IMPIEGO DI PRODOTTI AD AZIONE NUTRIZIONALE E BIOSTIMOLANTE SU ALBERI DI PERO Maurizio Quartieri 1*, Alessandro Ciriani1, Marina Collina1, Elisa Savoia2 e Moreno Toselli1 1Dipartimento di Scienze Agrarie, Università di Bologna. Viale Giuseppe Fanin 46, 40127 Bologna 2KALŌS Srl. 33033 Codroipo (Udine) *[email protected] Introduzione La gestione accurata di pratiche agronomiche come l’irrigazione e la concimazione è condizione necessaria per evitare l’insorgere di situazioni in grado di compromettere l’equilibrio vegeto-produttivo dell’albero, ma anche di aumentare la sua recettività nei confronti dei patogeni, come ad esempio la maculatura bruna (Stemphylium vesicarium (Wallr.) Simm.), una delle principali avversità del pero. La predisposizione di adeguati piani di restituzione idrica e di nutrienti risulta, quindi, una strategia utile anche per contrastare l’attività di agenti patogeni; nel caso della maculatura bruna del pero, ad esempio, l’uso di prodotti chimici selettivi (Brunelli et al., 2010) può essere integrato da tecniche colturali in grado sia di limitare l’insorgenza di situazioni ambientali favorevoli al patogeno (es. eccesso di umidità, squilibri nutrizionali, ecc.) sia di creare nei tessuti dell’albero condizioni che ne aumentino la tolleranza alla malattia (es. elevati livelli di calcio). Studi precedenti, infatti, hanno dimostrato come la tolleranza del pero ai patogeni possa essere migliorata mediante l’aumento della concentrazione di calcio (Ca) nei tessuti (Toselli et al., 2012), intervenendo sulla gestione dell’irrigazione e della fertilizzazione. Con l’obiettivo di migliorare lo stato nutrizionale e la tolleranza del pero a stress biotici, è stata valutata l’efficacia di formulati commerciali ad azione fertilizzante e biostimolante nell’incrementare il contenuto in Ca dei tessuti vegetali e nel migliorare le difese naturali dell’albero. Materiali e metodi L’attività è stata condotta a Cadriano (BO), presso il Centro Sperimentale dell’Università di Bologna, su alberi adulti di pero (cv Abate Fétel/MC) allevati in vaso; lo studio era articolato in due prove: PROVA 1 - Trattamenti fogliari con calcio Sono state confrontate le seguenti tesi: 1. Controllo (testimone, non trattato con Ca). 2. Caltrac 560 Plus (32,4% CaO + 0,2% B e 1,8% Zn), impiegato alla dose di 400 ml/hl. 3. Caltrac 560 Plus + Frontiere (prodotto estratto da Laminaria digitata, ricco di attivatori naturali dei meccanismi di difesa dell’albero); 400 ml/hl di Caltrac 560 Plus + 75 ml/hl di Frontiere. Le applicazioni fogliari, 6 in totale, sono state eseguite ogni 10 gg, a partire dalla fase di “caduta petali”. PROVA 2 – Trattamenti fogliari con formulati ad azione biostimolante e nutrizionale La sperimentazione ha previsto l’impiego dei formulati commerciali Frontiere, Botrisine e Photrel, irrorati alla chioma secondo il seguente schema: 1. Controllo (testimone non trattato). Alberi di Abate F./MC utilizzati 2. Frontiere, 6 trattamenti ogni 10 gg a partire dalla fase di “caduta petali”; dose: 75 ml/hl. per la sperimentazione 3. Botrisine, 6 trattamenti ogni 10 gg a partire dalla fase di “caduta petali”; dose: 200 g/hl. 4. Photrel, 4 trattamenti ogni 10 gg a partire dalla fase di “fine cascola frutti”; dose: 300 g/hl. 5. Frontiere+Botrisine, miscela utilizzata con le stese modalità previste per le tesi 2 e 3. 