E - Daniela Gasparini

CITTA’ METR
ROPOLITANE,
PROV
OVINCE,
C
UNIONI E FUSIONE
DI CO
OMUNI
Daniela Gasparini
10 lugglio 2014
Pirelli - Incontro Amministratori
A
PD
i t duzione
introd
d i
CORRE IL TRENO
O DELLE RIFORME
Avviato il processo di riforme strateegiche per il paese, la nuova
architettura istituzionale delle autonnomie è basata su:
 2 pilastri: le Regioni e i Comuni
 La cancellazione di 5.000 Enti intermedi
i
 La
L definizione
d fi i i
di un nuovo lilivello
llo territoriale
i i l di governo di “Area
“A
Vasta”
 Le Città Metropolitane
La rappresentanza non è più politicca ma territoriale.
territoriale
La democrazia non è ppiù a livello veerticale ma orizzontale,, pperché
saranno i sindaci e i consiglieri com
munali a decidere i compiti di Area
Vasta.
COSA PREVE
EDE LA LEGGE
1.
2.
3.
4.
L’istituzione delle Città Meetropolitane
La nuova disciplina delle Province
P
quali enti di Area Vasta
La definizione organica deelle Unioni di Comuni
La riforma dell’istituto dellla Fusione di Comuni
POLITICHE
… è necessario partire da nnuove descrizioni delle città e
proporre al sistema degli atttori, nuovi obiettivi e nuovi progetti
sui quali misurarsi.
1. una visione dell’economia : i mondi del vivere e del produrre
possono e devono integrarsi per definire comuni obiettivi
per far riemergere
g la centralità del
2. una visione della società: pe
legame tra coesione e sviluppoo
3. una visione del territorio: pe
per dare struttura alla città frammentata
e diffusa, rafforzare il suo esseere città di città.
ognuno è il centro
t
FINISCE LL’ERA
ERA
A DEI CAMPANILI?





“Ognuno è seduto sul proprio cuulo”, diceva Montaigne …
Ma oggi ci deve essere più rapppresentanza e cooperazione territoriale.
Bisogna guardare al di là del prroprio c…onfine.
E’ una occasione per ampliare lo
l spazio dei diritti e della democrazia.
E’ questa l’Area Vasta.
S
SFIDE
Essere un motore dello sviluppo
o e un ambiente di vita accogliente
per la popolazione che vi abita …
1. mantenimento e potenziamen
nto della capacità di produrre
ricchezza, nelle attuali condiziooni di concorrenza internazionale
sempre più forte
2. coesione sociale come condiz
izione di sviluppo
3. coesione territoriale e costruzione di nuovi p
principi
p organizzativi
g
città
ittà metr
tropolitane
lit
Città Metropolitane: PRIMA APPLICAZIONE
 Le città Metropolitane sono costittuite alla data di entrata vigore della legge
 Il consigli, la giunta e il Presidentte rimangono in carica fino alla scadenza
del mandato che ee' coincidente ccon la data di insediamento dello stesso
 Successivamente il Presidente Provincia
P
e la giunta rimangono in carica senza indennità
indennità' - per ordinaria aamministrazione fino al 31/12/2014
 Il Presidente assume funzioni del Consiglio Provinciale
 Il Sindaco della città capoluogo inndice elezioni per conferenza statutaria
(24 consiglieri per città sup. 3 mlnn ab)
Città Metropolitane: PRIMA APPLICAZIONE II
 Le elezioni del Consiglio metro
ropolitano si svolgono entro il 30
settembre (DL90/14)  Data elezioni CONCORDATA
A 28 settembre 2014
 Entro il 31 dicembre 2014 il Consiglio
C
g metropolitano
p
approva
pp
lo statuto
 L'effettivo passaggio dalla Proovincia alla Città Metropolitana avviene il
