""*:{&}3 --W$ Comune di Cqsqmqssimo (Provincio diBori) DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE _ ORIGINALE n.32 del05 AGOSTO 2014 L'onno duemiloQUAnORDlCl e questo giorno CINQUE del mese di AGOSTO con inizio olle ore'17,00 circo nello solo delle odunonze consiliori del Comune, si è rìunito o seguilo di ìnvilo diromoto dol Presidente del Consiglio N. l41 97 di prot., in doto 30.07.2014' t CONSIGLIO COMUNALE in PRIMA convocozione per deliberore sullo PROPOSTA ovente per OGGETTo: Approvazione Regolamento per I'applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) COGNOME E NOME PRESENTE COGNOME ASSENIE Ord. sl t2 RODI Vilo 2 CARELLI Mortino sl 13 3 VALLARELLI Nico|o S1 BIRARDI Domenico lsindaco) NOME PRESENTE ASSENTE sl FORTUNATO GiUseppe l5 PIGNATARO Posquole Froncesco s tó LOIUDICE Michele ó VALENZANO GiUseooe SI l7 7 CARELLI I CRISTANTIÉLLl 9 DALFINO DonoIo sl LARICCHIA Froncesco sl NACARLO Solvotore sl EPISCOPO 5 Anionio Lucio Viio Oronzo 5l sl NIT-tl Ale5sio si 4 l0 E Ord. RELLA LILLI GioVonni SI sl Nìcoleltq sl SI Pieko sl Dol controllo, o mezo verifico firme sul foglio di presenzo ollo sedulo, risultono : N. 03 ASSENTI N. ',|4 Risullono ollresì presenti, in quolito di ASSESSORI non focenti porte ol Consiglio e senzo diritlo di voto, isigg.ri : BOVINO Michele, REGINELLA Vito, MONTANARO Poolo, FRANCHINI PRESENTI Voleniino. Presiede il Consigliere comunole dolf. CAREttl Vifo Oronzo neilo suo quolìlo di PRESIDENTE Porlecipo il Segrelorio Generole doll. MIGNOZZI Alfredo che curo lo verbolizozione owolendosi dello colloborozione del personole degli uffici e per il servizio riprese oudio/video dello ditto oppoltotrice. NIITI ALESSIO FORITJNATO LILLI Giuseppe Nicoleltq NACARLO SALVATORE presenti astcnuti n. l0 n. 00 n. l0 votanti favorevoli n. 10 BIRARDI Domenico (Sindaco) VALtARELtI Nicolo LARICCHIA FRANCESCO CAREILI fvloúino DALFINO DonqIo vALENZANO Giuseppe Episcopo Anlonio Lucio PIGNATARO Posquole Frqncesco CARELLI vito Oronzo RODI VITO contrari n. 00 DELIBERA Di dìchiorore lo stesso immediolomenîe eseguìbile oi sensi dell'qrl. 134, commo 4, del D.L.gs ì 8 ogosto 2000 n. 2ó7. IL CONSIGLIO COMUNALE Prina della discussione, il Consigliere Pignataro chiede 15 minuti di sospensione; Si mette in votazione la proposta di sospensione, con voti espressi in forma palese a mezzo sistema elettronico di voto nominale, accertati presenti e votanti e proclamati dal Presidente con I'esito che segue: i assenti i n.03 RELLA Giovonrri tOIUDICE Michele NITTI ALESSIO presenfi astenuti n. 14 n.01 CRISIANIIELLI Piefio votanti n. 14 favorevoli n.08 BIRARDI Domenico (Sìndaco) LARICCHIA FRANCESCO CARELLI Mortìno DALFINO DONOiO VALENZANO Giuseppe Episcopo Antonio Lucìo PIGNATARO Posquole Froncesco CARElLlVito Oronzo contrari n.05 FORIUNAIO Giuseppe RODI VITO LILLI Nicolello VATLARELLI NicoIo NACARIO SATVATORE Dopo la sospensione, si procede all'appello, con il seguente esito: Presenti: 14 (Carelli, Birardi, Carelli Martino, Vallarelli, Episcopo, Pignataro, Valenzano, Dalfino, Laricchia, Nacarlo, Rodi, Fortunato, Nitti e Lilli); Assenti: 3 (Cristautielli, Rella e Loiudice); Dopo la ripresa della seduta, il Consigliere Nitti chiede di meîtere ai voti il rinvio dell'approvazione del bilancio preventivo, non essendo stati rispettati i termini previsti dal Regolamento di contabilità dell'ente; Si mette in votazione la proposta, con voti espressi in forma palese a mezzo srstema elettronico di voto nominale, accertati i presenti e i votanti e proclamati dal Presidente con I'esito che segue: assenti n.03 RELLA Giovqnnì LOIUDICE Michele CRISIANIIELLI Pietro presenti astenuti n, 14 n,00 n. 14 votanti favorevoli n.09 BIRARDI Domenico (Sindaco) VALLARELTI NicoIo LARICCHIA FRANCESCO CARELLlMorlino DALFINO DonoIO VALENZANO GìUsePPE Epi5copo Antonio Lucio PIGNATARO Posquole Froncesco CARELLI Vifo contrari Oronzo n. 05 NfiI ALESSIO FORTUNAIO Giu5eppe RODt V|TO llLLlNicoletto NACARLO SALVATORE Durante la discussione il Presidente del Consiglio comunale dà lettura di una nota ricevuta dal Responsabile del Servizio Tecnico, Arch. Capacchione, in cui evidenzia che la somma necessaria per I'acquisto delle cucine e per i Lavori necessari per adeguare il plesso scolastico Maiorana ammoffa ad €. 80.000, per cui il Consigliere Dalfino ritira I'emendamento presentato, mentre un ulteriore emendamento viene presentato dal Consigliere Francesco PIGNATARO, e trasmesso, a cura del Segretario generale, ai Responsabili di servizio e al Collegio dei Revisori. per i relativi pareri; Udita la relazione dell'Assessore delegato, Vito Reginella, in merito alia proposta in oggetto, dopo sufficierfe illustrazione e discussione della parli più significative della stessa e uditi gli interventi riportati in resoconto di stenotipia, al quale integalmente si rimanda; - Visti i pareri espressi sulla proposta n. 12 del 17 luglio 2014, ai sensi e per gli effetti di cui all'aît. 49 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n.267, quali risultano dal documento allegato al verbale della presente delibelazione; - Visto il allesato: Parere favorevole del Collegio dei Revisori sulla proposta di Regolamento TARI, < proprio senza riserve il futenuta la sfessa suffrcientemente motivata e condiviclendo e facendo per quanto riguarda i contenuto della medesima, alla quale integralnìente si rimanda anche riferimenti normativi ; Durante la discussione, escono dall'aula diventano n. l0; i Consiglieri Nitti, Lilli, Fortunato e Nacarlo, i presenti palese a Al termine della discussione, posta in votazione la proposta, con voti espressi in forma proclamati dal mezzo sistema elettronico di voto nominale, accertati i presenti e i votanti e Presidente con I'esito che segue: assenti n.07 RELLA Giovonni LOIUDICE Michele CRISIANTIELLI Pielro NIITI ALESSIO FORTUNAÎO GiusePPe LlLLlNicolello NACARLO SALVATORE presenti n. 10 astenuti n.00 votanfi n. l0 favorevoli n.09 BIRARDI Domenico (Sindaco) VALLARELLI N|COIO LARICCHIA FRANCESCO CARELLlMortino DALFINO DONOIO vALENzANO Giuseppe Episcopo Anlonio Lucio PIGNATARO Posquole Froncesco CARELLI contrari vilo Oronzo n.0l RODI VITO DELIBERA approvare la proposta in oggeîto, allegata quale parte integrante e sostanziale alla presente deliberazione; Di relazione all'urgenza di prowedere agli adempimenti conseguenti, con separata votazione, con voti espressi in forma palese a mezzo sistema elettronico di voto, acceratti i presenti e votanti, e proclamati dal Presidente, conìe segue: Inoltre, in assenti n.07 RELLA Gìovqnni tOIUDICE Michele CRISfAN'tlELLl Pietro Di quanto sopra è cone segue: redatto il presente verbale che' previa letnrq' viene sottoscrillo IL ,T SEGRETARIO GENERALE tt. doll. Vito ,ljl, "/:'t Alfredo MIGNOZZI /;\\/ l\./ PUBBLICATA Visto: - oll'olbo On Line o porfire dol fL RESPONSAE,IE DEL SERVIZIO FF'FF' L'ADDETÎO ALL'AI.BO PRFTORIO ON TINE Sig. AntonelloMONGELLl Il solloscritlo visli gli ofti d'ufficio, ATTESTA CHE lo presente deliberazione rimorro dor 01, Aqi. 20t{ cHE è divenuto EsEcuIlvA ! ! ol il t{ pubblicoto oll'Albo On Line per l5 giorni consecutivi 2 1 A0!, 20,t4 (orf. 124 co. I D.Lgs 2ól/00) Afì0' 