6. Frontiere+Botrisine+Photrel, miscelati in funzione della fase fenologica: a) da “caduta petali” a “fine cascola frutti”: 2 applicazioni ogni 10 giorni di Frontiere (75 ml/hl) + Botrisine (200 g/hl). b) dalla fase di “fine cascola frutti”: 2 applicazioni ogni 10 giorni della miscela Frontiere (75 ml/hl) + Photrel (300 g/hl), seguite da 2 applicazioni ogni 10 giorni solo del formulato Frontiere (75 ml/hl). Botrisine è una miscela di microelementi (Mn=2,7%; Zn=2,3%), calcio (CaO=3,5%) e un estratto di Polygonum cuspidatum ricco di resveratrolo, composto polifenolico naturale che agisce come antiossidante, proteggendo i tessuti della pianta sottoposti a stress. Photrel è una miscela di microelementi (B=5%, Mn=7% e Mo=0,4%) con Mg e S (MgO=13,3% e SO3=36,3%). Risultati e discussione PROVA 1 - Trattamenti fogliari con calcio • L’apporto per via fogliare di Ca non ha modificato il potenziale idrico e osmotico, mentre differenze sono emerse nella composizione minerale delle foglie, ma non per il Ca, risultato che conferma la difficoltà di incrementare con la concimazione il Ca nei tessuti dell’albero (Marschner, 1995): l’N è risultato più alto nelle foglie degli alberi trattati con la miscela “Caltrac+Frontiere”, il K è risultato significativamente più concentrato nelle foglie degli alberi del “Controllo”. Il Cu è risultato statisticamente più basso nelle foglie degli alberi trattati con Ca, che presentavano anche il più alto livello di Zn. • Nessuna variazione significativa è invece emersa per quanto riguarda la composizione minerale del frutto (dati non riportati). • L’attività fotosintetica è aumentata nelle foglie della la tesi “Caltrac 560 Plus+Frontiere”. • Per quanto riguarda l’effetto dei trattamenti sulla maculatura bruna, dopo 11 giorni dall’inoculazione del fungo non sono emerse differenze tra le tesi per ciò che riguarda l’intensità dell’infezione. L’attività degli enzimi potenzialmente coinvolti nel meccanismo di tolleranza alla malattia è risultata simile (dati non riportati); tuttavia, l’attività dell’enzima PPO è risultata positivamente correlata al Ca del frutto (r=0,9282; **). Fotosintesi netta (µmol CO2/m2 s) L’effetto dei trattamenti è stato valutato attraverso i seguenti rilievi: accrescimento vegetativo, stato nutrizionale (SPAD e analisi minerale di foglie e frutti), potenziale idrico e osmotico della foglia (prova 1) e attività fotosintetica. La tolleranza alla maculatura bruna è stata valutata mediante la rilevazione sui frutti dei sintomi della malattia e la determinazione dell’attività di alcuni enzimi (POD-perossidasi e PPOpolifenolossidasi) coinvolti nel processo di tolleranza alla malattia. I frutti erano stati precedentemente inoculati artificialmente con una sospensione conidica (100.000 conidi/ml) di S. vesicarium. I dati sperimentali sono stati sottoposti all’elaborazione statistica mediante l’analisi della varianza, mentre la separazione delle medie (n=5) è avvenuta mediante il test SNK (P=0,05). Potenziale idrico Trattamento Mg Cu (MPa) N Controllo -1,37 -943 2,02 b 1,27 a 0,90 0,49 22 a 59 b Caltrac 560 Plus -1,20 -1031 2,24 b 0,99 b 0,77 0,37 15 b 166 a Caltrac 560 Plus + Frontiere -1,19 -960 3,05 a 0,83 b 0,88 0,46 14 b 134 a ns ns * * ns ns * *** % s.s. a * ab a * b b b 14-giu Caltrac 560 Plus Caltrac 560 Plus + Frontiere Effetto dei trattamenti sulla maculatura bruna (mOsmol kg-1 H20) Significatività Ca 14.0 12.6 11.2 9.8 8.4 7.0 5.6 4.2 2.8 1.4 0.0 Controllo Concentrazione di nutrienti nella foglia (fine giugno) K (Per ogni data, valori seguiti da lettere diverse differiscono statisticamente per P=0,05; *=significativo per P<0,05) 15-mag Effetto dei trattamenti sul potenziale idrico e osmotico, e sulla composizione minerale della foglia Potenziale osmotico Effetto dei trattamenti sulla fotosintesi Zn mg kg-1 s.s. Intensità della malattia (+11 gg dall’inoculazione artificiale) Trattamento Frutti inoculati con S. vesicarium (sopra) e sviluppo dell’infezione dopo 11 giorni (sotto) All’interno di ogni colonna, valori contrassegnati da lettere diverse differiscono