1 ggennaio 2015 - in cui si inseedia il Sindaco e il Consiglio
g
metropolitano g metropolitano
p
restta in carica 5 anni
 Il Consiglio
LE 9+1 CITTA’ METROPOLITANE
M
+ quelle
ll previste
i t St
Statuto
t t S
Sarde
d gna, Sicilia,
Si ili Friuli
F i li V
Venezia
i Gi
Giulia
li
Città
Sindaco
note
abitanti
ROMA
Ignazio Marino
Scadenza 2018
3.997.465
MILANO
Giuliano Pisapia
scadenza 2016
3 136 971
3.136.971
NAPOLI
Luigi De Magistrris
scadenza 2016
3.054.956
TORINO
Piero Fassino
scadenza 2016
2 247 780
2.247.780
VENEZIA
Giorgio Orsoni
scadenza 2015
846.962
GENOVA
Marco Doria
scadenza 2017
855 834
855.834
BOLOGNA
Virginio Merola
scadenza 2016
976.243
FIRENZE
M tt Renzi
Matteo
R
i
scadenza
d
2014
1 232 370
1.232.370
BARI
o
Michele Emiliano
scadenza 2016
1.286.785
REGGIO
GG O
CALABRIA
C
Commissario
censimento 2011
550.967
Città Metropolitane: DISPOSIZIONI GENERALI
NOTA: La disciplina delle Città Meetropolitane è dettata in attesa della
riforma del Titolo V della Costituzioone.
Le città Metropolitane sono enti territoriali di area vasta con le seguenti
finalità istituzionali :
1.
2.
3.
Cura dello sviluppo strategicoo territorio;
Promozione e gestione integrrata dei servizi, delle infrastrutture e
delle reti di comunicazione dii interesse della città Metropolitana;
p
Cura delle relazioni istituzionaali afferenti al proprio livello, ivi
comprese quelle con le città Metropolitane
M
europee.
Città Metropolitane: EST
TENSIONE TERRITORIALE
 Il territorio coincide con quello della
d Provincia omonima
 I comuni limitrofi possono chieddere di aderire o di uscire dalla città
Metropolitana secondo le modaalità dell’art. 133 primo comma della
Costituzione che prevede che cciò possa avvenire con legge dello
Stato per la modifica delle circooscrizioni Provinciali, su iniziativa dei
Comuni
Co
u se
sentita
t ta laa Regione
eg o e
 La legge norma le modalità renddendo chiari i tempi in cui la Regione
devee esp
de
esprimere
e e uun pa
parere
e e e il ruuuo
uoloo de
del Go
Governo
e o cchee de
devee co
comunque
u que
portare in Parlamento disegno di
d legge in caso di cambiamento delle
circoscrizioni Provinciali
ORGANI CITTA
CITTA’’ METROPOLITANA
SINDACO
METROP
POLITANO
VICE SINDACO
CONSIGLIO
METROPOLITANO
CONFERENZA
METROPOLITANA
Non è prevista la costituzione della Giunta ma è data facoltà al Sindaco
di nominare un Vice Sindaco e 1 o più
p Consiglieri.
Città Metropolitana: SIN
NDACO METROPOLITANO
 Il Sindaco Metropolitano, rappreesenta l’Ente, presiede il Consiglio e
la Conferenza.
 Il Sindaco metropolitano è di dirritto il Sindaco del Comune
capoluogo. Può nominare un Viice-Sindaco e delegare consiglieri
 Lo statuto può decidere l’elezionne diretta a suffragio universale del
Sindaco e del Consiglio metropolitano, previa approvazione legge
statale e articolazione del comuune capoluogo in più comuni o,
o per
città sup. a 3 milioni di abitanti, in aree omogenee.
 Per le sole città Metropolitane ssup.
sup 3 milioni di abitanti
abitanti, in alternativa
al punto precedente è possibile una ripartizione del territorio in zone
omogenee senza dividerlo in coomuni
omuni.
Città Metropolitana: CON
NSIGLIO METROPOLITANO
 Il Consiglio Metropolitano è orgaano di indirizzo dell’ente,
dell’ente predispone
bilancio, approva regolamenti.