2fll{ giorni dollo doto di inizio dello pubblicozione' non essendo pervenufe richiesîe di invio ol controllo (ort. 134 co' 3 D'Lgs 267lOOl 267 IOO'I oerche dichioroto immediolomenle eseguibile (ort' ì 34 co' 4 D ,Lgs' decorsi l0 Li, L SERVIZIO FF,FF. ADOGNA CONS' N' VERBALE DATO PER LETTO, APPROVATO E SOTTOSCRITTO CON DELIB. DEL IMPOSTA UNICA COMUNALE - IUC REGOLAMENTO PER L'APPLICAZIONE DELLA TASSA sur RTFIUTI (TARrl (art. 1, comma 682,legge 27 dícembte 2013, n' 147) aggiornato aI decreto legge 6 marzo 2014, n 16' conu' inlegge n' 68/2014 approvato con deliberazione di Consiglio Comuna-le n' <t ' in data 05400 """"""' í'A 201( INDICE CAPIO I DISPOSIZIOÎ{I GENERALI 1 - ISTITUZIONE DEL TRIBUTO Art. 2 - SERVIZIO DI GESTIONE DEL TRIBUTO Art.3-RIFIUToSoLIDoURBANoERIFIUTOSPECIALEASSIMILAToALL'URBANo Art.4-SOGGETTOATTIVO Art. 5 - SOGGET"IO PASSIVO Art. 6 - PRESUPPOSTO OGGETTIVO ATt. 7 - LOCALI ED AREE ESCLUSI DAL TRIBUTO Art. 8 - DECORRENZA DEL TRIBUTO Art. 9 - VINCOLO DI SOLIDARIETA' Art. 10 - ISTITUZIONI SCOLASTICHE Art. CAPO II COSTI DEL SERVIZIO E CRITERI PER LA DETERIIINAZIONE DELLE ÎARIFFE TARI Art. 1l - PIANO FINANZIARIO Art. 12 - COMMISURAZIONE DELLA TARIFFA Art. 13 - COMPOSZIONE DELLA TARIFFA CAPO III CLASSTFICAZIOI{E DELLE UTENZE E DELLE CATE(X)RIE DI UTENZA Art. Art. Art. Art. Art. Art. Art. 14 - CATEGORIE DI UTENZA 15 - UTENZE DOMESTICHE 16 - CALCOLO DELLA TARIFFA PER LE UTENZE DOMESTICHE 17 - UTENZE NON DOMESTICHE 18 - CALCOLO DELLA TARIFFA PER LE UTENZE NON DOMESTICHE 19 - DETERMINAZIONE DELLA SUPERFICIE IMPONIBILE 20 - AREE DI PERTINENZA DI UTENZE NON DOMESTICHE CAPO IV DISCPLINA DELLE RIDUZIONI TARIFFARIE, DELLE AGEVOLAZIONI E DELLE ESENZIONI Art.2I-APPLICAZIONEDELTRIBUToINFUNZIoNEDELLoSVoLGIMENToDELSERVIZIo Art. 22 - ISTANZA PER RIDUZIONI, AGEVOLAZIONI' ESENZIONI Art.23 - RIDUZIONI PER PARTICOLARI CONDIZIONI DUSO Aît.24 - RIDUZIONI PER MINORE PRODUZIONE DI RIFIUTI E ATt.25 - AGEVOLAZIONI TRIBUTARIE IN FAVORE DI NUOVE ATTIVITA' COMMERCIALI ARTIGIANALI ATt.26. RIDUZIONI PER LAWIO AL RICICLO DI RIFIUTI ASSIMILATI DA PARTE DELLE UTENZE NON DOMESTICHE A.:I.27 - RIDUZIONI PER LOCALI ED AREE CON PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI NON ASSIMILATI ArL. 28 - CUMULO RIDUZIONI 1) CA'PO V DISCPLINA DEL TRIBUTO GIORNAITRO E TRIBUTO PROVIÙCIAI'E Art. 29 - TRIBUTO GIORNALIERO Art. 30-APPLICAZIONEDELTRIBUTOGIoRNALIEROINcASoDIoccUPAzIoNIABUSIVE Art. 31 . TRIBUTO PROVINCIALE CAFO VI DICHIARAZIOIÍE E GESTIONE DEL ÎRIBUTO Art. 32 - CONTENUTO E PRESENTAZIONE DELLA DICHIAMZIONE Art. 33 - DILAZIONI DI PAGAMENTO E RATEAZIONI Art. 34 - RIMBORSI Art. 35 - SOMME DI MODESTO AMMONTARE Art. 36 - FUNZIONARIO RESPONSABILE DEL TRIBUTO CAPO VU ACCERTAUEI{TI - AANZIOI{I - COITTEIVZIOSO Art. 37 - ACCERTAMENTI Art. 38 - SANZIONI Art. 39 . CONTENZIOSO VUr ÎRANSIÎORIE E FII{ALI CA.PO DISPOSIZTONI Art. 40 - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Art. 41 - CLAUSOLA DI ADEGUAMENTO Art.42- ENTRATA IN VIGORE E ABROGAZIONI Art. 43 - RINVIO CAPO I DISPOSZIONI GENERALI Art. 1 ISTITUZIONE DEL TRIBUTO 1. per la copertura del costo del servizio di gestione dei rifruti urbani e dei rifiuti (TARI)' assimilati, a d.ecorrere dal 1" gennaio 2014, è istituita la Tassa sui Rifiuti del1a da applicare secondo qualto disposto dall'articolo 1, commi 639 e seguenti' |egge27dicembre2013,n.|4Teconlbsservanzadelleprescrizioniedeicriteridi cui al presente regolamento. z. Ilpredettoprelievo,dinaturatributaria,èfinalizzatoallacoperturadeicosti relativi al servizio di gestione dei rifruti urbani e dei ri-fiuti assimilati, nel rispetto dei criteri fissati dal presente regolamento' per quantità e 3. La classificazione dei rifiuti urbani e dei rifruti speciali assimilati qualità agli urbani è effettuata con riferimento alle definizioni di cui atl'art.184 del l.Lg" n. 15212006 e s.m.i e secondo le disposizioni regolamentari vigenti' 5. presente L'entrata qui disciplinata ha natura tributaria, non intendendosi con il l, comma regolamento attivare la tariffa con natura corrispettiva di cui all,articolo 668, della legge n. 747 /2073. di Peî quanto non previsto dal presente regolamento si applicano le disposizioni legge vigenti. ART.2 1. STRVIZIO DI GTSTIONE DEI RIFruTI lo Il servizio di gestione dei rifiuti comprende la raccolta, il trasporto, il recupero e pubblico smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati e costituisce un servizio di pubblica ai interesse, svolto sulllntero territorio comunale in regime di privativa sensi della vigente normativa ambientale' 3 aprile 2o06, n' I1 servizio è disciplinato dalle disposizioni del Decreto Legislativo l52,dalRegolamentocomuna-lediigieneurbanaegestionedeirifruti'nonché dalle disposizioni previste nel presente regolamento' ART.3 RIFIUTosoLIDoURBANoERIFIUToSPECIALEASSIMILAToALL'URBANo Legislativo 1. Sono rifiuti urbani ai sensi dell'articolo 184' comma 2' del Decreto aorile 2O06, n. 152: a) b) 3 luoghi adi'biti domestici, anche rngombranti, provenienti da locali e ad uso di civile abitazione; diversi da i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi ar quelli di .,ri ,-U" lettera a) del presente comma' assimilati dal comune i rifiuti rifiuti urbani; c) d) i rifiuti provenienti dallo spazzaneîto delle strade; ed aree i rifruti di qualunque natura o proveníenza' gtacenti sulle strade ad uso pubblico pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette d'acqua; o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi aree i rifruti vegetali provenienti da aree verdi, quali glardini' parchi e cimiteriali; ed estumulazioni' nonché gli altri rifiuti alle lettere b)' c) ed provenienti da attività cimiteriale diversi da quelli di cui e) del presente comma. i rifiuti provenienti da esumazioni 2.SonorifiutiassimilatiagliurbaniquelliindividuatidalComunecondeliberazrone di Consiglio Comunale n.26 del22lOSl2OO9' ART.4 SOGGSTTO ATTIVO I agli . Il tributo è applicato e riscosso dal Comune di Casamassimaorelativamente prevalentemente' immobili assoggettabili, la cui superficie insiste' interamente lìntera superlicie sul terrítorio comunale. Ai frni iella prevaTenz,a si considera tributo' a-nche se parte di essa sia esclusa o esente dal dell'immobile, ART.5 SOGGETTO PASSIVO o detenga a qualsiasi titolo locali o L Il tributo è do!,uto da chiunque possieda, occupi produrre rifiuti urbani di cut aree scoperte, a qualsiasi,,"o àaititi, suscettibili di rifiuti espressamente all' art. 184 del D.Lgs n. 152 del 0310412006 e s'm'i e 3' comma 2' (se non pericolosi), come individuati all'articolo assimilati del tributo: Si considera in ogni caso soggetto tenuto al pagamento di famiglia utenze domestiche, in solido' llntestatario della scheda e iniziaTe di cui aì anagrafica o colur che ha sottoscritto Ia dichiarazion o altri detentori; successivo art. 32 o i componenti del nucleo familiare a) per 1e blperleutenzenondomestiche,iltitolaredell'attività'oillegale ed rappresentante della persona giuridica o il presidente degli enti Ì. associazioni prive di personalità giuridica' in solido con i soci' non superiore a sei mesi nel corso Qualora vi sia un utiÉzzo temporaneo, di durata