.
Giorni 7, 8 – 22, 23/11 – Jebel Uweinat – Mestikavy Cave – Wadi Sura
Procedendo lungo il versante occidentale del Gilf Kebir si raggiunge la Mestikavy Cave. Si tratta di
una nuova grotta scoperta nel 2002 dal colonnello El-Mestikawy durante una spedizione con
l’italiano Massimo Foggini. Una grotta che non si può paragonare alle altre. Quello che si prova è
incredulità, stupore e meraviglia di fronte alle migliaia di pitture e di graffiti di questo riparo: sulla
parete si muovono con grazia danzatori, suonatori, cacciatori, personaggi che sembrano specchiarsi
nell’acqua, tuffatori, scene di vita quotidiana rappresentate con gusto sollevano un velo sugli usi e
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costumi di un mondo scomparso, svelando uno scorcio d’eccezionale interesse e poi un’insolita
quantità d’impronte di mani, di piedi, e struzzi, gazzelle, giraffe e misteriosi animali acefali, il tutto
eseguito con una straordinaria eleganza del segno. Nella mattinata successiva visita delle grotte e
poi proseguimento verso sud per il Wadi Sura. E sarà qui che ci troveremo di fronte a un sito
davvero eccezionale che non è esagerato definire come la Cappella Sistina del deserto e che è stato
decorato da generazioni e generazioni di artisti prima del suo abbandono a causa del cambiamento
climatico. E’ la Grotta dei Nuotatori , divenuta celebre grazie al film “Il Paziente Inglese”, dove
sono raffigurati alcuni nuotatori, dipinti in posizione orizzontale, che sono il motivo più popolare
dello Wadi Sura. Un altro motivo molto noto nel repertorio di Wadi Sura è quello dei “mostri” o
“bestie”: figure ibride, con fattezze al tempo stesso umane e animali. Sistemazione in tenda,
pensione completa.
Giorno 9 – 24/11 – Wadi Sura – Aquaba Pass
Dopo colazione il viaggio procede verso sud est per attraversare l’Aquaba Pass, scoperto nel 1940
da Patrick Clayton e Ladislao Almasy. Dall’alto si potranno ammirare i bellissimi paesaggi sottostanti
del Gilf Kebir. Passeremo davanti al Monumento di Lama, memoriale eretto in ricordo
dell’esploratore Samir Lama. Sistemazione in tenda, pensione completa.
Giorno 10 – 25/11 – Aquaba Pass – Wadi Hamra
Dopo colazione, partenza per Wadi Hamra, una lunga valle orientale a nord di Aqaba pass. All’inizio
del wadi resiste ancora un gruppo di acacie che rendono questa valle la più verde. Il suo nome
deriva dal fatto che la sabbia che riempie il letto dell’antico fiume è di uno splendido colore rosso.
A testimonianza di antichissimi insediamenti umani nella zona, nella parte centrale del wadi e nella
parte superiore si possono ammirare tre siti di arte rupestre con incisioni che sono, forse, le più
antiche della regione. Sistemazione in tenda, pensione completa.
Giorno 11 – 26/11 – Wadi Hamra – Silica Glass
Proseguiamo la nostra risalita per raggiungere Silica Glass . Il cosiddetto "vetro libico" si trova nella
zona a sud del mare di sabbia. Un vetro naturale di origine ancora misteriosa anche se la tesi più
accreditata attribuisce la sua formazione all’impatto di un meteorite. Il suo colore sfuma dal giada
all’acquamarina, allo smeraldo. Un pezzo di questo misterioso vetro venne usato come ornamento
per i gioielli di Tutankamun. Sistemazione in tenda, pensione completa.
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Giorni 12, 13 – 27, 28/11 – Silica Glass – Gran Mare di Sabbia
Dopo colazione proseguiamo in direzione nord, attraverso le immense dune del Gran Mare di
Sabbia. E’ la zona di dune più estesa del mondo ed è parte, geograficamente, del Deserto Libico. Si
estende per circa 700 km da Siwa fino a raggiungere l’altipiano del Gilf Kebir. E’ un’area
completamente senz’ acqua e tra le sue magnifiche dune non esiste alcuna forma di vita tranne
occasionali gruppi di uccelli migratori che toccano terra per riposarsi. In questo sconfinato deserto
si possono ammirare dune a mezzaluna, a seif (spada) e parallele a onda, alcune in perenne
movimento, altre ferme sempre nello stesso luogo. Sistemazione in tenda, pensione completa.
