Abstract - Giovani Artisti italiani

REMIXING CITIES ‐ La RiGenerAzione Urbana e i Centri Indipendenti di Produzione Culturale è un appuntamento in due parti a
cura di GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani e Associazione ICS – Innovazione Cultura Società con la co‐
produzione di Forum Universale delle Culture Napoli e Campania e la collaborazione di Comune di Reggio Emilia, Comune di
Ferrara e Comune di Padova.
LA RIGENERAZIONE URBANA
E I CENTRI INDIPENDENTI DI PRODUZIONE CULTURALE
SEMINARIO INTERNAZIONALE
Il Seminario internazionale è ideato in collaborazione con l'Associazione Città della Cultura/Cultura della
Città di Ferrara e il coordinamento scientifico di Diego Farina.
Diego Farina
Nasce a Ferrara nel 1972. Laurea in Architettura e Master Musec (Economia e Management dei Musei e dei servizi
culturali). Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Ferrara. Svolge attualmente la libera
professione con lo studio associato UXA, Ufficio X l’Architettura, di cui è stato co‐fondatore nel 2007. Nel 2008
lavora per la nascita del Centro Studi Dante Bighi di cui è stato primo Presidente mentre dal 2013 è Presidente
dell’Associazione Citta della Cultura / Cultura della Città. Dicono sia uomo di diplomazia, si muove tra la politica
della cultura e l’architettura della politica. Si occupa di management del progetto architettonico, ideazione e
sviluppo di produzioni culturali.
www.culturadellacitta.it ‐ www.ufficioxarchitettura.it
ABSTRACT DEGLI INTERVENTI
• ARCI Direzione Nazionale / Carlo Testini
Rigenerazione Urbana: micro versus MACRO?
Come far convivere reali processi partecipativi di cittadini e attori sociali ed economici territoriali
(micro) con una visione strategica del decisore pubblico (MACRO)? Attivazione culturale,
cooperazione, coesione sociale, sostenibilità ambientale: sono elementi fondamentali dello stesso
processo virtuoso di rigenerazione urbana.
Carlo Testini
Nato a Bari nel 1963, è laureato in Scienze Statistiche ed Economiche e si è specializzato in fund raising. Alla
Direzione Nazionale dell’Arci dal 1990, ha ricoperto diversi incarichi tra i quali coordinatore delle partenership con
aziende, dello sviluppo di campagne di raccolta fondi, dell’organizzazione di numerosi eventi nazionali. Oggi è
coordinatore delle Politiche Culturali dell’Arci a livello nazionale. Ricopre anche la funzione di responsabile
comunicazione della Direzione Nazionale. Dal 2000 al 2009 ha collaborato con il consorzio Fairtrade Italia, ente di
certificazione di prodotti del commercio equo e solidale, di cui è stato anche Presidente. Dal 2009 al 2011 è stato
presidente di Valore Sociale, associazione che ha elaborato uno standard di certificazione sulla responsabilità
sociale d’impresa. Attualmente è anche componente del board internazionale della BJCEM ‐ Biennale dei Giovani
Artisti d’Europa e del Mediterraneo ed è nel consiglio di amministrazione di SmartIT, mutua degli artisti.
REMIXING CITIES – abstract # 1
• BORCA ‐ Dolomiti Contemporee, PORDENONE / Gianluca D’Incà Levis
L'intervento consiste in un racconto dell'esperienza di Dolomiti Contemporanee, progetto artistico
e culturale innovativo lanciato nel 2011 nella regione dolomitica. In particolare, verranno messi in
luce gli aspetti legati alla peculiarità del format culturale, alla struttura organizzativa e gestionale
del progetto stesso, alla sua attitudine a creare reti e a rigenerare contesti, al suo significato
rispetto all'economia, culturale, sociale, umana, del territorio in cui esso si sviluppa.
VIDEO: https://www.youtube.com/watch?v=nHHQe1JHXFY&list=UUkXVLxqMMucP0w4n01fey8w
Gianluca D’Incà Levis
Ideatore e curatore di Dolomiti Contemporanee, direttore del Nuovo Spazio espositivo di Casso. A partire dal
2010, ha avviato una serie di progetti curatoriali e di riflessioni che mettono in relazione, l’arte contemporanea, il
recupero di spazi industriali o civili dismessi, la montagna.
