Atti Parlamentari - Camera dei Deputati

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questo fenomeno probabilmente può essere associato anche all'ignoranza parziale
di alcuni aspiranti lavoratori cbe non sanno di essere sottoposti anche a questo tipo
di accertamento anche se rispetto al 20 l l (l ,66%) pare che la consapevolezza sia
decisamente maggiore risultando un tasso non eccessivamente superiore rispetto a
quello delle altre fasce comparabili, fino ai 35 anni di età.
Figura 1.1.67: Drug test di l livello- analisi per fascia d'età ed esito test- Anno 2012 ·
2.~'
20.000
18.000
16.000
1.50%
·= 14.000
~12.000
co
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-o
o
~-
0,93"
•
0,83%
8.000
6.000
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0,50%
4.000
2.000
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25·29
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40.44
•S-49
50-S4
SS·S9
• -
•
0,00%
!foPre auvntivt
Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
Ne161,5% dei casi è stata riscontrata positività ai cannabinoidì, cocaina nell9,7%
e oppiacei nel 5,2% (Figura !.1.68). Rìspello al 20 Il aumentano i cannabinoidi
(dato 2011 52% vs 61,5% anno 2012), in diminuzione la cocaina, stabili gli
oppiacei e le altre sostanze.
Figura 1.1.68: Drug test di l livello - confronto analisi per sostanza d'abuso sui soggetti
risulta li positivi al test di conferma -Anni 2011 - 2012
Diminu1s.:on1' i
!'oggetti posJti \"Ì _j)l'f
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q uell1 per caMAbb
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Fonte: Dipartimento Politiche Antidroga
J dati degli accertamenti di II livello per l'anno 2012 riguardano 166 soggetti
(77,9% dei positivi al I livello), la parte residuale dei dati per gli accertament i di
secondo livello è in fase di accertamento dipendente dai tempi tecnici che
intercorrono tra il riscontro dì positività al l livello e la diagnosi finale o non si è
presentato all'accertamento.
A più del 5% del campione è stata riscontrata una diagnosi di tossicodipendenza in
calo rispetto al 201 l (J2%), in prevalenza per cannabinoidi ed a seguire cocaina,
oppiacei e metadone (Figura L 1.69). La principale diagnosi è sempre quella di
consumo occas.ionale, quest'anno con il 57,7%.
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Figura 1.1.69: Accertamenti clinici di li livello- analisi per sostanza- Anno 2012
Cmmoblf'I(IILII 1.1
~LlSiunzn JliÙ
ri ~l'OiliTBill. ohrt!' Il
,o• ..
Altre '-OStanle
11.1%
M endone
3,7'1'.
Fonte: Elaborazioni su dati DPA -
Figura 1.1.70: Accertamenti clinici di l/livello- analisi per diagnosi- Anno 2012
Dipendenza
OCCil>H11Wl!
In rase di
accenamento
20, 7%
Consumo
occasionale
57.7%
Fonte: Elaborazioni su dali DPA-
1.1.4.3 Dati delle Forze Armate
La Direzione Generale della SalliLà Militare (DIFESAN) del Ministero della
Difesa sovrintende numerose attività, tra cui la raccolta, l'elaborazione e la
valuLazione dei dati statistici attinenti all'area delle tossicodipendenze e delle
principali patologie mediche ad esse correlate.
Per qu<Jnto riguarda l'Esercito Italiano, la Marina Mjlitare e l'Aeronautica Militare
sono disponibili i dati relativi al numero di test' eseguiti (TabeiJa 1.1.2), mentre
per il Corpo dci Carabinieri le informazioni riguardano il numero di soggetti
sottoposti ad esame (Tabella 1.1.34).
