ye marca Le classifiche delle insegne per carrello

rezzi quasi congelati. È come
se un vento gelido si fosse
abbattuto su di loro e li
avesse coperti con una cappa
di ghiaccio. Sono lì, non si
muovono, non aumentano. In un’altra
situazione saremmo corsi a stappare lo
champagne. Ma non è questo il caso, sia
perché il frigo manca di bottiglie così
prestigiose sia perché, purtroppo, non è
qui la festa (vedi l’intervista a pag. 24): i
prezzi bassi sono spia di una brutta crisi.
Non si era mai vista un’inflazione così
anemica, certificata dall’Istat a un +0,47%
nell’ultimo anno. ll dato medio, come al
solito, dice tanto e poco, visto che contiene
variazioni di prezzo in realtà molto diverse
P
Bye-bye marca
Fare la spesa mettendo nel
carrello i prodotti di marca, come
fa la maggior parte degli italiani,
costa in media 6.356 euro l'anno
a famiglia. Ecco quanto puoi
risparmiare se rinunci
al marchio delle aziende
leader di mercato.
19%
33%
IL RISPARMIO SE
PASSI AI PRODOTTI
CON IL MARCHIO
DELLA CATENA
IL RISPARMIO SE
PASSI AI PRODOTTI
IN ASSOLUTO PIÙ
ECONOMICI DI IPER
E SUPERMERCATI
55%
IL RISPARMIO
SE ABBANDONI IPER E SUPER
E VAI A FARE LA SPESA AL DISCOUNT
www.altroconsumo.it
tra i numerosi beni e servizi che
compongono la spesa degli italiani: uno dei
motivi per cui nei nostri acquisti di tutti i
giorni abbiamo l’impressione che
l’inflazione sia superiore a quella ufficiale.
I dati medi ci spiazzano anche perché non
fanno emergere le differenze di prezzo per
uno stesso prodotto nei diversi canali e
punti vendita. Differenze invece
importantissime, perché è in queste che il
consumatore attento deve incunearsi per
risparmiare. Nel milione e più di prezzi che
abbiamo passato al vaglio nel corso della
nostra indagine, il prodotto con minori
oscillazioni di prezzo, Nutella, ha
comunque una variabilità non
trascurabile, 37%: significa che nel
supermercato più caro costa un terzo in
più rispetto al punto vendita più
economico. All’opposto Finish Powerball
TuttoIn1, tavolette per lavastoviglie, è
l’articolo con la forchetta di prezzi più
ampia, 220%: cioè nei supermercati più
esosi arriva a costare tre volte di più.
Attenzione quindi a non scambiare
l’inflazione-zero con i prezzi inerti o
addirittura uniformi, perché è vero che in
questa fase non corrono, ma hanno
comunque le gambe di diverse lunghezze:
meglio concentrarsi su quelli che le hanno
più corte, invece che fare rinunce.
Parafrasando lo slogan di un noto spot:
non serve cambiare stile di vita, basta
cambiare supermercato. La nostra
Le classifiche delle insegne per carrello
Prodotti di marca
U2 SUPERMERCATO
AUCHAN
IPER
LECLERC CONAD
ESSELUNGA
IL GIGANTE
IPERCOOP
PAM
PANORAMA
IPERFAMILA
FAMILA
CARREFOUR
IPERSPAR INTERSPAR
BENNET
SUPERCOOP
CONAD SUPERSTORE
MAXISIDIS
BASKO
DECÒ
DOK SUPERMERCATI
IPERSIDIS
TIGRE
SIMPLY / IPERSIMPLY
U! COME TU MI VUOI
EUROSPAR
SISA
CONAD
DESPAR
A&O
SIGMA
CARREFOUR MARKET
CRAI
DIMEGLIO
BILLA
Indice
100
100
101
101
102
102
102
102
103
103
103
103
103
104
104
104
105
105
105
105
105
105
105
106
106
106
106
107
107
107
107
107
108
110
Prodotti a marchio
commerciale
Indice
U2 SUPERMERCATO
AUCHAN
IPERSIDIS
IPERCOOP
LECLERC CONAD
BENNET
CARREFOUR
CONAD
ESSELUNGA
FAMILA
PAM
PANORAMA
SUPERCOOP
SIMPLY / IPERSIMPLY
IPER
A&O
CARREFOUR MARKET
IL GIGANTE
SISA
IPERSPAR INTERSPAR
EUROSPAR
SIGMA
DESPAR
BILLA
100
110
115
122
122
122
123
124
125
125
125
125
126
127
129
130
130
131
134
134
137
140
141
152
(D) Con la D tra parentesi sono
contrassegnate le insegne dei
discount.
