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INDOTTO FIAT: UILM, APRIRE SUBITO CONFRONTO VERO CON ACM
La decisione dell’ACM - il consorzio delle fabbriche dell’indotto auto della Fiat di Melfi - di recedere
a partire dal 1 luglio prossimo da tutti i contratti siglati dalle Aziende dell’indotto richiede un
immediato confronto e la massima attenzione di lavoratori e sindacati per la delicata fase che si è
aperta. E’ la posizione della UILM ribadita oggi presso il Centro Sociale P. Sacco di Rionero in
Vulture dove si è tenuta la riunione dei delegati UILM dell’Indotto ACM.
Nel riferire che la comunicazione è stata ufficializzata alle organizzazioni sindacali attraverso un
incontro sindacale tenutosi nel pomeriggio del 23 Aprile a Napoli presso la sede della Confindustria
Campana, la UILM evidenzia che l’ACM ha fornito alcuni dati che rappresentano il quadro attuale
delle Aziende dell’Indotto FIAT: 160 milioni di Euro di Investimenti complessivi di tutte le società,13
Aziende presenti che aderiscono al Consorzio ACM, per un totale di 1650 di addetti.
Le motivazioni che i vertici dell’ACM hanno illustrato al tavolo di confronto – si sottolinea nella nota
- sono legate alle esigenze del cliente (FIAT SATA) ed al piano d’investimenti pari a 2 miliardi di
euro per gli anni 2013, 2014 e 2015 che porteranno lo stabilimento Lucano ad essere competitivo a
livello globale in ottica europea e mondiale. Di qui nasce l’esigenza di armonizzare i due sistemi
contrattuali.
La UILM preso atto della comunicazione, ritiene opportuno avviare sin da subito un confronto
“vero”, vale a dire di merito e approfondito, sull’indotto attraverso una trattativa che deve
necessariamente mantenere la centralità del Contratto Nazionale dei Metalmeccanici, che
garantisca ai lavoratori miglioramenti economici anche attraverso il riconoscimento della
professionalità acquisita in questi anni.
La UILM congiuntamente ai delegati dichiara la propria disponibilità a confrontarsi, ribadendo che
qualsiasi intesa deve avere come obbiettivo la salvaguardia di tutti i livelli occupazionali, attraverso
il rilancio dell’indotto Fiat che deve aprirsi ad altre Regioni (Progetto Rete Automotive), nell’ambito
di un confronto che riguarda l’Indotto, chiede alla FIAT di dare risposte alle proposte che proprio la
nostra organizzazione ha sottoposta ai vertici del Lingotto sulla realizzazione a Melfi di un altro
modello al fine di salvaguardare tutti i livelli occupazionali.
Rionero in Vulture 24 aprile 2014.
Ufficio Stampa Uilm Basilicata