Relazione sull’attività svolta dal gruppo Aggiungi un Posto a Tavola – G.A.I.A. L’attività di “Aggiungi un Posto a Tavola – G.A.I.A.” nasce dall’unione di differenti esperienze la prima ha preso l’avvio nel 1988, quando Don Luciano Garlappi, assistente Oratorio S. G. Bosco della Parrocchia di S. Pietro di Abbiategrasso, di ritorno da una visita alle missioni del PIME (Pontificio Istituto Missioni Estere) in Thailandia, raccontò ad alcune famiglie della parrocchia, la miseria che aveva toccato con mano. Scattò una gara di solidarietà che si concretizzò con le prime disponibilità al sostegno a distanza. Queste famiglie diventarono, a poco a poco e a loro volta, “missionari” presso parenti, amici, colleghi.... l’iniziativa di solidarietà prese il nome di “Aggiungi un Posto a Tavola (APT)” e diventò così una valida occasione per passare dalle “buone intenzioni” a fatti concreti. Il metodo “del sostegno a distanza”, a volti e luoghi precisi, ha aiutato la fedeltà a questo impegno e, da una ristretta cerchia di amici, il cerco si è gradualmente allargato. L’associazione cura la raccolta delle quote in denaro dai benefattori, soddisfando nel contempo le loro eventuali richieste di informazioni. Per la gestione delle quote è stato istituito un conto corrente bancario di appoggio, dal quale, periodicamente, vengono effettuati i bonifici diretti ai missionari (vedi prospetto allegato). Oggi sosteniamo a distanza 170 ragazzi in sei missioni. La maggior parte sono in quattro località della Thailandia; un’altra missione è in India e l’ultima, in ordine di tempo, si trova in Perù. Di seguito riportiamo sinteticamente le realtà di ogni missione. La prima è a Lampang, capoluogo di provincia e centro pastorale affidata a Padre Pierluigi Siviero del PIME; è stato il primo centro della missione nel nord della Thailandia. I suoi ostelli ospitano oltre 125 ragazzi/e a cui viene garantita un'educazione scolastica di base. Vengono inoltre assistiti altri 350 ragazzi/e che risiedono nei loro villaggi. La seconda è Ngao (Thailandia) Nei due ostelli sono ospitati circa 65 ragazzi/e; il centro è affidato a Padre Livio Maggi del PIME. Il centro ha una piccola fattoria per insegnare le tecniche di allevamento e di coltivazione. I ragazzi che vengono seguiti nei loro villaggi di origine sono quasi 500. La terza è Chaehom (Thailandia) seguita da Padre Pietro Melotto. È sorto dopo Lampang e Ngao e, come gli altri centri, ha una fattoria. Anche qui, oltre alla formazione religiosa, non vengono trascurate le esigenze culturali e pratiche dei circa 100 ragazzi/e ospitati oltre ai 360 assistiti nei villaggi. Il quarto centro tailandese è Fang. Era stata affidata a Padre Sandro Bordignon, deceduto tragicamente in un incidente stradale; provvisoriamente viene seguita da Padre Livio Maggi. Situata sul confine con la Birmania, sono ospitati 150 bambini/e poveri, che frequentano le classi dalla prima elementare alla terza media. In un'altra casa di questa missione, distante circa 100 Km, altri 70 ragazzi/e possono frequentare le classi dalla prima alla sesta elementare. Dopo un’esperienza diretta di un membro del gruppo di APT, presso la missione indiana di Warangal, abbiamo iniziato il sostegno anche ad alcuni di questi ragazzi. In questa missione del PIME affidata all’instancabile impegno di Padre Colombo, l'istruzione è la base per sconfiggere la povertà; per accompagnare i ragazzi/e negli studi, dal 1980 ad oggi, nella missione di Warangal, sono sorte gradualmente scuole elementari, medie e superiori, ed infine, anche l'università. Dal 1992, quando don Luciano Garlappi è partito per il Perù, a Hulmay, abbiamo iniziato a sostenere anche i suoi progetti. In primo il sostegno ha riguardato alcuni giovani che hanno scelto di frequentare il Seminario che era sto affidato a don Luciano; successivamente, l’impegno della sua parrocchia che si è preso la cura di 32 ragazzi con handicap fisici e mentali, in attesa di poterli integrarli con i loro coetanei nel nuovo centro di educazione primaria sociale che don Luciano vorrebbe costruire. La seconda esperienza nasce nel 1990, grazie al viaggio di una famiglia abbiatense in Brasile, durante il quale incontra un missionario del P.I.M.E. che svolgeva la sua opera essenzialmente con i bambini di strada. Viste le grandi necessità di questi bambini, al rientro in Italia si crea subito una catena di solidarietà che si pone come obiettivo il sostegno regolare nei confronti di questi piccoli amici. Cresce così l’attività di promozione di adozioni a distanza, che prende il nome di G.A.I.A. L’attività viene svolta senza l’intervento di altre organizzazioni, per cui tutti i fondi raccolti vengono totalmente inviati a favore delle comunità con le quali si è in contatto. L’aiuto è rivolto essenzialmente alle attività che si svolgono