Prodotti più conomici
Indice
in assoluto
EUROSPIN (D)
PENNY MARKET (D)
PRIX QUALITY (D)
LIDL (D)
MD DISCOUNT (D)
IN'S MERCATO (D)
LD MARKET (D)
D-PIÙ DISCOUNT (D)
AUCHAN
IPER
U2 SUPERMERCATO
CARREFOUR
PANORAMA
ESSELUNGA
IPERSPAR INTERSPAR
IPERCOOP
PAM
IL GIGANTE
CARREFOUR MARKET
IPERSIDIS
BENNET
BILLA
SUPERCOOP
FAMILA
SIMPLY / IPERSIMPLY
EUROSPAR
LECLERC CONAD
CONAD
DESPAR
SISA
SIGMA
100
102
102
102
105
106
106
106
108
116
116
117
118
120
131
131
135
139
140
142
143
147
149
149
150
152
152
160
162
168
176
Indice Dato 100 alla catena più economica, gli altri indici sono
assegnati su base percentuale. Indice 110 significa che la catena
è più cara del 10% rispetto alla più economica.
Settembre 2014 • 284 Altroconsumo 23
inchiesta ti dà le coordinate per trovare
quello giusto. Tieni però a mente un
consiglio che vale per qualunque negozio.
La spesa, oltre che con la testa, va fatta con
i piedi, dal momento che è nei ripiani più
bassi che vengono sistemati i prodotti che
costano di meno.
Se compri (perlopiù) articoli di marca
Se nel carrello sei solito mettere
soprattutto i più comuni e conosciuti
articoli di marca – cioè alimenti
confezionati, prodotti per l’igiene
personale e della casa che portano il
marchio delle aziende leader di mercato
– vuol dire che le tue abitudini di
consumo sono molto simili a quelle della
maggioranza degli italiani. In pratica, il
tuo carrello si avvicina a quello profilato
dall’Istat nella sua indagine annuale sui
consumi delle famiglie. Un carrello che
annualmente costa a ciascun nucleo
familiare in media 6.356 euro.
Le insegne Dove puoi andare dunque a
riempirlo massimizzando il risparmio? La
nostra inchiesta indica inequivocabilmente
i supermercati U2 e gli ipermercati
Auchan. Sono loro che quest’anno si
aggiudicano a pari merito la palma della
vendita di grandissime superfici, fuori dai
centri urbani, con assortimenti molto
ampi, anche di prodotti non alimentari,
che spaziano dalla tecnologia al bricolage,
fino ai giocattoli. Pur piazzandosi solo
ottava nella nostra classifica del 2013,
quest’anno è riuscita a recuperare tante
posizioni da insidiare il primato di U2,
grazie a una politica di prezzi molto più
aggressiva che in passato, soprattutto nelle
città meridionali. Prova ne è che il
megastore di Catania è addirittura risultato
uno dei più convenienti degli oltre
novecento punti vendita che abbiamo
preso in esame. Se vicino a te non c’è alcun
punto vendita appartenente a una di
queste due catene – quelli di U2 per
esempio si trovano solo in Lombardia,
Piemonte ed Emilia Romagna –, puoi
optare per l’insegna Iper oppure per
Leclerc Conad: medaglia d’argento ex
aequo. La prima è una catena di
ipermercati molto competitiva, che
raggiunge spesso le più ambite posizioni
della nostra classifica: l’anno scorso Iper
era infatti medaglia d’oro insieme a U2.
Leclerc Conad invece riconferma il
secondo posto dello scorso anno. Meno
convenienti delle quattro catene fin qui
Scegli U2 o Auchan se
acquisti prodotti griffati
o a marchio commerciale
convenienza. Si tratta di due catene che
tra loro non potrebbero essere più diverse.
L’insegna U2 — da non confondere con U!,
che fa capo allo stesso gruppo, UnesFiniper, ma che si è piazzata nella parte
bassa della nostra classifica — ha scelto
una formula a metà tra discount e
supermercato: ha ridotto gli assortimenti,
senza impoverirli troppo; ha abolito le
promozioni quindicinali sui singoli
articoli, cercando di tenere competitivi i
prezzi di tutti i prodotti; non stampa
volantini; non ha una carta fedeltà; ha
punti vendita cosiddetti “di vicinato”, cioè
nei centri abitati. Una formula
evidentemente vincente, dal momento che
è il terzo anno consecutivo che U2 si
impone nel campionato della convenienza.
La catena Auchan invece incarna alla
perfezione il modello ipermercato: punti
UN CARRELLO IN PENDENZA: ECCO COME OSCILLANO I PREZZI
.
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in aumento
www.altroconsumo.it
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Anche la spesa è fatta a scale, a volte scende, a volte sale. Ecco alcuni esempi di variazione di prezzo rispetto allo scorso anno nella
grande distribuzione (dati Altroconsumo). L’Istat ha registrato una frenata dell’inflazione, ferma a +0,4%, e una tendenza alla discesa
dei prezzi, soprattutto di frutta e verdura.
