CITTA’ METR ROPOLITANE, PROV OVINCE, C UNIONI E FUSIONE DI CO OMUNI Daniela Gasparini 10 lugglio 2014 Pirelli - Incontro Amministratori A PD i t duzione introd d i CORRE IL TRENO O DELLE RIFORME Avviato il processo di riforme strateegiche per il paese, la nuova architettura istituzionale delle autonnomie è basata su: 2 pilastri: le Regioni e i Comuni La cancellazione di 5.000 Enti intermedi i La L definizione d fi i i di un nuovo lilivello llo territoriale i i l di governo di “Area “A Vasta” Le Città Metropolitane La rappresentanza non è più politicca ma territoriale. territoriale La democrazia non è ppiù a livello veerticale ma orizzontale,, pperché saranno i sindaci e i consiglieri com munali a decidere i compiti di Area Vasta. COSA PREVE EDE LA LEGGE 1. 2. 3. 4. L’istituzione delle Città Meetropolitane La nuova disciplina delle Province P quali enti di Area Vasta La definizione organica deelle Unioni di Comuni La riforma dell’istituto dellla Fusione di Comuni POLITICHE … è necessario partire da nnuove descrizioni delle città e proporre al sistema degli atttori, nuovi obiettivi e nuovi progetti sui quali misurarsi. 1. una visione dell’economia : i mondi del vivere e del produrre possono e devono integrarsi per definire comuni obiettivi per far riemergere g la centralità del 2. una visione della società: pe legame tra coesione e sviluppoo 3. una visione del territorio: pe per dare struttura alla città frammentata e diffusa, rafforzare il suo esseere città di città. ognuno è il centro t FINISCE LL’ERA ERA A DEI CAMPANILI? “Ognuno è seduto sul proprio cuulo”, diceva Montaigne … Ma oggi ci deve essere più rapppresentanza e cooperazione territoriale. Bisogna guardare al di là del prroprio c…onfine. E’ una occasione per ampliare lo l spazio dei diritti e della democrazia. E’ questa l’Area Vasta. S SFIDE Essere un motore dello sviluppo o e un ambiente di vita accogliente per la popolazione che vi abita … 1. mantenimento e potenziamen nto della capacità di produrre ricchezza, nelle attuali condiziooni di concorrenza internazionale sempre più forte 2. coesione sociale come condiz izione di sviluppo 3. coesione territoriale e costruzione di nuovi p principi p organizzativi g città ittà metr tropolitane lit Città Metropolitane: PRIMA APPLICAZIONE Le città Metropolitane sono costittuite alla data di entrata vigore della legge Il consigli, la giunta e il Presidentte rimangono in carica fino alla scadenza del mandato che ee' coincidente ccon la data di insediamento dello stesso Successivamente il Presidente Provincia P e la giunta rimangono in carica senza indennità indennità' - per ordinaria aamministrazione fino al 31/12/2014 Il Presidente assume funzioni del Consiglio Provinciale Il Sindaco della città capoluogo inndice elezioni per conferenza statutaria (24 consiglieri per città sup. 3 mlnn ab) Città Metropolitane: PRIMA APPLICAZIONE II Le elezioni del Consiglio metro ropolitano si svolgono entro il 30 settembre (DL90/14) Data elezioni CONCORDATA A 28 settembre 2014 Entro il 31 dicembre 2014 il Consiglio C g metropolitano p approva pp lo statuto L'effettivo passaggio dalla Proovincia alla Città Metropolitana avviene il 1 ggennaio 2015 - in cui si inseedia il Sindaco e il Consiglio g metropolitano g metropolitano p restta in carica 5 anni Il Consiglio LE 9+1 CITTA’ METROPOLITANE M + quelle ll previste i t St Statuto t t S Sarde d gna, Sicilia, Si ili Friuli F i li V Venezia i Gi Giulia li Città Sindaco note abitanti ROMA Ignazio Marino Scadenza 2018 3.997.465 MILANO Giuliano Pisapia scadenza 2016 3 136 971 3.136.971 NAPOLI Luigi De Magistrris scadenza 2016 3.054.956 TORINO Piero Fassino scadenza 2016 2 247 780 2.247.780 VENEZIA Giorgio Orsoni scadenza 2015 846.962 GENOVA Marco Doria scadenza 2017 855 834 855.834 BOLOGNA Virginio Merola scadenza 2016 976.243 FIRENZE M tt Renzi Matteo R i scadenza d 2014 1 232 370 1.232.370 BARI o Michele Emiliano scadenza 2016 1.286.785 REGGIO GG O CALABRIA C Commissario censimento 2011 550.967 Città Metropolitane: DISPOSIZIONI GENERALI NOTA: La disciplina delle Città Meetropolitane è dettata in attesa della riforma del Titolo V della Costituzioone. Le città Metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le seguenti finalità istituzionali : 1. 