Techno, 15 anni tra estero e formazione

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TECHNO, 15 ANNI
TRA ESTERO
E FORMAZIONE
LA SOCIETA’ FONDATA NEL 1999
DALL’INGEGNERE ROBERTO
NICOLUCCI FESTEGGIA CON UNA
PUBBLICAZIONE DEDICATA E
PROGETTI IN SUD AFRICA.
Ingegnere e viaggiatore per lavoro, scrittore per passione: un
mix che ha portato Roberto Nicolucci a fondare, 15 anni fa,
la società di consulenza Techno.
Oggi l’azienda ravennate ha sede anche a Imola, basi operative a Torino e Johannesburg, e conta oltre 30 dipendenti, di
cui quasi un terzo donne, per un’età media di 40 anni.
Una crescita che non si è fermata nemmeno nel periodo più
buio della crisi, con un aumento di fatturato dal 2008 del
10% all’anno.
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APERTA RECENTEMENTE UNA BASE
OPERATIVA A JOHANNESBURG.
“PER CONTINUARE A CRESCERE
BISOGNERÀ ESSERE DISPOSTI
AD AVERE SEMPRE UNA VALIGIA
IN MANO”
La società, che festeggerà tre lustri di attività il prossimo 15
luglio con una pubblicazione dedicata, ha iniziato a operare
nel 1999 con quattro persone, tra cui l’ex vice-comandate dei
Vigili del Fuoco di Ravenna Ivo Burbassi, lavorando all’inizio
principalmente nella prevenzione incendi e nella sicurezza per
la cantieristica civile e industriale.
La piccola realtà si è allargata velocemente, fino a coprire
l’intero spettro di discipline ricomprese sotto l’acronimo HSE
(Health, Safety and Environment) e si è fatta letteralmente in
quattro, come riassume il logo aziendale: un piano cartesiano
in cui il primo quadrante rappresenta il mondo delle costruzioni, il secondo quello dell’oil&gas e dell’energia, il terzo le
attività portuali e della cantieristica navale e infine il quarto
per l’industria manifatturiera, in particolare petrolchimica.
Parallelamente, è costante l’attenzione anche al mondo accademico e della ricerca: “Dal 2002 a oggi abbiamo intrecciato
una stretta collaborazione con l’università – ricorda Nicolucci
- almeno una decina di tesisti ha lavorato in TECHNO dopo la
laurea, e uno di essi è diventato partner della società”.
Oltre ai servizi di ingegneria e consulenza, il training specialistico e l’internazionalizzazione sono stati altri due pilastri per
la crescita e lo sviluppo di Techno.
“Abbiamo seguito i nostri clienti in oltre 20 Paesi stranieri,
ed ora abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente la nostra
presenza all’estero, sia per esplorare nuovi mercati sia per cercare partner operativi che possano supportarci nelle nostre
attività in loco”. Anche per questo alla società è stato assegnato il riconoscimento di Confindustria Ravenna EXCELSA
2012 per l’internazionalizzazione.
“In questi ultimi anni abbiamo avviato partnership con alcune multinazionali che operano nell’ingegneria ambientale; in
due casi il primo passo è stato fatto all’estero proprio nell’ambito di missioni di internazionalizzazione in Kazakhstan e in
India. Abbiamo attualmente personale in Francia, Bulgaria,
e Sud Africa, e sono appena rientrati nostri tecnici dal Mare
del Nord da Libia e Tunisia”. Proprio il Sud Africa è l’obiettivo
dei prossimi anni: unendo la collaborazione con l’università
e le attività di internazionalizzazione, Techno sta lavorando
con l’ateneo di Ferrara in Sud Africa nell’ambito delle energie
rinnovabili e della gestione delle acque “due priorità assolute
per il Paese e per EWSETA, l’autorità governativa preposta al
training e all’education in questi settori”.
Le attività sono condotte nell’ambito del progetto cofinan-
ziato dalla Regione Emilia-Romagna ‘Green Action in South
Africa’ e nell’ambito di due memorandum di intesa, siglati
tra la Regione e Northern Cape Province e tra EWSETA e Università di Ferrara: “In questo caso ricopriamo anche il ruolo
di partner operativo dell’ateneo per le attività di training ed
education che saranno attivate con le università di Kimberley
e di Pretoria. E al di là di questo nostro impegno, consideriamo il Sud Africa una piattaforma per attività operative in ambito HSE anche in altri paesi vicini”. L’impegno in Sud Africa è
considerato strategico anche in considerazione del fatto che
da oggi al 2025 si stima che il 60% dei cantieri di costruzione
civili e infrastrutturali saranno concentrati in Asia e in Africa.
Tutto questo è fonte di ispirazione anche per attività editoriali
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emergenze e di sicurezza del lavoro,
una figura di formazione legale che
supporta staff e clienti nell’interpretazione della normativa HSE italiana, un esperto di sistemi di gestione
9000/14000/18000, uno strutturista specializzato nell’analisi e nella
valutazione del rischio sismico e un
esperto di risk analysis proveniente
dal settore nucleare.
Qual è la ricetta per i prossimi 15
anni? “Crediamo moltissimo nella
specializzazione dei professionisti interni e dei partner esterni, e
nell’integrazione di queste professionalità in reti di impresa con partner esterni – conclude Nicolucci - E
crediamo anche che per continuare
a rimanere in Italia in questo momento e, penso, anche negli anni
a venire, bisogna essere disposti ad
avere sempre una valigia in mano”.
Da sinistra:
Mauro Benedetti, responsabile
ufficio di Johannesburg,
Chiara Padovani, responsabile
attività tecniche Sud Africa,
Roberto Nicolucci,
Claudio Mattalia, responsabile
ingegneria ambientale di
TECHNO e dell’ufficio di Torino
e culturali: oltre a un magazine trimestrale edito da Techno,
a cui collaborano anche firme straniere, Nicolucci cura pubblicazioni per l’editore Wolters Kluwer Italia in tema di sicurezza e salute, e alcune docenze all’università estense, per il
corso di laurea magistrale di ingegneria civile. Parallelamente
l’azienda ha dato vita, insieme ad altre realtà territoriali del
settore, all’associazione Naviga in Darsena, nata per la promozione e la salvaguardia della darsena di città, anche attraverso il portale portodiravenna.com
La crescita ha infine comportato anche la necessità di una
riorganizzazione interna: recentemente sono stati inseriti in
organico specialisti complementari a quelli fino ad ora impiegati: una psicologa del lavoro esperta di gestione delle
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