1
Un soggetto viene sottoposto, in mfldia, dai 4 ai 7 test
t~,Ji:.gnt>l-l d l
COilSUIDO
Negativi
15.0%
Quasi il 5lì0 o 113
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Tabella 1.1.34: Drug test eseguiti sulle Forze Armale. Anni 2008 - 2012
2008
2009
2010
2011
2012
48.306
42.417
57.034
23.376
11.680
54
0,11
446
1.05
204
0,36
68
0,29
35
0,30
41.4 76
43.958
3.503
7
43.752
4
17.998
15
0,04
0.02
0,01
2
0,01
0.00
70.258
82.805
77.963
27
0,04
o
0,00
29
0,04
156.633
183 591
119.337
38.762
480
0,31
208
0,11
99
0,08
42
0.11
Esercito Italiano
Test eseguiti
Test positivi
%Positivi
Marina Militare
Test eseguiti
Test positivi
%Positivi
o
Aereonautlca Militare
Test eseguiti
Test positivi
o/o Positivi
64.108
41
0.06
23.579
7
0,03
Totale (E.I., M.M. , A.M.)
Test eseguiti
Test positivi
%Positivi
153.890
11 0
0.07
Fonte: Elaborazioni su daU del Ministero della Difesa
I controlli a campione mediante drug test sull'urina sono stati effettuati sia al
personale in servizio fuori area che su quello in servizio in Patria; inoltre, viene
sottoposto a test anche il personale aspirante all 'anuolamento volontario.
Per un maggiore approfondimento delle attività svolte e sul programma DIFESAN
si rinvia alla specifica sezione posta nella "Scheda Amministrazioni".
Nel 2012 all'interno dell'Esercito Jtaliano sono stati eseguiti complessivamente
l l .680 test di cui 35 casi sono risultati positivi (0,30%). Dopo il picco registrato
nel 2009, i test positivi hanno consolidato una significativa diminuzione.
Prerequisito indispensabile per la definizione dell'idoneità all'appartenenza alla
Marina Militare è la negatività al drug test sulle sostanze stupefacenti di più
comune uso (oppiacei, cannabinoidi, cocaina e amfetamine), che viene effeHuato
obbligatoriamt:nte in tutti i concorsi. Nel 2012 sono stati effettuati 3.503 test con
nessun risultato positivo.
Per quanto riguarda l'Aeronautica Militare, vengono eseguiti controlli periodici
dei cataboliti urinari di sostanze stupefacenti sul personale del servizio
automobilistico e durante le selezioni mediche per gli anuolamenti, in cui si rileva
la maggior parte dci casi di positività. Esami occasionati vengono, inoltre, eseguiti
sul personale che abbia dichiarato spontaneamente l 'assunzione di droghe o che
sia stato oggetto di segnalazione ai servizi sanitari di reparto per comportamenti
presum.ibilmente attribuibili all'abuso di sostanze stupefacenti. I controlli vengono
effettuati anche in ambito di st:lezione concorsuale di Forza Armata.
Nel 2012 sono stati eseguili 23.579 test e ne sono risultati positivi 7, dato simile a
quello del2011 ed in linea con quello degli aiUli precedenti.
Nel complesso delle rre forze armate nel 2012, rispt:tto al 20 Il a fronte di una
diminuzione considerevole dei test (80.575 in meno pari a -67,5%) si registra
comunque una percentuale dei test positivi come quella del 20 l O anno che vide
quasi il quintuplo dei test .
Eserdro tmtiano,
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Tabella 1.1.35: Soggetti esaminati Corpo dei Carabinieri. Anni 2008- 201.2
2008
2009
2010
2011
2012
1.632
638
810
4.113
476
14
0,86
6
0,94
2
0,25
5
O, 12
0,21
Corpo dei Carabinieri
Soggetti esaminali
Soggetti positivi
%positivi
1
Fonte: Elii!borazioni su daU del Ministero della Difesa
In relazione all'attività di prevenzione delle tossicodipendenze nelle Forze Armate
ai sensi dell'art.! comma 9 del TU. delle leggi in materia di tossicodipendenze di
cui al DPR 309190, nel 2012 sono stati sottoposti a drug test 476 carabinieri e di
questi un solo soggetto é risultati positivo (0,21%); notevolmente diminuiti
soggetti controllati dopo il notevole incremento dell'anno precedente
-!1, •.n :, Ji soggetti
testntt nd Corp<l
1.lt:i Cmro~bmicri
l. 1.4.4 l costi del Drug Test
Aspetto assolutamente di rilevanza, in particolare per i datori di lavoro, è quello
della sostenibilità finaozia1ia di tutte le procedure diagnostico accertative noncbé
amministrative connesse all'obbligo di sottoporre al drug test il personale
svolgente mansioni a rischio.