Giorno 14 – 29/11 – Gran Mare di Sabbia – Ain Dalla
Si riprende il viaggio che ci porterà ad Ain Dalla (Sorgente dell’Ombra) luogo di importanza per
tutti i viaggiatori del deserto, fin dai tempi antichi. Qui si pensa che il conquistatore persiano
Cambise qui spari con la sua armata. Ed è da qui che durante la Seconda Guerra Mondiale i
Rangers dell’esercito britannico partivano per le incursioni oltre le linee tedesche e italiane.
Arrivo, sistemazione in tenda, pensione completa.
Giorno 15 – 30/11 – Ain Dalla – Deserto Bianco
Oggi faremo ingresso nel surreale paesaggio del Sahra al-Beida (Deserto Bianco). Si tratta di
bianche e spettacolari formazioni erose dal vento, formatesi nell’era del Cretaceo. Il vento e la
sabbia hanno modellato le rocce rendendole inusuali sculture naturali. Questo deserto unico non
ha paragoni nel mondo. Lo spettacolo di queste formazioni è particolarmente suggestivo all’alba e
al tramonto , quando il sole dona al Deserto Bianco sfumature di rosa e arancio oppure nei giorni
di luna piena, che conferisce al paesaggio un misterioso aspetto artico. Sistemazione in tenda,
pensione completa.
Giorno 16 – 01/12 – Deserto Bianco – Chateau Chapeau
Dopo colazione procediamo verso nord, incontrando nuovamente la strada asfaltata. Dopo aver
attraversato l’Oasi di Bahariya poseremo il campo più a nord, sulla sabbia, ai piedi delle formazioni
rocciose denominate Chateau Chapeau. Sistemazione in tenda, pensione completa.
Giorno 17 – 02/12 – Chateau Chapeau - Cairo
Questa è la nostra ultima giornata di tour. Percorreremo la strada che ci riporta nella capitale
egiziana. Arrivo, sistemazione in hotel, mezza pensione che include il pranzo.
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Giorno 18 – 03/12 – Cairo - Italia
Dopo colazione, trasferimento in aeroporto per il volo di rientro in Italia.
Quota base 10 partecipanti € 2720
Suppl. singola € 130
La quota comprende: tutti i trasferimenti in loco – tour con veicoli 4x4 (massimo 4 passeggeri per
auto. La vettura apripista è munita di sistema di navigazione e telefono satellitare ) – guida locale
parlante inglese – accompagnatore dall’Italia – sistemazione nelle strutture indicate al Cairo e
Baharia, in tenda durante le altre notti nel deserto – pensione completa, eccetto al Cairo dov’è
prevista solo la prima colazione - acqua minerale durante il tour - tutto il materiale da campo
tranne sacco a pelo e cuscino – permessi militari e tasse di sicurezza per il deserto - gadget di
viaggio.
La quota non comprende: il volo intercontinentale (quotato a parte) - spese visto in arrivo (€ 20) –
l’assicurazione con l’annullamento (€ 75) – le bevande oltre a quella indicata – mance, extra
personali e tutto quello non incluso nella quota comprende.
Operativo volo consigliato con Egypt Air (Malpensa)
MS 704 MALPENSA – CAIRO 13.35 18.15
MS 705 CAIRO - MALPENSA 12.50 15.50
Tariffa da Euro 80 (classe U), più tasse Euro 152 (da riconfermare al momento della prenotazione)
Operativo volo consigliato con Egypt Air (Fiumicino)
MS 792 FIUMICINO – CAIRO 13.40 17.50
MS 793 CAIRO - FIUMICINO 14.00 16.40
Tariffa da Euro 80 (classe U), più tasse Euro 160 (da riconfermare al momento della prenotazione)
Partenze da altri aeroporti, su richiesta.
E’ possibile richiedere di volare con compagnie aeree alternative, in base alla preferenza di ciascun
viaggiatore.
Le strutture di questo viaggio
Cairo, Hotel Pyramids Park
Baharia, Baharia Lodge
In tenda mobile durante le notti nel deserto
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