GIORNATA EURPOPEA DEI PARCHI Parco Nazionale del Vesuvio INTERSEZIONALE ESCURSIONE TUTELA AMBIENTE MONTANO (TAM) CAI PIEDIMONTE MATESE - NAPOLI 18/05/2014 - IL GRAN CONO DALLA VALLE DELL'INFERNO Escursione sezionale TAM CAI Piedimonte Matese/Napoli/Cittadini per il Parco Sentieri 1-2-5-6 del Parco Nazionale del Vesuvio Livello di difficoltà CAI: EE Dislivello: 798 m. Lungheza: 16 km. Durata approssimativa A/R: 5 ore Referenti: Ciro Teodonno (333 4742944); Anna Paolocci (368 7478353) Simone Merola (347 5456925) Punto d'incontro: alle ore 8.30 , contattare i direttori di escursione per il luogo L'attacco dell'escursione è ad Ottaviano nel PNV, in zona Valle delle Delizie. La si raggiunge prendendo in salita, presso la sede del Parco Nazionale, il Castello Mediceo, la strada provinciale Ottaviano-Monte Somma che vi condurrà, verso i 500 mslm, presso uno slargo. Lì a breve distanza, inizierà l'escursione. Dopo dieci fastidiosi tornanti di strada asfaltata, vestigia di nefasti interessi sulla zona, si arriva finalmente al sentiero vero e proprio. La profumata pineta sfuma, man mano che si sale, in un bosco di lecci e castagni, ma non mancano gli ontani e le onnipresenti robinie (Robinia Pseudoacacia). La passeggiata, assai piacevole, ci condurrà, dopo circa 1.800 m. a Largo Prisco (quota 724 m) dedicato alla memoria del maresciallo della guardia di finanza Angelo Prisco, ucciso dai bracconieri nella Valle dell'Inferno nel 1995, (http://www.ilmediano.it/apz/vs_art.aspx?id=3995). Di qui si diramano tre strade ma quella da seguire è quella più a sinistra (Sud) e indicata dal segnavia giallo (n.b. talvolta i colori dei segnavia saranno più di uno per la concomitanza di più sentieri). Infatti lo stradello centrale conduce a una curva di livello più alta, per poi sdoppiarsi in due sentieri, uno riporta in discesa al n°1, l'altro sale verso i Cognoli ad incrociare il n°2. Il terzo stradello (Nord), quello più a destra con riferimento alla salita dal punto di partenza, è il percorso del n°2 che si stacca dal n°1 e prosegue per conto proprio nel ricco castagneto del Somma. In fondo a quest'ultimo sentiero si incontrerà un bivio, segnalato anche dalla cartellonistica, a sinistra si sale verso i Cognoli, a destra invece si segue un disastrato stradello che congiunge il n°2 al n°3 nel territorio di Somma Vesuviana in località Traversa. Si segue, in leggera salita, una piacevole e rilassante stradina che incontrerà sulla destra una casetta dalle imposte rosse, di proprietà del comune di S.Giuseppe Vesuviano, ad uso degli operai forestali della Provincia, unici manutentori del percorso. Dopo circa quattro chilometri si giunge al cosiddetto Slargo della Legalità, altro luogo simbolo, strappato alle grinfie della malavita che sembra volesse farne un residence con annesso campo da golf. Ci troviamo in quello che era conosciuto come Slargo La Marca dove c'era l'omonimo rifugio abbattuto dall'Ente Parco. Lo scenario è dei migliori (residui turistici e atti vandalici permettendo!), il Vesuvio in primo piano, e le ginestre ad incorniciarlo. Questa potrebbe essere una prima tappa per coloro che preferiscono la qualità alla quantità per riposare, mordicchiando qualcosa e ristorarsi. Piacevole fin qui anche l’ascensione notturna poiché di facile accesso e priva di ostacoli di rilievo, e le notti, tra maggio e giugno, con i profumi delle ginestre, la valeriana rossa, il pino e l’elicriso inebriano gli animi, soprattutto se coadiuvati da un buon Lacrima Cristi locale. Ma proseguiamo alla luce del sole, che, soprattutto d’estate può fare brutti scherzi, utile quindi l’immancabile cappellino e una crema protettiva per evitare problemi indesiderati. S’imbocca quindi, sempre sulla sinistra (ovest), una stradina che sale verso il vulcano, segnalata sempre dal segnavia giallo. Esistono però altre deviazioni, una che va verso sud-ovest e che incrocerà la Strada Matrone e l'altra, a sud-est che scenderà, lungo il Vallone del Fico, fino a Terzigno, in via Campitelli Vecchia. Ce ne sono poi altre due, entrambe provengono da nord, la più vicina al sentiero d'ingresso allo Slargo proviene dai Cognoli di Levante e coincidente col n°1 e il n°2, l'altro, sempre sula destra ma più lontano è il n°1 e nasce dalla Valle dell'Inferno nello stesso punto dove biforca il precedente sentiero/deviazione. Dopo quindici/venti minuti di tranquilla salita, intervallata da tre rampe di scale in legno, si imbocca, a quota 848, e dopo 5 km di cammino complessivo, la famosa strada Matrone (sentiero n°6), fatta costruire dalla lungimirante famiglia di imprenditori vitivinicoli agli inizi del “900, splendido punto panoramico sulla Valle e sui Cognoli di Ottaviano. Si sale a destra fino al bivio (quota 998 m.s.l.m.) che conduce al Gran Cono. Si tratta del sentiero n°5 e lo si percorrerà in salita e dopo sette tornanti, si giungerà allo stazionamento di quota 1000, lato Ottaviano, là dove parcheggia la stagionale Busvia del Vesuvio. Di lì si salirà, passata la biglietteria/rifugio, lungo un sentiero più stretto ma comunque agevole e molto panoramico che ci condurrà fino ai 1.170 metri della Capannuccia dove incontreremo il presidio fisso delle Guide Vulcanologiche. A questo punto, dopo aver pagato il biglietto di € 10.00, se avremo il permesso, raggiungeremo l'apice del Vulcano, quota 1.281, altrimenti proseguiremo, via Capannuccia, sul percorso “turistico” del Cratere. Per il ritorno si proseguirà a ritroso il percorso dell'andata.
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