I costi degli accertamenti previsti dali' Accordo Stato-Regioni sono a carico dei
datori di lavoro e, per le controanalisi, a carico del lavoratore che li richiede.
Le tariffe da applicare per gli accertamenti sanitari previsti dall'Accordo vigente
sono quelle stabilite dai Nomenclatori Tariffari Regionali; le Aziende Sanitarie
possono stabilire ulteriori costi (anche a forfait) derivanti dalle spese (contenitori,
trasporti, utilizzo locali etc.) qualora non previste dai Nomenclatori.
Le tariffe per gli accertamenti da parte della struttura sanitaria competente, con
esclusione degli esami di laboratorio, sono stabilite dalle Regioni e Province
Autonome.
Per le aziende Il costo diretto minimo da sostenere è quello per visite mediche e
accertamenti di laboratorio, specialisti e strumentali per esami di r livello (nonché
la relativa certificazione) cbe qualora dia esito negativo, come nella quasi totalità
dei casi chiude la procedura con un impatto molto meno oneroso di quanto possa
essere in caso dì positività.
Il Dipartimento Politiche Antidroga anche quest'anno ha sottoposto una scbeda
informativa sui costi direrti alle aderenti la nostra indagine che su base volontaria
hanno fornito alcune utile indicazioni cbe dì seguito si rappresentano.
Dalla f1gura 1.1.71 si può notare quanto sia eterogenea la tariffazione indicata, da
un minimo di 13 € sino ad un massimo di 124 € con un dato medio dichiarato di
54,23€. All'indagine 2012 hanno aderito più aziende con una tariffa media di I
livello leggermente maggiore rispetto alle indicazioni 2011.
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Figura 1.1.71: Variabilità della lariHa individuale per accertamenti drug test di l livello anno 2012
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Fonte: Elaborazioni DPA
Le differenze tra i costi rilevat i aumenlano per gli accertameoti di secondo livello,
variando tra 24,65€ e 165 € per acce11amento (Figura L l. 72); seppure la forbice
sia ampia il dato è più omogeneo rispetto al 20 l l.
E' da segnalare che per i test di II livello spesso le aziende non forniscono
indicazioni in quanto non chiamate a sostenere oneri finanziari i.n tal senso, ciò nel
caso di riscontri totalmente negat ivi al l livello.
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Figura 1.1.72: Variabilità della tariffa individuale per accertamenti drug test di Il livello anno
2012
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li\·e tlt1 <:1m 72 •
pc; JIC'f'4~
METRONAPOLI
165,00
A.T.P. SPA Carasco (GE)
124,00
TRE NORD
122,00
MC DI PALMA ANTONIO P.
100,00
Clinica del lavoro di Milano
65,53
TRENTINO T.E. SPA
Dato medio ANMA
Trieste TRASPORTI SPA
A.T.I. Cuneo
GTI Torino
36,00
Gruppo FERALPI
35,09
Brescia Trasporti
24,65
,.-
o
so
Tariffa media
di li livello
72,06
l"
100
150
-,
200
(
Fonte: Elaborazioni DPA
Complessivamente, il costo medio calcolato per primo e secondo livello (Figura
!.1.73) a persona è pari ad € 84,94 (dato 2011 € 82,53) con uo minimo dj € 26,00
ed un massimo di € 378,00 per ENAV SPA che, stante la specificità della
professiooe, effettua cootrolli effettuati "con metodica avanzata e di maggior
livello qualitativo e ricomprende tutta la logist:ca correlata all'effettuazione del
test nonché la gestione di ogni tipologia di eventuale contenzioso" quindi non
comparabile con quelli delle altre aziende.
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rl l'li\l t' roohu J'"r
~~·· ·c th qlli\),i
Figura 1.1.73: Costo medio per accertamenti drug test- an no 2012
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ENAV SPA
AMT Genova SPA
~~=~===~=~::-iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiil
203,89
Iii
TES Bergamo
TRENORO
MC CUTI ANO GIOVANNI
A.T.I. Cu11eo
A. T M. SPA Milano e hinterland
MC BOROIGA ANGElO A.
