RISULTATI QUESTIONARIO TIROIDE IN PRIMA FILA Tommaso Sacco Responsabile Scientifico FONDAZIONE CESARE SERONO Il progetto “Tiroide in Prima Fila” è nato con l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sulle malattie della tiroide. Si articola in una campagna di comunicazione mediante la proiezione di spot nelle sale cinematografiche e un questionario, realizzato con la consulenza scientifica dell’AIT, pubblicato sul sito www.tiroideinprimafila.it, che permette di valutare l’eventuale presenza di fattori di rischio, segni e sintomi delle patologie tiroidee. Nel corso delle 3 settimane di programmazione dello spot nei cinema, sono stati compilati oltre 1600 questionari e, in occasione della conferenza stampa di presentazione del Congresso AIT 2014, vengono presentati i risultati completi dell’analisi dei dati raccolti finora. A compilare il questionario sono state prevalentemente donne (83%); prevedibile un maggiore interesse da parte loro perché molte patologie tiroidee sono più frequenti nel sesso femminile. Il 40% dei questionari è stato compilato da persone di età compresa fra 36 e 50 anni e anche questo era un risultato atteso, visto il rischio maggiore di comparsa di malattie della tiroide in questa fascia di età. Più sorprendente è che la percentuale più elevata in assoluto di compilazione sia stata nella fascia 18‐35 anni, a dimostrazione dell’interesse, in particolare, anche di soggetti più giovani, in gran parte donne, per questi problemi. Quote simili di donne hanno dichiarato di avere (47%) e di non avere (53%) una familiarità per patologie della tiroide, mentre fra gli uomini, sono molti di più quelli che hanno dichiarato di non averla 67%. L’analisi della parte del questionario che riguardava segni e sintomi potenzialmente riferibili a malattie della tiroide, seppure non del tutto specifici, come astenia, aritmie, facile irritabilità e sensibilità al caldo e al freddo, ha dimostrato che, in generale, essi sono più frequenti nei soggetti di sesso femminile. Astenia e facile irritabilità sono i due sintomi dichiarati dai maschi con una discreta frequenza, ma comunque inferiore a quelle osservata nelle femmine. Nel questionario si chiedeva tra l’altro, se nei tre anni precedenti, fossero stati eseguiti esami per verificare la funzionalità tiroidea. Il 52% delle donne ha risposto no e il 48% sì. Questo dato è in parte in contrasto con l’andamento generale delle risposte alle altre domande, perché soggetti con familiarità positiva per patologie della tiroide e con segni e sintomi potenzialmente riferibili a tali patologie dovrebbero essere anche più interessati a effettuare controlli, cosa che evidentemente si realizza solo in parte. Quanto ai maschi, solo il 28% ha dichiarato di avere eseguito una verifica della funzione tiroidea nei tre anni precedenti. L’insieme dei dati raccolti conferma la necessità di una più ampia informazione sulle patologie tiroidee, così come di sensibilizzare la popolazione a eseguire controlli più frequenti, perciò sul sito www.tiroideinprimafila.it sarà ancora possibile compilare il questionario e su quello della Fondazione Cesare Serono www.fondazioneserono.org le persone interessate potranno trovare schede informative e aggiornamenti scientifici. “Tiroide in prima fila” è un progetto della Fondazione Cesare Serono che ha ricevuto il patrocinio dalle principali Società Scientifiche di riferimento (AIT ‐ Associazione Italiana della Tiroide, AME ‐ Associazione Medici Endocrinologi, SIE ‐ Società Italiana di Endocrinologia, SIEDP ‐ Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica) e dal CAPE – Comitato Associazione di Pazienti Endocrini. La campagna “Tiroide in prima fila” è realizzata grazie al contributo incondizionato di Merck Serono S.p.A.
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