2. 3. Cura dello sviluppo strategicoo territorio; Promozione e gestione integrrata dei servizi, delle infrastrutture e delle reti di comunicazione dii interesse della città Metropolitana; p Cura delle relazioni istituzionaali afferenti al proprio livello, ivi comprese quelle con le città Metropolitane M europee. Città Metropolitane: EST TENSIONE TERRITORIALE Il territorio coincide con quello della d Provincia omonima I comuni limitrofi possono chieddere di aderire o di uscire dalla città Metropolitana secondo le modaalità dell’art. 133 primo comma della Costituzione che prevede che cciò possa avvenire con legge dello Stato per la modifica delle circooscrizioni Provinciali, su iniziativa dei Comuni Co u se sentita t ta laa Regione eg o e La legge norma le modalità renddendo chiari i tempi in cui la Regione devee esp de esprimere e e uun pa parere e e e il ruuuo uoloo de del Go Governo e o cchee de devee co comunque u que portare in Parlamento disegno di d legge in caso di cambiamento delle circoscrizioni Provinciali ORGANI CITTA CITTA’’ METROPOLITANA SINDACO METROP POLITANO VICE SINDACO CONSIGLIO METROPOLITANO CONFERENZA METROPOLITANA Non è prevista la costituzione della Giunta ma è data facoltà al Sindaco di nominare un Vice Sindaco e 1 o più p Consiglieri. Città Metropolitana: SIN NDACO METROPOLITANO Il Sindaco Metropolitano, rappreesenta l’Ente, presiede il Consiglio e la Conferenza. Il Sindaco metropolitano è di dirritto il Sindaco del Comune capoluogo. Può nominare un Viice-Sindaco e delegare consiglieri Lo statuto può decidere l’elezionne diretta a suffragio universale del Sindaco e del Consiglio metropolitano, previa approvazione legge statale e articolazione del comuune capoluogo in più comuni o, o per città sup. a 3 milioni di abitanti, in aree omogenee. Per le sole città Metropolitane ssup. sup 3 milioni di abitanti abitanti, in alternativa al punto precedente è possibile una ripartizione del territorio in zone omogenee senza dividerlo in coomuni omuni. Città Metropolitana: CON NSIGLIO METROPOLITANO Il Consiglio Metropolitano è orgaano di indirizzo dell’ente, dell’ente predispone bilancio, approva regolamenti. E’ eletto dai Sindaci e dai consigglieri comunali dei comuni della CM. CM Dura in carica per 5 anni, in casoo di rinnovo del Consiglio della città capoluogo si procede entro 60 ggiorni a nuove elezioni del Consiglio capoluogo, metropolitano. Nelle liste per l’elezione del Connsiglio Metropolitano nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura del 60% del numero dei candidati. candidati L’individuazione puntuale dei coompiti è demandata allo statuto. Città Metropolitana: CONF FERENZA METROPOLITANA La Conferenza Metropolitana è composta dal Sindaco metropolitano e da tutti i Sindaci dei comuni cittàà Metropolitana. Ha il compito di approvare o resspingere lo Statuto Deve dare parere obbligatorio per p l'approvazione dei bilanci. Ha poteri propositivi e consultivvi, secondo quanto disposto dallo Statuto. Le delibere della Conferenza Metropolitana M sono adottate con voto ponderato; la maggioranza è deeterminata da almeno 1/3 dei Comuni e la metà della popolazione. Città Metropoolitana: STATUTO Lo Statuto stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione dell'ente, comprese le attribuzzioni e competenze degli organi, nonché: Disciplina i rapporti tra i Comuuni e la Città Metropolitana. regola g le modalità con cui i coomuni non compresi p nel territorio metropolitano