PROMOZIONE DI RETI EDUCATIVE E SOCIALI PER LA


FONDAZIONE MANODORI
Bando 2014 rivolto al Terzo Settore
PROMOZIONE DI RETI EDUCATIVE E SOCIALI
PER LA PREVENZIONE DEL DISAGIO MINORILE
1. PREMESSA
Il disagio minorile è una forma di malessere che rischia di rimanere invisibile perché meno eclatante
e meno “disturbante” a livello sociale rispetto ad altre forme di disagio.
Rappresenta invece un problema importante, che occorre monitorare, affrontare e, possibilmente,
prevenire, in quanto l’assistenza ai minori in condizione di bisogno, oltre che avere una finalità di
tutela, esplica una funzione di prevenzione rispetto al disagio sociale futuro.
Per prevenire e superare le situazioni di disagio dei bambini e dei giovani è certamente importante
l’intervento degli Enti locali e della scuola, ma è anche necessario che la comunità, nel suo insieme,
si senta responsabile dello sviluppo umano dei suoi membri più giovani, senza delegare totalmente
ai servizi questo fondamentale compito. Laddove c’è disagio minorile si deve intervenire
tempestivamente, perché dal non-intervento possono derivare gravi conseguenze sia nel breve che
nel lungo periodo. Occuparsi del benessere dei minori significa compiere una scelta di solidarietà
tra le generazioni presenti e quelle future.
Reggio Emilia è la provincia più giovane d’Italia, è prima a livello nazionale per tasso di natalità,
nonché per percentuale di minori all’interno dell’area degli stranieri. Nel 2012 i minori in carico ai
servizi sociali erano il 9%, di cui la metà italiani. Questa percentuale è in costante aumento e pone
la nostra provincia seconda in regione per numero di minori presi in carico, dato quest’ultimo che
segnala l’importanza di sostenere interventi sempre più tempestivi ed efficaci.
Occorre considerare inoltre che, all’interno di un contesto storico e socio-economico come quello
attuale, il confine tra situazioni di disagio e situazioni di benessere si fa sempre più sfumato e labile
e si presentano problematiche diverse rispetto al passato, non più conclamate e conosciute dai
servizi, ma sfumate ed insidiose. Ecco che diventa particolarmente importante sostenere le energie
presenti nella società civile affinché, a fronte anche della significativa diminuzione delle risorse
pubbliche messe a disposizioni della scuola e dei servizi socio-assistenziali, sia possibile
promuovere azioni efficaci volte a prevenire e/o intervenire rispetto al disagio dei minori e a
garantire i diritti relativamente a tutti gli aspetti essenziali del loro percorso di crescita.
BANDO Costruzione di reti educative e sociali per la prevenzione del disagio minorile
2. OBIETTIVI DEL BANDO
Il bando intende promuovere la realizzazione di progetti a favore dei minori. I progetti dovranno:
• essere ideati ed attuati in rete da organizzazioni del terzo settore;
• cercare di stimolare la solidarietà sociale (volontariato e cittadinanza attiva);
• avere come obiettivo la prevenzione e l’intervento rispetto alle seguenti tipologie di disagio:
1. disagio socio-economico: è il disagio dei minori e delle famiglie di basso status socioeconomico, spesso caratterizzato anche da devianza, illegalità, problematiche personali
(dipendenze, problemi psichiatrici); ultimamente può riguardare anche famiglie di livello
medio che si sono ritrovate in situazioni critiche per la perdita del posto di lavoro a causa
dell’attuale crisi economica;
2. disagio scolastico: si manifesta attraverso un difficile rapporto con la scuola e
l’apprendimento, produce demotivazione, basse performance scolastiche, rapporto
conflittuale con i docenti, alto numero di assenze, bocciature, abbandono;
3. disagio relazionale e comunicativo: nasce dalla diffusa difficoltà di rapporto con i pari e con
l’adulto, è trasversale alle diverse appartenenze socio-economiche e assume le forme del
bullismo (incluso il cyber-bullismo), dell’individualismo che può degenerare in isolamento,
dell’anestesia emotiva e della mancanza di capacità empatiche; nella preadolescenza si
possono manifestare anche dinamiche di razzismo, intolleranza ed esclusione verso gli alunni
diversamente abili o tra stranieri di religioni e paesi diversi, nonché comportamenti di uso ed
abuso di sostanze legali (tabacco, alcol) ed illegali (in particolare hashish) in tutte le tipologie
di utenza: maschi e femmine, italiani e stranieri, di basso, medio o alto target socioeconomico e culturale.
