Pizzo Badile - Nel regno del granito

P0 - itinerario che può essere protetto ovunque,
salibile addirittura in artificiale se una cordata si
dota di tutti i “ferri del mestiere” possibili!
P1 - itinerario ben proteggibile, ma che inizia a
presentare dei passaggi poco integrabili e in cui
è meglio prestare attenzione (es. via Taldo-Nusdeo
– Picco L.Amedeo)
P2 - itinerario abbastanza proteggibile, ma è già
necessaria l’esperienza nel posizionare le protezioni (es. Fast trip - Cavalcorto) P3 - itinerario che presenta lunghi tratti improteggibili. Passaggi selettivi e talora “lunghi” obbligano a
una completa padronanza del grado di difficoltà; e
la scarsa proteggibilità rendono un’eventuale caduta potenzialmente pericolosa (es. Leggende del Liss
alla Sfinge e Vedova Nera alla Stella Marina)
P4 - itinerario praticamente improteggibile e sul
quale l’arrampicatore deve sbrigarsela con quello
che i primi salitori hanno lasciato, senza possibilità
di integrare. Nel p4 subentra a pieno titolo anche
un certo livello di pericolosità in caso di cadute
(es. Brutamato ye ye - Nada por Nada- Precipizio degli
Asteroidi)
Sono escluse dalla gradazione le vie dove necessitano di soli rinvii, e le vie in artificiale, su cui è ovvio
il riuscire a proteggersi col materiale indicato.
Ribadisco che l’idea di valutare alcuni itinerari
(quelli tradizionali) sotto l’ombrello della gradazione francese, soprattutto nel gruppo del Masino Bregaglia, è cosa poco giusta e a volte anche
potenzialmente pericolosa per via della aspettative che essa provoca. Nel gruppo in questione, è
bene ricordarlo, l’etica impone che all’arrampicatore (addirittura anche sulle vie plaisir) è richiesta
capacità nel posizionare protezioni veloci. Sarà
forse anche una questione geologica, ma - poiché
le fessure di duro granito ospitano ottimamente
le protezioni veloci - è usanza non posizionare
spit nelle loro vicinanze. Su questa base, inseguire
le mode in questo gruppo montuoso potrebbe
portare a conseguenze impreviste ai visitatori
“esterni”. Per questo motivo ho optato per il
mantenimento della differenziazione UIAA/Francese, esortato dai professionisti locali. 14
Impegno
Cioè quanto impegna la parete descritta, sia dal
punto di vista dell’ambiente, sia dalla difficoltà
media delle vie presenti.
Ad es. sulla parete Est del Pizzo Badile viene dato
il massimo dell’impegno per via dell’ambiente,
nonostante che le difficoltà ufficiali delle vie spesso non superano il VI+. O ancora, sul Precipizio
degli Asteroidi viene data una valutazione d’impegno alta per via della difficoltà delle vie, non
certo perché la parete è ubicata in un ambiente
paragonabile alla Est del Badile.
Mutande di lana: luogo comodo e adatto
a principianti e climber dal cuor leggero.
Pelo rado: non ancora eccessivo, ma meglio non improvvisare.
Pelo folto: la situazione inizia a farsi seria,
meglio alzare le antenne!
Pelo molto folto: qui gli occhi devono essere ben aperti. Per i più tosti!
Materiale
Tutte le indicazioni tecniche nella guida sono impostate sulla dotazione di base che ogni arrampicatore deve avere con sé. E cioè: imbracatura,
10-12 rinvii, 4 tra cordini e fettucce, moschettoni
a ghiera da sosta, fettucce da sosta, attrezzo per
manovra e discensore, martello, casco, magnesite,
event. cordini d’abbandono, pila frontale.
Ogni aggiunta a questa dotazione di base, se
serve, viene indicata come materiale in ogni relazione. In caso contrario, la voce “materiale”, è
assente. Le misure dei friend sono date in base
alla classificazione Black Diamond. Per le vie lunghe è opportuno dotarsi di mezze corde da 60m
perché molte discese sono state attrezzate o sistemate in base a questa lunghezza.
REGNO GRANITO
del
Proteggibilità
Quanto una via può essere protetta con le protezioni veloci o tradizionali.