Clinica del lavoro di Milano
MC FAGGIONATO GINO
MOVIBUS SRl
AS P Olbia SPA
CA.NOVA SPA
Autoservh:i La Marca Trevigiana
Auloservi!i F.V.G. SPA Udine
Trieste TRASPORTI SPA
A.T.P. SPA Carasco (Gf)
:
378,00
: : : :: :: : 138,55
137,05
::::t~ 108,68
::::t
115,00
105,65
105,00
99,13
95,00
94,00
90,00
90,00
84.51
83,00
81,39
§
3
Brescia Trasponi SPA
AMI Pesaro e urbino SPA
Autoservizi Migliavacca
Pavia-Milano Trasporti S~L
STAR LODI SPA
STIE SPA
Aulostradale SRL
ACTV SPA Vene11a
SEAG SRL
MEOIAANMA
METRONAPOLI
SAPO Voghera
costo medio per soggetto
sonoposto ad accertamenl~
Gruppo FERALPI
TRENTINO T.E. SPA
64,94
ATP Sassari
MC 6ENE0EDO GIOVANNI
MC 01 PALMA ANTONIO P.
50,
CSTP Salerno
o
Gn Torino
GTM Pescara SPA
CTM Qlgliari
Multi'5<?rvlli de t Ca:scelli di martno
SAVDA Valle {)'AoSia
ATAP Pordenone SPA
1iiiiiii1 26,00
o
100
200
300
400
(
Fonte: Elaborazioni DPA
l. 1.5. Rilevazione dei consumi di sostanze stupefacenti mediante
l'analisi delle acque reflue, anno 2012
Parallelamente agli studi epidemiologici classici, il Dipartimento Politiche
Antidroga con la collaborazione scientifica dell'Istituto di Ricerche
Farmacologiche Mario Negri di Milano, recentemente, ha promosso per la
comunità scientifica un metodo alternativo per la stima dci consumi di sostanze
stupefacenti nella popolazione, non più basato su fattori soggettivi ma fondato su
riscontri oggettivi. Il metodo utilizza una nota caratteristica di queste sostanze:
una sostanza stupefacente, dopo essere stata consumata, viene in pane escreta
come tale o come metabolita/i dal consumatore. Le escrezioni biologiche, assieme
alle acque fognarie, raggiungono i depuratori urbani dove le acque possono essere
campionate e i residui delle sostanze essere misurati. Le concentrazioni ot1enute
consentono di risalire al consumo cumulativo di sostanze stupefacenti da pane
della popolazione servita dal depuratore. Il metodo consente quindi di fare un test
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collettivo delle urine agli abitanti di una città. Il metodo preserva l'anooimato oon
essendo in grado di identificare chi ha fatto uso di sostanze, ma solo di misurare
quante sostanze stupefacenti vengono collettivamente utilizzate dalla popolazione.
Questa metodologia è stata applicata per la pri:na volta negli anni 2005 (mese di
dicembre) e 2006 (mesi di marzo-aprile) nella città di Milano, tramite analisi delle
acque del depuratore di Milano Nosedo.
Nel 2010, il Dipartimento Politiche Antidroga, ba promosso uno studio pilota
(AQUA DRUGS Pilota), realizzato dall'Istituto Mario Negri, i cui risultati banno
consolidato l'ipotesi di applicazione di tale approccio allo studio del consumo di
sostanze stupefacenti nella popolazione italiana. Nel corso di questo studio sono
state identificate otto città campione; i consumi di sostanze in tali città sono stati
studiati sia a livello della popolazione generale cbe della popolazione scolastica
per una settimana, mediante campionamenti di acque reflue in ingresso ai
principali depuratori urbani e ai collettori in uscita di edifici scolastici di
istruzione superiore.