 E’ eletto dai Sindaci e dai consigglieri comunali dei comuni della CM.
CM
 Dura in carica per 5 anni, in casoo di rinnovo del Consiglio della città
capoluogo si procede entro 60 ggiorni a nuove elezioni del Consiglio
capoluogo,
metropolitano.
 Nelle liste per l’elezione del Connsiglio Metropolitano nessuno dei due
sessi può essere rappresentato in misura del 60% del numero dei
candidati.
candidati
 L’individuazione puntuale dei coompiti è demandata allo statuto.
Città Metropolitana: CONF
FERENZA METROPOLITANA
 La Conferenza Metropolitana è composta dal Sindaco metropolitano e
da tutti i Sindaci dei comuni cittàà Metropolitana.
 Ha il compito di approvare o resspingere lo Statuto
 Deve dare parere obbligatorio per
p l'approvazione dei bilanci.
 Ha poteri propositivi e consultivvi, secondo quanto disposto dallo
Statuto.
 Le delibere della Conferenza Metropolitana
M
sono adottate con voto
ponderato; la maggioranza è deeterminata da almeno 1/3 dei Comuni e
la metà della popolazione.
Città Metropoolitana: STATUTO




Lo Statuto stabilisce le norme fondamentali dell'organizzazione
dell'ente, comprese le attribuzzioni e competenze degli organi, nonché:
Disciplina i rapporti tra i Comuuni e la Città Metropolitana.
regola
g le modalità con cui i coomuni non compresi
p
nel territorio
metropolitano possono istituiree accordi con la città Metropolitana.
Regola
g la costituzione di zonee omogenee.
g
definisce se il Sindaco e il Connsiglio debbono essere eletti a suffragio
universale.
Città Metropolitana: FUNZIONI - I
Il 1 gennaio 2015 le città Metropolitane subentrano alle Province e
succedono
d
add esse in
i tutti
t tti i rappoortiti attivi
tti i e passivi.
i i
Le Città Metropolitane erediterannno le funzioni fondamentali delle
Province nonché le seguenti fun
nzioni aggiuntive:
 Adozione e aggiornamento annuaale di un piano strategico triennale
Metropolitano che costituisce attto d’indirizzo per l’ente e per l’esercizio
delle funzioni dei comuni.
 Pianificazione territoriale generrale: strutture di comunicazione, reti di
servizi e delle infrastrutture, anchee fissando vincoli e obiettivi all
all’attività
attività dei
comuni metropolitani.
 Promozione e coordinamento dei sistemi di informatizzazione e
digitalizzazione.
Città Metropolitana: FUNZIONI - II
 Strutturazione dei sistemi coordinnati di ggestione dei servizi p
pubblici e
organizzazione dei servizi pubblicci di interesse generale ambito
Metropolitano; d’intesa con i Com
muni può predisporre documenti di gara,
essere stazione appaltante, monitorare contratti servizio e di
organizzazione di concorsi e proccedure selettive.
 Mobilità e viabilità, anche assiccurando la compatibilità e la coerenza
con la pianificazione urbaniosticaa comuncale nell’ambito metropolitano.
 Promozione e coordinamento svviluppo economico e sociale.
 L
Lo Stato
St t e le
l regioni
i i potranno
t
attribuire
tt ib i ulteriori
lt i i funzioni
f i i alle
ll città
ittà
metropolitane in attuazione dei principi di sussidiarietà,
differenziazione ed adeguatezzza (ex art
art. 118
118, comma 1 Cost
Cost.))
Città Metropolitane: RISORSE e PATRIMONIO
Alla Città Metropolitana spettano
o:
1. Il patrimonio e le risorse umanee e strumentali della Provincia
soppressa, a cuii la
l Città Metropol
M t
llitana
lit
succede
d a tit
titolo
l universale
i
l iin
tutti i rapporti attivi e passivi, ivi coomprese le entrate.