Esempio tabella riassuntiva
A
B
C
CIMA SCINGINO
Grandioso pilastro che risiede in un angolo appartato della Val Porcellizzo, ben visibile anche dai Bagni di Masino. Sul pilastro ci sono
itinerari eccezionali, su una roccia fantastica che si aggiudica il primato
di qualità della Val Masino. La montagna costituisce la più appariscente
elevazione della cresta SW che scende della Cima del Cavalcorto, nota
ai ‘vecchi’ locali con l’appellativo ‘il Pizzallo’. Le vie di salita su questa
parete sono tra le più ardite del gruppo.
PARETE SUD
D
QUOTA: 2502 m
E
CHIODATURA:
chiodi e spit
F
MATERIALE: soste attrezzate a chiodi e spit
G
DISCESA: in corda doppia
H
sulla via Chi si ferma è perduto fino alla sua S7, poi
lungo Delta minox.
Accesso: dai Bagni di Masino salire lungo il sentiero che porta al Rifugio Gianetti.
Poco a monte e a destra di una bastionata rocciosa con delle cascatelle, si segue
una traccia che porta alla Casera Scione 2015 m. Salire verso S in direzione di
un’evidente spalla erbosa (quota 2102 m), seguire le deboli tracce di sentiero che
ora scendono sul versante opposto e traversano alla base del pilastro (2 ore e 30
minuti dall’auto).
IMPEGNO:
73) Delta minox. 7a+ e A1 4p.a. (6c+ obbl.) .
460m . 12L . P3
L
T.Fazzini, S. e L.Gianola, N.Riva; 4 settembre 1988.
M
I
Itinerario tra i più ambiti delle Alpi Centrali, che ha rap- N
presentato un enorme salto di qualità dell’arrampicata nel
Masino e che ancora oggi viene spesso considerata una
delle più difficili vie in placca delle Alpi. È una successione
di placche perfette, con vari passaggi ‘avventurosi’ e corse
a volte angosciati per raggiungere le protezioni in loco.
Poco ripetuta, del resto necessita una buona padronanza
del grado, poiché spesso il passaggio obbligato non si
trova nelle immediate vicinanze dello spit! Richiodata a
spit fix da G.Ongaro, mantenendo la distanza originale e
ripulendo le fessure finali. Soste attrezzate a spit. Spit e O
chiodi in via.
Materiale: nut e friend fino al n°3.
Attacco: a sinistra di Chi si ferma è perduto.
del
REGNO GRANITO
P
Q
15
A - nome della montagna
B - descrizione della montagna
C - descrizione e tempi di avvicinamento alla
base della parete
D - quale parete viene descritta in seguito. Ad
ogni cambio di versante o di parete (anche se
della stessa montagna) riapparirà una nuova tabella con in testa la stessa montagna, ma con la
variazione dell’esposizione della parete
E - quota della vetta
F - come sono attrezzati - nella media - gli itinerari di questa parete
G - come sono attrezzate - nella media - le soste
degli itinerari sulla parete
H - viene descritta la discesa classica e più veloce dalla sommità, e questo vale per tutte le vie,
salvo diversamente specificato al termine di ogni
relazione. Quindi, se al termine di una relazione
non c’è scritto nulla con la voce “discesa”, quella
contenuta nella tabella a sfondo nero è la discesa
da seguire
I - l’impegno ambientale e di difficoltà che richiede la parete (4 possibilità; descritte nella pagina
precedente)
L - La riga è così composta: numerazione della
via (la quale ricomincia da zero ad ogni inizio di
vallata); difficoltà (sia libera sia ev. artificiale e anche quella obbligatoria tra le parentesi); sviluppo
della via; numero di tiri; parametro proteggibilità
(5 possibilità; descritte nella pagina precedente)
M - primi salitori e data. In caso si conosca la
prima libera, segue la dicitura “1° libera” seguita
dal nome di chi l’ha fatta e dall’anno
N - descrizione itinerario e sue peculiarità
O - alla fine di ogni descrizione c’è lo stato
dell’attuale attrezzatura e delle soste
P - se compare la voce “materiale”, vuol dire che
oltre alla dotazione di base (pagina precedente) è
necessario munirsi dell’attrezzatura riportata. Se
la voce non compare, significa che la dotazione di
base è sufficiente
Q - dove attacca la via. Se la voce non compare,
vuol dire che l’attacco è talmente evidente o facilmente identificabile dai disegni e dalle fotografie che non sono necessarie parole
16
Avvertenza sullo stato di chiodatura
Le informazioni sono state riportate in base alle
notizie reperibili al momento, e visto che oggi è
ormai passata la moda di portare con sé il martello perfino sulle vie classiche, la fuoriuscita di
chiodi e il numero di chiodi traballanti aumenta
di anno in anno, rendendo pressoché impossibile
dare con certezza l’indicazione esatta del numero dei chiodi presenti. Questo è senz’altro causato (o per merito) dal largo uso di protezioni
veloci con un evidente aumento delle capacità
da parte degli alpinisti di ultima generazione. Per
contro, però, questo causa anche meno frequentazione e le code sulle vie classiche come c’erano
ad esempio negli anni 90, oggi non si vedono più.