Nel biennio 2011-2012 il Dipartimento Politiche Antidroga ha promosso due
nuove edizioni dello studio, estendendolo, rispetto al 20 l O, ad ulteriori 4 centri
urbani di grandi dimensioni (Perugia, Pescara, Cagliari, Bari) e 5 centri urbani
identificati in ambiti minori (Merano, Gorizia, Temi, Nuoro, Potenza). La mappa
presentata in Figura I. l. 74 fornisce la localizzazione geografica di tutti i centri
selezionati che coprono l'intero territorio nazionale.
Figura 1.1.74: Centri italiani selezionati per il progetto AquaDrugs. Anni 2011-2012
EJJ7jOOi deH,,
~rut.litt
Aqua[)ruo,;s
17 ~cnlri
rmcapnnll allo
~rutlio AquaiJrug.~
nel hi•"Tmlt• .:!011 2012
Fonte: Studi AquaDrugs 2011-2012- Dipanimento Politiche Antidroga in collaborazione con 1'/slituto
di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
Ai fini dello svolgimento dello studio a livello nazionale, per ciascun centro
urbano selezionato sono stati individuati i depuratori municipali più opportuni per
l'effettuazione di campionamenti rappresentativi. Inoltre, per ciascuna città, è
stato identificato il periodo temporale più adatto per la realizzazione dei
campionamenti. lo particolare, sono stati prelevati campioni compositi delle 24
ore di acque reflue in ingresso a ciascun depuratore munjcipale selezionato, per
sette giorni consecutivi, mentre, in corrispondenza di ciascuna scuola, sono stati
prelevati campioni compositi delle acque reflue in orario scolastico, per cinque o
sei giorni consecutivi. f campioni sono stati congelati immediatamente dopo il
prelievo per prevenire la degradazione delle sostanze da misurare e sono stati
trasportati congelati fino all'Istituto Mario Negri dove e avvenuta l'analisi.
L'analisi dei campioni in laboratorio ha pennesso di misurare le concentrazioni
dei residui speciftci per ciascuna delle principali sostanze stupefacenti. In
particolare sono stati misurati i livelli di bcnzoilecgonina (BE) per )a cocaina, del
l\l'te>uulo8J'"' di
ril e\';u:ionc c
,,ost.lnze arudiZZ3.t~
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metabolita THC-COOH per la cannabis, dei metaboliti morfina e 6-acetilmorlìna
per l'eroina e delle sostanze parentali per amfetamina, metamfetamina, e MDMA
(ecstasy).
Le diverse sostanze sono state misurate mediante tecniche di spettrometria di
massa (HPLC-MSfl'vfS), e la concentrazione dei residui target ha consentito di
risalire ai quantitativi e alle dosi mediamente consumate da parte della
popolazione.
Per operare un confronto diretto tra i consumi rilevati, sono state calcolate le dosi
totali che sono state poi normalizzate per il numero di abitanti afferenti a ciascun
depuratore analizzato. Sono stati quindi riportati i valori medi settimanali delle
dosilgiomo/1 .000 abitanti, ad eccezione della ketamina, per la quale, considerate
le esigue concentrazioni riscontrate, la standardizzazione è stata effettuata
utilizzando l'unità di misura grammi/giomo. Nelle figure seguenti sono
rappresentati i confronti tra i consumi ottenuti nelle campagne di rilevazione degli
ultimi tre anni (2010-2012), differenziando gli otto centri urbani in comune
secondo l'area geografica di appartenenza.
( onfnonh> tra le
J.:llOIO.
MIC \ Ul<101
:!Ol i r
2~11~
Nel 20 12 il consumo più consistente di cannabis, mediamente circa 33,3 dosi
giornaliere ogni 1.000 abitanti (Figura !.1.75), è stato rilevato nell'ltalia
meridionale/insulare, in aumento rispetto al dato medio riscontrato nel 20 l O (28,5
dosìldie/l.OOO ab.), ma in linea con il dato del 2011 (33,8 dosildie/1.000 ab.). Jn
generale, nei 17 centri urbani oggetto di rilevazione, si osserva una contrazione
dei consumi di cannabis nel 2012 rispetto allo stesso periodo di rilevazione del
2011 e del 2010. Andamenti differenziati si osservano nelle varie aree
geografiche, con tendenza al! 'incremento dei consumi nel l'!t a lia settentrionale e
meridionale/insulare tra 20 l O e 2012, a fronte di una consistente contrazione dei
consumi rilevata nell'area del centro Italia (46,2 dosi giornaliere ogni l.OOO
abitanti nel 20 l O contro 28, l dosi giomaliere ogni 1.000 abitanti nel 20 12).