possono istituiree accordi con la città Metropolitana. Regola g la costituzione di zonee omogenee. g definisce se il Sindaco e il Connsiglio debbono essere eletti a suffragio universale. Città Metropolitana: FUNZIONI - I Il 1 gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province e succedono d add esse in i tutti t tti i rappoortiti attivi tti i e passivi. i i Le Città Metropolitane erediterannno le funzioni fondamentali delle Province nonché le seguenti fun nzioni aggiuntive: Adozione e aggiornamento annuaale di un piano strategico triennale Metropolitano che costituisce attto d’indirizzo per l’ente e per l’esercizio delle funzioni dei comuni. Pianificazione territoriale generrale: strutture di comunicazione, reti di servizi e delle infrastrutture, anchee fissando vincoli e obiettivi all all’attività attività dei comuni metropolitani. Promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e digitalizzazione. Città Metropolitana: FUNZIONI - II Strutturazione dei sistemi coordinnati di ggestione dei servizi p pubblici e organizzazione dei servizi pubblicci di interesse generale ambito Metropolitano; d’intesa con i Com muni può predisporre documenti di gara, essere stazione appaltante, monitorare contratti servizio e di organizzazione di concorsi e proccedure selettive. Mobilità e viabilità, anche assiccurando la compatibilità e la coerenza con la pianificazione urbaniosticaa comuncale nell’ambito metropolitano. Promozione e coordinamento svviluppo economico e sociale. L Lo Stato St t e le l regioni i i potranno t attribuire tt ib i ulteriori lt i i funzioni f i i alle ll città ittà metropolitane in attuazione dei principi di sussidiarietà, differenziazione ed adeguatezzza (ex art art. 118 118, comma 1 Cost Cost.)) Città Metropolitane: RISORSE e PATRIMONIO Alla Città Metropolitana spettano o: 1. Il patrimonio e le risorse umanee e strumentali della Provincia soppressa, a cuii la l Città Metropol M t llitana lit succede d a tit titolo l universale i l iin tutti i rapporti attivi e passivi, ivi coomprese le entrate. 2 Le entrate delle province sono ccostituite da: imposta su RC auto, 2. auto imposta provinciale di trascrizionee; altri tributi propri derivati; compartecipazione p p pprovinciale alll’IRPEF;; compartecipazione p p alla tassa automobilistica regionale sugli autoveicoli. 3. Ulteriori fonti di entrata generalee da attribuirsi con apposito decreto del Presidente del Consiglio C dei Ministri M 4. Pacchetto azionario prov. Milano di società impegnate in EXPO sarà gestito da Regione fino al 31 ottobbre 2015 Città Metropolitane: ORGANI A REGIME - I Il sindaco metropolitano e il consig glio metropolitano possono essere formati con 2 modalità diverse la cui scelta è demandata allo statuto. MODALITA’ 1 bi g gli organi. g Il sindaco del comune Costituzione automatica di entramb capoluogo è automaticamente il sindaaco metropolitano e il consiglio metropolitano è composto dal sindacoo metropolitano e da un numero di consiglieri, fissato dalla legge, variabille in base alla popolazione. Il consiglio metropolitano è eletto dai sindaci s e dai consiglieri comunali dei comuni della città metropolitana e sonno eleggibili i sindaci e i consiglieri comunali in carica. segue Città Metropolitane: ORGANI A REGIME - II segue modalità d lità 1 Il sistema elettorale prevede una diviisione del territorio in fasce demografiche omogenee e ll’assegnazione assegnazione di un voto o ponderato che fa sì che nessuna fascia possa rappresentare più del 35% % della popolazione complessiva e che un solo comune possa essere rappressentato oltre il 45% della popolazione stessa. Nelle liste, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60%. 