dellostessoannosoÌa.re,iltributoèdo!'Lrtodalpossessoredeilocaliedelleareea titolo di proprietà, usufrutto, uso, abitazione, superficie' 4.Inpresenzadiloca]iinmultiproprietàedicentricommercialiinteg4ati, scoperte di 5. e per le aree responsabile del versamento del tributo dol'r'rto per i locali e le aree scoperte tn uso comune, è il soggetto che gestisce i servizi comuni' I locali o detentori' uso esclusivo restano invece a carico dei singoli occupanti per i locali destinati ad attività ricettiva (residence, affrttacamere, B&B e simili) la tariffaèdol'r.rtadachigestiscel'attività;ilocalidiaffrttacameresonoquelliperidal ad una autoizzazione amministrativa rilasciata quali l'attività. è "on""gient" ufiicio. comoetente llRÎ.6 PRESUPPOSTO OGGE,ÎTÍVO l. Il presupposto qualsiasi oggettivo è costituito dal possesso o dalla detenzione a titolo,dilocaÌioareescoperte,aqualsiasiusoadibiti'suscettibilidiprodurre rifiuti urbani. Ai frni del presente regolamento si intendono per: da ogni lato a) locali, Ie strutture sabilmente infisse al suolo chiusi o chiudibili 2. versollntemo,arrchesenonconformialledisposizioniurbanistico-edilizie; b)areescoperte,sialesuperficiprivediedifrciodistruttureedlíàe,siaglispazr tefiazze' circoscritti che non costituiscono locale' come tettoie' balconi' campeggi, dancing e cinema all'aperto, parcheggi; utenze domestlche, le superfici adibite a civile abitazione; c) dlutenzenondomestlche,lerestantisuperfici'tracuilecomunità'leattività produttìve rn commerciali, artigianaii, industriali, professionali e le attività genefe. 3. Sono assoggettati al tributo: .tuttiilocali,comunquedenominati,esistentiinqualsiasispeciedicostruzlone stabilmenteinfissaalsuoloonelsuolo'chiusiochiudibilidaognilatoverso di o i1 loro uso' suscettibili f interno qualunque sia la loro destinazione nel produrre rifruti urbani ed insistenti interamente o prevalentemente territorio del Comune. . tutte Ie aree scoperte operative, a 4. qualsiasi uso adibite' delle utenze non domestiche a cui è applicato il tributo medesimo' pubblici servizi di La presenzadi arredo oppure l'attivazione anche di uno solo dei idrica, elettrica, calore, gas, telefonica o informatica' costituiscono "rof^àorr" o conduzione delf immobile e della presunzione semplrce dellbccupazione rifiuti' Per le utenze non domestiche la altresi dal rilascio da parte degli entt di atti assentivi o autorìzzati'dt per l'esercizio di conseguente attitudine alla produzione ^integrata di medesima presunzione è competenti, anche in forma tacitla, attivitànelllmmobileodadichiarazionerilasciatadatitolaredipubblicaautorità. Perleutenzedomestichelamedesimapresunzioneèintegratadall'acquisizione della residenza anagr afica. qualora una parte della Nelle unità immobilian adibite a civile abitazione ' superficiesiautilizzataperlosvolgimentodiun'attività.economicaoprofessionale, vigente per l'attività stessa' con relativamente a tale superlicie, sí applica la tariffa 20' presunzione di occupazione minima non inferiore a mq gestione dei rifiuti urbani e assimilatr o 6. La mancata utllizzazrone del servizio di esonero o riduzione del llntermzrone temporanea dello stesso non comportano tributo. ART.7 IPCALI ED AREE ESCLUSI DAL ÎRIBUTO tassabile delle utenze non domestiche non si 1. Nella determinazione della superficie e prevalente' rifiuti tiene conto di quella putt" o"" si formano in via continuativa escluse dalla normativa sur speciali non assimilati e/o pericolosi, oppure sostanze proprie spese i relativi rifiuti, al cui smaltimento sollo tenuii a prowedere a produttorl. Sono escluse dal tributo: 5. a)leareescopeftepertinenzialioaccessorieaciviliabitazioni,qualii i cortili' i giardini balconi .L ttnà2" scoperte' i posti auto scoperli' i Parchi; 1117 c'c' che non b) Ie aree comuni condominiali di cui all'articolo androni' scale' siano detenute o occupate in via esclusiva' come dí utílizzo comirne ascenson' stenditoi o altri luoghi dí passaegio o ra i condomini; e Sono altresi esclusi dal tributo: a. impialti tecnologici' quali. cabine di essicazione e elettfiche, vam ascensori, celle frigorifere, locali di regola' lavoraanone)' silos e simili ove non si ha' stagionatura le centrali terrniche ed i locali riservati ad \senza presenza umana; praticanti' sia che b. la parte degli impranti sportivi riservata' di norma' ai solilocali' Sono invece detti impianti srano ubicati in aree scoperte che in e le aree scoperte destinati agli soggetti alla tariffa i locali,i vani accessori quelli adibiti a usi diversi da quello sopra indicato' come ad esempio ristoro' gradinate' aree dí spogliatoi, servizi, uflici, biglietterie' punti di sosta, di accesso e simili; purché tale c. fabbricati danneggiati, non agibili' in ristrutturazioneper il periodo crrcostanza sra atestata da opportuna documentazione' '.}- duralte il quale permangono queste condizioni e vi sia effettiva assenza di occupazíone; d. le superfici adibite all'allevamento di animali, i ricoveri attrezà agricoli' le cantine, i fienili, le legnaie e le superfici agricole produttive di aÌtro materiale agricolo, possedute o condotte da coltivatore diretto o imprenditore agricolo professionale iscritti alla previdenza; e con solai e sottotetti non collegati da scale fisse, ascensori o montacarichi' aJtezze inÎeriori a m. 1,5; i locali adibiti esclusivamente all'esercizio di culti ammessi nello Stato (chiese e sagrestie); g. le aree non accessibili e/o intercluse da stabile recinzione; h. le aree abbandonate e comunque in condizioni tali da evidenziarne il mancato út7lízzo; i. per gli impianti di distribuzione dei carburanti: le aree scoperte non tttlízzate né ut:liz-zabíli perché impraticabi[ o escluse dall'uso con recinzione visibile; le aree su cui insiste f impianto di lavaggio degli e aulomez.à; le aree visibilmente adibite in via esclusiva all'accesso all'uscita dei veicoli dall'area di servizio e di lavaggio' 4. Sono infine esclusi dal tributo : loca-li e le aree scoperte per i quali non sussiste lbbbligo dellbrdinario conferimento dei rifruti solidi urbani interni in regime di privativa comunale per I'effetto di 1eggi, regolamenti, ordinanze in materia sanitaria' ambientale di à di protezione civile owero di accordi internazionali riguardanti organi a. i Statoesteri.Inparticolare,sonoescluselesuperficidellestrutturesaÎitarie pubbliche e private adibite, come attestato da certificazione del direttore sanitario,a:saleoperatorie,stanzedimedicazione'laboratoridianalisi'di e saìe ricerca, di radiologia, di radioterapia, di riabilitazione e simili' reparti di degenza che ospitano pazierrtí affetti da malattie infettive ' b.ilocalieleareeperiqualil,esclusionesiaprevistaanonnadelleleggi vigenti. Lecircostanzechedeterminanolanonassoggettabilitàaltributodevonoessere indicatenelladichiarazronedialttvazioneodivariazionedellbccupazioneo conduzioneedebitamenteriscontrateinbaseadelementidirettamenterilevabilio ad idonea documentazione. conferimento di rifiuti al pubblico servizio da lo parte di utenze totalmente escluse dal tributo ai sensi del presente articolo ' il conferimento, stesso verrà applicato per ltntero anno solare in cui si è verificato oltre agli interessi di mora e alle sanzioni per infedele dichiarazione' 6. Nel caso in cui sia comprovato il /Irt.8 DDCORRENZA DEL TRIBUTO 1. 