2 Le entrate delle province sono ccostituite da: imposta su RC auto,
2.
auto
imposta provinciale di trascrizionee; altri tributi propri derivati;
compartecipazione
p
p
pprovinciale alll’IRPEF;; compartecipazione
p
p
alla tassa
automobilistica regionale sugli autoveicoli.
3. Ulteriori fonti di entrata generalee da attribuirsi con apposito decreto
del Presidente del Consiglio
C
dei Ministri
M
4. Pacchetto azionario prov. Milano di società impegnate in EXPO sarà
gestito da Regione fino al 31 ottobbre 2015
Città Metropolitane: ORGANI A REGIME - I
Il sindaco metropolitano e il consig
glio metropolitano possono essere
formati con 2 modalità diverse la cui scelta è demandata allo statuto.
MODALITA’ 1
bi g
gli organi.
g
Il sindaco del comune
Costituzione automatica di entramb
capoluogo è automaticamente il sindaaco metropolitano e il consiglio
metropolitano è composto dal sindacoo metropolitano e da un numero di
consiglieri, fissato dalla legge, variabille in base alla popolazione.
Il consiglio metropolitano è eletto dai sindaci
s
e dai consiglieri comunali dei
comuni della città metropolitana e sonno eleggibili i sindaci e i consiglieri
comunali in carica.
segue
Città Metropolitane: ORGANI A REGIME - II
segue modalità
d lità 1
Il sistema elettorale prevede una diviisione del territorio in fasce demografiche
omogenee e ll’assegnazione
assegnazione di un voto
o ponderato che fa sì che nessuna
fascia possa rappresentare più del 35%
% della popolazione complessiva e che
un solo comune possa essere rappressentato oltre il 45% della popolazione
stessa.
Nelle liste, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura
superiore al 60%.
60%
segue
Città Metropolitane: ORGANI A REGIME - III
MODALITA’ 2
Elezione diretta a suffragio universaale del sindaco e del consiglio
metropolitano
t
lit
definita
d fi it dallo
d ll Statuto.
St t t . IIn questo
t caso, lla llegge elettorale
l tt l ddeve
essere fatta con legge statale e il territtorio del comune capoluogo deve essere
articolato in più comuni.
comuni
Esiste
E
i t un’eccezione
’
i
per lle città
ittà sopra i 3 milioni
ili i di abitanti
bit ti (Milano,
(Mil
N
Napoli,
li
Roma) che, invece di dividersi in più coomuni, possono articolare il territorio del
comune capoluogo in zone dotate di autonomia amministrativa.
amministrativa
Città Metropolitane: NUMERO CONSIGLIERI
1) 24 per le città metropolitane con popolazione
p
residente >3milioni di abitanti;
2) 18 per le città metropolitane con popolazione
p
residente >800mila abitanti e
</= 3 milioni;
3) 14 per le altre città metropolitane.
 L'incarico di sindaco metropolitanno, di consigliere metropolitano e di
componente della conferenza meetropolitana è svolto a titolo gratuito.
gratuito
Città Metropolitane: ISTITUZIONE
Fino al 31 dicembre 2014 sono prorogati gli organi provinciali in
carica (a titolo gratuito), comprrese le gestioni commissariali.
Il sindaco del comune capoluogo inddice le elezioni per il consiglio
metropolitano che si svolgeran
nno il 28 settembre 2014.
2014
Il consiglio metropolitano eletto definirà
d
entro il 31 dicembre 2014 lo
statuto, che verrà approvato daalla conferenza metropolitana.
N.B.:
N
B : i Presidenti e i Consigli Provinciali terminano il loro mandato a scadenza
naturale, ossia a seconda della data di proclamazione,
p
quindi in un periodo variabile
tra il 7 e il 21 ggiugno
g pper ggli eletti del 20009.
Città Metropolitaane: ISTITUZIONE - II
22^ passaggio:
Subentro della città metropolitana alla provincia: il 1° gennaio 2015 le
città metropolitane subentrano in tutto
t
e per tutto alle province e il
sindaco del comune capoluogo assum
me le funzioni di sindaco metropolitano.