Ricercatore presso il Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia Maclab), sul tema:
L’imprenditorialità culturale e le industrie creative come fattori di sviluppo locale. Branding dei territori e
rigenerazione creativa. Ripensare la natura e il paesaggio industriale attraverso l’arte contemporanea.
• BORGO SMART ‐ NAPOLI / Vincenzo Fusco, Urbact/Useact Napoli
Parole chiave: condivisione, processo bottom‐up, approccio integrato, governance
Criticità: degrado, frammentazione, disagio / Prospettive: attrattività per il territorio, sviluppo
socio‐economico territoriale, crescita identità collettiva
Introduzione del progetto della rete tematica USEACT/URBACT, la governance del processo di
costruzione e implementazione del piano di azione locale URBACT Napoli "Sviluppo di strategie per
la città consolidata" e del progetto "Smart district". Illustrazione del progetto "Smart district"
nell'area di Montesanto/Avvocata, incluso nel citato piano di azione locale.
LINK
http://urbact.eu/useact, http://useact.wordpress.com/ , https://www.facebook.com/Useact ,
https://www.flickr.com/photos/useact , https://twitter.com/USEACT , www.comune.napoli.it/useact , https://it‐
it.facebook.com/useact.napoli
Vincenzo Fusco
Architetto, vive e lavora a Napoli. Si occupa di rigenerazione urbana, ambientale e di mobilità sostenibile, in
particolare in aree con alto degrado socio‐economico. In tali ambiti ha collaborato e collabora con pubbliche
amministrazioni ed istituzioni. Dal 2014 è entrato a far parte del gruppo di lavoro USEACT/URBACT – Comune di
Napoli con il ruolo di coordinatore del gruppo di supporto locale per l'elaborazione del relativo piano di azione
locale.
• ECCOM idee per la cultura / Maria Francesca Guida
Parole chiave #innovazionesociale #innovazioneculturale #accessibilità #inclusionesociale
#sostenibilitàeconomica #sostenibilitàsociale #pianificazioneculturale
Qual è il ruolo della cultura nei processi di innovazione sociale e nei processi di pianificazione
urbana?
Il dibattito ormai consolidato delle politiche urbane culturali pone al centro delle sue priorità una
leadership for culture sensibilmente attenta a una pianificazione e progettazione culturale, in
continuo e permanente contatto con le comunità locali in grado di decodificarne i bisogni e di
soddisfarli. Questo ha dato vita a nuovi modelli di sviluppo culturale urbano tesi a promuovere
l'integrazione sociale e culturale, la partecipazione attraverso nuove forme di creatività civica e
che generano fenomeni di innovazione sociale.
Maria Francesca Guida
Sociologa, dottore di ricerca in Pianificazione territoriale e urbana. Dal 2005 lavora presso ECCOM (Centro
Europeo per l’Organizzazione e il Management Culturale), di cui è vicepresidente e dove si occupa di
progettazione, gestione di progetti complessi legati al settore culturale, allo sviluppo urbano e all’innovazione
sociale. Insegna progettazione e marketing della cultura in corsi di formazione post lauream, presso l’Accademia
di belle arti di Roma, il master in Marketing e Management per la cultura dello IED, di cui è coordinatrice.
REMIXING CITIES – abstract # 2
• ECOstruiamo, Bollenti Spiriti ‐ BARI / Marina Leuzzi
CRITICITA' ‐ modalita' di innesco dei processi, codificazione delle relazioni soggetti attivi e
istituzioni, obiettivi a lungo termine, monitoraggio successivo e pubblicazione delle esperienze,
isolamento dei singoli progetti.
PROSPETTIVE ‐ impulsi bilaterali amministrazioni/soggetti attivi, moltiplicazione delle esperienze,
costruzione di reti consolidate, codificazione delle modalità di attivazione orizzontali e accessibili,
autoproduzione per/della collettività, sostenibilità tecnologica e procedurale.
TEMI – Autocostruzione e rigenerazione intesi non solo come risposta alla questione dell'abitare,
dalla casa alla comunità urbana, attraverso processi collettivi di coesione, integrazione sociale e
ridefinizione del rapporto uomo/casa/città e del rapporto collettività/soggetti attivi/istituzioni, ma
anche come utilizzo e sperimentazione di tecnologie e materiali a basso impatto ambientale per
edifici civili ed urbani ad alto risparmio ed efficienza energetica.