11 tributo è corrisposto in base a tariffa commisurata ad anno solare' cui corrisponde un'autonoma obbligazione tributaria' quello in cui ha avuto ln1ao L'obb\gaàone decorre dal primo giomo successrvo a l'occupazione, la detenzione o il possesso' o possesso dei o. La cessazione nel corso dell'anno della detenzione' occupazione dichiarazione' locali e delle aree, purché debitamente accertata' a seguito di dal primo giorno comporta la cessazione dellbbbligazione tributaria a decorrere successivo a quello in cui la dichiarazione viene presentata' 2. 4. Incasodimancatapresentazionedelladichiarazionenelcorsodell'annodi tributo non è dovuto per le cessazione della detenzrone, occupazione o possesso' il lbccupazione' la annualità successive se l'utente dimostri di non aver continuato detenzioneoilpossessodeilocaliedareeo\,veroseiltributosiastatoassoltodal detentore, occupante o possessore subentrante' e/o nelle intewenute nel corso dell'anno, in particolare nelle superfici un aumento di destinazioni d\rso dei locali e delle aree scoperte, che comportano effettiva vaÀazione tariffa, producono effetti dal primo giorno successivo a quello di per le variazioni che degli elementi stessi. I1 m"de"i-o principio vale anche se una diminuzione di tariffa, a condizione che la dichiarazione' presente regolamento' "oilpo.tirro dourta, sia prodotta entro i termini di cui all'articolo 32 del stessa' se prodotta decorrendo altrimenti dalla data di presentazione della a conguaglio' tardivamente. Le varrazionidi tariffa saÎar'ì no di regola conteggiate I-,e variazioni Art. 9 VINCOLO DI SOLIDARIETA' 1. o le aree' come individuate soggetti passivi che detengono od occupano i locali del tributo con all'articolo del presente regolamento, sono tenuti al versamento o tra coloro che usano in vincolo di solidarietà tra i cotponenti del nucleo familiare comune i suddetti locali o aree. I Art.lO ISTITUZIONI SCOLI\STICHE 1. Restafermaladisciplinadeltributodo\'utoperilserviziodigestionedeirifiutidelle 3l dicembre istituzioni scolastiche, di cui all'articolo 33-bis, del decreto-legge legge 28 febbraio 2008' n 31' Il 2OO7, n.248, convertrto con modificazioni dalla è sottfatto dal costo relativo alla gestione dei rifruti delle istituzioni scolastiche costo che deve essere coperto con la tassa sui rifiuti' I CAPO II COSTI DEL SERVIZIO E CRITERI PER LA DETERMINAZIONE DELLE TARIFFE TARI Aît.1 1 PIANO FINANZIARIO l. 2. La tassa sui rifiuti deve assicurare la copertura integrale dei costi di investimento e di esercizio relativi al servizio di raccolta e di pulizia stradale, nonché i costi del trattamento, recupero e/o smaltimento dei rifruti, ivi compresi i costi di cui all,articolo 15 del d.Lgs. n. 36/2003. Sono esclusi i costi relativi ai rifiuti speciali al cui smaltimento pro,r,wedono direttamente a proprie spese i produttori medesimi. Il piano fiflannarro è redatto dal responsabile della gestione del servizio secondo i criteri e le moda-1ità indicate dal D.P.R. 27 apfile 1999, n. 158, e viene trasmesso all'organo competente entro il termine previsto per I approvazione del bilancio di previsione; 3. Il Piano Finanziario comPrende: . I1 programma degli investimenti necessari; o Il piano finanziarío degli investimenti; . La specifica dei beni, delle strutture e dei servizi ricorso eventu a7e sewiÀ a tetà; o 4. A1 disponibili, nonché iI a1l'ulllizzo di beni e strutture di terà' o all'affrdamento di Le risorse finanziarie necessarie. piano frnanziario deve essere allegata una relazione nella quale sono indicati: a) il modello gestionale ed organizzativo; b) i livelli di qualità del servizio; c) la ricognizione degli impianti esistenti; d)l'indicazionedegliscostamentichesisonoeventualmenteverificati rispetto all'anno precedente e le relative motivazioni; e)ulterioriedeventualialtrielementirichiestidall'autoritàcompetente all'aPProvazione. interessati sono tenuti a fornire tempestivamente le informazioni necessarie per la predisposizione del piano finanziario e della tariffa del tributo ed in particolare tutti i costi sostenuti dallDnte che per natura rientrano tra i costi da considerare secondo il metodo notmeJizzalo dí cui al DPR n. 158/99. 5. Tutti gli ullici comunali & Art,. t2 COMMISURAZIONE DELI,A TARIFFA ì. Consiglio Comunale, entro il termine fissato dalla normativa vigente, approva le tariffe sulla base del Piano Finanziario, adottando i criteri indicati nei precedenti articoli e dal richiamato D.P.R. n. 158/1999. I1 La tariffa è commisurata all'anno solare, cui corrisponde un'autonoma obbligazione tributaria. 3. La tariffa è altresi commisurata alla quantità e alla qualità media ordinaria dei rifruti prodotti per unità di superficie, adottando i criteri dettati dal D.P.R' 27 aprile 1999, n. 158 e dall'articolo l, comma 652, della legge n' 147 /2013. Art. 13 COMPOSIZIONE DELLA TARIFFA La tariffa è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica, così come definite al successivo art. 14. 2. La tariffa è composta da una quota frssa, determinata in telaàone alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifruti, e da una quota variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferita ed ai relativi costi di gestione in modo che sia assicurata la copertura integrale dei costi. I-a valorizzaàone economica dei materiali recuperati e venduti viene sottratta dall'ammontare del corrispettivo riconosciuto al gestore del servizio. 1. CAPO III CLASSIFICAZIONE DELLE UTENZE E DELLE CATEC'ORIE DI UTENZA Art. 14 CATE'CORIE DI UTENZA 1. prevede la suddivisione delle utenze in " domestichd e"non domestichd, intendendosi: n D.P.R. - per n. Éa/rcgg uten-za domesticale superfici adibite a civile abitazione (e relative pertinenze); peî utenza non domestica, le restanti superflci, tra cui le comunità, le attività agricole, agroindustriali, commerciali, industriali, professionali ed in genere tutte le attività produttive di beni e servizi. - ì' 2. Le categorie di utenza non domestica sono determinate sulla base del codice ATECO dell attività risultante dall'iscrizione alla CCIIAA o dall'atto di autorizzaàone all'esercizio di attività o da pubblici registri o da quanto denunciato ai frni I.V.A. Quando I'attività non risulti iscritta alle CCIIAA e non esistano Ie suddette certificazioni, la classe tariffaria è assegnata in base all'effettiva destinazione d,uso prevalente dei locali. La tariffa applicabile per ogni attività economica, determinata in base alla classificazione operata secondo i commi precedenti, è di regola unica per tutte le superfici facenti parte del medesimo compendio. Sono tuttavia applicabili tariffe differenti in caso di locali completamente autonomi, ossia con accesso autonomo ed identificativo catastale proprio, aventi una destinazione d\rso autorizzata o, debitamente dimostrata dall'utenza, diversa da quella principale. Art. 15 UTENZE DOMESTICHE l 2. 