60% segue Città Metropolitane: ORGANI A REGIME - III MODALITA’ 2 Elezione diretta a suffragio universaale del sindaco e del consiglio metropolitano t lit definita d fi it dallo d ll Statuto. St t t . IIn questo t caso, lla llegge elettorale l tt l ddeve essere fatta con legge statale e il territtorio del comune capoluogo deve essere articolato in più comuni. comuni Esiste E i t un’eccezione ’ i per lle città ittà sopra i 3 milioni ili i di abitanti bit ti (Milano, (Mil N Napoli, li Roma) che, invece di dividersi in più coomuni, possono articolare il territorio del comune capoluogo in zone dotate di autonomia amministrativa. amministrativa Città Metropolitane: NUMERO CONSIGLIERI 1) 24 per le città metropolitane con popolazione p residente >3milioni di abitanti; 2) 18 per le città metropolitane con popolazione p residente >800mila abitanti e </= 3 milioni; 3) 14 per le altre città metropolitane. L'incarico di sindaco metropolitanno, di consigliere metropolitano e di componente della conferenza meetropolitana è svolto a titolo gratuito. gratuito Città Metropolitane: ISTITUZIONE Fino al 31 dicembre 2014 sono prorogati gli organi provinciali in carica (a titolo gratuito), comprrese le gestioni commissariali. Il sindaco del comune capoluogo inddice le elezioni per il consiglio metropolitano che si svolgeran nno il 28 settembre 2014. 2014 Il consiglio metropolitano eletto definirà d entro il 31 dicembre 2014 lo statuto, che verrà approvato daalla conferenza metropolitana. N.B.: N B : i Presidenti e i Consigli Provinciali terminano il loro mandato a scadenza naturale, ossia a seconda della data di proclamazione, p quindi in un periodo variabile tra il 7 e il 21 ggiugno g pper ggli eletti del 20009. Città Metropolitaane: ISTITUZIONE - II 22^ passaggio: Subentro della città metropolitana alla provincia: il 1° gennaio 2015 le città metropolitane subentrano in tutto t e per tutto alle province e il sindaco del comune capoluogo assum me le funzioni di sindaco metropolitano. La città metropolitana opera con il prroprio statuto e i propri organi assumendo anche le funzioni proprie. Se a tale data non fosse stato approvvato lo statuto si applica lo statuto della provincia. In caso di mancata approvvazione dello statuto entro il 30 giugno 2015 scatta la pprocedura pper l’esercizzio del ppotere sostitutivo da pparte dello Stato. Città Metropolitaane: SCADENZARIO Scadenzario istituzione Città Meetropolitane in sede di 1^ applicazione entrata in vigore della legge Le CM si costituisscono sul territorio della Provincia omonima. Il sindaco del comuune capoluogo indice le elezioni del Consiglio M t Metropolitano. lit 28 settembre 2014 In tale data si svoolgono le elezioni del Consiglio Metropolitano fino al 31 dicembre 2014 Sono prorogati glii organi provinciali in carica, comprese le gestioni commissariali. entro il 31 dicembre 2014 Il Consiglio Metropolitano approva lo statuto. 01 gennaio 2015 Le Città Metropoliitane subentrano in tutto e per tutto alle Province e il sindaco del caapoluogo assume le funzioni di Sindaco Metropolitano See a tale data non fosse stato approvato lo statuto, Metropolitano. statuto si applica quello della d Provincia. 30 giugno 2015 In caso mancata aapprovazione dello statuto in tale data data, scatta il potere sostitutivo dello Stato. provi vince Province: DISPOSIZ ZIONI GENERALI - I In attesa della riforma del Titolo V ddella parte seconda della Costituzione, le province che nasceranno dal sono enti COMPLETAMENTE NUOVI e con una chiara vocazione: Non più un “grande comune”, comee si sono configurate le vecchie province, ma un ente con le funzioni tipiche ed esclusive di area vasta Un ente dotato di funzioni essenziaali al servizio dei Comuni, dei territori e dei loro cittadini; Un ente in cui i Comuni – sindaci e consiglieri comunali – saranno gli attori protagonisti Così come consolidato in molte naazioni europee si definisce il ruolo del governo di area vasta segue Province: DISPOSIZ ZIONI GENERALI - II segue L'area vasta non è quindi un