Beni culturali - Dipartimento di Fisica e Geologia

Applicazioni degli acceleratori di
particelle
Parte II
Corso di dottorato 2014
Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
Gli acceleratori di particelle sono uno dei più versatili strumenti
inventati dai fisici.
Il primo acceleratore (il tubo a raggi catodici di Thomson) fu
usato per scoprire l’elettrone.
Il più grande Collider (LHC) ha permesso la rivelazione del
bosone di Higgs.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
Al giorno d’oggi gli acceleratori sono usati in quasi ogni campo della fisica,
dalla fisica delle particelle elementari alla fisica dello stato solido.
Sono anche uno strumento essenziale in molti altri campi di ricerca, ad
esempio per studiare strutture in chimica e biologia o per intraprendere
un’analisi, molto sensibile, degli elementi.
Il campo di applicazioni degli acceleratori si è inoltre notevolmente esteso con
l’uso della luce di sincrotrone (acceleratori lineari circolari di elettroni)
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
Degli acceleratori sono espressamente dedicati all’analisi chimico
fisica di campioni di interesse culturale, artistico e museale, per
l’esame dei materiali costituenti.
Ad esempio abbiamo l’ AGLAE al Louvre di Parigi, il LABEC a
Firenze, il CEDAD a Lecce ed il CIRCE a Caserta.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
Fra le applicazioni industriali possiamo ricordare l’impiantazione
di ioni nell’industria dei semiconduttori e la modifica delle
proprietà superficiali di molti materiali.
Altra applicazione industriale è la microlitografia con radiazione
di sincrotrone per circuiti elettronici integrati ad alta densità.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
La radiazione prodotta da acceleratori è usata per conservare
alimenti, sterilizzare rifiuti tossici o polimerizzare plastici.
Piccoli acceleratori molto compatti sono utilizzati per produrre
neutroni, da usarsi ad esempio negli aereoporti per rilevare
esplosivi o in geofisica per lo studio di materiali (ad esempio
cercare petrolio)
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
Applicazione degli acceleratori di particelle
•
•
•
•
Applicazioni nella ricerca: fisica subnucleare, fisica nucleare, cosmologia ed
astrofisica, fisica atomica, scienza dei materiali, chimica e biologia.
Analisi degli elementi e datazione dei reperti.
Medicina: diagnosi e terapia.
Applicazioni industriali (cenni).
Il numero approssimato di acceleratori di energia > 1 MeV è indicato nella
prossima slide.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Introduzione
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Ricerca
Particelle elementari.
Lo sviluppo della fisica delle particelle elementari è stata direttamente
determinata dai progressi nel costruire acceleratori ed anelli di collisione di
energia sempre maggiore.
Ricordiamo che la scoperta dell’ antiprotone è avvenuta utilizzando il Bevatrone di
Berkeley a metà degli anni 50, 2 tipi di neutrini sono stati trovati con l’ AGS di
Brookhaven all’inizio degli anni 60, le correnti neutre con il PS del CERN, la Ψ con l’
AGS e l’ acceleratore lineare di Stanford negli anni 70.
Negli anni 90 si sono rivelati il W e lo Z e stabilito che esistono 3 tipi di neutrini e
«dulcis in fundo» il bosone di Higgs è stato visto ad LHC nel 2012.
Perugia collabora all’esperimento CMS ad LHC (Higgs, supersimmetrie …) e ad
NA62 per la ricerca di decadimenti rari del mesone K e Belle II per la fisica del
mesone B.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Ricerca
Fisica Nucleare.
Gli acceleratori sono uno strumento essenziale per studiare il nucleo e
determinare la sua struttura e comportamento. A seconda delle proprietà
sotto studio si usano fasci di elettroni, protoni od ioni pesanti.
Tempo fa la ricerca in fisica nucleare è stata dedicata allo studio di singoli
nuclei alla loro spettroscopia ed ai loro stati eccitati.
Più recentemente si studiano nuclei con altissimo momento angolare o nuclei
esotici prodotti facilmente ad Isolde al CERN o GANIL in Francia.
Macchine ad ioni pesanti quali il RHIC a Brookhaven o anche LHC in alcuni run
speciali sono usate ad esempio per lo studio di quark-gluon plasma .
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Ricerca
Cosmologia ed astrofisica.
Gli acceleratori stanno diventando sempre più complementari ai telescopi.
L’ universo è nato con il Big Bang. La temperatura dell’universo è diminuita nel
tempo e l’energia sempre più elevata degli acceleratori ed anelli di collisione
permette ai fisici di studiare processi avvenuti poco dopo l’origine
dell’universo. Temperature equivalenti ad un’energia di 100 GeV
corrispondono alle temperature dell’universo 10-10 s dalla sua origine.
Risultati ottenuti con acceleratori hanno permesso di spiegare osservazioni
cosmiche come il rapporto idrogeno/elio e di determinare il numero delle
famiglie di neutrini.