3. ^ 6. sono utenze domestiche quelle relative alle civili abitazioni ed alle pertinenze di queste, quali soffitte, solai, cantine, garage' ecc... Per le utenze domestiche condotte da persone fisiche che vi hanno stabilito la propria residenza anagrafica, il numero degli occupanti è quello risultante all'Anagrafe del Comune, salva diversa e documentata dichiarazione dell'utente. Vengono considerati occupanti l'unità immobiliare, i residenti a qualsiasi titolo, anche se censiti in nuclei familiari distinti. Devono, inoltre, essere dichiarate le persone che non fanno parte del nucleo familiare anagrafrco e dimoranti nell'utenza per almeno sei mesi nell'anno solare, come ad es. le colf che dimorano presso la famiglia. sono considerati presenti nel nucleo familiare alche i membri temporaneamente domiciliati altrove. Nel caso di servizio di volontariato o attività lavorativa prestata allèstero e nel caso di degenze o ricoveri presso case di cura o di riposo, comunità di recupero, centri socio-educativi, istituti penitenàari, per un periodo non inferiore all'anno, la persona assente non viene considerata ai fini della determinazione della tariffa, a condizione che thssenza sia adeguatamente documentata. In caso di unico occupante l'unità abitativa, la tariffa di riferimento resta comunque quella prevista per i nuciei familiari con unico componente' Per le utenze domestiche condotte da soggetti non residenti nel Comune, il numero di occupanti è presuntivamente individuato in tre unità (nucleo familiare medio di riferimento). Resta ferma la possibilità. per il comune di applicare, in sede di accertamento, il dato superiore emergente dalle risultanze anagrafiche del comune di residenza. Le cantine, le autorimesse o gli altri simili luoghi di deposito, pertinenziali o riconducibili ad utenze domestiche si presumono condotte da tre occupanti. Resta esclusa dal computo tariffario la quota variabile. per le unità immobiliari ad uso abitativo occupate da due o più nuclei familiari la tariffa è calcolata con riferimento al numero complessivo degli occupanti l'alloggio. numero degli occupanti le utenze domestiche è quello risultante al primo di gennaio dell'anno di riferimento o, per le nuove utenze, alla data di nuova iscrizione. Le val-iaàorri intervenute successivamente al'ranno eflicacia a partre dall'alno seguente. il Art. 16 CALCOIÍ) DELLA TARIFFA PER LE UTTNZE DOMESTICIIE l. La quota fissa della tariffa per le utenze domestiche è determinata applica-ndo alla superficie dell'alloggio e dei locali che ne costituiscono pertinenza le tariffe per unità di superficie parametrate al numero degli occupanti, secondo le previsioni di cui al punto 4.1, Allegato l, del decreto del Presidente della Repubblica 27 apnle 1999, n. 158, in modo da privilegiare i nuclei familiari più numerosi. La superficie imponibile viene determinata secondo quanto disposto dall'aft. 19 del presente Regolamento; 3. La quota variabile della tariffa per le utenze domestiche è determinata in relazione al numero degli occupanti, secondo le previsioni di cui al p:unto 4.2, Allegato 1, del decreto del Presidente della Repubblic a 27 aprile 1999, n. 158' 4. I coeflicienti rilevanti nel calcolo della tariffa sono determinati nella delibera tariffaria. 5. La quota variabile non viene considerata per le utenze domestiche corrispondenti alle pertinenze dell'abitazione principale (cat. catastale C2, C6 e ón, espressamente dichiarate come tali sia ai frni IMU che ai frni TARI con la dichiarazione di cui al successivo art.32 del presente Regolamento. Art. 17 UTENZE NON DOMESTICHE l. Le uterlze non domestiche sono suddivise in categorie omogenee come da allegato A, sulla base della quantità potenziale di produzione del rifiuto connesso alla tipologia di attività. L'inserimento di un'utenza in una delle categorie di attività previste dall'allegato B viene di regoia effettuata sulla base della classilicazione delle attività economiche ATECO adottata dallISTAT relative allhttività principale o ad eventuali attività secondarie, fatta salva la pteveJenza dell'attività effettivamente svolta. 3. Le attività non comprese in una specifica categoria sono associate alla categoria di attività che presenta maggiore analogia sotto il profrlo della destinazione d'uso della connessa potenzialità quantitativa e qualitativa a produrre rifiuti. e CAICOLO DELL.A TARIFFA PER, LE UTENZE IVON DOMESITICHE I . Per le utenze non domestiche, la quota fissa della tariffa è determinata rapportaldo i costi alla superlicie di ogni categoria, adattata in base a specifici 2. coefficienti che misurano la potenzialità di produzione del riftuto. In particolare vengono assunte le categorie previste dal D.P.R. n. 158/1999, a cut vengono applicati i corrispondenti coefficienti potenziali di produzione del rifiuto. 3. La quota variabile della tariffa del1e utenze è calcolata in rapporto alla quantita di rifiuti prodotta, attribuita alle diverse tipologie di attività, applicando un opportuno coefficiente di adattamento 4. I coefficienti rilevanti nel calcolo della tariffa sono determinati nella delibera tariffaria. Art. 19 DETERMINAZIONE DELLA SUPENTICIE IMPIONIBILE 1. La superficie delle unità. immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano assoggettabile al tributo è costituita da quella calpestabile dei loca-li e delle aree suscettibili di produrre rifruti urbani e assimilati. Ai fini dell'applicaàone del tributo si considerano le superfici dichiarate o accertate ai frni della Tassa per lo smaltimento dei rifruti solidi urbani di cui al decreto legisiativo 13 novembre 1993, n. 507 (TARSU) e ai fini del Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi - TARES di cui all'articolo 14 del decreto leggè n. 2Oll2OlI, conv. in legge n. 2l4l2OII. z- Per i locali la superficie calpestabile è misurata sul filo interno dei muri. Nel calcolo della superficie totale, le ftazíoni di metro quadrato, frno a 0,50 metri quadrati, vengono a,rrotondate per difetto, quelle superiori vanno arrotondate per eccesso. 4. accertamento, il comune, per le unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, in assenza de11a superhcie calpestabile, può considerare come superficie assoggettabile al tributo quella pari all'8o per cento della superficie catastale determinata secondo i criteri stabiliti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138. Ai soli fini dell'attività di Dal 1" gennaio dell'anno successivo all'emanazione dell'apposito prowedimento previsto dall'articolo l, com;na 645, della legge n. 147 /2OL3, la superlicre assoggettabile al tributo delle unità immobiliari a destinazione ordinaria iscritte o iscrivibili nel catasto edilizio urbano, sarà pari all'ottanta per cento de1la superficie catastale, determinata secondo i criteri stabiliti dal decreto del Presidente della Repubblica 23 marzo 1998, n. 138. Il Comune comunicherà ai contribuenti le nuove superfici imponibili adottando le più idonee forme di comunicazione e nel rispetto dell'articolo 6 della legge 27 lu$io 2OOO, n. 212. 