consorzio di comuni, né tanto meno una grande unione di comuni, ma un ente e di secondo livello espressione territoriale dei comuni, per impediree sovrapposizioni di competenze e conflitti politici. Un ente intrinsecamennte raccordato con le regioni, che possono riorganizzare i i lle proprie i ffunzzioni i i amministrative i i i come meglio li ritengono. Si ottiene così il risultato chhe i comuni possono cedere la gestione di proprie competenze alll'area vasta e che la regione eviti di “amministrativizzare” se stessa, cedeendo funzioni all'area vasta e privilegiando la propria vocazione cosstituzionale di ente di legislazione e di programmazione. Il fatto che le funziooni fondamentali siano definite con legge gg dello Stato ggarantisce anche daa tentazioni neocentraliste da pparte della regione. Province: FUNZIONI F -I Le funzioni fondamentali che connotaano il nuovo Ente di area vasta. Pianificazione territoriale Tutela e valorizzazione dell dell’amb ambbiente Servizi di trasporto pubblico prrovinciale Costruzione e gestione delle strrade provinciali; Gestione dell’edilizia scolasticaa; Programmazione P i provinciale i i l d deella ll rete scolastica; l i Controllo dei fenomeni discrimiinatori sul lavoro e promozione delle parii opportunità; ià CESSANO LE DUPLICAZIONI E LE E SOVRAPPOSIZIONI segue Province: FUNZIONI - II Le nuove province sono enti al servizzio dei Comuni: Stazione unica appaltante Organizzazione di concorsi e deelle procedure selettive Assistenza tecnica e raccolta dati d entro fine luglio 2014 La legge 56/14 stabilisce che, ferrmo restando le funzioni fondamentali ppreviste dalla legge gg statale e qquelle assegnate a g dalla Regione g alle Province,, tramite accordo in Conferenza unnificata, Stato e Regioni si dovranno individuare puntualmente le funziooni amministrative delle Province che devono essere trasferite ad altri entiE’ una grande occasione per riordiinare e semplificare il sistema di governo dei territori Province: ORGANI PRES SIDENTE CONSIGLIO PROVINCIALE ASSEMBLEA DEI SINDACI Non è prevista la costituzione di una Giunta G Provinciale ma il Presidente può assegnare deleghe a consiglieri provinnciali, secondo Statuto. Province : PRESIDENTE P Il Presidente dura in carica 4 annni, convoca e presiede Consiglio Provinciale ed assemblea dei Sinddaci, sovraintende al funzionamento dei servizi e uffici e all’esecuzione deggli atti. Sono eleggibili a presidente della Provincia i Sindaci il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dallaa data di svolgimento elezioni. L’elezione avviene sulla base di presentazione p di candidature sottoscritte almeno dal 15% dagli aventi dirittoo al voto; è eletto dai Sindaci e dai consiglieri comunali dei comuni deella Provincia Il presidente della Provincia decadde dalla carica in caso di cessazione dalla carica di Sindaco, S può nominnare un vice-presidente e assegnare deleghe ai consiglieri Provinciali Province: CONSIG GLIO PROVINCIALE Il Consiglio Provinciale è un organo eelettivo di secondo grado, grado dura in carica 2 anni, è composto dal Presidente dellla Provincia e da: 16 componenti nelle Province coon più di 700.000 abitanti; 12 componenti nelle Province daa 300.000 a 700.000 abitanti; 10 componenti nelle Province finno a 300.000 abitanti È eletto dai Sindaci S e consiglieri Provvinciali dei comuni della Provincia. E’ l’organo di indirizzo e controllo, controllo prropone all’assemblea statuto, statuto approva regolamenti, piani e programmi, esprrime parere su bilancio con maggioranza di 1/3 comuni e ½ popolazione Province: L’ASSEM MBLEA DEI SINDACI L’assemblea dei Sindaci è compostaa dai Sindaci dei Comuni appartenenti alla Provincia. Ha poteri propositivi, consultivi e di coontrollo secondo quanto disposto dallo statuto. Adotta o respinge lo Statuto propostoo dal Consiglio e le sue successive modificazioni