3. SOGGETTI AMMESSI
Possono presentare domanda esclusivamente:
• le organizzazioni di volontariato
• le associazioni di promozione sociale
• le cooperative sociali
che abbiano elaborato un progetto in rete (minimo 4 soggetti promotori).
È richiesto il lavoro in rete per evitare duplicazioni e sovrapposizioni di attività e/o servizi e
perché il prodursi dei bisogni, soprattutto quelli relativi ai minori, è un processo vasto e complesso e
nessun ente, servizio, organizzazione è in grado da solo di contemplarne tutti gli aspetti.
La rete dovrà pertanto coordinarsi ed integrarsi rispetto all’attività già svolta dagli enti pubblici che si
occupano della tutela, della salute e del benessere dei minori (EE.LL., Ausl, istituti scolastici, ecc.)
relativamente al disagio che il progetto intende affrontare.
L’organizzazione che presenta il progetto fungerà da capofila, svolgerà funzione di tesoreria e dovrà
presentare la documentazione relativa alla rendicontazione, così come previsto al punto 10 del
presente bando. Ai fini dell’ammissibilità della domanda i predetti soggetti devono, alla data di
presentazione della stessa, operare sul territorio della provincia di Reggio Emilia ed essere
iscritti nei pubblici registri e/o alla banca dati dell’Osservatorio Permanente del Terzo
Settore.1
1
http://osservatorioterzosettore.provincia.re.it/
2
BANDO Costruzione di reti educative e sociali per la prevenzione del disagio minorile
Alla ideazione e realizzazione del progetto potranno collaborare anche tipologie di soggetti no profit
non incluse nell’elenco dei soggetti ammessi. Tali soggetti diverranno componenti della rete
allargata e dovrà esserne indicato nel modulo di domanda sia il ruolo che l’impegno previsto.
Non è ammessa la presenza dello stesso soggetto all’interno di diverse reti
contemporaneamente.
4. AMMISSIBILITÀ FORMALE
I progetti per essere considerati ammissibili alla valutazione devono:
1. essere presentati, secondo le modalità previste ai successivi punti 5 e 6, entro e non oltre le ore
17.00 di venerdì 31 gennaio 2014;
2. essere realizzati sul territorio della provincia di Reggio Emilia;
3 .essere corredati dalla documentazione richiesta al punto 6 del presente bando;
4. rispettare i seguenti vincoli nella costruzione del piano economico che prevedono:
• spese per beni ed attrezzature non superiori al 30% del costo totale del progetto;
• spese di personale dedicato al coordinamento non superiori al 15% del costo totale del progetto;
• un numero di ore di lavoro volontario pari ad almeno il doppio rispetto al numero di ore di lavoro
retribuito necessario alla realizzazione del progetto;
• richiedere un contributo non superiore all’80% dei costi totali.
Non sono ammessi progetti:
1) già iniziati alla data di presentazione della domanda;
2) che prevedono costi relativi a personale dedicato all’amministrazione del progetto;
3) che prevedono costi di ordinaria gestione2.
5. COME PRESENTARE IL PROGETTO
Per presentare il progetto è necessario:
1. collegarsi al sito www.fondazionemanodori.it ed entrare nella sezione riservata al bando
“Promozione di reti educative e sociali per la prevenzione del disagio minorile”;
2. stampare e compilare in tutte le sue parti il modulo di domanda;
3. inviare il modulo, firmato dal legale rappresentante dell’organizzazione capofila e corredato dalla
documentazione obbligatoria prevista al successivo punto 6/a:
Fondazione Cassa di Risparmio di Reggio Emilia Pietro Manodori
via Giosué Carducci, 1/A - 42121 Reggio Emilia.
6. DOCUMENTAZIONE DA PRESENTARE
L’organizzazione capofila della rete che presenta il progetto deve obbligatoriamente far pervenire
alla Fondazione Manodori i seguenti documenti:
a. modulo di domanda firmato dal legale rappresentante dell’organizzazione capofila;
2
Per
costi
di
ordinaria
gestione
si
intende:
1)
costi
di
personale
e
spese
di
struttura
per
il
normale
funzionamento
dell’attività
istituzionale;
2)
convegni
e
pubblicità/pubblicazioni
relativi
alla
attività
ordinaria.