ABSTRACT ‐ Il progetto ECOstruiamo consiste nell'avvio di un cantiere di autocostruzione
sostenibile e si pone gli obiettivi di progettare e sperimentare tecniche costruttive sostenibili,
innovative e tradizionali, nonché promuovere iniziative volte alla formazione, e partecipazione.
Abbiamo pensato al progetto come un cantiere a cielo aperto non solo fatto di mattoni ma
soprattutto di idee e conoscenze, un luogo in cui convogliare lo scambio di saperi e informazioni
con imprese, amministrazioni pubbliche, tramite cui sensibilizzare e responsabilizzare la
cittadinanza, avvicinare e formare professionisti del settore e maestranze verso nuove pratiche di
costruzione.
VIDEO di 2 minuti su ECOstruiamo
https://docs.google.com/file/d/0B8FMbYdEZE3uR2QzRTJCamtJYmc/edit?pli=1
LINK
http://www.metriquali.it/
pagina facebook/Metriquali canale video https://www.youtube.com/channel/UCDZ14mFEU4oyzPwLLZCu1Lg
call for artist http://europaconcorsi.com/competitions/268476
Marina Leuzzi
Manager culturale dal 2007, è attivo nell’ideazione, progettazione, gestione e promozione di iniziative di
costruzione di comunità tematiche e/o territoriali; si dedica alla disseminazione della ricerca e allo sviluppo locale
trainato da arte, cultura, creatività e supportato da piattaforme di collaborazione online. Consulente, formatore e
innovatore sociale, collabora ad azioni di ricerca‐intervento e promuove processi di misurazione d’impatto.
• FARM CULTURAL PARK, FAVARA (AG) / Giancarlo Sciascia
CRITICITA': community investment – senso civico ‐ qualità delle istituzioni – legalità – precarietà –
complessità / PROSPETTIVE: costruzione di comunità – sostenibilità – semplificazione ‐ ospitalità
diffusa – microimprenditorialità – lavoro culturale ‐ valorizzazione del patrimonio materiale e
immateriale ‐ branding – consulenza – trasferimento di conoscenza – animazione territoriale ‐
valutazione d'impatto – children museum
Farm Cultural Park è un centro culturale nato nel 2010 nel centro storico di Favara, a pochi
chilometri dalla Valle dei Templi di Agrigento. Promuove lo sviluppo turistico della città attraverso
il recupero del centro storico. Ospita esposizioni di arte contemporanea, performing arts, incontri
con artisti, architetti, designer, scrittori, makers e innovatori in vari ambiti. Luogo di incontro e
laboratorio di condivisione della conoscenza, attrae talenti dalla Sicilia, dall'Italia e dall'estero. Dal
2 giugno 2014 amplia la propria progettualità con lo spinoff Farmidabile, prima cooperativa di
comunità in Sicilia.
VIDEO: http://bit.ly/1ppcpqh
HASHTAG: #formazione #sostenibilità #rigenerazioneurbana #produzioneculturale #beniculturali #pubblicoprivato
#semplificazione #sharingeconomy #economiadellacultura #coworking #crowdfunding #socialinnovation #volontariato
#turismoinformale #foodexperience #children #solidarietà #lowcostdesign #medicinasociale #capitaleumano
#marketingterritoriale #distrettoculturale #knowledgeeconomy #civichacking #cooperazione #inclusione #network
#artepubblica #arteconteemporanea #paesaggiculturali #felicità #creatività
REMIXING CITIES – abstract # 3
• FONDAZIONE MORRA – Museo Nitsch e Progetto Quartiere dell'arte – NAPOLI / Corrado Izzo
Parole chiave: governance, quadri di riferimento normativo, progettazione partecipata
Criticità:
processi
decisionali
up/down,
autoreferenzialità,
creatività/processualità,
intuizione/riflessività
Prospettive: modelli operativi ed efficacia delle azioni, sviluppo integrato delle reti
culturali/turistiche, processi decisionali condivisi
Abstract intervento: Presentazione della Fondazione – Illustrazione del processo di governance
attuato in relazione al quadro normativo – La progettazione partecipata: previsioni normative e
modelli operativi.