Figura 1.1.75: Distribuzione delle dosi/die medie (per 1.000 abitanti) di CANNABIS rilevate
nel triennio 2010-2012 e corrispondenti intervalli di confidenza. per area geografica.
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Centrale
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Meridionale/
Insulare
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centri
Fonte: Studi AquaOrugs 2010-2012 - lsldulo dì RicerchG Farmacologiche Mario Negri
Per quanto riguarda la cocaina (Figura 1.1.76), dopo un generale calo dei consumi
registrato nel 20 l l rispetto alla rilevazione del 20 l O (7,6 dosi giomaliere per
1.000 residenti nel 20 l O contro 5,9 dosi giornaliere per 1.000 residenti nel 20 Il),
nell'ultimo anno il consumo di cocaina subisce una variazione, attestandosi ai
livelli del 2010 pari a circa 7,2 dosi giornaliere per 1.000 residenti negli otto
centri oggetto di studio. Rispetto alle aree geografiche, oscillazioni marcate nel
triennio si osservano nell'area nord-orientale (3,2 dosildie/1.000 ab. nel 2010 vs
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DOCUMENTI
2,4 dosi/die/1.000 ab. nel 201 l vs 4,3 dosì/die/1.000 ab. nel 2012) e nell'area
centrale (10,8 dosi/die/LOOO ab. nel 20!0 vs 7,4 dosi/die/1.000 ab. nel 201 l vs
8,8 dosi/die/1.000 ab. nel 20 l 2).
Figura 1.1.76: Distribuzione delle dosi/die medie (per 1.000 abitanti) di COCAINA rilevate
nel triennio 2010-2012 e corrispondenti intervalli di confidenza, per area geografica.
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Fonte: Studi AquaDrugs 2010-2012 - Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
Consumi più contenuti si osservano per l' eroina rispetto alle precedenti sostanze
(Figura Ll.77), con concentrazioni medie osservate nel 2011 pari a circa 2 dosi
giornaliere ogni 1.000 residenti, in focte contrazione rispetto al dato registrato nel
2010 (3,2 dosi/die/1.000 ab.). Nel 2012, invece, j[ consumo di eroina rimane
sostanzialmente sta bi le, nonostante nel l 'area nord-orientale si osserva una fon e
variabilità nel triennio considerato (3,9 dosi giornaliere per 1.000 residenti nel
20 l O contro l ,8 dosi gioroal iere per 1.000 residenti nel 201 1 contro 4,4 dosi
giornaliere per 1000 residenti nel 20 l 2) .
Figura 1.1.77: Distribuzione delle dosi/die medie (per 1.000 abitanti) di EROINA rilevate nel
triennio 2010-2012 e corrispondenti intervalli di confidenza, per area geografica.
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Fonte: Studi AquaDrugs 2010-2012 -Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
Una consistente contrazione nei consumi di metamfetamine sì osserva nel 20 Il
rispetto alla rilevazione dell'anno precedente (Figura L 1.78), con concentrazioni
quasi nulle di residui riscontrati nei campioni analizzati, ad indicazione di un
possibile "abbandono" de li 'uso della sostallZa da pane dei consumatori, da
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ricercare eventualmente nel passaggio ali ' uso di altre sostanze. La contrazione
maggiore si osserva nell'Italia centrale, con concentrazioni medie pari a 6 dosi
giornaliere ogni 1.000 residenti nel 20 l O contro 0,3 dosi/die/1 .000 abitanti nel
20 l l). Nel 2012, infatti, i consumi di questa sostanza non subiscono sostanziali
variazioni in tutti i centri oggetto di studio, mantenendosi agli stessi livelli del
2011.