con i voti che rappresenntano almeno un terzo dei comuni Compresi nella Provincia e la maggiooranza della popolazione residente. Esprime parere obbligatorio sullo schhema di bilancio. Province: CHI PUO’ ESSER RE ELETTO E CHI ELEGGE Chi può essere eletto: ll’elettorato elettorato ppassivo per l’elezione l elezione del Presidente di provincia spetta ai sindaci dei comunni del territorio e ai consiglieri provinciali uscenti , compreso il presidente di prrovincia (solo per la prima elezione) L’elettorato passivo per il consiglio provinciale spetta ai sindaci e ai consiglieri dei comuni del territorio e ai consiglieri provinciali e il presidente uscenti (solo per la prima volta). Sonno eleggibili a consigliere provinciale e a presidente anche tutti i consiglieri proovinciali, tra cui i presidenti, delle Province i cui organi siano scaduti traa la fine f del 2011 e il 201 2014 purchèè gli amministratori fossero in carica al momento della scadenza; Chi elegge: l’elettorato attivo spetta a tutti i sindaci e i consiglieri comunali dei comuni della Provincia Province: SC CADENZARIO Scadenzario 1^ istittuzione Nuove Province 28 settembre 2014 Indizione delle eleziooni del Consiglio Provinciale per le Province i cui organi g scadono naturralmente nel 2014. CON ELEZIONE NUOVI ORGANI DECADONO CONTESTUALMENT TE PRESIDENTI, GIUNTE, COMMISSARI PROROGATI A TITO OLO GRATUITO Per tutte le altre Provvince, i cui organi non scadono naturalmente nel 2014 vengono indettte le elezioni del Consiglio Metropolitano entro 2014, 30 giorni dalla scadenza del mandato. entro il 31 dicembre 2014 Il Consiglio Provinciaale definisce proposta di statuto che deve essere approvata entro la medesima data dall’Assemblea dei Sindaci. 30 giugno i 2015 IIn caso di mancata t aapprovazione i ddello ll statuto t t t iin ttale l ddata, t scatta tt il potere sostitutivo da parte dello stato. PROVINCE MONTANE Vengono inoltre definite le province dei territori montani, proprio in relazione al tipo di funzioni legate allla specificità del territorio montano, con funzioni proprie aggiuntive (cura delllo sviluppo strategico del territorio e gestione in forma associata di servizzi in base alla specificità del territorio, cura delle relazioni istituzionali con province, p province autonome, regioni, regioni a statuto speciale ed enti terrritoriali di altri Paesi, con esse confinanti e il cui territorio abbia caratteristiche montane). Belluno Spndrio. Belluno, Spndrio Province: SOPPRESSIO ONE ENTI INTERMEDI - I I servizi a rete di rilevanza economica che prevedono l'attribuzione di funzioni di organizzazione ad enti o agenzie in ambito a provinciale o sub-provinciale, saranno soppressi e le funzioni saraanno attribuite alle nuove Province (ad es.: con llegge regionale i l saràà possibile ibile la l soppressione i ddeglili A.T.O. A T O (Ambito (A bit territoriale ottimale). Q t significa Questo i ifi incidere i id iin modo d di dirretto sulle ll migliaia i li i di entii iintermedi di tra t regioni e comuni, uniformando alla dim mensione di area vasta la gestione di questi servizi a rete. rete Per le regioni che decideranno di riorganizzare ri le funzioni prevedendo la soppressione di uno o più enti sono prreviste misure premiali, premiali comunque senza maggiori o nuovi oneri per la finanza pubblica. Province: SOPPRESSIONE E 5.521 ENTI INTERMEDI - II Province: PERSO ONALE E RISORSE Nei trasferimenti delle funzioni oggetto o del riordino si aprono le seguenti di disposizioni: i i i Il personale trasferito mantiene la l posizione giuridica ed economica Il trasferimento della proprietà dei beni mobili ed immobili è esente da oneri fiscali L’Ente che subentra nella funzioone succede anche nei rapporti attivi e passivi in corso Gli effetti derivanti dal trasferimeento delle funzioni non rilevano, per gli Enti subentranti, ai fini della discciplina sui