variazioni moderate
wurstel
in discesa
Settembre 2014 • 284 Altroconsumo 25
Inchiesta
Online la geografia della convenienza
Il tacco d’Italia. Un pezzo di Nord Ovest e
uno di Nord Est. E poi il cuore verde del
Belpaese. Ecco la geografia della
convenienza che non ti aspetti, un po’ a
macchia di leopardo: Veneto, Piemonte,
Toscana, Umbria e Puglia. Per contro, va
decisamente male in regioni molto
popolose come Lazio e Sicilia, e in alcune
con meno residenti: Liguria, Marche,
Abruzzo, Basilicata e Molise. Se abiti in
una di queste regioni, passare dai prodotti
di marca di un supermercato a quelli più
economici di un discount ti consente di
dare un taglio perfino di oltre il 60% al tuo
scontrino annuale. In regioni come
Calabria, Lazio e Valle d'Aosta significa
risparmiare più di 3.800 euro l'anno:
insomma, un altro vivere. Bisogna
liberarsi dei pregiudizi sui discount. Primo
perché i loro prodotti raggiungono spesso
ottimi risultati nei nostri test di qualità,
3.510€
secondo perché sono lontani i tempi in cui
si rivolgevano a un target piuttosto
basso. Oggi hanno cambiato volto, per
attirare (sempre più) famiglie della classe
media. Non è un caso se nell'ultimo spot
televisivo di Lidl compaiono alcuni famosi
prodotti doc e dop e perfino un'Audi A6.
Se la tua città non è tra le 68 cui abbiamo
dedicato una classifica specifica in questo
articolo, vai sul nostro sito. Ti aspetta una
mappa: basterà cliccare sulla tua regione
per trovare la classifica delle catene
presenti a livello regionale e la
quantificazione del risparmio a seconda di
ciò che sei solito mettere nel carrello:
prodotti di marca, a marchio commerciale
o più economici in assoluto. Sul sito
troverai anche ulteriori dettagli sul
metodo dell'indagine.
www.altroconsumo.it/supermercati
risparmio medio annuo
se si fa la spesa al discount
Trentino Alto Adige 3.487
3.502 Lombardia
Friuli Venezia Giulia 3.558
3.803 Aosta
Veneto 3.139
3.336 Piemonte
Emilia Romagna 3.424
Marche 3.496
3.812 Liguria
Abruzzo 3.561
3.292 Toscana
Molise 3.401
3.415 Sardegna
3.286 Umbria
Puglia 3.321
3.623 Lazio
3.493 Campania
3.740 Basilicata
carrello di marca meno caro della media
3.649 Sicilia
carrello di marca nella media
carrello di marca più caro della media
Regione (euro risparmiati
dalla famiglia media italiana
che sceglie il discount)
26 Altroconsumo 284 • Settembre 2014
Calabria 3.867
A Milano la spesa costa
6.397 euro l'anno, a Roma
di più: 6.532 euro
menzionate, ma comunque concorrenziali:
Esselunga, Il Gigante, Ipercoop e Pam.
Quest’ultima viene premiata perché molto
competitiva in città dove in passato
abbiamo riscontrato una carenza di
concorrenza, come Genova e Siracusa.
In zona retrocessione troviamo invece
Crai, Dimeglio e Billa. La catena Billa, di
nuovo ultima, addirittura peggiora il già
pessimo punteggio del 2013.
I risparmi Giusto per avere un’idea
dell’entità del risparmio su uno stesso
carrello di prodotti di marca, se passi
dall’insegna più cara a quella più
economica, in tasca in un anno ti
rimarranno in media quasi 640 euro. Si
può essere più precisi se si considerano i
punti vendita specifici in ogni città (vedi
tabelle a partire dalla pagina a fianco). Sei
fortunato se abiti in uno dei dieci centri
urbani in cui questa cifra supera i mille
euro, fortunatissimo a Venezia-Mestre
(1.327 euro), Catania (1.275) e Padova (1.252).
Attenti a Venezia-Mestre, perché, pur
essendo più conveniente della media, qui si
trovano i punti vendita più cari d’Italia. La
spesa da Supercoop (piazzale Roma) costa
7.189 euro all’anno. Devi accontentarti di
risparmi risicati, tra i cento e i duecento
euro, se gli acquisti li fai a La Spezia,
Pistoia, Campobasso e Messina. Segno,
certo, che c’è un problema di concorrenza,
ma non per forza in difetto. È il caso di
Pistoia, dove l’esigua differenza di prezzi
tra il supermercato meno caro e quello più
caro è dovuta a una competizione talmente
agguerrita da aver portato i prezzi a
livellarsi verso il basso. Più alto della media
(900 euro) il risparmio massimo possibile
se il carrello lo riempi a Roma o a Milano.
Le città A parte i risparmi, che dicono
molto sulla concorrenza, dov’è che si
trovano i punti vendita in assoluto più
abbordabili? La superconvenienza abita a
Verona, e sembra che nella città degli
innamorati si trovi benissimo: è da anni che
proprio all’ombra dell’Arena troviamo il
supermercato in assoluto più economico
dell’indagine. Prendendo come riferimento
il consumo medio della famiglia tipo
italiana, qui il totale annuo degli scontrini
scende a 5.415 euro. Nel 2013 la
superconvenienza si era voluta prendere
una vacanza da Verona, andando a Pistoia.
www.altroconsumo.it