La Fondazione Morra ‐ Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive ha lo scopo di promuovere e
organizzare la ricerca, la realizzazione e la divulgazione della cultura delle comunicazioni visive.
La “storia ” della Fondazione Morra inizia nel 1974, quando il suo fondatore, Giuseppe Morra, da
sempre affascinato dal potenziale eversivo delle avanguardie, inizia la sua attività con lo “Studio
Morra” ed è tra i primi in Italia a proporre gli artisti dell’Azionismo Viennese e della Body Art. Nel
1990, con la costituzione della Fondazione Morra, inizia il processo di “governance” che trova il
suo punto di riferimento nella finalità principale posta alla base della propria attività artistico‐
culturale: “l’arte per amore della ricerca e della conoscenza” richiamando con forza le finalità
sociali che vedono nella promozione culturale l’orizzonte di senso da seguire per rivalutare le aree
a forte degrado sociale. E non è un caso che la sede si “trasferisce” da via dei Mille al Rione Sanità.
Un processo di governance in continua fase sia di “evoluzione interna” sia di “propulsione
esterna”, caratterizzato dalla realizzazione di piani di attività (triennali ed annuali) e dalla
promozione di gruppi di studio/proposta spontanei o in contesti istituzionalizzati, in modo da
incrementare il coinvolgimento e la partecipazione responsabile, nell’ottica della cittadinanza
attiva. Attraverso una sistematica azione di studio e di fund raising, il processo di governance
interna ha portato, da un lato, al riconoscimento della personalità giuridica (2005); all’inserimento
nell’Albo Regionale sezione “Alta Cultura” e ad ottenere il riconoscimento dell’Interesse Locale
per l’annesso Museo Archivio/Laboratorio “H. Nitsch”, sito in Vico Pontecorvo 29D (2007);
all’inclusione dell’annessa Biblioteca per Le Arti Contemporanee nel sistema nazionale ISBN
(2008); all’inserimento nell’elenco dei soggetti ammessi alla ripartizione della quota destinata al
5xmille (dal 2007). Dall’altro (propulsione esterna), alla realizzazione di una serie di collaborazioni
di alto profilo sia a livello nazionale, sia a livello internazionale; alla predisposizione di azioni di
progettazione partecipata (Il Quartiere dell’arte – Siti Unesco) ed all’attivazione di tavoli di
confronto per la valorizzazione degli Enti di Alta Cultura nelle politiche di promozione culturale
(Legge 7/2003) e per la costituzione di un Polo Museale dell’Arte Contemporanea.
Corrado Izzo
Nato a La Maddalena (SS) nel 1964, docente di scuola primaria. E’ laureato in Scienze Pedagogiche e si è
specializzato in attività di formazione, progettazione, analisi qualitativa e valutazione di processo; coordinamento
di gruppi di studio/lavoro e fund raising. Dal 2004 svolge attività di consulente per la progettazione, di
coordinamento della sezione educativa e di fund raising presso la Fondazione Morra. Dal 2011 fa parte del
Comitato direttivo.
Dal 2009 al 2012 ha collaborato con la Fondazione/Museo Plart, svolgendo le stesse mansioni: in questo periodo,
in particolare, ha elaborato la proposta progettuale e coordinato il gruppo di lavoro che ha redatto il progetto del
Festival Internazionale del Design, finanziato dalla Regione Campania, progetto di rete trasversale, in fase di
attuazione. Collabora con l’Associazione Aporema onlus, il CE.P.RI.S (centro di formazione accreditato), l’ASPU
(Associazione per lo Sviluppo della Persona e del Potenziale Umano) e il Consorzio Terzo Settore.
• I LOVE PORTA CAPUANA / Lanificio25 ‐ Organizzazione CRA, NAPOLI / Franco Rendano
I love Porta Capunana è un Coordinamento di associazioni, enti, imprese, fondazioni e cittadini che
attraverso l’impegno attivo sul territorio vogliono promuovere e valorizzare il patrimonio artistico,
culturale e produttivo, materiale e immateriale del quartiere di Porta Capuana, Napoli.
I love porta capuana si fa promotrice di un processo di rigenerazione urbana che valorizzi le
differenze coinvolgendo diversi punti di vista, competenze esperte e saperi contestuali; promuove
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la partecipazione attiva dei cittadini alle decisioni e ai processi di trasformazione territoriali;
coinvolge gli aspetti fisici e gli aspetti sociali, economici e culturali nella rigenerazione; agisce in
maniera indipendente, interagendo e collaborando con le istituzioni di vario ordine e grado,
conservando la piena autonomia.