Figura 1.1.78: Distribuzione delle dosi/die medie (per 1.000 abitanti) di METAMFETAMINE
rilevate nel triennio 2010-2012 e corrispondenti intervalli di confidenza, per area
geografica.
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Fonte: Studr AquaDrugs 2010-20 12 - lslilulo di Ricerche Fannacologiche Mario Negri
Tra le sostanze ricercate nelle acque refl ue, sono state rilevate esigue
concentrazioni di MDMA, più comunemente nota come Ecstasy (Figura 1.1.79).
!n generale, dopo un lieve aumento riscont rato ne l 20 l i (0,03 dosi giornaliere
ogni 1.000 residenti nel 20 l O contro 0,06 dosi giornaliere ogni 1.000 residenti nel
20 l l), nel 20 12 si osserva una sostanziale stabilità (0,05 dosi/diell 000 abitanti).
Una tendenza opposta a tune le altre aree geografiche si osserva nell ' Italia nordorientale, caratterizzata da un trend in aumento delle concentrazioni di MDMA
nei tre anni di rilevazione (da 0,01 dosi/die/ 1.000 ab. nel 2010 a 0,08
dosi/die/ 1.000 residenti).
Figura 1.1.55: Distribuzione delle dosi/die medie (per 1.000 abitanti) di MDMA (ECSTASY)
rilevate nel Lriennio 2010-2012 e corrispondenti intervalli di confidenza, per area
geografica .
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Fonte: Studi AquaDrugs 2010-2012 -Istituto di Ricerche FBrmBcologiche Mario Negri
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Per quanto riguarda la ketamina, la cui standardizzazione è stata effettuata
utilizzando l'unità di misura grarruni/giorno, dopo un generale aumento dei
consumi registrato nel 20 Il (l ,96 grammi/die nel 201 O contro 3,24 granuni/die
nel 2011), nell'ultimo anno il cooswno resta sostanzialmente stabile, attestandosi
a 3,22 grammi/die (Figura 1.1.80).
Consumi quasi nulli si osservano nell'Italia meridionale/insulare, a differenza di
concentrazioni più elevate registrate nelle altre aree geografiche, in aumento
ne Il 'Italia settentrionale dal 20 l O al 2012: per l 'area nord-occidentale da 0,7 g/die
nel 20 l O a 4 gldie nel 2012, mentre per l'Italia nord-orientale da 0,6 g/die nel
20 l Oa 2,6 g/die nel 2012.
Figura 1.1.56: Distribuzione dei grammi/diedi KETAMINA rilevati nel lriennio 2010-2012 e
corrispondenti intervalli di confidenza, per area geografica.
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Fonte: Studi AqueDrugs 2010-2012 - Istituto dì Ricerche
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centri
Farmacologiche Mario Negri
Con riferimento alla campagna di rilevaziooe 2012, nella Figura 1.1.81 sono
rappresentati i relativi profili di sintesi dei consumi di sostanze stupefacenti per
ciascun centro e nel totale. Al fine della rappresentazione congiunta di tutte le
sostanze per centro di rilevazione, garantendo nel contempo una visua lizzazione
efficace della differenziazione dei consumi, nello stesso grafico sono state
rappresentate differenti scale di misura dei consumi di sostanze. Nel dettaglio, per
i consumi di cannabis (THC) e cocaina è stata adottata la scala riferita al numero
medio di dosi al giorno per 1.000 residenti (da O a 75 dosi/die per 1.000 abitanti),
per l'eroina e le metamfetamine è stata utilizzata una scala con la stessa unità di
misura ma con un intervallo inferiore (da O a 9 dosi/die per 1.000 residenti), infine
per l'ecstasy e la ketamina è stata scelta l'unità di misura del numero di grammi al
giorno, più rappresentativa delle dosi per queste sostanze, con intervallo di valori
da O a 12 grammì/die).
Dal prospetto di sintesi emerge che, oltre alla presenza di cannabis comune a tutti
i 17 centri indagati, i centri appartenen ti ali 'area geografica de li 'Italia nordorientale (Verona, Bologna, Merano, Gorizia) e centrale (Roma, Firenze, Perugia,
Terni) sono caratterizzati da un'alta concentrazione di eroina, decisamente minore
nei centri urbani delle altre aree geografiche.