6. Per le unità immobiliari a destinazione speciale (categorie catastali del gruppo D ed E), la superficie imponibile è comunque quella calpestabile. Art.20 AREE DI PERTINENZA DI UÎENZE NON DOMESTICI{E fine di individuare le aree di pertínenza di fabbricati detenuti da utenze non domestiche, si fa riferimento alle superfici recintate pertinenti all'edificio o al mappale asservito allo stesso, assoggettando al tributo la parte operativa. Alle aree ed ai locali di pertinenza, viene applicata la tariffa vigente per la classe di appartenenza delf insediamento principale. 1. A1 CA.PO IV DISCPLINA DELLE RIDUZIONI TARIFFARIE, DELLE AGEVOLAZIONI E DELLE ESEI{ZIONI Art,2L APPLICAZIONE DEL ÎRIBUTO IN FUNZIONE DELLO SVOI,GIIIENTO DEL STRVIZIO 1. tributo è do\,uto per intero dalle utenze ubicate nelle zone servite, cioè quelle in cui è effettuata la raccolta dei rifiuti urbani ed assimilati. si intendono I1 servlte: utenze ubicate in zone del territorio comunale incluse nell'ambito della perimetrazione in cui awengono i servizi di igiene urbana; Tutte 1e Tutte le ]uterrze la cui distanza rispetto al più vicino punto di raccolta non superi i 5OO metri linean. Si considerano non servite tutte le :ulerrze, fuori dalla zona perimetrata, la cui distanza rispetto al più vicino punto di raccolta superi i 5OO metri lineari. 2. Come previsto al comma 656 dell'art. l, della legge n. 147 /2OI3 il tributp e dovuto nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione dei rifiuti, olrzero di effettuazione dello stesso in grave violazione de1la disciplina di riferimento, nonché di interruzione del servizio per motivi sindacali o per imprevedibili impedimenti otganiz.zatívt che abbiano determinato una situazione riconosciuta dall'autorità sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all'ambiente. qualora tale intermzione superi la durata continuativa di 30 giorni. Le condizioni di fatto al verifrcarsi delle quali il tributo è dovuto in misura ridotta, debbono essere prontamente fatte constatafe mediante diffida al Gestore del servizio di Nettezza urbana ed al Servizio di Polizia Municipale. Quest'ultimo, effettuate le verifiche ed i riscontri del caso, comunica lo stato dei fatti allUfficio Tributi evidenziandone le decorrenze ai fini dellhppli cazíone della riduzione di cui al presente comnia. 3. Alle utenze ubicate tn zone non servite, secondo le condizioni di cui al comma 1, si applica il tributo ridotto del 6j0/o. ÎaJe riduzione si applica a richiesta de1 contribuente ai sensi di quanto disposto al successivo art. 22 deI presente Regolamento. Per il primo anno di appiicazione del tributo tale riduzione si applica a tutte le utenze per le quali siano già stati verificati/ accertati i presupposti di cui al presente conìma ai fini TARSU e TARES' Art.22 ISTANZA PER RIDUZIONI, AGEVOLAZIONI' TSENZIONI Le riduzioni tariffarie, le agevolazioni e le esenzioni si applicano a seguito di dichiarazione iniziale owero, in mancanza, a seguito di presentazione di istanza da redigersi sull'apposito modulo messo a disposizione dal Comune, completa della documentazione o autocertificazione relative al possesso dei requisiti richiesti per il riconoscimento delle stesse. 2. L'applicaàone della riduzione, agevolazione o esenzione verrà concessa solo a seguito dell'alwenuta positiva valutazione della documentazione necessaria da parte dell'ufficio competente. 1. ART.23 RIDUZIONI PER PARTICOLARI CONDIZIONI D'USO 1. Ai sensi del comma 659 dell'articolo 1 della legge n. 147 12013 la tariffa ordinaria, per la sola parte variabile, viene ridotta del: al 30'/" per abitazioni tenute a disposizione per uso stagionale od altro uso limitato e discontinuo; b) 30 % per abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all'anno, all'estero; c) locali, diversi dalle abitazioni, ed aree scoperte adibiti ad uso stagionale o ad uso non continuativo, ma ricorrente; LO o/o per d) 30 % per fabbricati rurali ad uso abitativo come risultanti dalla banca dati catastale. ,-..\' ì '-.vj' I ART.24 RIDUZIONI PER MINOR"E PRODUZIONE DI RIFIUTI 1. Sono riconosciute riduzioni tariffarie, per la sola parte variabile, seguenti criteri: in relazione ai a) le utenze domestiche: compostaggio domestico: riduzione del5 o/o; b) a1la quantità di rifiuti assimilati che le utenze non domestiche dimostrano di aver awiato direttamente al riciclo con ditte a:j.toîizzate secondo quanto previsto nel successivo art- 26. ART.25 AGEVOL/IZIONI TRIBUTARIE IN FAVORT DI TTUOVE AÎTWITA' COMMERCIALI ED ARTIGIANALI 1. Sono riconosciute agevolazioní tributarie in favore delle nuove attività commerciali ed artigianali secondo le seguenti modalità: af Riduzione del 50% della tariffa, per le prime due annualità dîmposta, per le attività commerciali ed artigianali awiate nel centro storico del territorio comuna-le alf interno del perimetro delimitato dalle seguenti vie: Corso Garibaldi, Corso Umberto 1, Piazza A, Moro e Via Roma. bl Riduzione del 2Oo/o della tariffa, per le prime due annualità d'imposta, per le attività commerciali ed artigianali ar,wiate su1 territorio comunale in zone diverse da quelle di cui al punto a), con esclusione delle porzioni di territorio sulle quali insistono centri direzionali e commerciali. Le riduzioni di cui a-l precedente comma vengono riconosciute a tutte le attivita commerciali ed artigianali alwiate a partire dal l' gennaio 2014, ed, individuate nell'allegata tabella A aventi sede operativa di superficie imponibile, come definita al precedente art. 19, complessivamente non superiore ai 100 mq. Le agevolaziori di cui al comma 1, devono essere richieste secondo le moda-lità J. riportate all'art. 32 del presente Regolamento. ART.26 RIDUZIONI PER L'A\IWO AL RICICLO DI RIFruTI ASSIMII,ATI DA PARTE DELLE UTEI{ZT NON DOMESTICHE 1 . Per le utenze non domestiche che dimostrino di alwiare al riciclo rifiuti speciali assimilati agli urbani, tranite soggetti abilitati diversi dal gestore del servizio pubblico e nel rispetto delle vigenti disposizioni normative, è concessa una riduzione del tributo ne11a quota variabile da applicarsi a consuntivo, di regola medialte comoensazione eil1a prima scadenza utile. U 2. La riduzione di cui al comma 1 viene calcolata in base al rapporto fra il quantitativo di rifiuti assimilati agli urbani awiato al riciclo nel corso dell',alno solare e la produzione complessiva potenziale di rifruti assimilati agli urbali, come individuata per la categoria di appartenenza dat relativi coefficienti di produttività Kd riportati dal DPR 15811999. La riduzione viene determinata secondo la tabella sesuente: A DA Lú/o go,oLo/o OI,îRE 50 3. Al file del calcolo della precedente riduzione, i titolari delle utenze non domestiche sono tenuti a presentare, a pena di decadenza, entro il 20 gennaio dell'aino successivo, apposita dichiarazione attestante la quantità di rifiuti al'viati al riciclo nel corso deil'anno Solare precedente. A tale dichiarazione dovranno altresì allegare copia di tutti i formulari di trasporto, di cui all'art. 193 del D.Lgs' n' 15212006, relativi ai rifruti riciclati, debitamente controfrrmati dal responsabile delf impianto di destinazione, o adeguata documentazione comprovante la quantità dei rifruti assimilati arrziati al riciclo, in conformità delle normative vigenti. ART.27 RIDUZIONI PER LOCALI ED AR"EE CON PRODUZIONE DI RIFIUTI SPECIALI NON ASSIMILATI l. 2. I locali e le aree in cui si producono in via continuativa e preva.