La città metropolitana opera con il prroprio statuto e i propri organi assumendo
anche le funzioni proprie.
Se a tale data non fosse stato approvvato lo statuto si applica lo statuto della
provincia. In caso di mancata approvvazione dello statuto entro il 30 giugno
2015 scatta la pprocedura pper l’esercizzio del ppotere sostitutivo da pparte dello
Stato.
Città Metropolitaane: SCADENZARIO
Scadenzario istituzione Città Meetropolitane in sede di 1^ applicazione
entrata in vigore della
legge
Le CM si costituisscono sul territorio della Provincia omonima. Il
sindaco del comuune capoluogo indice le elezioni del Consiglio
M t
Metropolitano.
lit
28 settembre 2014
In tale data si svoolgono le elezioni del Consiglio Metropolitano
fino al 31 dicembre
2014
Sono prorogati glii organi provinciali in carica, comprese le gestioni
commissariali.
entro il 31 dicembre
2014
Il Consiglio Metropolitano approva lo statuto.
01 gennaio 2015
Le Città Metropoliitane subentrano in tutto e per tutto alle Province
e il sindaco del caapoluogo assume le funzioni di Sindaco
Metropolitano See a tale data non fosse stato approvato lo statuto,
Metropolitano.
statuto
si applica quello della
d
Provincia.
30 giugno 2015
In caso mancata aapprovazione dello statuto in tale data
data, scatta il
potere sostitutivo dello Stato.
provi
vince
Province: DISPOSIZ
ZIONI GENERALI - I
In attesa della riforma del Titolo V ddella parte seconda della Costituzione,
le province che nasceranno dal sono enti COMPLETAMENTE NUOVI
e con una chiara vocazione:
Non più un “grande comune”, comee si sono configurate le vecchie
province, ma un ente con le funzioni tipiche ed esclusive di area vasta
Un ente dotato di funzioni essenziaali al servizio dei Comuni, dei territori e
dei loro cittadini;
Un ente in cui i Comuni – sindaci e consiglieri comunali – saranno gli attori
protagonisti
Così come consolidato in molte naazioni europee si definisce il ruolo del
governo di area vasta
segue
Province: DISPOSIZ
ZIONI GENERALI - II
segue
L'area vasta non è quindi un consorzio di comuni, né tanto meno una
grande unione di comuni, ma un ente
e
di secondo livello espressione
territoriale dei comuni, per impediree sovrapposizioni di competenze e
conflitti politici. Un ente intrinsecamennte raccordato con le regioni, che
possono riorganizzare
i
i
lle proprie
i ffunzzioni
i i amministrative
i i
i come meglio
li
ritengono. Si ottiene così il risultato chhe i comuni possono cedere la
gestione di proprie competenze alll'area vasta e che la regione eviti di
“amministrativizzare” se stessa, cedeendo funzioni all'area vasta e
privilegiando la propria vocazione cosstituzionale di ente di legislazione e di
programmazione. Il fatto che le funziooni fondamentali siano definite con
legge
gg dello Stato ggarantisce anche daa tentazioni neocentraliste da pparte della
regione.
Province: FUNZIONI
F
-I
Le funzioni fondamentali che connotaano il nuovo Ente di area vasta.