Il fenomeno ha assunto grande levatura in zone
come Monte Bianco e Dolomiti, dove su certe
vie oggi si va con lo spirito del cleanclimb. Quindi, ribattere un chiodo ogni tanto potrà aiutare a
non far diventare anche le vie classiche un gioco
riservato ai pochi “abili”.
In internet
Per non appioppare al povero climber un tomo
da 600 pagine, abbiamo deciso di fermarci a 500,
tralasciando (almeno su carta) cose importanti
come la storia alpinistica, le altre vie, le parole
dei protagonisti, la bibliografia e la cartografia.
Queste verranno man mano rese disponibili gratuitamente sulla pagina dedicata alla guida sul sito
www.alpinestudio.it. Inoltre, è mia intenzione di
scrivere periodicamente delle short biography
dei protagonisti dell’alpinismo di queste aree,
sempre scaricabili gratuitamente e condivisibili
sulla pagina facebook.
Next horizon
Impegni per il futuro? Il primo appuntamento è la
guida del Sasso Remenno e delle strutture di fondovalle, le quali sono state escluse da questo libro
per non far diventare il volume troppo corposo e
ingestibile. Infine, emulando i colleghi di altre aree
montuose, è prevista la creazione di una pagina
Facebook nella quale poter inserire liberamente
le proprie esperienze in modo che siano da aiuto
agli appassionati per avere notizie in tempo reale
sulla condizione degli itinerari e delle pareti, sulla
situazione di innevamento ad inizio stagione e
tanto altro ancora.
REGNO GRANITO
del
... corrispondenze tabella
UIAA
Francia
UK
USA
V
V+
VIVI
VI+
VIIVII
VII+
VIIIVIII
VIII+
IXIX
IX+
XX
X+
XI-
4+
5a
5b
5c
6a
6a+
6b
6b+
6c/6c+
7a
7a/7a+
7b
7b+/7c
7c/7c+
8a/8a+
8b
8b+
8c/8c+
4b
4c
5a
5a/b
5b
5b/c
5c
5c/6a
6a
6a/b
6b
6b/c
6c
6c
7a
7a
7b
7b
5.7
5.7
5.8
5.9
5.10a
5.10b-c
5.10c-d
5.11a
5.11b-c
5.11d
5.12a-b
5.12c
5.12d-5.13a
5.13b
5.13c
5.13d
5.14a
5.14b
Misura della
Fessura (in pollici “) BD Camalot
0.4”
0.5”
0.6”
0.75”
1”
1.25”
1.5”
1.75”
2”
2.5”
3”
3.5”
3.5” - 4.5”
4.5” - 5.5”
5.5” - 7”
7” - 8”
8” -12”
del
REGNO GRANITO
0.1 Rosso
0.2 Giallo
0.3 Viola
0.4 Grigio
0.5 Rosa
0.75 Verde
1 Rosso
1 Rosso
2 Giallo
2 Giallo
3 Blu
3.5 Grigio
4 Viola
4.5 Rosso
5 Verde
/
/
CCh Aliens
Metolius
0.33 Nero
0.375 Blu
0.5 Verde
0.75 Giallo
1 Rosso
1.5 Arancione
2 Viola
2.5 Grigio
2.5 Grigio
/
/
/
/
/
/
/
/
00 Grigio
0 Viola
1 Blu
2 Giallo
3 Arancione
4 Rosso
5 Nero
6 Verde
7 Blu
8 Viola
9 Burgundy
10 Blu scuro
/
/
/
/
/
Tabelle
comparative
Trango
Big Bros Wild Country
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
/
1 Rosso
2
3 Verde
3 Verde
4 Blu
0 Rosso
0.5 Arancione
0.5 Arancione
1 Giallo
1.25 Marrone
1.5 Azzurro
2 Rosa
2.5 Royal
3 Blu scuro
3.5 Viola
4 Nero
4 Nero
5 Argento
5 Argento
6 Viola
/
/
17