ìente rifruti speciali non assimilati, non sono assoggettati al tributo purché il soggetto passivo dimostri l'ar,'venuto awio a.1lo smaltimento in conformità alla normativa vigente. In presenza di locati ef o aree in cui vi sia contestuale produzione di rifiuti speciali assimilati e non assimilati, e non sia possibile circoscrivere la superlìcie in cui si formano questi ultimi, l'intera superficie tassabile è ridotta, a seguito di istanza pîesentata da1 produttore del rifiuto corredata da idonea documentazrone, comprovante 1a produzione di detti rifiuti ed il loro trattamento in conformità alle disposizioni vigenti in materia, delie seguenti misure percentuali: Tipologia di attività dí rlduzlone della quota variabile della tariffa 7o AUTOCARROZZERIE l5o/o FALEGNAMERIE 75o/o AUTOFFICINE PER RIPARAZIONE VEICOLI l5o/o GOMMISTI 75o/o 10% LAVANDERIE E TINTORIE lOo/o DISTRIBUTORI DI CARBURANTE lOo/o AMBULATORI MEDICI E DENTISTICI lOo/o MACELLERIE. PESCHERIE E POLLERIE 10% .). Per eventuali attività non comprese nell'elenco sopraindicato, si fa riferimento a criteri di analogia, in relazione alla potenziale produttività quali-quantitativa di rifruti. per fruire della riduzione prevista dai commi precedenti, gli interessati devono indicare nella denuncia originaria o di variazione il ramo di attività e Ia sua classifìcazione (industriale, artigianale, commerciale, di servizio, ecc.), nonché le superfici di formazione dei rifruti o sostanze, indicandone l'uso e le tipologie di rifiuti prodotti (urbani, assimilati agli urbani, speciali, pericolosi, sostanze escluse dalla normativa sui rifiuti) distinti per codice CER, e allegare alla stessa la documentazione attestante 1o smaltimento presso imprese a ciò abilitate. 5. In assenza di richiesta da parte del produttore dei rifiuti o di presentazione della necessaria documentazione, non potrà essere applicato alcun abbattimento. ART.28 CUMULO RIDUZIONI 1. Qualora per la stessa utenza sussistano condizioni per I'applicazione contestuale di più riduzioni o agevolazioni, ne sarà applicata una sola' ossia quella più favorevole al contribuente. CAPO V DISCPLINA DEL TRIBUTO GIORNALIERO E TRIBUTO PROVINCIALE ART.29 TRIBUTO GIORNALIERO 1. 11 tributo giornaliero è dovuto dai soggetti che occupano o detengono remporaneérmenf,e, con o senza aùto'izzazio'J:e, locali od aree pubbliche, di uso pubblico o aree gravate da servitù di pubblico passaggio, per la copertura dei costi dei servizi relativi a-lla gestione dei rifruti assimilati prodotti da tali soggetti. ,+. 2. L'occtpazione o detenzione è considerata temporanea quando si protrae per oeriodo inferiore a 183 giorni nel corso dello stesso anno solate. La tariffa del tributo giornaliero è determinata in rapporto ai metri quadrati occupati e al numero di grorni e loro frazioni di durata dellbccupazione. misura della tariffa giornaliera è ottenuta suddividendo la tariffa annuale, riferita alla categoria di riferimento, per i giorni dell'anno (365), maggiorando il risultato del 50% . { E' facoltà del soggetto passivo chiedere il pagamento della tariffa aanuale del tributo. 6. Lbbbligo di dichiarazione è assolto con il pagamento del tributo da effettuarsi con le modalità e nei termini previsti per la tassa per lbccupazione di spazi ed aree 4. La pubbliche . assegnazione di posto fisso per I'esercizio dell'attività itinerante nei mercati comunali, corrispondono il tributo sulla base delle giornate programmate. 7. Gli utenti titolari di 8. Per particolari manifestazioni (freristiche, culturali, proPagandistiche, sportive, ludiche e similari) che si svolgono in locali pubblici o privati o su aree pubbliche o private od aree private di uso pubblico o gravate da servitù di pubblico passaggio, il comune può defrnire con il soggett o orgatízzatore della manifestazione un addebito unico nei confronti del soggetto otganizzatore medesimo applicando, a fronte di attività economiche diverse, la tariffa corrispondente all'attività prevalente considerando tale quella che occupa la superlicie maggiore previa dichiarazione dello stesso soggetto otganízzatore. Per tutto quanto non previsto dai commi precedenti, si applicano compatibili le disposizioni relative al tributo annua-le' in quanto ARÎ.30 APPLICAZIONE DTL TRIBUTO GIORNIILIERO IN CASO DI OCCUPAZIONI ABUSWE 1. In caso di occupazione abusiva, in occasione della contestazione per la tassa di occupazione del suolo pubblico, il tributo giornaliero è recuperato contestua.lmente a sanzioni, interessi ed accessori, applicando le norme in matèria di accertamento, contenzioso e sanzioni, previste per il tributo annuale, in quanto compatibili. ART.31 TRIBUTO PROVIIICIALE 1. Ai soggetti passivi de1la tassa sui rifiuti, compresi i soggetti tenuti a versare il tributo giomaliero, è applicato il tributo provinciale per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione ed igiene dell'ambiente di cui all'articolo 19 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 5O4. -{ 2. 11 tributo provinciale, commisurato alla superficie dei locali e delle aree assoggettabili al tributo comunale, è applicato nella misura percentuale deliberata dalla provincia sull'importo del tributo comunale' 3. A1 Comune spetta la commissione per la riscossione prevista dal articolo 19 del d.Lgs. n. 5O4 medesimo / 1992. CAPO VI DICHIARAZIONE E GESTIONE DEL TRIBUTO ART,32 CONTEIVUTO E PRESENTAZIONE DTLLIT DICIIIARAZIONE 1. soggetti passivi del tributo devono dichiarare ogni circostanza rilevante per I'applicazione del tributo e in particolare vanno dichiarati: I c o r l'inizio,la variazione o la cessazione dellhtenza; la sussistenza delle condizioni per ottenere agevolazioni o riduzioni; il modifrcarsi o il venir meno delle condizioni per beneficiare di agevolazioni o riduzioni. sia originaria che di variazione, da presentarsi entro il 30 giugno dell'anno successivo a quello in cui ha avuto inizio, variaÀone o cessazione l'utenza, deve contenere i seguenti elementi: 2. La dichiaraàone, UTENZE DOMESTICHE: - Generalità del dichiarante in qualità di occupante/ detentore/possessore, il codice fiscale, la residenza; ' - Generalità del ProPrietario; Dati catastali, indir'tzzo di ubicazione comprensivo del numero delltnterno ove esistente, superlicie calpestabile e destinazione dhso dei singoli locali; Numero e generalità degli occupanti i locali; Data in cui ha avuto inizio l'occupaÀone f detenzione o locali o in cui è intervenuta la vatiazione; il possesso dei UTENZE NON DOMESTICHE: - Denominazione della ditta o ragione sociale della società, sede principale o legale, codice fiscale e partita IVA, codice ATECO dell'attività, PEC; - Generalità del soggetto denunciante, con indicazione della qualifica; - Persone fisiche che hanno la rappresentanza e l'amministrazione della società; ' Dati catastali, indírjzzo di ubicazione, superficie calpestabile e destinazione d'uso dei singoli locali ed aree denunciati; - Indicazione dell'eventuale parte di superficie produttiva di rifiuti speciali non assimilati agli urbani; - 3. 