 Pianificazione territoriale
 Tutela e valorizzazione dell
dell’amb
ambbiente
 Servizi di trasporto pubblico prrovinciale
 Costruzione e gestione delle strrade provinciali;
 Gestione dell’edilizia scolasticaa;
 Programmazione
P
i
provinciale
i i l d
deella
ll rete scolastica;
l i
 Controllo dei fenomeni discrimiinatori sul lavoro e promozione delle
parii opportunità;
ià
CESSANO LE DUPLICAZIONI E LE
E SOVRAPPOSIZIONI
segue
Province: FUNZIONI - II
Le nuove province sono enti al servizzio dei Comuni:
 Stazione unica appaltante
 Organizzazione di concorsi e deelle procedure selettive
 Assistenza tecnica e raccolta dati
d entro fine luglio 2014
La legge 56/14 stabilisce che, ferrmo restando le funzioni fondamentali
ppreviste dalla legge
gg statale e qquelle assegnate
a g
dalla Regione
g
alle Province,,
tramite accordo in Conferenza unnificata, Stato e Regioni si dovranno
individuare puntualmente le funziooni amministrative delle Province che
devono essere trasferite ad altri entiE’ una grande occasione per riordiinare e semplificare il sistema di
governo dei territori
Province: ORGANI
PRES
SIDENTE
CONSIGLIO PROVINCIALE
ASSEMBLEA DEI SINDACI
Non è prevista la costituzione di una Giunta
G
Provinciale ma il Presidente può
assegnare deleghe a consiglieri provinnciali, secondo Statuto.
Province : PRESIDENTE
P
 Il Presidente dura in carica 4 annni, convoca e presiede Consiglio
Provinciale ed assemblea dei Sinddaci, sovraintende al funzionamento dei
servizi e uffici e all’esecuzione deggli atti.
 Sono eleggibili a presidente della Provincia i Sindaci il cui mandato scada
non prima di diciotto mesi dallaa data di svolgimento elezioni.
 L’elezione avviene sulla base di presentazione
p
di candidature sottoscritte
almeno dal 15% dagli aventi dirittoo al voto; è eletto dai Sindaci e dai
consiglieri comunali dei comuni deella Provincia
 Il presidente della Provincia decadde dalla carica in caso di cessazione
dalla carica di Sindaco,
S
può nominnare un vice-presidente e assegnare
deleghe ai consiglieri Provinciali
Province: CONSIG
GLIO PROVINCIALE
Il Consiglio Provinciale è un organo eelettivo di secondo grado,
grado dura in carica 2
anni, è composto dal Presidente dellla Provincia e da:
 16 componenti nelle Province coon più di 700.000 abitanti;
 12 componenti nelle Province daa 300.000 a 700.000 abitanti;
 10 componenti nelle Province finno a 300.000 abitanti
È eletto dai Sindaci
S
e consiglieri Provvinciali dei comuni della Provincia.
E’ l’organo di indirizzo e controllo,
controllo prropone all’assemblea statuto,
statuto approva
regolamenti, piani e programmi, esprrime parere su bilancio con maggioranza
di 1/3 comuni e ½ popolazione
Province: L’ASSEM
MBLEA DEI SINDACI
L’assemblea dei Sindaci è compostaa dai Sindaci dei Comuni appartenenti
alla Provincia.
Ha poteri propositivi, consultivi e di coontrollo secondo quanto disposto dallo
statuto.
Adotta o respinge lo Statuto propostoo dal Consiglio e le sue successive
modificazioni con i voti che rappresenntano almeno un terzo dei comuni
Compresi nella Provincia e la maggiooranza della popolazione residente.
Esprime parere obbligatorio sullo schhema di bilancio.
Province: CHI PUO’ ESSER
RE ELETTO E CHI ELEGGE
Chi può essere eletto: ll’elettorato
elettorato ppassivo per l’elezione
l elezione del Presidente di
provincia spetta ai sindaci dei comunni del territorio e ai consiglieri provinciali
uscenti , compreso il presidente di prrovincia (solo per la prima elezione)
L’elettorato passivo per il consiglio provinciale spetta ai sindaci e ai
consiglieri dei comuni del territorio e ai consiglieri provinciali e il presidente
uscenti (solo per la prima volta). Sonno eleggibili a consigliere provinciale e a
presidente anche tutti i consiglieri proovinciali, tra cui i presidenti, delle
Province i cui organi siano scaduti traa la fine
f del 2011 e il 201
2014 purchèè gli
amministratori fossero in carica al momento della scadenza;
Chi elegge: l’elettorato attivo spetta a tutti i sindaci e i consiglieri comunali
dei comuni della Provincia
Province: SC
CADENZARIO
Scadenzario 1^ istittuzione Nuove Province
28 settembre 2014
Indizione delle eleziooni del Consiglio Provinciale per le Province i cui
organi
g scadono naturralmente nel 2014.