Cardini del progetto sono le visite guidate ai numerosi monumenti del quartiere. Valorizzazione
delle tradizioni, specie quelle culinarie con, fra gli altri, il progetto Food and Art, e promozione di
mercatini artigianali.
Assemblee frequenti, incontri con le istituzioni coinvolgono tutti gli associati cercando di dare a
tutti un ruolo attivo. Si è instaurato un proficuo rapporto di collaborazione con il Comune grazie
all’intervento diretto del sindaco, che ci ha fatto incontrare i diversi assessori in relazione alle
problematiche che abbiamo posto. Il tavolo si riunisce mensilmente.
Criticità e punti di forza: è stato realizzato un lavoro di ricerca (azione partecipata), realizzato da
parte del team di ricerca Psychology Loves Porta Capuana coordinato dalla Prof.ssa Caterina
Arcidiacono, composto da quasi 200 studenti del corso di laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche
e ricercatori dell'Università Federico II di Napoli.
LINK: ‐ informazioni relative al quartiere e le news utili sul progetto http://www.portacapuana.info
‐ Progetto Food and Art http://www.asteenodi.com/food‐and‐art
‐ Indie Market https://www.facebook.com/IndieMarketNapoli
‐ Video di presentazione del quartiere http://youtu.be/9HdF_hc_m3M
‐ Risultati preliminari http://youtu.be/f8zPpURenQA
‐ http://www.lanificio25.it
‐ http://youtu.be/9HdF_hc_m3M
‐ http://www.asteenodi.com/food‐and‐art
‐ http://www.foodandart.it
‐ http://vimeo.com/99769410
‐ https://www.youtube.com/watch?v=f8zPpURenQA
‐ https://www.youtube.com/watch?v=tuotT3‐VfaA
• NOWA HUTA ‐ CRACOVIA / Katarzyna Gorczyca ‐ Institute of Urban Development Kraków
Parole chiave: rigenerazione urbana, eredità post‐socialista, gentrification
Aspetti della rigenerazione urbana nel quadro dell’eredità urbana post‐socialista: distretto di
Nowa Huta.
Fondato e costruito durante gli anni del socialismo, Nowa Huta è un quartiere di Cracovia che oggi
sta cambiando volto tramite processi di rigenerazione urbana indotti da attività socio‐culturali. Il
mio intervento affronterà i problemi della rigenerazione del patrimonio urbano post‐socialista, il
ruolo delle istituzioni culturali nei processi di rigenerazione, i nuovi strade per il coinvolgimento
dei cittadini nella cultura artistica, l’interazione tra artisti e cittadini del quartiere di Nowa Huta.
#nowahuta #krk #kombinator #laznianowa #placcentralny
Katarzyna Gorczyca
Geographer and urban planner: Ph.D.in Earth Sciences ‐ geography, Jagiellonian University in Krakow, post
graduate diploma in "Planning Landscape and Spatial Management” , Cracow University of Technology. Employed
in Institute of Urban Development and Institute of Geography and Spatial Management, Jagiellonian University in
Krakow. Main activities: preparing local spatial plans, researches concerning large housing estates , urban
regeneration. Author of several articles in publishing series Revitalisation of Polish Cities.