4. Data di inizio dellbccupazione o della conduzione o di variazione degli elementi denunciati. La denuncia deve essere regolarmente sottoscritta. Nelf ipotesi di invio per PEC la dichiarazione deve essere comunque sottoscritta, alche con firma digitale. Nel caso di decesso del contribuente, i familiari conviventi o gli eredi dello stesso dowanno prowedere alla presentazione della dichiarazione di variazione ed eventuale subentro. 5. La dichiarazione deve essere presentata: a) per le utenze domestiche: dalf intestatario della scheda di famiglia nel caso di residenti e dall'occupante a qualsiasi titolo nel caso di non residenti; domestiche: dal soggetto legalmente responsabile dell'attività che in esse si svolge orvero dal presidente/rappresentante; b) per le utenze non c) per gli edjfrci in multiproprietà e per i centri commerciali integrati, dal gestore dei servizi comuni. 6. Se i soggetti di cui al comma precedente non vi ottemperano, l'obbligo di dichiarazione deve essere adempiuto dagli eventuali altri occupanti, detentori o possessori, con vincolo di solidarietà. La djchíarazíone presentata da uno dei coobbligati ha effetti anche per gli altri. 7 . La díchianzione ha effetto anche per gli anni successivi qualora non si verifichino modificazioni dei dati dichiarati da cui consegua un diverso ammontare del tributo. In caso contrario la dichiarazione di variazione va presentata entro il termine di cui al comma 2. Nel caso di pluralità di immobili posseduti, occupati o detenuti 1a dichiarazione di variazione deve riguardare solo quel1i per i quali si è verificato lbbbligo dichiarativo. ART.33 DILAZIOI|I DI PAG/TMETÍTO T RATTAZIONI l. 11 competente ufficio può concedere dilazioni efo rateazione su istanza debitamente motivata da parte del soggetto passivo alle condizioni previste dal vigente regolamento comunale per Ia gestione delle entrate. ART.34 RIMBORSI .--.,t.. r$' e non dovute deve essere richiesto dal contribuente entro il termine di cinque alni dal giomo del versamento, ou/ero da quello in cui è stato accertato il diritto alla restituzione. Il rimborso viene l. 11 rimborso delle somme versate effettuato entro centottanta giorni dalla data di presentazione delf istanza. Sulle somme rimborsate spettano gli interessi a decorrere dalla data dell'eseguito versamento. ART.35 SOMME DI MODF^gTO AMMONTART l. Ai sensi dell'articolo 1, comma 168, della Iegge 27 dicembre 2006, n. 296, non s:procede al versamento in via ordinaria e al rimborso per somme inferiori a €. 12,0O per anno d'imposta. ART.36 FI'NZIONARIO RESPONSABILE DEL TRIBUTO l. La Giunta Comunale nomina il funzionario responsabile della IUC - per la gestione inerente la TARI. Al funzionario sono attribuiti i poteri per l'esercizio di ogni attivítà organizzativa e gestionale, compreso quello di sottoscrivere i prorwedimenti relativi a detta attività, nonché la rappresentanza ín gíwdizío per le controversie relative al tributo stesso. assolvimento degli obblighi tributa-ri, il funzionario responsabile può inviare questionari al contribuente, richiedere dati e notizíe a uflici pubblici ovvero a enti di gestione di servizi pubblici, in Ai fini della verihca del corretto esenzione da spese e diritti, e disporre l'accesso ai locali ed aree assoggettabili a tributo, mediante personale debitamente autoizzato e con preawiso di almeno sette giorni. 3. In caso di mancata collaborazione del contribuente od altro impedimento alla diretta rilevazione, I'accertamento può essere effettuato in base a presunzloru semplici di cui all'articolo 2729 c.c. CAPO VII ACCERîAJUEI{TI - SANZIONI - COI{TENZIOSO ART.37 ACCERTAMENÎI r{' I . L'uflicio competente prowede a svolgere le attività di controllo per la corretta applicazione del tributo, sia per la sussistenza dei requisiti per benefrciare di riduzioni, agevolazioni ed esenzioni. fine delle predette verifiche vengono seguite le disposizioni vigenti in materia, nel rispetto delle norme dettate dalla Legge n' 212/2OOo avente ad oggetto 2. A1 3. "Statuto dei diritti del contribuente". Gli accertamenti divenuti definitivi valgono come dichiarazione per le annualità successlve. ART.38 SANZIONI che disciplinano la tassa sui rifiuti ed al presente regolanento, verranno applicate le sanzioni previstè ai l. In caso di accertamento di violazione alle disposizioni commi da 694 aTOl dell'articolo I della legge n. 147 /2O13. ART.39 CONTENZIOSO l. Nella gestione del contenzioso vengono applicate le disposizioni vigenti in materia. 2. Si applica, secondo le modalità previste dallo specifrco regolamento comunale, I'istituto dell'accertamento con adesione sulla base dei principi e dei criteri del decreto legislativo 19 giugno 7997 , n. 278. CAPO VNI DISPOSIZIONI TRANSITORIE E FINALI ART.ZK) TRATTAMENTO DET DATI PERSIONALI l. I dati acquisiti al frne dell'applicazione del tributo disciplinato dal presente regolamento sono trattati nel rispetto del D.Lgs. 196 /2OO3. ART.41 CLAUSOLA DI ADEGUAMENTO I . Il presente regolamento si adegua automaticamente alle modificazioni normativa nazíonale e comunitaria, materia tributaria. della in particolare in materia di rifiuti e in ART.42 ET|TRATA II{ VKIORT E ABROG/TZIOIfI l. Il presente regolamento, pubblicato nei modi di legge, entra in vigore il 1" gennaio 2OI4. Dalla data di cui al cortma I sono abrogate tutte le norrre regolamentari in contrasto con il presente regolamento, ARÎ.43 Rrlnno l. Per quanto non previsto nel presente regolarrrento, si applicano le disposizioni normative e regolamentari vigenti. @ ALLBGATO A CATEGORIE DI UTENZE NON DOMESTICHE {COMUNI DA 5.OOO ABI LE UTENZE NON DOMESTICHE SONO SUDDIVISE NELLE SEGUENTI CATDGORIE. Cat. Descrizione attività 1 Musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto 2 Cinematograli e teatri J Autorimesse e magazÀni senza alcuna vendita diretta 4 Campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi 5 6 7 8 I 10 11 12 13 Stabilimenti balneari Esoosizioni. autosaloni Albershi con ristorante Alberghi senza ristorante Case di cura e riposo Ospedale Ufftci, agenzie, studi professionali Banche ed istituti di eredito Negozi abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta, e a-ltri beni durevoli t4 edicola, farmacia, tabaccaio, plurilicenze Negozì particolari quali filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e l6 77 18 19 20 21 22 )? 24 25 26 2a 29 30 ombrelli. antiouariato Banchi di mercato beni durevoli Attività artigianali tipo botteghe: Parrucchiere, barbiere, estetista Attività artigianali tipo botteghe: falegname, idraulico, fabbro, elettricista Canozzeia. autoffi cina, elettrauto Attività industriali con capannoni di produzione Attività artigianali di produzione beni specifrci Ristoranti, trattorie, osterie, pizzeie, mense, pub, birrene Mense, birrerie, amburgherie Bar, ca-ffè, pasticceria Supermercato, pane e pasta, macelleria, salumi e formaggi' generi alimentari Plurilicenze alimentari e/o miste Ortofrutta, pescherie, fiori e pialte, pizza a7 taglio Ipermercati di generi misti Banchi di mercato genere alimentari Discoteche, night-club L
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