CON ELEZIONE NUOVI ORGANI DECADONO
CONTESTUALMENT
TE PRESIDENTI, GIUNTE, COMMISSARI
PROROGATI A TITO
OLO GRATUITO
Per tutte le altre Provvince, i cui organi non scadono naturalmente nel
2014 vengono indettte le elezioni del Consiglio Metropolitano entro
2014,
30 giorni dalla scadenza del mandato.
entro il 31 dicembre
2014
Il Consiglio Provinciaale definisce proposta di statuto che deve essere
approvata entro la medesima data dall’Assemblea dei Sindaci.
30 giugno
i
2015
IIn caso di mancata
t aapprovazione
i
ddello
ll statuto
t t t iin ttale
l ddata,
t scatta
tt il
potere sostitutivo da parte dello stato.
PROVINCE MONTANE
Vengono inoltre definite le province dei territori montani, proprio in
relazione al tipo di funzioni legate allla specificità del territorio montano, con
funzioni proprie aggiuntive (cura delllo sviluppo strategico del territorio e
gestione in forma associata di servizzi in base alla specificità del territorio,
cura delle relazioni istituzionali con province,
p
province autonome, regioni,
regioni a statuto speciale ed enti terrritoriali di altri Paesi, con esse confinanti
e il cui territorio abbia caratteristiche montane).
Belluno Spndrio.
Belluno,
Spndrio
Province: SOPPRESSIO
ONE ENTI INTERMEDI - I
I servizi a rete di rilevanza economica che prevedono l'attribuzione di funzioni di
organizzazione ad enti o agenzie in ambito
a
provinciale o sub-provinciale,
saranno soppressi e le funzioni saraanno attribuite alle nuove Province (ad
es.: con llegge regionale
i l saràà possibile
ibile la
l soppressione
i
ddeglili A.T.O.
A T O (Ambito
(A bit
territoriale ottimale).
Q t significa
Questo
i ifi incidere
i id iin modo
d di
dirretto sulle
ll migliaia
i li i di entii iintermedi
di tra
t
regioni e comuni, uniformando alla dim
mensione di area vasta la gestione di
questi servizi a rete.
rete
Per le regioni che decideranno di riorganizzare
ri
le funzioni prevedendo la
soppressione di uno o più enti sono prreviste misure premiali,
premiali comunque
senza maggiori o nuovi oneri per la finanza pubblica.
Province: SOPPRESSIONE
E 5.521 ENTI INTERMEDI - II
Province: PERSO
ONALE E RISORSE
Nei trasferimenti delle funzioni oggetto
o
del riordino si aprono le seguenti
di
disposizioni:
i i i
 Il personale trasferito mantiene la
l posizione giuridica ed economica
 Il trasferimento della proprietà dei beni mobili ed immobili è esente da
oneri fiscali
 L’Ente che subentra nella funzioone succede anche nei rapporti attivi e
passivi in corso
 Gli effetti derivanti dal trasferimeento delle funzioni non rilevano, per gli
Enti subentranti, ai fini della discciplina sui limiti dell’indebitamento
unione e fusione
di co
omuni
Unione e Fusione di Comuni: DISPOSIZIONI GENERALI
Allo stato attuale i comuni con più di 100
100.000
000 abitanti sono solo 46,
46
mentre sotto i 5.000 abitanti esisto
ono circa 5.700 comuni. A fronte di
questa situazione le unioni comunalii in Italia, ovvero comuni che lavorano in
maniera associata, sono purtroppo ancora
a
una realtà incompiuta,
costituendone solo il 10-11 per centto.