3
BANDO Costruzione di reti educative e sociali per la prevenzione del disagio minorile
b. copia dell’atto costitutivo e dello statuto vigente (di ognuno dei soggetti promotori);
c. copia del bilancio consuntivo relativo all’ultimo esercizio di ognuno dei soggetti promotori (in
assenza del bilancio presentare il rendiconto);
d. dichiarazione di adesione alla rete sottoscritta da ogni organizzazione a firma del legale
rappresentante (scaricare il modulo dal sito della Fondazione nella sezione relativa al bando);
e. documentazione idonea ad illustrare nei dettagli il progetto presentato.
7. TEMPISTICA
I progetti aggiudicatari dei contributi dovranno iniziare entro il 31 marzo 2014 e dovranno terminare
entro il 31 luglio 2015. A conclusione del progetto dovrà essere presentata la documentazione
relativa alla rendicontazione, indicata al punto 10 del presente bando, entro e non oltre il 30
settembre 2015.
8. CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione dei progetti terrà conto della:
1. Qualità della rete (35 punti)
Verranno privilegiati i progetti presentati da una rete di soggetti promotori e collaboratori ampia ed
eterogenea coerente con le esigenze progettuali e con gli obiettivi del bando. La rete verrà
analizzata in base a:
a. numero di soggetti del terzo settore promotori;
b. capacità di coinvolgere in fase di ideazione e/o realizzazione del progetto altri soggetti no profit
del territorio, con chiara e coerente definizione del ruolo;
c. capacità di coordinamento ed integrazione della rete rispetto all’attività già svolta dagli enti
pubblici che si occupano della tutela, della salute e del benessere dei minori (EE.LL., Ausl, istituti
scolastici, ecc.) relativamente al disagio che il progetto intende affrontare;
d. precisa individuazione del valore aggiunto della rete rispetto all’attività ordinaria dei soggetti
promotori;
e. chiara descrizione dei processi di partecipazione che dimostrino una gestione del progetto
condivisa tra i promotori e un lavoro basato su collaborazioni reali e non solo formali.
2. Valorizzazione del volontariato e promozione della cittadinanza attiva (25 punti)
Verranno privilegiati i progetti che:
a. sapranno proporre una rilevanza sia quantitativa che qualitativa del personale volontario coinvolto
nel progetto;
b. mostreranno la capacità di generare nuovi volontari;
c. mostreranno la capacità di promuovere la cittadinanza attiva.
3. Qualità dell’articolazione del progetto (25 punti)
Verranno privilegiati i progetti che sapranno:
a. individuare e descrivere con precisione il problema che intendono affrontare;
b. indicare gli obiettivi misurabili che il progetto intende raggiungere;
c. specificare le novità introdotte dal progetto rispetto alle attività fino ad oggi realizzate sul territorio
per prevenire e/o intervenire in merito ai disagi individuati;
d. presentare un piano di intervento chiaro in tutte le sue componenti (fasi, azioni, tempi, ruoli dei
soggetti, strumenti e risorse) rispetto al raggiungimento degli obiettivi di progetto
4
BANDO Costruzione di reti educative e sociali per la prevenzione del disagio minorile
e. prevedere attività di automonitoraggio intermedie e/o finali rispetto alle attività previste per la
realizzazione del progetto.
4. Coerenza del piano economico-finanziario (15 punti)
Verrà valutata:
a. la completezza e la coerenza del piano di spesa rispetto all’impostazione progettuale;
b. la capacità del progetto di sostenersi nel tempo anche in assenza di contributi futuri (es.
prevalenza di costi di avvio-potenziamento che non saranno più necessari in futuro, prevalenza del
ruolo del volontariato nello svolgimento delle attività di progetto, capacità di raccolta fondi);
c. la presenza e la rilevanza di una quota di co-finanziamento da parte di terzi rispetto ai soggetti
promotori del progetto.
La Fondazione si riserva la facoltà di ripartire le risorse messe a disposizione del presente bando,
indicate al successivo punto 9, rispetto ai progetti individuati come maggiormente meritevoli di
finanziamento sulla base della valutazione effettuata rispettando i criteri sopra descritti.
Le decisioni, positive o negative, verranno comunicate tramite lettera inviata all’organizzazione
capofila entro il 28 febbraio 2014.
9. DISPONIBILITA’ FINANZIARIA
Alla realizzazione degli obiettivi del presente bando la Fondazione Manodori destina € 150.000.
10. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il 30% dell’importo concesso verrà erogato a titolo provvisorio entro 30 giorni dal ricevimento della
comunicazione di avvio del progetto inviata dall’organizzazione capofila.