statisticamente tra loro per P=0,05. ns, * e ***= non significativo e significatività per P<0,05 e P<0,001. Macchie (n/frutto) Superficie (mm2/frutto) Controllo 3,0 197 Caltrac 560 Plus 3,0 246 Caltrac 560 Plus + Frontiere 3,8 248 Significatività ns ns ns = non significativo. PROVA 2 – Trattamenti fogliari con formulati ad azione biostimolante e nutrizionale • Le foglie degli alberi trattati con la miscela dei tre prodotti hanno evidenziato la maggiore colorazione verde, ma solo a inizio maggio (dopo due applicazioni). • Per quanto riguarda lo stato nutrizionale dell’albero, l’azione dei trattamenti è risultata più marcata sul frutto, con differenze di concentrazione dell’N (più alta nella tesi Frontiere), del Mg e del Mn (più alti nella tesi Photrel). • La fotosintesi è risultata simile nelle diverse tesi, mentre la sostanza secca accumulata nei frutti prelevati a fine giugno è risultata massima per la tesi Frontiere. • Nessun effetto riconducibile ai trattamenti è stato riscontrato sull’incidenza della maculatura bruna e sull’attività degli enzimi nei frutti prelevati a giugno (dati non riportati). Effetto dei trattamenti sulla colorazione della foglia e sulla composizione minerale dei frutti Effetto dei trattamenti su fotosintesi e sostanza secca del frutto Concentrazione di nutrienti nel frutto (fine giugno) 12 24 ** a 10.5 9 7.5 abc c bc abc ab 22 20 18 6 4.5 16 NS 14 3 1.5 12 0 10 Trattamento Sostanza secca (%) Fotosintesi netta (µmol CO2/m2 s) (Valori seguiti da lettere diverse differiscono per P=0,05; ns e *= non significativo e signif. per P<0,05) N P K Ca % s.s. Mg Fe Mn ‰ s.s. Cu Zn mg kg-1 s.s. Controllo 29,0 abc 0,68 ab 0,21 1,02 0,17 0,72 b 75 4c 7 45 Frontiere 27,8 bc 0,85 a 0,20 1,08 0,13 0,76 b 24 4c 8 52 Botrisine 27,5 c 0,59 ab 0,25 1,11 0,17 0,74 b 15 5c 9 52 Photrel 30,0 abc 0,46 b 0,15 1,06 0,14 0,86 a 32 11 a 7 19 Frontier+Botrisine 30,4 ab 0,51 b 0,22 1,10 0,15 0,74 b 27 6b 9 84 Frontier+Botrisine+ Photrel 31,2 a 0,63 ab 0,18 1,17 0,11 0,77 b 29 6b 7 24 ** * ns ns ns * ns *** ns ns Significatività Fotosintesi netta SPAD (unità) All’interno di ogni colonna, valori contrassegnati da lettere diverse differiscono statisticamente per P=0,05. ns, *, ** e ***= non significativo e significativo per P<0,05, P<0,01 e P<0,001. Sostanza secca del frutto Considerazioni conclusive La sperimentazione ha permesso di ottenere informazioni utili, anche se preliminari, sull’azione di formulati commerciali ad azione fertilizzante e biostimolante su pero. L’apporto fogliare di Ca (Caltrac 560 Plus) non ha incrementato il Ca nella foglia e nel frutto, ma ha comunque modificato lo stato nutrizionale dell’albero (K e Zn in particolare). Anche il formulato Photrel si è rivelato efficace nell’incrementare il livello fogliare di alcuni nutrienti (es. Mg e Mn). Tra i biostimolanti sperimentati, Frontiere ha suscitato interesse per i suoi effetti positivi sull’attività fotosintetica e sul metabolismo azotato, in particolare se miscelato con Caltrac 560 Plus. La tolleranza del pero alla maculatura bruna non è stata aumentata da nessuna delle strategie sperimentate; la correlazione positiva riscontrata tra il Ca del frutto e l’attività dell’enzima PPO, tuttavia, ha messo in evidenzia il possibile ruolo del calcio nell’attivazione dei meccanismi di difesa dalla malattia. Bibliografia -Toselli et al. 2012. J. Plant Nutr., 35: 1819-1829. -Brunelli et al. Atti Giornate Fitopat. 2: 163. -Marschner H. 1995. Mineral nutrition of higher plants. Giornate tecniche SOI - “Biostimolanti, corroboranti, induttori di resistenza e micronutrienti nelle colture ortoflorofrutticole”. 29-30 maggio 2014, Ancona
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