Il conswno dì ketamina sembra interessare maggiormente l'Italia settentrionale e
l'area centrale, con Torino capofila (5,1 gramrnildie) seguito da Roma (4,9
grammi/die), Bologna (4,4 grarruni!die) e Milano (3,2 grammi/die).
Contrariamente, concentrazioni pressoché nulle si osservano invece nelle città
dell'Italia meridionale/insulare (Napoli, Cagliari, Pescara, Bari, Potenza, Nuoro e
Palermo).
Consumi più elevati di cocaina si rilevano a Firenze, Napoli e Roma (circa 9
dosi/giorno/ 1.000 abitanti), seguite da Milano, Torino, e Bologna (5-6
dosi/giorno/ 1.000 residenti).
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DOCUMENTI
Consumi di ecstasy più elevati si osservano nelle città di Torino (9,6 gramrni/die),
Milano (7, 1 grammi/die) e Bologna (8,4 grammi/die), seguite da Roma e Firenze
con concentrazioni dai 3 ai 5 grammi/die.
Figura 1.1 .81: Distribuzione dei consumi di sostanze stupefacenti stimate mediante analisi
delle acque reflue dei centri urbani selezionati per la campagna 2012, per tipo di centro.
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Fonte: Studio AquaOrugs 2012 -Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri
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concordanza con quanto mostrato nella figura precedente, in Figura 1.1.82 sono
rappresentati gli scostamenti, in valore assoluto, dei consumi di sostanze
stupefacenti rilevati nel 20 I l e nel 2012, per ciascun centro e nel totale.
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Figura 1.1.57: Scostamento dei consumi di sostanze stupefacenti stimato mediante analisi
delle acque reflue dei centri urbani selezionati per le campagne 2011-2012, per tipo di
centro.
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DOCUMENTI
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Fonte: Studi AquaDrugs 2011-2012 -istituto di Ricerche Fannacoiogiche Mario Negri
Da l prospetto emerge che, per quanto riguarda la cannabis, l'incremento maggiore
si osserva nella città di Nuoro, +25,7 dosi/giomo/1.000 abitanti rispetto al 2011,
seguita da firenze (+ 13,6 dosi/giorno/1.000 abitanti nel 20 l 2). Al contrario, i
centri che subiscono contrazioni maggiori sono Roma ( -15,8 dosi/giorno/ 1.000
abitami), Torino C- l 3 dosi/giorno/ 1.000 abitanti) e Merano C-9,7 dosi/giorno/ l .000
abitanti). In generale, osservando il totale dei centri, il conswno di cannabis
subisce una contrazione pari a 6, l dosi/giorno/ l 000 abitanti rispetto alla
campagna di rilevazione del 2011.
Complessivamente, per tutte le altre sostanze non si osservano notevoli variazioni
rispetto al 20 l l, tTan.ne che per alcuni centri. In particolare, nella città di Firenze
si rileva un aumento dì tutte le sostanze indagate, con scoslamenti anche elevati
C+ 13,6 dosi/giorno/ 1.000 abitanti per la cannabis, +4,9 dosi/giorno/1.000 abitanti
per l 'eroina, +4,6 dosi/giorno/1.000 abitanti per la cocaina).
Per quanto riguarda le metamfetamine, lo scostamento maggiore si osserva nella
città di Perugia C-0,28 dosi/giorno/1.000 abitanti, anche se in generale la
differenza tra le due campagne di rilevazione per questa sostanza risulta minima.
Il consumo di ketamina sembra interessare maggiormente l'Italia settentrionale,
dove si registrano aumenti dei consumi nel 2012, con Torino capofila (+J
grammi/die) seguito da Bologna (+2,9 grammi/die), e Milano(+ l ,7 grammi/die).
Consumi di ecstasy più elevati rispetto al 20 Il si osservano nelle città di Milano
(+7,1 gramJn.i/die) e Bologna (+3,6 grammi/die); al contrario, la città in cui si
osserva una contrazione più marcata dei consumi di ecstasy risulta Roma ( -3, l
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