Dalle prime analisi dei fabbisogni e ddei costi standard si sa che nelle
dimensioni troppo piccole e nelle dim
mensioni troppo grandi, l’efficienza della
spesa si riduce tantissimo.
Questa legge semplifica la giunglaa normativa e agevola i processi di
unione e fusione dei comuni, miglliorando la qualità della democrazia a
invarianza di spesa.
Unione e Fusionne di Comuni: 1
Le unioni di comuni sono definitee enti locali costituiti da due o più
comuni per l'esercizio associato facoltativo
f
di funzioni di loro
competenza.
Viene semplificata la disciplina degli organi: per quanto riguarda il
consiglio dell’unione il numero dei componenti è definito nello statuto senza
ppredeterminazione
edete
a o e ddi limitit numerici
u e c ex
e lege,
ege, viene
e e introdotta
t odotta laa figura
gu a del
de
segretario dell'unione, scelto tra i segretari dei comuni associati, senza il
pagamento di ulteriori indennità e comunque senza nuovi o maggiori
oneri per la finanza pubblica, e rin
nnovato il contenuto e le modalità di
approvazione dello statuto dell'un
nione. Tutte le cariche nell’unione di
comunii sono esercitate
i
a titolo
i l gratuito.
i
Unione e Fusionne di Comuni: 2
Vengono reintrodotti,
reintrodotti senza alcunn aggravio di spesa e nel numero
massimo di due, gli assessori nei comuni
c
fino a 3.000 abitanti e il
relativo consiglio comunale è com
mposto, oltre che dal sindaco, da 10
consiglieri. In tali comuni è consenntito un numero massimo di tre mandati.
Si prevede, inoltre, che per i comuni con popolazione superiore ai 3.000
abitanti
ab
ta t e finoo aai 10.000
0 000 ab
abitanti
ta t il cooonsiglio
s g o co
comunale
u a e ssiaa co
composto,
posto, ooltre
t e cchee
dal sindaco, da 12 consiglieri e da un
u massimo di 4 assessori.
Unione e Fusionne di Comuni: 3
I comuni
comuni, prima di applicare le nuovve norme sul numero dei consiglieri,
consiglieri
provvedono a rideterminare gli on
neri in modo da assicurare l’invarianza
della spesa (attestata dal collegio ddei revisori dei conti).
Nelle giunte dei comuni con popolazzione superiore a 3.000
3 000 abitanti nessun
sesso può essere rappresentato in
i misura inferiore al 40%.
Unione e Fusionne di Comuni: 4
Vengono introdotte alcune modifichee relative alla disciplina delle unioni per
l'esercizio associato obbligatorio
o delle funzioni fondamentali, in base
alle quali è stabilito un ulteriore limitte demografico minimo (oltre quello
ordinario di 10.000 abitanti), fissato in 3.000 abitanti qualora si tratti di
comuni appartenenti o appartenuti a comunità montane (almeno tre comuni).
Il nuovo
uo o limite
te non
o ssi app
applica
ca aallee uunioni
o ggiàà cost
costituite.
tu te
Unione e Fusionne di Comuni: 5
La legge prevede anche misure ag
gevolative e organizzative per la fusione
di comuni.
Sono inoltre previste misure incenttivanti (in sede di definizione del patto di
stabilità verticale,
verticale priorità nell’attribu
nell attribuuzione dei fondi del Primo Programma
“6.000 campanili”), sia per le unionii, sia per le fusioni di comuni.
UNIONE DI CO
OMUNI (enti locali)
((obbligo
g di esercizio associato fino 1.0000 abitanti))
PRESIDENTE
UNIONE
SEGRETARIO
(comunale)
CONSIGLIO
UNIONE
FUSIONE DI COMUNI (enti locali)
((agevolazioni
g
significative
g
per
p 2 o più
p comuni)
c
)
COMITATO CONSU
ULTIVO DEI SINDACI
COMMISSARIO
CONSIGLIER
RI COMUNALI
grazi
zie!! ...