Torino e Canavese SINDACATO METALMECCANICI Via Madama Cristina 50 10125 Torino tel. 011/6520363 fax 011/6520575 www.fim.torino.it COMUNICATO STAMPA Elezioni delle RSU: poker della FIM!!! negli stabilimenti Fontana di Chivasso e Settimo la FIM, che non aveva RSU, conquista un seggio in tutte e due le sedi. All’Avio Aero di Borgaretto la FIM conferma 1 RSU, mancando l’obiettivo di diventare la prima Organizzazione Sindacale per due voti, a scapito della Fiom che passa da 3 RSU a 1 e la Uilm da 2 RSU scende a 1. Alla Tekfor di Villar Perosa la FIM, che non era presente, conquista 1 seggio dei 6 a disposizione. ALP-CUB, sindacato locale di base, non avendo aderito al Testo Unico è stata esclusa dalle elezioni ed è fallito anche il loro tentativo di boicottare le elezioni attraverso una raccolta firme, con appena qualche decina di firme, per nominare le loro RSA. “Abbiamo appena ottenuto una quaterna importante dal punto di vista della rappresentatività della FIM in aziende difficili – dichiara il Segretario dei metalmeccanici della CISL, Claudio Chiarle – Gli stabilimenti Fontana e Avio di Borgaretto erano un “feudo” Fiom, la Tekfor di Villar Perosa era l’ultima presenza significativa di ALP-CUB. I lavoratori hanno dato un forte segnale di cambiamento, vogliono un Sindacato che contratti, che risolva i problemi respingendo i Sindacati che basano la loro azione sulla testimonianza fine a se stessa, sull’ideologia senza concretezza” “In Fontana ha vinto il Sindacato che sa affrontare i processi di ristrutturazione, i trasferimenti produttivi; all’Avio è stato sconfitto il Sindacato a cui “non va mai bene niente”, che crea sempre incertezze in un’azienda con problemi ambientali ma in crescita occupazionale e che sta investendo; alla Tekfor è stato sconfitto il Sindacato locale di ALP che non è stato capace di firmare il premio di risultato per i lavoratori – prosegue il Segretario FIM, Claudio Chiarle – I lavoratori hanno dato ragione alla concretezza della FIM. In un momento così difficile del Paese, di forte crisi economica, di disoccupazione, di polveroso dibattito politico sull’art.18, con l’incapacità della politica e della Fiom di dare risposte ai problemi dei lavoratori sui temi veri: creare lavoro e occupazione – e conclude il Segretario FIM - la FIM ha saputo interpretare la voglia di rinnovamento, di cambiamento che percorre il Paese, anche tra i lavoratori, per tentare di uscire dalla crisi rifiutando la vecchia e stereotipa ideologia sindacale” Ufficio Stampa FIM-CISL Torino e Canavese Torino, 10 ottobre 2014
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