Gli acceleratori sono importanti anche per l’astrofisica. Ad esempio per
spiegare la nucleo-sintesi nelle stelle bisogna conoscere sia il rate che le
sezioni d’urto delle reazioni nucleari.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Ricerca
Fisica Atomica.
Lo studio dettagliato dei sistemi atomici ed ionici (sistemi a molte particelle) è
sempre molto studiato anche se forse il numero di acceleratori di ioni positivi
di energie al di sotto di 35 MeV è diminuito dagli 850 che esistevano nei primi
anni 70.
Ad esempio si studiano :
• Meccanismi di collisioni atomiche e processi di ionizzazione
• Correlazioni in collisioni atomiche
• Atomi molto eccitati prodotti in collisioni atomiche
• Raggi X prodotti da collisioni di ioni relativistici
• Studio di ipni molecolari
• Emissione di elettroni da targhette sottili colpite da ioni veloci
• ….. E molti altri processi
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Ricerca
Fisica dello stato solido e scienza dei materiali.
La fisica dello stato solido e la scienza dei materiali hanno ricevuto un grosso
impulso con l’avvento degli acceleratori.
Di primaria importanza sono gli acceleratori per elettroni che producono
radiazione di sincrotrone ad alta brillanza e regolabile in frequenza.
Gli acceleratori ( per protoni) vengono anche fortemente utilizzati come
sorgente di neutroni di spallazione ad alta intensità e prodotti pulsati (Burst). I
neutroni così prodotti hanno sostituito i neutroni da reattori nucleari.
Gli acceleratori sono pure usati per accelerare ioni positivi.
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Ricerca
Fisica dello stato solido e scienza dei materiali. (continua)
 La luce di sincrotrone e la possibilità di selezionarla in frequenza rende
possibile lo studio degli arrangiamenti atomici di molti solidi quali cristalli,
vetri ed altri materiali amorfi, polimeri, strati superficiali di materiali, film
sottili etc. Per lo studio si sfrutta il fatto che ogni elemento ha dei picchi di
assorbimento ad una determinata frequenza. Questa tecnica è chiamata
EXAFS ( Extended X-Ray Absorption Fine Structure ).
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Ricerca
Fisica dello stato solido e scienza dei materiali (continua)
 I neutroni, neutri e molto penetranti sono delle sonde eccellenti per lo studio
della materia condensata. La diffusione di neutroni su un campione ha reso
possibile capire i legami di metalli, semiconduttori ed isolanti.
Protoni di energia relativamente alta (500 MeV, 1 GeV) diffusi su un bersaglio
producono pacchetti di neutroni di spallazione molto più intensi dei fasci di
neutroni prodotti da reattori nucleari. Inoltre, la struttura temporale (a burst)
del fascio riduce considerevolmente il fondo.
I neutroni di spallazione sono complementari alla luce di sincrotrone in studi
di cristallografia, di liquidi e materiali amorfi, superfici e superfici di
separazione (aria-liquido, liquido-liquido e liquido-solido), polimeri, film sottili
etc.
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Ricerca
Fisica dello stato solido e scienza dei materiali (continua)
 Fasci di ioni sono utilizzati in molti processi per determinare la
composizione dei campioni. Le tecniche principali sono:
• RBS (Rutherford Backscattering)
• PIXE (Proton Induced X-ray Emission)
• CPAA (Charged Particle Activation Analysis) e NRA (Nuclear Reaction
Analysis)
• SIMS (Secondary Ionisation Mass Spectrometry )
• PDMS ( Particle Desorption Mass Spectroscopy)
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Ricerca
Fisica dello stato solido e scienza dei materiali (continua)
 Gli acceleratori vengono anche usati per fare la spettroscopia del
campione (AMS = Accelerator Mass Spectrometry). Il campione viene
ionizzato, accelerato ed i componenti analizzati tramite spettrometria. E’
un processo molto più sensibile del SIMS (secondary ionization).
 Un’ altra applicazione degli acceleratori in scienza dei materiali è lo studio
del danno da radiazione.
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Ricerca
Chimica e Biologia.
La luce di sincrotrone permette di studiare l’ossidazione delle molecole, i
legami chimici nei solidi e nei gas, la struttura di molecole complesse e la
dinamica di reazioni chimiche.
La luce di sincrotrone è anche usata per la cristallografia delle proteine.
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Ricerca
Nei moderni sincrotroni la diffrazione viene principalmente usata
per lo studio di strutture proteiche
molti atomi per cella unitaria - poche celle
unitarie - cristalli piccolissimi – basso Z
Modalita’ alla Laue: si raccoglie lo
spettro contemporaneamente per
molti valori di λ – λ compreso tra
due valori.