• SPINNEREI ‐ LIPSIA / Bertram Schultze – Leipziger Baumwollspinnerei
Più di 125 anni fa il cotonificio, Leipziger Baumwollspinnerei Aktiengesellschaft acquistò un lotto di
circa 10 ettari nella periferia ovest di Lipsia e intorno al 1907 era diventato il maggior cotonificio
dell’Europa continentale. Questa affascinante città‐fabbrica, che comprendeva le abitazioni degli
operai, gli orti e le scuole materne aziendali si è mantenuta intatta fino ai giorni nostri. Nel 1992 le
ormai obsolete strutture del cotonificio si sono aperte ad un nuovo sviluppo e da allora la
Spinnerei ha vissuto continui cambiamenti. Pionieri di questa rivitalizzazione sono stati soprattutto
gli artisti e di conseguenza la Spinnerei è diventata da allora la sede di oltre 100 atelier. Tra i primi
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ad insediarsi nella ex fabbrica si contano anche rinomati artisti internazionali come Neo Rauch, che
continua a lavorare qui. Oltre agli artisti è stato possibile attrarre anche musicisti, danzatori,
artigiani, architetti, commercianti, designer, tipografi e molti altri, che hanno consentito di aprire
negozi e atelier negli spazi della Spinnerei. Alla fine del 2004 la Spinnerei è diventata un centro di
produzione artistica ottenendo l’attenzione delle gallerie più importanti di Lipsia. Un anno dopo
sei gallerie hanno aperto nuovi spazi espositivi all’interno della Spinnerei, con EIGEN + ART come
apripista che ha inaugurato una spettacolare galleria all’interno della sala in cui si trovavano le
macchine a vapore. Il crescente interesse internazionale dell’arte proveniente da Lipsia ha
costituito un incentivo per incrementare il numero degli affittuari e ad oggi la Spinnerei conta 14
gallerie e spazi espositivi. Le gallerie, le residenze artistiche e lo spazio nonprofit della Hall14
hanno contribuito a creare un “universo artistico” senza eguali in altre parti del mondo. Non ci
sono molti altri grandi ex complessi industriali riconvertiti ad attività commerciali che possano
vantare tanti appassionati di arte, continuando a costituire un santuario per molti artisti e
freelance. Oggi la Spinnerei è un autentico complesso di archeologia industriale la cui anima
risiede nei suoi numerosi abitanti creativi e nei contenuti contemporanei che vi immettono.
Bertram Schultze
Born 1969 in Germany, studies for Architecture and Economics in Nürnberg and Leipzig until 1997. Freelance
work as real estate agent and developer until 1999. First factory development 1999 to 2001 of the so called
Stelzenhaus in Leipzig as junior partner of MIB AG. Since 2001 responsible CEO for the commercial conversion and
development of the once biggest cotton spinning mill of continental Europe to a world wide known Art Center,
the Spinnerei in Leipzig. Since 2007 also responsible for the revitalisation of the former AEG factory in Nürnberg.
A complex of 170.000 sqm. turns into a new urban quarter.
• Progetto RUINS PUB ‐ BUDAPEST / Gabor Bertenyi ‐ Agri Kulti.hu
CRITICITA’ E PROSPETTIVE: E’ possibile affrontare la cultura alternativa con una strategia aziendale
a lungo termine in Europa centro‐orientale? Esiste un percorso ottimale per i governi locali di
promuovere e sostenere soluzioni creative di rigenerazione urbana basata su principi culturali?
Quali sono le questioni fondamentali che portano a cambiamenti irreversibili sul territorio, che
lasciano la pubblica amministrazione senza alcun potere di intervento? Quali sono i vantaggi e gli
svantaggi per un operatore locale in una zona ’neutra’ senza interazioni e collaborazione con le
autorità locali?
ABSTRACT: Negli ultimi 12 anni il quartiere di Inner Elizabethtown, nel centro di Budapest, è
cambiato totalmente. Da cupa, cadente e in rovina è diventata una zona vivace, dinamica e piena
di vita, frequentata da turisti e gioventù locale come mai prima. Questo processo di rigenerazione
spontanea del quartiere è stato innescato da varie iniziative civiche ma principalmente dall’arrivo
di varie imprese operanti nel settore dei servizi. Mentre il quartiere si trasformava grazie
all’iniziativa privata, la pubblica amministrazione e il governo locali intervenivano in maniera
piuttosto difensiva e casuale. Obiettivo di questo studio è fare luce su questo fenomeno dal punto
di vista personale di Szimpla Kert, storicamente il primo e tuttora più famoso ’Ruin Bar’ di
Budapest.
Gábor Bertényi
Master universitario in Psicologia e in Scienze e Politiche Ambientali; interviene in materia di sviluppo rurale
sostenibile. E’ uno dei fondatori di Szimpla, un bar alternativo di fama internazionale (’Ruin Pub’) e centro
culturale nel cuore di Budapest. Ha fatto molta esperienza in campo civico in Ungheria, in particolare in materia di
relazioni tra la città e le zone rurali e di sostenibilità. La sua impresa Agri Kulti Ltd. ha fondato e gestisce i
pionieristici Farmers’ Markets nel paese e nella capitale.
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