Il beneficiario potrà inoltre chiedere erogazioni parziali durante il periodo della realizzazione del
progetto per importi che non potranno superare i limiti massimi di seguito indicati:
- 30% dopo cinque mesi dall’inizio;
- 20% dopo dieci mesi dall’inizio.
Per ottenere erogazioni parziali occorrerà dimostrare di avere utilizzato il contributo già erogato
dalla Fondazione presentando:
a. una relazione sullo stato di avanzamento delle attività;
b. la documentazione attestante le spese già sostenute.
Il saldo del contributo verrà erogato a rendicontazione finale effettuata e verificata.
Per mantenere il diritto al contributo ottenuto il beneficiario, a conclusione del progetto, dovrà
obbligatoriamente depositare il consuntivo dei lavori, utilizzando la scheda di rendicontazione
disponibile sul sito www.fondazionemanodori.it e scaricabile alla sezione relativa al bando.
La scheda di rendicontazione dovrà essere corredata dai seguenti allegati:
- idonea documentazione, non ancora presentata per ottenere eventuali erogazioni parziali
attestante le spese sostenute per la realizzazione del progetto;
- autocertificazione di veridicità di tutti i documenti prodotti, anche già presentati per ottenere
eventuali erogazioni parziali, e di esclusiva riferibilità degli stessi all’oggetto del contributo concesso,
con l’attestazione che il progetto, sulla parte finanziata dalla Fondazione, non è e non sarà
finanziato da altri fondi, pubblici o privati;
- elenco di tutti i documenti di spesa, compresi quelli presentati per ottenere eventuali erogazioni
parziali, con indicazione dei relativi estremi.
5
BANDO Costruzione di reti educative e sociali per la prevenzione del disagio minorile
È facoltà della Fondazione ridurre l'ammontare del contributo concesso, sia nell'ipotesi di
ridimensionamento del progetto, sia nel caso in cui il suo costo finale risultasse inferiore a quanto
previsto nel piano finanziario presentato.
La Fondazione, effettuato il controllo di tutta la documentazione richiesta, verificata la sua regolarità
ed imputabilità al progetto presentato, eroga le somme concesse solo mediante bonifico su conto
corrente bancario intestato all’organizzazione capofila.
11. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Sono previsti quattro momenti di incontro con il/i soggetto/i capofila dei progetti selezionati:
• un incontro entro il 15 marzo 2014, prima dell’inizio del progetto, per la definizione dell’attività di
monitoraggio;
• due incontri tra settembre 2014 e luglio 2015 per seguire l’andamento delle attività
(monitoraggio in itinere);
• un incontro entro il 31 ottobre 2015, dopo il termine dei progetti, per verificare il raggiungimento
degli obiettivi fissati e valutare i cambiamenti prodotti dal progetto rispetto al disagio affrontato
(monitoraggio ex post e valutazione finale dei risultati).
12. REVOCA E DECADENZA DEL CONTRIBUTO
La Fondazione Manodori si riserva la facoltà, in qualsiasi momento di attuazione del progetto, di
disporre verifiche e controlli finalizzati all’accertamento della persistenza delle condizioni per la
fruizione dei contributi da parte dei soggetti beneficiari.
In caso di accertate gravi inadempienze oppure di utilizzazione del contributo in modo non conforme
alle finalità dichiarate, la Fondazione procederà alla sospensione ed alla revoca del contributo,
nonché al recupero delle somme eventualmente già erogate.
In caso di revoca, la Fondazione provvederà a richiedere all’organizzazione capofila la restituzione
della parte di contributo erogata a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. L’organizzazione
capofila dovrà provvedere alla restituzione della somma, maggiorata degli interessi legali
conteggiati dalla data di incasso effettivo del contributo, entro 15 giorni dalla data di ricevimento
della richiesta, senza poter opporre alcuna eccezione di qualsivoglia natura.
In caso di revoca del contributo, sono esclusi ogni obbligo e responsabilità della Fondazione verso i
soggetti con i quali il beneficiario del contributo avesse assunto impegni.
La mancata presentazione della documentazione richiesta, nonché il riscontro, a seguito di
accertamento d’ufficio, di presentazione di falsa dichiarazione e/o falsa documentazione, determina
la decadenza dell’assegnazione del contributo.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Il bando e gli allegati sono disponibili sul sito www.fondazionemanodori.it
Per informazioni: tel. 0522-430541 (lunedì e venerdì 9-13; martedì e giovedì 15-17)
e-mail: [email protected]
6