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Ricerca
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Ricerca
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Applicazioni degli Acceleratori di Particelle
Beni culturali
Le tecniche indicate per la ricerca nella scienza dei materiali sono
attualmente molto utilizzate nei beni culturali, per la datazione delle
opere e per lo studio del loro stato di salute.
Una tecnica ben nota da tempo è la datazione utilizzando la tecnica
AMS (Accelerator Mass Spectrometry) . Questa tecnica che accelera un
campione del materiale da datare ha un’ottima sensibilità per misurare
la quantità di 14C nel campione. Si riesce tra l’altro a distinguere il 14C
dal 14N che è stabile. (di conseguenza si usa meno materiale)
In maniera particolare è utilizzata l’analisi con fasci di ioni (IBA).
Di seguito daremo solo alcuni cenni rimandando alle presentazioni più
specialistiche che potete trovare sul web come indicato nella
bibliografia.
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Beni culturali
Bibliografia parte II (Beni culturali)
1.
2.
3.
4.
Analisi dei materiali (trasparenze): cas.web.cern.ch/cas/Holland/PDFlectures/Denker/denker.pdf e articolo
cds.cern.ch/record/1005070/files/p417.pdf
Mandò Beni culturali
http://www.fe.infn.it/venerdi/VENERDIHOME_file/pdf10/Mand%F2.pdf
Analisi non invasive
http://www.brera.unimi.it/istituto/archeo/download/Analisi_non_invasiv
e.ppt
Ion beam Tecniques ICARO-2011
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Beni culturali
CEDAD
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CEDAD
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CEDAD
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CIRCE
Nell'ambito della partecipazione della SUN al consorzio INNOVA è
attivo il Center for Isotopic Research on the Cultural and Environmental
heritage, dotato tra l'altro di un sistema di Spettrometria di Massa
Ultrasensibile con Acceleratore (AMS) basato su un acceleratore
elettrostatico tandem da 3 milioni di Volt al terminale, installato nel
2005. Il sistema è utilizzato per ricerche nel campo dell'astrofisica
nucleare, dei cambiamenti climatici globali, dell'archeologia, delle
salvaguardie nucleari contro il traffico illecito di combustibile nucleare,
dell'impiantazione di radionuclidi per il monitoraggio dell'usura submicrometrica. Il sistema AMS è utilizzato anche per attività di servizio
di datazioni radiocarboniche di reperti archeologici e per applicazioni
forensi e come supporto all'attività didattica del Corso di Laurea in
Fisica.
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The main equipment of LABEC is a Tandem accelerator, 3 MV terminal
voltage, which
has been constructed by High Voltage Engineering Europe. The
accelerator is equipped with three independent ion sources, one of
which (a multiple-sample Cs-sputter source) is dedicated to
measurements of Accelerator Mass Spectrometry (AMS); the other
two sources (a single-sample Cs-sputtering and a Duoplasmatron) are
instead used to produce all kinds of beams (from protons to heavy
ions) mainly for applications of Ion Beam Analysis (IBA), but also for
other purposes such as studies of radiation damage to materials
exposed to accurately controlled doses (even very weak), tests of
radiation detectors responses, etc.
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The high energy side of the accelerator is equipped with a multi-element detection
line for AMS, designed to perform the detection of the rare isotopes 14C, 10Be, 26Al
and 129I (for these measurements, the multi-sample Cs sputter source is
correspondingly used on the low energy side of the accelerator). As far as AMS is
concerned, we are presently active with just 14C measurements, basically in
connection with problems of dating of archaeological finds; in the future, the
possibility of measuring 129I for environmental monitoring and 10Be for geological
dating will be the next steps in the development of the AMS potentials of LABEC. In
alternative to AMS, we can operate the accelerator (using one of the other two ion
sources mentioned above) to produce beams of protons, alpha particles, or any other
kind of ions, and perform Ion Beam Analysis, i.e. determine the composition of a
material - used as a target - exploiting the interaction products of the beam with the
atoms or nuclei of the material itself. We can perform all IBA techniques, i.e. PIXE
(Particle-Induced X ray Emission), PIGE (Particle-Induced Gamma ray Emission), PESA
(Particle Elastic Scattering Analysis, in particular Rutherford Backscattering
Spectrometry, RBS), NRA (Nuclear Reaction Analysis).
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Four independent beamlines are already active (as to May 2008) for these
measurements, one more will be completed in the future. The peculiarity of most IBA
set-ups installed at LABEC is that we use an external beam, which is a great advantage
especially in the field of applications to the Cultural Heritage: the precious works can
be analysed in their "natural" environment, i.e. they have not to undergo the stress of
being placed in vacuum (which might
produce serious damage) and the ease of operation during the measurement is much
improved. One of the external beam setups is in addition a microbeam, down to 10
um size, with possibility to perform beam scanning on the analysed sample in order to
reconstruct maps of elemental distribution over the scanned area through IBA. In
particular, micro-PIXE maps can provide elemental distributions of even trace
elements
in the sample.
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Labec
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