limiti dell’indebitamento unione e fusione di co omuni Unione e Fusione di Comuni: DISPOSIZIONI GENERALI Allo stato attuale i comuni con più di 100 100.000 000 abitanti sono solo 46, 46 mentre sotto i 5.000 abitanti esisto ono circa 5.700 comuni. A fronte di questa situazione le unioni comunalii in Italia, ovvero comuni che lavorano in maniera associata, sono purtroppo ancora a una realtà incompiuta, costituendone solo il 10-11 per centto. Dalle prime analisi dei fabbisogni e ddei costi standard si sa che nelle dimensioni troppo piccole e nelle dim mensioni troppo grandi, l’efficienza della spesa si riduce tantissimo. Questa legge semplifica la giunglaa normativa e agevola i processi di unione e fusione dei comuni, miglliorando la qualità della democrazia a invarianza di spesa. Unione e Fusionne di Comuni: 1 Le unioni di comuni sono definitee enti locali costituiti da due o più comuni per l'esercizio associato facoltativo f di funzioni di loro competenza. Viene semplificata la disciplina degli organi: per quanto riguarda il consiglio dell’unione il numero dei componenti è definito nello statuto senza ppredeterminazione edete a o e ddi limitit numerici u e c ex e lege, ege, viene e e introdotta t odotta laa figura gu a del de segretario dell'unione, scelto tra i segretari dei comuni associati, senza il pagamento di ulteriori indennità e comunque senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, e rin nnovato il contenuto e le modalità di approvazione dello statuto dell'un nione. Tutte le cariche nell’unione di comunii sono esercitate i a titolo i l gratuito. i Unione e Fusionne di Comuni: 2 Vengono reintrodotti, reintrodotti senza alcunn aggravio di spesa e nel numero massimo di due, gli assessori nei comuni c fino a 3.000 abitanti e il relativo consiglio comunale è com mposto, oltre che dal sindaco, da 10 consiglieri. In tali comuni è consenntito un numero massimo di tre mandati. Si prevede, inoltre, che per i comuni con popolazione superiore ai 3.000 abitanti ab ta t e finoo aai 10.000 0 000 ab abitanti ta t il cooonsiglio s g o co comunale u a e ssiaa co composto, posto, ooltre t e cchee dal sindaco, da 12 consiglieri e da un u massimo di 4 assessori. Unione e Fusionne di Comuni: 3 I comuni comuni, prima di applicare le nuovve norme sul numero dei consiglieri, consiglieri provvedono a rideterminare gli on neri in modo da assicurare l’invarianza della spesa (attestata dal collegio ddei revisori dei conti). Nelle giunte dei comuni con popolazzione superiore a 3.000 3 000 abitanti nessun sesso può essere rappresentato in i misura inferiore al 40%. Unione e Fusionne di Comuni: 4 Vengono introdotte alcune modifichee relative alla disciplina delle unioni per l'esercizio associato obbligatorio o delle funzioni fondamentali, in base alle quali è stabilito un ulteriore limitte demografico minimo (oltre quello ordinario di 10.000 abitanti), fissato in 3.000 abitanti qualora si tratti di comuni appartenenti o appartenuti a comunità montane (almeno tre comuni). Il nuovo uo o limite te non o ssi app applica ca aallee uunioni o ggiàà cost costituite. tu te Unione e Fusionne di Comuni: 5 La legge prevede anche misure ag gevolative e organizzative per la fusione di comuni. Sono inoltre previste misure incenttivanti (in sede di definizione del patto di stabilità verticale, verticale priorità nell’attribu nell attribuuzione dei fondi del Primo Programma “6.000 campanili”), sia per le unionii, sia per le fusioni di comuni. UNIONE DI CO OMUNI (enti locali) ((obbligo g di esercizio associato fino 1.0000 abitanti)) PRESIDENTE UNIONE SEGRETARIO (comunale) CONSIGLIO UNIONE FUSIONE DI COMUNI (enti locali) ((agevolazioni g significative g per p 2 o più p comuni) c ) COMITATO CONSU ULTIVO DEI SINDACI COMMISSARIO CONSIGLIER RI COMUNALI grazi zie!! ...
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