con i bambini che, a seconda dei casi, consistono nel permettere loro di avere un minimo di scolarizzazione, un pasto quotidiano, oppure un’assistenza completa in caso di orfani. Operando in situazioni particolarmente disperate, le adozioni del GAIA non permettono di dare un volto ed un nome ad ogni bambino, ma consentono di vivere l’essenzialità del gesto: garantire una decorosa esistenza ad un piccolo fratello. La costanza di circa 50 famiglie, che mensilmente versano un contributo, e varie donazioni durante l’anno ci permettono di inviare regolarmente degli aiuti a: Padre Gianni Ginasi in Brasile che assiste bambini di strada. Suor Irma Meacci e Suor Fausta Milesi in Brasile che si occupano dell’organizzazione di una scuola materna con assistenza medica ai bambini, con gravi casi di denutrizione, ed alle loro mamme e offrono pasti ai bambini di strada. Padre Fabien in Congo che ha realizzato una scuola con mensa e centro medico per i bambini e sostiene il lavoro delle mamme. Suore della Riparazione in Myanmar (ex Birmania) che accolgono orfani a cui vengono assicurati cibo, cure ed istruzione. Fra Stefano Invernizzi in Russia che collabora alla gestione di un centro di crisi per bambini di strada, garantendo pasti, aiuto scolastico e recentemente anche accoglienza notturna. Nel corso degli anni ci sono state varie occasioni d’incontro diretto con tutti loro, durante loro visite in Italia o viaggi organizzati verso le loro comunità. Periodicamente, le famiglie che partecipano al sostegno dei bambini ricevono una relazione e le copie delle lettere inviate dalle varie comunità. Ogni anno si propongono tre iniziative nella nostra città: la vendita di fiori in occasione della festa della mamma e di piccoli oggetti regalo in occasione del Natale, oltre alla partecipazione delle iniziative in occasione della Festa di Ottobre. Infatti, da un paio di anni, APT e G.A.I.A. partecipano all’evento “Sentieri del Mondo” organizzato dall’Ente Promozione dell’Abbiatense, collocato nell’ambito delle manifestazioni collaterali alla Fiera di Ottobre, sulle culture di altri paesi. Nel 2004 l’iniziativa è stata focalizzata sui popoli orientali; si sono proposte documentazioni e prodotti della Thailandia, dell’India e della ex Birmania. Nel 2005 è stata la volta dei paesi sudamericani; in questa circostanza si sono portate alcune testimonianze della cultura peruviana con i suoi prodotti tipici. Questa esperienza ha posto le basi per una collaborazione fra le due associazioni, con lo scopo di avvicinare le esperienze comuni presenti nella città di Abbiategrasso. Per mantenere un contatto costante tra le famiglie, che si sono fatte carico del sostegno a distanza, e i missionari, dal 1995 abbiamo incominciato a stampare un foglio di collegamento dove riportiamo le notizie che ci giungono dalle missioni; i primi quindici numeri (dal 1995 al 2000) il foglio si chiamava “Lampangolo” perché era riferito alle notizie che ci giungevano prevalentemente da Lampang. Dal 2000 ad oggi, avendo esteso l’informazione anche al Perù e all’India, abbiamo cambiato la testata in “Aggiungi un Posto a Tavola”; in questo periodo sono state distribuiti dodici numeri. Per far conoscere l’attività di APT, sono stati stampati periodicamente anche dei pieghevoli (l’ultimo è allegato alla presente relazione) distribuiti nelle varie manifestazioni che abbiamo organizzato o partecipato. Fra le iniziative organizzate, citiamo in particolare l’incontro annuale con una testimonianza diretta dei Missionari che si trovano temporaneamente in Italia. In più occasioni l’incontro è stato proposto direttamente nelle scuole Programma delle attività per il 2006 Anche quest’anno saranno proposti incontri con gli studenti delle scuole dell’obbligo; per la fine del mese di marzo è stato invitato padre Carlos, dalla parrocchia di Don Luciano in Perù, che si trova in Italia per ragioni di studio. Mentre un incontro con le famiglie che hanno attivato un sostegno a distanza, è programmato per il mese di ottobre. Ad ottobre parteciperemo all’evento Sentieri del Mondo. Entro aprile sarà distribuito il numero 13 del foglio di collegamento “Aggiungi un Posto a Tavola”; altri due numeri saranno distribuiti entro la fine dell’anno. Nelle pubblicazioni cercheremo di far conoscere al maggior numero di persone il progetto per la costruzione del CENTRO DI EDUCAZIONE SPECIALE E PRIMARIA “Santa Rosa de los Huachos” in Hualmay – Perù, Promosso dalla Parrocchia “La Sagrada Famiglia” de Hualmay. Infine nel corso dell’anno si vuole acquisire al gruppo di APT e G.A.I.A., la figura giuridica di associazione, iscritta alla lista del volontariato Regionale. Data .................................... ................................................ Il presidente
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